Scuola, Forza Italia: “l’incertezza genera pericolo”
“L’anno scolastico deve necessariamente ripartire in sicurezza, mentre è ancora tutta una corsa contro il tempo.
FirstLife permette a tutti i cittadini di consultare agevolmente l’offerta culturale della rassegna estiva attraverso una mappa interattiva – https://torinoacieloaperto.firstlife.org/
Quest’anno sarà possibile accedere a tutta l’offerta estiva di “Torino a cielo aperto”, il calendario estivo di eventi e appuntamenti culturali e ricreativi organizzati su tutto il territorio cittadino, tramite FirstLife, il social network sviluppato dal gruppo di ricerca “Social Computing” del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, guidato dal Prof. Guido Boella.
FirstLife si basa una mappa interattiva che permette agli utenti di consultare agevolmente tutta la programmazione estiva della rassegna culturale cittadina. La mappa è inoltre affiancata da un newsfeed che mostra le informazioni più recenti presenti sulla parte di mappa visualizzata.
Sulla piattaforma sono mappati tutti i singoli eventi culturali, le arene di spettacolo e i cinema, i punti verdi estivi e altri punti aggregativi. Attraverso la geo-referenziazione e i filtri l’amministrazione comunale può monitorare e coordinare tutta l’offerta culturale della rassegna. Le funzionalità di social networking di FirstLife consentono agli operatori culturali e ai cittadini di ricevere aggiornamenti in tempo reale sugli eventi di loro interesse, creare gruppi per organizzarsi, condividere osservazioni e proposte.
Mappare le attività culturali di iniziativa pubblica e privata permette dunque sia agli operatori del settore sia ai cittadini di avere una visione di insieme del tessuto culturale urbano nelle sue diverse forme. FirstLife è quindi uno strumento che facilita e supporta l’interazione tra pubblica amministrazione, operatori e pubblico attraverso la condivisione di proposte e iniziative bottom-up.
Questa piattaforma è già utilizzata in diverse iniziative e progetti portati avanti dall’Università in collaborazione con il Comune di Torino, come i progetti europei Co-city e CO3, e Torino City Love, l’iniziativa che ha permesso la mappatura degli esercizi commerciali con consegna a domicilio durante l’emergenza Covid-19.
FirstLife è consultabile attraverso sito web e come web app per smartphone e tablet all’indirizzo https://torinoacieloaperto.firstlife.org/
CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30
26.577PAZIENTI GUARITI E 540 IN VIA DI GUARIGIONE
Alcuni alberi erano caduti su corso Matteotti durante il nubifragio di lunedì scorso.
Oggi sono stati abbattuti e rimossi quelli pericolanti.
Il maltempo aveva causato l’allagamento di diverse cantine e disagi alla circolazione stradale.
(Foto fmb – il Torinese)
Il premio “Flaiano” a Enzo Ghigo
Ad Alassio la consegna del Premio “Flaiano” al Presidente del Museo Nazionale del Cinema, Enzo Ghigo, a cura del Centro Pannunzio.
Nel corso della serata la presentazione del libro “Mario Pannunzio – La civiltà liberale” di Pier Franco Quaglieni.
Nelle foto: Ghigo, Quaglieni e gli altri partecipanti
Sedici cani abbandonati in una struttura abusiva
I carabinieri denunciano la proprietaria
Sedici cani, tra cui anche alcuni cuccioli, chiusi in uno stanzone senza luce e con una sola finestra, senza né acqua né cibo.
Abbandonati e reclusi in una cascina a Chieri, da una donna di mezza età, la proprietaria del rudere, al momento fuori regione per un funerale.
A scoprire il «canile abusivo» sono stati i carabinieri di Chieri e le guardie zoofile che sono intervenuti per salvare gli animali. Nel corso del sopralluogo dei militari dell’Arma, in collaborazione con i medici veterinari dell’AslTo 05 e le guardie zoofile, si è proceduto a liberare e rifocillare con cibo e acqua i cani (15 meticci e 1 pastore tedesco, tutti eta’ compresa tra 6 mesi e 3 anni). Tutti i cani erano sprovvisti di microchip di identificazione
La proprietaria della cascina è stata denunciata per maltrattamento di animali e sanzionata sia per la mancata registrazione degli animali, tutti senza microchip, che per le condizioni fatiscenti della struttura in cui erano rinchiusi. Le bestiole sono state portate al canile di Chieri e in altri rifugi della provincia
Quale progetto per la prossima Juventus?
