Cristiani in Siria e Iraq ai tempi del Califfato

IIRAQ ESODO 2l settimanale “Il Nostro Tempo”, insieme con la Diocesi di Torino, organizza un convegno internazionale

Per la prima volta a Torino i Patriarchi delle Chiese orientali del Medio Oriente. In occasione del 70mo anniversario di fondazione, il settimanale “Il Nostro Tempo”, insieme con la Diocesi di Torino, organizza un convegno internazionale sulla drammatica situazione dei cristiani in Siria e in Iraq nel contesto della guerra civile che insanguina i due Paesi devastati dalla violenza e dal fanatismo religioso dello “Stato islamico” del Califfo. A Baghdad vivevano 750.000 cristiani, adesso si sono ridotti a 200.000. A Bassora, nel sud dell’Iraq, sono rimaste appena 500 famiglie. In Siria, all’inizio della guerra nel 2011 i cristiani erano due milioni, 700.000 dei quali sono stati costretti a fuggire e ad abbandonare le loro case. I cristiani in Siria e in Iraq continuano ad essere perseguitati dal sempre più diffuso radicalismo islamico diventato l’ideologia da combattere. L’Onu e l’Europa parlano di genocidio. Sul tema ” Cristiani d’Oriente: dopo 2000 anni una storia finita?” interverranno Ignace Youssef III Younan, Patriarca siro-cattolico di Antiochia, monsignor Basel Yaldo, vescovo di Baghdad, giornalisti, esperti e studiosi del Medio Oriente. Il convegno, che si terrà martedì 26 aprile alle ore 17,30 al Sermig in piazza Borgo Dora 61 a Torino, sarà aperto dai messaggi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dell’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia e del sindaco Piero Fassino e vedrà gli interventi del vice ministro degli Esteri Mario Giro e dell’europarlamentare Patrizia Toia.

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