ECONOMIA- Pagina 3

Corsi di formazione al Collegio Trevisio

“Il Collegio Trevisio di Casale Monferrato è un edificio del 1643, destinato all’insegnamento che negli ultimi anni era stato abbandonato, l’abbiamo avuto in comodato d’uso per 99 anni dall’Ente Trevisio con l’interessamento del Comune di Casale Monferrato e grazie all’importante e decisivo contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, abbiamo potuto realizzare il progetto presentato poi al Comune di Casale ed alla Sovrintendenza delle Belle Arti e avere il via libera per realizzare i lavori”. Alessandro Traverso, presidente di Foral in un incontro con gli organi di informazione che si è tenuto nella sede dell’ente formativo a Palazzo Pacto in Alessandria, ha così riassunto lo stato dell’arte dell’intervento su un immobile storico nel quale andranno a collocarsi i corsi che attualmente si tengono nella sede di piazza Baronino: Oss, parrucchieri e probabilmente anche termoidraulici. Lo stato dell’arte dei lavori ha visto il rifacimento dei tetti, è in corso l’intervento sull’impianto elettrico e a brevissimo inizierà la piastrellatura dei bagni. Traverso ha ringraziato poi la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e il suo presidente, notaio Luciano Mariano “per la grande sensibilità dimostrata che ci ha consentito con il contributo erogato di procedere alla progettazione ed accelerare tutto l’iter”.

Turismo da record a Torino e in Piemonte E’ trainato dalle presenze estere

Il turismo nella regione del Piemonte ha raggiunto un nuovo record nel 2023, con oltre 6 milioni di arrivi e 16 milioni di presenze registrate, segnando un aumento significativo rispetto all’anno precedente. L’incremento è stato trainato principalmente dal turismo estero, che ha mostrato una crescita del 15% rispetto al 2022, contribuendo in modo significativo all’espansione complessiva del settore turistico regionale.

 

Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Visit Piemonte, Il territorio dell’ATL di Turismo Torino e Provincia, con i suoi oltre 2 milioni e 700 mila arrivi e più di 7 milioni di presenze, si pone come una delle gemme della regione. La città di Torino, con la sua storia millenaria e la sua vibrante cultura contemporanea, continua ad attirare visitatori da tutto il mondo. L’aumento del 9,6% negli arrivi e del 7,2% nelle presenze rispetto al 2022 sottolinea il costante fascino della città e dei suoi dintorni.

 

Con l’avvicinarsi della primavera del 2024, si delineano prospettive importanti per il turismo che proprio con Torino seguito dalle Langhe Monferrato Roero guida la lista delle mete più ambite.

 

«Il Piemonte si conferma una regione pilota dell’accoglienza – hanno osservato il Presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore al Turismo, Vittoria Poggioeravamo partiti nel 2019 dal 7,4% del Pil regionale del turismo e siamo arrivati al 9,5 di adesso con una proiezione sul 2024 che ci farà raggiungere la quota del 10%. Si tratta di un grande risultato raggiunto non solo per la qualità della comunicazione, ma anche per il progressivo innalzamento degli standard di qualità delle strutture ricettive che in questi cinque anni hanno potuto contare sul sostegno della Regione che ha erogato quasi 20 milioni di euro. Il successo è anche merito del sostegno continuo sui territori da parte delle nostre ATL e delle Proloco che sono i migliori avamposti della promozione per il turismo nazionale e internazionale. Il turismo rimane un faro di speranza e un catalizzatore per la crescita economica e culturale del nostro Piemonte».

 

«Il 2023 ha fatto registrare la miglior performance in termini di presenze turistiche in Piemonte negli ultimi 10 anni, superando la soglia dei 16 milioni di pernottamenti. E, sempre per la prima volta, nel 2023 i pernottamenti di turisti provenienti dall’estero hanno superato quelli italiani con il 52% del totale – sottolinea Beppe CarlevarisPresidente del Cda di Visit Piemonte -. Non solo risultati quantitativi ma, e soprattutto, di qualità: infatti la forte spinta verso l’internazionalizzazione dei turisti in Piemonte ha portato i volumi di spesa complessivi attivati in loco in crescita di oltre il 20% rispetto all’anno precedente. Il livello di soddisfazione è salito all’86,4/100, decisamente superiore alla media nazionale di 85,4/100. Questi grandi risultati certificano ulteriormente che il nostro “sistema turismo” è sempre più attrattivo e consapevole. Dobbiamo quindi guardare al futuro con ottimismo, migliorandoci costantemente, programmando e fissando obiettivi, anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie a disposizione, che vadano sia nella direzione della sostenibilità ambientale ma anche a quella economica delle nostre imprese turistiche».

