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Donna scippata della collana da un 22enne cade a terra. Soccorsa dalla polizia

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Gli agenti delle Volanti dell’UPGeSP hanno arrestato un cittadino tunisino di 22 anni gravemente indiziato di rapina aggravata in concorso e resistenza a Pubblico ufficiale.

E’ mattina quando una pattuglia in servizio di volante, transitando su Corso Regina Margherita, altezza corso XI Febbraio, ode delle urla provenire dal marciapiede e vede una donna a terra tentare di rialzarsi. La donna chiede aiuto, è appena stata rapinata della propria collana in oro da un giovane, che poi è fuggito, in compagnia di un secondo soggetto.

Raccolte le descrizioni del presunto autore del fatto, i poliziotti notano una sagoma corrispondente tentare di raggiungere la vicina Piazza della Repubblica, ove potrà confondersi con facilità fra i turisti. I poliziotti, avvicinandosi al soggetto, lo vedono nitidamente gettare un portafoglio sotto un veicolo in sosta. Raggiunto da uno degli agenti, il ventiduenne oppone una lunga resistenza tentando di scappare, ma viene definitivamente fermato e riconosciuto dalla parte lesa.

All’interno del portafogli di cui il giovane si era disfatto, gli agenti rinverranno la collana in oro appena scippata alla signora, che ne rientrerà in possesso, e alcuni documenti di identità appartenenti, presumibilmente, al complice, resosi irreperibile.

Il ventiduenne, irregolare sul territorio nazionale, viene arrestato per rapina in concorso e resistenza a Pubblico Ufficiale e denunciato per violazione della Legge sull’immigrazione e tradotto in carcere.

Vaiolo delle scimmie, le indicazioni nella circolare della Regione Piemonte

La Direzione Sanità della Regione Piemonte ha diramato, a seguito della nota del Ministero della Salute di lunedì, una circolare di aggiornamento sulla malattia Mpox (vaiolo delle scimmie). Alle direzioni della Aziende Sanitarie Regionali, in particolare, sono state inviate alcune raccomandazioni per la sensibilizzazione di medici e operatori sanitari sui possibili casi di mpox associati ai viaggi causati dal clade I di MPXV, inclusa la possibilità di diverse presentazioni cliniche, trasmissione attraverso vie sessuali e non sessuali e diversi gruppi colpiti rispetto alla precedente epidemia di mpox clade II, con una particolare attenzione al rafforzamento delle misure di protezione degli operatori sanitari stessi e dei caregiver.

Per quanto riguarda la vaccinazione, invece, viene ricordato nella circolare che la strategia vaccinale rimane quella stabilita nelle precedenti note regionali del 2022 e del 2023, sottolineando come in questo momento la possibilità di avere le dosi del vaccino utilizzabile in Italia (IMVANEX) è possibile nei quattro punti vaccinali individuati sul territorio piemontese: ASL AL, ASL CN1, ASL VC e ASL Città di Torino.

I soggetti a rischio, individuati nella circolare e riportati sul portale nazionale https://www.salute.gov.it/portale/vaioloScimmie/homeVaioloScimmie.jsp, ai quali è raccomandata la vaccinazione, possono effettuare una preadesione direttamente tramite il Servizio online del Portale Salute Piemonte (https://sansol.isan.csi.it/la-mia-salute/vaccinazioni/#/anonimo/benvenuto).

Maggiori informazioni e i dettagli della strategia vaccinale, e più in generale sul vaiolo delle scimmie e le azioni intraprese dalla Regione Piemonte, sono disponibili alla pagina https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/prevenzione/monkey-pox-virus.

In vendita per 4 milioni la villa piemontese di Napoleone

Nota come la villa di Napoleone, Villa la Voglina a Valenza (Alessandria), distretto orafo di livello internaziona, è stata messa in vendita per 4 milioni di euro.  Bonaparte si fermò con i suoi ufficiali per qualche giorno prima di pianificare l’attacco all’Austria, nella battaglia di Marengo.
In  collina fra Valenza e Alessandria, nel basso Monferrato la dimora con sale affrescate e decorate di stucchi è in vendita a cura della società Building Heritage – Forbes Global Properties. L’edificio ha più di trenta stanze,  su 3.300 metri quadrati di superficie, disposti su vari livelli e fu progettata dall’architetto piemontese Filippo Juvarra.
Storicamente la proprietà era un antico convento del 1700 e dispone di 25 ettari di terreno.

Giovani ladri fanno rumore e svegliano il padrone di casa: arrestati

Due giovani di 18 e 23 anni che cercavano di introdursi all’interno dell’appartamento  preso di mira a Casale Monferrato, nel corso della notte hanno fatto rumore nel forzare la finestra. Il proprietario viene così svegliato dai rumori e avvisa immediatamente il 112. Arriva la Gazzella del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Casale Monferrato li individua e li insegue fra i campi adiacenti all’abitazione, li raggiunge e mette fine alla fuga. Sono due irregolari senza fissa dimora.

