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Ariana Grande a Torino dopo Manchester e piazza San Carlo

Manchester e Torino, legate in qualche modo da un filo di paura. A sole due  settimane dai drammatici fatti di piazza San Carlo, Torino ospita stasera il primo grande evento di massa, il concerto al PalaAlpitour di Ariana Grande, la giovane cantante protagonista il 22 maggio scorso dello spettacolo di Manchester trasformato in tragedia dall’attentato dell’Isis. A Torino per l’evento si registra il  tutto esaurito, con un pubblico di giovanissimi fans. Da stamattina è attivo il piano di controlli e divieti: sono stati  vietati trolley, zaini, borse, macchine fotografiche,  bottiglie di vetro e lattine. Di fronte al PalaAlpitour sono state sistemate le zone di filtraggio per i controlli. Nel servizio d’ordine sono impegnati 160 steward, i cancelli sono stati aperti  alle 18.

 

 

Fiori e un manifesto per Erika in piazza San Carlo

E’ stato deposto un mazzo di fiori, vicino alla fotografia di Erika, su un manifesto che unisce dolore e proteste. “Un torinese” , questa la firma con pennarello rosso,  ha voluto ricordare in questo modo in piazza San Carlo, sulle grate dell’area recintata dall’autorità giudiziaria,  quanto accaduto la tragica sera del 3 giugno durante la proiezione su maxischermo della finale di Champions League. Erika – si legge sul manifestino – è stata “uccisa dalle nostre paure bestiali”. Ci sono poi le critiche all'”amministrazione comunale di turno”, che viene accusata di “incompetenza”.

(foto: il Torinese)

Lunedì lutto cittadino per la morte di Erika

Bandiere a mezz’asta e giornata di lutto cittadino lunedì 19 giugno, per la morte di Erika Pioletti, la donna deceduta per i traumi riportati nella notte della Champions in piazza San carlo. Lo ha disposto il Comune. I consiglieri comunali di centrodestra Napoli e Morano chiedono che vengano sospesi i festeggiamenti per San Giovanni: “C’è ben poco da festeggiare”.

 

(foto: il Torinese)

Cosa possono fare gli architetti per la città

STORIE DI CITTA’  / di Patrizio Tosetto
Possiamo definirli quasi i “magnifici 15″…rubacchiando un po’ dai film del passato. Ecco una nuova lista che si e’ formata per le elezioni dell’Ordine architetti della provincia di Torino Si presentano con l’accattivante titolo l’Alternativa. Coordinamento di Paola Valentini e Giorgio Giani presidente della Fondazione architetti. Sono  in 15 in rappresentanza dei vari filoni professionali con una buona amalgama tra l’esperienza dettata dall’anzianita’ e i giovani con tanta e tanta voglia di fare. Molte cose sono cambiate negli ultimi 60 anni. Nei primi anni ’60 erano 230 i professionisti.E bastava una assemblea per eleggere o rappresentanti.Ora sono piu’ di settemila solo nella provincia di Torino. I seggi sono aperti per tutta la settima con l’obiettivo di raggiungere il quorum dei votanti. Ogni settimana nell’ultimo mese si sono incontrati per la campagna elettorale. Li incontro nello  studio di Paola Valentini che mi spiega in cosa e’ cambiata la professione. Di un archietto ” guardiano” del bello e funzionale. Chiedo a Giorgio Giani : dopo i fatti di piazza San Carlo cosa puo’ fare o dire l’Ordine? Come tutti sanno al restringimento del mercato edilizio e alla mancanza di risorse pubbliche si assommano difficolta’ burocratiche per l’uso del territorio e definizioni urbanistiche.
“Rispetto a un certo immobilismo noi vogliamo rivitalizzare la parte propositiva dell Ordine”.
Ambiziosi… dico!Sia Paola che Giorgio sorridono e’ confermando ambizione: ci tengono nel sottolineare “esserci per tutti e non solo per qualcuno”. Dunque il primo compito sta nel sollecitare le istituzione e la politica nel fare. Ad esempio un coretto uso di finanziamenti europei.
Insomma, continuano le difficolta’ da superare anche con un po’ di ambizione nelle proposte .
Questa volta sorrido io pensando: che coraggio ci vuol,e proprio per le attuali difficoltà,  e si puo’ – e forse si deve – buttare cuore e  intelligenza oltre l’ostacolo.

ATTENZIONE AI FALSI ADDETTI AMIAT IN PARELLA!

In questi giorni è giunta ad Amiat la segnalazione da parte di alcuni cittadini della presenza di falsi addetti Amiat, che nel quartiere Parella suonano i campanelli degli stabili, richiedendo agli abitanti il codice di ingresso per poter così accedere all’interno. L’Azienda precisa che il proprio personale è sempre munito di tessera di riconoscimento e non richiede mai l’ingresso nelle singole abitazioni per la consegna o sostituzione delle attrezzature o per rilievi tecnici, limitandosi a operare esclusivamente negli spazi comuni e nei cortili. Amiat raccomanda pertanto ai cittadini di non far accedere negli stabili o in casa queste persone e di segnalare inoltre eventuali episodi sospetti al Contact Center Ambiente, telefonando al Numero Verde 800.017277.

