ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 59

Da Borello Supermercati un bonus in busta paga ai dipendenti

250 Euro in più con l’ultimo stipendio. Fiorenzo Borello: “Non una spesa ma un investimento per la nostra comunità aziendale”

Le famiglie, da un lato, devono barcamenarsi con i prezzi ovunque  in aumento. I supermercati, dall’altro, sono alle prese con la contrazione dei consumi. In questo periodo non proprio semplice in cui tutti devono cercare di far quadrare i conti Fiorenzo Borello, fondatore e responsabile di Borello Supermercati ha fatto una scelta coraggiosa destinando un bonus di 250 euro in aggiunta allo stipendio mensile consegnato nei giorni scorsi ai suoi dipendenti. In totale 200mila euro detassati e dunque tutti usufruibili. “Per l’azienda è stato un impegno non di poco conto, – commenta Borello – ma i nostri 750 collaboratori sono una vera e propria famiglia. Quindi considero questa scelta non una spesa bensì un investimento sulle risorse umane, un piccolo aiuto per affrontare più serenamente la quotidianità”.

Del resto la nota catena piemontese di supermercati, sulla piazza da circa 50 anni, non è nuova a iniziative di carattere sociale. Numerose infatti le attività in collaborazione con le realtà locali del volontariato, dell’associazionismo, dello sport e della cultura.
Già durante il periodo Covid Borello Supermercati aveva destinato ai dipendenti un contributo straordinario.
Cerchiamo di ‘fare comunità’ – aggiunge Borello – coniugando la serietà imprenditoriale, la qualità dei prodotti e la ricerca della filiera corta con un iniziative concrete nei confronti del territorio”. Lo scorso anno Borello Supermercati ottenne da Altroconsumo il riconoscimento della seconda posizione nazionale per la qualità della carne nei supermercati. Tra i numerosi prodotti in vendita anche i vini del celebre cantante Al Bano, grande amico di Fiorenzo Borello (foto di copertina).

App Iren, l’ambiente a portata di mano

MIAT E CITTA’ DI TORINO LANCIANO IL NUOVO STRUMENTO PER CONOSCERE I SERVIZI AMBIENTALI

  • La app offre informazioni puntuali, accessibili e personalizzabili sui servizi ambientali gestiti da Amiat
  • La app consente di ricevere notifiche personalizzate su aggiornamenti e variazioni di servizi, incluso un reminder sulla categoria di rifiuto ritirata giorno per giorno

 

 

 Amiat Gruppo Iren e la Città di Torino hanno presentato  la nuova App Iren Ambiente, una nuova applicazione per informare e supportare gli utenti in tutte le attività legate ai servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti che l’azienda realizza sul territorio.

La app, disponibile gratuitamente per il download per sistemi Android e IOS, mira a fornire ai cittadini informazioni complete, tempestive e personalizzate, integrando funzionalità e applicazioni in un unico strumento. Con l’obiettivo di permettere una comunicazione puntuale e tempestiva tra azienda e utenti, la app fornirà in tempo reale avvisi e notizie riguardanti i servizi ambientali erogati, nonché su eventuali aggiornamenti e variazioni, incluso un servizio di notifica che ricorda quotidianamente la categoria di rifiuto ritirata dagli operatori il giorno successivo.

La nuova applicazione andrà a sostituire Junker, che attraverso un messaggio rinvierà i propri utenti a quella Iren Ambiente, sviluppata in totale continuità per agevolarne il passaggio. Nei prossimi mesi la nuova app verrà implementata con ulteriori funzionalità

Grazie alla geolocalizzazione, gli utenti potranno visualizzare i punti di interesse, come gli sportelli dedicati e i punti di raccolta gestiti da Amiat a Torino, nonché informazioni puntuali su orari e rifiuti conferibili nei centri di raccolta, e i calendari sempre aggiornati della raccolta. Sarà inoltre possibile prenotare il ritiro dei rifiuti ingombranti o effettuare segnalazioni ambientali.

