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AgriFlor, il quarto appuntamento… in attesa di Flor 2020

AgriFlor dà il benvenuto all’autunno domenica 27 settembre, dalle 9 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto a Torino.  

Dopo gli appuntamenti di giugno e luglio e agosto, torna per il quarto mese consecutivo AgriFlor, il primo in veste autunnale, in programma domenica 27 settembre dalle 9 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto a Torino.

Una versione “ridotta” di Flor che, nel corso dei mesi, ha saputo conquistare appassionati del verde, esperti di piante e semplici curiosi, con un’affluenza complessiva stimata in oltre 20 mila persone presenti nelle precedenti edizioni.

L’appuntamento di domenica 27 settembre permetterà un ulteriore piccolo tuffo nel verde con i colori e i profumi dell’autunno, nel rispetto di tutte le restrizioni imposte dalle istituzioni, grazie alla presenza di circa una trentina di stand: i florovivaisti con le proprie eccellenze, tra cui le rose e le orchidee di Vivaio Pozzo, le aromatiche di Happy Plant, le carnivore de il Faunista e ancora rampicanti e piante grasse. E i piccoli produttori con le loro specialità artigianali e a km 0 come miele, liquori, erbe aromatiche, marmellate e pane e con le prime chicche stagionali come, per esempio, le nocciole

Nell’Ambito del Festival Plant Health 2020, anche Agroinnova, il Centro di Competenza dell’Università degli Studi di Torino, collabora e partecipa alla manifestazione con un proprio stand, per raccontare la ricerca che, ogni giorno, aiuta le nostre piante a restare sane e in forma.

Saranno, come sempre, presenti i punti raccolta per tutti coloro che volessero ritirare fisicamente le piante acquistate on line attraverso eflor, la nuova piattaforma ideata dalla Società Orticola Piemonte per mettere in contatto appassionati e vivaisti e fare cultura del verde.

AgriFlor sarà un interessante antipasto in attesa del “piatto forte”: l’imminente edizione di FLOR2020, in programma il 10 e 11 Ottobre nel centro di Torino. Un appuntamento che promette tante sorprese e un’ampia varietà di colori, profumi e sapori, per continuare a portare il meglio della Natura nel cuore del capoluogo piemontese

Lavazza riapre le porte della sua sede e ospita il Turin Coffee Festival

Un weekend per restituire Nuvola alla città

Il cuore pulsante dell’azienda riapre le porte al pubblico ospitando le iniziative del Turin Coffee Festival, accogliendo nel Museo Lavazza, in un’area dedicata, la macchina ISSpresso rientrata dallo Spazio e inaugurando una mostra celebrativa di Qualità Rossa.

 

Torino, 22 settembre – A partire dal weekend del 26 e 27 settembre Nuvola Lavazza e Museo Lavazza riaprono al pubblico, con tante novità nell’allestimento del Museo pensate per restituire al quartiere Aurora e a tutta la città di Torino l’offerta culturale di uno dei musei d’impresa più apprezzati in Italia. Numerose le iniziative che animeranno il cuore pulsante dell’azienda per offrire ai torinesi, e non solo, un’esperienza di intrattenimento ricca e stimolante. Nuvola sarà inoltre il palcoscenico del programma del Turin Coffee Festival.

LE ATTIVITA’ NEL MUSEO

Lavazza, che lo scorso aprile ha raccolto l’invito lanciato dalla campagna #iorestoacasa del MiBACT e dell’associazione Museimpresa aprendo virtualmente i contenuti esclusivi dell’Archivio Storico, punta ancora sull’innovazione presentando il progetto di audioguide per il Museo, con le stories di Instagram e il lancio del nuovo profilo @lavazzamuseo su Instagram. I visitatori potranno seguirlo e attivare le stories in highlights sul feed in corrispondenza delle apposite grafiche che saranno presenti nel percorso espositivo. Potranno così fruire di una visita guidata al percorso espositivo gratuitamente e direttamente dai loro smartphone. La voce delle Audioguide sarà quella del noto speaker radio-televisivo Federico Russo.

