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Il bollettino Covid di venerdì 5 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 936 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 99 dopo test antigenico), pari al 5% dei 18.810 tamponi eseguiti, di cui 13.786 antigenici. Dei 936 nuovi casi, gli asintomatici sono 313 (33,4%).

I casi sono così ripartiti: 152 screening, 498 contatti di caso, 286 con indagine in corso, per ambito: 36 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 113 scolastico, 787 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 230.966 così suddivisi su base provinciale: 20.611 Alessandria, 11.996 Asti, 7.946 Biella, 31.678 Cuneo, 18.112 Novara, 120.755 Torino, 8571 Vercelli, 8.303 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.163 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.831 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 147 ( + 4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.021(44 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.010

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.583.989 (+ 18.810 rispetto a ieri), di cui 1.048.983 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.973

Sono 22 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui1verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.973 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.357 Alessandria, 581 Asti, 371 Biella, 1.057 Cuneo, 746 Novara, 4.080 Torino, 407 Vercelli, 292 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 82 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

209.815 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 209.815 (+749 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 18.333 Alessandria, 10.803 Asti, 7.186 Biella, 29.240 Cuneo, 16.442 Novara, 109.678 Torino, 7.817 Vercelli, 7.572 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.070 extraregione e 1.674 in fase di definizione.

Coronavirus, il bollettino di giovedì 4 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 807nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 98 dopo test antigenico), pari al 4,6% dei 17.449 tamponi eseguiti, di cui 10.327 antigenici. Degli 807 nuovi casi, gli asintomatici sono 300(37,2 %).

I casi sono così ripartiti: 153 screening, 426 contatti di caso, 228con indagine in corso, per ambito:  32 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 63 scolastico, 712 popolazione generale.  

Il totale dei casi positivi diventa quindi 230.030 così suddivisi su base provinciale: 20.533 Alessandria, 11.963 Asti, 7.929 Biella, 31.590 Cuneo, 18.053 Novara, 120.168 Torino, 8556 Vercelli, 8253 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1163 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1822sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 143 ( 4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.065 (27 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 9.805

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.565.179 (+ 17.449rispetto a ieri), di cui 1.043.567  risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.951

Sono 31 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.951 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.354 Alessandria, 581 Asti, 371 Biella, 1.052 Cuneo, 743 Novara, 4.069 Torino, 407 Vercelli, 292Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 82 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

209.066 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 209.066 (+798 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 18.248 Alessandria, 10.771 Asti, 7169 Biella, 29.171 Cuneo, 16.383 Novara, 109.256Torino, 7.804 Vercelli, 7.532 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.068extraregione e 1.664 in fase di definizione.

Covid, il bollettino di mercoledì 3 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 819 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 140 dopo test antigenico), pari al 4,4% dei 18.699 tamponi eseguiti, di cui 11.574 antigenici. Degli 819 nuovi casi, gli asintomatici sono 336 (41,0%).

I casi sono così ripartiti: 184 screening, 413 contatti di caso, 222 con indagine in corso, per ambito: 36 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 77 scolastico, 706 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 229.223 così suddivisi su base provinciale: 20.484 Alessandria, 11.913 Asti, 7.900 Biella, 31.502 Cuneo, 17.983 Novara, 119.701 Torino, 8528 Vercelli, 8235 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1162 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1815 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 147( 5 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.092(46 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 9.796

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.547.730 (+ 18.699 rispetto a ieri), di cui 1.039.862 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.920

Sono 25 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.920 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1349 Alessandria, 581 Asti, 370 Biella, 1048 Cuneo, 741 Novara, 4.053 Torino, 406 Vercelli, 290 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 82 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

208.268 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 208.268 (+ 867 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 18.167 Alessandria, 10.731 Asti,7157 Biella, 29.068 Cuneo, 16.321 Novara, 108.819 Torino, 7788 Vercelli, 7494 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1064 extraregione e 1659 in fase di definizione.