 

Iren finanziata dalla Commissione Europea per due progetti innovativi

 

Il programma Horizon Europe supporterà i progetti ReBioCycle, per lo sviluppo di modelli innovativi di recupero delle bioplastiche ed EU-DREAM, per l’integrazione dell’IA nella domotica

– I progetti ReBioCycle e EU-DREAM, dei quali Iren è partner, sono stati selezionati dalla Commissione Europea, tra quelli che riceveranno un finanziamento dal programma Horizon Europe, in particolare per quanto riguarda gli ambiti della sostenibilità energetica e dell’economia circolare.

La cooperazione nell’ambito dei progetti europei consente al Gruppo Iren di stare costantemente al passo con le nuove tecnologie, attraverso un confronto con imprese e centri di ricerca e di eccellenza internazionali – dichiara Enrico Pochettino, Direttore Innovazione del Gruppo Iren -. La possibilità di co-sviluppare e sperimentare soluzioni innovative in gruppi interdisciplinari di respiro europeo arricchisce non solo l’esperienza di Iren, ma quella dell’intero sistema italiano, dando ulteriore credibilità al percorso di avvicinamento ai target di transizione energetica e di economia circolare”.

Un riconoscimento importante per il Gruppo, che si conferma così la multiutility italiana più attiva nel quadro dei progetti di innovazione europei: sono infatti oltre 30 i progetti che dal 2015 a oggi hanno ricevuto finanziamenti comunitari, 8 dei quali sono attualmente in corso a cui si aggiungono altri progetti nazionali e regionali.  Un ruolo importante che, attraverso una cooperazione internazionale con centri di eccellenza, consente di attrarre risorse in Italia, accelerando lo sviluppo e l’adozione di nuove tecnologie.

Nello specifico, il progetto ReBioCycle (Recycling bio-based plastics increasing sorting and recycled content (upcycling), che durerà 48 mesi, ha lo scopo di sviluppare modelli innovativi di riciclo per il recupero delle bioplastiche dai rifiuti e il loro riutilizzo, avvalendosi della cooperazione di 20 partner da 7 nazioni.

Il Gruppo Iren partecipa al progetto occupandosi dello sviluppo e test di un innovativo impianto di separazione delle bioplastiche dal flusso di rifiuti plastici provenienti dalla raccolta differenziata. L’attività sarà svolta nell’impianto di riciclo plastiche di Borgaro Torinese, dove selettori ottici, governati da algoritmi di intelligenza artificiale per il riconoscimento di immagini, controllano un braccio robotico per separare le bio-plastiche dagli altri rifiuti plastici, e avviarle poi al riciclo.

Il progetto EU-DREAM (Effective Uptake of Digital Services to Repower European Consumers and Communities as Active Participants in Energy Transition and Markets) ha invece l’obiettivo di sperimentare dispositivi – elettrodomestici, e strumenti di domotica – regolabili da remoto con algoritmi di intelligenza artificiale, al fine di massimizzare l’autoconsumo di energia prodotta da fonti rinnovabili o facilitare l’immissione in rete delle stesse attraverso logiche di demand-response.

Il progetto durerà 42 mesi e vedrà l’allestimento di 6 Living Lab in altrettanti Paesi europei, finalizzati a tale attività. Il Gruppo Iren lavorerà principalmente sul Living Lab Italiano insieme a organismi di ricerca e università del territorio per realizzare un’area in cui testare elettrodomestici, colonnine di ricarica delle auto elettriche e impianti fotovoltaici, al fine di analizzare la loro flessibilità, interoperabilità, governabilità da remoto e usability per il consumatore.

Il finanziamento complessivo previsto per i due partenariati ammonta ad oltre 10 milioni di euro

Agricolus protagonista a Parlaconme

Agricolus, l’azienda  innovativa nel campo dell’agricoltura 4.0 con sede a Perugia protagonista della prossima puntata di Parlaconme, trasmissione ideata e condotta da Simona Riccio

Il 21 febbraio sarà protagonista della puntata “Parlaconme”, trasmissione ideata e condotta da Simona Riccio, l’azienda Agricolus, innovativa nel campo dell’agricoltura 4.0.

