Gli U2 con i fan dopo le prove

L’abbraccio del pubblico

 

u2 nuoveu2 nuove1u2 nuove2Anche la scorsa notte gli U2 hanno salutato tra flash e selfie i fan che li attendevano dopo le prove davanti al pala Alpitour (Foto di Angela Barresi). Ora che Bono ha tranquillizzato tutti sulla tenuta della sua voce, per i fortunati possessori di un biglietto non resta che attendere uno dei due concerti torinesi che, nel fine settimana, inaugurano il tour europeo della mitica band.

Torinodanza è Esuberante e multiforme

Un programma per tanti pubblici diversi e non solo per i fedelissimi della grande danza internazionale

 

torinodanza2015Un programma esuberante e multiforme, per tanti pubblici diversi e non solo per i fedelissimi della grande danza internazionale: Torinodanza 2015 è rivolto a chi ama gli universi più curiosi, originali e appassionanti. Chi vuole scoprire una favola moderna, a metà tra cinema e danza, certo non può perdere Kiss & Cry, un capolavoro al quale dedichiamo cinque sere; oppure il suo speculare e diversissimo gemello Kamp, che illumina invece il lato oscuro dell’uomo, con invenzioni visive altrettanto stupefacenti. Chi ama Platel, trova una nuova e ancor più straordinaria tappa della sua avventura umana e artistica, stavolta sostenuta da una quarantina di musicisti, tra i quali una fanfara piemontese. Torniamo anche al Teatro Regio, per offrire un palcoscenico adeguato all’impetuosa e poetica ispirazione di Sasha Waltz, regina della coreografia contemporanea. Troviamo una danza “danzata”, come potremmo dire per rimarcare la forza dinamica e pura delle linee interpretative di Foniadakis e Di Stefano con Aterballetto; o una danza ibridata con l’acrobazia, nella virtuosistica e misteriosa apparizione dei 22 interpreti di XY. E non mancano quest’anno sorprese e giochi visivi, come nello straordinario incontro di hip hop e proiezioni in 3D dei Kafig, uno dei momenti più spettacolari del festival; o nel piccolo e prezioso Chut di Fanny de Chaillé. Maestra nel mescolare impianto visivo, musica e gesto è anche la giovane Louise Vanneste, a Torino per la prima volta. E indaghiamo la coreografia italiana in prospettiva storica, grazie al progetto RIC.CI, che presenta Valeria Magli e riscopre danze futuriste grazie a Silvana Barbarini, oltre che con una nuova produzione del giovane Daniele Ninarello. Ancora in Italia, ed ecco una partita di pallamano giocata nel buio del deficit visivo da Alessandro Sciarroni, con uno scarto rispetto ai canoni della danza contemporanea, come accade anche per l’immersione nel tango che ci regala Leonardo Cuello. E, per finire, Torinodanza propone una serata che accomuna Benjamin Millepied – celebre per la sua innovativa direzione del ballo all’Opéra di Parigi non meno che per le coreografie cinematografiche de Il cigno nero – e il grandissimo William Forsythe, con uno dei suoi capolavori. Insieme, come tutti gli artisti del 2015, per un festival insolitamente articolato e suggestivo.

 

Gigi Cristoforetti

www.torinodanzafestival.it

 

 

Caffè storici, il cuore della Torino di una volta

cittàvuotaCAFFE TORINOCAFFE PLATTI

Con intelligenza sono stati mantenuti il più possibile come ai tempi della nascita, cosa che purtroppo non è accaduta in altre città del Piemonte dove i caffè storici sono stati trasformati in bar o negozi

 

In una città come Torino dove si respira un’atmosfera antica e culturale concorrono a dare un’immagine di raffinatezza i molti caffè storici, leggendari punti di ritrovo di personaggi famosi che, tra un caffè, un vermut e un pasticcino ispirarono pagine di storia e di arte. Con intelligenza sono stati mantenuti il più possibile come ai tempi della nascita, cosa che purtroppo non è accaduta in altre città del Piemonte dove i caffè storici sono stati trasformati in bar o negozi distruggendo strutture architettoniche e arredi d’epoca.