“Keep calm and pass to Pirlo” appariva scritto sulle magliette dei tifosi fino a qualche anno fa quando Pirlo era ancora il metronomo del centrocampo bianconero, pronto a scandire ritmi e magie di una squadra agli albori di un ciclo
Ora che il regista è diventato allenatore, quelle parole risuonano più che mai vive nella mente e nei cuori di qualsiasi sportivo che continua ad apprezzare la saggezza tattica e umana del campione del mondo.
Eppure, a osservare il mercato della Juve nell’anno secondo d.M.(dopo Marotta), non viene da stare tanto calmi né sereni. Infatti, se la scelta di Pirlo allenatore, tanto azzardata quanto repentina, lasciava comunque preludere ad un progetto di squadra, il rallentamento improvviso nell’attuale calciomercato, invece, sembra far rivivere la confusa e ambivalente campagna acquisti e cessioni della scorsa stagione.
A cosa è dovuto, questo stato di impasse?
Innanzitutto all’ingaggio troppo alto di molti giocatori che comporta una notevole difficoltà di cessione (vedi i casi di Khedira e Higuainormai fuori dal progetto ma con ancora anni di contratto).
In secondo luogo alla scelta che costituisce lo snodo del mercato: vendere Dybala o Ronaldo o tenere entrambi?
Tenere entrambi determina un tasso tecnico alto, ma una difficile compatibilità tattica tra i due (chiedere ad Allegri e a Sarri). Significa anche non avere soldi da reinvestire sul mercato per comprare giocatori risolutivi. In sintesi, ostacolare una costruzione d’insieme di squadra puntando sul talento individuale dei due fuoriclasse.
Tenere Ronaldo corrisponde ad investire ancora sul suo carisma per compiere l’ennesimo assalto alla coppa dalle grandi orecchie e, grazie ai guadagni ricavati dalla cessione di Dybala, comprare almeno due top player che possano migliorare l’assetto tattico della squadra in funzione dell’Übermensch, l’alieno con carta d’identità portoghese, sceso sulla terra per miracol-mostrare.
Tenere Dybala, significa riconoscere la fine di un ciclo, puntare al futuro e utilizzare i guadagni della cessione di Ronaldo per ricostruire una squadra fatta da giovani giocatori promettenti, illuminati dal faro del talento argentino.
Sono scelte molto diverse tra di loro, ma ciascuna di queste corrisponde ad un progetto preciso di squadra. Solo i Dirigenti che conoscono a fondo i giocatori e le loro effettive motivazioni hanno la chiave per sciogliere questo nodo. Ma devono agire in fretta, e da questa prima scelta far seguire un mercato coerente e ben orchestrato.
Altrimenti non ci sarà da stare sereni e la palla passata al neo-allenatore sarà “avvelenata”, impossibile da gestire.
Perfino per lui.
Giorgio Primerano
Comprare oro a 2000 dollari?
In questi giorni dal deposito di Paperon de Paperoni le urla di gioia soffocano il rumore del caotico traffico di Paperopoli: sono quelle del papero più ricco del mondo che, tuffandosi nelle sue monete d’oro, vede il loro valore crescere di un fantastiliardo al giorno
Sì, perché il metallo giallo, che lo zio di tutti i paperi tesaurizza,cresce apparentemente senza limiti ed ha sfondato il muro che sembrava invalicabile di 2.000 dollari loncia (una misura inglese che vale 28,35 grammi).
Uscendo dai fumetti e tuffandoci nella realtà, conviene fare alcune riflessioni sul fenomeno.
ALTI E BASSI: NON SEMPRE UN AFFARE
Tesaurizzare loro è una forma dinvestimento che risale alla notte dei tempi; perché mettere da parte il metallo giallo ha affascinato milioni dinvestitori.
E chi accumula sterline auree, marenghi o krugerrand, oggi si frega le mani guardando con commiserazione chi preferisce comprare un appartamento o sottoscrivere BTP
Ma vale veramente la pena tesaurizzare l’oro o non è meglio usarlo come ogni altra forma dinvestimento, cercando di sfruttare periodi positivi, ma vendendolo, invece, quando londa del rialzo rischia di creare una bolla speculativa?
Per rispondere è bene guadare fatti e cifre.
Dallinizio del millennio ad oggi il prezzo è salito da 270 a 2.050, un rialzo impressionante del 650%; ma dal 1995 al 2001 il prezzo è sceso da 400 a 270 (con una flessione del 32%). E nel più lungo periodo, notiamo che nel 1981 la quotazione era (guarda caso ) 400 dollari, quindi nei 14 anni dal 1981 al 1995 il rendimento è stato nullo!
