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FVCG: IL BATTITO DEL VECCHIO CUORE GRANATA TRA LE PAGINE DI UN LIBRO

cuore granata 2toro flagGli autori, entrambi tifosi granata da anni e con esperienza pregressa nel mondo della letteratura (ricordiamo che Flavio Pieranni ha già pubblicato con la Bradipolibri i volumi “CuriosiToro” e “Gridalo forte”, mentre Luca Turolla è stato dapprima libraio e poi editore lui stesso a partire dal 1999), ci spiegano perché hanno utilizzato un acronimo come titolo del libro

 

FVCG. Un acronimo senza senso, per alcuni. Per molti, quattro lettere che racchiudono in sé un significato profondo, prezioso, denso di passione: Forza Vecchio Cuore Granata. Questo è anche il titolo scelto per il primo dizionario enciclopedico del Grande Torino, scritto da Flavio Pieranni e Luca Turolla ed edito da Bradipolibri. Un libro unico nel suo genere, comprendente oltre 200 foto  d’epoca e più di 1250 voci che, in ordine rigorosamente alfabetico, ripercorrono la storia della squadra degli Immortali.

 

Il volume, che si inserisce all’interno della collana dedicata allo sport accanto ad altri 13 titoli riguardanti il Toro, è stato presentato dagli autori stessi   presso il “Capriccio Bar – Piatto Sprint” di via Filadelfia 41, già teatro di numerose altre iniziative. E quale location migliore, visto che il locale sorge proprio di fronte allo stadio Filadelfia, che ha visto giocare quegli uomini straordinari di cui il libro racconta?

 

Gli autori, entrambi tifosi granata da anni e con esperienza pregressa nel mondo della letteratura (ricordiamo che Flavio Pieranni ha già pubblicato con la Bradipolibri i volumi “CuriosiToro” e “Gridalo forte”, mentre Luca Turolla è stato dapprima libraio e poi editore lui stesso a partire dal 1999), ci spiegano perché hanno utilizzato un acronimo come titolo del libro

 

cuore granata3“ Perché è l’unico acronimo utilizzato per una squadra che abbia connotazioni positive”, dicono, ed in effetti la mente non può che correre al poco lusinghiero ACAB (All Cops Are Bastards, ovvero tutti i poliziotti sono bastardi) utilizzato dagli Hooligan a partire dagli anni ’70.

 

E’ un libro ricco di aneddoti, curiosità e particolari sconosciuti ai più, scritto, spiegano ancora gli autori “…per raccontare in modo originale il Grande Torino, per esaltare il lato sportivo, ma anche quello sociale e storico, e per rimarcare che il Grande Torino non è solo patrimonio della Città e del tifo granata, ma di tutta Italia…”

 

Il lavoro di ricerca è stato estenuante ma appassionante al contempo, raccontano, ed è stato necessario scandagliare attentamente talmente tanti giornali d’epoca e libri da rendere impossibile riportare le fonti in appendice (per chi lo volesse, esse possono essere richieste inviando una mail a fvcg@bradipolibri.it, indirizzo al quale inoltre si possono inviare ulteriori aneddoti riguardanti gli Immortali).

 

Presenti alla serata anche la sig.ra Carla Maroso, moglie del compianto Virgilio, che ha raccontato del primo incontro col Campione che in seguito sarebbe diventato suo marito; Umberto Motto, primo capitano del Torino dopo la tragedia di Superga; Salvatore Lo Presti, collaboratore delle quattro testate giornalistiche sportive italiane ed autore del primo libro sul Grande Torino.

 

“ E’ un libro che merita di stare sul comodino dei veri tifosi granata” dice Lo Presti in merito all’opera di Pieranni e Turolla. E, forse, sul comodino di qualsiasi amante dello sport, indipendentemente dai colori della fede calcistica.

 

… Essere del Toro non è una scelta di vita. È piuttosto una scelta che la vita ha fatto su di te, affidandoti il compito prezioso e meravigliosamente romantico di tramandare una storia senza paragoni nello sport mondiale. Questo libro è stato scritto esattamente per questa ragione. Questo libro è custode di un fuoco sacro accesosi il 4 maggio 1949 fra i rottami di un aeroplano e che ogni singolo tifoso del Toro è chiamato a non far spegnere mai.”

