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Iran: Donne Vita e Libertà

Persian Food For Freedom

Il 3 e 4 dicembre, due intere giornate in cui conoscere l’Iran passando attraverso la sua cultura gastronomica. Cibo e bevande persiane saranno prodotte presso la cucina del Banco Circolare del progetto RePoPP, al Mercato Centrale di Torino, mentre scorreranno immagini del paese asiatico scosso da tumulti e disordini ormai da oltre due mesi.

Il giorno 3 dicembre alle ore 11,30 l’iniziativa Donne Vita e Libertà. Persian Food For Freedom’ si apre con l’autrice Farian Sabahi e il suo libro ‘Noi donne di Teheran’. Un modo per cominciare ad affrontare le tematiche legate alle proteste in Iran.

Durante la due giornate assisteremo al monologo dell’attrice Hasti Naddafi che con la sua interpretazione restituirà nuovi e coinvolgenti aspetti su quanto sia centrale il ruolo della donna e delle donne nell’ondata di proteste che sta attraversando l’Iran.

La due giorni di sensibilizzazione e informazione è promossa da ecodallecitta.it, Sentinelle Salvacibo, Ufficio per la Pastorale dei Migranti dell’Arcidiocesi di Torino, Almaterra APS, Fondazione di Comunità di Porta Palazzo, Progetto RePoPP, Eco dalle Città APS e Mercato Centrale Torino

Scuola aperta all’Istituto Comprensivo Nichelino III, secondaria di primo grado

Sabato 3 dicembre alle 9:30, mercoledì 14 alle 17:00 e sabato 14 gennaio alle ore 9:30, si terrà la scuola aperta presso l’Istituto Comprensivo Nichelino III martire della Resistenza, scuola secondaria di primo grado sita in viale Kennedy 40.

La scuola ritiene indispensabile caratterizzare il curricolo legato alle conoscenze disciplinari con una didattica in vari ambiti, tra cui l’area linguistica, la dimensione europea degli apprendimenti, certificazione in lingua inglese e francese, innovazione tecnologica e comunicazione multimediale, area artistico – espressiva, area matematico-scientifica, competenze sociali e di cittadinanza attiva, educazione alla salute e all’attività fisica.

I progetti finanziati nell’ambito del programma operativo nazionale sono rappresentati dalla “scuola in rete”, dotazioni tecnologiche e ambienti multimediali, pensiero computazionale. Nell’ambito dei progetti finanziati dal piano nazionale della scuola digitale emergono gli atelier creativi, le biblioteche innovative e gli ambienti di apprendimento innovativi. I valori espressi dalla scuola sono quelli di potenziare le capacità dei singoli alunni, promuovendo la crescita armonica di tutti gli allievi, con particolare attenzione alle situazioni di disagio e svantaggio e consolidando la cultura della solidarietà. Un altro aspetto è rappresentato dall’orientamento a una scelta consapevole, anche attraverso percorsi progettati dalle famiglie e dagli allievi. Fondamentale è favorire la comunicazione e cooperazione tra scuola, famiglia e territorio.

MARA MARTELLOTTA

Even29 Onlus: nozze per le persone meno abbienti. “Il giorno perfetto è un diritto di tutti”

Even29 Onlus rappresenta una splendida realtà che è andata oltre il classico format di Associazione capace di dare una mano erogando denaro, cibo o aiuto.

 

Even 69 Onlus si impegna a realizzare il sogno delle persone meno fortunate dal punto di vista economico, garantendo loro il sostegno per uscire da una grave situazione di difficoltà personale e di indigenza economica.

Per chi desidera sposarsi e si trova in condizioni economiche non abbienti, il giorno più bello, che coincide con quello delle nozze, può diventare uno stimolo per rialzarsi e costruirsi un percorso di vita più agiata, dando la possibilità di realizzarlo in totale tranquillità e godendosi un momento che, all’interno della vita di una persona, rimane unico.

Even29 Onlus non si limita a fare l’elemosina, ma organizza tutta la giornata di festa. Questa onlus promuove anche il Premio “Piemonte sotto le stelle”.

“Il giorno perfetto è un ‘diritto di tutti’, anche di chi si trova in condizioni di difficoltà economica” – afferma Even29 Onlus – nata nel 2013 con l’obiettivo di raccogliere e riportare allo stato ottimale abiti da sposi che uomini e donne hanno deciso e decidono  di donare all’Associazione. Fino ad oggi essa ha raccolto quattrocento vestiti da sposa e da sposo (datati dal 1938 ad oggi).

