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Il weekend del panettone a Eataly Lingotto

Sabato 23 e domenica 24 novembre due giornate dedicate al dolce di Natale

 

Continuano i weekend tematici di Eataly Torino Lingotto, il modo perfetto per scoprire le eccellenze del territorio e della stagione attraverso esperienze e tour guidati, degustazioni e incontri con i produttori. Questo fine settimana ci aspettano due giorni dedicati al dolce di Natale per eccellenza, il Panettone: sabato 23 e domenica 24 novembre.

Gli amici produttori Galup e Muzzi Tommaso faranno assaggiare le loro specialità, raccontandone la storia e la qualità. Inoltre sia sabato sia domenica alle ore 16 ci sarà un appuntamento speciale: il brindisi con Galup! Un suggerimento per il brindisi di Natale perfetto: il Panettone dello Sciatore di Galup, il Gran Galup Mela e Cannella ricoperto con glassa alla Nocciola Piemonte IGP, in cui la dolcezza e la leggerezza delle mele candite incontrano il profumo avvolgente e speziato della cannella. E in abbinamento il Fior d’Arancio Colli Euganei Docg Quota 101, uno spumante dolce dalle note agrumate. Una degustazione gratuita per i clienti di Eataly Lingotto.

Sabato alle ore 17, inoltre, un’anticipazione di Una Mole di Panettoni, la manifestazione che quest’anno compie 8 anni e ritorna dal 30 novembre all’1 dicembre all’Hotel Principi di Piemonte di Torino. Sarà l’occasione per raccontare la tradizione del panettone come dolce di Natale per eccellenza in compagnia di tanti ospiti: i Maestri del Gusto torinesi Giovanni Dell’Agnese e Giovanni Scalenghe; PierLorenzo Venturi, Brand Ambassador di Muzzi Tommaso e Alberto Mossotto, Direttore Commerciale e Marketing di Galup. Modera Eric Vassallo, docente Master of Food e curatore della Didattica Seniores di Eataly Lingotto.

A seguire, degustazione gratuita.

Infine, domenica alle ore 15 ecco il corso per i più piccoli “Aspettando il Natale”: un pomeriggio tra i fornelli per realizzare il panettone perfetto per le vacanze in arrivo (€ 18 su prenotazione su www.eataly.it)

Ritorna “Natale in Via Barletta”

E’ un evento organizzato da Federeventi Piemonte in collaborazione con l’Associazione Commercianti di via Barletta (Torino).
La festa si terrà durante la giornata di domenica 24 novembre dalle ore 9 alle ore 19. L’evento ha il patrocinio della Circoscrizione 2.
Negozi aperti, via pedonale e bancarelle, associazioni sportive, sociali e culturali, artigiani e prodotti tipici, giostre per bambini: saranno questi alcuni dei punti fermi della festa di via Barletta insieme alla possibilità di fare i vostri acquisti per le imminenti feste.
Grande attesa, nel pomeriggio, per la Casa di Babbo Natale allestita per l’occasione. Babbo Natale raccoglierà di persona le letterine dei più piccoli. Le Luci di Natale saranno accese alle ore 18.
Sin dalle ore 9.00 sarà possibile recarsi nei negozi della via o passeggiare tra le bancarelle extralimentari in cerca dei prodotti tipici dell’artigianato. I bar, le pizzerie e i ristoranti rimarranno aperti per offrire le loro specialità, per una colazione o un pranzo di qualità. Largo anche agli stand allestiti da commercianti, artigiani, produttori e hobbisti.
Durante l’arco della manifestazione la strada sarà pedonalizzata.
Radio Jukebox trasmetterà in diretta dalla festa dalle 9.00 alle 15.00 e racconterà quello che avviene in diretta, con la simpatia e l’ironia del famoso conduttore Wlady.

Mangia (piatti sani) come un elefante

Golem Edizioni annuncia la pubblicazione del libro

Mangia come un elefante
di Alessia Posca Rodriguez
Genere: ricette e cultura gastronomica
Pagg. 136
Prezzo: € 24.00
In libreria dal 28 novembre 2019

Dimentica tutto quello che pensavi di sapere sulla cucina vegetale e impara a nutrirti con piatti deliziosamente sani lasciandoti ispirare da queste pagine.
Mangia come un elefante rompe gli schemi dell’alimentazione priva di derivati animali e ti guida con gioia alla scoperta della cucina vegetale con preparazioni sane e semplici che si prendono cura di noi, degli animali e del nostro pianeta.
Mangia come un elefante è un libro indispensabile per chi vuole compiere un atto rivoluzionario, imparando a cucinare in modo gustoso verdure, legumi, cereali, ricette della tradizione e dessert salutari adatti a tutta la famiglia.
Ti unisci anche tu alla rivoluzione?