Diverso il discorso per uno speculatore attento e capace: nel 1860, ad esempio, durante la guerra civile americana, la quotazione dell’oro passò da 22 a 60 dollari l’oncia, triplicando il valore in pochissimo tempo. Ma, appena sopraggiunta la pace, la quotazione tornò sui precedenti livelli…
Alla fine della seconda guerra mondiale (dopo ottanta anni) il prezzo era arrivato a 35 dollari l’oncia (guadagno del 50%, niente rispetto ad investimenti alternativi in un periodo così lungo!) e restò immutato fino alla fine della convertibilità in oro del dollaro, quando il prezzo balzò, in quattro anni, fino ad oltre 150 dollari.
Un altro grande boom si verificò negli anni Ottanta, con un prezzo cresciuto fino a 850 dollari l’oncia, livello rimasto, però, isolato fino al 2007
Sì, loro trasmette valore attraverso i secoli ed i millenni, ma non è un affare nel lungo periodo, anzi. Dal 1700 ad oggi il metallo giallo si è incrementato, in termini reali, dell’1,5% lanno.
Insomma, non è tutto oro quel che luccica; nemmeno l‘oro
E guadagna chi non tesaurizza ma specula, comprando e vendendo (sperando di azzeccare i momenti giusti!).
COME COMPRARE ORO: LE MONETE
Per investire in oro il sistema classico è quello di comprare monete auree, che possono essere vendute anche per piccole quantità, in caso di necessità.
Il vantaggio delle monete è che possono essere custodite in una cassetta di sicurezza in banca, in forma totalmente anonima, consentono di accumulare un grande valore in poco spazio, sono un bene incorruttibile e facilmente trasferibile tra privati, sfuggendo alla tassazione su redditi e plusvalenze.
È importante non confondere le monete in metallo prezioso con le monete commemorative o numismatiche, il cui valore dipende dal disegno e dalla finitura più che dal contenuto in oro, e che non convengono come investimento (quando andate a venderle, scoprirete che non valgono nulla in più dell‘oro contenuto ).
Le monete più trattate sul mercato sono le sterline inglesi (vecchie e nuove), i marenghi di vario conio (francese, italiano, belga), i krugerrand sudafricani, i dollari USA (aquila o indiano), i cileni, i pesos messicani. Per l‘acquisto ci si può rivolgere a negozi specializzati, stando attenti a richiedere un certificato di garanzia per eventuali necessità di rivendita.
I prezzi delle varie monete sono pubblicati dai principali quotidiani finanziari.
UN’ALTERNATIVA: TITOLI MINERARI
In un mondo in cui il bene fisico sembra sparire, ci sono le alternative allacquisto delloro: si tratta delle azioni delle società minerarie che estraggono il metallo giallo oppure i fondi comuni che investono esclusivamente in oro.
La prima alternativa è basata sulla considerazione che il rialzo del prezzo dell’oro porta maggiori utili per chi lo estrae (perché i costi sono fissi, ma i ricavi aumentano). La maggior parte delle società è quotata in Sudafrica, ma ce ne sono quotate anche nelle Borse di Svizzera, Gran Bretagna, Stati Uniti ed Australia. La scelta naturalmente va fatta con molta attenzione, avvalendosi del consiglio di esperti in grado di selezionare i titoli migliori. E’ un investimento tipico per speculatori e per chi conosce abbastanza bene le regole della Borsa e dell’acquisto di titoli all’estero.
Sarebbe fuorviante equiparare linvestimento in azioni ordinarie di unazienda mineraria specializzata in estrazione aurifera con un investimento diretto in oro, poiché vi sono differenze significative. Il potenziale di rivalutazione di unazione di unazienda mineraria dipende dalle aspettative per quanto riguarda il prezzo futuro delloro, il costo dellestrazione, la probabilità di ulteriori scoperte d‘oro e vari altri fattori. Il successo dellinvestimento dipende quindi, in una certa misura, dai profitti futuri e dal potenziale di crescita dellazienda e non solo dal prezzo del metallo.
MA CI SONO ANCHE GLI ETF
La seconda alternativa apparentemente è migliore, perché si tratta di acquistare quote di un ETF che investe in oro. Come noto, gli ETF sono fondi comuni quotati in borsa, facilmente comprabili e vendibili con costi irrisori, che riflettono passivamente landamento della Borsa o del bene cui sono indicizzati.
Nessun problema di cassetta di sicurezza, ricerca delleventuale compratore in caso di necessità di ricuperare i soldi, nessun problema di incappare in truffatori che ti rifilano patacche con limmagine della regina Elisabetta
Ma attenzione!