 

 

(foto: il Torinese)

Teatro Regio, occupazione simbolica dei sindacati

Per rilanciare il ruolo della lirica, per tornare a essere un Paese che attrae le eccellenze e per bloccare l’attuale fuga degli artisti, il giorno venerdì 16 giugno 2017 alle ore 12.30
la Sovrintendenza del Teatro Regio di Torino verrà occupata simbolicamente, contemporaneamente all’occupazione delle Sovrintendenze di tutte le 14 Fondazioni Lirico-Sinfoniche Italiane.
In quella sede, i Segretari territoriali CGIL, CISL, UIL, FIALS e le RSU del Teatro Regio di Torino consegneranno un documento sindacale unitario nazionale al Sovrintendente Walter Vergnano.
Inoltre, dalla Sovrintendenza del Teatro Regio di Torino, le segreterie OO.SS. e le RSU terranno una conferenza stampa per spiegare la grave situazione generata dall’articolo 24 della legge 160/2016 che intende declassare i teatri che non raggiungeranno il pareggio di bilancio.
Le Fondazioni Liriche da tempo sono interessate da una crisi debitoria, principalmente dovuta alla progressiva riduzione delle risorse pubbliche. 
I provvedimenti legislativi, emanati fino a oggi dal Governo Italiano, hanno indicato quale soluzione a questo problema il taglio del costo del lavoro.
Questo intervento non ha ridotto i debiti ma ha comportato la perdita di posti di lavoro, la riduzione degli stipendi dei lavoratori e la chiusura dei corpi di ballo, oltre a esternalizzazione dei servizi, interruzioni di attività e aumento della precarietà.
Noi chiediamo di discutere una vera riforma delle Fondazioni Liriche, che abbia come base la tutela dei dipendenti, la garanzia di contributi pluriennali basati su un forte coordinamento tra le risorse nazionali e quelle locali, la garanzia di una governance trasparente e un’attenta vigilanza da parte del Ministero.
le OO.SS. territoriali di Torino 
e le RSU del Teatro Regio di Torino
(foto: il Torinese)

Recuperata la reliquia di don Bosco. Il ladro voleva rivendere l’urna dorata

Un uomo è stato fermato dai  carabinieri del Comando provinciale di Asti, che hanno recuperato la reliquia del cervello di Don Bosco rubata dalla basilica di Castelnuovo Don Bosco lo scorso 2 giugno. Lo comunica  Procura di Asti, che ha coordinato le indagini. Dalle prime notizie pare che il ladro, di Pinerolo, non sapesse neppure che si trattava della reliquia del santo: il suo scopo era rivendere l’urna, che pensava fosse d’oro.

 

 

Operaio muore schiacciato da muletto

Incidente mortale sul lavoro questa mattina nel Cuneese, dove un operaio di una ditta di pneumatici di Scarnafigi, nei pressi di Saluzzo sarebbe stato schiacciato da un muletto. E’ morto poco dopo. Il 118  e l’elisoccorso non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Proprio stamane è deceduto all’ospedale di Cuneo l’idraulico di 36 anni  ferito ieri pomeriggio cadendo da una altezza di tre metri . Ieri pomeriggio, invece, nell’Albese, è morto un agricoltore di 86 anni a Santo Stefano Belbo, schiacciato dal trattore che guidava in un campo.

Alla Cernaia giurano i carabinieri, tra loro 20 donne

Oggi alla caserma Cernaia la tradizionale cerimonia del conferimento degli Alamari, alla Scuola Allievi Carabinieri di Torino, per gli allievi del 136/esimo corso intitolato alla memoria del carabiniere Vittorio Tassi, Medaglia d’Oro al Valor Militare. Sono in tutto 201 i militari, di cui venti donne, che hanno giurato nella piazza d’Armi,  presenti il ministro per gli Affari Regionali e la Famiglia, Enrico Costa, il comandante dell’Arma, generale Tullio del Sette, e il comandante delle Scuole Carabinieri, generale Carmine Adinolfi. Gli alamari, simbolo di appartenenza e di continuità storica che lega ogni militare all’Istituzione, sono stati apposti dai familiari dei giovani allievi. La cerimonia si è conclusa con la sfilata di tutto il Corso in Piazza d’Armi.

 

(foto archivio / il Torinese)

UN OSPEDALE SENZA DOLORE!

Eccoli, pronti per essere utilizzati. Sono arrivati all’ospedale Regina Margherita della Città della Salute di Torino i 2 dispositivi che visualizzano le vene.

 

Si chiamano VeinViewer e sono stati regalati all’ospedale pediatrico di Torino grazie alle DONAZIONI raccolte dal Comitato Io sto con il Regina Margherita Onlus.
Sono due apparecchiature diagnostiche per immagini che consentono di visualizzare, in modo semplice e rapido, la morfologia, l’orientamento e la posizione dei vasi direttamente sulla cute dei piccoli pazienti, consentendo agli operatori di “vedere” il loro operato in tempo reale, sicuro, non invasivo.  Il Direttore Generale avvocato Gian Paolo Zanetta scrive al Comitato: “Nel ribadire la nostra gratitudine per le molte iniziative che in questi anni hanno caratterizzato la vostra presenza propositiva nei confronti dell’ospedale Regina Margherita, la vostra donazione contribuirà in modo significativo ad aumentare il successo della prima venipuntura riducendo i tentativi ed apportando maggiore sicurezza delle attività”.