L’evento, imperdibile per gli appassionati del settore agricolo e delle tecnologie digitali, si terrà dalle 18 alle 19 e sarà trasmesso sul profilo Linkedin Top Voice e Facebook di Simona Riccio, oltre che sul canale You Tube di Parlaconme.

Agricolus si distingue per il suo impegno nel supportare tutti gli attori della filiera alimentare attraverso soluzioni digitali innovative. Fondata nel cuore verde dell’Italia, in Umbria, questa azienda nasce dalla passione dei suoi fondatori per il territorio e per chi lo coltiva, gli agricoltori.

La missione dell’azienda è quella di diffondere tecnologie all’avanguardia per affrontare le sfide sempre più complesse nel settore agricolo, tra cui il cambiamento climatico, le normative europee e l’aumento dei costi.

Durante la trasmissione verranno affrontati diversi temi di rilievo per il settore, tra cui larete AI4FARM, l’importanza del sistema di supporto alle decisioni ( DSS) per la difesa e ottimizzazione degli input, nonché il progetto con ESA per lo sviluppo di un sistema di supporto alle decisioni avanzato.

Tra gli ospiti della trasmissione rispettivamente la Communication Manager di Agricolus e la Project manager Valeria Moré e Camilla Bizzarri.

 

Mara Martellotta

Servizi digitali, accordo tra INPS Piemonte e Vol.To ETS

Due nuovi sportelli per assistere oltre 1500 cittadini 

 

È stato firmato l’accordo tra INPS Piemonte e Vol.To ETS per la presenza di due nuovi sportelli dedicati all’assistenza di oltre 1600 cittadini nei servizi digitali. Il rapporto della Commissione Europea “Digital Decade Report 2023” mette a fuoco lo stato della trasformazione digitale dell’Unione evidenziando che l’Italia sta rafforzando la qualità dei suoi servizi pubblici digitali. In tale ambito il nostro Paese, tuttavia, registra ancora risultati al di sotto della media europea, con un punteggio di 68, contro i 77/100 per i servizi digitali rivolti alla cittadinanza, e di 75 contro 84/100 per quelli dedicati alle imprese.

In questa direzione va una delle misure del PNRR, la M1C1/1.7.2,che ha l’obiettivo di colmare il divario evidenziato avviando una serie di punti di facilitazione digitale, al fine di portare almeno al 70% la percentuale di italiani che posseggano competenze digitali di base.

La Regione Piemonte, destinataria dei finanziamenti relativi a tale misura, ha promosso l’istituzione di 199 punti attraverso gli enti gestori dei servizi sociali e le città capoluogo di provincia. 30 sono presenti sulla Città di Torino, in prospettiva saranno 40, con l’ambizione di raggiungere oltre 36.000 tra cittadine e cittadini.Due di questi punti sono stati affidati a Volontariato Torino ETS – Vol.To situati in via Giolitti 21 e in corso Casale 56, e dovranno coinvolgere entro il 2025 poco più di 1600 utenti. I punti di facilitazione digitale offriranno assistenza nell’uso delle tecnologie attuali, quali app per smartphone e navigazione web. Diventa fondamentale familiarizzare con le tecnologie di utenti, insegnando loro ad attivare l’identità digitale per accedere comodamente da casa, in tutta sicurezza, ai servizi online della Pubblica Amministrazione, far conoscere il servizio online per scaricare documenti anagrafici, iscrivere i figli a scuola, vedere i voti sul registro elettronico, pagare il bollo auto, consultare la situazione pensionistica, rinnovare l’abbonamento ai trasporti pubblici, scoprire come utilizzare le tecnologie per conservare documenti e foto, usare programmi di scrittura e calcolo, inviare e ricevere email e videochiamate.

 

In questi centri si potranno ottenere anche istruzioni per utilizzare i servizi sanitari e sociali online e accedere ai servizi pubblici digitali. Per promuoverel’autoapprendimento sono disponibili sessioni educative e materiali multimediali quali infografiche, video e guide pratiche. In tale ambito si inserisce l’accordo siglato dalla Direzione Regionale INPS Piemonte con Vol.To, per contribuire al potenziamento della facilitazione digitale rivolta alla cittadinanza, con particolare attenzione ai servizi erogati dall’Istituto di Previdenza Sociale. La sinergia tra INPS Piemonte e Vol.To siesprime in una serie di iniziative congiunte che si articolano nello sviluppo e l’implementazione di un programma su misura curato da INPS e destinato al personale di Vol.To, che opera nel campo della facilitazione digitale, con focus sui servizi INPS digitali come l’App INPS Mobile, il portale My INPS e il sito www,inps.it; nella promozione congiunta dei punti di facilitazione digitale, nell’impegno da parte di Vol.To a diffondere materiale informativo sulle prestazioni erogate da INPS, e nell’organizzazione da parte di Vol.To di sessioni informative per il pubblico, volte a educare i cittadini sull’utilizzo degli strumenti digitali per accedere ai servizi INPS.

