RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- Pagina 16

“UN FORTISSIMO GRUPPO DI CENTRO-DESTRA PER RIDARE SLANCIO ALLA CITTÀ’ DI RIVOLI”

Un Centro-Destra ultra compatto ha presentato ieri, sabato 16 febbraio, il candidato sindaco alla Città di Rivoli. Il nome è quello di Andrea Tragaioli, già sindaco di Rosta e originario di una delle famiglie storiche rivolesi. La coalizione che vede alleati Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Democrazia Cristiana, la lista civica “Rivoli nel Cuore” e il Popolo della Famiglia, intende giocare da protagonista per ridare un forte impulso alle azioni di rilancio della Città di Rivoli che e’ uno dei simboli della cintura torinese. Dalla sicurezza e provvedimenti contro la microcriminalità, all’attenzione al terzo settore, il programma promette azioni concrete sul territorio. Laura Adduce segretario della Lega di Rivoli si dice positiva e soddisfatta del lavoro che ha portato alla scelta del programma ed “ora, dopo  anni è arrivato il momento di convincere i rivolesi a cambiare e voltare pagina”. A breve saranno presentate anche due sedi operative della campagna elettorale una nel cuore di Cascine Vica e l’altra nei pressi di Piazza Martiri.

C.V.

SI TAV – SI REFERENDUM: DOMENICA TAVOLO/COMIZIO DI +EUROPA

Domani, domenica 17 febbraio, dalle 16 alle 18 in via Garibaldi angolo via San Dalmazzo a Torino tavolo/comizio Si Tav – Si Referendum
Dirigenti e militanti di +EUROPA si alterneranno al microfono per spiegare le ragioni del SI e le ragioni del SI al referendum consultivo cittadino, che deve essere indetto dal comune entro il 28 febbraio per essere svolto con poca spesa in abbinamento alle prossime elezioni europee. Durante l’iniziativa verranno distribuiti volantini informativi con la richiesta alla Regione di approvare una legge per l’indizione di un referendum consultivo regionale.

Magliano: “Suk, l’illegalità fa cinquina: bomba a orologeria”

Quinto sabato di Libero Scambio in Canale Molassi, in barba alla delibera di Giunta. Ma questa volta c’è un salto di qualità: falò accesi dalle prime luci dell’alba, espansione territoriale del mercato e attenzione da parte degli anarchici. ViviBalon non riesce a mantenere il controllo

Il suk non lascia: anzi, raddoppia. Metafora televisiva dal sapore d’antan per esprimere un concetto molto concreto e attuale: non solo, per il quinto sabato consecutivo, il suk resta in Canale Molassi (con buona pace della delibera di Giunta), ma – secondo quanto riferiscono più voci e fonti – si allarga, forte di nuovi operatori in arrivo da fuori. La zona, d’altronde, è appetibile: garantisce ottimi affari in assenza di controlli. Falò e fuochi bruciano dalle prime ore del mattino, accesi con materiale forse tossico, e l’odore di plastica bruciata si sente a distanza, denunciano alcuni cittadini. I media vicini agli antagonisti lanciano parole d’ordine e convocano assemblee al Cortile del Maglio. Ai Carabinieri è arrivata, in mattinata, una telefonata che segnalava la presenza di un ordigno (poi non rinvenuto).  Un eventuale, e da più parti già indicato come reale e attivo, sostegno dei militanti anarchici agli operatori del suk, e un tam tam tra aspiranti operatori (probabilmente già in atto) costituirebbero i due ingredienti finali per innescare la bomba a orologeria. La mia preoccupazione è massima. Non mi pare che l’Associazione ViviBalon sia ancora in grado di mantenere il controllo della situazione. Si sono già registrati i primi momenti di tensione tra operatori e facinorosi. Accade spesso, in simili situazioni. Abusivismo, degrado e illegalità imperversano in tutto Borgo Dora. Ora la Procura proceda al sequestro dell’area nelle giornate di sabato. Ne va della sicurezza di tutti.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Magliano: "Suk, l’illegalità fa cinquina: bomba a orologeria"

Quinto sabato di Libero Scambio in Canale Molassi, in barba alla delibera di Giunta. Ma questa volta c’è un salto di qualità: falò accesi dalle prime luci dell’alba, espansione territoriale del mercato e attenzione da parte degli anarchici. ViviBalon non riesce a mantenere il controllo

