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Donne senza reggiseno (e uomini con) per solidarietà alla Capitana Carola

Giulia Trivero, la promotrice dell’iniziativa,  invita  tutte le donne a rinunciare al reggiseno nella giornata di domani.

‘Freenipplesday’ è il nome della protesta,  una campagna che la giovane studentessa e attrice ha ideato con l’amica Nicoletta Nobile per solidarietà con Carola Rakete, insultata sui social  per non avere indossato il reggiseno durante la sua audizione in procura ad Agrigento. “Non intendiamo dare scandalo ma denunciare una violenza che noi troviamo assurda”.  Alla campagna stanno aderendo anche numerosi uomini, che invece indosseranno il reggiseno o praticheranno un foro sulla maglietta all’altezza del capezzolo.

Aspetta la ex armato di coltello e martello

I Carabinieri delle Stazioni di Cigliano e Livorno Ferraris hanno arrestato B.A., 55enne, operaio di origini polacche, gravato da vicende penali per reati contro la persona, perché ritenuto responsabile di atti persecutori, porto abusivo di armi e di oggetti atti ad offendere.

Nel mese di giugno scorso, a seguito dei comportamenti persecutori posti in essere nei confronti dell’ex moglie mediante telefonate moleste e minacce perpetuate con assiduità, era stato raggiunto dal provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento e del divieto di comunicare con l’ex coniuge in qualsiasi modo.

L’uomo però non si era rassegnato, e nel pomeriggio del 22 luglio, nonostante fosse già gravato dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla sua ex moglie, con la quale aveva divorziato già 4 anni orsono, dopo essersi armato di un coltello ed un martello ha deciso attendere la donna all’esterno del supermercato ove abitualmente la stessa va a fare la spesa dopo la giornata di lavoro.

Uscendo dal supermercato, però, la donna si è avveduta della presenza dell’auto dell’ex marito in sosta nel piazzale, pertanto ha deciso di attendere qualche istante a muovere ulteriori passi verso il parcheggio. Pochi attimi, qualche sguardo lanciato dentro e fuori dal supermercato e poi la decisione di non attendere oltre e di informare i Carabinieri, che bene conoscevano l’intera vicenda e che l’avevano costantemente spinta ad osservare attentamente intorno a sé, invitandola ad avvertirli immediatamente qualora ritenesse di trovarsi in pericolo. La donna ha quindi chiamato il centralino dei Carabinieri riferendo la situazione, ed in pochi istanti è stata raggiunta da due pattuglie delle Stazioni di Livorno Ferraris e di Cigliano, che sin dalla prima denuncia si erano occupati dei fatti.

Giunti nell’area del parcheggio, i Carabinieri hanno presto individuato l’auto e riconosciuto il 55enne che vi si trovava a bordo. Alla vista dei militari, l’uomo ha cercato di allontanarsi, inscenando un maldestro tentativo di fuga immediatamente vanificato dall’intervento congiunto delle due pattuglie.

Bloccato ed immobilizzato, B.A. è stato arrestato e sottoposto a perquisizione personale e del veicolo, a conclusione della quale i militari hanno rinvenuto e sequestrato un coltello ed un martello.

L’arrestato, concluse le rituali formalità, è stato associato alla casa circondariale di Vercelli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ed in attesa dell’udienza di convalida, svoltasi il 25 luglio e si conclusa con la sottoposizione dell’uomo alla custodia cautelare in carcere, stante l’elevata pericolosità dimostrata.

Il Giudice che ha disposto la custodia cautelare in carcere del 55enne, ha sottolineato l’azione dei militari con una frase estremamente significativa: “…grazie alla prontezza di intervento dei Carabinieri…..è stata evitata quella che, con tutta probabilità, sarebbe stata un’azione omicidiaria – recte femminicidiaria – nei confronti della vittima”.