Nell’area Piazza del Museo Lavazza sarà protagonista la macchina originale ISSpresso, la prima macchina a capsule studiata da Lavazza e Argotec in partnership con l’Agenzia Spaziale Italiana per la stazione spaziale internazionale. Nel corso delle missioni Futura del 2015 e Vita del 2017 ISSpresso ha permesso ogni giorno a Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana nello spazio, e successivamente a Paolo Nespoli di gustare l’autentico espresso italiano a 400 chilometri di distanza dalla Terra. Un video emozionale farà rivivere il momento in cui Samantha Cristoforetti gustò il suo primo espresso Lavazza nello spazio, grazie a quello che è un vero gioiello tecnologico e ingegneristico in grado di erogare il caffè anche in assenza di gravità.

Nell’area Atelier del Museo sarà inoltre completata l’esposizione dei Calendari Lavazza partendo dall’esordio, nel 1993, fino all’edizione dell’anno in corso, firmata da David LaChapelle.

Nel “Books & Kids corner”, posizionato nell’atrio di Nuvola, anche i più piccoli troveranno attività pensate per loro: verranno presentati i libri del Museo Lavazza, nati dalla collaborazione con la casa editrice Franco Cosimo Panini, “TOward 2030: what are you doing?” e “Come nasce il caffè”, ai quali sono collegati i laboratori didattici dal titolo “Disegna il tuo murales” e “Il viaggio del caffè”. Ogni bambino riceverà un diploma di partecipazione. L’illustratore Mattia Simeoni sarà presente sabato pomeriggio e domenica mattina per l’appuntamento firmacopie.

LE ATTIVITA’ IN NUVOLA

Nell’Atrio di Nuvola, si celebrerà il 50° anniversario del marchio e della miscela Qualità Rossa. I visitatori potranno degustarla nell’area Tasting del Museo Lavazza, insieme alla nuova esclusiva miscela Heritage Blend, ispirata alle ricette originali del fondatore Luigi Lavazza risalenti ai primi anni ’30 e custodite nei quaderni dell’Archivio Storico Lavazza. Lo Store del Museo avrà un allestimento interamente dedicato a Qualità Rossa, offrendo ai visitatori una selezione di oggetti iconici in edizione speciale per il 50° anniversario.

La Piazza Verde di Nuvola ospiterà il Turin Coffee Festival con seminari e workshop, cooking session e cocktail show durante i quali Chef, Pastry Chef e Bartender prepareranno piatti e drink a base di caffè. Ci saranno momenti dedicati allo yoga e al racconto dei benefici del caffè nella pratica dell’attività sportiva. Alcune delle iniziative coinvolgono partner dello stesso quartiere Aurora.

TOUR GUIDATI

Durante il weekend i visitatori potranno inoltre partecipare, in piena sicurezza e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie in vigore, sia ai tour guidati del Museo Lavazza e dell’Area Archeologica all’interno di Nuvola, che a quelli in città, alla scoperta delle opere di street art del progetto TOward2030 e delle Caffetterie storiche del centro di Torino.

INFORMAZIONI

Tutte le attività in programma verranno svolte nel rispetto delle norme anti-Covid.

Per prenotazioni e per visionare il programma completo: https://www.lavazza.it/it/museo-lavazza/calendario-eventi/opening-museo-lavazza.html.

Le attività sono a titolo gratuito con prenotazione obbligatoria:

Turin Coffee Festival: https://www.turincoffee.it/appuntamenti-lavazza-2020

Museo Lavazza: tel. 011 217 9621 oppure scrivere a info.museo@lavazza.com

                Seguiteci anche sulle nostre pagine Facebook e Instagram @Lavazzamuseo.