 

Il più antico è il Cambio aperto nel 1757 di fronte a palazzo Carignano, capolavoro del Guarini, divenuto nel 1848 sede del parlamento Subalpino da cui Cavour usciva con brevi pause per gustare la colazione al caffè con il tacito accordo con il suo segretario che dalla finestra dell’ufficio gli faceva segno di ritornare in caso di necessità. Ogni volta che si entra nel locale torna alla mente immagini di Camillo Benso che tra specchiere e stucchi, rimasti ancora intatti, gusta il buon cibo come i comuni mortali.

 

Goloso doveva esserlo davvero Cavour se si recava spesso anche al Bicerin aperto nel 1763 dove ancora ci si inebria col piccolo bicchiere di caffè, crema di latte e cioccolato dopo aver visitato il Santuario della Consolata mischiando felicemente il sacro al profano. Nel piccolissimo locale, forse il caffè più piccolo esistente, dove tutto è rimasto come una volta fecero tappa anche Dumas, Pellico e Puccini.

 

Al caffè Fiorio del 1780, affrescato dal Gonin denominato ” Caffè dei Machiavelli” o ” Dei Codini” perché frequentato da clienti di area conservatrice, da nobili e da alti ufficiali in divisa, si recavano Roberto D’Azeglio, Santorre di Santarosa ma anche Friedrich Nietzsche e Cesare Pavese che, grazie alla dolcezza del gelato dimenticavano, per qualche istante, l’uno l’esaltazione della volontà di potenza del super uomo, l’altro la ricerca della realtà interiore e il disagio esistenziale, entrambi abbandonando istinti suicidi.

 

Il caffè San Carlo aperto nel 1822 nell’omonima piazza definita salotto di Torino e primo locale ad usufruire l’illuminazione a gas, era frequentato da patrioti, intellettuali, dallo scrittore Dumas, dal filosofo Croce ma anche da pittori come Casorati e dai “Sei di Torino” creando un’ambiente in cui si univano varie discipline culturali.

 

Il 1875 vide l’apertura del caffè Platti (oggi purtroppo chiuso) di Corso Vittorio Emanuele, interessante esempio di stile Liberty, dove spesso Luigi Einaudi sorseggiava il caffè leggendo i giornali e Giovanni Agnelli parlava di calcio; proprio qui fu fondata la Juventus da studenti appassionati di sport.

 

Il caffè Baratti nato nel 1875 presso la Galleria Subalpina fu restaurato nel 1909 accrescendone l’eleganza con specchi, dorature, stucchi e bronzi di Edoardo Rubino; un ulteriore restauro dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale non creò dissonanze in quanto accuratissimo come l’ultimo conservativo del 2004 che, rispettoso, non ha disturbato l’atmosfera Liberty. Qui sostarono Mascagni e Gozzano che fu ispirato dai deliziosi pasticcini per la poesia “Le golose” osservando con delicata ironia i diversi comportamenti delle signore che “ritornando bambine, gustavano i dolci, sollevando la veletta, con le dita senza guanto”.

 

Il caffè Torino del 1903 rappresenta il trionfo dell’Art Nouveau in un arredo di specchi, stucchi, ferro battuto della bella scala sinuosa. Dai tavolini all’aperto si gode la vista di piazza San Carlo e, proprio di fronte, del monumento a Emanuele Filiberto del Marocchetti che il grande Bistolfi considerava il più bel monumento equestre dell‘ottocento.

 

Il caffè Mulassano aperto nel 1907 elegantissimo nei suoi marmi, decori in bronzo, specchi dorati, sculture lignee, era meta di notabili di Casa Reale e di artisti del teatro Regio che potevano gustare la novità portata dagli Stati Uniti, il tramezzino, termine coniato da D’Annunzio dopo che l’ebbe assaggiato durante una sosta nel piccolo ma splendido locale. Qui erano soliti incontrarsi, Italo Cremona e Giacomo Grosso. Mario Soldati e Giovanni Arpino.

