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Incontri con la politica: Ferrante De Benedictis (FdI)

Prosegue il ciclo di interviste  rivolte ad alcuni esponenti delle varie forze politiche torinesi. Oggi, ascoltiamo Ferrante De Benedictis, rappresentate in consiglio comunale di Fratelli d’Italia 

“Innanzitutto, la ringrazio per il tempo che Lei ed il suo giornale dedica al nostro lavoro di Consiglieri Comunali, questo è di per sé molto importante, in quanto i cittadini, sempre meno avvezzi alla politica, conoscono poco le dinamiche del consiglio comunale che è l’organo supremo del governo della nostra città, una città che amo e di cui sono profondamente convinto che oggi non stia esprimendo il suo enorme potenziale”

Come rappresentante di Fratelli d’Italia, qual è la vostra linea di pensiero in merito agli ” aumenti estivi” per le tariffe gtt e tari?

Come ho avuto modo di ribadire in aula il mio e quello di tutto il gruppo di FdI è stato un giudizio assolutamente negativo, abbiamo provato con una dura opposizione ad impedire l’ennesimo aumento ai danni dei cittadini, da solo ho presentato ben 24 emendamenti e per fortuna almeno uno è stato accolto, garantendo così alle associazioni del terzo settore di non incappare in aumenti della tassa sui rifiuti che sarebbero stati drammatici per la loro stessa sopravvivenza.

Ciò che fa più arrabbiare i cittadini sono le tasse a cui non corrisponde un aumento della qualità dei servizi, infatti l’ultimo aumento della TARI, per stessa ammissione dell’assessore Nardelli, è stato dettato dalla necessità di garantire gli utili agli azionisti e non ad incrementare i servizi ai cittadini.

Il sindaco, a seguito di un suo intervento su ” La Stampa” , ha dichiarato che la chiusura di agosto della Metropolitana era inevitabile: qual è il suo punto di vista?

Non si può pensare di affidare a Torino una vocazione turistica per poi chiudere la metropolitana ad agosto, mese dove le città d’arte italiane continuano a registrare numeri in crescita.

Torino si sta pian piano definendo come città turistica: si sta creando una filiera di investimenti in merito? 

Assolutamente no, non vedo una strategia, un piano di sviluppo, ma si lascia molto all’iniziativa dei singoli senza una chiara regia, ad esempio un impulso importante al turismo torinese lo ha dato il Ministro Sangiuliano, elevando al rango di musei nazionali i nostri Musei Reali, inserendoli così nei circuiti che contano; questa è la dimensione a cui deve ambire la nostra città, abbondonando una visione miope e provinciale.

Lei, per professione, si occupa di ingegneria energetica: quali avanzamenti industriali in città  ci sono stati in questo settore con l’avvento del pnrr? 

Fare politica presuppone portarsi dietro un bagaglio di competenze, ma anche saper allargare le proprie vedute e sposare una mentalità in grado di valutare la complessità dei fenomeni socio economici e dunque politici

La sua domanda apre un mondo e richiederebbe pagine di approfondimento ma cercherò di sintetizzare.

Le dico: per il settore in cui opero, l’energia, ed in particolare quello legato alla meccanica dell’energia, è da sempre un’eccellenza del nostro territorio e della nostra città, ma purtroppo le singole realtà richiedono un maggiore coinvolgimento, la loro messa in rete e la capacità di ampliare ed estendere i propri mercati.

Torino paga l’aver smarito la sua identità e la sua vocazione industriale, che coinvolgeva non solo l’automotive ma centinaia di realtà industriali, vere e proprie eccellenze, dove il fattore umano rappresentava (e continua a farlo) il punto di forza più importante.

Competenze e capacità produttive uniche, che vengono impreziosite dalla presenza dei nostri due atenei, ed in particolare del Politecnico di Torino.

Proprio il Politecnico ha lanciato un grido di allarme sul problema degli spazi, il Rettore Prof. Stefano Corgnati: sa benissimo come si fa ricerca e quanto sia importante raggiungere una massa critica. Bisognerebbe affidarsi di più alla sua competenza e puntare di più, anche grazie al PNRR, sui progetti di ricerca e sviluppo e su una maggiore integrazione e coinvolgimento degli atenei cittadini nel nostro territorio.

Anzi, se mi permette lancio una “call to action”

Prego

Offriamo in comodato d’uso gli spazi inutilizzati di Mirafiori per creare un polo nazionale delle start-up innovative nel campo della meccanica, dell’aero spazio e dell’energia.