L’autrice: Alessia Posca Rodriguez sceglie di mangiare vegetale nel 2016. Da allora la sua vita si trasforma.
Si appassiona e si forma in giro per il mondo per imparare le basi dell’alimentazione vegetale e a cucinare piatti naturali con ingredienti semplici alla portata di tutti.
Approfondisce temi di salute e benessere e si dedica alla sensibilizzazione e divulgazione in materia di nutrizione sana e vegetale ed equilibrio psicofisico. Oggi cura il suo blog elefanteveg.it, partecipa a conferenze e tiene corsi di cucina 100% vegetale.

Il vescovo all’Artusi

Dal Piemonte

Il vescovo della Diocesi di Sant’Evasio, monsignor Gianni Sacchi, ha visitato nel pomeriggio di martedì 19 novembre l’Istituto alberghiero Artusi di Casale Monferrato.

Per monsignor Sacchi questa è stata la terza visita all’Artusi. Ed era stato proprio l’istituto alberghiero la prima scuola che aveva visitato poco dopo il suo ingresso come vescovo di Casale nell’ottobre del 2017. Il vescovo – accolto dal presidente Claudio Giani, dall’insegnante di religione, Julien Coggiola e dal corpo docente – ha incontrato gli allievi, ricordando di essere figlio di ristoratori. Poi ha visitato i laboratori di sala e di cucina. Infine è stato ospite dell’Istituto, con un pranzo preparato e servito dagli allievi della classe quinta.

Massimo Iaretti

Indossare i gioielli in modo consapevole

Con la gioielleria etica di Giverso, oreficeria di tradizione storica torinese

“Mille modi per amare il mondo ” è il titolo che ben sintetizza l’appuntamento che la gioielleria Giverso ha offerto al pubblico torinese amante dell’arte, al Mastio della Cittadella, con una suggestiva e raffinata esposizione di gioielli tutti improntati ad un unico principio, l’etica.

Le creazioni di oreficeria di Giverso, infatti, costituiscono una novità assolutamente rivoluzionaria nel campo, in quanto sono realizzate e certificate, dal 2016, in oro etico, proveniente da due fonti, il primo dei quali è certificato Fairmined, che trae origine da miniere di piccola scala, in cui operano cooperative di minatori e piccole raffinerie capaci di garantire un impatto ambientale a km. 0. La seconda fonte è quella dell’oro riutilizzato, proveniente da gioielli obsoleti. Giverso, gioielleria ed oreficeria di solida tradizione torinese, nata nel 1920, giunta ormai alla quarta generazione, coniuga l’abilità artigiana all’estro creativo, doti che hanno reso i suoi gioielli originali e capaci di rispettare al massimo l’uomo e l’ambiente.

Essa assicura la “vera” eticita’ dei Diamanti grazie ad una nuova strategia di approvigionamento di filiera Canadese certificata CANADAMARK (unici in Pimonte ), che assicura il rispetto dell’Ambiente e dei diritti umani, offrendo anche una rigorosa tracciabilità dalla miniera al cliente. Una rivoluzione che li vede all’avanguardia dell’eticita’ in Italia. Tutto questo assicura il fatto che i diamanti Giverso vadano ben oltre il Kimberley Process, in quanto è presente una garanzia supplementare che non abbiano causato sfruttamento, schiavitù, lavoro minorile, devastazione ambientale, torture, violenze ed il finanziamento di conflitti sostenuti da governi legittimi. A garanzia di ciò gli orefici Giverso hanno anche firmato il Canadian Diamond Code of Conduct, per garantire chiarezza e diventare un importante punto di riferimento a livello non solo italiano per la scoperta dei Diamanti Canadesi.