La app fornisce inoltre un aiuto per differenziare senza dubbi o errori i rifiuti domestici, con la possibilità di riconoscere i prodotti inquadrandone il codice a barre con la fotocamera, o tramite filtri di ricerca, e smaltirli quindi nel modo corretto secondo le indicazioni dei diversi comuni.

“Una corretta differenziazione, separando bene i materiali e i prodotti, è essenziale per migliorare la raccolta e far sì che i rifiuti possano essere trattati correttamente  – ha commentato l’assessora all’Ambiente Chiara Foglietta -. Avere a disposizione uno strumento come la nuova App di Amiat potrà essere di supporto a tutti i cittadini, un modo agile e veloce col quale fornire informazioni utili e ricevere segnalazioni per garantire un servizio più efficiente e tempestivo”.

La qualità dei servizi offerti da Amiat non può prescindere da una comunicazione sempre più capillare e personalizzata nei confronti dei cittadini. – commentano Paola Bragantini e Gianluca Riu, presidente e amministratore delegato di Amiat -. La nuova App Iren Ambiente va esattamente in questa direzione, poiché permette da un lato di offrire uno strumento efficace e funzionale, dall’altro di rispondere alle esigenze puntuali di ogni cittadino”.

La Regione riapre lo sportello delle aziende piemontesi in crisi

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Lunedì 26 febbraio: questa la data in cui riapre lo sportello del bando “Interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura L.R. 34/04 – Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027″. Senza un sostegno significativo della Regione molte aziende rischiano di chiudere per sempre. Ecco perché la Misura si pone l’obiettivo di agevolare le imprese che intendano acquisire aziende in crisi conclamata, unità produttive (impianti, stabilimenti produttivi e centri di ricerca) a rischio di definitiva chiusura o già chiusi per cessazione dell’attività o dell’impresa.  Per questa misura la dotazione di fondi regionali è 4,2 milioni di cui 2,7 destinati alla Linea Investimenti e 1,23 milioni dedicati alla Linea Occupazione. Rispetto alla versione precedente del bando, è stata abbassata la soglia di accesso per le PMI, rispettivamente euro 500.000 per le piccole ed euro 1.000.000 per le medie, mentre resta pari a euro 1.500.000 la soglia per le grandi imprese.

Con questo atto si provvede alla concessione di agevolazioni a imprese acquirenti di qualsiasi dimensione e a Imprese e lavoratori per progetti di investimento iniziale finalizzati a rilevare:

– aziende o rami di aziende localizzate in Piemonte, con i relativi impianti, stabilimenti produttivi e centri di ricerca ed i connessi attivi, materiali ed immateriali, in situazioni di crisi conclamata, a rischio di definitiva chiusura o già chiusi per cessazione dell’attività o dell’impresa.

Possono essere finanziati anche:

– interventi che prevedano l’affitto di aziende o rami d’azienda purché abbiano le caratteristiche identificate dalla misura.

Tali interventi sono ammissibili solo se finalizzati alla successiva acquisizione a titolo definitivo. Fa parte delle agevolazioni previste dalla Misura la concessione di incentivi per l’assunzione di lavoratori da impiegare nell’azienda o nel ramo di azienda oggetto dell’acquisizione. La linea di incentivazione all’assunzione prevede un contributo alle imprese per inserimenti di personale a tempo indeterminato L’intervento deve consentire di mantenere o di raggiungere, al termine del primo anno solare successivo a quello di conclusione dell’investimento (anno a regime), almeno il 40% dell’occupazione presente nell’azienda o nel ramo d’azienda oggetto di acquisizione.

Riapriamo uno sportello importante per il nostro territorio. Abbiamo il dovere di aiutare il mondo delle imprese e dare un sostegno ad aziende in crisi che grazie all’intervento di investitori possono riemergere da momenti di difficoltà, oppure di favorire il ricambio generazionale – afferma l’Assessore alle attività Produttive Andrea Tronzano. Tale sostegno è volto a contrastare i processi di deindustrializzazione in atto e recuperare a fini produttivi i siti industriali dismessi o a rischio di dismissione, salvaguardando il patrimonio di conoscenze e di specifiche competenze professionali– continua l’Assessore Tronzano – nonché di favorire il mantenimento, il miglioramento e il recupero dei livelli occupazionali.”