Il PNRR è certamente una grande opportunità, ma solo se sarà in grado di creare sviluppo e di fare da volano per l’occupazione, altrimenti diventerà un grosso peso in termini finanziari perché quei soldi, presto o tardi, dovremo restituirli.

Chiara Vannini

Bonus elettrodomestici ecologici, che cosa occorre sapere

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Il nuovo bonus per gli elettrodomestici non è ancora definitivo e ci sono ancora diversi dubbi da sciogliere sulle coperture finanziarie e rimangono molti dubbi sulle coperture finanziarie. Tuttavia, i dettagli dell’iniziativa sono chiari.

L’aiuto prevede un rimborso del 30% del costo di acquisto degli elettrodomestici “green” nel triennio 2023-2025, con un limite massimo di 100 euro per ciascun apparecchio per chi ha l’Isee pari o superiore a euro 25mila euro, aumentato a 200 per chi ha un Isee inferiore ai 25mila euro.

La commissione Attività produttive della Camera sta accelerando l’esame del progetto di legge che propone nuovi incentivi per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, accompagnato dal riciclo degli apparecchi obsoleti.

L’agevolazione, per come è stata pensata, consisterebbe in un contributo del 30%, fino all’importo massimo di 200 euro, per l’acquisto di elettrodomestici dotati della nuova etichetta energetica. La proposta prevede anche che il bonus venga ridotto di 100 euro per chi possiede un reddito determinato dall’Isee pari o superiore a euro 25mila.

La proposta, avanzata dalla Lega, ha tre obiettivi principali: ridurre le bollette delle famiglie grazie a elettrodomestici più efficienti, promuovere il recupero di quelli non più utilizzabili e rilanciare il settore dell’elettronica e degli elettrodomestici, che ha subito difficoltà negli ultimi anni. Le audizioni informali sul progetto dovrebbero concludersi nei prossimi giorni, permettendo alla X Commissione della Camera di completare l’esame del provvedimento prima dell’estate.

Per il prodotto nuovo vanno rispettate le classi energetiche differenziate sulla base del prodotto: classe A o superiore per le lavatrici e lavasciuga; classe C o superiore per le lavastoviglie; classe D o superiore per i frigoriferi e congelatori.

La proposta richiede l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, di un fondo con una dotazione di 400 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. Se si trova una soluzione il bonus potrebbe diventare realtà entro l’anno.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Pedalare con Bugno e Chiappucci a Marina degli Aregai

Il 19 e 20 luglio, presso l’Hotel & Residence Aregai Marina, torna l’attesissimo appuntamento annuale della “Pedalata col campione”, organizzato dal Gruppo Cozzi Parodi in collaborazione con il network INBICI. Un evento imperdibile per gli appassionati di ciclismo che avranno l’opportunità di pedalare fianco a fianco con due leggende del pedale italiano: Gianni Bugno e Claudio Chiappucci.

Gianni Bugno, pluri campione degli anni Novanta, presenterà la sua prima autobiografia “Per non cadere. La mia vita in equilibrio”, scritta insieme al giornalista Tiziano Marino. Questo libro offre uno sguardo autentico e senza veli sulla carriera di uno dei più grandi campioni del ciclismo di un’epoca d’oro, quando le corse si vivevano con pura emozione.

Claudio Chiappucci, l’iconica figura del “diavolo” del Tour de France, sarà protagonista della sua biografia “El Diablo racconta – Chiappucci. Una vita in fuga”, curata dal giornalista Beppe Conti. Attraverso le parole del campione stesso, il libro ripercorre le sue gesta, le amicizie, le rivalità e le gare vissute fino all’ultimo secondo sui circuiti più famosi del mondo.

 

La presentazione dei libri sarà condotta dal giornalista Gian Luca Giardini, con la partecipazione della presidente Beatrice Parodi e delle autorità locali. La giornata si concluderà con un aperitivo sulla spiaggia di Aregai Marina e una cena nella suggestiva terrazza dell’hotel, dove verranno servite specialità enogastronomiche liguri.

 

Ma il clou dell’evento sarà la mattina seguente, quando i partecipanti più coraggiosi avranno l’opportunità di pedalare insieme a Bugno e Chiappucci lungo il percorso Aregai/Imperia e ritorno, godendo dei consigli e dell’esperienza di questi due campioni leggendari.