L’esposizione “Etica” ha offerto un viaggio affascinante attraverso gioielli realizzati in oro, quali l’oro rosa etico certificato, lucido e grezzo a 18 carati o l’oro etico certificato rosa e bianco, lucido e grezzo. Su questi materiali sono state montate perle australiane Gold Keshi irregolari, perfettamente sferiche coltivate in oceano, perle che nascono in maniera spontanea senza l’intervento dell’uomo e senza il bisogno del nucleo, nei mari del Sud, in un’ostrica creativa che ha un solo scopo, produrre bellezza. Di grande fascino anche le Perle Gold Australiane Etiche coltivate in oceano, dalla tonalità solare di colore naturale, raccolte dai coltivatori nella wilderness oceanica, sulla base di uno stringente sistema di quote deciso dal governo, allo scopo di tutelare il mantenimento della biodiversità e della sua ricchezza.

Anche i diamanti rivestono un ruolo fondamentale nella gioielleria di Giverso e nell’esposizione “Etica”. Ve ne sono di bianchi etici, provenienti dalla miniera canadese di Diavik, montati insieme a Tanzaniti, provenienti dalla Tanzania, ed al Granato Mandarino, che ha origine in Mozambico. Nasce, così, la creazione che ha nome “Serendipity”, un gioiello capace di creare un cerchio perfetto a partire da un caos primordiale. L’ordine, che trae origine ed ispirazione dal disordine, fa emergere i cuori di Tarzanite e di Granito Mandarino.

Un felice connubio è quello di diamanti bianchi etici provenienti dalla miniera canadese di Diavik e di Tormaline Paraiba del Mozambico, le gemme più giovani esistenti in natura e da investimento per eccellenza, montate su oro etico a 18 carati. Di rara bellezza anche i diamanti Fancy Naturali, in tagli fantasia, provenienti da Paesi Conflict Free, in parure con diamanti bianchi etici provenienti dal Canada e montati su oro etico. I diamanti Fancy naturali erano, in passato, appannaggio di re ed imperatori e ricercati proprio per la loro rarità.

 

Mara Martellotta

Confesso che non ho amato Tex Willer

Confesso che non ho amato Tex Willer. Essendo nato nel 1957 sono ( probabilmente ) tra i pochi della mia generazione. Come quasi 
tutti i maschi l’ ho letto. Mi sembrava monotono, raccontato nelle immense ed appunto noiose
praterie del Nevada. Con cliché  ripetitivi. Piccoli sussulti di creatività con l’ inserimento di
Mefisto, impersonificazione del diavolo in terra.


Altra cosa era, sempre per me, Zagor Spirito con la Scure. Quasi un San Francesco della giustizia
e della morale con il suo improbabile assistente Cico di lui l’opposto. Grasso, grande mangiatore
e quel pizzico di opportunismo latino visto che è ( pure ) messicano. Allora non c’ era il Muro tra
Usa e Mexico. Quasi totale assenza del sesso femminile per significare una sorta di strisciante
misoginia. Non era dato sapere se Zagor si fosse mai innamorato, e sicuramente se una donna
gli donava un bacio sulla guancia arrossiva come non mai. Mi piacevano le storie dello Spirito
con la scure. Talmente metafisiche che risultavano surreali. Incursioni di altre storie con altre
epoche. Strani Signorotti che volevano vivere nel medio evo. O Vichinghi sopravvissuti nei loro
costumi isolati ed autosufficienti non contaminati dalla contemporaneità dell’ allora presente.
Storie belle da leggere. Ma anche continua ricerca dei numeri arretrati. In generale la storia cominciava su un numero e
finiva il successivo. I modi erano diversi. Scambiarli con gli amici. Giocarli a carte. Il valore era il
prezzo di copertina.


Ed infine recarsi dalla amico Becuti in corso Giulio Cesare angolo via Bra.
Licenziato per rappresaglia dalla Fiat si era messo in proprio. Diceva: “basta officine” , ancorché
ottimo tornitore.
Ogni settimana ero lì. Mi parlava del suo amore per la cucina. Acciughe al verde e bolliti misti.
Se compravo, il costo era metà del prezzo di copertina. Se scambiavo, 2 per 1. Dopo, sempre un
piccolo regalo di altri fumetti. “Te lo devo. Sei il figlio di Nando, grande compagno”.
Lavoravano tutti e due alla Grandi Motori. Da via Monterosa a corso Vercelli passando per via
Cuneo. Allora pure Gipo Farassiso era comunista e suonava nelle balere e nelle Feste dell’ Unità.
Pochi soldi e tanto Barbera accompagnato dall’ inevitabile toscano.


