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Le pagelle del Torinese: Atalanta Torino 0-1

atalanta-torinoOra il Toro è atteso dalla sfida casalinga contro il Bologna per provare a ridare continuità ai risultati e cercare di ricominciare la corsa per l’Europa

 

Il Toro affronta i Bergamaschi guidati da Reja nel tredicesimo turno della serie A. La partita vede i Granata spingere sin dall’inizio e all’8′ va vicino alla rete del vantaggio con Peres che si porta sul fondo e mette Belotti solo davanti alla porta, ma il numero nove granata si divora il goal. Dopo questo episodio la partita si mantiene su ritmi bassi e si gioca molto a centrocampo. Al 42′ Belotti sfiora nuovamente il goal con una deviazione di testa sotto rete dopo una buona sponda di Molinaro, ma il centravanti granata è sfortunato e centra in pieno la traversa. Il primo tempo si chiude a reti inviolate. La seconda frazione inizia su ritmi molto più elevati con entrambe le squadre che si affacciano più volte nelle rispettive aree e al 52′ i Granata si portano in vantaggio con un calcio d’angolo di Baselli che arriva sui piedi di Bovo che al volo trafigge Sportiello e segna il secondo goal in campionato dopo quello nel derby. L’Atalanta tenta di recuperare e al 70′ Denis sfiora il goal con un pallonetto che va di poco a lato. Poco dopo Belotti sfiora il raddoppio cun una bella conclusione rasoterra che però scheggia il palo. Nell’ultimo quarto d’ora i Bergamaschi spingono alla ricerca del pareggio, ma senza creare occasioni realmente pericolose e la partita si chiude con il ritorno alla vittoria della squadra di Ventura dopo un mese difficile. Ora il Toro è atteso dalla sfida casalinga contro il Bologna per provare a ridare continuità ai risultati e cercare di riniziare la corsa per l’Europa.

 

Padelli 6: oggi è poco impegnato e viste le ultime prestazioni dell’estremo difensore granata è meglio così, la speranza è che la vittoria lo aiuti a recuperare la giusta concentrzione in vista delle prossime partite;

Bovo 7: è il secondo goal stagionale per il centrale romano che si fa trovare pronto nell’anticipare i difensori orobici su calcio d’angolo. Regala la vittoria ai suoi e compie una grande prestazione;

Glik 6,5: risolve tante situazioni in mezzo all’area e regge la difesa contribuendo in maniera determinante alla vittoria dei Granata;

Moretti 6,5: tanta esperienza e prestazione impeccabile come suo solito, dalle sue parti non si passa;

Bruno Peres 6: le sue accellerazioni sono meno pericolose del solito, ma in compens è più concentrato in fase difensiva. Se imparasse a fare entrambe le fasi con continuità si consacrerebbe definitivamente come un fuoriclasse;

Acquah 6: spezza le trame offensive dei Nerazzuri sul nascere e cerca più volte di inserirsi davanti, senza successo però;

Vives 6,5: ottima prova da parte del centrocampista campano che amministra il gioco e si dedica bene anche all’interdizione garantendo un sano equilibrio al gioco della squadra;

Baselli 7: tanti spunti per l’ex più atteso della gara. Regala brio alla manovra offensiva della squadra di Ventura e effettua un assist perfetto su calcio d’angolo per il goal di Bovo che regala tre punti fondamentali ai Granata (dall’89’ Gazzi s.v.);

Molinaro 6: tanta corsa per l’esterno sinistro, a fine primo tempo effettua un’ottima sponda di testa per Belotti che però colpisce la traversa. Buona la prestazione anche in difesa con delle buone diagonali;

Belotti 6,5: regge da solo il peso dell’attacco,  si inserisce continuamente e nel primo tempo sfiora tre volte il goal, la sua partita è ottima e si dimostra voglioso di trovare la prima rete con la nuova maglia. La sensazione è che una volta sbloccato sarà difficile fermarlo (dal 95′ Martinez s.v.);

Quagliarella 5: non entra mai realmente in partita, fraseggia poco con i compagni e le poche volte che si fa vedere è perchè tenta azioni personali che si rivelano però sterili (dall’84’ Maxi Lopez s.v.);

All. Ventura 6,5: il Toro ritrova finalmente i tre punti con una prestazione grintosa e cinica. Bello sia l’approccio mentale alla gara che la gestione del gioco una volta in vantaggio, la strada è quella giusta, ma ora si deve ritrovare la continuità di rendimento.

 

Filippo Burdese

SUPERCOPPA PRIMAVERA, IN RIMONTA VINCONO I GRANATA

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Dopo una partita mozzafiato

 

Alla Supercoppa Primavera tra Campioni d’Italia del Torino e i titolari della Coppa Italia della Lazio , vincono 2-1 per  granata in rimonta. A loro l’ambito trofeo dopo una partita mozzafiato con  espulsioni, rigori andati male e occasioni gol sfumate.

 

Foto: Essepiesse / il Torinese

Torino Inter 0-1: basta un gol di Kondogbia per la sesta sconfitta granata

torino interstadio specchioTORO STADIOTORINO-INTER 0-1

 

MARCATORI: 32 pt Kondogbia.

