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Costanza e le donne del Duce

manola-aramini

Il libro è caratterizzato dall’intreccio tra storie personali e quella che ha segnato l’Italia nel periodo fascista. Come nasce l’idea?

Volevo raccontare la storia di Costanza, una donna bisbetica e balzana, realmente vissuta. Per spiegare il carattere di Costanza, ho dovuto narrare anche la vita dei suoi genitori, contestualizzandoli nel periodo fascista.  Il padre della protagonista, era un fervente fascista, mentre la madre era un’amica di Margherita Sarfatti, una delle amanti del Duce. Avevo condotto delle ricerche sulle donne nel periodo fascista- quando frequentavo l’Università di Torino – che ho ripreso e ampliato  per la stesura del romanzo.

Qual è stata la difficoltà nello scrivere un libro di questo genere?

La difficoltà è stata puramente “tecnica”: la parte storica  doveva risultare ben collegata con la storia familiare di Costanza, che arriva fino ai giorni nostri. Ho dovuto elaborare una seconda versione del romanzo, per renderlo omogeneo.

Come  descriveresti il tuo libro in poche righe ?

“ Gabbiani luminosi” è un romanzo sui sentimenti e sulle passioni. Costanza, la protagonista, dialoga con la nipote, per svelare i segreti di famiglia e  per cercare di interpretare la propria esistenza. Può essere definito anche un romanzo sui “pettegolezzi storici”, in cui emerge la figura  del Duce nella dimensione intima e sentimentale.

Il romanzo è una mescolanza di fantasia e elementi storici. Nelle vicende di Mussolini, quanta rilevanza hai dato all’elemento fantasioso?

Le lettere che  il Duce scrive alle proprie  amanti e quelle che riceve, sono documenti autentici. Ho voluto creare un romanzo  senza  falsità storiche. Gli elementi fantasiosi sono estremizzati, per essere ben distinti dai fatti storici realmente accaduti. Le amanti del Duce, infatti, appaiono a Costanza sotto forma di fantasmi e raccontano in prima persona, le loro vicende passionali con Benito Mussolini.

Qual è il messaggio che vuole trasmettere il libro?

Il messaggio è quello di non idealizzare le persone e gli amori. Costanza, idealizzando il padre e il primo amore, non riuscirà a vivere la vita in modo appagante. Edoardo, il padre di Costanza, contribuendo alla mitizzazione della figura del Duce, compirà dei delitti politici e sarà sempre perseguitato dal rimorso.

Quali libri sono i tuoi libri preferiti ?

I miei libri preferiti sono : “La casa degli spiriti” di Isabel Allende, “Nobody” e “La casa delle due sorelle” di Charlotte Link, “Povera ragazza ricca”e “L’estate francese “ di Lesley Lokko, “Mille splendidi soli “ e “Il cacciatori di aquiloni “ Khaled Hoisseini,  “Cecità “ di Josè Saramago . Per quanto riguarda i classici: “Cime tempestose” di Emily Bronte,  “ Il barone rampante” di Italo Calvino,   “Madame Bovary” di Gustave Flaubert.

 

“Gabbiani luminosi. Le donne fantasma di Mussolini”. Di Manola Aramini, Milena Edizioni

“La Bella e la Voce”, un trionfo a Saint Vincent

bellaPUDDUcamillaL’evento che per primo in Italia ha unito un concorso di bellezza ad un concorso canoro (formula oggi copiata da molti)

 

Dopo 3 giorni di intensi lavori, stage, ascolti, incontri con discografici, casting, prove corografiche e shooting fotografici, sabato 23 agosto nell’elegante piazza Cavalieri di Vittorio Veneto di Saint-Vincent, si è realizzata la Finale Nazionale della manifestazione Nazionale “La Bella e la Voce 2014”, evento che per primo in Italia ha unito un concorso di bellezza ad un concorso canoro (formula oggi copiata da molti).

 

L’evento, giunto alla sua ventesima edizione, negli ultimi 8 anni con la fattiva collaborazione dell’Associazione InSaintVincent svolge le sue finali nazionali nella cittadina valdostana. Questa sinergia ha contribuito alla crescita della rassegna, che oggi si pone ai vertici tra le manifestazioni del settore.