La festa dei bimbi in corso Marconi

A seguito della pedonalizzazione di Corso Marconi, l’associazione Manzoni People (formata dai genitori dell’IC Manzoni) è stata invitata a realizzare degli eventi per ravvivare il corso.
Dopo il successo della scorsa settimana di LIBRI IN CORSO MARCONI, ora è il turno del gioco e dello sport.
Nell’ambito de  LA FESTA DEI VICINI sabato 26 settembre è organizzata la MERENDA DEI VICINI
Per tutti i bambini merenda gratuita e tanti giochi in collaborazione con ASAI, CUS TORINO e SOCIETA’ SCACCHISTICA TORINESE. 
Dalle 16 alle 19 in corso Marconi davanti alla scuola
Tutto è realizzato nel rispetto delle norme anti-Covid. In caso di maltempo l’evento è rimandato

La pedonalizzazione di Corso Marconi rientra nel progetto di Torino Mobility Lab

Torna “Vini in Fiera” nel verde della campagna chierese

Giunto alla sua seconda edizione, “Vini in Fiera” torna in gran stile ospitato, stavolta, nello splendido agriturismo del Florario immerso nel verde della campagna chierese.

L’evento benefico di degustazione di vini, organizzato da Equity Onlus, ha lo scopo di raccogliere denaro per finanziare l’acquisto di un nuovo defibrillatore che sarà donato alla Caserma dei Carabinieri di San Salvario.
Quattordici (più due) le aziende vinicole partecipanti, che a partire dal tardo pomeriggio vi delizieranno con i loro vini artigianali di alta qualità. Saranno serviti anche panini, patatine, carne alla griglia e altre leccornie, come lo strepitoso gelato al vino. Il costo di partecipazione è di 10 euro a persona (5,50 per i bambini).
L’appuntamento è per il 25 settembre dalle ore 17:00 all’agriturismo del Florario, Strada della Giardina 4, Chieri (TO).

Garden festival, si riparte dalle piante!

Quinta edizione dal 19 settembre al 18 ottobre 2020 con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

#gardenfestival #autunnoingarden

Dal 19 settembre al 18 ottobre torna in tutta Italia il Garden Festival d’Autunno promosso da AICG (Associazione Italiana Centri Giardinaggio), con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Avreste mai pensato all’Autunno come momento di ripartenza? Nel 2020 per l’Italia deve essere tempo di rinascita e i Garden Center Italiani aderenti all’iniziativa si faranno portavoce di questo messaggio attraverso un Festival del fare, del progettare, del rinnovare gli spazi verdi.

Ne abbiamo avuto conferma i mesi scorsi, durante il lockdown, quanto le piante e il verde siano stati un aiuto fondamentale per ritrovare il benessere e dare felicità alle persone.

In provincia di TORINO il Garden Festival d’Autunno si troverà presso Le Serre Floricoltura Garden Center (Piobesi Torinese), Peraga Garden Center (Mercenasco), Daveli Garden Center (Carmagnola), Hortilus Garden Center (Ivrea).

Le iniziative

Molte le iniziative, anche di carattere formativo, e gli eventi che saranno programmati nei numerosi Centri di Giardinaggio che aderiscono al Garden Festival d’Autunno.

All’interno di ogni singolo Garden si troverà, ad esempio, il Labirinto sensoriale d’Autunno, un percorso all’aperto che attraversa un dedalo di ballette di fieno, mais e zucche, in cui trovare angoli di conoscenza delle piante italiane ed autunnali. Un’area in cui fare attività oppure «perdersi» letteralmente in tutta sicurezza e distanziamento sociale, immergendosi tra i colori e i profumi delle piante d’Autunno oppure ancora, rilassarsi osservando e imparando a conoscere una selezione di eccellenze made in Italy.

Non mancheranno anche aiuole dimostrative e didattiche allestite con piante da giardino di questa stagione, composizioni creative dalle quali trarre ispirazione. Sarà inoltre l’occasione giusta per ricevere indicazioni dagli esperti presenti nei Garden Center sulle tecniche colturali migliori per le piante proposte.