La serata di gala dedicata alla raccolta di fondi si è tenuta presso il MAUTO di Torino venerdì 25 novembre scorso, in Corso Unità d’Italia 40, alla presenza di molti partecipanti. Prevedeva una cena con degustazione di vini presentati e serviti da sommelier Fisar. È stato presente anche un collegamento con l’artista di origini turche Yasemin Guzel, presentato da Giovanni Minerva e da Damiano Andresano. Sono state consegnate le targhe alla Città di Torino, ritirate, per conto del Sindaco, dall’Assessora Gianna Pentenero. Le targhe della Regione Piemonte sono state ritirate da Alberto Cirio, suo Presidente. Altre targhe sono state consegnate al poeta Sergio Donna, rappresentante della cultura piemontese nel mondo. L’asta comprendeva un’opera realizzata e donata dal noto artista Ugo Nespolo, e un’altra dell’artista contemporanea Mari BI, che espone presso il Corrousel du Louvre e nelle gallerie Dantebus e Delle Contesse a Roma. Tra i premi anche una maglia firmata dal giocatore della Juventus Federico Chiesa. La serata è stata condotta da Wladimiro “Wladi” Tallini, con la partecipazione musicale del cantante Francesco Trimani.

L’Associazione sostiene con forza i principi di coesione, solidarietà e di uguaglianza sociale, così  da restituire dignità e prospettiva ai richiedenti.

Dal 2013 fino ad oggi Even 29 Onlus ha riscosso consensi, è cresciuta e si è affermata attraverso l’impegno di tutti i suoi sostenitori e invita tutti noi a scoprire la sua realtà per far sì che nessuno possa essere lasciato solo nell’affrontare problemi sociali e economici che attualmente si stanno inasprendo.

Presidente dell’Associazione Even29 Onlus è Aline Simon

MARA MARTELLOTTA

Torino, ottima città per gli expat stranieri

Preply ha condotto uno studio per stilare la classifica 2022 delle migliori città italiane per gli expat stranieri.

Secondo Statista, l’Italia ospita più di 5,3 milioni di expat. Ma qual è la provincia in cui si vive meglio?

Preply, una piattaforma dedicata all’apprendimento delle lingue, ha creato la classifica delle migliori città italiane analizzando 30 province in base a 8 parametri. Tra questi troviamo lo stipendio medio mensile, la pericolosità della città e la velocità della connessione Internet.

Ecco i risultati più importanti della ricerca:

  • Trento è la città migliore per i lavoratori stranieri (e non) che vogliono vivere in Italia, grazie all’indice di sicurezza elevato (69,44 su 100) e ai ristoranti economici (12,37 € a pasto).

  • Monza e Torino seguono al secondo e terzo posto in classifica. I vantaggi? Offrono connessioni Internet veloci (13-14 Mbps) e numerose attrazioni (rispettivamente 242 e 69 attività).

  • Gli expat a Roma devono invece affrontare il costo della vita più alto, con spese mensili che raggiungono in media i 3.119 €.

https://preply.com/it/blog/citta-expat/.

I premiati di “Piemonte sotto le stelle”, iniziativa promossa da Even29 Onlus

Il Premio “Piemonte sotto le stelle” si articola in tre sezioni: Premio Tradizioni 2022, Premio Visioni 2022 e Premio Cultura 2022.

Il Premio Tradizioni 2022 è stato assegnato quest’anno al poeta Sergio Donna, per il suo impegno nel sostenere e tenere vivi gli usi e costumi della lingua piemontese nel mondo.

Il Premio Visioni 2022 è andato ad Alessandro Sciretti, per la visione strategica nella gestione di un ente pubblico, che sostiene un modello moderno di servizi e contributi al diritto allo studio, rendendo il Piemonte una regione universitaria.

Il Premio Cultura 2022 è stato assegnato a Lara Martinetto, padrona di casa di grandi mostre a Torino e in Piemonte, capace di contribuire con la sua azienda al modello di città e regione aperta al turismo di qualità.

MARA MARTELLOTTA

A Bardonecchia Alberto Re racconta la sua storia di guida alpina

“Orizzonte Montagne – Una vita da guida alpina”. E’ il titolo del primo libro di Alberto Re, storica guida alpina di Bardonecchia, che sarà presentato nel corso di una serata evento, il prossimo 9 dicembre al Palazzo delle Feste di Bardonecchia, alle 20,45.