 

E’ doveroso sottolineare che nei Festival di Sanremo 2011, 2012 e 2013 giovani interpreti legati per un verso o per un altro a “La Bella e la Voce” hanno calcato le scene del Teatro Ariston. Nell’edizione 2013 Antonio Maggio, prodotto dai nostri Direttori Artistici ha trionfato con “Mi servirebbe sapere”.

 

Interagiscono con “La Bella e la Voce” personaggi come Cesare Lanza, giornalista, autore televisivo e regista cinematografico; Tony Eustor, consulente dei programmi Rai e Mediaset; Giorgio Chessari, ex Direttore di Produzione dei programmi Mediaset e attualmente produttore di fiction e musical a Cinecittà; Loretta Martinez, titolare di accademie per la voce in Roma e Milano, docente in corsi post laurea in varie università italiane, titolare della cattedra Arte e Spettacolo all’Università Santa Rita di Firenze e già insegnante nel programma “Amici di Maria De Filippi”; Rusty Rugginenti, titolare della casa editrice musicale “Rugginenti Editore Milano” e dell’etichetta discografica “Rusty Records”; Davide Maggioni, musicista, arrangiatore e produttore discografico e infine Andrea Leprotti, consulente musicale dei programmi X Factor, Zelig, Amici di Maria De Filippi.

 

La Finale 2014 è stata tra le migliori. La qualità espressa dai nostri finalisti era indiscutibilmente notevole. Il pubblico ha riempito la piazza e i continui applausi confermavano l’apprezzamento suscitato.

 

Belle le coreografie di Valeria Bor, impreziosite ancor più dalla sfilata delle creazioni dello stilista valdostano Fabio Porliod e dagli abiti da sposa di Michela Spose di Ivrea. I bei volti delle ragazze risaltavano grazie al trucco di Vittoria Corona e al parrucco di Michele Lacarbonara, mentre gli interventi delle giornalista Barbara Castellani e del giornalista Rai Amedeo Goria erano sempre attenti e misurati. Coordinatrice della 3 giorni di finale, Raffaella De Cio.

 

La Giuria de “La Bella” era formata dall’autrice e presentatrice della struttura Rai Valle d’Aosta Katia Berruquier, dalla giornalista Ivana Cretier, dall’assessore Maurizio Castiglioni e dall’assessore Enzo Trecate. La Giuria de “La Voce” vedeva Loretta Martinez, Andrea Leprotti, Rusty Rugginenti e Davide Maggioni. La vittoria finale è andata a ASIA UNIA di Genova (La Bella 2014) e a Daniele Puddu di Cagliari (La Voce 2014).

 

Franco Ganci

 

Torino alla Mostra di Venezia presenta opere prime e restauri

cina venezia71a Edizione della Mostra del Cinema di Venezia: Torino è presente con opere prime e restauri

 

Al via oggi la 71a edizione della Mostra del Cinema di Venezia (27/08-6/09/2014). Anche Torino è presente alla Mostra con due opere prime La Zuppa del Demonio (di Davide Ferrario, 2014) di cui abbiamo parlato in un precedente articolo, e Patria (di Felice Farina, 2014), excursus della storia italiana contemporanea dal caso Moro ad oggi raccontato da un sindacalista, un impiegato e un operaio, presentato nella Giornata degli Autori – Venice Days. 

 

Nella sezione Venezia Classici saranno poi riproposti due restauri: Todo Modo (di Elio Petri, 1976) curato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino in collaborazione con la Cineteca di Bologna e Surf Film, e L’Udienza (di Marco Ferreri, 1971) curato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino in collaborazione con la Cineteca di Bologna e Cristaldi Film. 

 

Ieri sera nella serata di pre-apertura della Mostra è stato invece proposto nella rinnovata Sala Darsena  il restauro di Maciste Alpino (di Luigi Maggi, Luigi Romano Borgnetto, 1917) curato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino in collaborazione con il Laboratorio L’immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna. 

 

Cristina Colet

Toro in campo senza Cerci. Arriva Conte a Vinovo

VENTURAIl Torino dovrà sconfiggere la compagine croata per conquistare la qualificazione alla fase a gironi

 

A parere di mister Giampiero Ventura la partita  è sicuramente importante: i Granata sono fuori da tanto tempo dall’Europa” e il ritorno dei playoff di Europa League con l’Rnk Spalato è senza dubbio un match di rilievo.

 

Il Torino dovrà sconfiggere la compagine croata per conquistare la qualificazione alla fase a gironi. In campo  Quagliarella ma non Cerci, che non è stato convocato: sarebbe in partenza verso la Premier League.