La campagna “Nastro Rosa AIRC” e il Ciclamino solidale

Con settembre nei Garden Center si può trovare il ciclamino, robusto e resistente fiore autunnale e invernale per eccellenza, in tante varietà e sfumature di colore.

Ma nel mese di ottobre sarà il ciclamino rosa a farla da padrone: AICG ha infatti scelto nuovamente di sostenere nell’ambito del Garden Festival d’Autunno la Campagna “Nastro Rosa AIRC”. Per tutto il mese di ottobre e per ogni vaso di ciclamino di colore rosa venduto, i Centri Giardinaggio aderenti devolveranno 1 euro a sostegno della ricerca contro il cancro al seno dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

Per l’elenco di tutti i Centri Giardinaggio aderenti all’iniziativa Garden Festival d’Autunno 2020 consultare il sito www.aicg.it (in continuo aggiornamento).

Quando settembre era una scuola di vita

STORIE DI ALTRI TEMPI / Settembre è il mese dei ripensamenti sugli anni e sull’età. Francesco Guccini ci cantava i Tarocchi di Thomas Eliot tra i pochissimi (penso) che nasce Statunitense e diventa cittadino dell’Impero Britannico.

Per la mia generazione, Settembre non era scuola. C’era tutto il mese per dover riprendere le lezioni. Ogni tanto qualche materia di rimando, niente di che, una pura formalità.
Agosto il deserto a Torino. Settembre la ripresa degli allenamenti a Pallacanestro e gli amici ritrovati. Il ricordo di quella biondina incontrata e fugacemente amata in quel di Rimini. Negli anni più fortunati di quella biondina e di quella brunetta. Amori a termine con mille promesse di scriverci. Avveniva raramente, se non mai. Le donne, precisamente le ragazze le più corrette se non le più leziose nello scriverti di quanto ti avevano amato e di quanto volevano ancora amarti, pronte nel lasciare il fidanzatino che non sapeva di niente. Anche quei piccoli amori ti facevano crescere e prima o poi avresti fatto le vacanze da solo con amici ed amiche. Penso, abbastanza tardi, ho vissuto quelle piccole crisi tra l’affetto e l’esistenza. Con piccole delucidazioni e piccoli propositi di non caderci più. Quel punto di passaggio tra essere un adolescente e diventare un ragazzo.
Il ricordo, appena di ieri, del cineforum all’Arena di Rimini, cinema all’aperto ed il suo  profumo che si mischiava con l’aria intrisa di salsedine. Con i film d’amore sempre tragici e sempre quasi impossibili. Anonimo Veneziano con Florinda Bolkan,  la più bella e sensuale in assoluto. E il violinista maledetto Tony Musante con il canto del cigno e la sua morte per leucemia. Françoise  Fabian antiquaria in una Donna e una Canaglia, rapita dall’amore per Lino Ventura intelligente truffatore e rapinatore che si fa beccare e non tradisce l’amico complice. In una cena l’ex fidanzato della Fabian gli domanda, credendo e volendo metterlo in difficoltà: come sceglie i film ? Ventura spegnendo la Gitanes senza filtro: come scelgo le donne, rischiando. L’immedesimazione era immediata.
Settembre nell’indecisione: glielo dico a Patrizia che l’ho tradita ? Ci pensava lei lasciandoti per l’altro. Direi un classico.
Qualche mugugno e dopo un mese tutto era passato per l‘altra incontrata all’oratorio. Chiodo schiaccia chiodo.
Anche questo un classico. A settembre c‘era ancora spazio nel tirar tardi all’oratorio con gli amici o andare sulle panchine dei giardini Sempione a ridosso della ferrovia, dove credo di aver visto una sola volta una locomotiva che transitava. Bagliori del crepuscolo dove la luce fa posto al buio. Si doveva rientrare a casa. Noi maschi qualche tolleranza in più. Cena alle 19,30 perché l’indomani i padri andavano a lavorare presto. Settembre,  mese sui ripensamenti e sull’età ma anche mese delle Feste dell’ Unità. Al Parco Sempione nel campo al di la’ della piscina comunale. 11 Settembre 1973, colpo di Stato in Cile e concerto degli Inti Illimani: apprendemmo
la notizia durante il concerto serale. Vollero continuare a contare. El Pueblo Unido  jamas sera’ vencido. Poco importava agli Yankee ed al sanguinario Pinochet. I primi afflati di perdita di fiducia nel genere umano, ma allora capivamo fino ad un certo punto. Comunque, effettivamente questa è un’altra storia. È l’incontro con una storia che non tornava. Tra amori che finivano ed amori che nascevano e qualche idea di speranza per un mondo migliore c’era. Sarà l’età, sarà il lontano ricordo di quei settembre, decisamente piacevole, ma oggi non vedo tutto questo, in particolare la speranza. Ma  anche questa è un altra storia.
Patrizio Tosetto

