Migliora ed è cosciente il bambino di sette anni accoltellato domenica scorsa dalla madre, di 34 anni di origini albanesi, che si è poi suicidata lanciandosi dall’ottavo piano del loro appartamento a Torino. Il bambino è ricoverato all’ospedale Regina Margherita , dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per le ferite riportate a un polmone, a fegato e milza. Fortunatamente le sue condizioni, dicono i medici , sono in “lento e costante miglioramento”. Nei prossimi giorni potrebbe essere trasferito nel reparto di Chirurgia. Ad oggi la prognosi resta riservata.
Attenzione ai banditi delle truffe affettive
«Durante le feste è più facile sentirsi soli, soprattutto se la festa è quella degli innamorati. Per questo motivo è importante che anche a San Valentino si ponga attenzione al drammatico problema delle truffe affettive. Le vittime spesso sono donne sole, che subiscono anche l’indifferenza di un tessuto sociale e familiare che è attento alla frenesia della vita quotidiana, ma sempre meno agli affetti» – così Monica Cerutti, assessora alle Pari opportunità della Regione Piemonte, ha voluto ricordare le vittime di cybercrime.
Le truffe affettive, anche conosciute come truffe romantiche, sono raggiri con i quali gli artefici fanno leva sui sentimenti e sul senso di solitudine delle proprie vittime per estorcere loro denaro. Le donne sole vengono contattate sul web e corteggiate fino al momento in cui il truffatore mette in scena un ipotetico incontro che sarà lo strumento con il quale chiederanno alla propria vittima del denaro. «I truffatori simulano problemi di ogni sorta, lo smarrimento dei bagagli, malattie, guai giudiziari o aggressioni, per poter chiedere aiuto alle donne sole che forniscono loro le somme richieste senza mai più rivederle» – ha dichiarato Monica Cerutti, assessora alle Pari opportunità della Regione Piemonte.
«La Regione Piemonte ha voluto mettere in campo un progetto concreto sostenendo la formazione di un tavolo di lavoro regionale di “Lotta al Cybercrime Truffe Affettive Italia” che si è costituito in associazione, l’A.C.T.A. (Associazione Contro le Truffe Affettive). È necessario ribadire adesso più che mai la necessità di migliorare il sistema di contrasto al cybercrime e alla sensibilizzazione delle potenziali vittime. Queste donne spesso non denunciano e non parlano con le persone che le sono vicine perché provano pudore. Questo è un errore. È fondamentale denunciare e non ci si deve vergognare davanti a un raggiro di questo tipo» – ha concluso Monica Cerutti, assessora alle Pari opportunità della Regione Piemonte.
In memoria di Carla Spagnuolo
Carla Spagnuolo – presidente del Consiglio regionale nella V legislatura e Consigliera regionale nella sesta e nella nona – è stata commemorata in Aula il 14 febbraio in apertura di seduta.
Scomparsa il 3 febbraio scorso, all’età di 71 anni, è stata anche dirigente della Regione Piemonte, capo di gabinetto della Giunta regionale dal 1975 e consigliera comunale a Torino, dove assunse l’incarico di assessora al Decentramento e Servizi scolastici e al Commercio e Artigianato.
Carla Spagnuolo è stata la prima – e per ora unica – donna a presiedere l’Assemblea legislativa del Piemonte. Iscritta al Partito socialista italiano, nel 1989 entrò nella Direzione nazionale.
“Le commemorazioni, soprattutto quelle laiche, tendono a proporsi come momenti inoppugnabili, che rievocano emozioni e sanciscono valori da tutti condivisi, al di là delle opinioni personali – ha detto il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus – Carla Spagnuolo ha tradotto nella sua attività istituzionale ed amministrativa i valori del socialismo in cui credeva fermamente, applicandoli in scelte e atti concreti per lo sviluppo e la crescita della comunità che rappresentava. È stata dentro i processi, li ha connotati, li ha influenzati, sempre con un profilo laico, innovativo, capace di guardare oltre le ideologie e gli schemi precostituiti”. Laus ha poi proposto di dedicare al ricordo della Spagnuolo la sala di Palazzo Lascaris attigua a quella dei Presidenti, sita al pianterreno, che ospiterà le mostre del Consiglio regionale. La cerimonia, che si è svolta alla presenza del marito Luca e dei famigliari, si è chiusa con un minuto di silenzio.
