ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 687

Intesa tra Regione e Ordini Agronomi e Forestali

In vista anche un accordo di eguale portata con l’Ordine dei geologi

 

albero primaveraProfessionalità al servizio nelle situazioni di emergenza e per prevenire i rischi derivanti da dissesto idrogeologico e incendi boschivi: è quanto prevede il Protocollo d’intesa con la federazione interregionale dei dottori agronomi e forestali di Piemonte e Valle d’Aosta per l’attività di cooperazione nel campo della Protezione civile, approvato dalla Giunta regionale piemontese. “L’accordo con gli agronomi e forestali – ha detto l’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile, Alberto Valmaggia – amplia il ventaglio delle professionalità messe a disposizione della Protezione civile nelle emergenze ma anche nel delicato lavoro di formazione e prevenzione dei rischi. In questo modo il sistema di intervento si arricchisce di figure competenti e capaci di coordinare le azioni in maniera complessiva. L’apporto dei professionisti agronomi e forestali sarà determinante nelle decisioni sulla manutenzione dei corsi d’acqua e per i tagli selettivi della vegetazione che ostruisce il corso dei fiumi”. In vista anche un accordo di eguale portata con l’Ordine dei geologi. La collaborazione investe anche il campo della formazione. Un apporto decisivo per affiancare e dirigere il lavoro dei volontari e degli operatori della Protezione civile in tutto il territorio regionale.

 

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L'Assemblea piemontese a palazzo Chigi e al Digital Day

Al centro dell’evento organizzato da Agid, Agenzia per l’Italia Digitale, insieme a Italia Sicura e con la collaborazione del Dipartimento della Protezione Civile, la figura del social media manager, una figura professionale che ricopre un ruolo diventato ormai fondamentale all’interno della pubblica amministrazione, quello di creare con i cittadini una forma di relazione primaria

 

digitaldayIl Consiglio regionale sarà protagonista di due eventi nazionali legati al digitale, all’innovazione e alla comunicazione. Martedì 17 novembre a Palazzo Chigi, esperti della comunicazione, del digitale, amministratori e dirigenti pubblici si incontreranno per gli “Stati generali della nuova comunicazione pubblica”.

Al centro dell’evento organizzato da Agid, Agenzia per l’Italia Digitale, insieme a Italia Sicura e con la collaborazione del Dipartimento della Protezione Civile, la figura del social media manager, una figura professionale che ricopre un ruolo diventato ormai fondamentale all’interno della pubblica amministrazione, quello di creare con i cittadini una forma di relazione primaria, fornendo servizi e informazioni in maniera innovativa. Il ricco programma prevede l’intervento di relatori d’eccezione che racconteranno le esperienze e gli importanti progetti portati avanti grazie ai nuovi mezzi di comunicazione social.

A moderare l’intera giornata sarà il direttore responsabile di cittadiniditwitter.it, Francesco Di Costanzo. La Reggia di Venaria sarà la splendida cornice, sabato 21 novembre, dell’Italian Digital Day dove, alla presenza del premier Matteo Renzi e del Digital Champion italiano Riccardo Luna, verrà lanciato “un nuovo patto con il Paese”. Un Piano di Azione Digitale di un centinaio di punti, con obiettivi, tempi e responsabili, scritto in maniera partecipativa in queste settimane e con lo sguardo da qui a due anni. Il Consiglio regionale del Piemonte, anche grazie alla sua consolidata vocazione “digitale”, è uno degli enti coinvolti nell’evento.

 

Tra gli speaker confermati al momento, l’economista statunitense Jeremy Rifkin e il direttore generale DG Connect della Commissione Europea Roberto Viola.

 

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Duomo e Cottolengo sono le porte sante del Giubileo

DUOMO SINDONEDice Nosiglia: “una porta Santa da passare per avere la salvezza è quella dei poveri”

 

Torino, in occasione del Giubileo, avrà due porte sante. Lo comunica l’arcivescovo, monsignor Nosiglia. Una sarà aperta il 13 dicembre in duomo, e la domenica successiva ne sarà aperta la seconda al Cottolengo. Dice Nosiglia: “una porta Santa da passare per avere la salvezza è quella dei poveri”. La diocesi subalpina il 9 aprile organizza anche un pellegrinaggio a Roma per ringraziare Papa Francesco della visita a Torino.