 

TORINO: Padelli, Gaston Silva, Glik, Moretti; Peres (32 st Zappacosta), Benassi, Vives, Baselli (dal 37 st Amauri), Molinaro; Quagliarella, Belotti (17 st Maxi Lopez). All. Ventura.

 

INTER: Handanovic; Murillo (48 s.t. Ranocchia), Miranda, Juan Jesus; DAmbrosio, Felipe Melo, Medel, Kondogbia, Nagatomo; Palacio (30 st Ljajic), Icardi (22 st Perisic). All. Mancini.

 

La speranza è l’ultima a morire. Ma a volte un po’ di meno, per esempio per un Torino che incassa l’ennesimo risultato negativo in campionato, il sesto, non vincendo da quel lontano 27 settembre. Basta un gol di Kondogbia, il primo in neroazzurro, ad aprire e chiudere il match. Basta l’1-0 all’Inter che per la settima volta si porta a casa i 3 punti con un solo gol fatto e difeso fino alla fine dalla compagine di Mancini. E’ appunto a difendere il risultato che mirano i neroazzurri, non troppo propositivi, se non nel calcio piazzato decisivo del match. Eppure questa Inter, a sorpresa schierata con un 3-5-2 con Icardi e Palacio davanti, continua a vincere tenendo ben saldo il primo posto in classifica. Ancora sofferenza invece per Ventura e i suoi fermi a 15: i granata non riescono a trovare la chiave vincente per trasformare i continui tentativi in risultati utili.

 

Si fa vedere l’uomo partita, già dai primi minuti propositivo come accade al 10’ di gioco sul passaggio per Melo che di testa serve Icardi: tentativo troppo alto per l’attaccante neroazzurro. Ci riprova Kondogbia 7’ dopo con un gran numero a centrocampo, questa volta servendo Nagatomo fermato però da Padelli che mette in angolo. Campanello d’allarme per la squadra di casa che prova a rendersi pericolosa con la cavalcata di trenta metri di Bruno Peres: calciando dal limite, non trova lo specchio della porta. Fase nervosa di gioco per uno scontro tra Glick ed Icardi, a cui segue un avanzamento granata che prova timidamente ad entrare in partita. E’ la volta di Benassi, infatti, al 30’ che sfiora clamorosamente il vantaggio: il numero 15 granata becca in pieno la traversa facendo sfumare l’occasione vincente. Occasione che arriva esattamente 1’ dopo dalla parte opposta di campo per l’Inter che, come sempre più spesso capita, coglie l’attimo e la mette dentro. Tutto parte da un calcio piazzato di Palacio che spizza sul secondo palo per Kondogbia e il centrocampista francese trova il vantaggio.

 

Sembra essere tutto diverso per il Toro all’inizio della ripresa: i granata movimentano il match per dieci minuti buoni, non riuscendo però a concludere. Quagliarella sbaglia di pochissimo al 3’, servito dalla trequarti da Molinaro, ma troppo impreciso trova solo i guantoni di Handanovic. Tanto tentare ma nessun gol per la squadra di Ventura che prova a cambiare le carte in tavola al 18’ con l’entrata in campo di Maxi Lopez. Fase confusa di gioco in cui la squadra di casa non riesce sfondare il muro difensivo dell’Inter decisa a non rischiare. Ci mette del suo anche Handanovic che provvidenziale a 2’ dalla fine respinge il pallone di Vives.Sei sono i minuti di reupero concessi dall’arbitro, sei ancora i minuti disponibili per il Torino a trovare il pareggio. Che non arriva, e anzi, si rischia in più di un’occasione il raddoppio. Altri punti persi per strada quindi per i granata, un punto che almeno ci stava. Eppure niente da fare, la speranza granata non accenna a dare i suoi frutti.

 

Valeria Tuberosi

 

 

 

Piovono i gol in quel dell'Olimpico: TORINO-GENOA 3-3

TORO STADIO

torino genoaI granata hanno tutte le occasioni e possibilità per mettere il risultato in cassaforte, se non fosse che al 10′ della ripresa gli ospiti di una partita alquanto rocambolesca quasi trovano il gol della rimonta

 

Marcatori: 26’pt, 49’st Laxalt (G), 28’pt M. López (T), 34’pt Zappacosta (T), 22’st Pavoletti (G), 44’st Tachtsidis (aut.).

 

Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti, Zappacosta (40 st Bruno Peres), Benassi, Vives, Acquah (23 st Baselli), Molinaro; Maxi Lopez, Belotti (30 Martinez). A disp. Ichazo, Castellazzi, Pryyma, Gaston Silva, Prcic, Amauri, Quagliarella. All. Ventura.

Genoa (3-4-1-2): Perin; Izzo, Munoz, Ansaldi; Figueiras (16 st Gapké), Rincon (37 st Cissokho, 43 st Tachtsidis), Tino Costa, Laxalt; Ntcham; Pavoletti, Perotti. A disp. Lamanna, Ujkani, De Maio, Lazovic. All. Gasperini.