“Il patrimonio industriale e professionale presente in Piemonte è unico e noi vogliamo tutelarlo. Questa misura che riproponiamo con convinzione è volta a proteggere il nostro tessuto economico” spiega l’assessore regionale al Lavoro e Formazione Professionale Elena Chiorino. “Sostenere acquisizioni sane e investimenti è doveroso, perché significa difendere le nostre imprese, creare opportunità occupazionali e supportare il Made in Italy” conclude l’assessore.

Anci e Anfov: “Piemonte Innovazione e Sviluppo Next Generation”

ANCI Piemonte affida ad ANFoV l’organizzazione delle prossime due edizioni del Premio.

 

È stato siglato  l’accordo tra ANCI Piemonte e ANFoV, l’associazione nazionale con sede a Torino che riunisce i soggetti imprenditoriali e istituzionali le cui peculiarità di Innovazione tecnologica convergono per la diffusione della cultura del rinnovamento. L’accordo è volto alla realizzazione delle prossime due edizioni del Premio “Piemonte Innovazione e Sviluppo Next Generation”.

Con questo accordo, ANCI Piemonte affida ad ANFoV, fino alla fine del 2025, tutti gli aspetti organizzativi e realizzativi di un’iniziativa che, grazie a questo sodalizio, negli ultimi tre anni è cresciuta a tal punto da diventare un riferimento nella cultura dell’Innovazione, supportando decine di amministrazioni pubbliche, enti pubblici e realtà associate pubbliche nella realizzazione dei loro progetti innovativi. L’accordo prevede che ANCI Piemonte si associ ad ANFoV.

“Siamo lieti di aver trovato un accordo con ANFoV – spiega il Presidente di ANCI Piemonte Andrea Corsaro – che non solo soddisfa entrambe le parti ma che garantisce al Premio un percorso di crescita e di programmazione adeguato, permettendo di raggiungere nuovi traguardi di successo. Il Premio è giunto alla sua ottava edizione per la sezione piemontese e alla terza per quella nazionale, oltre ad aver già raccolto più di seicento progetti innovativi realizzati da Comuni e enti pubblici italiani, distribuendo sul territorio più di 250.000 euro in contributi e servizi. Un vero volano di innovazione che ha finalizzato concretamente l’impegno di ANCI Piemonte al fianco dei Comuni per uno sviluppo sostenibile, efficiente e efficace delle comunità, sfruttando l’opportunità delle tecnologie e della progettualità. Il Premio si pone in armonia con i principi del programma “Next generation UE” e del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, ed è rivolto alle amministrazioni e agli enti pubblici, intende valorizzare progetti in fase di attivazione o già attivi che siano promotori di tali principi. Si articola in due sezioni: Piemonte e Nazionale. Eroga premi in denaro e servizi destinati, tramite una giuria selezionata, a supportare la realizzazione dei progetti che sono stati candidati. Nella sua ultima edizione 2023 si sono candidate 121 realtà pubbliche da tutta Italia, con un bacino di cittadini coinvolti di circa 11 milioni di persone”.

“Siamo orgogliosi di questo nuovo accordo con ANCI Piemonte – spiegano il Presidente e il Segretario Generale di ANFoV, rispettivamente Umberto De Julio e Antonello Angeleri – per l’organizzazione e la realizzazione del Premio, che non solo dimostra la bontà dell’impegno della nostra associazione negli ultimi anni per la crescita dell’iniziativa, ma vuole rinsaldare una collaborazione virtuosa tra le nostre realtà, che ha permesso di raggiungere lusinghieri successi nelle passate edizioni. Ringraziamo ANCI Piemonte e ANCI  Nazionale, con cui abbiamo collaborato negli ultimi tre anni, per la fiducia che ci viene concessa. Il Premio realizza lo spirito di rinnovamento dettato dall’agenda europea, coniugando le finalità della nostra associazione, che dal 2023 è anche sede Hub per il Nord Italia del progetto europeo per la trasformazione digitale sicura di PA e Imprese, con le necessità delle amministrazioni pubbliche di essere accompagnate e supportate attraverso l’opportunità che derivano dal know how di aziende private di eccellenza e nostre associate, nel percorso di crescita digitale al servizio di cittadini e imprese”.