 

(dalla prefazione a cura di Mauro Berruto, CT della squadra nazionale italiana di pallavolo dal 2011 al 2015 e medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012)

 

 

Chiara Mandich

Le pagelle di Torino-Udinese 0-1

TORO UDINESEDecisiva per la vittoria dei Friulani è la rete di Perica nel primo tempo che trafigge Padelli

 

Il Bianconero quest’anno non porta bene alla squadra di Ventura infatti dopo la pesante sconfitta subita nel derby di Coppa Italia il Toro incappa in un altro risultato negativo, questa volta contro l’Udinese. Decisiva per la vittoria dei Friulani è la rete di Perica nel primo tempo che trafigge Padelli con un bel tiro di destro da dentro l’area. I Granata ora dopo queste due sconfitte avranno il tempo di ricaricare le batterie durante la sosta natalizia, ma al ritorno sui campi saranno chiamati subito a una trasferta difficile contro il Napoli di Sarri.

 

Padelli 6,5: il migliore tra i suoi. Compie due grandi parate prima su Di Natale nel primo tempo e poi su Edenilson nel secondo tenendo in partita i suoi ed evitando un passivo più pesante da digerire;

Bovo 5,5: il centrale romano imposta bene il gioco con degli ottimi lanci che impensieriscono non poco la difesa dei Friulani. Meriterebbe la sufficienza se non fosse per un cartellino giallo, evitabile, per proteste ( dal 70′ Maxi Lopez 5,5: entra con la giusta grinta e sforna subito una grande sponda di petto per Baselli che per poco non va al tiro. Dopodichè comincia a sbagliare tanto, si fa ammonire e tocca due volte la palla con il braccio in pochi minuti spezzando così il ritmo della partita in un momento chiave);

Jansson 6: lo svedese è chiamato a sostituire capitan Glik e lo fa bene. Nel primo tempo sventa una situazione molto pericolosa con una bellissima scivolata e tiene sempre bene la posizione;

Moretti 5,5: nell’azione del goal va a raddoppiare su Perica con Molinaro, ma, con un po’ di fortuna, l’attaccante di Colantuono passa lo stesso e segna il goal partita. Per il resto non sbaglia niente e appoggia sempre bene il pallone;

Zappacosta 5: inizia bene con delle ottime progressioni sulla fascia poi, con il passare dei minuti, si spegne e non trova più spunti interessanti;

Benassi 5,5: bene in fase di copertura, ma molto meno lucido quando c’è da inserirsi o tentare la giocata. Tornava da un infortunio e probabilmente deve ancora rientrare in condizione ( dal 63′ Acquah 5,5: entra per dare più fisicità e fluidita al centrocampo di Ventura e ci riesce, ma dal punto di vista tecnico fa degli errori grossolani che vanificano due azioni potenzialmente pericolose);

Vives 6: molte volte i tifosi lo  richiamano per qualche retropassaggio di troppo, ma comunque la sua è una prestazione generosa e ordinata;

Baselli 5: quello visto oggi è un lontano parente del vero Baselli. Impreciso, furi dal gioco e senza spunti. Ha qualità fuori dal comune, ma deve credere di più in se stesso e cercare di tornare a giocare con la leggerezza che le tante aspettative su di lui dei tifosi hanno fatto venire meno;

Molinaro 6: tanta corsa e abnegazione. Nel secondo tempo calcia una bella punizione che per poco non mandava in porta Quagliarella ( dal 57′ Avelar 5,5: torna da un grave infortunio e con il passare dei minuti si vede che deve tornare in condizione. Esordisce con un bellissimo cross per Belotti e con una buona giocata al volo a centrocampo, ma dopodichè sbaglia molti cross e spinge meno. Una bella notizia comunque il suo ritorno, la speranza è che torni presto sui livelli di inizio anno);

Belotti 6: corre, lotta e ha più occasioni per andare in rete, ma non è fortunato. Dimostra anche un’ottima condizione atletica con delle accelerazioni che lasciano più volte sul posto i giocatori avversari. L’impegno c’è e si può scommettere sul fatto che continuando così possa fare un grandissimo girone di ritorno;

Quagliarella 5,5: nel primo tempo sfiora l’incrocio dei pali con un gran tiro da fuori area poi non ha più grandi occasioni, ma si inserisce spesso per tentare di sorprendere i difensori avversari. Ci si aspetta di più da lui, ma, viste le prestazioni degli ultimi due mesi, almeno oggi da qualche segnale di ripresa;

All. Ventura 6: la squadra è ancora scossa dalle contestazioni post-derby e durante la partita si vede meno coraggio del solito da parte dei suoi nel provare la giocata, comprensibile. Le sostituzioni sono giuste e anche la gestione della partita, durante la sosta dovrà però lavorare molto sotto il profilo psicologico per ridare fiducia ai suoi.

