POLITICA- Pagina 424

Nucleare: Fregolent (Iv), sul deposito piu’ tempo a Comuni

“Con l’approvazione del Milleproroghe i comuni avranno maggiori strumenti per salvaguardare i loro territori dalla presenza potenzialmente dannosa del deposito nazionale di scorie radioattive.
Nel provvedimento è stato infatti inserito un emendamento, sostenuto da Italia Viva, che consente agli enti locali maggior tempo per coinvolgere le comunità e depositare memorie, osservazioni, pareri ed istanze sui siti individuati da Sogin”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, capogruppo Iv della Commissione Ambiente della Camera, sul testo approvato oggi, martedì 23 febbraio, dall’Aula di Montecitorio.
“Con questo atto si ripara parzialmente ad una scelta sbagliata dello scorso Governo da subito criticata da Italia Viva che aveva portato ad individuare zone ricche di prodotti agricoli di qualità, parchi naturali o beni Unesco: le modalità ed i criteri per individuare i siti erano infatti opachi, insensati e soprattutto in netta contrapposizione con le indicazioni dell’Ispra. Mi auguro che il nuovo esecutivo voglia ora rivedere complessivamente tali parametri ed instaurare una concertazione seria e credibile con i territori interessati: confido nelle competenze, nella professionalità e nella capacità di ascolto del neo Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani”: conclude Silvia Fregolent.

Italexit con Paragone: “Spaccio in Barriera drammatico da anni”

Negli ultimi giorni Barriera di Milano è diventata un caso nazionale dopo la notizia dell’arrivo dell’esercito e il servizio shock mandato in onda da “Le Iene” sul triangolo dello spaccio tra Corso Giulio Cesare e Corso Palermo.

I residenti convivono ormai da anni con questa situazione drammatica e, tra lockdown e coprifuoco, è violentemente emersa la realtà che le istituzioni pretendevano di non conoscere: Barriera è un quartiere popolare fatto di lavoratori e persone perbene tenute in ostaggio dalla criminalità organizzata.

Italexit punta il dito contro i fantomatici progetti di riqualificazione delle ultime amministrazioni e chiede un intervento radicale per risolvere la questione: “Le immagini mandate in onda sono l’emblema del fallimento del progetto Urban e simili, con i famosi murales e le panchine artistiche usate come base operativa per gli spacciatori del quartiere. La riqualificazione di questa area si ottiene solo in un modo: rendendo Barriera un quartiere vivibile, con servizi di qualità per i cittadini e senza il rischio di essere rapinati – o peggio – quando si fa sera. I blindati dell’esercito vanno bene giusto come spot elettorale e infatti arrivano solo in prossimità delle votazioni per poi sparire subito dopo. Al contrario è necessario un controllo non invasivo ma costante, ad esempio con nuovi presidi di sicurezza di prossimità nelle zone più difficili: gli spazi fisici non mancano, la volontà politica invece sì. Per questo motivo sabato saremo in Piazza Foroni a raccogliere le firme per chiedere un rapido intervento in questa direzione”

“Azienda zero”, le perplessità di Gallo (Pd)

 La Commissione Sanità del Consiglio regionale ha incardinato, oggi, la proposta di legge sull’ “Azienda Sanitaria Zero”.

“Un’Azienda Zero che coordini le attività di Asl e Aso o una nuova struttura che genera ulteriori costi e svuota le Asl? La proposta della Lega suscita perplessità e ha molte criticità delle quali vogliamo discutere. Innanzitutto, ci saremmo attesi una riforma globale della sanità che adeguasse il settore alle esigenze che l’impatto devastante della pandemia ha creato o reso più allarmanti, la riscrittura di un nuovo Piano sociosanitario e la rimodulazione della governance. Invece ci siamo trovati di fronte a tante proposte che rischiano di avere un impatto limitato e frammentario sul comparto” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“L’elenco delle funzioni che la proposta di legge attribuisce all’Azienda Zero è lunghissimo – rileva Gallo – e ci sembra che una simile concentrazione svuoti non soltanto l’Assessorato regionale delle proprie competenze, ma limiti, di fatto, anche i compiti delle Asl regionali. Certo il coordinamento è importante, ma non deve trasformarsi in una concentrazione di deleghe a danno delle attività delle singole Asl”.