 

Il caffè Reale, dall’elegante arredo suggestivo e singolare per le vetrine in cui sono esposte preziose porcellane e argenti di Casa Savoia è una tappa obbligata per chi visita il Polo Reale che comprende Galleria Sabauda, Biblioteca, Armeria e il Museo Archeologico.

 

(Foto: il Torinese)

Giuliana Romano Bussola

Piemonte Italia, vivere la regione

MONTAGNA PIEMONTELa storia del Piemonte continua

 

Regione “capitale”: ecco la vocazione del Piemonte. Da quando Emanuele Filiberto sposta la capitale del rinascimentale ducato di Savoia a Torino fino all’unificazione d’Italia nelle battaglie risorgimentali e nell’aula del Parlamento Subalpino, ancora oggi conservata in Palazzo Carignano. Il trasferimento a Roma della capitale non priva il Piemonte della sua centralità nell’elaborazione delle idee e nella partecipazione ai grandi momenti della recente storia del paese come la Resistenza e i grandi movimenti di trasformazione delle relazioni sociali, di cui Torino diventa il fulcro nel suo nuovo ruolo, conquistato a partire dalla metà dell’Ottocento e strenuamente difeso oltre le soglie del nuovo millennio, di capitale dell’industria. Una capacità di rinnovarsi e trasformare le crisi in occasioni di sviluppo che consente oggi al Piemonte di posizionarsi come centro nevralgico dell’innovazione e delle nuove tecnologie, non più solo in Italia, ma nell’intera Europa. Per conoscere storia, arte, cultura ed eventi sul territorio regionale.

 

www.piemonteitalia.eu

L'unesco per Monferrato e Mantovano

Domenica 30 agosto a Frassineto Po, nel Casalese, l’interessante convegno culturale sulle opportunità rappresentate dall’Unesco per la valorizzazione culturale e turistica delle antiche terre dei Gonzaga: il Monferrato e il Mantovano. Ecco la locandina con il programma

 

MONFERRATO GONZAGA

Senza spendere un euro: Torino gratis!

Cultura, spettacoli, tempo libero, servizi: tante opportunità GRATUITE a Torino: ecco alcuni link interessanti

 mole vittorio

 

Musei 

Musica
Cibo e gusto
Sanità
Biblioteca Consiglio regionale
biblioteca

Festa dell'Unità: relatore unico il Pd

pd unita

pdpd manifesto

STORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

 

Pubblicità. L’unica che ho visto è quella della coop Astra. Mitica cooperativa di pompe funebri, fondata da un ex partigiano che volendo dare sepoltura degna ai propri compagni, ha ripercorso le montagne della Resistenza, dissotterando il loro corpi. Ma questo essendo ricordo,  narrazione, fa parte del vecchio

 

La festa annuale del Pd si tiene a Torino dal 27 agosto al 13 settembre e  torna quest’anno a chiamarsi Festa dell’Unità. Il segretario provinciale Fabrizio Morri ha annunciato tra le novità anche un’enoteca di livello, e ha detto: “ci saranno meno dibattiti e più festa”. In programma film su Cuba, un torneo di calciobalilla e ci sarà anche un’ area bimbi. Tra gli ospiti:  Orfini, Guerini, Serracchiani.

 

Dal 27 Agosto in piazza d’armi ritorna il Festival Dell’unità. Innanzitutto un in bocca al lupo agli organizzatori. Queste iniziative fanno sempre bene alla democrazia. Ci si rallegra per la pace fatta tra l’Unità e il Pd, a livello nazionale e localmente. Prima della chiusura della storica testata fondata da Antonio Gramsci c’erano state laceranti e focose polemiche tra Renzi ed il giornale. Tutto è bene ciò che finisce bene. Perché è finita, forse? Sicuramente in ciò che rimane del Pd le polemiche rimangono, eccome. Andremo e vi informeremo.

 

Ora analizziamo il “sale” delle iniziative: i dibattiti! Partiamo dalla fine, da chi conclude. Pochino sul piano politico. Avremmo preferito “qualcuno” di più importante politicamente. Che ne so, ad esempio, per una città come Torino, capitale del Lavoro, magari proprio Lui, Matteo Renzi che ci avrebbe spiegato come il suo governo sta debellando la disoccupazione con un trend economico sicuramente positivo. O in subordine il ministro del Lavoro. Le cooperative sono anche nella nostra città una importante realtà. Ma forse è un problema di periodo dell’anno.