 

L’organizzazione ringrazia i numerosi sponsor, in particolare Fun7 che metterà gratuitamente a disposizione le biciclette per la “Pedalata”.

 

Un’occasione unica per gli appassionati di ciclismo di vivere da vicino l’atmosfera del mondo professionistico e di trascorrere due giornate indimenticabili in compagnia di due icone del pedale italiano.

Estate Ragazzi, la festa alla Tesoriera

 

(TORINO CLICK) – Si concluderanno il 26 luglio le attività ricreative di Estate Ragazzi, l’iniziativa della Città di Torino realizzata da ITER, l’Istituzione Torinese Educazione Responsabile, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Fondazione Ufficio Pio. 16 Enti qualificati hanno gestito anche quest’anno i 48 centri estivi presenti in tutte le circoscrizioni a partire dal 12 giugno.

Ieri al Parco della Tesoriera si è tenuta la festa finale cui hanno partecipato un centinaio di bambine e bambini per una giornata di giochi ed attività all’aria aperta. A salutarli e a ringraziare tutti gli operatori e animatori c’era l’assessora alle Politiche Educative Carlotta Salerno.

All’Estate Ragazzi comunale quest’anno hanno partecipato oltre 14mila bambine e bambini, cui si aggiungono ragazze e ragazzi coinvolti nelle attività di oratori salesiani e diocesani e i piccoli dei Nidi d’estate.

Bus e treni Green per ridurre l’inquinamento

La Regione Piemonte ha avviato l’iter per l’aggiornamento del Piano di qualità dell’aria. Dopo un primo passaggio in Giunta a metà giugno, il documento è stato ora deliberato ai fini della Valutazione ambientale strategica che si svilupperà nei prossimi 45 giorni, durante i quali il documento potrà essere esaminato e oggetto di osservazioni e contributi da parte dei soggetti interessati.

A settembre dovrà poi essere nuovamente adottato dalla Giunta e approvato dal Consiglio regionale in linea con i tempi previsti dal decreto approvato dal Governo lo scorso mese di settembre con la richiesta di definire il nuovo Piano entro 12 mesi.

Il nuovo Piano per la qualità dell’aria, sulla base delle analisi e valutazione tecniche effettuate da Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, punta alla significativa riduzione delle concentrazioni delle sostanze inquinanti in atmosfera nel più breve tempo possibile per rispettare gli obiettivi di qualità dell’aria posti dalle direttive comunitarie per il 2025 ed è coerente con il raggiungimento di quelli di riferimento proposti dall’Organizzazione mondiale della sanità per il 2030.

Il nuovo Piano è il frutto del lavoro scientifico svolto nei mesi scorsi dalla Regione Piemonte, con il supporto tecnico-scientifico di Arpa e del tavolo tecnico per la qualità dell’aria, istituito il 28 settembre dalla Regione Piemonte e coordinato da Ires Piemonte, a cui hanno partecipato professionalità esterne e le direzioni regionali Ambiente, Energia e Territorio, Trasporti e Logistica, Attività Produttive, Agricoltura, Sanità e Commercio, il Dipartimento Energia del Politecnico di Torino, le Province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli, Vco e la Città metropolitana di Torino, oltre che Arpa stessa.

«Abbiamo voluto affrontare il tema della qualità dell’aria con metodo scientifico. Siamo partiti dalla relazione di Arpa, che ha analizzato le diverse fonti emissive che

contribuiscono alla composizione degli inquinanti, e abbiamo messo in campo una serie di misure – valutandone effetti al 2025 e al 2030 – in grado di ridurre emissioni nei quattro macrosettori quali la mobilità, il riscaldamento, le attività produttive e l’agricoltura, che era già stata oggetto del Piano stralcio approvato lo scorso anno. Il risultato, che ora sottoponiamo all’analisi dei soggetti interessati per la raccolta di osservazioni e contributi, è un lavoro serio che, partendo dai numeri, pone obiettivi raggiungibili e centra gli obiettivi posti dall’Europa per la riduzione degli inquinanti e la tutela della salute, anche grazie al contributo dei Comuni e delle Province», dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

«Questo Piano è il frutto di un immenso lavoro che ha visto partecipare molti esperti sia nel campo della Pubblica amministrazione sia nel mondo accademico ed economico per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 31 dicembre 2025 richiesto dalla Commissione europea. Ci siamo basati principalmente sull’aiuto del trasferimento tecnologico in tutti i settori per poter sfruttare al meglio le potenzialità delle nuove tecnologie. Anche le risorse finanziarie a supporto delle tante misure sono significative del fatto che vogliamo raggiungere gli obiettivi con serietà», dichiara Matteo Marnati, assessore all’Ambiente, Intelligenza artificiale, Energia e Innovazione.