L’antica drogheria sforna krumiri e giornali

Dal Piemonte / Mantenere la denominazione di “Antica Drogheria Corino” per la caffetteria, sorta da alcuni anni nei locali in cui dal 1920 esisteva la drogheria di Luigi Corino e anticamente nel 1764 una spezieria, è stata una lodevole iniziativa che ha conciliato il presente al passato, esigenze dell’oggi alle tradizioni facenti parte della storia minore di una città di fondamentale importanza per coglierne e tramandare lo spirito di continuità.


A ricordare la grande storia di Casale, ci pensa, al centro della piazza adiacente, il monumento equestre dedicato a Carlo Alberto nel 1843 alla presenza del Re Vittorio Emanuele II come imperituro ringraziamento di aver ridato alla città il Senato sotto forma di Corte d’Appello.  Al profumo delle spezie, che avvolgevano i passanti sotto i portici corti di via Roma davanti alla vecchia drogheria, si sostituisce ora l’aroma del caffè e dei Krumiri prodotti nel laboratorio artigianale installato dai gestori che usano offrire in omaggio un tipico biscotto a chiunque ordini una tazzina di caffè.


La proustiana inevitabile “Recherche du temps perdu”, che si insinua nell’entrare in un locale dove è passato un mondo che non c’è più, si attua e si placa nell’atmosfera colloquiale e familiare creata dal vecchio bancone primo novecento, dall’antico parquet a liste di legno consunto ma ancora agibile, dagli scaffali colmi di bottiglie di vino e di liquori,quasi introvabili, che erano vanto dei salotti delle nonne ora passati di moda, dai “Barat” di vetro che prima contenevano bonbons e dolci ora sostituiti dai krumiri quali novelle madeleine. E’ talmente forte la suggestione che pare di percepire con immaginazione olfattiva, prendendo a prestito “Boogie” di Paolo Conte, “Quell’afrore di coloniali che giungevano da una di quelle drogherie di una volta che avevano la porta aperta davanti alla primavera”.


E intanto, sotto lo sguardo severo e imperioso di Carlo Alberto addobbato come il Marco Aurelio del monumento equestre di Roma, piazza Mazzini si anima e vivacizza grazie alla riapertura dell’edicola, inattiva da qualche tempo, dove oltre ai giornali vengono promossi i prodotti in vendita nel Caffè.

Giuliana Romano Bussola

Pronti per l’autunno?

La creatività dei visionari della moda e del beauty, dopo la clausura forzata dei mercati, investe in nuove formule, nuove combinazioni di abiti, accessori, bellezza e benessere, lontani dagli eccessi e dai lussi del passato.

Cosa non può mancare nel guardaroba e nella beauty routine al rientro dalle vacanze?