Più di 40 mila i vaccinati nelle Rsa

Sono oltre 40mila le persone vaccinate contro il Covid 19 nelle Rsa del Piemonte, 19 mila sono operatori e 21 mila sono ospiti delle varie strutture.

Questo è quanto emerge dalla relazione del Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive, svoltosi nella quarta Commissione presieduta dal vicepresidente Domenico Rossi.
La relazione – stimolata anche dalle domande dello stesso vicepresidente Rossi e del consigliere Daniele Valle (Pd) – ha illustrato ai Commissari le varie funzionalità della piattaforma di monitoraggio nelle RSA “Covid 19” e la sua evoluzione volta a migliorare il trattamento dei dati.
Nel corso della seduta sono stati presentati anche alcuni dati della piattaforma del Sistema informativo regionale delle vaccinazioni che monitora, oltre alle dodici Asl e le sei Aziende ospedaliere, anche le varie residenze per anziani.
Il dato complessivo emerso è appunto che la maggior parte dei 25 mila dipendenti e buona parte dei 30 mila pazienti delle residenze per anziani sono stati vaccinati contro il Covid 19. Nello specifico, si tratta esattamente di 40.152 vaccinati, di questi 19.012 sono unità di personale mentre, i rimanenti 21.140 sono ospiti delle Rsa

Nonostante il Covid un’ottima annata

La pandemia da covid 19 ha causato danni irreparabili in tutti i campi, sociale, lavorativo, pedagogico ed economico. In campo vitivinicolo, invece, è accaduta una cosa gradevole che ha dell’incredibile. Leggete cosa ci ha raccontato Danilo Bignante, produttore vitivinicolo del Roero che vanta cent’anni di tradizione vitivinicola familiare.

“La produzione non ha subito cambiamenti, anzi l’annata 2020 è stata ottima come qualità e quantità, 2 fattori che, solitamente, non riescono a coniugarsi. Ci sono state conseguenze pesanti nelle vendite, dovute soprattutto alla chiusura dei locali di ristorazione e di conseguenza anche le aziende che distribuiscono bevande hanno sospeso gli acquisti.

Nonostante ciò, la nostra come tutte le aziende del Roero vanta una vasta clientela di famiglie, aziende e negozi alimentari che hanno dato la possibilità non solo di vendere i vino ma di aumentare il volume delle vendite grazie al passaparola! Sono state intensificate le consegne a domicilio attraverso giorni prestabiliti, ad esempio il venerdì.

Vincenzo Grassano

L’impatto del Covid sul credito alle famiglie in Piemonte

Nonostante la pandemia le richieste di nuovi mutui crescono del +5,9% nel 2020, sostenute dalle surroghe. Forte invece la contrazione dei prestiti personali (-24,5%) e finalizzati (-15,3%)

 L’anno appena concluso è stato fortemente condizionato dall’instabilità causata dalla pandemia, che ha influenzato la propensione degli italiani a richiedere un finanziamento per sostenere consumi e progetti di spesa. È quanto emerge dal Barometro del Credito alle Famiglie (fonte: EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF), che rispetto all’anno precedente segnala una contrazione del
-24,7% per le richieste di prestiti personali e del -13,5% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, a fronte di un incremento pari a +2,8% per le richieste di mutui e surroghe, con queste ultime che hanno determinato la performance positiva del comparto.

Il 2020 si è caratterizzato anche per un andamento contrastato degli importi medi richiesti, che per i mutui immobiliari si sono attestati a 133.577 euro (in crescita del +2,0% rispetto all’anno precedente), contro i 6.706 euro dei prestiti finalizzati (-1,5% rispetto al 2019) e i 12.498 euro dei prestiti personali (-2,3%).