Per prenotare un appuntamento presso i due punti di facilitazione digitale di Vol.To, è possibile contattare il numero verde 800.590.003, disponibile il lunedì dalle 14 alle 18 e il mercoledì dalle 9.30 alle 13.30, o inviare una richiesta con una mail a sportellodigitale@volontariato.torino.it.

“Con la recente ratifica dell’accordo con l’INPS, riconosciamo e valorizziamo il ruolo essenziale del terzo settore nel contribuire al benessere collettivo – dichiara Luciano De Matteis, Presidente di Vol.To ETS – il volontariato agisce con sapere e sensibilità, essenziali per toccare la vita delle persone, in particolare quelle che vivono una condizione di vulnerabilità. Il nostro lavoro con l’INPS è orientato a combattere il “ digital divide”, fornendo assistenza e risorse che consentono a tutti, specialmente agli anziani, di navigare online con sicurezza e indipendenza. Questo sforzo congiunto è un salto qualitativo verso l’inclusione digitale, un passo che non solo apre una porta sulla modernità, ma si assicura che ognuno possa essere dotato degli strumenti necessari per un pieno inserimento nel tessuto civico e sociale. L’impegno condiviso con INPS simboleggia un ponte tra le capacità umane e le opportunità tecnologiche, ampliando l’accesso e la qualità del servizio aperto al pubblico”.

“L’accordo siglato oggi segna per INPS un passaggio importante – dichiara Filippo Bonanni, Direttore Regionale INPS Piemonte – inserito in un percorso che l’istituto ha intrapreso da tempo, con la realizzazione di un progetto più ampio nell’ambito del “digital divide” che abbiamo chiamato ‘Per non lasciare indietro nessuno’, illustrato nell’ottobre dello scorso anno in occasione della presentazione del bilancio sociale. L’obiettivo è quello di intervenire per colmare, almeno in parte, i gap culturali e comportamentali che rappresentano una barriera per i servizi telematici dedicati ai cittadini, includendo quella parte di cittadinanza che appare meno coinvolta, poiché l’inclusività è un problema di origine complessa e multifattoriale, e pensiamo sia necessario prevedere un coinvolgimento dei diversi attori del territorio che, in un’ottica di rete, costruiscano un percorso di ricerca e ascolto finalizzato all’esatta individuazione del target di riferimento, e nel rispetto delle peculiarità individuali pongano in essere azioni di costruzione e attivazione di una rete di prossimità. Lo specchio del progetto è finalizzato a attivare sinergie tra soggetti pubblici e privati e del terzo settore, già operanti sul territorio locale, perché possano diventare i primi nodi di una rete diffusa per il contrasto del “digital divide” e dell’isolamento sociale”.

 

Mara Martellotta

Financial Times e Cerved premiano ancora ‘uBrokerSpa’

L’impresa scala ulteriormente la classifica delle 1000 imprese europee a maggior tasso di crescita consolidando la propria affidabilità finanziaria e conferma il suo rating pubblico con Cerved.

uBroker’ fa il tris. Il marchio della multitility company italiana che per prima ha contribuito attivamente ad azzerate le bollette di luce e gas per privati e aziende, ha scalato ulteriormente posizioni nella lista delle 1000 aziende europee a maggior tasso di crescita stilata annualmente dal Financial Times in collaborazione con Statista.

La classifica FT1000, fra i massimi indicatori economici europei, tiene conto di imprese operanti in differenti settori che nell’ultimo triennio hanno saputo moltiplicare risultati, performances e investimenti, raggiungendo un livello di patrimonializzazione e solidità decisamente superiore alla media.

Per essere ammessi al ranking, infatti, oltre al fatturato, occorre dimostrare di possedere una tipologia di business scalabile e adatto all’internazionalizzazione, capacità di rispondere in misura innovativa alle esigenze tradizionali ed emergenti delle comunità, resilienza e modelli snelli di strutturazione interna.

