Bartoli: “Torre è un paese d’arte, ogni strada racconta la sua bellezza”




Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino e il DAD Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino organizzano il 20 maggio, a partire dalle ore 9, presso il Salone d’Onore del castello del Valentino, una giornata di studi sull’accessibilità museale, durante la quale verranno presentati gli esiti di un progetto dedicato all’inclusività e al diritto alla cultura, realizzato al MAO e finanziato dai fondi NEXT Generation EU, messi a disposizione dall’Unione Europea nel quadro del PNRR. Partito nel 2023, il progetto si è articolato in numerose fasi che hanno visto il coinvolgimento di studiosi, esperti museali, designer e docenti del Politecnico, e che dopo 2 anni di lavoro hanno portato alla realizzazione di una serie di interventi e alla produzione di supporti tecnologici visivi e tattili per offrire a ciascun visitatore l’opportunità di vivere il museo e le sue collezioni materiali secondo le proprie abilità, sensibilità, cultura, lingua o punti di vista. Oltre a interventi di tipo architettonico per l’abbattimento delle barriere fisiche e architettoniche, grande attenzione è stata posta a momenti di formazione per il personale del museo, quali ad esempio i corsi in lingua dei segni italiana e tecniche psicologiche per migliorare l’accoglienza museale, così come la qualità del lavoro all’interno del museo, il progetto ha previsto la realizzazione di servizi per l’accessibilità cognitiva e sensoriale con l’obiettivo di scardinare il binomio accessibilità/disabilità, e superare l’esclusione che ne deriva. Tra i supporti messi in campo al MAO in questi mesi, il team dedicato al progetto sta sviluppando, a partire da alcuni modelli tattili in scala delle opere, realizzate dal Dipartimento di Architettura e Design e MOD Lab Arc del Politecnico di Torino, in seguito a una campagna di acquisizione e modellizzazione digitale, una serie di attivazioni sensoriali derivanti da oggetti creati in seguito a una sperimentazione condotta dalla designer docente Natasha Fenoglio insieme a Lorenzo Cianchi. A queste attivazioni sensoriali si aggiungono la nuova segnaletica Way Finding, a cura dello Studio Fionda, e le mappe tattili per i percorsi nelle collezioni curate da Tactile Vision. A questo impianto si affianca una innovativa web app multilingue progettata dallo studio QZR e contenente, tra l’altro, testi critici a cura di Laura Vigo, video in LIS e audiodescrizioni delle opere più significative prodotti dall’Istituto dei Sordi di Torino, proposte di percorsi di visita organizzati per durata e tematica, oltre a contributi audio e video di approfondimento. La web app nasce per essere implementabile, ed è quindi destinata a essere continuamente aggiornata e arricchita di nuovi contenuti che rispecchino le fasi di evoluzione e di cambiamento del museo. Grazie a un approccio multisensoriale e multidisciplinare, l’applicazione del MAO propone un’esperienza unica e accessibile a chiunque voglia scoprire, con i propri tempi e modalità, le storie e gli oggetti di una delle più grandi collezioni di arte asiatica in Italia: i contenuti e i dispositivi hanno la funzione di espandere le possibilità di fruizione museale per trasformare il MAO e le su collezioni permanenti in un patrimonio davvero per tutti.
“L’accessibilità orizzontale permette al museo di sperimentare un ingresso alle sue collezioni e attività come processo esplorativo – spiega Davide Quadrio, direttore del MAO – tutti possono accedere come meglio aggrada loro in un’idea evolutiva dei contenuti del museo”.
“L’intervento del DAD si inserisce nell’attività di terza missione dell’Università – spiega Roberta Spallone, professoressa ordinaria del DAD – La sinergia tra mondo accademico ed ente museale nella realizzazione del progetto si esprime, rispetto al museo, nella condivisione e cogenerazione di conoscenza, nel rapporto con la società, nell’ampliamento dell’accessibilità al patrimonio e nella divulgazione e partecipazione attiva al dibattito aperto”.
Giornata di studi – programma: “Accessibilità orizzontale-MAO e Politecnico di Torino per un museo in trasformazione”.