 

Piovono i gol in quel dell’Olimpico in un match alquanto ricco di sorprese tra Toro e Genoa con un risultato finale di 3-3 decretato proprio in zona Cesarini. Entrambe le squadre a secco di vittoria, i granata ormai in calo da circa un mese, e gli ospiti relegati nella parte bassa di classifica con cinque sconfitte su sei in trasferta. Ne escono di sicuro meglio i rossoblù che possono dirsi contenti di aver strappato il pareggio ai granata proprio all’ultimo minuto; non troppo bene invece per Ventura e suoi che, dovendosi accontentare di un punticino, scivolano in sesta posizione. Tutto poi più amplificato in vista del derby contro i bianconeri che, dal canto loro, non se la passano neanche troppo bene dopo la sconfitta a Sassuolo. A livello tattico, parecchie rinunce da entrambe le parti: Ventura opta per la panchina di Baselli, Quagliarella e Bruno Peres in vista di sabato, mentre Gasperini, costretto a rinunciare a Dzemaili, Marchese, Capel e Pandev, schiera in esordio Ansaldi nelle retroguardie e Perotti come unica punta.

 

Partenza granata che di prepotenza movimenta il match già dai primi minuti di gioco: Belotti entra da subito in partita con un paio di giocate interessanti, la migliore di sicuro al 18′ quando il numero 9 serve Maxi Lopez che sbaglia di poco la conclusione. Come si dice nel calcio gol sbagliato, gol subito, e infatti ai diversi tentativi granata segue il primo gol del Genoa. Complice, in realtà, la leggerezza di Padelli che al 26′ esce completamente dall’area lasciando il via libera al colpo di testa inevitabile di Laxalt. Non fanno neanche in tempo ad esultare i trecento fedelissimi rossoblù che ci pensa Maxi Lopez al 28′ a mettere la toppa rimediando all’errore di poco prima: l’attaccante ruba palla al limite dell’area e insacca la palla in rete ristabilendo la parità. La squadra di casa alza la testa e non vuole starci questa volta: dopo 6′ è Zappacosta a prendere l’iniziativa vincente che da fuori aria mette dentro un destro micidiale a cui Perin non può ribattere.

 

I granata hanno tutte le occasioni e possibilità per mettere il risultato in cassaforte, se non fosse che al 10′ della ripresa gli ospiti di una partita alquanto rocambolesca quasi trovano il gol della rimonta. Ancora Laxalt calibra un cross pericolosissimo per Pavoletti anticipato in modo provvidenziale da Glick. Non sbaglia questa volta Pavoletti al 22′ che servito dal neoentrato Gapkè la mette dentro in scivolata. Sullo scadere del match, è la retroguardia genoana a sbagliare: Tachtsidis la mette erroneamente in rete portando a termine l’iniziativa di Benassi. Non sono finiti i colpi di scena perché Ventura e i suoi , già convinti di aver finalmente portato a casa i tre punti, vengono sorpresi dalla doppietta di testa di Laxalt che riporta tutto in pareggio. Pareggio che fa storcere il naso ai granata, forse con la testa già al big match contro la Juventus,

 

di cui sono state troppe le imprecisioni in difesa, e troppo poca la concentrazione nei momenti in cui si poteva portare a casa il risultato.

 

Valeria Tuberosi

IN VISTA DEL DERBY: Torino-Genoa 3-3, le pagelle del Torinese

torino genoaIl Toro ora è atteso dal derby, sperando in una vittoria che regali nuovamente le speranze di inizio stagione e chiuda una serie negativa in cui ha raccolto tre punti in quattro partite con due sconfitte e due pareggi

 

Il Toro affronta in casa il Genoa di Gasperini nel turno infrasettimanale del campionato. I Granata devono riscattarsi dopo le ultime brutte prestazioni e iniziano la partita con tante bune azioni e molta dinamicità. Tuttavia è il Grifone a portarsi in vantaggio con una brutta uscita di Padelli che permette a Pavoletti di servire Laxalt che, a porta vuota, regala il vantaggio alla sua squadra. La squadra di Ventura però non ci sta e dopo pochi minuti trova il goal con un gran Maxi Lopez che recupera palla poco fuori dall’area genoana e trafigge Perin, 1-1. Poco dopo arriva anche il meritato vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla arriva fuori area a Zappacosta che controlla di petto e fa partire un gran destro sul quale il portiere rossoblù non può nulla, esplode l’Olimpico. La ripresa vede i Granata partire un po’ più sulla difensiva e a metà ripresa arriv il goal del Pareggio con Pavoletti. Gli uomini di Ventura allora si lanciano di nuovo all’attacco e trovano nuovamente il vantaggio a pochi minuti dal termine grazie a un’autogoal dell’ex Tachtsidis. La partita sembra finita, ma all’ultimo secondo i Rossoblu trovano il pareggio con un colpo di testa di Laxalt che trova la doppietta e gela lo stadio. Il Toro ora è atteso dal derby, sperando in una vittoria che regali nuovamente le speranze di inizio stagione e chiuda una serie negativa in cui ha raccolto tre punti in quattro partite con due sconfitte e due pareggi.

