ilTorinese

Epatite fulminante, giovane salvato da trapianto alle Molinette

Ragazzo colpito da epatite fulminante salvato con trapianto di fegato in emergenza nazionale, presso l’ospedale torinese

 

In questi giorni un ragazzo di 29 anni di origine albanese é stato salvato con un trapianto di fegato eseguito in emergenza nazionale, quando le sue condizioni erano ormai disperate, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.

Per essere trapiantato e salvargli la vita, era stato trasferito alle Molinette urgentemente dall’ospedale San Luigi di Orbassano (un ospedale oggi dedicato prevalentemente a pazienti Covid-19), dove il giovane uomo era arrivato sabato scorso in Pronto soccorso in stato di coma ed insufficienza respiratoria, situazione che poteva far sospettare una malattia da coronavirus. Invece gli ulteriori approfondimenti epatologici hanno evidenziato che il problema respiratorio era legato ad un’insufficienza epatica acuta gravissima determinata da un’infezione fulminante da virus dell’epatite B. Grazie all’attenzione della Direzione e del personale si è mantenuto infatti nell’ospedale Molinette un percorso libero da contaminazioni del coronavirus (comprese Rianimazioni e Terapie intensive) per la cura di pazienti in emergenza, di cui ha beneficiato questo trapiantato. Nella giornata di domenica il paziente é stato inserito in lista trapianto di fegato in emergenza nazionale e così è iniziata la corsa contro il tempo nel tentativo disperato di salvargli la vita. Il lunedì il decesso a seguito di un incidente di un ragazzo a Roma, che già in vita si era generosamente dichiarato donatore presso la propria anagrafe. Questo ha permesso, grazie al coordinamento tra Centro Nazionale Trapianti ed i Centri regionali delle Regioni coinvolte, che il fegato del donatore potesse arrivare a Torino e fosse trapiantato nella notte successiva. L’intervento, effettuato dall’équipe del Centro Trapianti di fegato delle Molinette (diretto dal professor Renato Romagnoli), è stato eseguito in stretta collaborazione con l’équipe dell’Anestesia e Rianimazione 2 (diretta dal dottor Roberto Balagna) ed é tecnicamente riuscito. Il paziente é ora uscito dal coma e respira autonomamente, mantenuto sotto attenta sorveglianza in terapia intensiva.

Questa storia dimostra ancora una volta che in una situazione di grande emergenza, quale quella legata al Covid-19, il Sistema Sanitario Regionale e la Città della Salute di Torino stanno dando prova di capacità davvero straordinaria, ovvero di saper non solo arginare l’infezione da coronavirus, ma anche di saper affrontare tutte le altre emergenze quotidiane non-Covid, a cominciare da quelle che richiedono trapianti d’organo salvavita. Grazie all’attenzione della Direzione e del personale si è mantenuto infatti nell’ospedale un percorso libero da contaminazioni del coronavirus per la cura di pazienti in emergenza, di cui ha beneficiato questo trapiantato.  Questo lo si deve all’impegno corale di tutto il personale sanitario piemontese, non solo di chi esegue i trapianti e degli ospedali dove questi si realizzano.

Poesie e racconti dei soci Unitre ai tempi del coronavirus

Tenere in esercizio mente e fisico, stando a casa. Questo è l’obiettivo che si è data l’Unitre Torino, invitando i suoi soci a tenersi attivi e mantenere i rapporti coi docenti degli oltre 180 corsi di quest’anno

L’Unitre Torino ha inoltre lanciato la proposta di condividere emozioni, difficoltà e impressioni sull’attuale periodo delicato. Sensazioni, stati d’animo e suggestioni su quello che sta accadendo e sugli effetti che potrà avere sulla nostra vita e sulla collettività potranno essere descritte attraverso racconti o poesie, fotografie, disegni o dipinti.

Verrà istituito un Concorso-Premio per opere espressione di arti grafico-figurative e letterarie sul tema “La vita ai tempi del coronavirus”, cui verrà dedicata anche una giornata celebrativa una volta tornati alla normalità. Tutte le informazioni per prendere parte al concorso verranno pubblicate sul sito dell’Unitre Torino. La partecipazione è riservata ai soci ed è a titolo gratuito.