“Anche il tema del personale ci suscita dubbi e interrogativi – conclude Raffaele Gallo – E’ vero che la super Azienda sarà dotata di personale proprio acquisito mediante mobilità dalla Regione, dagli Enti del Servizio Sanitario regionale e da enti pubblici e eventuali assunzioni per funzioni assegnate dalla Giunta regionale comporteranno il venire meno delle analoghe posizioni ricoperte presso le aziende del SSR di provenienza, ma questo non significherà impoverire di risorse le singole Aziende? Forse sarebbe più utile ampliare la forza lavoro complessiva, non spostare solo le risorse. Coordinamento non deve significare accentramento che molto spesso può vuol dire burocrazia e allungamento della catena di comando. Entreremo nel merito delle singole questioni durante il dibattito”.

Forza Italia si congratula con il viceministro Pichetto

“Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per la squadra di azzurri che si è andata ad aggiungere al Governo Draghi.
Forza Italia ha ancora una volta espresso una classe dirigente di qualità. Siamo certi che Gilberto Pichetto come viceministro e Francesco Battistoni, Deborah Bergamini, Giuseppe Moles, Giorgio Mulè e Francesco Paolo Sisto quali nuovi sottosegretari rappresenteranno un presidio fondamentale affinché si dia attuazione ai valori, ai programmi e alle priorità di Forza Italia. E’ un momento storico complicato e quindi facciamo un in bocca al lupo speciale ad ognuno di loro per il gravoso compito che assumono da questa sera”. Ad affermarlo il coordinatore regionale degli azzurri Paolo Zangrillo, e i vicecoordinatori regionali Roberto Pella, Roberto Rosso e Diego Sozzani.

Locatelli (Prc-Se): “basta divisioni a sinistra”

“Per le prossime amministrative in corso d’opera una aggregazione larga, di cambiamento al sistema Torino”

C’è bisogno di una aggregazione larga rivolta a tutte le forze alternative, non di divisioni, preclusioni, protagonismi personali di chi non sa andare oltre la propria esistenza, la dimensione di piccola nicchia. Per questo qualche settimana fa, in previsione delle prossime amministrative di Torino,  abbiamo lanciato la proposta di una coalizione  unitaria di tutte quelle forze politiche e di movimento che in questi anni si sono battute contro la supremazia del privato sul pubblico, le esclusioni sociali, le grandi opere speculative, il disconoscimento dei diritti e della dignità del lavoro, la distruzione dell’ambiente. Detto in breve, l’unità di tutti coloro che si battono contro il sistema Torino. Una proposta la cui attuazione è oggi ancora più necessaria a fronte di uno schieramento trasversale di governo – la stragrande maggioranza delle forze che siedono in Consiglio Comunale – funzionale alla finanza, all’impresa, al mercato.  Funzionale per l’appunto, in sede locale, al sistema Torino. Nel corso di tutta una serie di incontri avuti in queste settimane abbiamo incrociato tutta una serie di disponibilità che ci fanno sperare di poter andare avanti in questo senso. Nei prossimi giorni concorderemo un incontro di bilancio e concretizzazione di un percorso che consideriamo aperto a tutte le forze sociali, culturali, politiche che lottano e lavorano per il cambiamento.

Ezio Locatelli segretario provinciale Rifondazione Comunista di Torino

 

Comitato Giovani: “Riaccendiamo Torino insieme”

È questo lo slogan che il Comitato giovani uniti per Torino ha scelto per i 1000 manifesti affissi in città.