 

Mara Martellotta

 

Confagricoltura Piemonte a Bruxelles

“L’agricoltura ha un ruolo fondamentale

nella mitigazione dei cambiamenti climatici”

Lunedì 26 febbraio si svolgerà a Bruxelles, nella sede del Copa-Cogeca, l’Assemblea di Confagricoltura: la Federazione regionale degli agricoltori esporrà in un documento tecnico le criticità del settore piemontese, evidenziando l’impegno degli imprenditori agricoli piemontesi nella salvaguardia del territorio e dell’ambiente a dimostrazione del fatto che il settore è sempre più ecosostenibile, nonostante gli scarsi riconoscimenti

In queste ultime settimane in cui le piazze italiane ed europee sono animate dalle proteste degli agricoltori, Confagricoltura Piemonte, in previsione dell’Assemblea del prossimo 26 febbraio nella sede del Copa – Cogeca a Bruxelles , in concomitanza con il Consiglio dei ministri agricoli della Ue e con la presentazione della proposta della Commissione per la semplificazione delle regole comunitarie, si è adoperata per raccogliere le istanze del settore. Il malessere è causato dal perdurare di uno stato di crisi globale e di complessità crescenti quali la pandemia, la guerra in Ucraina e nel Medio Oriente, una riforma della PAC che non ha tenuto conto di quanto è accaduto negli ultimi anni e che incentiva gli agricoltori addirittura a non produrre, lasciando terreni incolti e non produttivi, a fronte di domande di cibo incrementate costantemente.

L’agricoltura piemontese affronta con grande capacità di interpretazione e flessibilità le nuove sfide, che da sempre e soprattutto nell’ultimo decennio pervadono il settore” ha dichiarato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e imprenditore agricolo cuneese. “ È leva strategica per la tutela dell’ambiente. Rinnoviamo ogni giorno il nostro impegno a promuovere la crescita sostenibile della produttività agricola, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la riduzione delle emissioni di gas serra investendo in tecnologie all’avanguardia e in innovazione, esponendoci a spese che molto di frequente vediamo remunerate con profitto”.

 

È recente l’accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul primo quadro volontario per la certificazione di assorbimenti di carbonio a livello dell’UE che però soddisfa in parte le richieste di Confagricoltura: “ Un passo avanti verso il riconoscimento del ruolo dell’agricoltura nella mitigazione dei cambiamenti climatici” afferma Allasia “Ma constatiamo che viene tagliato fuori un settore, quello della zootecnia, che escluso dal meccanismo di certificazione sulla riduzione delle emissioni di metano, non adotterebbe quelle pratiche volte a ridurre gli impatti complessivi necessarie alle aziende”.

 

Confagricoltura Piemonte promuove da molti anni ormai un approccio alla terra che garantisca un futuro alle nuove generazioni, rispondendo alle esigenze di mercato e alle richieste di una Politica Comunitaria che dovrebbe plasmarsi più alla realtà che a saggezze convenzionali ormai non più attuabili.

Questa riforma “figlia” del Green Deal comunitario e della strategia “Farm2Fork ” è insostenibile per le imprese in quanto riduce gli incentivi a fronte di maggiori impegni (e quindi costi) da rispettare a carico delle imprese stesse. Una situazione che difficilmente sta in piedi; una equazione di sostenibilità, economica, sociale ed ambientale, impossibile da risolvere” ha poi concluso il presidente Allasia. 

Arriva da Torino il primo QR Code per non vedenti e ipovedenti

Arti Grafiche Parini presenta TQ Braille™, l’idea che rende il packaging più inclusivo e innovativo per tutti.

 

Presentato in occasione della Giornata Nazionale del Braille e già patrocinato dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), il nuovo progetto dell’azienda piemontese permetterà ai consumatori con menomazioni visive di accedere alle informazioni dei prodotti attraverso l’utilizzo del sistema Braille.