 

(Foto: il Torinese)

UN MILIARDO PER L'AGRICOLTURA PIEMONTESE

La Commissione europea ha dato il via libera al nuovo Programma di sviluppo rurale (Psr) della Regione Piemonte, che fino permetterà fino al 2020 di investire 1,09 miliardi di euro, di cui 471 milioni di euro di fondi Ue e 622 di cofinanziamento nazionale

 

AGRICOL SAN GIORGIOSaranno 3.900 gli imprenditori agricoli che riceveranno aiuti per l’ammodernamento delle loro aziende e 1.200 i giovani agricoltori ad ottenere un sostegno per l’insediamento iniziale e l’adeguamento strutturale delle aziende. La voce di bilancio più sostanziosa (33%) è quella destinata alla valorizzazione degli ecosistemi in agricoltura e silvicoltura, con oltre 360 milioni. Quasi un quarto delle risorse (24,7%) sarà invece indirizzato a dare più competitività e redditività alle aziende agricole, oltre che per una gestione sostenibile delle foreste, per un totale di quasi 270 milioni. Un altro 15%, cioè più di 163 milioni, va alle iniziative per inclusione sociale, riduzione della povertà e sviluppo economico nelle zone rurali, mentre quasi 163 milioni è il budget per attività mirate all’organizzazione della filiera alimentare, incluse la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi. Slide Scheda

 

L’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, ha definito la notizia “una boccata d’ossigeno ed un volano di finanziamenti per le imprese agricole piemontesi, per i giovani e per il territorio. Ogni euro investito genera un indotto 20 volte superiore, sia a monte che a valle delle imprese agricole. Il programma è incentrato prioritariamente sull’ambiente, al quale è riservato il 40% delle risorse, e non sarà possibile dare aiuti specifici né al settore del latte né ad altri, perché questo non è previsto”.

 

Ora si passa alla seconda fase. “Il comitato di sorveglianza – ha annunciato Ferrero – si riunirà per la prima volta il 26 e 27 novembre. Verranno definite le priorità, l’intenzione è di pubblicare entro la fine dell’anno qualche bando sui giovani e sugli investimenti in agricoltura, i due settori che da più tempo attendono sostegno. Il nuovo Psr sarà importante per i comparti che hanno bisogno di rafforzarsi strutturalmente, con sinergie tra produttori e trasformatori e un nuovo rapporto con la grande distribuzione. Ma sarà anche fondamentale costruire una comunicazione sul cibo nuova e più moderna, che non sia generalista, che faccia distinzione tra cibo di qualità e cibo di massa, perché senza quel tipo di comunicazione non usciremo dalle nostre difficoltà. Il caso della carne deve insegnarci molto a questo proposito”.

 

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Fiori, miss e verde nel weekend langarolo

miss fiori

Grande premiazione nazionale dei Comuni fioriti, con 142 sindaci da tutte le regioni italiane

 

Saranno 18 le ragazze che sabato 14 novembre  ad Alba si contenderanno la fascia di Miss Comuni Fioriti. Arrivano da diverse regioni italiane e rappresentano alcuni dei 142 Comuni che aderiscono alla rete. L’elezione di Miss Comuni fioriti sarà il secondo evento di un week end molto intenso di iniziative promosse da Asproflor, l’Associazione dei produttori florovivaisti, nella capitale delle Langhe.

 

Si parte sabato 14 novembre, nella chiesa di San Domenico (via Teobaldo Calissano) alle ore 10 con il convegno “Il verde ornamentale pubblico per il benessere del cittadino. Gestione della sicurezza e dell’ambiente”, moderato dal giornalista della Stampa Roberto Fiori. Interverranno Francesco Ferrini, docente di coltivazioni arboree all’Università di Firenze, Luigi Delloste, arboricoltore del Comune di Torino, Franco Didoli, biologo naturalista responsabile tecnico dell’azienda Tempoverde, Matteo Massara, funzionario della Direzione Ambiente della Regione Piemonte e coordinatore del Gruppo regionale specie esotiche vegetali, e Daniele Fazio, consulente e progettista in campo ambientale dell’azienda Seacop.