 

I relatori ai dibattiti? Tutti, o quasi tutti, iscritti al Pd, o comunque orbitanti nell’orbita di questo partito. Sia ben chiaro, ognuno fa quel che vuole in casa propria. Del resto, sono lontani i tempi delle iscrizioni all’ultimo momento, non fa moda per un partito avere anche gli iscritti. Come sono lontani i tempi delle primarie dove il primo che passava votava. Che poi, pensandoci bene, la presenza di rappresentanti di altri partiti, pensatori liberi, associazioni è cosa vecchia, dunque non renziana. Argomenti? Di tutto un po’. Ascolteremo.

 

Filosofia politica? E ci risiamo! Cose vecchie. Dove sta andando il Pd? Capziose domande di chi vuol fare inutile polemica, dove ad ogni soluzione c’è un problema. Una sola assonanza con il passato. Pubblicità. L’unica che ho visto è quella della coop Astra. Mitica cooperativa di pompe funebri, fondata da un ex partigiano che volendo dare sepoltura degna ai propri compagni, ha ripercorso le montagne della Resistenza, dissotterando il loro corpi. Ma questo essendo ricordo,  narrazione, fa parte del vecchio. Vedremo, ascolteremo e forse giudicheremo. Sapendo che il giudizio è una definizione, per noi che non facciamo di mestiere i magistrati.

 

(Foto: il Torinese)

Terre del Chiusella in festa

colleretto collina campagna

L’evento si svolgerà decentrato nei vari comuni

 

“Unione dei Comuni in festa” è il titolo della manifestazione organizzata dall’Unione dei comuni Terre del Chiusella in collaborazione con le municipalità di Colleretto Giacosa,  Parella, Quagliuzzo e Strambinello. La commissione presieduta da Ernesto Barlese ha lavorato alacremente nei mesi scorsi per arrivare all’obiettivo che era quello di cementare il rapporto tra gli enti locali e le comunità che costituiscono la Pedanea. L’evento si svolgerà, decentrato nei vari comuni, da venerdì 28 a domenica 30 agosto. Il 28 nel salone Pietro Venesia di Colleretto Giacosa, dalle ore 21, si terrà la “Presentazione dell’Unione Terre del Chiusella” con la partecipazione di amministratori ed ex amministratori che l’hanno vista nascere e muovere i primi passi. Sabato 29 lo scenario si sposta: dalle 15 alle 17 ci sarà la visita guidata alla centrale Enel di Ponte Preti, poi si andrà nel Borgo di Strambinello in un ambiente prettamente medioevale con l’entrata dei mercanti alle 18.30, l’apertura della Taverna alle 19.30 in compagnia del Gruppo Falconieri, del giullare willy e della principessa Celsa. Alle ore 20.30 uno dei momenti più suggestivi sarà la sfilata dei gruppi storici: Strada Biviellum, Contado dei Castellamonte,  Gruppo storico di Candiolo, Max della Torre di Magnano, Rievocando Fructuaria di San Benigno Canavese, Gruppo storico La spada nella rocca di Ciriè, Gruppo Scacchi viventi di Crevacuore, I falconieri dei 4 venti. Al termine ci sarà la partita degli scacchi viventi seguita dai giochi di fuoco e da danze occitane con le Dilune. Domenica, infine, si parte alle ore 9.30 con la visita alla Villa Giacosa di Colleretto Giacosa, proseguendo poi per le ville dell’Ottocento e del Novecento di Colleretto Giacosa e Parella. Alle ore 10.30 ci sarà la visita alla mostra fotografica all’ex cartiera di Parella. Si riprenderà alle ore 14.30con il ritrovo in piazza del Municipio di Parella e la visita alla Cappella degli Alpini ed all’Associazione Airone con i suoi asinelli. Quagliuzzo, con la visita al museo dei fossili, chiuderà l’intensa tre giorni di festa.