«Per l’aggiornamento del Piano, Arpa Piemonte ha utilizzato i più sofisticati strumento tecnico-scientifici disponibili sia in termini di modellazione digitale dei processi chimico-fisici, che di analisi chimica della composizione del particolato atmosferico, con cui è stato possibile determinare i contributi settoriali e geografici all’inquinamento e valutare l’efficacia delle azioni e delle misure previste» dichiara il direttore di Arpa, Secondo Barbero.

Il piano, per la Regione Piemonte, ha un valore di circa 4 miliardi di euro nell’arco del periodo di attuazione (2024-2030). La maggior parte delle risorse, pari a oltre 2,8 miliardi, risultano già attivati a partire dal 2025 su una serie di misure che proseguono anche negli anni successivi. In particolare, 2,9 miliardi sono destinati a misure sulla mobilità e i trasporti, 421 milioni per il settore energia, 153 milioni per le attività produttive e 334 milioni per l’agricoltura. Per tutti i settori il Piano indica una serie di misure, alcune delle quali rappresentano l’aggiornamento di attività già in atto, e il relativo obiettivo di riduzione emissiva al 2025 e al 2030.

In particolare: 6 misure e 35 azioni riguardano la mobilità e le aree urbane, 3 misure e 21 azioni il riscaldamento e le fonti energetiche, 3 misure e 7 azioni le attività produttive, 5 misure e 9 azioni l’agricoltura e la zootecnia.

Tra le misure più significative c’è il recepimento della norma nazionale con il blocco dei veicoli diesel Euro 5 dal 1° ottobre 2025, salvo diversa disposizione da parte del Governo, nei Comuni con più di 30 mila abitanti, l’introduzione da parte dai Comuni di ulteriori limitazioni a fronte di sforamenti delle soglie previste dalla normativa europea, progetti per nuove aree pedonali, interventi di forestazione urbana, oltre all’uso dell’intelligenza artificiale per la gestione del traffico e dei semafori.

Significativo il piano di sostituzione dei bus inquinanti e di treni con nuovi mezzi ad alimentazione green, oltre all’avvio di un progetto sperimentale per l’uso del biocarburante per i veicoli del trasporto pubblico locale. Il Piano comprende poi il potenziamento del Servizio ferroviario metropolitano e della rete ferroviaria, che sono una delle priorità della programmazione regionale, insieme alle misure di incentivo all’uso dei mezzi pubblici.

Come dimostrano i dati, i sistemi di riscaldamento degli edifici contribuiscono in maniera rilevante alle emissioni di inquinanti in atmosfera. Per questo, e anche nell’ottica della valorizzazione della filiera locale del legno, il Piano ne promuove l’efficentamento, incentiva la sostituzione di vecchie stufe con impianti a biomasse di nuova generazione, offre contributi per la manutenzione e promuove la diffusione di buone pratiche nell’uso con una particolare attenzione alla riduzione degli inquinanti e alla sicurezza degli impianti.

Il Piano, infine, promuove e incentiva l’efficienza energetica anche nelle attività produttive con l’obiettivo di ridurre le emissioni in atmosfera attraverso processi meno inquinamenti, tecnologie di abbattimento delle emissioni, processi di economia circolare e di decarbonizzazione anche nelle attività agricole.

Il Piano e le sue misure saranno oggetto di un monitoraggio costante attraverso l’istituzione di uno specifico Osservatorio. Per valorizzare l’apporto indispensabile di ogni

singolo cittadino alla riuscita del Piano sono anche previste forme di partecipazione diretta della comunità ai temi legati alla qualità dell’aria e ai cambiamenti climatici.