La barriera finiva lì . L’ attività di ricerca cominciava all’ inizio di giugno. Durante la scuola le
poche letture erano scolastiche. Finito di mangiare, subito all’ oratorio per giocare a pallacanestro
fino a tardi. Compiti rimandati al giorno successivo. Ammetto, non sono mai stato un solerte
studente ed ancora oggi mi chiedo come ho fatto ad avere ottimo all’ esame di terza media. Il
massimo  risultato con il minimo dello sforzo. Dunque a giugno iniziava la ricerca.
La lettura veniva rimandata ad Agosto. Nella casa di montagna, anzi nella casetta di mezza montagna
( rigorosamente affittata), le due stanze erano collegate da una scala interna. A metà un ripiano
dove impilavo i giornalini divisi per tipo e per numero. Aspettavo rigorosamente  agosto per
iniziare la lettura.
Al sabato – ore 12. 15 –  treno per lanzo. Cambio con corriera fino a Viù e poi a piedi al Versino, frazione
di Viù. Era il mio modo di sognare. Camminare, leggere.
Nella casettina un piccolo cortile, da una parte limitato con un alto muro.
Con i punti delle figurine panini l’omaggio di un pallone da basket.


Ed anche lì interminabili partite, rigorosamente da solo, rigorosamente tutto
inventato dal canestro al pubblico ed ovviamente io leader e vincente. Sogni e fantasie con
qualche spruzzo di realtà vissuta. In fondo ci bastava poco. E quel poco ci ha abituati ad essere
contenti del tanto avuto. Tutto con metodo. Quella fantasia non era fine a se stessa, erano
primi rudimenti di un metodo. Non tutto subito. Ma quel tutto alla fine di un percorso. Non è
stato sempre tutto ma qualcosa, abbiamo detto, qualcosa di fatto e realizzato. Anche grazie a Zagor, almeno
per me.

 

Patrizio Tosetto

Nuovo murales al Balon. Un regalo al quartiere

Da parte di chi da anni si impegna sul territorio

Dalla collaborazione tra Il Cerchio Ele Gocce, Associazione Emporium (organizzatrice di San Salvario Emporium), Xplosiva, i residenti e i commercianti del Balon nasce una nuova facciata dipinta in via Mameli.

Il murales è stato realizzato dal duo artistico Howler in occasione di Club Palazzo, evento all’interno di Club To Club, nella strada che unisce il mercato di Piazza della Repubblica alla zona del Balon.

L’opera è nata grazie agli sforzi delle associazioni e dei gruppi che hanno partecipato, malgrado l’annullamento dell’evento di Emporium e del momento di instabilità che vive il Balon. Si è voluto mandare un messaggio di positività alle persone che vivono il quartiere e non solo, sottolineando la sua anima vivace e multiculturale come natura che deve essere tutelata e come luogo che richiede una continua riscoperta e partecipazione.

Attraverso la metafora del cibo gli artisti hanno rappresentato la varietà di diverse personalità e culture che convivono una accanto all’altra nel borgo, una contaminazione che produce sapori inediti come l’opera degli Howler. I giovanissimi artisti sono stati coordinati dall’associazione Il Cerchio E le Gocce, collettivo di artisti che dal 2001 lavora sul territorio cittadino, e non solo, insieme al progetto MurArte.

Foto by Livio Ninni http://www.livioninni.com

www.ilcerchioelegocce.com

www.sansalvarioemporium.com

https://clubtoclub.it

Piemonte Food Awards, ecco le eccellenze regionali

ECCELLENZE AGROALIMENTARI PIEMONTESI  2019

   La serata di Gala dei Piemonte Food Awards al Golf La Margherita

Alla presenza dell’Assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa, si sono svolte le premiazioni della seconda edizione dei Piemonte Food Awards al circolo Golf La Margherita con un grande successo di presenze.

Un riconoscimento atteso dall’industria dell’agroalimentare e che mai prima d’ora ha visto premiare queste categorie tutte insieme.