 

Nasce a Moncalieri, in provincia di Torino, il primo QR Code per le persone non vedenti e ipovedentiArti Grafiche Parini, azienda piemontese con oltre sessant’anni di esperienza nel settore della stampa commerciale, editoriale e nel packaging, presenta il nuovo progetto TQ Braille™. Annunciato in occasione della Giornata Nazionale del Braille (21 febbraio) e con il patrocinio dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), sezione territoriale di Torino, TQ Braille™ vuole reinventare le modalità con cui i consumatori con menomazioni visive, oltre due milioni in Italia e 260 milioni nel mondo (dati OMS), possono accedere alle informazioni dei prodotti in fase di acquisto, per un consumo sempre più sostenibile e inclusivo.

 

TQ Braille™ si compone di una cornice punzonata con la parola QR in caratteri Braille, che circonda un QR code collegato a una pagina Web con tutte le informazioni inerenti al prodotto, leggibili e ascoltabili attraverso sistemi di screen reader come VoiceOver di iOS e Talk Back di Android. Il metodo permette quindi un accesso agevole a informazioni come dichiarazioni nutrizionali, istruzioni d’uso, direttive per lo smaltimento e molto altro, il tutto con una stampa a punti che può essere eseguita su diverse aree della confezione, con dimensioni diverse e su diversi tipi di materiale da imballaggio, mantenendo un costo trascurabile e confermandosi adattabile a prodotti di qualsiasi settore mercoleogico.

 

Un’idea semplice ma capace di fornire una soluzione concreta e mirata per rispondere alle esigenze specifiche di non vedenti e ipovedenti e al loro diritto, comune a ogni consumatore secondo il Regolamento UE 1169/2011, di poter comprendere, valutare e usare un prodotto: TQ Braille™ rinnova il ruolo del packaging come ponte tra consumatore e produttore, da oggi ancora più accessibile, sostenibile e contemporaneo.

 

Il progetto ha già riscontrato un forte interesse dal mondo produttivo, manifatturiero e del Food&Beverage. Le prime aziende che introdurranno TQ Braille™ in alcuni loro packaging sono piemontesi: Costadoro SpaCandioli Srl e Caseificio Pugliese F.lli Radicci Spa . Queste collaborazioni saranno presentate in occasione di Horeca Expoforum, che si terrà a Torino dal 17 al 19 marzo e che vedrà la partecipazione di Arti Grafiche Parini nello stand di Exclusive Brands Torino.

 

 Siamo molto orgogliosi di presentare TQ Braille™  annuncia Alberto Parini, CEO & Founder di Arti Grafiche Parini  con questo progetto vogliamo dare una soluzione a un problema reale per milioni di persone in Italia e nel mondo. L’azienda è da sempre impegnata nel soddisfare tutte le esigenze del cliente e nel rendere il nostro lavoro una risposta concreta ai bisogni della comunità. Vogliamo che con TQ Braille™ si compia un vero passo in avanti per quanto riguarda i diritti del consumatore, declinandoli in un mondo sempre più inclusivo e accessibile. I primi riscontri delle aziende Food&Beverage e il patrocinio dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, con cui stiamo lavorando fin dai primi step del progetto, dimostrano che siamo sulla buona strada. Per noi è una sfida molto ambiziosa anche dal punto di vista degli investimenti e delle risorse interne coinvolte: siamo convinti che mettere in campo tutti i nostri sforzi farà la differenza soprattutto in questo momento di lancio”.

 

“La tecnologia, se usata con sapienza, può avere un impatto estremamente positivo sulla vita delle persone con disabilità visiva – spiegano il presidente UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino, Gianni Laiolo, e il responsabile del comitato informatico Alessio Lenzi . Siamo felici che l’azienda Arti Grafiche Parini abbia voluto investire in una soluzione immediata e di pronto uso. Grazie a TQ Braille™, sarà più semplice, per chi non vede o ha gravi minorazioni visive, accedere a informazioni altrimenti difficili da trovare. La strada verso la piena inclusione passa anche da questi accorgimenti, utili nel quotidiano”.