 

Padelli 4: gravissimo l’errore in uscita su Pavoletti che regala il vantaggio alla squadra avversaria, cerca il bis a metà secondo tempo, per fortuna senza riuscirci. Sul terzo goal poteva essere più reattivo. Pessima prestazione;

Bovo 5,5: aperture precise e alcuni contrasti decisivi come quello su Perotti in area nella prima frazione di gara che sventa una potenziale situazione pericolosa, ha tuttavia delle responsbilità sul secondo e il terzo goal;

Glik 5,5: svetta sempre di testa in difesa e risolve molte situazioni complicate. Tuttavia si fa scappare Pavoletti sul secondo goal;

Moretti 6: tanta esperienza per il centrale romano che si disimpegna bene in quasi tutte le situazioni e non ha particolari responsabilità su nessuno dei tre goal;

Zappacosta 6,5: belle giocate e tanta corsa sulla fascia, oltre al goal è bellissima anche la sua esultanza che dimostra quanto ci tenga a diventare protagonista in questa squadra ( dall’85’ Bruno Peres 6: entra a pochi minuti dalla fine e sforna il cross per il colpo di testa di Benassi da cui nasce poi il terzo goal granata);

Benassi 6: primo tempo sottotono, nel secondo tempo fa poi vedere tutte le sue qualità con ottime giocate e con il colpo di testa che porta poi all’ autogoal fortuito di Tachtsidis;

Vives 6: buoni i suoi contrasti in mezzo al campo che permettono ai suoi compagni di reparto di concentrarsi maggiormente sulla fase offensiva. Buone giocate anche in attacco specie quando entra Baselli;

Acquah 5,5: ottima l’intesa in fascia con Zappacosta, tanta corsa, ma deve migliorare nei cross e nella continuità della prestazione ( dal 70′ Baselli 6: entra , sfiora due volte il goal e mette in mostra la sua classe superiore. Dà maggiore pericolosità al centrocampo di Ventura)

Molinaro 6,5: uno dei migliori in questo avvio di stagione. Inserimenti continui, belle giocate e un goal sfiorato a fine primo tempo con un bel destro che sfiora l’incrocio dei pali. L’esterno è una garanzia ;

Belotti 6: tanta corsa, buoni inserimenti e ottime sponde. L’unica nota negativa è la poca precisione quando arriva alla conclusione (dal 76′ Martinez sv); 

Maxi Lopez 6,5: la Galina ha fame e si vede. Sul goal del pareggio ruba palla con tantissima grinte e la sua rete restituisce immediamente fiducia alla squadra, per il resto conduce una partita su buoni livelli;

All. Ventura 6,5: porta a casa meno punti di quanti se ne meriterebbe. Ora è necessario riavviare il trend positivo di inizio stagione e gettarsi alle spalle le ultime partite. A iniziare già dal derby.

 

Filippo Burdese

Lazio Torino: le pagelle del Torinese

toro bandiera

Il Toro ora dopo avere raccolto un solo punto nelle ultime tre partite è chiamato a riscattarsi nella gara casalinga di mercoledì contro il Genoa di Gasperini e successivamente nel derby di domenica contro gli eterni rivali juventini

 

Il Toro affronta i Biancocelesti guidati da Stefano Pioli all’Olimpico di Roma. I Granata iniziano bene e mettono molta pressione sugli avversari. La prima vera occasione del match tuttavia arriva alla mezzora con una grande conclusione all’incrocio di Bruno Peres sulla quale però Marchetti si fa trovare pronto. Negli ultimi minuti della prima frazione è però la Lazio che passa in vantaggio con Lulic, colpevolmente dimenticato dalla retroguardia torinese,che da dentro l’area tira e supera Padelli, 1-0 Lazio. Il secondo tempo vede la squadra di casa, galvanizzata dal vantaggio, prendere in mano le redini del gioco e cercare a più riprese il goal del raddoppio. Dopo tante occasioni la rete tanto cercata arriva al 25′ con un goal di Felipe Anderson che dopo un bell’inserimento trafigge Padelli con un bel diagonale. La squadra di Ventura cerca di reagire, ma manca la precisione nell’ultimo passaggio e al 93′ Felipe Anderson firma la sua doppietta personale con un bel tiro da fuori area e chiude definitivamente la partita. Il Toro ora dopo avere raccolto un solo punto nelle ultime tre partite è chiamato a riscattarsi nella gara casalinga di mercoledì contro il Genoa di Gasperini e successivamente nel derby di domenica contro gli eterni rivali juventini.