Il libro, ultimo titolo della prestigiosa collana “I Licheni”, edizioni Priuli & Verlucca, ripercorre la carriera di alpinista di Alberto Re, prima guida alpina a condurre un gruppo di scialpinisti oltre i 7000 metri del Trisul nel 1978 ed a scalare in cordata con due clienti il Gasherbrum II, uno dei 14 Ottomila della Terra.

 

Attraverso il racconto di episodi tra i più significativi della sua vita alpinistica, è diventato Guida Alpina nel 1974 ed è stato presidente delle Guide Alpine del Piemonte dal 1990 al 2009 e a capo del Collegio Nazionale delle Guide Alpine Italiane dal 1997 al 2003, Alberto Re racconta oltre mezzo secolo di avventure, prime ascensioni e viaggi esplorativi, che lo hanno portato un po’ ovunque nel mondo, dal Polo Nord al Sud America, dal Sahara alla Namibia, dalla Spagna alla Russia, dall’India all’Iran, in un percorso che ha scritto importanti pagine dell’alpinismo moderno. Un percorso sempre fatto con “entusiasmo”, la parola che forse ricorre di più nelle oltre 700 pagine del libro, con curiosità ed umanità.

 

Nel corso della serata al Palazzo delle Feste, Alberto Re sarà intervistato da Pietro Giglio, giornalista professionista, a sua volta guida alpina.

 

L’evento proseguirà poi con la proiezione del film documentario “Alberto Re – biografia di una guida alpina”, realizzato da Riccardo Topazio.

 

A Torino un incontro per la Pace regala la speranza di un futuro migliore per tutti noi

La guerra infiamma vaste porzioni del mondo, una parte dell’umanità si adopera per mantenere vivo il fuoco che causa sofferenza e distruzione, ma contrapposta a questa un’altra si adopera per spegnere l’incendio e far sì che ritorni, ovunque, la pace opponendo la forza dello spirito a quella della materia corporificata sotto forma di armi devastanti.

“C’è bisogno di artigiani di pace disposti a avviare processi di guarigione e di rinnovato incontro con ingegno e audacia”, scrive papa Francesco in Fratelli Tutti! Diversi segnali indicano la volontà di offrire le condizioni a tutti noi e alle generazioni future di poter vivere in un mondo esente dalla violenza.
A Torino, sabato 26 novembre alle 18.30 presso il Teatro dei Ragazzi di corso Galileo Ferraris 266, la Fondazione TRG Onlus, presieduta da Alberto Vanelli e diretta da Emiliano Bronzino, direttore artistico in carica a partire da maggio 2020, in un teatro gremito di persone desiderose di vivere in un mondo di Pace, sono stati invitati a riunirsi i fedeli di tutte le religioni, a solo un mese dall’incontro mondiale delle religioni, riunitesi a Roma dal 23 al 25 ottobre scorso, per invocare la Pace nel mondo.
Alla presenza del Vescovo di Pinerolo Monsignor Derio Olivero, Presidente della Commissione Cei per l’Ecumenismo e il Dialogo; Giampiero Leo, che fra le sue numerose cariche rivestite fino a oggi, è anche il portavoce del Coordinamento Interconfessionale “Noi siamo con Voi”, Daniela Sironi della Comunità di Sant’Egidio, e Valentino Castellani, del Comitato Interfedi, è stata rinnovata la volontà di non arrendersi alla logica della guerra e alla sua intollerabile potenzialità di causare innumerevoli morti e devastazioni.
Hanno partecipato, inoltre, autorevoli esponenti religiosi e civili di altissimo livello, titolari di incarichi nazionali, nella CEI, nelle moschee, nelle sinagoghe, nella Coreis; con loro si è potuto vivere un momento tutt’altro che semplice a realizzarsi di questi tempi, ma che è stato organizzato e compiuto al meglio. Un grande momento di speranza che tutti dovrebbero cogliere e cercare di diffondere, quanto più possibile all’umanità intera.
Gli interventi dei relatori sono stati accolti con notevole entusiasmo e molto suggestivo è stato l’invito a un momento di raccoglimento sulle note di una sonata di Bach per flauto, violoncello e violino, interpretata da tre musicisti di diversa nazionalità a riprova, se mai ve ne fosse stato bisogno, di come le menti possano unirsi quando vi sia una reale volontà di intenti, per raggiungere le più alte vette dello Spirito e giungere alla Pace, bene primario che porta racchiuso in sé due preziosi elementi, la Giustizia e la Fraternità, grazie ai quali è garantita la crescita e la prosperità dei popoli e delle Nazioni in cui questi vivono.
Un incontro solenne, ma reso festoso dalla presenza di numerosi bambini e giovani ragazzi, anche loro impegnati a raccogliere e diffondere il messaggio che gli adulti hanno voluto lasciare, requisito indispensabile affinché possano ereditare un mondo migliore in cui poter vivere e crescere le generazioni future in un ambiente sereno e privo di conflitti.