Il rinomato organo d’informazione quotidiana internazionale prende in considerazione ed esamina, infatti, oltre 20.000.000 di aziende dell’area UE per selezionarne solo lo 0,005%: il vero fioreall’occhiello dell’economia europea. ‘uBroker Spa’, ideatore del progetto ZERO, proprio per il suo modello di business unico, si attesta ora alla posizione n° 443 (nel 2023 era al 487esimo posto).

Nel mentre, il rendimento assoluto dell’impresa che il 7 marzo scorso ha compiuto i primi 10 anni di attività ha raggiunto nel 2022 il 368,7% e quello composto il 67,4%, con un fatturato che passa da circa 28 milioni a più di 130 milioni.

A ciò si aggiunge anche la fiducia di ‘Cerved Rating Agency, l’agenzia di rating italiana specializzata nella valutazione del merito di credito delle imprese e nella valutazione della sostenibilità degli operatori economici, che ha riconfermato la Classe di Rating Pubblico B1.2, a riprova del grado di solidità crescente che l’azienda piemontese continua a maturare nel proprio percorso di sviluppo sostenibile.

In un frangente storico di transizione minato da riduzione del potere d’acquisto di singoli e famiglie, incremento dell’inflazione, aumento del caro vita e conflitti che disegnano scenari energetici mondiali difficili, crescere consapevolmente e in modo sostenibile è da sempre principio-cardine alla base dell’evoluzione costante di ‘uBroker Spa’. L’ennesima, gradita menzione da parte di realtà autorevoli e di primo piano come il ‘Financial Times’ è la riprova della correttezza di un percorsointrapreso su basi solide e rigorose che ci gratifica moltissimo, offrendoci nuovo slancio per

migliorare ulteriormente”, dichiara Cristiano Bilucaglia, Ceo e Presidente dell’impresa fondata con l’emiliano Fabio Spallanzani.

Lattenzione sempre maggiori di enti accreditati e stampa specializzata è il coronamento di una politica aziendale che punta tutto sugli utenti finali. A loro va il nostro grazie più grande peraverci scelto, sperimentato e consigliato a una platea sempre crescente. Parliamo di clienti soddisfatti che, in un momento di dichiarata difficoltà diffusa, vedono in noi la soluzione concreta per tutelare al meglio risparmio e budget senza rinunciare in alcun modo alle comodità quotidiane che derivano dall’impiego costante delle utilities” afferma entusiasta il Presidente di ‘uBroker Spa’.

Il Piemonte punta sui poli di innovazione: tremila aziende per più di mille progetti

Più di 1200 progetti attivati per oltre 430 milioni di euro di investimenti, che hanno visto come protagoniste almeno 3mila imprese associate. Sono questi in estrema sintesi i risultati del lavoro svolto in questi anni dai poli di innovazione piemontesi grazie alle risorse del Fondo Europeo di Sviluppo regionale. I cluster, divenuti oggi un “sistema” consolidato nel territorio a sostegno della ricerca e dell’innovazione, si candidano anche nel ciclo 2021-2027 a svolgere un ruolo cruciale per l’efficiente utilizzo delle risorse europee.

La costituzione dei Poli di innovazione piemontesi ha rappresentato il primo esempio in Italia di politica di supporto alla R&D mediante cluster di innovazione operanti in favore di imprese, organismi di ricerca e altri attori del sistema della Ricerca, con il fine principale di favorire la collaborazione tra imprese e mondo accademico, la condivisione di competenze e conoscenze e il trasferimento tecnologico.

«Il Piemonte è stato pioniere, non solo per le comunità energetiche ma anche nell’ambito dei Poli di innovazione – ha esordito l’assessore regionale alla Ricerca e Innovazione Matteo Marnati – Siamo stati il primo esempio in Italia di politica in supporto alla ricerca e allo sviluppo, abbiamo dedicato risorse specifiche anche per la strategia dei poli di innovazione e quindi è nata l’idea di creare un “sistema di poli”. Se noi siamo stati la prima regione in Italia per l’approvazione della programmazione europea, se siamo riusciti a spendere quasi tutti i fondi europei della passata programmazione, se oggi abbiamo mezzo miliardo di euro in più a disposizione, lo dobbiamo anche al lavoro che hanno svolto i Poli. Siamo consapevoli che la strada è ancora in salita e proprio per questo è importante continuare a lavorare, in sinergia e di concerto con le università, su ricerca e innovazione per supportare le nostre imprese, soprattutto le piccole imprese, per superare le criticità»