 

(foto archivio)

“Garantiamo la sicurezza e la salute di chi lavora in prima linea”

Covid-19; Grimaldi (LUV): “Presidente Cirio, altrimenti non serve prendersela con chi corre 100 metri in più o in meno e alzare le sanzioni”

“Sono già passati venti giorni da quando abbiamo sollevato il tema di chi non ha casa (condizione che riguarda anche tante famiglie) e del duro lavoro degli operatori e delle operatrici di bassa soglia e altri livelli, i cui servizi sono essenziali ora più che mai e che perciò si espongono ed espongono i propri cari ogni giorno al rischio di entrare in contatto con il Covid-19”. Inizia così la lettera che Marco Grimaldi (LUV) ha inviato  al presidente della Regione, Alberto Cirio e all’Assessore Luigi Icardi.

“Da settimane – prosegue Grimaldi – questi lavoratori chiedono alle istituzioni di non essere lasciati soli e di avere a disposizione luoghi dedicati alla quarantena per gli utenti che si ammalano, e in generale ripari diurni per coloro che di giorno sono costretti a vagare per la città. Chiedevano mascherine, tute, occhiali e calzari necessari in caso di persone con sintomi, per poter continuare ad assistere i tantissimi senza dimora delle nostre città. Ora c’è altro”.

“Proprio ieri – continua a Grimaldi – mi è stato segnalato un gravissimo problema di contagio, che riguarderebbe gli operatori sociali, in un dormitorio in via Reiss Romoli dove, tra l’altro, l’equipe è in larga parte in malattia e alcuni ospiti sono già ricoverati in ospedale. Benché i casi siano stati segnalati e siano stati richiesti i dispositivi di protezione, la cooperativa non ha ricevuto alcuna risposta. Vanno inoltre tenute in osservazione le situazioni degli altri dormitori della città, in quanto il rischio potenziale è molto alto”.

“Chiedo nuovamente – prosegue la lettera – che la Regione si faccia carico di questa situazione gravissima. Secondo Grimaldi “serve innanzi tutto personale aggiuntivo per fronteggiare una situazione estremamente allarmante, servono alberghi, housing, condomini sociali, foresterie militari, scuole in disuso o altre strutture per consentire l’auto isolamento per i casi sospetti o accertati che non necessitano di ricovero, poiché se rimangono nelle strutture di accoglienza non è possibile garantire loro un efficace isolamento. Non solo: serve che quelle strutture vengano sanificate prima che possano ospitare nuovamente persone in difficoltà e l’Unità di Crisi dovrebbe garantire di venire a prendere le persone a fronte di febbre e tosse persistente; per i compagni di stanza o per chi è entrato in contatto con un positivo 2 o 3 giorni prima dei sintomi occorre trovare una sistemazione idonea (che non può essere il dormitorio) per la quarantena. E, naturalmente, bisogna sottoporre al tampone tutti gli operatori e gli ospiti immediatamente”.

“Presidente Cirio – conclude Grimaldi –, a che serve prendersela con chi corre 100 metri in più o in meno ealzare le sanzioni, se non garantiamo la sicurezza e la salute di chi lavora in prima linea per tutti noi? Domando a lei e all’Assessore Icardi che la situazione venga affrontata già dalle prossime ore e chiedo che venga relazionato quanto fatto nella prima seduta di commissione utile”.

Forza Italia Giovani: “Ministro Azzolina nel caos”

Esame maturità: “Modalità svolgimento esami siano chiare e da sub

 “Ci saremmo aspettati, a due mesi dall’esame di maturità, risposte certe per consentire agli studenti di prepararsi e non il grave annuncio del Ministro Azzolina, poi mezzo smentito, del tutti promossi. È come dire oggi agli studenti che non serve né impegnarsi né studiare, oltre che mortificare i docenti che con fatica si stanno impegnando nella didattica a distanza. Per noi conterà sempre il merito e non il 6 politico, anche in un periodo di emergenza. Ministro, gli studenti non possono aspettare oltre, è necessario comunicare quanto prima le modalità di svolgimento dell’esame di maturità tenendo necessariamente presente che ci sono migliaia di studenti che non hanno i dispositivi nemmeno per seguire le lezioni online e i computer di molti sono obsoleti e devono funzionare con connessioni ad Internet lente e difficoltose. Nessuno deve essere lasciato indietro. Ministro, chiediamo meno dichiarazioni e risposte concrete, subito”