LA SITUAZIONE IN PIEMONTE

Crescono le richieste di mutui, prestiti in calo

Per quanto riguarda il Piemonte, dallo studio di CRIF emerge come nell’anno appena concluso il numero di richieste di nuovi mutui e surroghe abbia fatto registrare un +5,9%, con aumento generalizzato in tutte le province. L’accentuazione più forte ad Asti e Novara, dove l’incremento è stato rispettivamente pari a +14,3% e +11,9%. Tiene Torino, dove la crescita è stata del +6,8%, poco sotto Alessandria (+8,3%), ma sopra Biella (+2,1%), Verbano Cusio Ossola (+3,8%) e Vercelli (+4,5%). L’unica contrazione è stata registrata a Cuneo (-6,3%)

Decisamente peggiore la performance dei prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto e moto, arredo, elettronica ed elettrodomestici, ma anche viaggi, spese mediche, palestre ecc.) e dei prestiti personali, che in tutte le province mostrano una pesante flessione che riflette la debolezza dei consumi, specie di beni durevoli. Nello specifico, per quanto riguarda i prestiti finalizzati, il Piemonte segna un -15,3% complessivo. La provincia di Alessandria fa segnare la contrazione più accentuata, con -20,6%, precedendo Asti (-15,8%) e Novara (-15,5%).

Dinamica analoga per i prestiti personali, dove la regione registra un calo complessivo delle richieste del -24,5%, con tutte le province che segnano una flessione oltre il -10%. In Regione la contrazione più accentuata si registra a Cuneo (-31,4%), Verbano Cusio Ossola (-26,7%) e Torino (-25,8%).

L’importo medio richiesto, andamento disomogeneo per provincia

Relativamente all’importo medio dei mutui richiesti, si registra un aumento generalizzato con le sole eccezioni rappresentate da Vercelli (-5,0%) e Biella (-3,8%). Rispetto alla rilevazione sull’anno 2019, la provincia di Verbano Cusio Ossola vanta la crescita più marcata (+5,3%) che porta il valore ad assestarsi a 139.961 euro, guidando la classifica regionale davanti a Cuneo, con 132.033 euro, e Torino, con 122.889 euro (44esima nel ranking nazionale).

Per i prestiti finalizzati, invece, l’importo è in calo in tutte le province, con la flessione più significativa a Biella (-9,4%). Il valore richiesto più elevato si registra a Cuneo, con oltre 7.400 euro malgrado una flessione del -0,9% rispetto al 2019, contro i 7.386 euro di Asti, i 7.245 euro di Novara e i 7.139 euro di Alessandria.

Infine, per quanto riguarda l’importo medio dei prestiti personali richiesti, il Piemonte registra una flessione media del -5,1%, con Cuneo in controtendenza (+2,2%) e un valore richiesto che ammonta a 12.277 euro. Al secondo posto Alessandria, con 12.045 euro e una flessione del -3,1%% rispetto al 2019.

Fonte: CRIF

Per maggiori informazioni: www.crif.it

Ravetti (Pd): “Volontari per il piano vaccinazioni”

“PROPORRO’ A ICARDI DI VALUTARE IL COINVOLGIMENTO DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DEL SOCCORSO NEL PIANO VACCINAZIONI. OCCORRE FARE IN FRETTA!”

“Preoccupa ogni giorno di più la necessità di prevedere modifiche ai piani vaccinali, dettata dai ritardi con i quali le case farmaceutiche distribuiranno i Vaccini anti-Covid, ritardi che richiedono una diversa logistica e l’impiego massiccio di personale per raggiungere anche i numerosi piccoli Comuni e per evitare disagi agli anziani. In questo quadro chiederò all’Assessore Icardi di valutare la possibilità di utilizzare le Associazioni di volontariato impegnate in azioni di soccorso, come, per esempio, Croce Rossa, Verde, Misericordie, per la somministrazione dei vaccini anche a domicilio” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“Ritengo, infatti – prosegue Ravetti – che prevedere una diversa forma di somministrazione dei vaccini con personale adeguatamente formato e in grado di assistere in modo corretto gli anziani potrebbe essere importante per ridisegnare il piano vaccinale, tenendo, naturalmente, conto delle corrette e opportune modalità di conservazione delle dosi di vaccino”.