Salone d’Onore – castello del Valentino, viale Macchioli 39, Torino
Gian Giacomo Della Porta
Presentazione: martedì 20 maggio ore 11,30
Palazzo Civico di Torino, piazza Palazzo di Città, 1
su invito della Città di Torino attraverso la Commissione Consiliare “Contro il Razzismo” presieduta dal Consigliere Abdullahi Ahmed
Nelle giornate del 23, 24, 25, 31 maggio e 1 e 2 giugno 2025 dalle ore 12 fino a notte fonda il CAP10100 di Torino (Corso Moncalieri, 18) ospiterà la nuova edizione del Festival Panafricano: sei giornate di arte, cultura, musica, sapori e visioni dal continente africano e dalle sue diaspore.
Un evento inclusivo, gratuito e aperto a tutti, nato per dare spazio e voce alle comunità africane, afrodiscendenti e di seconda generazione della città.
Il festival propone un programma ricco di incontri, performance, mostre, laboratori, danze e momenti di riflessione condivisa.
Tra gli ospiti attesi, partner internazionali, rappresentanze istituzionali di diversi Paesi africani, tra cui l’Ambasciatrice del Burkina Faso, il Console Generale del Marocco e una delegazione ufficiale dalla città ivoriana di Daloa, gemellata con Torino.
Tra le attività il Festival darà il via al primo Contest di danza AFroUrban aperto a tutte e tutti i ballerini che vorranno partecipare, la levatura degli artisti sorprenderà gli appassionati di Africa.
Il Consiglio Regionale del Piemonte, sostenitore dell’iniziativa, ha espresso il proprio sostegno al Festival come segnale concreto di valorizzazione della pluralità culturale del nostro territorio.
Il Festival sarà presentato ufficialmente martedì 20 maggio 2025 alle ore 11:30 su invito della Città di Torino attraverso la Commissione Consiliare “Contro il Razzismo” presieduta dal Consigliere Italo-Somalo Abdullahi Ahmed presso sala dell’orologio a Palazzo Civico, in piazza Palazzo di Città 1.
Per info e programma completo:
https://festivalpanafricano.it/ – @panafricando
Erano in 200 circa i manifestanti Pro Pal che per ricordare i 77 anni dalla Nakba, nel pomeriggio hanno occupato il raccordo autostradale Torino-Caselle. Cantando “Bella ciao” hanno bloccato il traffico all’ingresso di Torino facendo infuriare gli automobilisti. I manifestanti si erano già esibiti negli scontri con la polizia al Salone del libro due giorni fa e all’Università di Torino dove hanno impedito di parlare ai rappresentanti della comunità ebraica.
A Torino è stata data una identità al cadavere trovato nelle scorse settimane nel Po. Si tratta di Rayan Mdallel, il 15enne di Mondragone (Caserta), di cui non si avevano notizie dal 30 gennaio. A La notizia è stata data dal sindaco Francesco Lavanga, con un post sui social. “Da qualche ora ho appreso la triste e terribile notizia che il nostro giovane Mdallel Rayan, il ragazzo 15enne che il 30 gennaio di quest’anno si era allontanato da casa, è stato purtroppo ritrovato morto in circostanze ancora da accertare”.
Il permesso di andare in bagno durante il turno di lavoro gli era negato e non poteva cambiarsi dopo essersi urinato addosso. Sono passati otto anni da quel giorno del febbraio 2017 e oggi c’è la condanna definitiva. La vicenda legale riguardava un operaio della ex Sevel-Fca, adesso Stellantis. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Stellantis contro la sentenza della Corte d’Appello dell’Aquila che aveva confermato il primo grado del Tribunale di Lanciano in provincia di Chieti. I giudici affermano nella sentenza che il lavoratore ha subito “una lesione alla dignità personale verificatasi sul luogo di lavoro”. La Cassazione ha poi condannato Stellantis a rifondere le spese legali.
Alta tensione al Cpr di Torino in corso Brunelleschi. È la seconda notte di disordini nel giro di due settimane nella struttura riaperta a marzo. La scintilla quando alcuni ristretti avrebbero rifiutato il cibo per protestare per le limitazioni alle comunicazioni telefoniche. Sono stati incendiati alcuni materassi e altri ospiti della struttura sono saliti sul tetto. Nessuno è riuscito a fuggire ma una persona, nel tentativo di scavalcare il muro, è caduta e si è ferita. Feriti anche quattro agenti delle forze dell’ordine feriti.