 

Nel pomeriggio di sabato, alle 15, sfilata ed elezione di Miss Comuni fioriti 2015. Presenta Camilla Nata, giornalista di Raiuno, con Elena Dresti. Presidente di giuria la giornalista Grazia Pitorri. Ospite d’onore, la cantante Numa, con il suo ultimo brano Promised Land, brano scritto da Phil Palmer, chitarrista Dire Straits. Le Miss in concorso sabato pomeriggio sono: Arianna Sanino di Bene Vagienna, Patrizia Fiorino di Strambino, Milena Gallo di Fossano, Isabela Bertocchi di Alba, Nadia Gonella di Peveragno, Elena Testa di Cavallermaggiore, Asia Tramontana di Terme Vigliatore, Marta Chiolerio di Crissolo, Beatrice Giorgi di Fivizzano, Fabiana Reffi di Costiglione Chiavarese, Corinne Longo di Gallodoro, Hajar Guennani di Tavagnasco, Adela Moldovan di Forza D’agrò, Martina Vayr di Sant’ambrogio di Torino, Valeria Rebora di Alto, Martina Visentin di San Germano Vercellese, Arianna Viale di Fossano, Giulia Margaria di Villar San Costanzo.

 

Domenica mattina, dalle 10, la grande premiazione nazionale dei Comuni fioriti, con 142 sindaci da tutte le regioni italiane. Cerimonia del passaggio di bandiere alla presenza di Raymond Carrière, presidente mondiale di Communities in Bloom e dei giudici internazionali di Entente Florale Europe. Nel corso della premiazione, intervento di Salvatore Domolo, esperto di comunicazione. I criteri di valutazione dei Comuni saranno illustrati dai giudici Mariapia Dellavalle, fashion blogger, Emanuela Palmer, cantante, Renè Stins, floricoltore, Marco Sitta, consulente Assofoodtec, Piero Daffonchio, fotografo, Sara Pennella, Consigliere comunale di Alba, Alain Cappelle, giudice mondiale Communities in Bloom. Ai Comuni in concorso verranno assegnate le  targhe con uno, due, tre, quattro fiori a seconda del livello di fioritura ottenuto, i primi e secondi premi (duemila e mille euro in piante e fiori) nelle quattro categorie di concorso (Comuni turistici, Comuni fino a mille abitanti, da mille a cinquemila, oltre i cinquemila), le targhe per iniziative interessanti di sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini. Infine i premi speciali: provincia fiorita, municipio fiorito, scuola fiorita, casa fiorita, albergo fiorito, edificio storico fiorito, orto fiorito, partecipazione dei cittadini, comunicazione, pollice verde. Due Comuni verranno scelti per partecipare al concorso europeo Entente Florale 2016

 

Massimo Iaretti

 

 

Paesi più sicuri con il controllo del vicinato

E’ significativo che la voglia di legalità si registri nel paese di Bruno Caccia,  il magistrato ucciso per mano della n’drangheta a Torino il 26 giugno 1983. Prosegue l’attività dell’associazione

 

polizia e carabinieriIl Controllo del Vicinato si sviluppa nel Roero, proprio  ai confini con la Città Metropolitana di Torino. Erano davvero tanti, e non solo del paese, i cittadini che martedì sono intervenuti alla serata di presentazione del sistema basato sulla solidarietà civica e sulla deterrenza passiva. Ed è significativo che tale voglia di legalità si registri nel paese di Bruno Caccia,  il magistrato ucciso per mano della n’drangheta a Torino il 26 giugno 1983. A presentare le politiche di prevenzione messe in campo dall’amministrazione, in collaborazione con l’Associazione Controllo del Vicinato e le forze dell’ordine è stato il sindaco Franco Olocco che ha evidenziato come il problema dei furti in abitazione sia drammaticamente aumentato in Italia: nel 2014 in tutto il Paese sono stati 251mila più che raddoppiati rispetto a nove anni fa.

 

E anche Ceresole d’Alba è stata pesantemente colpita, soprattutto negli ultimi tempi. Olocco ha ricordato gli incontri dei sindaci del Roero con i parlamentari del territorio, la richiesta di un rafforzamento della sorveglianza, di una maggiore certezza della pena ma ha evidenziato la recente delibera di giunta con cui il Comune ha aderito al sistema del Controllo del Vicinato, il cui coordinamento è affidato al vice sindaco Matteo Sona, che ha evidenziato come presto saranno collocati i cartelli indicatori dell’applicazione del Cdv e inizieranno riunioni nelle varie borgate e frazioni del paese per spiegarne il funzionamento ed ottenere adesioni.