 

Bimbo di tre anni salvato da trapianto di cuore

Dopo un anno e mezzo di vita in ospedale grazie ad un cuore artificiale, un bambino di 3 anni viene salvato da un trapianto di cuore presso l’ospedale Regina Margherita di Torino 

Da 18 mesi viveva in una camera di ospedale (la numero 10) grazie ad un cuore artificiale, impiantato dall’équipe della Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretta dal dottor Carlo Pace Napoleone), nel gennaio del 2018. Il piccolo paziente di 3 anni era seguito dalla nascita a causa di una grave forma di cardiomiopatia dilatativa. Inserito fin da subito in lista di attesa per trapianto cardiaco, a causa dei lunghi tempi di attesa per un cuore pediatrico, che non gli avrebbero consentito di sopravvivere tanto da ricevere il trapianto, era stato connesso ad un Berlin Heart, l’unico cuore artificiale in grado di supportare un bimbo come lui. I 520 giorni di attesa della donazione, trascorsi tutti nella sua stanza al 6° piano del Regina Margherita, coccolato come se fosse a casa dall’équipe della Cardiologia pediatrica (diretta dalla dottoressa Gabriella Agnoletti) e da tutto il personale infermieristico, sono finalmente esitati nell’arrivo di un organo idoneo che è stato trapiantato nei giorni scorsi, grazie anche alla collaborazione dell’équipe dell’Elisoccorso del 118, che ha messo a disposizione un volo per ridurre al minimo i tempi di trasporto del cuore da Bergamo. Purtroppo le condizioni preoperatorie del piccolo non erano ottimali, e la ripresa dopo il trapianto è in lento miglioramento. Attualmente il piccolo paziente è ancora ricoverato presso la Terapia Intensiva Cardiochirurgica (diretta dal dottor Giorgio Ivani), in attesa che il miglioramento costante delle sue condizioni gli consenta di essere trasferito presso il reparto di degenza e successivamente di tornare a casa sua dopo più di un anno e mezzo.

I carabinieri sventano giro di usura

Nei giorni scorsi, a Torino, i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale, nell’ambito di un’indagine delegata dalla Procura della Repubblica hanno arrestato D.T. di 59 anni di Condove e sottoposto a fermo L.C., 57enne di Torino

I due, dal 2015 ad oggi, a fronte di prestiti di denaro per 57mila euro, pretedendevano ed ottenevano dalla vittima, un imprenditore torinese, 202mila euro quali crediti usurari., anche mediante azioni violente e minacciose. La vittima, infine, stanca di subire si è rivolta ai carabinieri per denunciare la sua situazione si è rivolta all’Arma. I militari hanno così organizzato un servizio di intercettazione in occasione di un incontro fissato con gli usurai, avvenuto a Collegno. Nell’occasione il 59enne è stato arrestato dopo aver ricevuto 230 euro dalla vittima, banconota recuperata a sottoposta a sequestro. Nel frattempo il 57enne torinese veniva fermato in via Asinari di Bernezzo. Con successive perquisizioni è stata rinvenuta e sequestrata la somma di 14mila euro, ritenuta verosimile provento di analoghe azioni.

 

Piccoli bulli finiscono tre anni di “pena” ed escono insultando le forze dell’ordine

Appena usciti  dal tribunale dei minori di Torino, dopo aver concluso tre anni di lavori socialmente utili per aver riempito di escrementi il panino di un compagno di scuola hanno pensato bene di festeggiare in un video insultando le forze dell’ordine. Immediatamente sui social si è scatenata la polemica: c’è chi sostiene che i ragazzi non abbiano imparato niente dopo tre anni e chi li difende sostenendo che  il loro comportamento è solo una ragazzata. Il  video è stato acquisito dai carabinieri, che hanno avviato gli accertamenti sull’episodio.

La polizia denuncia gli hooligans

Nei giorni scorsi, la DIGOS della Questura di Torino ha denunciato n.20 hooligan bosniaci (M.D. di anni 36, M.E. di anni 40, M.D. di anni 28, C.O. di anni 29, K.A. di anni 21, I.H. di anni 32, B.A. di anni 21, Z.S. di anni 23, M.D. di anni 27, M.H. di anni 24, M.M. di anni 20, H.D. di anni 21, H.A. di anni 21, P.M. di anni 21, F.E. di anni 22, G.A. di anni 20, V.S. di anni 27, S.A. di anni 24, A.A. di anni 27, C.E. di anni 25) appartenenti ai gruppi ultrà “BH FANATIKOS” e “MANIACS 1987” per possesso-utilizzo di artifici pirotecnici e travisamento.