A lanciare questo appello al Ministro Azzolina e al Governo è il il movimento giovanile di Forza Italia a Torino per voce del Coordinatore provinciale Tommaso Varaldo

Senza guanti e mascherina cerca di rapinare il parroco

<<Mio figlio è morto e ho bisogno di soldi>>, ma era tutto falso

Torino, 5 aprile I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Oltre Dora hanno arrestato con l’accusa di tentata estorsione un italiano di 49 anni, residente a Torino, che alle ore 15 di venerdì scorso ha fatto irruzione nell’ufficio parrocchiale della Chiesa di Santa Caterina da Siena, di Via Sansovino e, senza mascherina e guanti per incutere ancora più timore, ha minacciato il sacerdote e due sue collaboratrici per farsi consegnare tutto il denaro in loro possesso.  Di fronte al loro rifiuto, l’uomo ha iniziato a gridare e a sbattere le porte rompendo il vetro di una di esse. Una collaboratrice è riuscita ad avvisare i carabinieri che sono arrivati dopo pochi minuti e hanno fermato l’aggressore in Via Sansovino mentre scappava a piedi.
È questo solo l’ultimo degli episodi estorsivi subiti dall’ecclesiastico.  Da qualche tempo, infatti, il 49enne si recava in Chiesa per ottenere denaro; inizialmente poche monete, poi importi sempre più cospicui accampando scuse spesso inverosimili (la nascita o la morte di un figlio). L’uomo è stato arrestato e accompagnato in carcere.

“Le cure sanitarie (profilassi) sono garantite per tutti”. Ma è proprio così?

Riceviamo e pubblichiamo

Al presidente del Consiglio dei Ministri
Al Dipartimento di Protezione Civile
Al ministero della Salute
Al ministro dell’Interno

Art 2 e art 32 Costituzione: “le cure sanitarie (profilassi) sono garantite per tutti”. Ma è proprio così?

L’esame diagnostico del corona virus è fortemente razionalizzato per la nostra Regione (e non
solo), che conta meno di tre tamponi eseguiti per ogni contagio, contro gli undici del Lazio, i dieci
della Toscana e gli otto della Puglia (dati aggiornati al 30 marzo).
È una possibilità negata soprattutto al personale della prima linea costretto a lavorare allo stremo
perché la chiusura dei servizi di emergenza sarebbe una catastrofe di proporzioni immani.
In questo momento drammatico ci inchiniamo tutti i giorni di fronte a un sistema sanitario
nazionale che tenta ancora di garantire l’equità delle cure nonostante sia stato spolpato per anni
da torme di avvoltoi. È anche per questo che salgono rabbia e indignazione quando leggiamo di
corsie preferenziali riservate a personaggi famosi, Vip, calciatori professionisti, politici o affini che
hanno avuto la possibilità di eseguire uno, due o più tamponi per poi sbandierarne l’esito a favore
di telecamere o di interviste (nel mentre operatori della sicurezza e dell’emergenza, quand’anche
sintomatici, attendono di essere sottoposti al tampone). Il divario sociale non si misura più con le
auto di lusso o con i Rolex esibiti al polso, ma con il numero di tamponi che ci si può permettere di
comprare. La salute per quanto ci riguarda deve essere tutelata allo stesso modo e a tutti; a noi
pare evidente che stia diventando una mera è insopportabile questione economica e di Status, tra
l’altro ostentato senza ritegno. Se ci sbagliassimo saremo felici di essere smentiti.
#Insiemevinciamo.