“Il crack dà dipendenza assoluta fin dalle prime assunzioni”: a Torino c’è un problema droghe, anche fra giovanissimi

Interventi tanto interessanti quanto inquietanti sono emersi durante un incontro pubblico nel quartiere torinese di San Salvario i cui residenti sono allarmati da un generale peggioramento della vivibilità. E la droga, in questa storia, è protagonista

A cura di Lineaitaliapiemonte.it

Vai quasi per caso a un incontro pubblico sulla questione tossicodipendenze a San Salvario, istituzioni, Polizia, Asl, organizzato da agenzia sviluppo locale San Salvario Onlus e non ti aspetti niente di chè e invece hai la fortuna di partecipare ad uno degli eventi su questo tema più interessanti degli ultimi tempi

Indubbiamente merito dei relatori estremamente qualificati e anche della non politicizzazione dell’incontro che ha visto sì la partecipazione dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Torino Iacopo Rosatelli ma anche di esponenti della polizia scientifica, dell’area dipendenze Asl Città di Torino più il fondamentale contributo dei residenti della zona, tutti coinvolti da un fenomeno, quello dello spaccio e del consumo di droga, che sta assumendo connotati sempre più preoccupanti.

Dietro alla microcriminalità c’è, quasi sempre, la droga

Particolarmente interessante l’intervento della dottoressa Raffaella Fontana, Dirigente dell’impegnativo Commissariato Barriera Nizza di Torino, con competenza dal Lingotto a San Salvario, che racconta il territorio con le parole di chi lo vive realmente mostrando di conoscere dinamiche e casistica della cosiddetta microcriminalità dietro alla quale c’è una questione e la questione è la droga. Anzi le droghe, giacchè ognuna ha la sua specificità e tutte insieme creano il problema. Ma in questo momento il problema dei problemi è il crack.

Il problema dei problemi: il crack

La dottoressa Fontana lo dice a chiare lettere: “Il crack dà dipendenza assoluta fin dalle prime assunzioni”. E’ la frase che non sono le forze dell’ordine e non solo le istituzioni ma probabilmente tutte le varie agenzie, dalla scuola alle famiglie, dovrebbero avere ben presente. Tanto per essere più chiari ancora: non si può cominciare ad usare il crack per scherzo, non si può usarlo per fare un’esperienza perchè il crack dà dipendenza assoluta fin dalle prime assunzioni. Le parole sono pietre e le parole sono queste.

A Torino consumo di droga fin da giovanissimi

A Torino c’è un consumo di stupefacente impressionante: Torino con Milano è una città che mostra un consumo smodato anche di assuntori giovanissimi, il chè significa che nelle scuole circola droga. Non ci si può voltare dall’altra parte, non si può far finta di niente di fronte a queste parole. Tanto più che il fenomeno è talmente trasversale da riguardare tutte le scuole e tutte le classi sociali ed è ormai anche slegato da provenienze geografiche.

Il caso di via Nizza

In via Nizza risultano esserci sia spacciatori che assuntori di droga che stazionano nei pressi della stazione tanto che chi arriva col treno si trova davanti a una popolazione di individui per nulla raccomandabili che sono assuntori cronici e che mettono in atto piccoli furti miranti a guadagnare pochissimi euro: può essere il furto di un caricabatterie, un capo di vestiario, con l’obiettivo di comprarsi una dose di crack da 15 € che consumano in cinque o sei persone subito, passandosela con una pipetta. Il problema è che quest’operazione viene ripetuta dieci e quindici volte al giorno e ogni volta vanno in cerca di quella manciata di euro mettendo a segno piccoli “colpi”, e così ogni giorno. Per i residenti diventa sempre più difficile accettare il termine “microcriminalità” che può andare bene per le statistiche , non se ce l’hai sotto casa 24 h.

Appena arrestato e già fuori?”

Racconta la dirigente di cittadini che si recano in commissariato chiedendo come sia possibile che un individuo arrestato due giorni prima sia già libero: “ La condanna cosiddetta lunga al carcere arriva quando si crea quel che si definisce un cumulo di sentenze per cui il soggetto che è stato arrestato tante volte, dopo tutto il lunghissimo iter giudiziario, viene condannato magari a 10 anni”. Campa cavallo.

 

 Patrizia Corgnati

Donne Superga: Comitato Dora Spina Tre scrive al Comune

Il Comitato di cittadini Dora Spina Tre ha scritto al Comune di Torino una lettera per sapere se “l’annunciata demolizione della fontana nei giardini di via Verolengo riguarderà l’intera opera a ricordo delle donne che lavorarono nella fabbrica oggi dismessa e il cui edificio è in vendita (rinunciando la ASL a realizzare il previsto e necessario poliambulatorio di zona) o resterà l’installazione, da manutere, che lo affianca”.
Commenta il Comitato: “La vicenda è collegata alla scarsa considerazione della memoria del lavoro che nell’intera Spina 3 non ha lasciato traccia concreta. Come sarebbe stato possibile destinando almeno uno dei pochissimi edifici di fabbrica sopravvissuti alle demolizioni iniziali al nuovo quartiere, come luogo di ricordo e di aggregazione culturale”.