Non tutti i fondi investono effettivamente in oro (acquistandolingotti ed immagazzinandoli). Si sono, purtroppo, diffusi anche ETF finti che non comprano loro, ma certificati rappresentativi delloro o addirittura speculano attraverso futures o contratti derivati. In certi casi si è verificato che alcuni fondi non hanno beneficiato dell’enorme rialzo del prezzo del metallo giallo, perché i costi di continuo rinnovo dei contratti di futures erodeva in misura rilevante gli utili teorici conseguiti.
Attenzione, quindi, a scegliere un fondo vero che detenga sul serio l‘oro e che quindi ne segua perfettamente landamento.
I VANTAGGI DELL’INVESTIMENTO IN ORO
Aggancio dell’investimento al dollaro
Mercato mondiale
Possibilità di forti guadagni nel breve periodo
Massima riservatezza
Nessuna tassazione (neanche di successione, se conservato in casa
GLI SVANTAGGI DELL’INVESTIMENTO IN ORO
Nessun reddito
Alto costo di commissioni
Rischio di acquistare pezzi falsi
Possibilità di forti perdite
Gianluigi De Marchi
Un nuovo 8 settembre?
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni/ Tra poco più di una settimana, anche a Torino e in Piemonte, si dovrebbero riprendere tutte le attività produttive e la vita normale dopo le vacanze
Forse mai come quest’anno la ripresa sarà difficile e dolorosa. Quanti riapriranno dopo le ferie ? E‘ l’interrogativo da porsi con amaro realismo. Draghi ci ha parlato del futuro dei giovani a cui bisogna guardare, ma esiste la priorità di chi oggi ha un’attività e rischia di doverla chiudere e di chi può perdere il posto di lavoro. Questa è la vera emergenza e gli errori e le gravi omissioni del governo rischiano di portarci al tracollo. Le vacanze si stanno per concludere con scarsi affari nel campo del turismo e un aumento del contagio del Coronavirus.
Le discoteche sono state chiuse, ma è in forse la riapertura delle scuole il 14 settembre. Il governo appare più che mai in affanno con un presidente del Consiglio in vacanza, un ministro degli interni incapace di affrontare gli sbarchi e un ministro della Salute che non sa più che pesci pigliare. Tutti abbiamo invocato la riapertura, ma forse aveva ragione chi voleva la gradualità. Oggi il contagio con gli sbarchi e con la mancanza di distanziamento e di mascherine e’ arrivato a toccare anche regioni che erano quasi rimaste indenni. I veri e propri irresponsabili che sono andati in vacanza all’estero tornano infettati e non c’è un servizio idoneo di controllo negli aeroporti che ci preservi come non ci fu in febbraio.
Il governo, come se niente fosse, continua a destinare irresponsabilmente migranti alle regioni del Nord senza comprendere il pericolo di disastri che ciò’ può comportare. Ad aggravare oggettivamente la situazione è la sempre minore autorevolezza politica del governo anche in rapporto ad elezioni regionali del 20 e 21 settembre, una data sbagliata anche perché comporta una chiusura delle scuole dopo pochi giorni dalla riapertura . A quell’esito elettorale e’ appeso il destino del Conte bis .
A proposito di scuole, il governo e la ministra preposta sta rivelando tutta la inadeguatezza e l’improvvisazione possibili. I banchi ,con o senza rotelle, non arriveranno in tempo e il tentativo di scaricare tutto su provveditori e presidi e’ fallito. Sia chiaro, va detto con chiarezza che chiunque fosse al posto della Azzolina o di Speranza si troverebbe in difficoltà, ma il governo appare davvero in grosso affanno con un’alleanza giallo – rossa che esce usurata dal dibattito di luglio- agosto.
Non vogliamo apparire delle Cassandre , ma il rischio di un nuovo 8 settembre sotto il peso della pandemia e della crisi economica e’ purtroppo ipotizzabile. L’ insofferenza e il disagio sociale sono palpabili e il ritorno dalle ferie (o dalle non ferie) può coincidere con una situazione vicina al collasso. Senza voler creare allarmismo bisogna dire che bisognerà fidarsi del buon senso degli Italiani e delle loro imprevedibili risorse.
Da storico ritengo che la crisi economica in cui stiamo precipitando, sia paragonabile a quella determinata dalla II Guerra Mondiale, forse persino più grave. La politica che ha ancora una certa idea dell’Italia, come diceva Spadolini , dovrebbe avere, al di là degli schieramenti che dividono, uno scatto di orgoglio e di unità nazionale. Senza questa assunzione di responsabilità rischiamo un collasso da cui sarà difficilissimo riprendersi. E non ho voluto considerare la variabile (non indipendente) dell’Europa e degli aiuti europei. Dopo mesi di chiacchiere stiamo ancora discutendo se chiedere o non chiedere il Mes …