Un aiuto considerevole può giungere dai cosiddetti “business angels”, investitori particolari che affiancano le start up contribuendo, in particolare dal punto di vista finanziario, ad accrescere la capacità produttiva dell’azienda

Il Club degli Investitori, il più grande network regionale di business angel, è una realtà torinese molto dinamica e preziosa in un periodo come quello odierno di crisi, in cui per le pmi è più difficile ottenere finanziamenti e permanere sul mercato. Un aiuto considerevole può giungere dai cosiddetti “business angels”, investitori particolari che affiancano le start up contribuendo, in particolare dal punto di vista finanziario, ad accrescere la capacità produttiva dell’azienda. I business angels apportano capitali propri e, quindi, devono valutare attentamente l’idea imprenditoriale che sta alla base della start up, individuandone sia i rischi sia le opportunità.
“Il Club degli Investitori – spiega il Presidente Giancarlo Rocchietti – comprende cento soci che sono investitori informali nel capitale di rischio e operatori principali del mercato dell’informal venture capital. Negli ultimi due anni abbiamo assistito a un’importante crescita nel numero di soci. Nel 2015 gli investimenti sono stati di 3 milioni e mezzo di euro e non hanno riguardato soltanto start up tecnologiche, ma anche progetti innovativi non digitali. Siamo, per esempio, da sempre molto attenti alle realtà artigianali che vogliono industralizzarsi”.
“Un progetto che il Club degli Investitori – aggiunge Giancarlo Rocchietti – ha sostenuto e finanziato nel 2014 è stato quello di Svinando, un inedito club online che ogni giorno guida i suoi clienti alla scoperta del mondo del vino, raccontando il mondo racchiuso dentro le bottiglie. Si tratta di un servizio di vini di qualità elevata, accompagnato da una consegna precisa. Il nostro sostegno a Svinando, il “vino che corre sul web”, dimostra il legame del nostro Club con il territorio”. Questa start up piemontese è nata da un’idea maturata nell’estate del 2012 per iniziativa del fondatore Riccardo Triolo, sulla base della valutazione relativa all’elevato costo dei vini, dovuto non tanto alla politica dei prezzi del produttore, quanto ai costi degli intermediari, che vengono abbattuti nella vendita online. Svinando seleziona i produttori, puntando soprattutto su quelli medi; sul suo sito sono raccontati il prodotto e il produttore e viene messo in vendita un numero limitato di bottiglie, acquistate direttamente dal produttore. A differenza delle tradizionali enoteche online, Svinando non presenta tanti prodotti con poche informazioni su ciascuno, ma una singola etichetta alla volta, con un approccio editoriale .
Un’importante iniziativa promossa dal Club degli investitori è stata la partnership con la Fondazione Torino Wireless, grazie alla quale sarà possibile da parte del Club acquisire importanti competenze nel settore ICT da trasferire alle imprese sulle quali il Club investe. Si potrà in questo modo aver accesso a un network di imprese capaci di rappresentare preziose opportunità di
investimento nel futuro. Un altro investimento sostenuto dal Club, sempre nel 2014, è stato quello di IndaBox, che rappresenta la prima rete di bar, tabaccai, edicole, presso cui è possibile farsi spedire i pacchi e ritirarli a soli 3 euro. Si può selezionare il punto Indabox su una lista online o direttamente sulla mappa, dove sono indicati l’indirizzo esatto, gli orari di apertura e diverse altre utili informazioni.