 

Gli stessi, lo scorso 11 giugno, durante lo svolgimento, presso l’“Allianz Stadium” di Torino, dell’incontro di calcio Italia – Bosnia, valevole per la qualificazione ai campionati Europei 2020, mentre erano nel primo anello del settore ospiti, si travisavano accendendo diversi fumogeni e torce illuminanti.

 

Grazie all’attività di analisi effettuata da personale della “Squadra Indagini Tecnologiche –S.I.T.” della DIGOS di Torino delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dell’impianto sportivo è stato possibile ricostruire le fasi relative al travisamento riuscendo a riconoscere tutti coloro che si erano resi responsabili delle accensioni pericolose giungendo poi alla loro compiuta identificazione grazie ai riscontri effettuati sui sistemi informatici dei tornelli di accesso al settore ospiti.

Si fa inoltre presente che in vista del predetto match internazionale era stato predisposto un capillare servizio preventivo della Polizia di Stato al fine di monitorare gli arrivi degli oltre 5 mila supporter ospiti che consentì alla DIGOS di denunciare 2 tifosi stranieri (M.S. e Z.J. entrambi di anni 35) fermati la mattinata dell’11 giugno presso il casello autostradale di Rondissone e trovati in possesso di n.16 artifizi pirotecnici.

 

Durante le fasi di accesso allo stadio, sempre personale della DIGOS denunciò 1 ultrà ospite (P.H. di anni 25) per il possesso di .2 artifizi pirotecnici, mentre altri 2 tifosi bosniaci (M.E. di anni 27 e S.A. di anni 20) vennero deferiti all’A.G. per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale avendo gli stessi spintonato alcuni steward al pre-filtraggio e provocato subito dopo un’aggressione ai danni di un operatore di Polizia. Nel medesimo contesto operativo, personale della Polizia Amministrativa e Sociale della Questura denunciò anche 1 ultrà ospite (K.A. d i anni 28) per il possesso di 9 artifici pirotecnici.

Carabinieri, controllo del territorio in elicottero

Nella mattinata di mercoledì i carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno effettuato una massiccia operazione di controllo del territorio, concentrata soprattutto nelle aree di Collegno, Grugliasco ed Alpignano e supportata da un elicottero del Nucleo elicotteri carabinieri di Volpiano.

Sono stati controllati 29 automezzi e 37 persone con diversi esiti: un uomo è stato denunciato mentre stava commettendo un furto su un’auto nell’area di parcheggio di un centro commerciale, un 19enne è stato denunciato a piede libero perché alla guida di un’auto senza aver mai conseguito la patente, un altro perché in sella ad una bici provento di furto.

Uuomo è stato poi denunciato perché sorpreso all’interno di un supermercato a rubare generi di consumo, è stato deferito un 33enne evaso dall’abitazione dove si trovava agli arresti domiciliari, un 22enne per aver guidato con un tasso alcoolico superiore ai limiti di legge. Inoltre è stato segnalato alla prefettura di Torino quale assuntore di stupefacenti un 25enne in possesso di 3,5 grammi di marjuana.

 

Con la carne di pollo nella valigia fugge all’arrivo della polizia

Nel primo pomeriggio del 22 luglio addetti al servizio antievasione del Gtt richiedevano ausilio a personale della Polfer di Porta Nuova, impegnato in attività di vigilanza nelle aree adiacenti alla stazione, poiché in fase di controllo dei documenti ad un passeggero salito sull’autobus 68, riscontravano nominativi difformi tra la tessera BIT e il codice fiscale, mentre la carta d’identità aveva il nominativo e i timbri fortemente abrasi, da risultare praticamente illeggibili.