 

Filippo Burdese

Sassuolo-Torino, recupero il 13 o 20 gennaio

TORO STADIOLa partita è stata rinviata a causa della forte nebbia calata sul campo di gioco

 

La data del recupero non è ancora stata decisa per Sassuolo-Torino in programma ieri per le 18 al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Se ne riparla nel 2016, probabilmente il 13 o 20 gennaio. La partita è stata rinviata a causa della forte nebbia calata sul campo di gioco. La decisione è stata assunta dall’arbitro Celi dopo aver verificato l’impossibilità di giocare la partita per la visibilità quasi nulla. 

TORINO-ROMA 1-1: Banchi di nebbia in casa giallorossa

toro romatoro flag Marcatori: st 38′ Pjanic, 49′ rig. Maxi Lopez.

 

TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli (69′ Benassi 6), Molinaro (85′ Martinez); Quagliarella (65′ Maxi Lopez), Belotti. A disp. Ichazo, Castellazzi, Jansson, Pryyma, Zappacosta, Prcic, Gazzi, Amauri. All. Ventura.

 

ROMA (4-3-3): Szczesny; Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne; Pjanic, De Rossi, Nainggolan (72′ Vainqueur); Gervinho (24′ Iturbe), Dzeko, Iago Falque (83’ Torosidis). A disp. De Sanctis, Lobont, Emerson, Castan, Gyomber, Ucan, Keita, Sadiq, Di Livio. All. Garcia.

 

Nebbia fitta che a tratti si dirada in quel dell’Olimpico teatro del match finito sull’1-1 tra la compagine di Ventura e quella di Rudi Garcia. Banchi di nebbia, appunto, in casa Roma per un buon tre quarti di gioco, con i giallorossi forse ancora storditi dalle ultime vicissitudini Champions e soli quattro punti collezionati in quattro partite. Diametralmente opposto lo stato d’animo granata, in piena ripresa, reduci da due vittorie consecutive e pronti ad avanzare in classifica. Nebbia a tratti anche su quelli che sono stati gli episodi decisivi del match, con una papera di Padelli sul gol del vantaggio giallorosso, e un rigore concesso ai granata già sul finire dei supplementari. Episodi a parte, Toro decisamente più in partita degli avversari, con Quagliarella confermato davanti ed Acqua a centrocampo, vanno in panchina Benassi e Maxi Lopez. In casa Roma nulla di nuovo, ma Garcia preferisce schierare Szczesny al posto di De Sanctis tra i pali, e Rudiger in difesa.

 

Ingrana la quarta la squadra di Ventura che già sugli inizi del match si fa pericoloso sfiorando più volte il vantaggio. E’ Belotti al 4′ a creare la prima azione pericolosa per i granata: Baselli crossa dalla sinistra e l’attaccante arriva in scivolata, ma Szczesny risponde presente. Ancora brividi dopo soli 2′, questa volta per merito di Bruno Peres che in realtà manda il pallone tra i piedi di Digne vicinissimo ad un clamoroso autogol. La Roma sembra avere come un momento di sbandamento, e si fa puntualmente superare dagli avversari bravi a ripartire sugli sbilanciamenti difensivi dei giallorossi soprattutto sulla sinistra. Ritmi alti in questa prima frazione, soprattutto grazie alla buona tenuta di gara del Torino, eppure ancora reti inviolate al fischio dell’intervallo.

 

Sembra ridestarsi l’animo giallorosso con il primo tiro in porta della partita: al 3′ Nainggolan il centrocampista belga conclude al volo di sinistro un’azione ben controllata, ma ci pensa Padelli a mettere la toppa. Non si fanno intimidire i granata, anzi Bruno Peres scatenato, dopo una lunga cavalcata tenta il sinistro troppo impreciso che trova solo i guantoni si Szczesny. Intorno alla mezz’ora Ventura tenta di cambiare un po’ le sorti di un match ancora bloccato inserendo Maxi Lopez al posto di un Quagliarella che si è fatto vedere poco. Problemi anche per Baselli da uno scontro con Nainggolan; al suo posto pronto ad entrare Benassi. Tutto sembra inesorabilmente scivolare verso un finale alquanto povero di gol, se non fosse che al 38′ arriva la fiammata decisiva del match: punizione dalla trequarti di Pjanic, difensori inesistenti con Padelli non proprio in posizione; Roma in vantaggio.

 

Risultato non proprio specchio di ciò che si è visto in campo, ma nulla da temere per i granata che sullo scadere del match conquistano un altro punto utile. Al 94′ errore clamoroso di Rudiger che con il petto libera Belotti davanti a Szcsesny, Manolas tenta il recupero ma tocca l’attacante granata, il direttore di gara concede il rigore. Maxi Lopez mette così il tassello finale di un match tanto freddo quanto ricco di fiammate vincenti.