 

Franco Artusio, sindaco di Guarene, primo comune nella Granda ad applicare il Controllo del Vicinato si è soffermato sull’importanza dello stesso, sui risultati che si ottengono in funzione della coesione sociale tra  cittadini, nella collaborazione con le forze dell’ordine e sull’effetto di deterrenza che, pur non potendo eliminare i fenomeni di microcriminalità, tuttavia li può contenere facendo venire meno il senso di impunità nei malviventi. Massimo Iaretti, referente regionale dell’Associazione Controllo del Vicinato, ha invece inquadrato il sistema nelle sue linee generali, sottolineando che, partito più tardi in Piemonte rispetto ad altre regioni, stia registrando una notevole crescita, grazie alla collaborazione con le amministrazioni locali. E proprio in questo senso ha illustrato la recente adesione del Comune di Asti che tra pochi giorni inizierà il suo giro di incontri di informazione e di contatto con la popolazione.

 

(Foto: il Torinese)

 

“TETRARECITAL, il Risveglio in un Sogno”

tetrarecital

Uno spettacolo unico nel suo genere che unisce quattro arti in contemporanea: danza, musica, teatro e cinema

 

https://m.youtube.com/watch?v=X7VCFXZC0m4

 

 

Il 13 novembre  alle ore 17, la Sala delle Colonne di Palazzo Civico ospiterà “TETRARECITAL – Il Risveglio in un Sogno”, uno spettacolo unico nel suo genere che unisce quattro arti in contemporanea: danza, musica, teatro e cinema. Il progetto nasce da un’idea originale dell’ eclettico Rodolfo Tabasso (originario di Pecetto), attore, sceneggiatore e regista teatrale, nonché protagonista di fiction televisive e autore di un libro.

 

“In greco la parola tetra significa quattro”- spiega Tabasso- “ecco perché verranno portati in scena quattro diversi tipi di espressione. Ci sarà un’alternanza tra note, danza, parole e un corto cinematografico. Siamo orgogliosi di avere in scena una trentina di artisti che come noi amano e credono in questo progetto”.

 

Intorno allo spettacolo si è proprio sviluppata anche una sorta di “rete” fra le varie realtà culturali, come ad esempio la nascita dell’associazione “Esprimere Amore”, che in collaborazione con il “Laboratorio del suono” del Sermig di Torino, propone un nuovo metodo con cui gli allievi possono interfacciarsi e con cui possono interagire in una nuova forma di analisi e di ricerca delle tematiche dell’opera. A collaborare con l’attività “Esprimere Amore” vi sono anche la Polisportiva Carignano e la sezione ANA del presidente Tonino Acastello.

 

Valentina Colomo, docente presso l’istituto comprensivo scuola primaria di Carignano e assistente artistica di Tabasso, ha dichiarato : “Appoggio e sostengo il progetto di Rodolfo nelle scuole perché credo che mediante le pratiche teatrali sia possibile realizzare ottimi lavori interdisciplinari e di potenziamento della lingua straniera”- ed aggiunge – “Non bisogna poi dimenticare che fare teatro favorisce il superamento di quei problemi che accompagnano normalmente la crescita di ogni adolescente, come ad esempio la timidezza, la mancanza di autostima o magari la mancata accettazione del proprio corpo. Ecco perché è auspicabile che questa forma di educazione inizi al più presto, in modo da accompagnare l’alunno nel suo percorso formativo.”

 

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Essepiesse

La Pira, un cristiano in politica

L’evento è stato organizzato e patrocinato dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale

 

LaPiraNella Sala Viglione di Palazzo Lascaris  il vicepresidente del Consiglio regionale, con delega al Comitato Resistenza e Costituzione, Nino Boeti,  ha aperto il convegno “Giorgio La Pira, tessitore di dialoghi e di pace costituente e sindaco”. L’evento è stato organizzato e patrocinato dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, insieme a Regione Piemonte, Città di Torino e Comune di Pozzallo. La realizzazione del convegno si è avvalsa del lavoro dell’Associazione di volontariato “Politica”.