 

Padelli 5: sul primo goal si fa ingannare troppo facilmente dal tiro schiacciato di Lulic accasciandosi subito a terra, sugli altri due goal non ha colpe;

Bovo 5,5: patisce tanto Candreva ed è meno preciso del solito in fase di impostazione e sui calci piazzati;

Glik 5,5: cerca di dare coraggio ai suoi con della grandi chiusure. Sul primo goal cerca di rimediare all’errore di Bruno Peres andando a chiudere su Klose, ma in questo modo lascia smarcato Lulic che è libero di concludere a rete;

Moretti 5: nel primo tempo soffre tanto le iniziative di Milinkovic Savic e viene anche ammonito per un’intervento sul serbo. Nel secondo tempo la sua prestazione non migliora;

Bruno Peres 5: buoni i primi quaranta minuti del brasiliano con due belle conclusioni verso la porta difesa da Marchetti dopodichè si dimentica di marcare Klose sul goal dell’1-0 mandando in confusione l’intera difesa granata e nel secondo tempo non si vede quasi mai. Deve ancora recuperare la giusta condizione fisica dopo l’infortunio;

Acquah 6: è uno dei migliori dei suoi, recupera continuamente palla e le sue accellerazioni danno vivacità alla manovra granata. Deve migliorare nell’ultimo passaggio e nel calibrare i cross ( dal 61′ Benassi 5,5: sbaglia tanti controlli, ma ha il merito sostituire bene il centrocampista ghanese e creare qualche situazione di superiorità con dei buoni inserimenti)

Vives 5: qualche buona apertura e poco altro. Dalle sue parti transita spesso l’uomo partita Felipe Anderson che lo salta sistematicamente con una facilità disarmante. Il Brasiliano era in splendida forma, ma dall’esperto centrocampista napoletano ci si aspetta comunque più concentrazione ( dal 72′ Prcic 5,5: da più fluidità alla manovra granata, ma sbaglia qualche appoggio semplice di troppo);

Baselli 5,5: inizia bene la partita con tante giocate di classe e tanti contrasti vinti, alla distanza tuttavia cala e tocca pochi palloni giocabili;

Molinaro 6: nel grigiore della prestazione della squadra è uno dei pochi a provare con continuità durante tutta la partita a cambiare ritmo alla gara con buoni inserimenti e tante acccellerazioni. Manca un po’ di qualità, ma la grinta è comunque da premiare;

Quagliarella 6: riceve pochi palloni giocabili, ma quando gli arriva palla è uno dei più ispirati della squadra con molte belle aperture e qualche buon tiro;

Belotti 5,5: il Gallo non è ancora entrato negli schemi e a volte fa intravedere qualche lacuna tecnica di troppo probabilmente dovuta a una condizione fisica non ancora ottimale. Tuttavia sono da apprezzare il suo pressing in attaccoo e i suoi continui ripiegamenti difensivi ( dal 61′ Maxi Lopez 6: entra bene in partita e la sua presenza in area mette più pressione sulla difesa avversaria, pecca solo un po’ di precisione nelle conclusioni);

All. Ventura 6: dopo un’ottimo avvio di campionato la sua squadra sta ora attraversando un periodo di flessione. Tuttavia le attenuanti ci sono visti gli innumerevoli infortuni che hanno afflitto la squadra in questi mesi e le ultime due partite contro due squadre di ottima caratura come Milan e Lazio.

 

Filippo Burdese

Per i granata la terza sconfitta di fila in trasferta

TORO LAZIO33

LAZIO-TORINO 3-0

 

Marcatori: 40′ pt Lulic (L), 25′ st Felipe Anderson, 49′ st Felipe Anderson

 

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Lulic; Onazi (47′ st Morrison), Biglia; Candreva (30′ st Kishna), Milinkovic-Savic, Felipe Anderson; Klose (34′ st Matri). A disp. Berisha, Guerrieri, Konko, Patric, Braafheid, Oikonomidis, Morrison, Mauri, Djordjevic.All. Pioli.

 

TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres, Acquah (15′ st Benassi), Vives (28′ st Prcic), Baselli; Molinaro, Belotti (15′ st Maxi Lopez), Quagliarella. A disp. Ichazo, Castellazzi, Pryyma, Gaston, Zappacosta, Amauri, Martinez. All. Ventura.

 

Non c’è due senza tre. Ed ecco arrivare per i granata la terza sconfitta di fila in trasferta, contro una Lazio, che con il tris dell’Olimpico si aggiudica invece la quinta vittoria consecutiva di stagione. E non solo questo. Arriva il secondo posto per i biancocelesti, postazione di lusso da dividere con altre tre, ma di sicuro meritata da una squadra che finora ha dimostrato di far bene. Percorso altalenante, invece quello dei granata, che dopo lo sprint di inizio stagione, da qualche gara a questa parte hanno perso qualche punto importante per strada, scivolando in quinta posizione insieme ad Atalanta e Sampdoria. Non tutto nero, in realtà, a livello tattico per Ventura e i suoi che provano a portare il gioco in avanti, senza rendersi però incisivi come dovrebbero. Non bastano neanche il recupero in extremis di Vives, il ritorno di Peres e le giocate di un Quagliarella decisamente in partita.