Alla vista della pattuglia Polfer l’uomo, cittadino straniero di probabile nazionalità ghanese sulla trentina, si dava alla fuga, abbandonando il bagaglio e i documenti personali; controllati i bagagli gli agenti rinvenivano al loro interno parecchi chilogrammi di carne di pollo priva di qualsiasi tracciatura, confezionamento e in cattivo stato di conservazione, che procedendo pertanto, anche in ragione delle alte temperature, a smaltire secondo le procedure previste.

Sono in corso accertamenti sui documenti abbandonati dall’uomo.

E’ morto Carlo Federico Grosso, principe dei penalisti

E’ morto  Carlo Federico Grosso, tra i più conosciuti penalisti italiani

E’ spirato a Torino a 81 anni.  Professore emerito di Diritto penale, ha svolto attività politica come  consigliere comunale e vicesindaco di Torino, nel Pci, e  come vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte. Nel 1994 è stato eletto nel Csm, di cui diventò vicepresidente. E’ stato il primo difensore di Annamaria Franzoni e di Calogero Mannino nel processo sulla trattativa Stato e Mafia.

Furti a donne anziane, presi i ladri

Due cittadini stranieri sono stati arrestati da agenti della Polizia di Stato del Commissariato San Secondo subito dopo aver commesso un furto e poco prima che utilizzassero indebitamente una carta di pagamento appena rubata

I poliziotti erano alla loro ricerca da qualche settimana; infatti, a partire dal mese di maggio scorso si erano registrati nel quartiere Crocetta e San Secondo diversi furti ai danni di donne anziane alla guida della propria auto che, nel momento in cui si apprestavano a parcheggiare, erano state affiancate da una 500 bianca. Alla guida, in tutte le circostanze, una persona di origini straniere che chiedeva loro delle informazioni stradali con particolare insistenza. Nel momento in cui l’auto si allontanava, l’ignara vittima si accorgeva di essere stata derubata della borsa, posta sul sedile anteriore dell’auto lato passeggero.

Inoltre, impossibilitate a bloccare le carte e i bancomat poiché private del cellulare, tutte le vittime (i casi accertati sono 6, ma si teme che possano essere anche molti di più) sono state anche immediatamente   derubate di importanti somme di denaro contante; in qualche caso, con tali carte, sono stati effettuati degli acquisti per importi superiori ai 1000 euro presso dei banchi di abbigliamento del mercato di Piazza Benefica.

L’attività investigativa del commissariato ha consentito di ricostruire tutti i movimenti dei malfattori, portando alla identificazione di almeno due degli autori dei furti (che non si esclude possano essersi avvalsi della complicità di un terzo uomo per alcuni colpi) e alla loro segnalazione alla Procura della Repubblica di Torino. Ad uno dei due arrestati sono stati attribuiti 6 episodi al suo complice 2.

Venerdì scorso, personale in servizio di Volante del Comm.to riceveva notizia dell’ennesimo furto, commesso con il modus operandi sopra descritto, in via Pastrengo, ai danni di una donna settantunenne. La Volante effettuava allora dei giri di controllo presso i principali istituti bancari della zona. Parcheggiata nei pressi all’agenzia Intesa S.Paolo di corso Bolzano/Corso Vittorio Emanuele notava proprio una 500 bianca, alla cui guida era uno dei cittadini stranieri identificati quali autori dei furti: un cittadino marocchino di 31 anni. Subito gli agenti lo fermavano, riuscendo subito dopo a bloccare anche il complice, un algerino di 47 anni, che, all’interno della saletta prelievi della banca, stava per prelevando una cospicua somma di denaro. Dentro la 500 gli agenti rinvenivamo la borsetta poco prima rubata alla signora ed un disturbatore di frequenze radio che, quando azionato, inibisce il funzionamento dei telecomandi delle autovetture, impedendone la chiusura. Inoltre, nel vano portaoggetti, è stato anche rinvenuto uno spray al peperoncino. In merito al possesso di questi due oggetti, i due maghrebini sono stati rispettivamente denunciati per possesso ingiustificato di strumenti atti ad aprire o forzare serrature e per porto di oggetti atti ad offendere.

La perquisizione presso la casa di uno degli arrestati ha, inoltre, consentito il rinvenimento e sequestro di oltre 3000 euro in contanti, cifra con ogni probabilità provento dei furti.