Dal 18 al 20 maggio Venezia ospita la quarta edizione del Festival L’Italia delle Regioni, evento promosso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in collaborazione con la Regione del Veneto. Il tema centrale di quest’anno, “Alla scoperta delle eccellenze regionali: un viaggio tra innovazione e tradizione”, guida un percorso di valorizzazione dei territori italiani attraverso il dialogo istituzionale e la promozione delle autonomie locali.
Un appuntamento che unisce visione locale e progettualità nazionale, con la partecipazione di esponenti del Governo, accademici e rappresentanti delle istituzioni da tutta Italia.
Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta streaming sul sito www.regioni.it e sui canali social ufficiali della Conferenza delle Regioni.
Incontri istituzionali e grandi temi
La parte istituzionale si svolgerà in alcune delle sedi più prestigiose della città lagunare: Palazzo Ducale, la Scuola Grande di San Rocco, la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista e il Teatro La Fenice. In programma conferenze e dibattiti su tematiche di rilievo nazionale, come l’autonomia differenziata, la sostenibilità, la competitività dei territori, il Made in Italy, i siti Unesco, l’alimentazione, la qualità della vita urbana, cultura, turismo e sport in vista dei grandi eventi.
Alla manifestazione è prevista la partecipazione del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio e di diversi ministri, in un contesto di piena collaborazione istituzionale.
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha definito il Festival «un’importante occasione per valorizzare l’identità dei territori e raccontare un’Italia fatta di eccellenze, competenze e visione». Il Piemonte sarà presente con il meglio della sua tradizione e capacità innovativa, consapevole che «lo sviluppo sostenibile nasce dall’equilibrio tra radici profonde e sguardo verso il futuro».
Focus tematici e partecipazione del Piemonte
Nel pomeriggio di lunedì 19 maggio si terranno tavoli di confronto su temi strategici:
Made in Italy, con la vicepresidente Elena Chiorino;
Cibo, alimentazione, salute e benessere, con l’assessore alla Sanità Federico Riboldi;
Territori e città sostenibili, con l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi.
Il Villaggio delle Regioni: eccellenze in mostra a Campo San Polo
Cuore popolare del Festival, Campo San Polo ospita il Villaggio delle Regioni, dove le realtà territoriali si raccontano attraverso stand dedicati al turismo, alla cultura e all’enogastronomia.
Lo stand del Piemonte offrirà un viaggio immersivo tra tradizioni, innovazioni e paesaggi, grazie a materiali informativi, contenuti multimediali, gadget e approfondimenti sulla sostenibilità e la tecnologia.
Alle ore 11.30 di lunedì 19, presso lo spazio conferenze del Villaggio, è previsto l’incontro “Piemonte. Emozioni continue. Un viaggio tra le eccellenze di un territorio unico”. Un’occasione per raccontare la ricchezza del patrimonio piemontese: dai cinque siti Unesco ai paesaggi vitivinicoli, dalle città creative ai distretti produttivi.
Nel pomeriggio, alle ore 15, sempre al Villaggio delle Regioni, il Ministero della Cultura e le Regioni Piemonte, Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta sottoscriveranno un protocollo d’intesa per sostenere la candidatura della Via Francigena nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco.
Era Davide Mazzina, 31 anni, originario della Val di Susa. Aveva una grande passione per la montagna ed era un esperto sportivo, ma è rimasto vittima di un drammatico incidente sul versante francese del Monte Bianco.
La tragedia si è consumata nei pressi dell’Aiguille du Midi, sul percorso alpinistico Mallory-Porter, nel territorio di Chamonix. Mazzina si trovava in compagnia di due amici quando, per cause ancora da chiarire, è precipitato per circa 700 metri.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti tempestivamente i soccorritori della Gendarmerie de Haute Montagne (PGHM). Ogni tentativo di salvataggio si è rivelato inutile. Il corpo del giovane è stato recuperato in elicottero.