Muore dottoressa di 53anni, la comunità da’ l’addio al medico di base

Dolore e sconcerto a ferragosto per le comunità di Cantarana, Villafranca d’Asti e altri centri del territorio dove risiedono  i pazienti della dottoressa Francesca Pressenda. Era da anni in servizio al distretto come medico di base. È deceduta. in ospedale ad Asti all’età di solo 53 anni per una malattia  che aveva scoperto pochi mesi fa. Lascia il marito e il figlio.

Reazione allergica: 13enne salvata da elisoccorso

Una ragazzina di 13 anni anni è stata colpita da una reazione allergica mentre era sulle montagne di Biella. Si è sentita male al rifugio Mombarone,  tra Piemonte e Valle d’Aosta. Il gestore del rifugio, componente delle squadre del Soccorso Alpino ha fatto elitrasportare la 13enne in ospedale.

Stagione preolimpica, atleti Ice Club Torino nelle tappe di Grand Prix Junior

Il 28 agosto prenderà il via l’ISU Junior Grand Prix di Pattinaggio artistico.

L’Ice Club Torino sarà presente con molti suoi pattinatori a diverse tappe del più importante circuito internazionale di questo sport.

La campionessa Italiana assoluta Sarina Joos, allenata da Linda van Troyen e coreografata da Edoardo De Bernardis che ha realizzato per lei un programma corto sul “Magnificat” di Mina e un libero su musiche di “The Crown”, la serie incentrata sulla figura della Regina Elisabetta, scenderà sul ghiaccio nella prima tappa di Riga, in Lettonia (28-31 agosto) e sarà impegnata, successivamente, nella seconda tappa del circuito di Ostrava, in Repubblica Ceca (4-7 settembre). A Ostrava pattineranno anche Raffaele Zich, Ambassador delle Universiadi di Torino 2025, che alcuni mesi fa ha conquistato un ottimo 6° posto ai Winter Youth Olympic Games ai quali ha preso parte nella squadra del Coni, atleta torinese allenato da Edoardo De Bernardis e Renata Lazzaroni, che presenterà un nuovo short program nel quale interpreterà brani dei Rolling Stones, e la madrilena Carlota Garcia Barranco, 15 anni, allenata da Edoardo De Bernardis e Miriam Brunero.

A Zich è stata assegnata anche la tappa in Turchia, a Ankara (18-21 settembre), alla quale prenderà parte, per il settore femminile, Amanda Ghezzo, classe 2010, due volte campionessa italiana junior, coreografata da Edoardo De Bernardis che si esibirà sulle note del musical “Chicago”. La Ghezzo è allenata da Edoardo De Bernardis e Renata Lazzaroni.

In Thailandia, a Bangkok (11-14 settembre) gareggerà la campionessa italiana junior Noemi Joos che presenterà i programmi coreografati da Edoardo De Bernardis: il singolo “Bridges” della cantante estone Alika Milova per il corto e le musiche di “Nuovo Cinema Paradiso” di Ennio Morricone per il lungo.

Giulia Barucchi, ad oggi, è opzionata per l’ultima competizione che si svolgerà a Wuxi in Cina (9-12 ottobre), ed è stata designata, altresì, riserva in tutte le tappe.

La finale di Grand Prix Junior vedrà sfidarsi i sei pattinatori che, in base al piazzamento nelle gare precedenti di ciascuna categoria, hanno ottenuto il punteggio più alto in terra francese, a Grenoble dal 5 all’8 dicembre.

“La stagione che sta per iniziare sarà molto impegnativa, ma anche molto stimolante – interviene Edoardo De Bernardis, allenatore e coreografo della squadra dell’Ice Club Torino AsdInfatti sarà l’anno che precede le Olimpiadi di Milano e Cortina 2026. Alcuni dei nostri atleti sono probabili Olimpici e sono opzionati per competizioni di grande importanza come i prossimi Campionati Europei, le Universiadi di Torino, i Campionati mondiali junior e senior. Stanno lavorando con grande impegno e dedizione, supportati da un team di allenatori e insegnanti molto motivati e di alto livello. Abbiamo appena terminato gli stage estivi di preparazione per le prime gare della stagione”.

Cadavere trovato nell’aiuola di corso Stati Uniti / Castelfidardo

Il corpo senza vita di uomo è stato trovato dalla  Croce verde nell’aiuola collocata tra corso Stati Uniti e corso Castelfidardo a Torino. Il cadavere era di fronte al vagone del Frecciarossa e alla Locomotiva a Vapore posizionati nell’area verde che ospita anche il monumento a Vincenzo Vela. La  polizia di Stato è intervenuta per gli accertamenti. È stato verificato in seguito che la vittima è un senza fissa dimora che trovava rifugio sulla locomotiva dalla quale è caduto.

Žute dunje, la gialla cotogna di Istanbul

Ma voi che ne sapete dell’amore? […] della passione che il mondo consuma?” Con questo incipit il lettore è invitato al racconto di un amore struggente e tumultuoso, nato dall’altra parte dell’Adriatico, in Bosnia, “la terra dei lunghi amori e dei lunghi rancori”; una storia di amore e di morte affidata alla potenza della narrazione orale sino a raggiungere Paolo Rumiz che decise di scriverla, scegliendo la forma dell’endecasillabo.