Il suk non lascia: anzi, raddoppia. Metafora televisiva dal sapore d’antan per esprimere un concetto molto concreto e attuale: non solo, per il quinto sabato consecutivo, il suk resta in Canale Molassi (con buona pace della delibera di Giunta), ma – secondo quanto riferiscono più voci e fonti – si allarga, forte di nuovi operatori in arrivo da fuori. La zona, d’altronde, è appetibile: garantisce ottimi affari in assenza di controlli. Falò e fuochi bruciano dalle prime ore del mattino, accesi con materiale forse tossico, e l’odore di plastica bruciata si sente a distanza, denunciano alcuni cittadini. I media vicini agli antagonisti lanciano parole d’ordine e convocano assemblee al Cortile del Maglio. Ai Carabinieri è arrivata, in mattinata, una telefonata che segnalava la presenza di un ordigno (poi non rinvenuto).  Un eventuale, e da più parti già indicato come reale e attivo, sostegno dei militanti anarchici agli operatori del suk, e un tam tam tra aspiranti operatori (probabilmente già in atto) costituirebbero i due ingredienti finali per innescare la bomba a orologeria. La mia preoccupazione è massima. Non mi pare che l’Associazione ViviBalon sia ancora in grado di mantenere il controllo della situazione. Si sono già registrati i primi momenti di tensione tra operatori e facinorosi. Accade spesso, in simili situazioni. Abusivismo, degrado e illegalità imperversano in tutto Borgo Dora. Ora la Procura proceda al sequestro dell’area nelle giornate di sabato. Ne va della sicurezza di tutti.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Anarchici scarcerati, Fsp Polizia: “Mai contestate le decisioni giudiziarie. E’ la legge che deve essere adeguata”

“Serve il reato di terrorismo di piazza”

“Le decisioni giudiziarie devono essere pienamente rispettate, siamo poliziotti e nessuno lo sa più di noi. Men che mai abbiamo sottinteso che essa non seguisse la norma, e ci mancherebbe. Diverso, però, è non condividere il messaggio che viene percepito con forza a seguito di una vicenda in cui è la legge esistente che a nostro avviso non risponde più a qualcosa che è divenuta una vera emergenza in tema di sicurezza. Un messaggio che non condividiamo assolutamente. Non a caso il nostro commento è valso proprio a rimarcare la necessità di introdurre la fattispecie di reato di terrorismo di piazza, che consenta una risposta più adeguata a fronte della commissione di fatti criminali che riteniamo siano gravissimi come quelli contestati agli odierni indagati”. Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, Federazione sindacale di Polizia, dopo le repliche dei magistrati alle reazioni suscitate dalle scarcerazioni delle persone arrestate a seguito dei disordini di sabato scorso a Torino.

 

Anarchici scarcerati, Fsp Polizia: “Mai contestate le decisioni giudiziarie. E’ la legge che deve essere adeguata"

“Serve il reato di terrorismo di piazza”

“Le decisioni giudiziarie devono essere pienamente rispettate, siamo poliziotti e nessuno lo sa più di noi. Men che mai abbiamo sottinteso che essa non seguisse la norma, e ci mancherebbe. Diverso, però, è non condividere il messaggio che viene percepito con forza a seguito di una vicenda in cui è la legge esistente che a nostro avviso non risponde più a qualcosa che è divenuta una vera emergenza in tema di sicurezza. Un messaggio che non condividiamo assolutamente. Non a caso il nostro commento è valso proprio a rimarcare la necessità di introdurre la fattispecie di reato di terrorismo di piazza, che consenta una risposta più adeguata a fronte della commissione di fatti criminali che riteniamo siano gravissimi come quelli contestati agli odierni indagati”. Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, Federazione sindacale di Polizia, dopo le repliche dei magistrati alle reazioni suscitate dalle scarcerazioni delle persone arrestate a seguito dei disordini di sabato scorso a Torino.

 

Domenico Ravetti (Pd): “Vogliamo rafforzare il 118. Lega e M5S lo impediscono”

“Il Governo gialloverde ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale il provvedimento con il quale la Regione Piemonte stabilizza gli oltre 80 medici che prestano servizio sulle ambulanze del 118 con contratti a tempo determinato. Si tratta del personale che lavora già da anni all’interno del servizio, ma che fino ad oggi non è stato possibile assumere a tempo indeterminato” ha spiegato il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti. “Il Piemonte – ha proseguito Ravetti – in questi anni di governo della Giunta Chiamparino è riuscito ad uscire dal piano di rientro in sanità, rimettendo a posto i conti, ha potuto riprendere gli investimenti e proprio ieri è stato deliberato di abolire il ticket sui farmaci. Tutto questo mentre il Governo nazionale ci impedisce di stabilizzare i medici del 118 e di dare attuazione ad un provvedimento necessario per impedire l’interruzione di questo servizio fondamentale”. “Il nostro gruppo – ha concluso Domenico Ravetti – sarà al fianco della Giunta per difendere questo atto importante per i cittadini e per la sanità in tutte le sedi possibili”