Anche in provincia di Torino Posteinteractive

l nuovo servizio a valore aggiunto consente di collegare i cittadini alle imprese

Torino, luglio 2024 – Da oggi è disponibile anche in provincia di Torino Posteinteractive, un servizio di recapito pensato per imprese o PA che hanno necessità di interagire con il cittadino per fornire, in fase di consegna, servizi di prossimità in località poco servite o a soggetti fragili che non possono muoversi dal proprio domicilio.

Tramite il palmare in dotazione, il portalettere in fase di consegna/ritiro di un pacco o di corrispondenza inquadra un QRCode appositamente inserito sulla spedizione con le indicazioni “personalizzate” per quel cittadino e per quel tipo di invio, aggiornando automaticamente della propria attività l’impresa o la PA richiedente con apposita rendicontazione.

Tra le funzioni disponibili l’identificazione del destinatario, la consegna in mani proprie o a delegato, la verifica della maggiore età, la firma e i controlli su documentazione da ritirare, le istruzioni sull’ attivazione e sull’uso di un bene consegnato e l’incasso di pagamenti tramite contrassegno.

Per tutte le informazioni su Posteinteractive è possibile consultare il sito https://business.poste.it/professionisti-imprese/prodotti/posteinteractive.html

Accordo tra Mauto e Ministero dell’Istruzione

A partire dall’anno scolastico 2024/25 il Museo Nazionale dell’Automobile potrà contare su una diffusione nazionale del proprio programma di attività educative sui temi della mobilità del futuro, della sicurezza e della sostenibilità.

 

Roma, luglio 2024. Il Presidente del MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile Benedetto Camerana e il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara hanno firmato il protocollo d’intesa grazie al quale il Museo potrà contare, a partire dall’anno scolastico 2024/25, su una diffusione nazionale del proprio programma di attività educative sui temi della mobilità del futuro, della sicurezza e della sostenibilità.

 

“Il protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e del Merito è per il MAUTO una conferma della qualità del lavoro di ricerca che da tempo stiamo sviluppando sulla cultura dell’automobile e delle sue molteplici connessioni. Il tema della nuova mobilità, sistemica, sicura e sostenibile, è una chiave cruciale, sia tecnica che formativa, di accesso al futuro per l’Italia e l’Europa. Su queste basi ringrazio con convinzione il Ministro Professor Giuseppe Valditara per aver voluto promuovere la ricerca, che il Museo Nazionale dell’Automobile sta sviluppando, insieme alle migliori competenze tecniche nazionali, con la trasmissione capillare di tale conoscenza agli studenti italiani”.

Benedetto Camerana, Presidente Museo Nazionale dell’Automobile

 

Il MAUTO, da novembre 2023 ad aprile 2024, ha presentato al pubblico la mostra Drive Different. Dall’Austerity alla mobilità del futuro, un racconto multimediale che ha ripercorso decenni di politiche sulla mobilità, di ricerca tecnologica sui motori, di progettazione delle nuove aree urbane, di innovazione nel trasporto pubblico e di invenzioni futuristiche, e analizzato le sfide della Future Mobility legate agli obiettivi dell’Agenda 2030. La mostra ha offerto ai visitatori e, in particolare agli studenti, spunti di riflessione e una nuova consapevolezza riguardo ai temi trattati e ha permesso al Museo di aprire un nuovo filone di ricerca e di studio.

 

Per proseguire in tale ricerca e per rispondere alle sfide contemporanee della mobilità, il Museo Nazionale dell’Automobile sta sviluppando una nuova sezione del percorso permanente che esplora le innovazioni del futuro: un racconto che approfondisce temi attuali sia dal punto di vista tecnologico che comportamentale, grazie all’esposizione di prototipi avanzati, modelli all’avanguardia e contributi multimediali.

 

L’accordo con il Ministero prevede la divulgazione in forma digitale dei contenuti affrontati nel nuovo spazio espositivo e la progettazione di un concorso di idee rivolto alle scuole secondarie di secondo grado, con l’obiettivo di coinvolgere gli studenti rendendoli protagonisti attivi delle trasformazioni in atto. Gli elaborati prodotti dagli studenti andranno a comporre un quadro sistemico di quanto le nuove generazioni attendono dalla transizione ecologica e saranno presentati al Museo.