 

Valeria Tuberosi

 

Torino-Roma 1-1, le pagelle del Torinese

toro romatoro venturaI Granata hanno giocato bene e per quanto visto in campo il pareggio sta pure stretto

 

Il Toro pareggia in extremis con la Roma grazie alla rete su rigore di Maxi Lopez che risponde al goal segnato pochi minuti prima da Pjanic su punizione, aiutato dall’ennesima papera stagionale di Padelli. I Granata hanno giocato bene e per quanto visto in campo il pareggio sta pure stretto, tuttavia per come si era messa la partita nel finale il pareggio ci può stare. La squadra di Ventura si porta così a 22 punti in classifica e nel prossimo turno sarà impegnato in una gara contro una diretta concorrente per la corsa all’Europa, il Sassuolo.

 

Padelli 4,5: durante tutta la partita non viene mai impegnato, ma a pochi minuti dalla fine Pjanic mette in mezzo un cross e lui esce male permettendo così ai Giallorossi di portarsi in vantaggio. Mezzo voto in più è per la parata nel finale su Dzeko che impedisce ai Capitolini di chiudere la partita;

Bovo 6: non molto preciso in appoggio e pochi squilli quando deve impostare. Qualche volta sbaglia anche in marcatura, ma comunque nel complesso una buona partita;

Glik 6: per gran parte della gara annulla Dzeko, non uno qualsiasi. Buone anche alcune percussioni nella metà campo avversaria, unica pecca i tanti passaggi sbagliati dovuti al grande pressing dell’attacco romanista;

Moretti 6,5: non sente minimamente il pressing avversario ed è l’unico dei tre centrali a non sbagliare mai ne in impostazione ne in marcatura;

Bruno Peres 7: il Brasiliano è incontenibile! Salta gli uomini come birilli e quando riceve palla crea costantemente pericoli. E’ uno dei migliori in campo, peccato per l’ammonizione che gli farà saltare la sfida in trasferta contro il Sassuolo;

Acquah 6: il Ghanese lotta e fa valere il suo strapotere fisico. A tratti però è troppo nervoso e tecnicamente deve migliorare parecchio;

Vives 6,5: in fase difensiva salva tantissime situazioni con degi ottimi ripiegamenti. Peccato per il tiro tentato allo scadere, poteva infatti servire i compagni meglio posizionati per portare avanti un’azione molto pericolosa;

Baselli 6,5: inizia molto bene con un ottima azione accompagnata da un cross altrettanto buono per Belotti che non riesce però a battere il portiere giallorosso. Con il passare dei minuti si concentra sempre di più sulla fase difensiva e quando sale purtroppo i compagni non lo servono. E’ costretto a uscire per un botta ricevuta da Naingollan. La speranza è che non sia nulla di grave in quanto i Granata hanno bisogno del loro gioiello per poter splendere (dal 69’Benassi 6:si inserisce bene negli spazi e fraseggia bene con i compagni) ;

Molinaro 6,5: è un motorino, fa avanti e indietro da difesa a attacco con una costanza e un’abnegazione che in pochi hanno nel nostro campionato (dall’86’ Martinez 6: vuole mettersi in mostra e cerca subito di farsi vedere con una conclusione centrale, ma bella);

Quagliarella 5: continua il periodo negativo del bomber di Stabia. Mai realmente pericoloso e a tratti quasi un corpo estraneo in questa squadra. Il suo contributo è fondamentale per il Toro, deve tornare al più presto sui suoi livelli ( dal 66′ Maxi Lopez 7: entra con la giusta mentalità e si incarica di battere il rigore che poi trasforma con freddezza. Visto il momento negativo di Quagliarella sarebbe bello vederlo partire dal primo minuto contro il Sassuolo);

Belotti 6: sfiora il goal dopo due minuti, ma l’estremo difensore giallorosso gli nega questa soddisfazione deviando con la gamba la conclusione ravvicinata. Durante il resto della partita non ha più grandi occasioni, ma lotta continuamente su ogni pallone;

All. Ventura 7: la squadra è messa benissimo in campo, concede solo due tiri in tutta la partita agli avversari, ma purtroppo il goal arriva su un cross a cinque minuti dalla fine. Tuttavia i suoi ci credono e in extremis trovano il goal del pareggio, una vera e propria dimostrazione di carattere.

 

Filippo Burdese

TORINO CESENA 4-1, poker facile per i Granata

toro cesenaTORO STADIOTORINO-CESENA 4-1

 

Marcatori: 3′ pt Gazzi, 13′ pt Moretti, 5′ st Maxi Lopez, 22′ st Cascione, 36′ st Benassi.