 

Mette la quinta il Toro in questo avvio di gara proprio con Quagliarella che prova a rendersi pericoloso, stroncato subito però dalle retroguardie biancocelesti. Arriva dall’altra parte, in realtà, l’occasione più ghiotta al 13′ quando Candreva batte su punizione un pallone intercettato da Lulic: precisissimo regala il cross perfetto per la testa di Mauricio, il numero 33 sbaglia di poco. Non si lascia di certo intimidire la squadra di Ventura: interessante occasione di Quagliarella al 20′ dalla distanza, nulla di fatto. Come interessante è la prestazione di Candreva che ci prova al 23′ con una conclusione potente ma imprecisa. E’ ancora lui il protagonista di un gol annullato al 37′ su un’azione corale della squadra di casa: partecipano Anderson che effettua un passaggio per Lulic, pronto a servire al centro dell’area Candreva, colpo di testa per il centrocampista biancoceleste, palla in rete, tutto vanificato dal fischio per fuorigioco. Replicano i granata subito dopo da fuori area con Peres che impegna Marchetti. Ma è nell’altra metà campo che si sblocca il match: al 41′ Basta crossa per Klose che, smarcandosi fa sponda per Lulic, Padelli ci prova ma non ne può niente, Lazio in vantaggio sul finire della prima frazione di gara.

 

Ritmi alquanto frenetici nell’avvio di ripresa, con una Lazio che non vuole fermarsi qui, e un Torino concentrato a far pressing sul possesso palla laziale. Ci provano un po’ tutti i giocatori di casa, da Candreva a Lulic che sfiora per pochissimo il raddoppio. Ci prova anche Ventura a cambiare le sorti della gara con l’entrata di Benassi e Maxi Lopez al posto di Acquah e Belotti. Di poco incidono dato che dopo 25′ di gioco arriva il raddoppio per i biancocelesti: Klose serve Felipe Anderson che non si fa cogliere impreparato, anzi sferra una botta di sinistro che buca la rete. I granata non demordono contro un’avversaria davvero in forma. Quagliarella continua a spingere in avanti creando azioni pericolose, come lo è al 35′ dall’altra parte quella di Matri neoentrato. A far centro è di nuovo la squadra di Pioli che già superato il 90′ trova il terzo di giornata e chiude definitivamente il match con Andersona che firma doppietta. Ride la Lazio, quindi, non di certo Ventura: sono un po’ le cose da rivedere per lui, soprattutto in fase di conclusione, in attesa del turno infrasettimanale contro il Genoa.

 

Valeria Tuberosi

 

 

Chi si accontenta gode. Ma il pareggio da' ossigeno a granata e rossoneri

Torino-Milan.

TORINO-MILAN 1-1

 

Marcatori: st 18′ Bacca, 28′ Baselli.

 

Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Zappacosta (27′ st Belotti), Acquah, Gazzi (1′ st Vives), Baselli, Molinaro; Quagliarella (35′ st Benassi), Maxi Lopez. A disp. Castellazzi, Ichazo, Mantovani, Gaston Silva, Prcic, Martinez, Amauri. All. Ventura.
Milan (4-3-3): Diego Lopez; Abate 5, Alex, Romagnoli, Antonelli; Kucka (41′ st Poli), Montolivo, Bertolacci; Cerci (43′ st Honda), Luiz Adriano (11′ st Bacca), Bonaventura. A disp. Abbiati, Donnarumma, Zapata, Calabria, Mexes, De Sciglio, Mauri, De Jong, Suso. All, Mihajlovic.

 

“Chi si accontenta gode!”, recita così il detto di sicuro non pronunciato dalla compagine di Ventura e tanto meno da quella di Mihajlovic nell’anticipo che doveva fare il botto e invece si conclude solo sull’1-1, regalando semplicemente qualche emozione qua e là. Non che ci si aspettasse di più, anzi, si potrebbe dire che il pareggio sia l’esatto specchio di una partita a favore degli ospiti per più di metà gara, con un Toro incapace di controllare il gioco che si riprende solo dopo il guizzo vincente di Bacca e in seguito al pareggio di Baselli tenta il tutto per tutto per potarsi a casa i tre punti. Mihajlovic, dal canto suo, indovina il modulo portando in campo un 4-3-3 adatto a spezzare il ritmo degli avversari, ma sbaglia a non inserire fin da subito Bacca che diventa decisivo, al posto di un Luiz Adriano non troppo in forma.

 

E’ proprio la squadra rossonera quella più propositiva in avvio di partita, con un pressing, infatti che non permette ai granata di trovare spazio. Lo trova, invece, Montolivo al 18′ nella prima conclusione del match: stoppa di petto dal limite ma la palla non trova lo specchio della porta, nulla di fatto. Non se lo fa dire due volte e ci riprova il numero 18 rossonero che tenta un tiro rasoterra, ma Padelli risponde presente, non si passa. Meno ordinata e compatta la squadra di casa che non riesce a trovare sbocchi verso la porta avversaria. E’ ancora Milan infatti intorno alla mezz’ora, questa volta su punizione di Bonaventura che sembra metterla dentro, sfiora invece solo l’esterno della rete. Non si può dire al cardiopalma il ritmo di gioco dell’Olimpico, con la squadra di casa che cerca di gestire il pallone sul finire della prima frazione di gara, ma non trova sbocchi necessari per diventare decisiva.