 

In casa bianconera (o meglio, ex bianconera) dopo un mese e mezzo dall’addio alla Juventus, Antonio Conte sarà a Vinovo come ct azzurro.

 

Oggi Conte è stato a Milanello in compagnia del team-manager azzurro Gabriele Oriali. Inoltre,  ha incontrato Pippo Inzaghi e ha parlato con i giocatori del Milan.

Il gattile di Piazza d’Armi ha bisogno di aiuto

spookyAl momento, spiega il responsabile, sono stati raccolti solo 2 mila euro


Sono circa 40 i gatti accolti e accuditi nella struttura di Piazza d’Armi.

 

Ma affinchè il gattile possa ospitare altri animali necessita di una ristrutturazione radicale.

 

Si stima che la cifra necessaria si aggiri sulle diverse migliaia di  euro.

 

Al momento, spiega il responsabile Eraldo Bellini, sono stati raccolti solo 2 mila euro.

 

Se qualcuno vuole aiutare il parco animalista di Piazza d’Armi puo’ inviare la propria offerta per i mici bisognosi (info: tel.346.4118414).

 

(Foto: il Torinese)

Ivrea, denuncia scomparsa moglie e muore con foro in testa

polizia ormeaDopo aver chiamato la polizia muore in casa



Aveva appena telefonato al commissariato per denunciare la scomparsa della moglie che era andata via di casa.

 

Quando gli agenti di polizia sono andati a casa sua, in un palazzo dell’Atc a Ivrea, per ottenere maggiori informazioni a proposito della sua denuncia, lo hanno trovato privo di vita.

 

L’uomo era un romeno di 40 anni. E’ stato riscontrato dal medico legale che era morto da poche ore:  il cadavere presentava un foro sulla fronte. L’autopsia ha riscontrato  che la ferita mortale è stata procurata da una pistola da macellaio, professione che l’uomo aveva svolto in passato.

 

 

(Foto: il Torinese)

Venere a Venaria? Il direttore degli Uffizi dice no

botticelli“Non ho ancora ricevuto alcuna richiesta al riguardo”



La proposta di spostamento temporaneo della Venere del Botticelli dagli gli Uffizi di Firenze alla Reggia di Venaria di Torino, lanciatada Vittorio Sgarbi, da effettuare in occasione dell’Expo 2015 non trova favorevole il “padrone di casa”, il direttore del Museo fiorentino, Antonio Natali: “Qualsiasi parola che spendo – ha dichiarato all’Ansa – riguarda puramente una polemica giornalistica: non ho ancora ricevuto alcuna richiesta al riguardo. Sono comunque di parere assolutamente contrario”. Peccato, secondo noi.

A tutta birra sotto la Mole

birraSabato e domenica in piazza Valdo Fusi la versione nostrana dell’Oktoberfest



Compie 18 anni il marchio di birra cuneese Baladin. E per festeggiare la maggiore età, l’azienda artigianale ha promosso per sabato e domenica prossimi in piazza Valdo Fusi a Torino il Baladin Open Fest, rassegna che proporrà agli appassionati di bionde e rosse, 166 birre prodotte da 56 mastri birrai di qualità.

 

Parteciperà anche Lorenzo Dabove, celebre beer taster italiano, il più famoso. Saranno presenti alla manifestazione anche gli associati del MoBi, il movimento spontaneo birrario italiano per presentare una originale guida ai locali birrari, che pubblica 650 recensioni di pub, beershop e ristoranti.

 

In occasione della festa saranno anche organizzate dimostrazioni di skateboard e di arte murale attraverso i graffiti di writers su appositi pannelli allestiti in piazza.

Pace di Edimburgo tra Braveheart-Noseda e Vergnano?

noseda vergnano2Le cronache di queste ore diranno se il mediatore-sindaco  Piero Fassino è riuscito a ricondurre alla ragione i due contendenti. E Torino spera che, in un modo o nell’altro,  Braveheart Noseda rientri nei ranghi. God save the Regio.

 

Ars gratia artis. Vengano archiviate tutte le polemiche e si pensi ai successi futuri dell’istituzione culturale. Il Teatro Regio di Torino merita molto più che polemiche provinciali basate su personalismi e battibecchi sterili da baruffe chiozzotte.