Vogliamo ringraziare tutte le aziende che si sono messe in gioco partecipando alla 2° Edizione dell’Oscar delle Eccellenze Agroalimentari del Piemonte

?Categoria Dolci
Vincitore: Andrea Bovo, pasticceria & caffe’
Menzioni speciali: Moriondo VirginioPiccola Pasticceria, Pasticceria Monser, La Dolce Langa

?Categoria Cioccolato
Vincitore: Bodrato cioccolato
Menzioni speciali: Cioccolateria Buschese FAGIOLO-PEIRANO SncBoella & Sorrisi

?Categoria Prodotti da forno
Vincitore: Galup Pinerolo
Menzione speciale: Alla vecchia maniera

?Categoria speciale grissini
Vincitore: Panificio Rb Il vero Grissino Biellese

?Categoria Vino
Vincitore: Azienda Vitivinicola Fontechiara
Menzione speciale: Cantina di Casorzo

?Categoria Riso
Vincitore: Terre alte Villarboit
Menzioni speciali: Riso Acquerello, Il re del riso, Riso in fiore

?Categoria Formaggi
Vincitore: Caseificio Vallemacra
Menzione speciale: La Giuncà Formaggi Tipici

?Categoria Confetture e Conserve
Vincitore: Giro di Vite
Menzione Speciale: Poderi Sartoris

?Categoria Salumi
Vincitore: AgriSalumeria LUISET
Menzione speciale: Salumeria Simondi

?Categoria Funghi e tartufi
Vincitore: INAUDI Funghi, Tartufi e Bontà della Natura
Menzione Speciale: Tartuflanghe : Tartufi Bianchi

?Categoria Nocciole
Vincitore: Nocciole Ronco Luigina Azienda Agricola
Menzione speciale: Agriturismo La Bessa

?Categoria Liquori
Vincitore: Cascina Nonno Gino

 

 

 

Perché i Piemonte Food Awards? La manifestazione nasce con l’obiettivo di individuare, gratificare e premiare le eccellenze enogastronomiche del territorio regionale. I Piemonte Food Awards vogliono essere un’occasione per riunire in una speciale serata tutti i protagonisti del mondo agroalimentare che contribuiscono a tenere alto il nome del Piemonte nel mondo, portando sulle tavole prodotti di altissima qualità.

Sono state oltre 140 le aziende iscritte con un aumento rispetto alla scorsa edizione patrocinata dalla Regione Piemonte. Già alla quarta edizione in Sardegna, terza in Toscana e Puglia e prima in Veneto. Questo straordinario evento che si prefigge di valorizzare ulteriormente le aziende che producono eccellenza, anche quelle di piccole dimensioni che potranno confrontarsi finalmente anche con le grandi realtà.

La giuria e il premio I giudici e i presidenti della giuria – uno per categoria – sono selezionati tra i massimi esperti nel mondo dell’agroalimentare: giornalisti di settore, addetti ai lavori, rappresentanti delle associazioni di categoria, ristoratori e lo faranno attraverso una degustazione alla cieca per garantire il massimo della trasparenza e dell’imparzialità, il compito della giuria sarà quello di premiare le migliori aziende Piemontesi, dando loro la possibilità di farsi conoscere ai consumatori e ai buyer.

Il premio Piemonte Food Awards, nasce per celebrare l’impegno e la competenza nel settore agroalimentare, in questo momento in grande ascesa e con forti prospettive di sviluppo nel mercato estero.  “Sono entusiasta di premiare questi fantastici produttori di eccellenza, dichiara Donato Ala Presidente dell’Associazione Italy Food Awards che ha ideato il progetto. Voglio ringraziare di cuore fin da subito tutti gli sponsor, la Regione Piemonte e i presidenti di giuria, senza di loro non sarebbe  stato possibile realizzare questo evento. Ora inizieremo a programmare gli Eventi speciali prima di ripartire con le iscrizioni per la terza edizione.

Tutte le aziende che vorranno iscriversi al concorso potranno farlo andando su www.piemontefoodawards.com dove potranno trovare il regolamento dettagliato

Un treno storico per “Bra’s – Il Festival della Salsiccia di Bra”

Da Torino

Domenica 8 dicembre viaggio d’altri tempi verso l’evento stellato. Fermate a Lingotto e Carmagnola. Prenotazioni aperte, posti limitati

Un Festival tutto dedicato alla mitica Salsiccia di Bra, tre chef stellati (Massimo Camia, Davide Palluda e Maurilio Garola) che la celebreranno preparando piatti a lei dedicati e un treno storico per raggiungere Bra e l’evento in tutta comodità da Torino, in magiche atmosfere di altri tempi.