 

A dare uno scossone al match ci pensa il neoentrato Bacca dopo soli 8′ in campo con un azione corale al 18′ siglata da Bonaventura che apre per Bertolacci; il centrocampista serve il cross decisivo per Bacca che mette dentro e sblocca finalmente il match. A spizzichi e bocconi esce anche un Toro ora forse spaventato dal gol subito e ci prova con Baselli al 25′ con un tiro dalla distanza sbagliato per un soffio. Fondamentali sembrano essere i cambi in questo match a ritmi altalenanti, dato che dopo solo 60” dall’entrata in campo di Belotti sostituito a Zappacosta, il neo entrato risulta decisivo per l’azione del pareggio granata. Al 28′, infatti, l’attaccante riceve palla da Quagliarella e di petto serve l’assist per il solito Baselli: il numero 16 granata entra in aria e di mancino la mette dentro sul primo palo. La squadra di casa, ora ridestatasi del tutto dal blocco iniziale, non vuole ancora metter la parole fine al match e regala altre fiammate, come quella di Maxi Lopez al 36′, che su un’azione in contropiede tenta la botta vincente, ma questa volta Diego Lopez risponde presente. Troppo tardi per Ventura e i suoi che, reduci dalla sconfitta con il Carpi, conquistano solo un punticino in classifica che non soddisfa e, tanto meno, fa godere qualcuno.

 

Valeria Tuberosi

Le pagelle di Torino – Milan (1-1)

TORO MILAN

I Granata sono  attesi nella prossima giornata per la trasferta in casa della Lazio, in una sfida dal sapore europeo

 

La lunga giornata del Toro, iniziata con la posa della prima pietra per la rinascita dello storico stadio Filadelfia, si conclude con la partita casalinga contro i rossoneri di Mihajlovic. Il primo tempo è molto tattico e le occasioni sono poche. Il primo squillo della gara arriva al 24′ con un bel tiro di Montolivo da fuori area sul quale Padelli si allunga e respinge. I Granata non riescono a imporsi ed è di nuovo il Milan che al 31′ si rende pericoloso con una bella punizione di Bonaventura che tocca l’esterno della rete e d l’illusione del goal. Le reti tuttavia rimangono inviolate e il primo tempo si conclude sullo 0-0. Il secondo tempo inizia sulla falsalinea del primo con tanta intensità a centrocampo e poche emozioni, ma al 18′ arriva il goal di Bacca, dimenticato dalla difesa granata, che porta in vantaggio i rossoneri. Il Toro non sembra riprendersi, ma la svolta della gara arriva con l’ingresso in campo di Belotti che appena entrato fa una grande sponda per Baselli che conclude a rete e porta i suoi al pareggio, 1-1. Ora la squadra di Venttura ci crede e prova più di una volta a portare a casa la vittoria. Tuttavia il risultato rimane invariato e la partita finisce con un pareggio. I Granata sono  attesi nella prossima giornata per la trasferta in casa della Lazio, in una sfida dal sapore europeo.

 

Padelli 6: nel primo tempo effettua una grande parata su Montolivo che mantiene il risultato in pareggio. Sul goal non ha colpe, ma un minuto dopo rischia di regalare il 2-0 al Milan facendosi sfuggire la palla dopo un’uscita per anticipare Bacca;

 

Bovo 6: ottima impostazione con continui lanci precisissimi che danno velocità alla manovra dei suoi, tuttavia la sua prestazione è discontinua in quanto tante volte sbaglia degli appoggi elementari;

 

Glik 6,5: domina nella propria area, sul goal del vantaggio milanista le responsabilità non sono sue. Un minuto dopo il goal salva sulla linea un colpo di tacco di Bacca;

 

Moretti 6: con Molinaro annulla per tutta la partita l’ex della partita, Cerci. Tuttavia sul secondo goal non legge bene la situazione e lascia completamente libero Bacca che porta così in vantaggio la squadra di Mihajlovic;

 

Zappacosta 5,5: buona partita difensiva e grandi accellerazioni, ma i suoi cross sbattono continuamente sui difensori rossoneri rendendo così sterili le azioni sulla sua fascia ( dal 72′ Belotti 6,5; cambia la partita, fa la sponda perfetta per il pareggio di Baselli e recupera tantissimi palloni, il Gallo è affamato e si vede);

 

Acquah 6,5: corre, lotta e con le sue accellerazioni prova continuamente a far ripartire i suoi. Nel finale di partita, raggiunto il pareggio, serve prima una gran palla a Maxi Lopez, che però l’argentino spreca, e, poco dopo, effettua  una gran conclusione all’incrocio che però trova l’estremo difensore rossonero pronto;

 

Gazzi 6: risolve tante situazioni sia a centrocampo che nella propria area, la sua partita finisce nel primo tempo per un fastidio al ginocchio ( dal 45′  Vives 5,5: non ha un buon impatto con la partita e sbaglia tanti passaggi e la sua esperienza si fa sentire nel finale);

 

Baselli 7: questo è il suo anno. Recupera palloni, imposta, salta sempre l’avversario e appena ha l’occasione giusta, come suo solito ormai, segna e regala l’ennesima gioia ai suoi tifosi, un vero gioiello;