Il Sistema dei Poli regionali ha testimoniato il suo percorso di crescita ed evoluzione del modello da singoli cluster (Polo Agrifood, bioPmed, CGreen, CLEVER, MESAP, Pointex, POLO ICT) al nuovo assetto, ormai consolidato, che a partire dal 2022, vede i poli uniti in unico sistema. Grazie al supporto dei fondi strutturali europei  prima del programma POR FESR 2014-2020 e in seguito del programma PR FESR 2021-2027, il Sistema dei Poli Piemontesi offre con continuità attività, servizi e opportunità in grado di accrescere l’impatto delle politiche di ricerca e innovazione regionale a beneficio del tessuto produttivo piemontese, in linea con le tre traiettorie tecnologiche regionali di transizione ecologica, trasformazione digitale, benessere delle persone e della comunità.

 «Al terzo anno dalla sua nascita, il Sistema dei Poli rafforza ulteriormente la propria immagine di attore integrato dell’innovazione, ripartendo quest’anno con nuove idee e servizi per le imprese e gli stakeholder del Piemonte – ha dichiarato Davide Damosso, direttore operativo Environment Park intervenuto in rappresentanza del Sistema Poli di Innovazione regionale – L’esperienza ci ha insegnato che la configurazione dei Poli a sistema risulta essere una combinazione vincente. Continuiamo pertanto il nostro percorso e guardiamo al 2026 con obiettivi più ambiziosi. Tra questi, rafforzare il nostro ruolo di punto di riferimento dell’ecosistema territoriale delle imprese innovative con particolare focus sulle PMI, sostenere il dialogo tra imprese e centri di ricerca e implementare la collaborazione sinergica con i soggetti territoriali per accelerare la crescita del tessuto imprenditoriale, il processo di internazionalizzazione e di nuova imprenditorialità».

Con la programmazione POR FESR 2014-2020 la Regione ha sostenuto i Poli nelle loro azioni e attività a supporto delle imprese associate. Una attività che ha portato considerevoli risultati, come dimostrano i 183 progetti finanziati con le risorse Fesr, che hanno visto il coinvolgimento di circa 450 imprese, oltre agli atenei e a diversi organismi di ricerca, la concessione di 56 milioni di contributi che hanno generato investimenti pari a 115 milioni.

Nell’ambito del PR FESR 21-27 è stato attivato un bando diretto a finanziare programmi di attività proposti da poli di innovazione (già costituiti o da costituire) e finalizzati a supportare la Regione e l’intero ecosistema dell’innovazione in diversi ambiti. È stato ammesso a finanziamento un programma, proposto da una Ats costituita dai 7 poli di innovazione piemontesi, che prevede l’attuazione di diverse azioni di supporto alla Regione, in particolare per favorire l’ottimale impiego delle risorse derivanti dai fondi strutturali europei. A tal proposito, la prima importante Misura attivata nel 2024 nell’ambito del PR FESRè stata il Bando Swich, che ha visto la presentazione di oltre 110 progetti di R&D, che coinvolgono, tra le altre , 129  aziende associate ai Poli di Innovazione, il cui network di imprese continua pertanto a rappresentare un significativo e vivace bacino di iniziative di R&D

In chiusura di convegno si è svolta una tavola rotonda, moderata da Paola Fontana, R&D & Innovation Manager di Città Studi Biella, alla quale hanno partecipato Roberta Fretta di Bracco Imaging Spa, Gian Luca Dadone – Business Development Manager – E.P.F. Elettrotecnica S.r.l; Marco Vicamini, Managing Director Smartdhome Srl; Augusto Rabajoli, Amministratore Delegato Ferrino SpA; Dario Casalini, Amministratore Delegato, Maglificio Po Srl; Giuseppe Tecco, Presidente Agrindustria Tecco Srl.

I relatori hanno portato la loro testimonianza relativamente alle loro esperienze progettuali realizzate con i fondi messi a disposizione della Regione Piemonte.