MB – www.cr.piemonte.it
Un sit-in dei tassisti si è tenuto ieri sera davanti al Municipio di Torino. Sotto Palazzo Civico in circa duecento hanno manifestato contro il maxi emendamento del decreto Mille Proroghe in approvazione al Senato che, secondo i tassisti, aprirebbe la strada alle multinazionali come Uber. La sindaca Appendino è scesa dal municipio per incontrare una delegazione, assicurando che il Comune è vicino alla categoria. Se il provvedimento sarà approvato è prevista la sospensione dell’efficacia dell’articolo della legge quadro che differenzia il servizio di noleggio da quelli di taxi. In programma una assemblea nazionale dei tassisti a Roma, il 21 febbraio.
(foto: il Torinese)
Crolla antenna, un operaio morto e uno ferito
DALLA SICILIA
Aveva 52 anni, Giuseppe Romeo, l’operaio morto per il crollo di un’antenna della Telecom sulla quale stava lavorando, per conto di una ditta di Palermo. E’ rimasto ferito il collega di 33 anni, Vincenzo Miraglia, trasportato in ospedale nel capoluogo. Il traliccio che reggeva l’antenna si è spezzato alla base: i due operai erano imbracati e sono caduti a terra sotto la pesante struttura.
(foto: archivio)
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Tre auto in fiamme in corso Galileo Ferraris
Nel tardo pomeriggio di oggi tre auto sono andate a fuoco in corso Galileo Ferraris all’altezza del civico 60, nei pressi dei giardini del Fante. I vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente per domare le fiamme e sono tutt’ora in corso accertamenti . Dai primi rilievi pare che il rogo sia divampato da un’auto e che si sia esteso danneggiando gravemente altre due vetture.
Le indagini stabiliranno se si è trattato di un incendio doloso anche in considerazione delle numerose auto bruciate in diversi quartieri della città nei mesi scorsi.
CV
(foto: il Torinese)
“GIOCO D’AZZARDO: DIVERTENTE O DIPENDENTE?”
Un tema molto dibattuto e sempre più all’ordine del giorno, per un fenomeno che ha raggiunto a livello nazionale un business di 95 miliardi, il 4,4 per cento del Pil. È il gioco d’azzardo, che può diventare patologia.
Se ne parla venerdì 17 febbraio 2017, a partire dalle 20,30, a Rivoli presso la Sala consiliare di via Capra 27, al convegno «Gioco d’azzardo: divertente o dipendente? Analisi comparata del tema, in Piemonte e in Italia», organizzato dall’Osservatorio Antimafia del Comune con l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura della legalità e il rispetto delle norme, mediante iniziative di sensibilizzazione che coinvolgano la comunità.
Relatori: Paolo JARRE, Direttore del Dipartimento “Patologia delle dipendenze” dell’A.S.L. TO3; Fulvia CANINO Avvocato penalista, esperta di reati legati al gioco d’azzardo; Luciano ROSSO Direttore del Consorzio Socio Assistenziale dei Comuni di Rivoli, Rosta e Villarbasse; Franco DESSI’ Sindaco della Città di Rivoli; Paolo DE FRANCIA Assessore alle Attività Economiche della Città di Rivoli.
“Il Comune di Rivoli – afferma il sindaco Franco Dessì – ha accolto con favore la proposta dell’Osservatorio Antimafia di Rivoli di tenere questo importante appuntamento che si svolge in un momento particolarmente sensibile per la tematica del gioco d’azzardo”. “In nostro Comune – spiega il sindaco – è stato il primo ad adottare un provvedimento di limitazione degli orari di funzionamento delle slot-machine a tutela della salute dei propri cittadini. Oggi la situazione si presenta confusa, con il Consiglio di Stato che ha sospeso l’ordinanza del Comune di Torino rimandando al TAR del Piemonte una rapida decisione nel merito del ricorso presentato dai gestori”. “In attesa di tale pronunciamento – prosegue Dessì – il Comune di Rivoli non intende sospendere l’efficacia della propria ordinanza senza uno specifico giudizio da parte del TAR nei confronti di tale provvedimento”. “La tutela della salute dei cittadini è una delle funzioni primarie di un sindaco e pertanto andremo avanti fino in fondo nella battaglia contro la ludopatia e le dipendenze dal gioco, nel rispetto delle leggi e delle norme del nostro Paese”, conclude il sindaco.