 

Torino (3-5-2): Ichazo; Bovo (39′ st Pryima), Jansson, Moretti; Zappacosta, Benassi, Gazzi, Baselli (1′ st Prcic), Molinaro; Maxi Lopez (14′ st Amauri), Martinez. All. Ventura.

 

Cesena (4-3-3): Agliardi; De Col (1′ st Perico), Lucchini, Magnusson, Renzetti; Valzania, Cascione, Tabanelli; Molina (14′ st Ragusa), Rosseti (24′ st Succi), Moncini. All. Drago.

 

Poker facile facile per i granata che in casa si portano a casa un 4-1 nella prima giornata del quarto turno di Coppa Italia contro il Cesena. Ventura e i suoi ora se la dovranno vedere di nuovo contro i cugini bianconeri, in quel che si preannuncia essere un vero e proprio derby prenatalizio. Nella compagine di casa ampio turnover con Glik in panchina, Quagliarella non convocato e Ichazo al posto di Padelli. Dall’altra parte il Cesena schiera Moncini in avanti con Tabanelli e Valzania a centrocampo.

 

Neanche il tempo di scaldarsi che il Torino trova subito il gol del vantaggio: è su calcio d’angolo che nasce l’azione decisiva quando il portiere bianconero respinge prontamente il colpo di Martinez, ma Gazzi è pronto a metterci del suo con un tap-in dritto dritto in rete. La scelta di Martinez si risulta azzeccata, perché è ancora l’attaccante granata a farsi vedere in avanti: fermato al 12′ da Magnusson dopo una serie di giocate non può avanzare verso la porta. Ci riprova Bovo di testa su calcio di punizione, palla fuori di poco per una deviazione. Tutti tentano e alla fine a centrare il raddoppio è Moretti che sempre da calcio d’angolo trova il guizzo vincente su una respinta di Agliardi. Si fa in salita la strada per il Cesena messo sotto dalla squadra di casa decisa a non finirla qui. Intorno al 20′ è la volta di Maxi Lopez che serve efficacemente Zappacosta, la palla finisce di nuovo tra i piedi di Martinez che sembra aver trovato la traiettoria giusta, ma questa volta Maxi Lopez devia il pallone, nulla di fatto. Grandi scambi tra i due granata in questo frangente di gara con un Toro compatto e alquanto pericoloso per gli avversari decisamente poco in partita.

 

Stesso copione, o quasi, nella seconda metà di gara, con il Torino che trova il tris al 5′ grazie al solito Maxi Lopez, ancora una volta efficace lo scambio con lo scatenato Martinez. Di sicuro non meno prodigiosa la prestazione di Agliardi che sembra volerle parare tutte o quasi. Al 10′ è infatti grazie a lui se Ventura e i suoi non mettono dentro il quarto di giornata. Il portiere bianconero respinge il tiro da fuori di Prcic, sulla ribattuta arriva Benassi ma ancora la palla trova i guantoni di Agliardi. Dopo circa 20′ sembra riaccendersi una flebile fiamma di speranza per Drago e i suoi: Cascione di prima accorcia le distanze servito da Ragusa. A poco serve, in realtà, la rete degli ospiti dato che sul finire del match Benassi cala il poker con un tiro dai 20 metri questa volta non intercettato da Agliardi. Splendida forma e momento decisamente sì per il Torino ripresosi perfettamente dalla crisi, il difficile sarà dimostrarlo anche nella super sfida di campionato contro la Roma ormai alle porte.

Valeria Tuberosi

TORINO-BOLOGNA 2-0: secondo risultato utile per i Granata

toro bologna 2toro venturaE’  Belotti, con il suo primo gol in maglia granata ad aprire le danze di quella che in realtà stava risultando una partita alquanto sonnacchiosa

 

Marcatori: st 29′ Belotti, st 46′ Vives.
 
Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli, Molinaro; Quagliarella (21′ st Maxi Lopez), Belotti. All. Ventura.

Bologna (4-3-3): Mirante; Rossettini, Maietta, Gastaldello, Masina; Donsah (32′ st Mounier), Diawara, Brighi; Rizzo, Mancosu (16′ st Acquafresca), Giaccherini (7′ st Brienza). All. Donadoni.