LE RAPPRESENTANZE SINDACALI DEI LAVORATORI – REGIONE PIEMONTE

POLIZIA DI STATO PROFESSIONI INFERMIERISTICHE VIGILI DEL FUOCO

SIULP: E. Bravo NURSIND: F. Coppolella CONAPO: A. Maglione
SAP: A. Perna CONFSAL: S. Astrella
FNS – CISL: A. Mazzitelli
UIL – PA: R. Molino

Un video del Regina Margherita per spiegare il virus ai più piccoli

Nasce il primo video sul Coronavirus dedicato ai bambini

 Questo video è stato realizzato dalla Psicologia Clinica di Area Pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretta dalla dottoressa Marina Bertolotti), grazie alla collaborazione con un gruppo di psicologi in pediatria di Belfast, che hanno consentito l’adattamento e la traduzione in italiano.Vuole essere un aiuto per gli adulti, operatori sanitari o anche genitori, per spiegare ai bambini tra i 4 e i 10 anni, cosa è il coronavirus. Ma soprattutto destinato ai bambini.
Guarda il video:

Coronavirus: ora e sempre Resistenza!

Appello alle italiane e agli italiani, di ogni origine etnica, religione, età ed orientamento sessuale. E’ l’ora della Resistenza!

Abbiamo superato la fase di Shock, quella di Panico, e la Luna di Miele con i Flashmob. Adesso siamo in piena fase di Lutto.

Il Lutto è un meccanismo complesso fatto di varie fasi in questo ordine: Negazione, Rabbia, Frustrazione, Contrattazione, Depressione, Tristezza, Accettazione, Perdono, Ricerca di nuovo senso, Serenità.

In che fase siete?

Il Lutto durerà probabilmente dai 2 ai 6 mesi e non possiamo evitarlo, ma potrebbe essere complicato da altri fenomeni.

Adesso siamo, ad esempio, nella fase in cui sentiamo lo Stress patologico per la Quarantena.

Lo Stress patologico è un meccanismo complesso che implica l’attivazione di Ormoni come il Cortisolo, il cui picco notturno causa insonnia dopo circa tre ore di sonno.

L’insonnia a cascata può aumentare irritabilità, condizioni psicotiche, violenza domestica, azioni autolesioniste, distrazione, senso di vuoto, ansia-depressione.

Possono comparire anche attacchi di Panico durante il giorno come effetto dello Stress.

Lo Stress continuativo e la radicale modifica dello Stile di Vita, senza prospettive oggettive di miglioramento, hanno bisogno di una forte Resistenza, che in psicologia chiamiamo “Resilienza”, ossia della capacità di opporsi ai sintomi negativi, trovando soluzioni emotive e razionali creative e pragmatiche, in modo da adattarsi alle nuove condizioni di vita.

La RESISTENZA non significa in nessun caso la NEGAZIONE del problema emotivo-comportamentale, che anzi è un sintomo grave, e neanche la CONTRATTAZIONE della soluzione in autonomia eroica (ce la farò a fare tutto se.), ma neanche la PROIEZIONE del problema (Non dipende da me ma da. Non è colpa mia).

La RESILIENZA è la capacità di CHIEDERE e DARE AIUTO in uno SCAMBIO CONTINUO tra il dare e avere, di emozioni, comportamenti, azioni pragmatiche, fatti, strutture ecc.

Bisogna capire a quali emozioni e azioni positive legarsi per fare RESISTENZA ed ottenere la RESILIENZA; bisogna capire che bisogna CHIEDERE AIUTO, senza vergognarsi, telefonicamente o in videochat con psicologi, psicoterapeuti o psichiatri.

Noi sappiamo anche dagli studi di Neuropsicologia che possiamo fare riferimento a sette sistemi emotivi/cognitivi di base:

1) il sistema della RICERCA, del desiderio e dell’euforia, legato alla dopamina.
2) il sistema della RABBIA e della dominanza, legato al testosterone e alla serotonina.
3) il sistema della PAURA e dell’ansia, legato al cortisolo.
4) il sistema della SESSUALITÀ e della brama, legato agli ormoni sessuali.
5) il sistema della CURA e dell’amorevolezza, legato all’ossitocina.
6) il sistema della TRISTEZZA, del panico e della solitudine affettiva, legati all’assenza di CURA.
7) il sistema del GIOCO, della fantasia e della gioia, legati alla dopamina e all’endorfina.

Voi a quale di queste emozioni vi agganciate quando scrivete un post online, fate una videochiamata o parlate con qualcuno con cui convivete?

Vivete in solitudine? La casa è grande abbastanza? Avete almeno una finestra che guardi il sole?

Ci sono molti elementi strutturali, alcuni dei quali non possiamo cambiare, ma che dobbiamo capire come modificare lentamente per ottenere ad esempio più ore di sole.