La cotogna di Istanbul. Ballata per tre uomini e una donna” è un libro importante e bello dove il racconto si snoda come un lungo, magico e dolente poema di paesaggi, donne, passioni, città e morte. Protagonisti di questo romanzo in versi sono Max, un ingegnere austriaco, e Maša Dizdarević, donna bosniaca  austera e bellissima, con un passato intriso dalla storia del suo paese. In una fredda notte d’inverno a Sarajevo con la neve che turbina nel vento, Maša “viso da tartara, femori lunghi e occhi come grani di uva nera” canta a Max  una sevdalinka, antica canzone d’amore di quelle terre:“Žute dunje”, la gialla cotogna di Istanbul. Sulle note di questa malinconica melodia che narra di due giovani amanti e di un destino a loro avverso, scaturisce un legame profondo e indissolubile. Scrive il giornalista-narratore triestino: “Cantò nella sua lingua la struggente / tristezza dei distacchi che i balcanici / adorano ogni tanto condividere / con chi accetta di bere assieme a loro. / C’era un lamento, spesso ripetuto, / nella canzone, ed era lo stesso / che lui aveva sentito anni prima / sotto le muraglie di Diyarbakir…”. Paolo Rumiz non solo incanta ma riesce a far innamorare il lettore di tutti quei luoghi che fanno da sfondo alla narrazione: i Balcani, terra devastata dagli orrori della guerra; l’austera e asburgica Vienna, il Danubio che scorre entro i confini di dieci paesi e infine Sarajevo , la città che contiene tutte le altre da Trieste a Istanbul. Il suo linguaggio ricercato ed elegante descrive non solo i luoghi ma anche tradizioni,riti, odori e profumi di quell’angolo d’Europa nato dall’incontro tra l’oriente e l’occidente. Nella bella Dizdarević si racchiude il mistero di quei luoghi (“Disse Maša: ‘Ancora qui si celebra / la vittoria del luogo sulle stirpi”); con lei arriva il racconto della forza di un amore inamovibile, ampio, tremendamente calato nella cruda realtà ma allo stesso tempo puro e ancestrale. Tra i luoghi emerge potente l’immagine di Sarajevo, serraglio per carovane, “femmina inerme in mezzo a maschi assetati di stupro”. Lì si trova l’orizzonte dove si incontrano Masa e Max alla fine del confitto. Basterà una cena, un timballo di carne e l’aroma del caffè per stregare il viennese in quell’ impasto balcanico “fatto di sangue e miele” che accendere la fantasia e le passioni. Il resto lo faranno una bottiglia di vodka gelata e  Maša che canta con cuore ardente per lui la canzone della cotogna d’Istanbul, dei due amanti in lotta col destino e contro la malattia della donna, la cui cura viene affidata proprio a quel miracoloso frutto giallo (“nasconde in sé anche il fiore”) che però arriverà tardi, troppo tardi. La scrittura di Rumiz ha una potenza evocativa incredibile, quasi sprigionasse un’energia e una profondità sconosciute: non è solo scrittura o lettera ma soprattutto voce, parola, narrazione e ascolto. Ed è una fortuna perché altrimenti saremmo costretti ad associarci al rimpianto di Max: “..che povero mondo è questo che ha perso il gusto delle storie da ascoltare”.

Marco Travaglini

 

Masserizie, veicoli abbandonati e buche in Borgo Filadelfia

“Borgo Filadelfia , case popolari comprese tra via Reduzzi, via Tunisi , via Montevideo , via Taggia. Cortili  ridotti a depositi di masserizie varie , vi giacciono motoscooter cannibalizzati , macchine lasciate lì da tempo immemore con le ruote sgonfie, afflosciate che testimoniano la lunga permanenza.  Stradine  piene di buche e sembrano un percorso di guerra ,dopo aver subito un bombardamento. Gli abitanti del luogo numerose volte hanno segnalato la pesante situazione all’ATC affinchè si provvedesse a risistemare il manto calpestabile , hanno paura a camminarci sopra col timore di farsi male.

L’ATC ha “provveduto” disseminando  l’area con cartelli  che segnalano la presenza di buche . Ma non avrebbero fatto prima a far aggiustare le buche e risolvere il problema anzichè piazzare cartelli? Ciliegina sulla torta una roulotte che giace lì da oltre un anno e che nessuno reclama né rimuove.

Si sa che ci  viveva  un ex inquilino del luogo , poi sfrattato e infine deceduto. Ma non mancano le lamentele per taluni alloggi occupati da famiglie rom che hanno piazzato all’interno dei cortili i loro camper, le loro auto e i loro automezzi di lavoro (camioncini e furgoni con i quali raccattano il ferro), togliendo parcheggi ai residenti.

Gli  assegnatari degli alloggi hanno ricevuto l’interessamento da parte dell’ATC ma senza tanta fiducia infatti non hanno ricevuto nè una data né le tempistiche . Si suppone che la situazione descritta rimarrà ancora così per molto tempo” ci scrive il lettore  Luigi Gagliano che ci ha inviato le foto.