 

Il gallo ha finalmente cantato permettendo ai granata di portare a casa il secondo risultato utile di un trend che sembra tornare a sorridere alla squadra di Ventura. Si conclude sul 2-0, infatti, il match in casa contro il Bologna di Donadoni, fermato invece dopo tre vittorie consecutive. E’ proprio Belotti, con il suo primo gol in maglia granata ad aprire le danze di quella che in realtà stava risultando una partita alquanto sonnacchiosa. A mettere il risultato in cassaforte ci si mette poi Vives preferito, a quanto pare con ragione, a Gazzi. Nulla di nuovo, invece, nella compagine romagnola, con Mancosu sostituito allo squalificato Destro.

 

Poche le emozioni e gli spazi concessi alla squadra di casa nel primo frangente di gara dai ritmi decisamente lenti. La retroguardia bolognese non ci pensa neanche a lasciare che gli avversari diventino pericolosi, e nulla sembra sbloccarsi per una buona decina di minuti. A movimentare, ma non troppo, il tutto ci pensa al 10′ Mancosu pronto al tiro, fermato provvidenzialmente da Molinaro. Un minuto dopo dall’altra parte di campo si sveglia anche Baselli che impegna Mirante in un destro dai 25 metri in angolo. Sembra entrare silenziosamente in partita la squadra di casa intenta a smuovere un po’ le sorti del match. Intorno alla mezz’ora su calcio piazzato è Bruno Peres a volersi rendere pericoloso servendo Quagliarella in ritardo sul pallone. A 5′ dal fischio dell’intervallo anche il Bologna vuole rivendicare la sua presenza in campo e lo fa con Giaccherini che però di sinistro non trova lo specchio della porta.

 

Sembra aver ingranato la marcia la squadra granata in un avvio decisamente ad altri ritmi. E’ più aggressivo il centrocampo di casa con Acquah, Vives e Baselli ora più alti. Donadoni oltretutto è costretto a sostituire Giaccherini dopo soli 8′ di gioco, con un infortunio del numero 17 sostituito da Brienza. Occasione con la O maiuscola che non va a buon fine per lo sfortunato Quagliarella che al 14′ su un cross di Molinaro ci prova di testa ma la palla finisce all’incrocio dei pali. E’ il Torino a tentar di più, con una retroguardia bolognese ancora decisamente chiusa. Uno dei tentativi arriva al 26′ da parte di Bruno Peres che in solitaria tenta un tiro dai 25 metri che però termina sul fondo. Si sblocca tutto con l’esordio al gol di Belotti al 29′: passaggio di Moretti, controllo di petto e tiro vincente di sinistro per l’attaccante granata. Tutto si anima in quel dell’Olimpico dato che 1′ dopo è Baselli che per due volte a tu per tu con Mirante non trova la rete del raddoppio. Non ce n’è ora per la squadra in svantaggio, il Toro è deciso a tutti i costi a difendere il risultato e anzi a chiudere la partita in più di un’occasione. Ci pensa Vives già nella fase di recupero con una bella conclusione da posizione alquanto improponibile; è Maietta a sbagliare il retropassaggio, Vives ne approfitta e chiude la partita. Ora la squadra di Ventura ci crede, la scalata della classifica ricomincia e lo spirito per il match di Coppa Italia contro il Cesena è comprensibilmente positivo.

 Valeria Tuberosi

 

 

Torino-Bologna 2-0: le pagelle del Torinese

toro venturaDecisivi per il risultato finale le reti di Andrea Belotti, primo goal stagionale per il Bergamasco, e Giuseppe Vives che festeggia nel migliore dei modi il rinnovo contrattuale arrivato in settimana

 

Il Toro, dopo la vittoria in trasferta contro l’Atalanta, ottiene il secondo successo consecutivo, questa volta in casa contro il Bologna di Donadoni. Decisive per il risultato finale le reti di Andrea Belotti, primo goal stagionale per il Bergamasco, e Giuseppe Vives che festeggia nel migliore dei modi il rinnovo contrattuale arrivato in settimana.

 

Padelli 6: la squadra lavora molto bene in fase di copertura e per questo l’estremo difensore granata non viene quasi mai impensierito nell’arco dei novanta minuti se non in qualche occasione in cui viene chiamato in uscita;

Bovo 6,5: i suoi lanci sono sempre precisi e quando si tratta di difendere lo fa con ordine e grinta. Decisivo il suo intervento in scivolata a fine primo tempo che devia il tiro di Giaccherini in angolo salvando i suoi da una situazione molto pericolosa;

Glik 6: il Capitano è un vero e proprio muro, l’unica sbavatura della sua partita arriva nel finale quando, dopo aver recuperato e difeso bene palla nella propria area, invece di rilanciare in avanti la passa per sbaglio a un giocatore del Bologna. I Rossoblu non riescono a concretizzare, ma vista l’abitudine dei Granata di prendere gol negli ultimi minuti delle partite, sarebbe meglio evitare certi errori;