 

Chissà se l’esibizione di ieri sera in Scozia, all’Edinburgh International Festival, dove  Gianandrea Noseda ha diretto l’Orchestra e il Coro del Regio nel ‘Guglielmo Tell’ di Gioacchino Rossini, rappresenterà l’occasione “storica” per siglare la pace (o almeno la tregua) “di Edimburgo” tra il direttore musicale e il sovrintendente Walter Vergnano?

 

Noi tutti ce lo auguriamo, per il bene di un simbolo tutto torinese della cultura e nell’interesse di Torino. Per la prima volta il teatro italiano ha preso parte alla prestigiosa  rassegna in terra britannica, in presenza dell’ambasciatore d’Italia a Londra, Pasquale Terracciano.

 

Un concerto che rientra nell’ambito di ‘Suona italiano’, selezione di grandi appuntamenti musicali promossa nel Regno Unito dall’ambasciata con gli Istituti italiani di cultura di Londra ed Edimburgo, durante il semestre italiano di presidenza dell’Ue.

 

Le cronache di queste ore diranno se il mediatore-sindaco  Piero Fassino è riuscito a ricondurre alla ragione i due contendenti Noseda & Vergnano, anche se – dichiarazione non certo incoraggiante –  il sovrintendente ha dichiarato ai giornali che nessuno gli ha chiesto di fare la pace. Torino spera che, in un modo o nell’altro,  Braveheart Noseda rientri nei ranghi.

 

CB

 

 

Nella foto di Salvatore Mancuso: Gianandrea Noseda, Lucia Noseda, il diplomatico Alain Giorgio Maria Economides e Il Sovrintendente del Teatro Regio di Torino, Walter Vergnano

 

Chi è Gianandrea Noseda? Il ritratto del maestro sul sito www.teatroregio.torino.it

 

Gianandrea Noseda è considerato oggi tra i più eminenti direttori d’orchestra del panorama internazionale. Direttore Musicale del Teatro Regio dal 2007, che ha collocato stabilmente nella mappa dei grandi teatri d’opera, vi dirige ogni anno produzioni operistiche e concerti sinfonici. Dal 2010 al 2013 ha guidato i complessi del Teatro Regio in tournée in Spagna, Francia, Germania, Austria, Cina e Giappone. Al Théâtre des Champs Elysées di Parigi torna ogni anno per presentare opere in forma di concerto, un appuntamento ormai molto atteso dal pubblico parigino. Nel maggio 2013 ha portato l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio per la prima volta a Dresda e a Vienna (Konzerthaus), mentre nel dicembre 2014 li accompagnerà nel Nord America, dove debutteranno con quattro esecuzioni in forma di concerto di Guglielmo Tell a Chicago, Ann Arbor, Toronto e alla Carnegie Hall di New York.

 

Molte delle produzioni che ha diretto al Regio sono uscite in DVD; tra queste I Vespri siciliani di Verdi (con la regia di Davide Livermore), Boris Godunov di Musorgskij (con la regia di Andrei Konchalovsky) e Thaïs di Massenet (con la regia di Stefano Poda), che è stata inserita tra le venti produzioni più belle degli ultimi vent’anni da BBC Music Magazine. 

 

Gianandrea Noseda è inoltre Direttore Ospite Principale dell’Orchestra Filarmonica di Israele, Conductor Laureate della BBC Philharmonic, “Victor De Sabata Guest Chair” della Pittsburgh Symphony Orchestra e Direttore Artistico del Festival di Stresa. È stato inoltre il primo Direttore Ospite Principale straniero nella storia del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e Direttore Ospite Principale della Rotterdam Philharmonic e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI.

 

Nato a Milano, dove ha compiuto gli studi musicali, dirige le più importanti orchestre sinfoniche del mondo: Chicago, Pittsburgh e Philadelphia negli Stati Uniti, la London Symphony, l’Orchestre de Paris e la Filarmonica della Scala in Europa, mentre in Giappone è ospite regolare della NHK Symphony Orchestra. Nella stagione 2012/13 ha debuttato con la Filarmonica di Los Angeles e la Cleveland Orchestra, oltre che al Musikverein di Vienna. Intensa e felice la collaborazione con il Metropolitan di New York dove dirige ogni anno dal 2002 e dove è tornato nel 2014 con due produzioni, tra cui un attesissima nuova produzione de Il principe Igor per la regia di Dmitrij Černjakov. Come Chief Conductor della BBC Philharmonic aveva guidato l’orchestra in tournée in Giappone (nel 2004 e nel 2008) e in Europa oltre ad aver scritto una pagina storica nel 2005 quando un milione e mezzo di utenti avevano scaricato dalla rete le Nove Sinfonie di Beethoven offerte dal sito della BBC nell’ambito del progetto The Beethoven Experience.