“Se Icardi fosse d’accordo con me – conclude il Consigliere Ravetti – allora sarebbe importante definire, celermente, un accordo aggiuntivo nel piano vaccinale piemontese. In giornata mi confronterò con l’Assessore e, qualora fosse necessario, depositerò un atto di indirizzo a supporto di questa proposta”.

Ruffino (Fi): “Gli italiani pagano l’incompetenza del governo e di Arcuri”

Il commento  dell’on. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia

     Il governo e il commissario Arcuri sono i primi responsabili, insieme all’Unione europea, dei gravi ritardi accumulati nell’approvvigionamento dei vaccini anti-Covid, in particolare per quello prodotto da Astrazeneca. L’ad dell’azienda anglo-svedese, da nessuno mai smentito, ha infatti ricordato che Astrazeneca non ha nessun vincolo temporale per la fornitura di vaccini dal momento che la società si era impegnata, tre mesi prima della richiesta dell’Ue, con un contratto con Londra. Il paradosso di questa situazione è che il vaccino Astrazeneca, il cui infialamento avviene ad Anagni, cioè alle porte di Roma, non viene distribuito in Italia ma raggiunge altri Paesi europei.

     Ora, è vero, nel tempo del populismo galoppante, che niente strappa più scroscianti applausi che prendersela con “Big Pharma”. Ma la realtà è diversa. Perché a muoversi con ritardo e senza una direzione precisa è stato per primo il governo italiano e il “commissario a tutto” Arcuri, i quali si sono affidati alla Commissione europea per reperire i pochi vaccini reperibili sul mercato. E perché l’Italia, non avendo altri soldi da spendere ha rifiutato il Mes, cosa che avrebbe consentito di acquistare vaccini sul mercato. La narrazione per cui tutto va bene è una colossale bugia, destinata, come ogni bugia, a essere smentita dalla drammatica realtà che bussa alla porta.

Il bollettino Covid di martedì 2 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 765 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 141 dopo test antigenico), pari al 3,9% degli 19.867tamponi eseguiti, di cui 12.061antigenici. Dei765 nuovi casi, gli asintomatici sono382 (49,9%).

I casi sono così ripartiti: 158 screening, 432 contatti di caso, 175 con indagine in corso, per ambito: 55 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 62 scolastico, 648 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 228.404 così suddivisi su base provinciale: 20.421 Alessandria, 11.890 Asti, 7.871 Biella, 31.424 Cuneo, 17.922 Novara, 119.210 Torino, 8497 Vercelli, 8197 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1158 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1814 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 152– 1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.138( – 13rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 9.818

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.529.031(+ 19.867rispetto a ieri), di cui 1.034.629risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.895

Sono 37 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.895 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1346 Alessandria, 577 Asti, 370 Biella, 1045 Cuneo, 741 Novara, 4.040 Torino, 405 Vercelli, 289 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 82 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

207.401 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 207.401(+867rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 18.064 Alessandria, 10.690 Asti,7130Biella, 28.985 Cuneo, 16.249 Novara, 108.356 Torino, 7749 Vercelli, 7466 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1057 extraregione e 1655 in fase di definizione.

Un avvio stentato per bar e ristoranti in zona gialla

Nonostante Torino sia tornata in zona gialla l’avvio per bar e ristoranti è lento.

Confesercenti spera che si giunga presto all’apertura serale fino alle 22 e senza limitazioni per l’asporto, rispettando ovviamente le regole di sicurezza. Secondo l’associazione di categoria le ultime due settimane “arancioni” hanno provocato un’ulteriore perdita per i locali torinesi di 55 milioni, di euro: 30 per i bar e 25 per i ristoranti.  Il primo giorno in zona gialla ha segnato la riapertura dell’80% dei bar e del 70% dei ristoranti.