Come fare una startup? In un ciclo di incontri a Torino tutto ciò che si deve sapere

Nasce l’associazione Agricoltori Autonomi Italiani

L’associazione Agricoltori Autonomi Italiani è nata. Domenica 17 marzo a Carmagnola (To) si è svolta l’assemblea per la lettura dello statuto dell’associazione nazionale, con una nutrita partecipazione dal tutto il Piemonte. All’assemblea costituente erano presenti 104 soci fondatori, 55 soci ordinari, 11 soci sostenitori

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Un traguardo inimmaginabile – ha commentato il neo presidente nazionale Gabriele Ponzano, 52 anni, agricoltore e allevatore della provincia di Alessandria – Abbiamo iniziato 50 giorni fa con quella che è stata definita la protesta dei trattori ed ora abbiamo raggiunto uno straordinario punto di partenza, non di arrivo. Continueremo a lottare e chiedere dignità, in modo compatto e strutturato. All’assemblea costituente c’era lo zoccolo duro delle proteste piemontesi e se ognuno di noi  continuerà a fare la sua parte, suggerire idee, proporre e attivarsi per l’associazione potremmo ottenere risultati importanti. Come ho detto, il mondo agricolo e le istituzioni ci guardano con attenzione perché abbiamo dichiarato forte e chiaro di non volerci fermare: vogliamo i cambiamenti richiesti”.

L’idea di Agricoltori Autonomi Italiani è quella naturalmente di crescere nei numeri e di coordinarsi con tutti i movimenti italiani nati in questo periodo, in modo da creare una unione forte e compatta: “Pensiamo a manifestazioni in contemporanea in tutte le piazze italiane”.

Ponzano ha ribadito che AAI è aperta al dialogo con tutti: “Non chiediamo dimissioni né chiediamo di togliere le tessere ad altri, perché non forniamo servizi. Non abbiamo apparati burocratici: siamo così più liberi di portare avanti le nostre battaglie contro la burocrazia eccessiva nel mondo agricolo”.

A fine mese i ministri dell’agricoltura europei si incontreranno per una revisione della Pac, sulla scorta delle istanze nate dai movimenti. “Attendiamo gli sviluppi – prosegue il presidente – valuteremo cosa fare in base alle risposte. Di nuovo trattori per le strade o altro? Vedremo”.

Presto verranno organizzati incontri zonali per far conoscere l’associazione ed estendere la campagna tesseramento.

Il primo appuntamento come AAI sarà sarà giovedì a Saluzzo, con presidio e trattori in piazza.

Presidente dell’Associazione: PONZANO GABRIELE; – Vice Presidente: REVELLI DAMIANO; – Sostituto Vice-Presidente: BO DAVIDE; – Segretario: BERTELLO GIULIA; – Vice Segretario: SONAGLIO SAMANTA; 2 – Tesoriere: SOMMAVILLA ANDREA.

Assemblee provinciali:

Per la Provincia di Torino: – BERTELLO GIULIA; – LIPRANDI EMANUELE; – GAUNA MASSIMO.

Per la Provincia di Asti: – BO DAVIDE; – REGGIO SERENA; – BURDIZZO RENATO.

Per la Provincia di Cuneo: – REVELLI DAMIANO; – SERRA JESSICA; – RINERO CLAUDIO; – PONSO ANDREA; – SACCO PIERCARLO.

Per la Provincia di Alessandria: – PONZANO GABRIELE; – BRUZZONE MARCO; – CAREGA MASSIMO.

Per la Provincia di Biella: – ORLASSINO MARCO; – MARCOLONGO RICCARDO; – PIDELLO DAVIDE.

Le finalità dell’associazione:

  • tutelare e sviluppare l’agricoltura, in tutti i suoi settori, principali e secondari e la zootecnia su tutto il territorio nazionale; – salvaguardare le figure professionali che operano nei settori dell’agricoltura ed in particolare delle imprese agricole;
  • ottenere una giusta remunerazione del lavoro svolto dagli agricoltori e il giusto prezzo delle loro produzioni, che non deve essere in nessun caso inferiore al relativo costo di produzione;
  • tutelare, valorizzare e promuovere i prodotti agricoli nazionali, facendoli primeggiare rispetto ad altre produzioni concorrenti che non rispettano gli standard produttivi, sanitari e innovativi previsti per le produzioni locali;
  • tutelare il consumatore finale del prodotto e promuovere il dialogo reciproco per garantire consapevolezza e offrire strumenti che consentano di comprendere al meglio l’agricoltura e il mondo dell’agroalimentare;
  • partecipare attivamente ai tavoli governativi ed istituzionali e ad ogni tipologia di evento che riguardi l’agricoltura;
  • tutelare il territorio nazionale anche al fine di evitare il dissesto idrogeologico conseguente all’abbandono dei fondi agricoli;
  • proporre, elaborare e predisporre programmi diretti a migliorare la qualità di vita degli associati, con particolare riguardo alle politiche in materie sociali e agroalimentari ed assumere ogni iniziativa capace di potenziare la rappresentatività e la solidarietà di tutti gli associati;
  • contrastare il tentativo in atto di impedire la libera coltivazione delle proprietà agricole;
  • contrastare l’imposizione di un modello agricolo latifondista e globalizzato incompatibile con la realtà agro-rurale italiana;
  • compiere qualsiasi altra attività necessaria al raggiungimento dei predetti obiettivi.