“Le elezioni del nuovo Sindaco di Torino rappresentano un passaggio fondamentale per il futuro della città. Lanciamo un appello a tutti e ai giovani in particolare: ogni torinese ha toccato con mano cosa significhi essere amministrati da una politica priva di visione e competenza. In questa fase storica capace di delineare il futuro di Torino occorre non essere indifferenti. L’appuntamento elettorale si avvicina ed è, quindi, necessario riunire tutti coloro che sono interessati a dare concretezza a temi inerenti i giovani, il lavoro, l’ambiente, la cultura, la formazione, il turismo, lo sviluppo del territorio per dare così vita al rilancio di Torino.” Dichiara Tommaso Varaldo, Presidente del Comitato giovani uniti per Torino
“Don Milani disse ai giovani “A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?”. Sporchiamoci le mani mettendoci la faccia: partecipiamo al rilancio della nostra Torino, non stiamo a guardare. L’appuntamento elettorale che sceglierà il nuovo Sindaco è per noi giovani un appuntamento con il futuro. Invitiamo tutti a unirsi all’impegno del Comitato”, conclude Varaldo

La cultura di Damilano

FRECCIATE  Il candidato sindaco  Damilano, che si occupa di vendita di vino e acqua minerale, ha promosso una riunione di esponenti della cultura. Quattro o cinque persone tra cui la proprietaria del teatro Colosseo, proposta niente meno come futuro assessore alla cultura. Ha ignorato uomini di cultura e  intellettuali liberali di lungo corso, prestigio e coerenza. Forse perché ha paura ad incontrarli?

L’arciere

Ivrea, Avetta (Pd): “Ancora nessuna novità sulla risonanza magnetica”

Il consigliere regionale Alberto Avetta: “Opportuno audire in IV Commissione Cabina di Regia ed Health Technology Assessment (HTA)”. Presentata anche un’Interpellanza sulle attività manutentive pianificate ma non ancora realizzate: “Aspettando il nuovo ospedale, non possiamo lasciar cadere a pezzi quello attuale.”

«L’ospedale di Ivrea dovrà ancora attendere per poter finalmente disporre della RMN (risonanza magnetica nucleare). Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, rispondendo oggi in Aula al mio Question Time, chiarendo che è in corso un lavoro di approfondimento, da parte di un apposito tavolo regionale, sui criteri di appropriatezza allocativa delle attrezzature tecnologiche innovative. A questo punto, credo sia opportuno audire in Commissione sanità la Cabina di Regia e l’Health Technology Assessment (HTA) regionale per avere chiarimenti sui tempi e sui criteri di valutazione»: lo afferma il consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd), a margine del dibattito in Consiglio regionale sul Question Time relativo alla RMN dell’ospedale di Ivrea. «Il nostro ospedale è l’unico presidio “spoke” della AslTO4 ancora privo di questo importante strumento diagnostico, nonostante sia anche Polo Ontologico (con tanto di breast unit, centro di intervento per i tumori del colon retto e stomaco, Ambulatorio di Oncologia Pediatrica e Struttura Complessa di onco-ematologia)-spiega Alberto AVETTA– Nel 2018 sono state prescritte ed inviate ad altri presidi 7.062 RMN nel Distretto di Ivrea, e 5.056 RMN nel contiguo distretto di Cuorgnè.  La richiesta inoltrata nel 2019 dalla Direzione dell’AslTO4 all’HTA non ha ancora ricevuto risposta. Stiamo parlando di un macchinario importante, certo, ma nulla di avveniristico, anzi, direi abbastanza routinario. L’appropriatezza diagnostica è fondamentale, ma credo si debba accorciare i tempi degli iter valutativi e giungere quanto prima a una decisione. Pertanto, un confronto in IV Commissione con i componenti dell’HTA potrebbe risultare assai utile». «Inoltre, proprio oggi ho presentato un’Interpellanza relativa ai numerosi interventi di manutenzione attesi dall’ospedale di Ivrea-aggiunge il consigliere regionale Alberto AVETTA-si tratta di attività manutentive sempre più necessarie e che risultano ancor più urgenti a fronte della gestione della pandemia».

A titolo di esempio: sala di Radiologia tradizionale all’interno del DEA con percorsi covid-19 dedicati; messa in operatività del DEA covid-19-free con percorsi dedicati e area ambulatoriale per attività come allergologia, pneumologia, dietetica e nutrizione; reparto unico di Terapia Intensiva e Sub-intensiva (RIA -UTIC) 20 posti letto; percorsi covid-19 dedicati e realizzazione passerella esterna al reparto; nuova zona ambulatoriale e sala attesa per l’Ortopedia con percorsi covid-19 dedicati; struttura esterna vetrata destinata ad ampliare le sale di attesa per la gestione covid-19 (con particolare beneficio per L’Ostetricia e la Ginecologia e le relative terapie integrate sul benessere psicofisico).