 

Boeti ha ricordato il grande lavoro “nella Commissione dei Settantacinque, insieme a Dossetti, sui primi dodici articoli della Costituzione: non solo uguaglianza e libertà, ma lavoro, assistenza e cura, senza le quali uguaglianza e libertà sono prive di contenuto”. Il vicepresidente ha pure sottolineato le lungimiranti osservazioni che La Pira, già all’epoca della Costituente, faceva al “bicameralismo, valido se i due rami del Parlamento hanno funzioni diverse”. Infine, Boeti, rievocando la vicenda che portò il politico nato a Pozzallo a rivestire per anni l’incarico di sindaco di Firenze, ha sottolineato il suo impegno per “sviluppare il senso della comunità e della appartenenza, una lezione che cercai di fare mia nel periodo che mi trovai ad essere sindaco di Rivoli (To)”.

 

Adriana Vindigni ha portato il saluto della Associazione “Politica” parlando di La Pira che teorizzava “la centralità dell’uomo nella Costituzione in armonia con il pensiero di San Tommaso”. Massimo De Giuseppe, docente dello Iulm di Milano, ha commentato tre lettere del politico nato in Sicilia per evidenziarne la visione “improntata al dialogo nel rispetto delle diversità tra culture e religioni, al fine della pace”. Secondo lo scrittore e giornalista, Raffaele Luise, che ha rievocato l’importanza del rapporto tra La Pira e il premio Nobel Léopold Sédar Senghor. L’incontro confermava l’affermazione del “riconoscimento delle diverse vocazioni dei popoli e l’importanza dei popoli africani nel Mediterraneo”.

 

Padre Marco Malagola ha svolto un “parallelismo tra il viaggio del Santo Padre a Cuba con quello del laico La Pira” nell’epoca delle prime aperture del mondo sovietico con Nikita Krusciov. Nino Giordano, docente ai Lincei di Firenze, ha dedicato il suo intervento all’umanesimo cristiano di una persona “profondamente credente e allo stesso tempo impegnata nel sociale”. Valentino Castellani, già sindaco di Torino, ha rilevato come “gli attuali governanti non devono limitarsi alla gestione del quotidiano” ma prendere esempio dalla “lungimiranza visionaria di La Pira”.

 

Luca Rolandi, direttore de “La Voce del Popolo”, che ha moderato il convegno, ha ricordato che “La Pira ha attraversato con la sua vicenda un secolo di tragedie che hanno fruttato sofferenza ma anche brillanti spunti per la sua visione sociale e cristiana”.Nel corso del seminario è stato proiettato un video sulla vita di La Pira, “Testimonianza e Vocazione”, curato da Grazia Dormiente e Massimo Assenza mentre, all’inizio sono stati letti diversi brevi messaggi di saluto, tra i quali quello del presidente della Regione, Sergio Chiamparino, e quello dell’assessore regionale alla Sanità, Antonino Saitta.

 

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Il Valsusa Filmfest anche su tablet e smartphone

La principale novità consiste nell’inserimento di una categoria riservata a giovani under 20 e a cortometraggi girati con qualsiasi supporto, smartphone e tablet compresi

 

film cinemaE’ stato pubblicato nel sito www.valsusafilmfest.it il bando di concorso cinematografico della XX edizione del Valsusa Filmfest, nato nel 1997. Filmakers italiani e stranieri sono inviatati a partecipare e nel sito sono reperibili il bando completo, la scheda di partecipazione e tutte le informazioni sulle modalità e sulle regole di iscrizione.

La principale novità consiste nell’inserimento di una categoria riservata a giovani under 20 e a cortometraggi girati con qualsiasi supporto, smartphone e tablet compresi. Vengono confermate le sezioni “Cortometraggi” e “Videoclip” e la sezione Memoria Storica cambia il nome in “Fare Memoria” per sottolineare l’apertura ad opere che abbiano come tema avvenimenti di attualità.

LE 4 SEZIONI DI CONCORSO: CORTOMETRAGGI, LE ALPI, FARE MEMORIA  E VIDEOCLIP

La sezione Cortometraggi è a tema libero e possono partecipare film e video di finzione della durata massima di 15 minuti, senza preclusione di stili, generi e tecniche di realizzazione.

La sezione Le Alpi è riservata a filmati sul tema della montagna: dall’alpinismo e altri sport verticali all’esplorazione, dalla salvaguardia dell’ambiente e delle specie animali alla cultura, la vita e le abitudini di piccole e grandi comunità. La categoria “Sguardi giovani sulle Alpi” è riservata a ragazzi sino ai 20 anni di età e a cortometraggi girati con qualsiasi supporto, smartphone e tablet compresi, con durata massima di 5 muinuti.