Moretti 6,5: il goal di Belotti nasce da un suo ottimo lancio da centrocampo, per il resto fa valere la sua esperienza durante tutta la gara e impedisce agli Emiliani di rendersi pericolosi nella sua zona di competenza;

Bruno Peres 6,5: l’esterno destro brasiliano disputa una buona gara nonostante la marcatura asfissiante dei giocatori di Donadoni. Tante accellerazioni e tanti buoni spunti tra cui un ottimo tiro al 72′ che sfiora il palo della porta difesa da Mirante;

Acquah 6: il Ghanese corre, combatte e quando può sfrutta la sua superiorità fisica per andare in dribbling sugli avversari. A volte però è troppo nervoso e irruento nei contrasti e sbaglia tutti i cross che prova;

Vives 7: “O’ professò”, fresco di rinnovo, segna il suo primo goal stagionale (bellissimo tra l’altro) e effettua una grandissima partita fatta di corsa e disciplina tattica. E’ uno dei componenti della squadra che vestono questa maglia da più tempo e il suo rinnovo è un segnale di riconoscenza importante da parte della società);

Baselli 6,5: si inserisce sempre alla perfezione e dà qualità alla manovra offensiva di Ventura. Sfiora due volte il goal: la prima volta nel primo tempo con un bel tiro da fuori area, la seconda nella ripresa su ribattuta, ma Maietta e Mirante salvano;

Molinaro 6,5: corre in continuazione e nel primo tempo toglie dai piedi di Mancosu una palla pericolosissima con un grande recupero difensivo. Avelar è avvisato, per il posto da titolare ci sarà da sudare;

Quagliarella 5,5: il mezzo voto in più è per la traversa presa nel secondo tempo, se no la prestazione del bomber di Stabia sarebbe veramente insufficiente. Sbaglia tanti appoggi e spesso e volentieri finisce per estraniarsi dal gioco. Dopo l’ottimo avvio di stagione è entrato in una fase di involuzione preoccupante, gli servirebbe il goal per riprendersi (dal 68′ Maxi Lopez 6: entra sotto gli applausi dei tifosi e dà vivacità alla manovra offensiva con tanto movimento e tante buone sponde per i compagni);

Belotti 7,5: finalmente il Gallo è arrivato! Lotta tutta la partita e alla prima palla giocabile fa un grande stop di petto, brucia sulla corsa Maietta, trafigge Mirante ed esulta con la cresta. I tifosi non aspettavano altro e infatti il suo goal fa esplodere di gioia l’Olimpico, ora tocca a lui prendersi definitivamente in mano il Toro;

All. Ventura 7: quando Belotti fa la cresta lui lo segue, un buon segnale di armonia nello spogliatoio. Seconda vittoria di fila per la sua squadra e bella prestazione, il tecnico ligure mette in campo una squadra solida e concreta e azzecca tutti i cambi.

 

Filippo Burdese

E' il momento di Bovo

Toro BovoIl difensore non ha sbagliato una partita mostrando ai tifosi tutto il suo repertorio: ottimo senso della posizione, grande precisione nell’impostare la manovra e tanta grinta e concentrazione nell’arco dei novanta minuti

 

A inizio stagione nessuno pensava che Cesare Bovo potesse essere una figura fondamentale nell’annata granata, non tanto per le qualità del centrale romano, ma più che altro per la presenza di Nikola Maksimovic nel suo stesso ruolo che garantiva maggiore dinamismo e velocità alla retroguardia granata. Nella passata stagione infatti il difensore ex-Genoa si è trovato più volte relegato in panchina, ma ha tuttavia mostrato sempre una grande professionalità senza mai lamentarsi per il poco utilizzo e facendosi sempre trovare pronto quando mister Ventura decideva di buttarlo nella mischia. Questo anno le cose sono cambiate. Maksimovic ha rimediato una frattura del quinto metatarso del piede sinistro, proprio a inizio stagione durante un ritiro con la Serbia, quindi per Bovo si è presentata una grande occasione per giocare titolare con continuità e lui l’ha sfruttata al meglio. Da inizio stagione infatti il difensore non ha sbagliato una partita mostrando ai tifosi tutto il suo repertorio: ottimo senso della posizione, grande precisione nell’impostare la manovra e tanta grinta e concentrazione nell’arco dei novanta minuti. A queste qualità se ne è aggiunta un’altra fino ad ora sconosciuta ai più: il gol. Il primo, anche se inutile per il risultato finale, segnato nel derby con un siluro da fuori area che ha fatto esplodere di gioa i tifosi presenti allo Juventus Stadium. Il secondo è quello siglato la domenica appena trascorsa con un tiro al volo sugli sviluppi di un calcio d’angolo che ha sancito la vittoria degli uomini di Ventura contro l’Atalanta facendo uscire i Granata da una crisi iniziata dopo la vittoria sul Palermo il 27 settembre. Questo periodo offre conferma delle enormi qualità del centrale romano che tuttavia non è riuscito a mostrare durante gran parte della sua carriera a causa dei gravi infortuni che ha dovuto affrontare. Il rientro di Maksimovic è previsto per fine dicembre, ma con un Bovo in questa condizione di forma, il serbo dovrà rimboccarsi le maniche per recuperare il posto da titolare.