Domenico Ravetti (Pd): "Vogliamo rafforzare il 118. Lega e M5S lo impediscono"

“Il Governo gialloverde ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale il provvedimento con il quale la Regione Piemonte stabilizza gli oltre 80 medici che prestano servizio sulle ambulanze del 118 con contratti a tempo determinato. Si tratta del personale che lavora già da anni all’interno del servizio, ma che fino ad oggi non è stato possibile assumere a tempo indeterminato” ha spiegato il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti. “Il Piemonte – ha proseguito Ravetti – in questi anni di governo della Giunta Chiamparino è riuscito ad uscire dal piano di rientro in sanità, rimettendo a posto i conti, ha potuto riprendere gli investimenti e proprio ieri è stato deliberato di abolire il ticket sui farmaci. Tutto questo mentre il Governo nazionale ci impedisce di stabilizzare i medici del 118 e di dare attuazione ad un provvedimento necessario per impedire l’interruzione di questo servizio fondamentale”. “Il nostro gruppo – ha concluso Domenico Ravetti – sarà al fianco della Giunta per difendere questo atto importante per i cittadini e per la sanità in tutte le sedi possibili”

FEDERICO, DA STUDENTE ENAIP A TALENT SCOUT MUSICALE

GRUGLIASCO. La formazione professionale è un’eccellenza della Regione Piemonte e una leva strategica per l’inclusione sociale e l’occupazione dei giovani

A dimostrarlo la storia di Federico Mantovan, 21 anni, prima studente di Enaip Grugliasco e ora manager e collaboratore della RKH Studio, nel settore scouting. A raccontarla come buona prassi è la Regione Piemonte in una CLIP VIDEO dedicata alla formazione professionale finanziata dal Fondo Sociale Europeo. Se la storia di Federico, 21 anni, avesse una morale infatti potrebbe essere questa: il destino, a volte, fa dei giri lunghissimi, ma quello che doveva accadere prima o poi succede. Qualche anno fa, con un gruppo di amici, partecipa alla nascita dell’etichetta discografica indipendente RKH Studio. Nel frattempo consegue la qualifica da Operatore Elettrico all’EnAIP di Grugliasco e prosegue gli studi all’Istituto Tecnico Industriale Enzo Ferrari di Torino, come perito meccatronico. Ad appena una settimana dal diploma, trova impiego all’Oerlikon Graziano di Rivoli, una multinazionale specializzata in ingranaggi di precisione. Di tanto in tanto, passa a trovare i suoi amici di RKH Studio, nella sede di via Allioni a Torino, ma la passione per la musica continua ad essere tale: un piacere riservato al tempo libero. Dall’Oerlikon Graziano arriva una buona nuova notizia: il contratto di Federico viene rinnovato, ma è proprio in quel momento che il cammino del ragazzo cambia direzione.  “Con RKH sono sempre rimasto in buoni rapporti e quando mi è stato proposto di iniziare a lavorare con loro ho accettato con entusiasmo. Ora mi occupo del settore marketing e commerciale, e del management degli artisti emergenti, aiutandoli a crescere. Sono più che soddisfatto: l’attività, nata pochi anni fa, si sta sviluppando in fretta e ha una ventina di collaboratori all’attivo”. Cosa ti resta dell’esperienza fatta all’EnAIP? “Questa scuola mi ha dato tanto, soprattutto dal punto di vista umano: mi ha insegnato a interagire con il mondo degli adulti, la determinazione e l’attitudine al problem solving.  E, cosa molto importante, mi ha permesso di arrivare pronto al colloquio”.

 

“Un grazie per lo sgombero dell’Asilo”

La lettera del Comitato spontaneo “INSIEME PER AURORA”  inviata a Prefetto, questore, sindaco di Torino e autorità 