«Molti reparti dell’ospedale necessitano di urgenti interventi di “umanizzazione“-conclude il consigliere Alberto AVETTA-basta pensare al fatto che in alcuni piani le stanze di degenza non sono dotate di servizi igienici attigui e quelli “comuni” non garantiscono più il decoro necessario per pazienti e operatori sanitari. In attesa che veda la luce il nuovo ospedale di Ivrea, non può certo essere abbassato il livello di manutenzione e di dotazione tecnologica di quello attuale. Bisogna fissare dei punti fermi, anche per non perdere capacità di attrazione e mettere gli operatori sanitari in condizione di lavorare in sicurezza. Pertanto, ho chiesto alla Giunta di chiarire quali interventi manutentivi si pensa di concretizzare e con quali tempi».

Il compagno Salvini, i travagli del Pd e il caos della politica

Noi credevamo che gli ultimi comunisti si fossero rifugiati nelle riserve indiane di Rifondazione o degli stalinisti di Marco Rizzo. Ci sbagliavamo: il vero comunista è Matteo Salvini.  Del resto non è una novità. Più di una ventina di anni fa fu lui l’ inventore dei Comunisti Padani. Umberto Bossi fece una fugace apparizione nelle sezioni del PCI di Varese e Maroni addirittura di Avanguardia Operaia. Ora con il centralismo democratico leghista   all’ unisono:  tutti con Mario Draghi.

Ma c’è anche Beppe Grillo che (ora) vuole assomigliare ad Amedeo Bordiga. Parola d’ ordine pentastellata: espulsioni,  espulsioni,  espulsioni. Appena diventato partito la commissione probiviri colpisce senza pietà. Fortuna che c’ è Antonio Di Pietro che gli presta il simbolo Italia dei Valori. Si badi bene , presta e non regala.  Ha sempre avuto simpatie per il nostrano Masaniello (Beppone detto Grillo) , ma mica è fesso. Qualche soldo dallo Stato italiano e dall’ Europa continua a prenderlo. E vuole lui continuare a spenderli. Sicuramente,  però,  la palma d’ oro della originale estemporaneità in politica va ad Matteo Orfini. Fonda un gruppo trasversale tra PD,  sinistra sbrindellata e pentastellati. Perché? Se la vuole giocare in proprio visto il, appena possibile,  congresso.

Matteo Orfini Dalemiano di ferro e leader dei Giovani Turchi. Soprattutto romano de Roma. Ed a Roma si voterà. Grandi manovre in atto per le liste,  con Calenda che non molla. Io mi presento,  io mi presento punto e basta. Come da programma tutto rinviato ad Ottobre inoltrato. Francamente non so come Torino resisterà ancora 9 mesi in mano ai pentastellati. Respira il Pd locale. Stava cominciando una campagna elettorale senza il candidato. Chi è determinata è lista Monviso,  alias Sergio Chiamparino e anche i Moderati dove Portas ha già candidato Carlotta Salerno a vice Sindaco,  anzi scusate vice Sindachessa,  Con Lo Russo senza se e senza ma. Perciò il Mimmo (Portas) è pure dispost , sia ben chiaro, al ballottaggio,  ad accordarsi con i pentastellati,  ma ad una condizione: Chiaretta,  per almeno due anni si ritiri in convento. Possibilmente convento di clausura. Ed arriviamo alla domanda delle domande : accordo strategico tra PD e cinquestelle? Sembrerebbe di sì.  Perché il PD  vuole questo accordo? Misteri della fede. Sicuramente paura, molta paura di una affermazione della destra, e presumo,  di non essere scoperto a sinistra. Sinistra sbrindellata e  direi estrema, quelli, per capirci che si dicono: siamo solo noi gli unici , veri rivoluzionari. Ora capitanati dall’ ex Vice Sindaco Montanari promuovono liste civiche.