 

Il trench. Per lei e per lui diventa un vero e proprio impermeabile alle correnti passeggere della moda, il colore cammello, intramontabile, fa da padrone in un momento in cui sprecare è un lusso che non ci si può più concedere. Resta quindi, con il tipico aplomb inglese, il re dell’autunno.
Il blazer. È il fidanzato che tutte le donne vorrebbero: ha le spalle larghe, abbraccia sempre ed è impeccabile in ogni occasione. Il capo di questa stagione va a spasso con i pantaloni in vinile, di pelle, ma anche in velluto o jeans. Per l’uomocontinua il trend compassato della classica giacca, portata con disinvoltura su un jeans vintage, per confermare una moda “cheap and chic”.
Il tartan. Moda al quadrato remixata con tweed e maglioni oversize, l’onda lunga scozzese gioca quest’anno con catene, fantasie plaid, frange e scarpe stringate. Dalle camicie unisex alle mantelle da far scivolare sopra i cappotti, un ritorno agli anni Cinquanta con qualche rivisitazione moderna e rock.
Le spalline. Tipiche degli anni Ottanta tornano prepotentemente negli armadi. Le maxi spalle, soprattutto nel guardaroba femminile, trovano un posto particolare: arricciate, tonde o squadrate, fuori misura, purchè ci siano, sugli abiti e sulle giacche.
Idratare. Non da meno, dopo le vacanze e per tutto l’autunno, la parola d’ordine per un viso curato ecompatto è idratare, cominciando con i sieri creati apposta per lei o per lui e terminando con una crema giorno all’acido ialuronico per rimpolpare e alla vitamina C per levigare. Dal più “cheap”, ma efficacissimo, creato Collistar, (Concentrato acido glicolico e niacinamide) al top, per gli amanti della “ricercato” proposto da Sisley (Sisleyum for man trattamento globale rivitalizzante e Sisleya L’integral Serum concentrè).
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Daniela Roselli

Otium Pea Club, rooftop panoramico alla sommità di Green Pea

Un contesto wellness in cui il relax si coniuga alla creatività’. Ne parliamo con il suo direttore Pier Rosito

 

Otium. Questo il fil rouge che accompagna la filosofia di un nuovo esclusivo Member Club torinese che fa da contraltare alla produttività, vale a dire al “negotium” in senso latino, di Green Pea, la nuova creatura del patron di Eataly, Oscar Farinetti, che inaugurerà entro l’anno a fianco di Eataly al Lingotto.

Otium Pea Club, il nuovo rooftop panoramico alla sommità di Green Pea, non poteva che vantare un custode, come hanno avuto sempre dei custodi, o meglio dei “supervisori”, i templi greci ed i riti che vi si svolgevano, di cui è anche presente la citazione nelle pagine di Aristotele. Custode ne sarà  Pier Rosito, CEO e founder di To be, che farà del binomio innovazione-ozio creatvo il valore aggiunto di questa nuova creatura.

Essa sorgerà alla sommità di Green Pea, il nuovo centro che prenderà vita entro la fine dell’anno in via Nizza 230, negli spazi in cui era presente il parcheggio riservato ai clienti di Eataly e della Eight Gallery.

Se di produttività e negotium si tratta, nel caso di Green Pea, per l’imprenditore albese il tutto sarà nel segno del green e del rispetto dell’ambiente e dei materiali scelti, sia per quanto riguarda le proposte di arredamento, totalmente ecosostenibili, sia nel campo della vendita dei capi di abbigliamento, realizzati in cotone bio, sia per quanto concerne le proposte dei mezzi di trasporto ( auto e scooter elettrici o a biometano), e l’offerta di energia eolica e solare.

Si richiama al tema dell’otium creativo l’ “Otium Pea Club”, un ambiente capace di unire ad un’estensione di 1500 metri quadrati una vista unica sull’intero arco alpino e sulla collina torinese. Diventerà un luogo di relax per eccellenza anche grazie alla presenza di una piscina di 20 metri, riscaldata anche d’inverno, affiancata da idromassaggio, sauna, bagno turco e sale dedicate ai massaggi. La cura del corpo non sarà l’unica prerogativa del Club, ma verrà coniugata con la sua filosofia di base, l'”ozio creativo”, capace di unire i momenti di relax a quelli della degustazione di buon cibo e cocktail, accanto alla possibilità di usufruire di una variegata proposta wellness.