“L’Italia – spiega il presidente dell’Osservatorio, Alberto Bortone – è un Paese in cui si spendono circa 1.260 euro pro capite in gioco d’azzardo, dando vita a un fatturato legale di 76 miliardi di euro all’anno e a uno illegale di almeno 10 miliardi di euro (dati 2012). Le mafie in tutta la penisola traggono grandi profitti attraverso il gioco illegale e dispongono di un efficiente sistema di riciclaggio grazie a quello legale”. “Anche per queste ragioni abbiamo deciso, come Osservatorio Antimafia di Rivoli, di organizzare un convegno su questo tema. Il contrasto al gioco d’azzardo patologico – precisa Bortone – è una perfetta declinazione degli scopi dell’Osservatorio, poiché coniuga insieme la salute e il benessere dei cittadini con il contrasto alle associazioni mafiose sul nostro territorio”.
Vera Vigevani Jarach, madre di Plaza de Mayo
Il presidente del Consiglio regionale e del Comitato piemontese per i diritti umani Mauro Laus ha consegnato, lunedì 13 febbraio a Palazzo Lascaris, una targa di riconoscimento a Vera Vigevani Jarach, ebrea italiana rifugiatasi nel 1939 in Argentina per sfuggire ai campi di concentramento e madre di Plaza de Mayo in seguito alla morte della figlia Franca negli anni della dittatura militare di Videla, per il suo impegno contro i totalitarismi e a favore dei diritti umani.
“A nome del Consiglio regionale del Piemonte, che è il primo in Italia e fin’ora l’unico ad avere istituito un Comitato per la salvaguardia e la tutela dei diritti umani – ha dichiarato Laus – siamo onorati di riconoscere l’impegno di chi, avendo vissuto sulla propria pelle alcuni degli episodi più strazianti della storia del Novecento, ha fatto della propria vita un’occasione di resistenza e di monito per le nuove generazioni”.
“La storia è maestra di vita ma, dalla sua lezione, l’umanità impara troppo poco – ha dichiarato Vera Vigevani Jarach -. Non dobbiamo arrenderci all’idea che un altro mondo non sia possibile e dobbiamo impegnarci in prima persona per l’affermazione della verità e della giustizia contro il silenzio e l’indifferenza che coprono troppi crimini”.
Alla cerimonia sono intervenuti – tra gli altri – i vicepresidenti dell’Assemblea Nino Boeti e Daniela Ruffino e del Comitato Enrica Baricco e Giampiero Leo e il consigliere Daniele Valle.
(foto: il Torinese)
UN DOCUMENTARIO SUI PROFUGHI DEL KURDISTAN IRACHENO
Domani, martedì 14 febbraio, nella Sala delle colonne di Palazzo Civico alle ore 17.00 verrà proiettato il documentario “Profughi” girato nell’inverno tra il 2015 e il 2016 nel Kurdistan iracheno nei campi di raccolta dei rifugiati e sfollati di Erbil. All’incontro saranno presenti la Sindaca di Torino, Chiara Appendino e il Sindaco della Città di Kirkuk, Ali Hassan Sardar. Il documentario, girato a Erbil nel Kurdistan iracheno a inizio 2016, presenta la difficile quotidianità nei campi profughi che ospitano milioni di rifugiati e sfollati vittime dei conflitti mediorientali. Nel filmato vengono proposte anche cinque interviste con memorie dirette di chi nel conflitto ha perso casa, lavoro, denaro e spesso i propri familiari. Il reportage è stato realizzato da Gianni Sartorio, medico torinese e presidente di “Help International”. Questa onlus torinese opera da vent’anni nella Cooperazione internazionale, dal Guatemala a Cuba, in Etiopia e Afghanistan e, da ultimo, nel Kurdistan iracheno.
DAL VENETO
Dino Bettamin, 70 anni, macellaio di Montebelluna da cinque malato di Sla ha espresso la propria volontà: “Desidero dormire fino all’arrivo della morte, senza più soffrire”. L’uomo è stato assecondato tramite la sedazione palliativa ed è stato rispettato anche il suo rifiuto a qualsiasi trattamento, compresa la nutrizione artificiale. Si tratta del primo caso di “sedazione profonda” somministrata ad un malato di Sla.
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