Rodolfo Alessandro Neri

Torna la Giornata della colletta alimentare per aiutare chi è in difficoltà

Sabato 26 novembre 2022: torna in tutta Italial’iniziativa
della Fondazione Banco Alimentare Onlus

26° GIORNATA NAZIONALE DELLA COLLETTA ALIMENTARE

“PREOCCUPAZIONE PER L’AUMENTO DELLA POVERTÀ,
APPELLO A DONARE LA SPESA PER CHIÈ IN DIFFICOLTÀ

In circa 11mila supermercati (1386 in Piemonte) saranno presenti oltre 140mila volontari riconoscibili dalla pettorina arancione. In Piemonte, dove i costi di gestione sono saliti del 45%, l’obiettivo è migliorare il milione di pasti raccolto nel 2021  

Sono sempre di più le persone che chiedono aiuto per la spesa o per un pasto rivolgendosi alle circa 7.600 strutture caritative che il Banco Alimentare sostiene in tutta Italia attraverso la rete di 21 organizzazioni territoriali. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono state 85.000 in più le richieste ricevute che hanno fatto salire a 1.750.000 le persone aiutate. In questo difficile momento economico e sociale,Banco Alimentare deve far fronte anche ad un aumento del 45% dei costi di gestione tra logistica, trasporti ed energia elettrica e ad un calo del 30% delle donazioni economiche da aziende e privati.

Banco Alimentare fa dunque appello alla solidarietà di tutti,invitando a partecipare alla 26esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che si svolgerà sabato 26 novembre 2022. In circa 11.000 supermercati in tutta Italia si potranno acquistare alimenti non deperibili da donare alle persone in difficoltà, aiutate dalle strutture caritative territoriali.

Oltre 140.000 volontari inviteranno a comprare prodotti a lunga conservazione: verdura in scatola, tonno e carne in scatola, polpa o passata di pomodoro, olio, alimenti per l’infanzia come omogeneizzati o latte in polvere. I volontari indosseranno una pettorina arancione, nuovo colore di riconoscimento presente nel logo Banco Alimentare e che verrà utilizzato anche per i sacchetti forniti per fare la spesa.

Nel 2021 grazie alla Colletta Alimentare sono state raccolte 7.000 tonnellate di cibo, l’equivalente di 14 milioni di pasti (1 pasto equivalente corrisponde a un mix di 500 gr di alimenti in base ai LARN, i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) per un controvalore economico di oltre 25 milioni di euro.

Dal 26 novembre 2022 la Colletta Alimentare proseguirà anche online. Sarà infatti possibile continuare a donare alimenti su Amazon.it/bancoalimentare, Carrefour.it, Esselungaacasa.it e EasyCoop.com. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.colletta.bancoalimentare.it.

Per il secondo anno consecutivo il calciatore Giorgio Chiellini è testimonial della Colletta Alimentare ed è protagonista di uno spot radio e TV di lancio dell’iniziativa solidale realizzato da Mate Agency.

“Siamo preoccupati per la situazione che stiamo vedendo nel nostro Paese con sempre più persone e famiglie che si trovano in povertà assoluta o che rischiano di scivolarci nonostante abbiano un lavoro – afferma Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus –.È fondamentale quindi continuare a sensibilizzare tutti coloro che possono compiere un atto concreto di aiuto. La Colletta Alimentare è un gesto educativo semplice e di carità, che promuoviamo da oltre un quarto di secolo. Partecipare a questa iniziativa significa contrastare l’indifferenza e favorire la condivisione, facendo un gesto concreto a cui tutti siamo invitati. Il gesto di volontariato più partecipato In Italia e la prima esperienza solidale di questo tipo. Ci auguriamo dunque che anche quest’anno la solidarietà sia tanta”.