Il Sole è il principale anti-depressivo naturale.

Fare attività fisica a casa è il secondo elemento strutturale contro lo Stress.

Per condizioni di eccesso di ognuna delle emozioni gravi, quali irritabilità, insonnia, attacchi di panico, depressione, idee fisse contro se stessi, aggressione ad altri, bisogna saper chiedere AIUTO.

E’ importante anche ACCETTARE AIUTO su segnalazione di un/una convivente o da una persona online o in videochiamata, quando non si hanno altre possibilità.

Non siamo sempre in grado a causa dello Stress di valutare noi stessi/stesse.

Sarebbe utile un investimento del Governo o delle Regioni per ottenere un sistema di software con algoritmi passivi e fenotipizzazione emotiva, per poter trovare da segnali indiretti tutte le persone a rischio di suicidio o violenza domestica e attivare in automatico il 112 e il 118. Le Università hanno la possibilità di collaborare, ma occorrono investimenti economici, strutturali e di personale specializzato, come la Polizia Postale ed Informatica.

Come psichiatra vi consiglio di usare MELATONINA se avete il risveglio dopo tre ore di sonno, ma soprattutto di SOSPENDERE Caffè, Tè, Coca Cola, Red Bull, Sigarette, perché tutte queste sono sostanze eccitanti che aumentano il Cortisolo e peggiorano lo Stress. Questo consiglio lo possono seguire tutti i lettori e le lettrici.

Vi ricordo di NON PRENDERE FARMACI di testa vostra, ma solo su indicazione medica.

EVITATE soprattutto Psicofarmaci, Antidolorifici, Antinfiammatori, Antibiotici, di testa vostra.
Prendeteli SOLO su indicazione medica.

L’insonnia iniziale, cioè l’incapacità di prendere sonno del tutto, è completamente diversa dall’insonnia da Cortisolo. Neanche questa si cura con le benzodiazepine, che possono produrre tossicomania, ma con Triazolam o Zolpidem, purché sempre e solo su indicazione medica.

Se state già assumendo psicofarmaci, dovete parlare subito col vostro psichiatra, telefonicamente o in videochat.

La Resilienza è anche fare leggere ad altri questi consigli.

CE LA FAREMO

Manlio Converti
Psichiatra

 

Grigliata non autorizzata nel dormitorio

Arrestato per resistenza un cittadino rumeno, denunciato un moldavo
Martedì mattina, poco dopo le 9 del mattino, gli agenti della Squadra Volante intervengono in una struttura
abbandonata di via Stradella per la segnalazione della presenza di persone nell’edificio dal quale fuoriesce
anche del fumo.
Una volta all’interno della struttura, i poliziotti riscontrano la presenza di due uomini intenti a grigliare nel
cortile dell’edificio abbandonato, immobile utilizzato dai due come dormitorio.
A seguito di accertamenti è emerge che entrambi sono gravati da precedenti di polizia e uno dei due, un
cittadino moldavo di 35 anni è inottemperante a un ordine del Questore di abbandonare il territorio italiano
motivo per il quale viene denunciato in stato di libertà.
Durante le fasi del controllo, l’altra persona presente, un cittadino rumeno di 34 anni, non solo minaccia e
offende i poliziotti ma danneggia con un calcio il rivestimento interno di una portiera dell’auto di servizio. Le
minacce da parte dell’uomo proseguono poi anche in ufficio quando il trentaquattrenne viene stato
arrestato per resistenza a P.U. e danneggiamento.

Il lavoro che non c’è più: sospesi 100 mila dipendenti

Più di  100.000 i lavoratori dell’area metropolitana  sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza Coronavirus

Usufruiranno degli ammortizzatori sociali, come comunicato da Cgil, Cisl e Uil Torino. Sono stati siglati centinaia di accordi sindacali di cassa integrazione ordinaria, in deroga, dei fondi di integrazione salariale. I sindacati sono preoccupati per così tanti lavoratori  senza reddito. La preoccupazione per la situazione  nei luoghi di lavoro nell’area metropolitana di Torino è elevata, e diventa urgente  “garantire un reddito alle lavoratrici ed ai lavoratori sospesi dal lavoro”, dicono i sindacati.