 

Filippo Burdese

ATALANTA TORINO 0-1 e i Granata tornano a vincere

Finalmente canta vittoria la squadra di Ventura e lo fa a gran voce dati i due mesi di astinenza

 

atalanta-torinoATALANTA-TORINO  0-1

 

MARCATORE: 7′ st Bovo.

 

ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Masiello (37’ st D’Alessandro), Stendardo, Paletta, Bellini (10’ st Brivio); Carmona, De Roon, Cigarini (25’ st Raimondi); Moralez, Denis, Gomez. All. Reja.

 

TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres, Acquah, Vives, Baselli (44’ st Gazzi), Molinaro; Quagliarella (39’ st Maxi Lopez), Belotti (49’ st Martinez). All. Ventura.

 

Finalmente canta vittoria la squadra di Ventura e lo fa a gran voce dati i due mesi di astinenza. Il gol di Bovo permette, infatti, ai granata di portare a casa una vittoria più che significativa contro l’Atalanta di Reja. Si può solo far meglio ora, innanzitutto riagganciando gli avversari in classifica, ma anche riproponendo un gioco vincente come quello messo in atto in quel di Bergamo. Dal canto suo, abbastanza irriconoscibile la squadra di casa, con un bilancio di 4 vittorie e un pareggio solo nelle ultime partite; non si era ancora vista l’ombra della sconfitta in casa quest’anno per Reja e i suoi. E invece eccola qua per una compagine che deve fare a meno di Pinilla squalificato, al suo posto Denis a completare il tridente con Gomez e Moralez. Gli avversari riscoprono invece il sapore della vittoria fuori casa, cosa che non succedeva dalla prima di campionato, schierando Quagliarella e Belotti davanti, con Vives e Baselli, uno degli ex del match, a centrocampo.

 

Entra in partita subito la squadra di Ventura e lo fa dopo pochi minuti grazie all’iniziativa di Belotti che, servito da Baselli, si lascia portar via palla da Sportiello. Non va meglio all’8′ quando l’attaccante granata ci riprova sul precisissimo cross di Bruno Peres ma nulla di fatto, il numero 9 nontoro bandiera riesce a trovare lo specchio della porta. Prima frazione di match abbastanza sterile dal punto di vista delle emozioni, con un Toro in maggiore possesso palla e un’Atalanta alquanto spenta. Per i giocatori di Reja da segnalare solo un’azione al 42′ siglata De Roon che prova ad impegnare Padelli con scarsi risultati: tiro troppo debole intercettato dal portiere granata. L’occasione per gli ospiti di andare negli spogliatoi in vantaggio sugli avversari arriva 2′ dopo, complice e sfortunato questa volta è ancora Belotti che servito di testa da Molinaro becca una clamorosa traversa.

 

Nulla da temere perché il vantaggio granata si concretizza a 7′ dalla ripresa, questa volta grazie al tocco vincente di Bovo bravo ad anticipare Masiello su un corner di Baselli, girata al volo e Sportiello non ne può niente. Prova a riprendersi l’Atalanta sotto di un gol, non in modo abbastanza convincente però, e dal canto loro gli avversari difendono con ordine diventando anche pericolosi nelle ripartenze. A poco o niente servono il tentativo di De Roon dai 50 metri che fa finire la palla alta sopra la traversa al 23′, e quello di Denis a tu per tu con Padelli al 28′; pallonetto per lui che finisce a lato. Infine propositivo Belotti che sfiora il palo a 10′ dalla fine, e ancora Bovo che ha la meglio su De Roon ma fa finire la palla sul fondo. Null’altro di fatto, se non fosse che un risultato del genere già carica e forse stupisce un Torino decisamente in partita contro la squadra di Reja alquanto sottotono. Un piccolo tassello lo si è messo, il primo forse per tornare a cantar vittoria in casa granata.

 

 Valeria Tuberosi