Siamo il comitato spontaneo di cittadini Insieme per Aurora. Tutti noi risiediamo evidentemente nel “Quartiere Aurora” nella circoscrizione 7 e molti di noi  risiedono a poche centinaia di metri dall’asilo sgomberato. Anche per questo motivo ci sentiamo particolarmente motivati e in dovere di esprimere un enorme  ringraziamento sia all’Amministrazione Comunale che alle Forze dell’Ordine compresa la Procura  della Repubblica. All’amministrazione comunale perché ha avuto il coraggio politico, e non solo, per affrontare  seriamente e onestamente il problema, onorando gli impegni presi con i cittadini del quartiere e dopo  25 anni giungere finalmente allo sgombero tanto atteso e sperato in tutti questi anni dai noi residenti.  Decisione presa con coraggio anche personale tanto è che la Sindaca è stata dotata di una scorta, cosa  mai verificatasi a Torino. Alle Forze dell’Ordine per la fatica di tutti questi giorni, il grande sangue freddo dimostrato a non
cadere nelle pesanti provocazioni di questi 30 pseudorivoluzionari da quattro soldi e per aver
contrastato tanta inutile violenza con ferma consapevolezza limitando i danni e non innestando
meccanismi di guerriglia urbana. Così come vi siete mossi avete messo in evidenza, di fronte a tutti, la povertà culturale sociale e  progettuale di costoro, pericolosi e violenti detti “antagonisti” Vorremmo poi, come residenti del quartiere, prendere una posizione entusiasta a favore dello  sgombero!!  In questi giorni sui media c’è una sorta di revisione, in chiave critica, di questa decisione. Ci sono voci  che parlano in difesa di culture alternative, di commercianti che non si accorgevano della loro  presenza, di taluni che si interrogano dicendo “ma che fastidio davano?”, di altri che commentano “ma  se sono sempre stati li potevano rimanere” ecc. ecc.
Bene tutto ciò non corrisponde a verità! Lo possiamo dire con precisione, senza appello, noi residenti e  “vicini di casa” che questa realtà, quotidianamente, da anni abbiamo dovuto subirla!!
Per iniziare la “cultura alternativa”, a cui qualcuno fa riferimento, è alternativa o meglio antagonista  solo alla democrazia, infatti questi soggetti in tutti questi anni non hanno mai aperto quel luogo ad un  dibattito/ incontro /scontro/scambio con il quartiere (peraltro proprietario insieme alla città di  quello spazio) ma anzi si sono blindati al suo interno. La “comunicazione” l’hanno fatta imbrattando continuamente tutto il quartiere, e dico TUTTO!, con scritte oscene dove si esprime la volontà di  portare degrado nel medesimo o inneggianti alla morte di poliziotti e carabinieri. Sui muri della scuola Parini frequentata dai bambini delle elementari il comune o i volontari non fanno  in tempo a rimuoverle che notte tempo ricompaiono e pensate al messaggio dato a quei bambini. La cultura alternativa alla democrazia, di tali soggetti, li spinge a fare scritte minatorie sotto casa di  alcuni di noi (la consigliera di circoscrizione Alessi e il senatore Airola)
La cultura alternativa di costoro li spinge con metodi squadristi ad organizzare azioni di “disturbo”
fatta di molotov ad incendiare cassonetti e bombe carta per spaventare presso il polo Lavazza reo di  portare riqualificazione nel disastrato panorama economico e commerciale del quartiere.
I commercianti che poi non notano la loro presenza, li capiamo, non possono dire altro, loro ci
mettono la faccia e la loro attività ma basta guardare fuori dai loro negozi o sulle loro saracinesche  imbrattati come tutto il resto per capire che risulta difficile credere che non si accorgano della loro  presenza. Oltre a queste edificanti campagne di comunicazione/intimidazione, gli alternativamente democratici  si sono distinti negli ultimi tempi nella protezione degli spacciatori arrivando a circondare più volte le  volanti intervenute per eseguire arresti di trafficanti di morte e riuscendo spesso ad impedirlo!!!  Da questo si evince la loro posizione sulla droga e sui trafficanti di morte che nel nostro quartiere sono  già abbondantemente presenti e operanti e rappresentano un forte pericolo basta andarsi a leggere  tutte le vicende del Giardino Alimonda e Madre Teresa di Calcutta (luoghi scelti come centrali di  spaccio), giardini e aree verdi deliziose che spesso sono infrequentabili ai più. Si impegnano violentemente contro l’ esecuzione degli sfratti e promuovono attivamente  l’occupazione abusiva di immobili, basta dare un occhiata agli immobili in questione per capire se è  più debole lo sfrattato o l’esecutore del medesimo. Praticano il loro concetto di democrazia impedendo/disturbando le assemblee aperte ai cittadini nella  sede della circoscrizione 7 in particolare quando con tutte le componenti sociali del quartiere si cerca  di discutere/progettare riqualificazione. Queste sono alcune delle cose che noi residenti per anni abbiamo dovuto subire  senza essere ascoltati ed ora non permetteremo a nessuno di travisare la verità
vera !!

Comitato Spontaneo “Insieme per Aurora”