Le due novità più rilevanti riguardanti l’attività del Club degli investitori per il 2015, che dimostrano la volontà di diversificare gli investimenti a livello settoriale e territoriale, sono stati rappresentati da Directa Plus e D-Orbit. La prima è un’azienda lombarda specializzata in nanotecnologie, che si caratterizza per essere il più grande impianto europeo per la generazione di fogli di grafite altamente puro; la D-Orbit è una start up attiva nel settore spaziale, che ha messo a punto un dispositivo per la rimozione dei satelliti dallo spazio alla fine del loro ciclo di vita. I primi, a marzo 2015, hanno ricevuto un finanziamento pari a 1,45 milioni di euro. I secondi, a settembre 2015, hanno chiuso un round di 1,83 milioni di euro e il Club degli investitori ha contribuito a un investimento di 1,3 milioni di euro. Fondamentale è anche la collaborazione con alcuni tra i più importanti fondi di venture capital, quali TTventure e Lventure, holding di partecipazione quotata nella Borsa italiana, con la quale il Club ha partecipato a un coinvestimento da 400 K, con un importo pari a 150 k, nel luglio 2015.
Di recente, il 15 aprile scorso, è stato poi presentato Torino Start Up, un progetto coordinato da Torino Strategica, con il supporto della Fondazione Human Plus, che raccoglie il lavoro realizzato dagli attori torinesi per il potenziamento dell’ecosistema locale, in vista della creazione d’impresa. Sono stati necessari sei mesi di lavoro per esaminare il sistema locale per la creazione d’impresa, sono stati raccolti i dati e gli obiettivi di chi si presta a avviare una nuova attività o di chi l’ha appena avviata e sono state elaborate alcune raccomandazioni utili per potenziare l’ecosistema locale. Il Club degli investitori è stato parte del gruppo di progetto composto da Camera di Commercio di Torino, Città di Torino, Città Metropolitana, Incubatori dell’ Università e del Politecnico, PerMicro Lab, Reseau Entreprendre Piemonte, SocialFare e startupper.
Mara Martellotta
Al Centro Commerciale Piazza Paradiso Collegno. Ore 10-18
Trenta studenti di sei istituti superiori piemontesi partecipano dal 27 aprile al 2 maggio al viaggio studio in Bosnia Erzegovina, promosso dal Consiglio regionale – Comitato Resistenza e Costituzione – in collaborazione con la Direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale

L’Automotoclub Storico Italiano, presieduto dall’avvocato Roberto Loi, alcuni mesi fa aveva acquistato all’asta la storica collezione, conservata a Caprie in Valsusa, dove era nato il Museo. Recentemente la sua assemblea ha deliberato che la nuova sede Asi e il Museo trovino collocazione a Torino o nella prima cintura torinese
San Mauro Torinese diventerà la sede del Museo Bertone, con le 79 auto storiche firmate da Nuccio Bertone. E’ una possibilità che, al momento, non ha ancora avuto sviluppi concreti ma che – al tempo stesso – è valutata dall’Asi. L’Automotoclub Storico Italiano, presieduto dall’avvocato Roberto Loi, alcuni mesi fa aveva acquistato all’asta la storica collezione, conservata a Caprie in Valsusa, dove era nato il Museo. Recentemente la sua assemblea ha deliberato che la nuova sede Asi e il Museo trovino collocazione a Torino o nella prima cintura torinese. E da qualche tempo si è fatta avanti l’ipotesi di posizionare il tutto nell’ex stabilimento Burgo. Ed esiste anche uno studio che è all’ipotesi di Asi. “Come amministrazione di San Mauro Torinese – commenta il sindaco Ugo Dallolio – saremmo ben felici se questa ipotesi si concretizzasse, in quanto andrebbe a collocarsi in un edificio che ha un proprio pregio architettonico, come l’ex Burgo, e contribuirebbe alla riqualificazione dell’area Pescarito”. E non va neppure dimenticato che si andrebbe in questo modo a valorizzare un significativo pezzo di storia dell’automobile non solo torinese, ma anche nazionale.