Università di Torino e Lavazza insieme per la ricerca sul caffè del futuro

 

 

Venerdì 23 febbraio scorso l’Università di Torino e la Lavazza hanno siglato un accordo di collaborazione triennale su ricerca, innovazione e formazione legato al progetto Butterfly area, l’area dedicata alla sperimentazione e ricerca tra università e imprese all’interno del nuovo campus della Città delle Scienze e dell’Ambiente di Grugliasco.

Con questa intesa Lavazza e UniTo vogliono individuare nuovi modelli e strategie che consentano di rafforzare il legame con il territorio, anche in termini sociali e culturali, incentivando l’internazionalizzazione delle attività di ricerca e formazione.

Nell’ambito specifico della progettualità legata alla Butterfly area UniTo e Lavazza stanno lavorando a una serie di progetti attivati nel 2023, che si svilupperanno nei prossimi anni e che si concentreranno su alcuni dei filoni di interesse reciproco presentati nella fase di avvio di questa collaborazione. Il primo riguarda “il futuro del caffè, il caffè del futuro”, attivazione di progetti di ricerca mirati ad affrontare le sfide del settore del caffè in termini di sostenibilità, valorizzazione della materia prima e innovazione in campo agricolo. Il secondo aspetto riguarda il consumo del caffè e l’impatto sul benessere giovanile, un’indagine approfondita che indaga, tramite un approccio di ricerca interdisciplinare con l’utilizzo delle neuroscienze, la relazione tra componenti del caffè e il benessere del consumatore giovane.

Per il 2025 Lavazza e UniTo sono già al lavoro alla progettazione, insieme ad altre aziende dell’ecosistema Butterfly area, a due ambiziose iniziative. La prima si chiama Coffee HUB, scuola di alta formazione, che fa nascere a Torino un centro di riferimento a livello italiano per studenti e aziende sui temi del caffè; la seconda si chiama Laba, laboratorio tecnologico alimentare, che vuol dire costruire nella butterfly area un laboratorio per imprese e ricercatori con impianti innovativi che, sfruttando tecniche all’avanguardia come il plasma freddo, l’HPP, le radiofrequenze, le microonde, possano essere utilizzati per processare alimenti a livello pilota, consentendo di valutare a livello produttivo l’applicabilità della tecnologia, l’applicabilità alle diverse matrici e gli effetti sul prodotto finito.

Lavazza collaborerà insieme ad UniTo nell’ambito delle attività di placement finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro di studenti e laureati, attraverso l’alternanza tra momenti di studio e di pratica. È disponibile a finanziare posti aggiuntivi di dottorato con programmi di ricerca e assegni di ricerca e a partecipare alla realizzazione di nuovi master universitari.

Per l’attuazione dell’attività di ricerca, sviluppo, innovazione e didattica, formazione e networking Lavazza investirà 200 mila euro l’anno per tre anni. L’accordo potrà essere rinnovato alla scadenza per una equivalente durata con la definizione di un nuovo budget.

 

Mara Martellotta

Due progetti della Città di Torino si aggiudicano “La città per il verde”

 

Due iniziative della Città di Torino, Torino Spazio Pubblico e CWC City Water Circles – Open 011, sono state premiate con il prestigioso riconoscimento “La città per il verde”. Questo premio celebra i comuni italiani che si distinguono per l’innovativa gestione del proprio patrimonio verde, anche attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini nella cura degli spazi pubblici.

La cerimonia di consegna del Premio, promosso dalla casa editrice “Il Verde Editoriale” e giunto alla sua 24a edizione, si è svolta oggi a Milano all’interno di “Myplant & Garden”, fiera professionale dell’orto-florovivaismo, del garden e del paesaggio. I riconoscimenti alla Città di Torino sono stati ritirati da Chiara Foglietta, assessora all’Ambiente e alla Transizione ecologica, accompagnata dall’architetto Alessandra Aires (a cui è andato il riconoscimento ‘Donna del paesaggio weTree) e dall’ingegnere ambientale Laura Ribotta del team del progetto CWC e da Giulio Taurisano, responsabile di Torino Spazio Pubblico.