Massimo Iaretti

Piemonte Outdoor, vetrina alpina

montagneDedicato a tutti gli appassionati della natura con informazioni sulle attività da praticare e su tutto quello che è utile sapere per una vacanza fuori porta

 

Le Alpi sono il patrimonio naturalistico più importante del Piemonte, territorio ricco di pianure, laghi e fiumi che offre molteplici spunti per la pratica di attività all’aria aperta.

Piemonteoutdoor.it è dedicato a tutti gli appassionati della natura con informazioni sulle attività da praticare e su tutto quello che è utile sapere per una vacanza fuori porta.

Si tratta di un contenitore che raccoglie tutto quello che in rete viene disperso in siti e blog tematici; trekking, mountain bike, cicloturismo, equitazione, sci, snowboard sono solo una parte delle discipline che trovano spazio all’interno del portale.

 

Il progetto nasce per volontà dell’Assessorato ai parchi, aree protette ed economia montana della Regione Piemonte con l’obiettivo di creare un nuovo punto di riferimento e dare voce a tutti, anche coloro che fino ad ora non hanno trovato uno spazio in rete. Piemonteoutdoor.it, infatti, è il primo portale istituzionale che consente agli utenti di partecipare attivamente per tenere costantemente aggiornati i dati, le informazioni e gli itinerari.

 

All’avvio il progetto prevede oltre 600 schede di itinerari, 4500 posti dove mangiare, 6000 posti dove dormire e 1000 schede interessi divisi tra relax, cultura e dintorni.
Ma questo è solo l’inizio, il lavoro della redazione sarà progressivo e coinvolgerà tutti gli utenti anche mediante la community Facebook.

 

www.piemonteoutdoor.it vuole trasmettere tutta la passione del Piemonte per le Alpi.

Investire nel turismo in Albania

tirana

 La comunità albanese a Torino e in Piemonte è molto forte e integrata pienamente da anni. Inizia da oggi – attraverso il nuovo link del Torinese, IL TIRANESE – la pubblicazione di notizie, opinioni e servizi giornalistici incentrati sui rapporti tra il Piemonte e il Paese delle Aquile, nello spirito di amicizia e interscambio culturale e sociale.

 

 Gli articoli precedenti sono visibili cliccando sul link Vetrina 1 , in alto sopra il titolo

 

 

L´Ambasciatore Italiano Massimo Gaiani ha affermato che il settore turistico albanese è visto dalle imprese italiane come una macchina per lo sviluppo

 

                           
Il turismo in Albania, grazie al supporto di investitori con esperienza nel settore, come gli italiani, potrà svilupparsi anche al di là di quanto sperato fino ad oggi. Il mondo bancario italiano potrebbe avere nel turismo uno dei principali ambiti di investimento in Albania: Daniele Scavaorte, Direttore Generale di Veneto Bank, ha recentemente parlato dello sviluppo strategico del settore turistico e del ruolo della banca. Veneto Bank è infatti partner ufficiale della Organizzazione per l´Attività Turistica, che ha recentemente organizzato un evento cui ha partecipato il vice Presidente di FederAlberghi Marco Michielli, in occasione della Settimana Italiana, che ha visto la partecipazione di 170 aziende, 130 delle quali erano per la prima volta in Albania.

 

Michielli ha sottolineato come l´Albania non ha bisogno di grandi numeri per quanto riguarda le presenze turistiche, che potrebbero creare una sorta di ingorgo perfino dannoso per lo sviluppo del settore, ma di numeri più contenuti e gestibili. Le coste albanesi devono puntare non sui grandi numeri, magari ricorrendo alla massiccia cementificazione, ma sulla promozione di bellezze naturali ancora incontaminate la cui presenza è lungo tutta la costa  del  “Salento” albanese e all’interno con i suoi laghi e le montagne ove è possibile praticare dal 2010 anche lo sci estremo usufruendo per il trasporto di elicotteri Alluette della protezione civile albanese partendo dal centro di Tirana. L´Ambasciatore Italiano Massimo Gaiani ha affermato che il settore turistico albanese è visto dalle imprese italiane come una macchina per lo sviluppo.

 

Nikoleta Memaj