E perché no, anche le aziende e le società, nonché i privati, potranno scegliere questa location per organizzarvi meeting ed eventi, che potranno godere di una giusta tranquillità unita alla visione di panorami unici.

I soci potranno, attraverso il pagamento di una quota annuale, accedere alla Spa ed al Lounge bar, mentre l’offerta wellness sarà aperta al pubblico su prenotazione.

Il rooftop rimarrà aperto dalle 10.00 del mattino all’1.00.

Mara Martellotta

Maurizio Molinari Maestro di “Bere il territorio”

Si conclude in settembre il percorso del progetto culturale promosso dall’associazione Go Wine e rinviato nella scorsa primavera a causa del Covid

 

MAURIZIO MOLINARI è “Il Maestro” DELLA XIX EDIZIONE DEL CONCORSO LETTERARIO “BERE IL TERRITORIO”


La premiazione ad Alba giovedì 10 settembre, Sala Fenoglio

 

Maurizio Molinari, direttore di Repubblica e direttore del Gruppo Editoriale Gedi (La Stampa, il Secolo XIX, Repubblica, 13 testate locali…) è “Il Maestro” del Concorso letterario Bere il territorio, promosso dall’associazione Go Wine e giunto nel 2020 alla XIX° edizione.
Il riconoscimento verrà assegnato giovedì 10 settembre p.v. alle ore 18 presso la nuova Sala Beppe Fenoglio di Alba.
Inizialmente prevista a inizio aprile (quando Molinari era ancora direttore de La Stampa ndr) la cerimonia finale di premiazione si svolgerà in settembre in due parti: “Il Maestro” giovedì 10 settembre, gli altri premiati domenica 27 settembre nel corso della Festa del Vino di Alba, promossa da Go Wine.

Molinari, giornalista e saggista, ha lavorato per La Stampa dal 1997 al novembre 2015 allorquando è stato nominato direttore del quotidiano torinese. In questo lungo periodo è stato per oltre un decennio corrispondente da New York. Dal 23 aprile scorso ha assunto la direzione di Repubblica, oltre ad essere direttore editoriale del gruppo editoriale Gedi (presidente John Elkann, amministratore delegato Maurizio Scanavino).

Il riconoscimento non va solo alla figura di un direttore di grandi quotidiani italiani, ma alla sua parallela e copiosa attività di saggista e scrittore. “Assedio all’Occidente. Leader, strategie e pericoli della seconda guerra fredda” è l’ultima pubblicazione uscita per i tipi de La nave di Teseo nel 2019.

Giunge così al termine l’iniziativa che Go Wine ogni anno propone allo scopo di diffondere una cultura positiva del consumo del vino di qualità.
Il riconoscimento al “Maestro” è stato istituito a partire dalla terza edizione e si propone di premiare importanti figure della cultura italiana, che possano essere di riferimento per i più giovani o testimoni di un particolare rapporto con l’identità dei luoghi e della civiltà materiale che li caratterizza.

Il riconoscimento de “Il Maestro” è stato nelle precedenti edizioni attribuito a Luigi Meneghello, Niccolò Ammaniti, Claudio Magris, Lorenzo Mondo e Gianmaria Testa, Sebastiano Vassalli, Dacia Maraini, Alberto Arbasino, Enzo Bettiza, Franco Loi, Francesco Guccini, Pupi Avati, Raffaele La Capria, Gustavo Zagrebelsky, Maurizio Maggiani, Luciano Canfora, Marcello Fois.

La Giuria del concorso Bere il territorio si compone della cortese presenza di: Gianluigi Beccaria (Università di Torino), Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Bruno Quaranta (La Stampa) e Massimo Corrado (Associazione Go Wine).

Sostengono questa iniziativa la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e una selezione di aziende vinicole italiane che sostengono i progetti culturali Go Wine.

Al presente link la foto di Maurizio Molinari