 

Molinaro 6: annulla completamente Cerci e quando può si fa vedere davanti con dei buoni inserimenti;

 

Quagliarella 6,5: corre tanto per aiutare i compagni in difesa e recupera tanti palloni, è meno lucido in fase offensiva, ma nell’azione del pareggio serve una gran palla a Belotti ( dall’80’ Benassi s.v);

 

Maxi Lopez 5,5: è nervoso e non riesce a incidere come suo solito, al 37′ del secondo tempo da solo davanti a Diego Lopez si fa ipnotizzare e la tira addosso al portiere;

 

All. Ventura 6,5: per 70 minuti la squadra non gira, ma ha il merito di azzeccare le sostituzioni e cambiare così la partita

 

Filippo Burdese

Carpi Torino 2-1: le pagelle granata

Gli Emiliani portano a casa la prima vittoria in serie A nella loro storia. Ora la squadra torinese avrà a disposizione la sosta per recuperare gli infortunati

 

carpi toroIl Toro affronta il Carpi allo stadio Braglia di Modena. Il primo tempo, come da copione in questo campionato, vede i granata in sofferenza a inizio partita con gli Emiliani che costringono più volte i Granata a chiudersi nela propria metà campo. Dopo venti minuti di gioco i ragazzi di Ventura iniziano a carburare e creano due occasioni pericolose con i tiri di Gaston Silva prima e Maxi Lopez poco dopo. Tuttavia nessuna delle due squadre riesce a sbloccare il risultato e il primo tempo si chiude sullo 0-0. A inizio secondo tempo la squadra  di Sannino riprende coraggio e si porta in vantaggio. Gabriel Silva si accentra e fa partire un gran tiro da fuori area che si stampa sul palo, la palla però rimbalza su Padelli che si era tuffato per parare il tiro ed entra in porta. Carpi fortunato e Toro in svantaggio. I Granata tentano la reazione, ma è di nuovo la formazione di casa a segnare, questa volta con Matos di testa su assist di Boriello. La squadra di Ventura però non ci sta e pochi minuti dopo si guadagna un rigore che Maxi Lopez trasforma con freddezza, 2 a 1. I Granata allora ci credono e si riversano nell’area avversaria e all’ultimo minuto sfiorano il goal, ma la palla non entra e gli Emiliani portano a casa la prima vittoria in serie A nella loro storia. Ora la squadra torinese avrà a disposizione la sosta per recuperare gli infortunati e dopodichè sarà attesa dalla sfida casalinga contro il Milan di Mihajlovic.

 

Padelli 5,5: sul primo goal è sfortunato, sul secondo non ha colpe. Durante la partita viene impegnato poco dagli avversari

Bovo 5: non è lucido quando deve impostare e non chiude Gabriel Silva in occasione del primo goal. Nel finale di partita ha una buona occasione per pareggiare su punizione dal limite, ma tira alto; 

Glik 5,5: come al solito ottimo a reggere la difesa e in attacco effettua delle ottime sponde. Troppo rinunciatario iin marcatura sul goal di Matos;

Moretti 6: il migliore in difesa. Dalle sue parti non passa nessuno, non è un caso che le azionni dei goal arrivino dalla fascia opposta alla sua;

Zappacosta 5: è in ritardo su Gabriel Silva sul goal del vantaggio emiliano e in attacco si vede poco o nulla( dal 73′ Martinez n.g.);

Vives 5: schierato per la prima volta in stagione da mezzala, dimostra di non avere più nè il passo nè il fiato per ricoprire un ruolo così dispendioso in quanto a energie;

Gazzi 6: quest’anno sta venendo impiegato poco, ma da grande professionista qual è si fa trovare pronto ed effettua un grande lavoro di interdizione davanti alla difesa (dal 60′ Acquah 5,5: dà più dinamicità al centrocampo, ma nell’ultimo passaggio è sempre impreciso) ;

Benassi 5,5: è il più propositivo della mediana granata e nel finale di partita sfiora un’altro goal da cineteca tirando in sforbiciata dopo una bella sponda di Glik;

Gaston Silva 6: gran bel primo tempo per l’uruguaiano classe ’94 che prima sfiora il goal dell’1-0 e subito dopo effettua una grande sponda di testa per Maxi Lopez che sfiora il goal. Nella ripresa si fa vedere poco ed è meno lucido non avendo i novanta minuti nelle gambe;

Quagliarella 5: mai pericoloso e molto meno generoso del solito in quanto a inserimenti e pressing sugli avversari ( dal 66′ Belotti 6: grandi recuperi difensivi e tante buone sponde, rende più pericolosa la manovra offensiva torinista);

Maxi Lopez 6,5: il migliore dei suoi. Oltre al goal su rigore sfiora più di una volta il goal ed è il migliore dei suoi;

All. Ventura 6: la squadra per lunghi tratti della partita sembra molto molle. Le tante assenze sono comunque un alibi non da poco. La speranza è che questo sia solo un incidente di percorso in una stagione fino ad ora perfetta.

 

Filippo Burdese