 

Tino Cornaglia riconfermato alla presidenza di Confcooperative Piemonte

I prossimi quattro anni di mandato saranno all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale.

Si è tenuta lunedì 18 marzo, presso The Place – Green Pea a Torino l’Assemblea regionale di Confcooperative Piemonte, che ha visto la riconferma alla presidenza di Tino Cornaglia.

Ringrazio tutti i cooperatori e le cooperatrici che oggi mi hanno concesso nuovamente la propria fiducia riconfermandomi alla presidenza – ha dichiarato Tino Cornaglia. – Ci aspettano altri quattro anni di impegno al servizio delle cooperative piemontesi, che saranno guidate dalla sostenibilità ambientale e sociale. Insieme, continueremo a lavorare per rafforzare l’impatto positivo delle nostre cooperative sulle comunità locali e sull’ambiente, sostenendo nei prossimi anni le nostre associate impegnate in progettualità che supportino uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e dal forte impatto sociale. Oggi, infatti, abbiamo voluto lanciare un segnale forte: non possiamo più aspettare, è importante che tutte le imprese facciano la propria parte per il futuro e noi, come associazione di categoria, ci siamo.”

Continua dunque il percorso di Cornaglia, iniziato nel 2020, alla guida dell’associazione che conta 873 imprese aderenti e che, come dimostrato negli ultimi anni, contribuisce fortemente alla crescita economica e patrimoniale del sistema imprenditoriale piemontese in tutti i settori. Nel 2023 le cooperative aderenti a Confcooperative Piemonte hanno inciso sull’economia regionale con oltre 3 miliardi di euro di fatturato, contando più di 145.000 soci e 33.000 occupati. Tra gli aderenti anche il credito cooperativo, che conta 8 banche sul territorio.

«Buon lavoro a Confcooperative Piemonte e al suo presidente Cornaglia per il bilancio del mandato in chiusura e le priorità indicate per il prossimo mandato. Tra le sfide principali ci attendono la transizione digitale e quella ambientale. Il filo conduttore di entrambe è la sostenibilità sociale, economica e ambientale. Sono legate tra di loro a doppio filo. Dobbiamo farci carico di innescare un nuovo sviluppo sui territori, facendoci carico delle fragilità abbiamo un paese da ricucire dove troviamo troppe sacche di emarginazione che vanno ricondotte a sintesi. La cooperazione nei suoi vari settori di attività è un partner importante per il pubblico con il quale vanno riviste le regole di ingaggio dove chiediamo al pubblico di non scegliere tra le proposte economicamente più vantaggiose ma di premiare la qualità». Così il Presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini intervenuto nel corso dell’assemblea.

La tappa piemontese della stagione assembleare di Confcooperative ha visto una vasta partecipazione di imprese, istituzioni e associazioni. Hanno portato i propri saluti il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo. A seguire, gli interventi di Irene Tinagli, Presidente della Commissione Affari economici e monetari del Parlamento Europeo, e Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, che hanno ribadito come le cooperative abbiano un grande valore in questo cambiamento e nel miglioramento del nostro Paese.

L’assemblea è stata dunque l’occasione per approfondire, attraverso gli interventi di esperti e accademici, i temi del lavoro, della comunità e del futuro, che caratterizzano questa stagione assembleare di Confcooperative. Hanno portato il proprio contributo Luca Caretti, segretario generale Cisl Piemonte, Claudia Benedetti, responsabile del Servizio Sviluppo Mutualità di Federcasse e Piercarlo Rossi, presidente Istituto Universitario di Studi Europei.

Chi è il Presidente di Confcooperative Piemonte:

Tino Cornaglia, nato ad Alba il 26 ottobre 1958, è laureato in Farmacia presso l’Università di Farmacia di Torino. Dal 22 luglio 2020 è Presidente di Confcooperative Piemonte. È inoltre Presidente della cooperativa Cento Torri e, dal 2016, Presidente di Banca d’Alba.