La Colletta Alimentare, gesto con il quale la Fondazione Banco Alimentare Onlus aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2022 indetta da Papa Francesco, è resa possibile grazie alla collaborazione dell’Esercito Italiano, dell’Associazione Nazionale Alpini, dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, della Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODVdella Cdo Opere Sociali e del Lions Club International.

LA SITUAZIONE DEL PIEMONTE

Nella nostra regione, nell’anno 2021 Banco Alimentare del Piemonte ha sostenuto 108.992 persone, grazie alla collaborazione di 563 strutture caritative convenzionate e di 206 volontari che operano nella sede centrale di Moncalieri e nei magazzini di Asti, Biella, Fossano e Novara. Sono state distribuite 9.100 tonnellate di alimenti, equivalenti a 18 milioni di pasti, raccolti non solo tramite la Colletta Alimentare, ma anche tramite le donazioni dell’industria alimentare, delle mese e della grande distribuzione.

Fortunatamente, i numeri degli assistiti nel 2022 sono in linea con quelli dell’anno scorso, cui va però aggiunta la gestione delle emergenze, su tutte quella dei profughi ucraini. Aumentano del 45%, come a livello nazionale, i costi di gestione (logistica, trasporti ed energia elettrica): per ogni pasto, le spese sono salite da 0,07 euro a 0,10 euro.

Quanto alla Colletta Alimentare 2022, i punti vendita che hanno aderito sono saliti a 1.386 (nel 2021 erano circa 1200); nella giornata di sabato saranno impegnati 12.000 volontari, un migliaio in più dell’anno scorso. L’obiettivo è migliorare la raccolta del 2021, che era arrivata a 548 tonnellate di cibo, equivalenti a più di un milione di pasti.

Non puoi piacere a tutti

Quante volte ci siamo sentiti inadeguati ad un ambiente, ad un gruppo di persone, ad una partner sentimentale che stavamo cercando di conquistare?

E come abbiamo reagito per sentirci adatti? Qualcuno avrà cercato di assumere una postura diversa, altri avranno girato i tacchi abbandonando il campo, altri ancora avranno addirittura raccontato chissà quali storie per essere creduti diversi, migliori, importanti.
Normalmente sono gli adolescenti che, per sentirsi accettati in un gruppo, in un contesto, vestono come gli altri componenti, adottano lo stesso linguaggio, fumano e bevono alcolici per sentirsi adulti o accettano pericolosissime prove di coraggio per non essere considerati degli “sfigati”.
Terminata l’adolescenza, però, dovrebbe subentrare l’accettazione del proprio corpo e del proprio carattere, cercando eventualmente di modificare i difetti oggettivi (aggressività, pigrizia, ecc).
Quasi sempre, tuttavia, ciò che si pensa non piaccia agli altri è ciò che non piace a noi stessi ed allora ecco che, alla comparsa elle prime rughe (un tempo era una prerogativa femminile, ora non più) cominceremo con creme anti-age per poi passare agli interventi di chirurgia plastica nella vana speranza di sembrare più giovani; ovviamente con il cedimento dei tessuti dovuto all’età gli interventi di chirurgia plastica andranno ripetuti con risultati spesso osceni, che rendono chi se ne è sottoposto alle critiche più feroci.
Tra il sé reale (ciò che un individuo è realmente) ed il sé ideale (le sue aspettative su ciò che vorrebbe essere) quanto più queste coincidono, tanto maggiore sarà la sua autostima.
Personalmente non ho mai inseguito ideali dove la ricchezza venisse al primo posto, non ho mai dovuto indossare abiti griffati per sentirmi a mio agio e resto quello che sono tanto con gli amici, quanto con nuove conoscenze, sia nel Consiglio comunale in cui sono eletto sia quando sono stato ammesso ad entrare nel Palazzo presidenziale di Bratislava o quando sono stato Segretario Nazionale di un sindacato autonomo.
Certo, in parte è carattere ma occorre anche la consapevolezza che, se cerchi di indossare un abito che non è il tuo, rischi di fare una figura peggiore di quella che stai cercando di evitare.
Alcune persone si sono rivolte a me, non importa che fossero amici o persone appena viste, lamentandosi di essere poco colte, di non aver studiato, di non avere una professionalità o di svolgere lavori umili e, perciò, di sentirsi inferiori a chi li circonda.
La prima osservazione che pongo davanti a loro occhi è che noi vediamo ciò che gli altri ci fanno vedere, non ciò che è realmente: sapeste quante persone che hanno un’autovettura costosissima in realtà l’anno presa a rate e quando si accorgono di non riuscire più a pagarle (magari dopo soli sei mesi) la restituiscono, raccontando però che non funzionava bene, aveva n difetto strutturale e cose del genere; noi, però, sentiamo solo la loro versione.
Oppure persone che, nel tentativo di conseguire una laurea, cambiano almeno tre facoltà con motivazioni spesso incredibili non ammettendo di non essere fatti per studiare.
Finché giudicheremo le persone dal loro status sociale, anziché dalla loro natura, dal loro comportamento, dalla loro umanità, da ciò che fanno anziché da ciò che raccontano dovremo sempre mettere in conto che quella persona potrebbe mentire su se stessa.
Nella trilogia “Amici miei” il conte Mascetti (Ugo Tognazzi) raccontava: “Fino a 21 anni mi sono fatto vestire e spogliare dal cameriere; il Conte “Lello” Mascetti s’è fatto un viaggio di nozze di tre anni e mezzo con moglie e un orso di due metri al guinzaglio.”
Peccato che ora vivesse in un monolocale alla giapponese con il bagno coi piedoni (alla turca). Eppure gli amici delle zingarate lo accettavano per ciò che era, per ciò che poteva dare (compagnia e risate), non certo per essere stato un conte.
E questo si collega al discorso dell’amicizia, oggetto di un mio prossimo articolo. Se uno ti è amico lo è nei momenti belli ed in quei bui, per ciò che sei e non per ciò che gli dai.
Se devi diventare qualcun altro per piacere, significa che agli altri non piaci tu, ma ciò che fingi di essere; per cui gli altri fingono di esserti amici.