Torino Spazio Pubblico è stato premiato in particolare nella sezione “migliore iniziativa di volontariato per la gestione degli spazi verdi urbani”, per “l’esemplare contributo al decoro e al miglioramento estetico della città, con positive ricadute di stimolo alla valorizzazione e rispetto del verde degli abitanti”, come si legge nelle motivazioni. Il progetto CWC è risultato invece vincitore del premio “Verde Urbano” per i comuni con più di 50mila abitanti, per la “realizzazione di un’area verde sperimentale tesa all’integrale e diversificato utilizzo dell’acqua piovana in uno spazio ridotto come quello di un terrazzo”, in un progetto “che dimostra come sia possibile trasformare luoghi marginali in scrigni di rigenerazione urbana sostenibile”.

Progetto di cittadinanza attiva per la cura degli spazi verdi, Torino Spazio Pubblico nasce nel 2013, incardinato presso gli uffici della Divisione Verde e Parchi della Città, con l’obiettivo di elevare lo standard degli interventi essenziali già garantiti dall’amministrazione pubblica. Dal suo avvio ha coinvolto oltre 2100 cittadini in più di 160 aree verdi. Attualmente, circa 300 volontari partecipano attivamente ogni settimana, dedicandosi alla pulizia e ad interventi di piccola manutenzione del verde e degli elementi di arredo urbano in 40 aree della città, tra parchi, giardini, piccole aiuole e aree verdi residuali. Numerose realtà del terzo settore collaborano al progetto, inclusivo anche verso persone con disabilità, immigrati di recente arrivo in Italia o individui soggette a misure alternative alle pene.

CWC City Water Circles è un progetto europeo al quale ha partecipato la Città di Torino, che si pone l’obiettivo di riformare i sistemi delle infrastrutture idriche urbane obsolete, proponendo un approccio di economia circolare per generare benefici economici e ambientali. La promozione di una cultura del risparmio idrico e l’utilizzo di risorse idriche non convenzionali, come le acque piovane urbane, rivestono infatti un’importanza cruciale in un contesto di cambiamenti climatici accelerati e della necessità di rendere le città più resilienti. A Torino la sperimentazione pilota è stata implementata presso l’Ostello Open 011 di corso Venezia 11, dove sono state realizzate una terrazza verde, una serra aeroponica e un Rain Garden, puntando a un ciclo virtuoso di risparmio e riciclo delle risorse idriche, a partire dall’acqua piovana.

Irene Bongiovanni è la nuova Presidente di Confcooperative Piemonte Nord

I risultati dell’Assemblea interprovinciale di Confcooperative Piemonte Nord tenutasi nella mattina di venerdì 23 febbraio

Nella cornice di NH Hotel Santo Stefano, in Via Porta Palatina a Torino, si è svolta l’Assemblea per il rinnovo delle cariche associative di Confcooperative Piemonte Nord. Un momento di grande importanza nel mondo cooperativo piemontese, con centinaia di cooperative presenti, e che ha visto l’elezione di Irene Bongiovanni, che riceve il testimone del Presidente uscente Gianni Gallo alla guida dell’associazione interprovinciale.

Un ringraziamento sentito al Presidente Gallo per questi anni di impegno al servizio di Confcooperative. – ha commentato la Presidente Bongiovanni – Si tratta ora di proseguire in questo importante lavoro per la cooperazione. Le sfide di questi tempi sono davvero molte e serve una squadra, il consiglio interprovinciale, che possa portare avanti con entusiasmo il modello cooperativo”.

La cooperazione nell’Area Metropolitana di Torino con un Valore della produzione di 2,7 miliardi e l’Area Nord Orientale con i suoi 1,9 miliardi generano un totale di Valore della Produzione di 4,6 miliardi, con il numero degli addetti che segna rispettivamente 41.800 e 24.902 per un totale di 66.702.

Numeri che, insieme alla viva partecipazione all’incontro, dimostrano quanto le imprese cooperative, attraverso il proprio modello democratico di fare impresa, possano avere un impatto sul territorio. Sarà proprio la capacità di costruire dal basso, con nuove idee e apertura alle criticità sociali, a rendere unico il percorso della cooperazione locale.