“Sfumature di note in ville, castelli e luoghi sacri” che andrà a realizzarsi nel corso dell’estate – con il clou dal 15 al 17 luglio – e che vede coinvolti i dodici Comuni del territorio. Potrà usufruire di un contributo di 20 mila euro. L’idea progettuale si basa sulla filiera turistica-culturale da sviluppare in location di particolare pregio architettonico, in modo da suscitare emozioni per la scoperta di luoghi normalmente poco frequentati. Il filo conduttore sarà la musica dal vivo con le più alte rappresentazioni, in cui gli artisti, necessariamente al di sotto dei 35 anni d’età, potranno esprimersi secondo tematiche di tipo classico, romantico, jazz,
contemporaneo e colonne sonore dei film. A beneficiarne potrà essere un pubblico variegato in quanto gli eventi previsti si rivolgono ad ogni target d’età. “Il contesto di riferimento – spiega Ernestina Assalto, presidente dell’Unione Montana, che assieme all’assessore Celestina Olivetti e al presidente della Commissione Sviluppo dell’ente Adriano Bonadè Bottino ha seguito l’iter progettuale – trae la propria ragion d’essere dall’iniziativa per la quale è nato il marchio ‘Nuove prospettive per le Valli di Lanzo’, realizzato nel recente passato relativamente alle ville di villeggiatura che portò a censire ben 177 strutture rilevanti da un punto di vista tipologico, stilistico o di rilevanza architettonica”.
l settimanale “Il Nostro Tempo”, insieme con la Diocesi di Torino, organizza un convegno internazionale



antichi e nuovi conflitti.
nelle galere“, scrisse un giorno Adriano Sofri, parlando di ponti che si oppongono ai muri . Bisogna fare una guardia speciale ai ponti, perchè sono il bersaglio prediletto di chi è egoista, invidioso, separatista. Sono il bersaglio di chi vuol dividere perchè sui ponti ci sono persone che arrivano di qua, persone che vengono di là, e si incontrano e si mescolano. Ci sono momenti estremi – o di qua o di là – in cui perfino i ponti fanno da simbolo di una rottura ultimativa. “Avevamo vent’ anni e oltre il ponte, oltre il ponte ch’ è in mano nemica, vedevam l’ altra riva, la vita, tutto il bene del mondo oltre il ponte…“. Era Italo Calvino. Era la Resistenza contro i nazisti. Anche oggi c’è chi resiste e cerca libertà, dignità, giustizia. E anche un briciolo di futuro e di felicità. Per questo non si dovrebbero mai costruire muri! Soltanto ponti in un mondo e in una Europa che deve saper accogliere e non respingere chi per scampare a guerre e miserie rischia il viaggio della speranza e troppo spesso trova la morte in mare e l’offesa in terraferma.
Migliorare la qualità dei percorsi di orientamento e inserimento nel mondo del lavoro, grazie all’apporto di competenze di un gruppo di soci Lions. È questo l’obiettivo del convegno “C’è un Lions con te – Giovani e futuro”, presentato a Palazzo Lascaris e organizzato in collaborazione con la Consulta regionale dei Giovani e Lions Clubs International. “Un ringraziamento particolare – ha dichiarato Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio regionale – a tutti coloro che, operando nei Lions, supportano i giovani nelle loro prime scelte professionali. Condivido, quindi, pienamente le finalità di questo progetto, che coinvolge le generazioni future, i volontari e i soci di Lions International”. Nel corso del dibattito, moderato da Gabriella Balma, segretaria del Distretto 108 Lions, sono state messe in evidenza nuove modalità di collaborazione fra enti pubblici e privati ed illustrata l’iniziativa “C’è un Lions con te”, della durata di un anno, che costituisce un’esperienza formativa per la costruzione di un modello che permette ai partecipanti di inserirsi, con adeguate competenze, nelle realtà lavorative. Francesco Preti, Secondo vicegovernatore Lions Club International, ha rilevato, infine, le numerose attività legate ai circoli, sottolineando la mission dell’Ente come leader nel servizio comunitario e umanitario, in particolare attraverso scambi giovanili, accompagnamento con cani guida per persone ipovedenti e campi estivi per ragazzi.All’incontro ha partecipato anche Renata Florian presidente del Lions Club Torino Sabauda.