Magari con Montanari candidato. Di male in peggio. Non paghi della figuraccia di cinque anni fa con Giorgio Airaudo ci ritentano. Aderiscono dalle 100 alle 150 sigle diverse.  Dai no vax  agli immancabili no Tav , ai pentastellati delusi da Beppe Grillo che si è venduto per un piatto di lenticchie,  fino all’ immancabile Rifondazione e , magari i 17 simboli di con la falce e martello. Tragicamente nulla di nuovo sotto il sole.  Intanto il Radicale,  nonché mezzo PD Boni lancia i suoi strali verso Damilano. Imprenditore e dunque presunto incompatibile con il ruolo di Sindaco. Forse ha ragione ma chi può e , in particolare,  deve stabilirlo? Non è dato sapere visto che , dopo trent’anni di Berlusca in politica,  non c’ è e forse non ci sarà mai una legge che stabilirà le relative regole di incompatibilità. Mi sa che finirà in una bolla di sapone. Ricapitolando: per scegliere i candidati c’ è tempo. Difficile, però, che si possano fare le primarie direttamente. Come un gioco dell’oca il Pd deve scegliere. Ad oggi,  che io sappia,  mediazioni tra i candidati non ci sono state. Magari il terzo “godrà”. Magari se il Professore Andrea Giorgis non farà più il sottosegretario,  potrà essere lui il candidato unitario. Forse, si vedrà. Decisamente zoppicante questo centro sinistra.  Almeno a Torino.

Patrizio Tosetto

Bilancio, Grimaldi (LUV): “La Giunta mette il cappello sugli aiuti statali”

 “casa, ambiente, diritto allo studio, cultura, niente si salva dai tagli della Giunta, capace solo di mettere il cappello sugli aiuti statali al comparto neve”.

“Il dibattito vero e proprio sul bilancio regionale è ancora rinviato a mercoledì prossimo, quando finalmente la Giunta ci presenterà il dettaglio del suo maxi emendamento, ma possiamo già dire che ci sono troppi segni ‘meno’ davanti a settori che crediamo invece vadano maggiormente aiutati. Sono diminuiti i tagli alla cultura rispetto alla prima ipotesi di un mese fa, noi crediamo ci siano ancora dieci milioni in meno per quel settore anche se la Giunta assicura siano ‘solo’ tre: in ogni caso sono troppi, specie per un settore che ha conosciuto la crisi economica più grande di sempre, che ha chiuso i battenti un anno fa senza riaprire neppure per un giorno” – è il commento di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Piemonte, alla prima lettura delle proposte di bilancio della maggioranza.

“Lo stesso discorso vale per il diritto allo studio – prosegue Grimaldi – a fronte di timide rassicurazioni noi crediamo che all’orizzonte ci saranno nuovi tagli: ricordiamo ad esempio che ci sono decine di migliaia di famiglie ancora senza aiuto, ma la verità è che niente appare salvo. Casa, ambiente, investimenti, il maxi emendamento non risolve nessuno dei molti problemi che soffocano il Piemonte. L’unica timida apertura c’è stata sul tema del finanziamento ai cd. ‘snodi’ per gli aiuti alle persone indigenti – commenta Grimaldi: è un tema a cui siamo molto sensibili e su cui avevamo chiesto, già dall’aprile scorso, un interessamento del Presidente Cirio in persona. Per il resto, l’assessore Tronzano ci chiede di evitare una discussione in Aula, di limitare i nostri emendamenti alla Commissione e chiudere lì la partita del bilancio 2021 ma questo certamente non sarà possibile, almeno finché rimarranno dei segni meno in capitoli che riteniamo strategici per la nostra Regione”

“Anche perché – attacca Grimaldi – mentre da un lato la Lega ci chiede collaborazione, dall’altro inquina i social network propagandando l’idea che gli aiuti al comparto sci provengano dalla regione Piemonte: niente di più sbagliato, quelli sono soldi statali, arrivano da Roma e, se vogliamo dire tutta la verità, arrivano proprio del Governo Conte. Questa Giunta non ci ha messo un euro; quando tocca a loro, i fondi li tolgono”.