La sezione Fare Memoria, proposta in collaborazione con l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), è riservata ad opere che intendono “fare memoria” di una testimonianza del passato, ispirata al tema o ai valori della Resistenza grazie a cui l’Italia è divenuta un paese di democrazia, o di un avvenimento di attualità che quei valori interpreta. Il filmato vincitore sarà proiettato il 25 Aprile presso il Museo Diffuso della Resistenza di Torino.

La sezione Videoclip è riservata a videoclip musicali a tema libero della durata massima di 6 minuti, senza preclusione di stili o generi musicali, ma il cui brano non sia una cover di altri artisti.

LA PROGRAMMAZIONE

Tra febbraio e marzo si svolge la rassegna “Cinema in Verticale” organizzata dall’Associazione Gruppo 33 di Condove con filmati di alpinismo e di cultura alpina in genere. Il Valsusa Filmfest  si svolge nel mese di aprile e ogni anno propone uno o più temi specifici di riflessione, sulla base dei quali vengono organizzati la maggior parte degli appuntamenti. Da cinque anni è attiva una collaborazione con il “Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà” di Torino che ospita, il giorno 25 aprile, la proiezione del filmato vincitore del concorso Memoria Storica, da quest’anno rinominato “Fare Memoria”.

Massimo Iaretti

I rapporti commerciali con l’Iran hanno regole definite

iranL’ accordo che i cinque membri permanenti del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite Cina, Francia, Russia, Regno Unito, Stati Uniti (più Germania), e l’Unione Europea hanno definito con l’Iran, prevede la rimozione di alcune sanzioni politiche ed economiche nei confronti del Paese

 

di Paolo Pietro Biancone *

 

Import/export con l’Iran: al via regole sanzionatorie. Il Joint Comprehensive Plan of Action (JCPoA), ossia l’accordo che i cinque membri permanenti del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite Cina, Francia, Russia, Regno Unito, Stati Uniti (più Germania), e l’Unione Europea hanno definito con l’Iran, prevede la rimozione di alcune sanzioni politiche ed economiche nei confronti del Paese (nuclear related secondary sanctions), a seguito dell’abbandono del piano di sviluppo di materiale fissile idoneo alla produzione di armi atomiche. Nuove prospettive dunque in un contesto di un volume di import di circa 60 miliardi di dollari registrato nel 2014 di cui circa 10 dall’Unione Europea.

 

I riflessi sull’attività commerciale delle banche e imprese italiane non sono di poco conto. Innanzitutto, Il JCPoA elenca una serie di soggetti iraniani che beneficeranno della rimozione delle sanzioni mentre stabilisce che altri, per via del legame con le attività atomiche del Paese, saranno ancora oggetto di provvedimenti sanzionatori. Inoltre, saranno rimosse solamente le sanzioni secondarie: in sostanza, solo i soggetti che non presentano una connessione significativa con gli Stati Uniti potranno ristabilire rapporti commerciali e finanziari. La definizione della connessione significativa è piuttosto labile ed il Dipartimento di Stato (tramite lo Office of Foreign Asset Control, OFAC) potrà fornire assistenza nell’identificazione dei soggetti abilitati all’attività con l’Iran: esiste, però, un’apertura alle società statunitensi per le transazioni nei settori dell’aviazione civile (Boeing), alimenti e tappeti e quelle transazioni condotte da filiali estere di aziende statunitensi (previa verifica con OFAC). Resteranno comunque vietate le transazioni in Dollari.

 

L’esperienza sul campo conferma che, diversamente da quanto spesso si assume, il commercio estero UE con l’ Iran è libero: è tuttavia opportuno corredare/integrare la documentazione di import/ export con l’  Export Clearance, rilasciata  dall’ European Institute for Export Clearance (www.eifec.org), un’organizzazione con il compito di promuovere la sicurezza internazionale attraverso la conformità delle esportazioni: affianca le aziende, associazioni, organizzazioni, professionisti, etc. nelle transazioni commerciali con i Paesi soggetti a sanzioni (Iran, Russia, Cuba, etc.), al fine dell’adempimento della normativa in materia di import/export. Per quanto riguarda l’Italia, Eiefec ha firmato due accordi istituzionali con l’Università e il Politecnico di Torino, che forniscono servizi di formazione e di ricerca in materia.

 

* Director of the European Research Center for Islamic Finance

Editor in Chief European Journal of Islamic Finance

Department of Management

University of Turin