 

Succede a Bra domenica 8 dicembre, in occasione di “Bra’s – il Festival della Salsiccia di Bra”: un treno d’epoca di inizio Novecento partirà alle 9 dalla stazione di Torino Porta Nuova e, dopo le tappe intermedie a Torino Lingotto e Carmagnola (con possibilità di salita), condurrà i visitatori al Movicentro, proprio accanto alla stazione ferroviaria, nel cuore di una festa che saprà soddisfare i palati più esigenti. Bra’s vedrà infatti la fusione dei fiori all’occhiello della produzione gastronomica della città della Zizzola – la rinomata salsiccia, le verdure degli orti cittadini e il riso di Bra – con la maestria di tre chef stellati: Massimo Camia, dell’omonimo ristorante di La Morra, Maurilio Garola, chef della Ciau del Tornavento di Treiso, e Davide Palluda del ristorante All’Enoteca di Canale.

 

A loro spetterà il compito di prendere i visitatori “per la gola” attraverso i piatti appositamente studiati per l’occasione, cucinati dal vivo in un Movicentro allestito a festa e offerti al pubblico a 12 euro (in aggiunta al tagliere Bra’s che permetterà di degustare salsiccia, formaggio Bra Dop e focaccia nostrana a 6 euro). Ma il festival sarà anche molto altro: tra le iniziative in programma ci sono visite guidate alle bellezze barocche della città, musei aperti con ingressi gratuiti, visite alle Centine Ascheri e menù speciali nei ristoranti di Bra. Impossibile resistere!

 

Due le proposte per i visitatori che sceglieranno di arrivare a Bra a bordo del treno d’epoca: il solo biglietto di andata e ritorno al costo di 25 euro, oppure il pacchetto che include il viaggio, un piatto stellato e un bicchiere di vino a 35 euro. I bambini sotto i quattro anni non pagano.

 

I posti sono limitati: per partecipare, è necessario prenotare all’Ufficio Cultura e Turismo del Comune di Bra allo 0172-430185 in orario di ufficio (da lunedì a venerdì ore 9-12.30 e 15-18, il sabato e la domenica ore 9-12.30). Maggiori informazioni sul sito web www.turismoinbra.it e sui principali social network, cercando “Comune di Bra”.

Murisengo chiude in bellezza con il tartufo

 SECONDO (E ULTIMO) FINE SETTIMANA DELLA FIERA NAZIONALE

Si chiude domenica 17 novembre l’edizione numero 52 della Fiera nazionale del Tartufo ‘Trifola d’Or’ di Murisengo, dopo il consueto successo della prima domenica, il 10 novembre. Sabato 16 ci sarà un prologo con la presentazione libraria di ‘Una giornata bellissima’ di Licia Braccini, in compagnia della scrittrice e del poeta Alessandro Boero. L’evento è alle 17.30 nel Salone Lavazza. Domenica, invece, dalle 8 alle 18 saranno presenti oltre 120 espositori, accuratamente selezionati, tra i produttori di qualità e di eccellenza certificata, e all’interno del Palatartufo di piazza della Vittoria, i trifulau e i commercianti garantiranno i tartufi bianchi pregiati (Tuber Magnatum Picus). Alle 15.30 è previsto un seminario di analisi sensoriale a cura del Cnst nella sala del consiglio comunale, mentre dalle 14 ci sarà uno spettacolo itinerante con i ‘Fora ‘d tuva & friends’, formazione rock piemontese composta da fisarmonica, clarinetto, tromba basso tuba, trombone rullante a cura di Archivio Teatralità Popolare di Casa Alfieri. Inoltre ci sono anche la Mostra sulla storia del tamburello di Murisengo e del Monferrato nel salone Lavazza, ‘A tu per tu con i rapaci’ in compagnia della Cascina delle Ali presso il Belvedere a tergo della chiesa di Sant’Antonio Abate (dalle 10 alle 16), la camminata guidata ‘Camminare il Monferrato’ sul percorso ‘Nei luoghi del tartufo’ alle 14.30 con partenza da piazza Boario, visite guidate del borgo antico a cura del Gal con partenza da piazza Lavazza alle 14.30 e alle 15.30, l’esibizione della banda musicale ‘La Bersagliera dalle 10 alle 12.30 e, infine la mostra pittorica, per tutto il giorno, ‘Emozioni della terra’ in via Umberto I.

Massimo Iaretti