 

Tra i momenti culminanti delle passate stagioni, il War Requiem di Britten con la London Symphony Orchestra – presentato al Barbican Centre di Londra e al Lincoln Centre di New York – ora disponibile in CD per l’etichetta LSO Live e salutato dalla critica americana come uno degli eventi dell’anno. Inoltre, il personale successo nel Macbeth alla Metropolitan Opera, insieme al trionfo della Luisa Miller scaligera, dei Vespri siciliani all’Opera di Vienna e del Rigoletto al Festival di Aix-en-Provence, lo impongono ormai come sicuro punto di riferimento per il repertorio verdiano nel mondo.

 

Dal 2002 Gianandrea Noseda è legato all’etichetta discografica Chandos, per la quale ha registrato oltre 30 cd dedicati a musiche di Bartók, Dvořák, Karłowicz, Liszt, Mahler, Prokof’ev, Rachmaninoff, Šostakovič e Smetana. Un posto particolare nella discografia di Gianandrea Noseda occupa la musica di Rachmaninoff alla quale ha dedicato diverse incisioni che comprendono tutte le sinfonie e le tre opere. Ha inoltre avviato «Musica Italiana», un progetto dedicato ai compositori italiani del XX secolo, che ha portato alla riscoperta della produzione sinfonica di grandi personalità come Casella, Dallapiccola, Petrassi e Wolf-Ferrari attraverso registrazioni discografiche accolte dalla critica musicale internazionale con plauso unanime. Nell’ambito della collaborazione con Deutsche Grammophon ha inciso il debutto discografico di Anna Netrebko con la Filarmonica di Vienna, mentre con l’Orchestra Teatro Regio Torino ha diretto l’album mozartiano di Ildebrando D’Arcangelo e i due progetti discografici dedicati all’anniversario verdiano con Rolando Villazón e Anna Netrebko.

 

Attento ai giovani musicisti, ha collaborato con il Royal College of Music e con l’Orchestra della Guildhall School di Londra, con la National Youth Orchestra of United Kingdom e con l’Orchestra Giovanile Italiana. Dirige inoltre regolarmente la European Union Youth Orchestra in tournée in Europa. Gianandrea Noseda è Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. 

Grandi opere e ruolo di Caselle, Torino fanalino di coda

caselleCerto è che lo scalo – tranne qualche nuovo volo low cost che si è aggiudicato negli ultimi mesi – ormai sembra proprio tagliato fuori dalle grandi opportunità

 

La critica al governo arriva da Forza Italia: il coordinatore regionale azzurro, Gilberto Pichetto rimpiange i “bei tempi” dell’esecutivo di Silvio Berlusconi, nel 2001, quando la legge Obbiettivo destinava significative risorse per la realizzazione di grandi opere strategiche per il futuro del Paese. Ora, invece, – dice il leader forzista piemontese, ci sono fondi striminziti e opere ferme al palo.

 

In effetti il decreto Sblocca- Italia che dovrebbe andare in porto venerdì prevede poco o nulla per il Piemonte, oltre allo scontato si alla prosecuzione della Tav e ai fondi per la copertura del passante ferroviario non c’è traccia di altri lavori importanti in ambito regionale. Nulla da fare, in particolare, per la prosecuzione fino a Rivoli della Linea 1 della metropolitana e neanche a parlarne per la realizzazione della Linea 2.

 

Ma i nodi al pettine di Forza Italia non finiscono qui. E’ polemica anche per quanto riguarda la notizia che Palazzo Chigi e ferrovie hanno raggiunto l’accordo per collegare all’alta velocità lo scalo meneghino di Malpensa. La domanda sorge spontanea: e Caselle? Il governatore Sergio Chiamparino e il sindaco Piero Fassino, per supportare l’operato governativo di Matteo Renzi glissano e sostengono che non si può pensare di valorizzare un aeroporto (il nostro) sperando di depotenziarne un altro (Malpensa). Mah.

 

Certo è che Caselle – tranne qualche nuovo volo low cost che si è aggiudicato negli ultimi mesi – ormai sembra proprio tagliato fuori dalle grandi opportunità.