Sergio Motta

“Il grido della pace” Religioni e Culture in dialogo da Roma a Torino

 Alla Casa del Teatro dei ragazzi e dei giovani

Quest’anno, l’incontro internazionale di preghiera per la pace delle religioni mondiali, nello spirito di Assisi, ha avuto come titolo “Il grido della pace- Religioni e culture in dialogo”. Si è svolto a Roma da domenica 23 a martedì 25 ottobre. L’evento ha raccolto le attese di pace dei popoli e delle culture, in un tempo segnato dal tragico ritorno della guerra in Europa, che sta causando molte vittime e molta distruzione. C’è bisogno di inviare un forte messaggio di speranza e di fiducia nel futuro.
Oggi lo “spirito di Assisi”, uno spirito di dialogo e amicizia, capace di coinvolgere leader religiosi, politici e gente comune nella costruzione della pace a ogni latitudine, appare sempre più necessario. Su questo si sono confrontati leader religiosi e rappresentanti dei popoli e delle culture di ogni parte del mondo nei tre giorni di convegno, che si è tenuto al Centro Congressi La Nuvola, conclusosi con la preghiera per la pace al Colosseo insieme a Papa Francesco, e con l’approvazione di un appello comune.
Ritenendo che un documento così importante e significativo meriti di essere condiviso e conosciuto il più possibile, si è pensato di promuovere anche in Piemonte un momento di dibattito che approfondisse quanto realizzato il 25 ottobre scorso al Colosseo dai leader mondiali delle religioni.
Il Coordinamento interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con voi” e il Comitato Interfedi della Città di Torino, con il patrocinio del Consiglio Regionale e del proprio Comitato per i diritti umani, si sono uniti nella comunità di Sant’Egidio per condividere l’impegno per la pace, nato dalle diverse tradizioni religiose, offrendo a tutta la comunità civile un gesto di responsabilità e di concordia per la pace. Anche i responsabili di diverse comunità religiose presenti a Torino e in Piemonte sottoscriveranno l’appello di pace di Roma, unendosi ai leader delle religioni mondiali.
L’appuntamento è per sabato 26 novembre, alle 18:30, alla Casa del teatro dei ragazzi e dei giovani, in corso Galileo Ferraris 266, a Torino.
Saranno presenti Daniela Sironi, per la comunità di Sant’Egidio; Valentino Castellani, Presidente del comitato Interfedi della Città di Torino; Giampiero Leo, portavoce del Coordinamento Interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con voi”.

Mara Martellotta