Il Presidente uscente Gianni Gallo, ha dichiarato: Si conclude con oggi un mandato inserito in un momento storico della cui portata ancora non ci siamo pienamente resi conto, lo scenario che si è definito in questi quattro anni, dal 2020 a oggi, è frutto di una serie di eventi che solo la storia riuscirà a leggere. Vi ringrazio, mi avete concesso fiducia e amicizia e questo è un regalo che custodirò con cura per il tempo a venire. Buon lavoro alla Presidente Bongiovanni e a tutto il nuovo Consiglio Inteprovinciale.

Nel corso dell’incontro, il filo rosso che ha legato tutti i relatori che si sono alternati è stato lo sguardo verso il futuro della cooperazione. Tutti a ribadire l’importante ruolo che le cooperative devono essere pronte a ricoprire nei prossimi anni, grazie alla loro capacità di unire impatto economico e valorizzazione territoriale. Nell’alternarsi delle tante voci intervenute, Marco Grazioli, di The European House Ambrosetti ha dato il nome al compito che spetta alle imprese cooperative: “Prendere posizione. Nel 2024 diventa fondamentale offrire un’alternativa forte all’individualismo: un’alternativa che può e deve essere data da voi cooperatori. Dovete essere orgogliosi della diversità che offrite al sistema. Sfidate le vostre convinzioni, non temete il cambiamento. La cooperazione, attraverso i motori dell’equità sociale e della solidarietà umana, può contribuire alla riduzione dei divari.

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Chi è la nuova Presidente di Confcooperative Piemonte Nord

Ire­ne Bongiovanni è nel mon­do del­la coo­pe­ra­zio­ne fin dal 2000, poco dopo aver ter­mi­na­to gli stu­di  in Lette­re moder­ne.

Comincia la sua attività professionale occupandosi di comunicazione interna, istituzionale, marketing dei servizi, marketing turistico. Collabora in seguito con alcune testate giornalistiche e cura, come consulente senior, la comunicazione istituzionale di alcuni Comuni del Piemonte.

Cooperatrice convinta è anche Pre­si­den­te nazio­na­le e regio­na­le della federazione Confcooperative Cultura Turismo Sport, l’ar­ti­co­la­zio­ne set­to­ria­le di Con­f­coo­pe­ra­ti­ve che si occu­pa di Cul­tu­ra, Turi­smo e Sport.

Sagre e fiere da “export”. Il Piemonte delle eccellenze vuole farsi conoscere in tutta Italia

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Vini, tartufi, enogastronomia: le ricchezze del Piemonte escono dai loro confini per farsi conoscere in tutto lo Stivale. È sbarcato a Roma “Fieramente in Piemonte”, il progetto di promozione lanciato dall’Assessorato all’Agricoltura e Cibo della Regione in collaborazione con Visit Piemonte per promuovere a livello nazionale le fiere e sagre enogastronomiche locali legate ai prodotti tipici e di qualità è stato presentato infatti nella Capitale.

Al momento viene proposta una rassegna di 58 fiere e sagre indicate dai 54 Comuni, che per primi hanno aderito all’iniziativa mentre altri si stanno aggiungendo alla lista. Ad ognuna è dedicata una scheda consultabile con il motore di ricerca presente in https://www.visitpiemonte.com/it/gusto/fieramente-piemonte-piccole-sagre-grandi-prodotti Le caratteristiche dei prodotti enogastronomici proposti si possono approfondire da http://www.piemonteagri.it/qualita/it/

Come ha precisato l’assessore regionale Marco Protopapa, “eventi nazionali e internazionali quali Terra Madre-Salone del Gusto, Cheese, la Fiera del Tartufo bianco di Alba, la Douja d’Or e il Festival delle Sagre di Asti ed i grandi appuntamenti sportivi come le Atp Finals di tennis sono diventati di forte richiamo turistico per il Piemonte. Una grande offerta che si arricchisce con Alto Piemonte e Gran Monferrato nominati Città europea del vino 2024. Con Fieramente invitiamo i visitatori a scegliere il Piemonte anche partecipando alle sagre a carattere locale, perché sono l’occasione per conoscere i nostri borghi, ricchi di storia e cultura, incontrare i produttori, degustare i prodotti stagionali e di qualità abbinati ai vini”.