ilTorinese

“Cara sindaca, perché non ricordare il 150° della Breccia di Porta Pia?”

LETTERA APERTA  di Pier Franco Quaglieni / Gentile Sindaco, Ho letto che anche quest’anno il Comune ricorderà in piazza San Carlo le vittime in seguito alla sommossa contro il trasferimento della capitale da Torino a Firenze nel 1864.

Si tratta certamente di una iniziativa molto lodevole, ma quest’anno ricorrono i 150 anni  della Breccia di Porta Pia  del 20 settembre 1870 e di Roma capitale. Non mi risulta che a Torino il Comune abbia promosso iniziative in proposito. Al Museo del Risorgimento si terrà un concerto per iniziativa del Museo e del Centro Pannunzio che avrò l’onore di aprire con un ricordo storico di una tappa fondamentale del nostro Risorgimento.
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Sarebbe stato importante che Torino, prima capitale d’ Italia, ricordasse una data che appartiene alla nostra storia nazionale e che non fu così divisiva come quella dei moti del 1864. Roma capitale d’ Italia era voluta da Cavour che solennemente a Torino nel primo Parlamento italiano la  proclamò capitale nel 1861, era voluta da Mazzini che diede vita alla straordinaria esperienza democratica della Repubblica romana ,era voluta da Garibaldi che con tanti volontari tentò, manu militari, di arrivarvi per due volte e venne fermato in Aspromonte e a Mentana. Vinse la linea moderata e diplomatica degli eredi di Cavour, Minghetti e  Visconti Venosta che portò a Roma dopo Firenze capitale, approfittando della caduta di Napoleone III dopo Sedan.
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Fu la via più lunga, ma l’unica percorribile perché l’Italia neonata era fragilissima e un’avventata occupazione di Roma avrebbe potuto determinare l’intervento austriaco oltre che quello francese e mettere in crisi il nuovo Stato aggredito all’interno dal brigantaggio meridionale. Il XX settembre determinò anche l’apertura della Questione Romana da parte della Chiesa cattolica che si ritenne prigioniera e  della stragrande maggioranza dei cattolici italiani. Non tutti perché il cattolico liberale Alessandro Manzoni fu favorevole a Roma capitale del nuovo Regno, dimostrando anche in questa occasione una grande lungimiranza. Si aprì un caso di coscienza per i cattolici che come cittadini avrebbero dovuto partecipare alla vita politica e come credenti non potevano essere presenti sul terreno politico in seguito al Non  exspedit del Vaticano. La Legge delle Guarentigie nel 1871 cercò di garantire il “libera Chiesa in libero Stato“ di Cavour e la Chiesa in effetti fu sempre garantita nella sua indipendenza. Un papa illuminato come Paolo  VI nel 1970 riconobbe che la Chiesa venne liberata dal peso del potere temporale, consentendole l’esercizio pieno della sua funzione universale. Il presidente Saragat  ricordò anche lui la data del XX settembre.
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A Torino il Sindaco Giovanni Porcellana non volle aderire ad un mio invito a ricordare il centenario della data che fu un punto di arrivo importante del Risorgimento nazionale. Era un cattolico un po’ integralista e soprattutto illiberale. Anni dopo ci chiarimmo amichevolmente . Vedo che anche Lei, 50 anni dopo, ne segue inconsapevolmente l’esempio. Essere laici resta un problema difficile da rivolvere e soprattutto resta ancora difficile avere il senso della storia, come diceva Adolfo Omodeo, maestro di studi risorgimentali. Oggi a Torino dovrebbe risuonare la grande lezione storica di Chabod, di Maturi,  di Garosci, di Galante Garrone, di Nada, di Levra che hanno contribuito a scrivere la storia risorgimentale. Ma forse il Risorgimento è considerato dai più una cosa vecchia, mentre non lo è affatto. Noi torinesi dobbiamo sentire l’orgoglio di avere nella straordinaria cornice storica di Palazzo Carignano il Museo Nazionale del Risorgimento, il più importante d’ Italia in assoluto. Un cordiale saluto.
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Scrivere a quaglieni@gmail.com

Coronavirus, 70 contagi in più e nessuna nuova vittima

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

27317 PAZIENTI GUARITI E 348 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 27.319 (+ 62 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3.409 (+8) Alessandria, 1625 (+4) Asti, 856 (+1) Biella, 2.631 (+9) Cuneo, 2.452 (+2) Novara, 13.938 (+18) Torino, 1214 (+8) Vercelli, 1004 (+8) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 188(+4) provenienti da altre regioni.

Altri 348 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO 4153

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale rimane quindi di 4153 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 399 Cuneo, 374 Novara, 1838 Torino, 224 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 34.040 (+70 rispetto a ieri, di cui 54 asintomatici. Dei 70 casi, 18 screening, 41 contatti di caso, 11 con indagine in corso. I casi importati sono 7 su 70.) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4.272 Alessandria, 1.937 Asti, 1.107 Biella, 3.266 Cuneo, 3.164 Novara, 16.968 Torino, 1.625 Vercelli, 1.207 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 290 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 204 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6 (invariato rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 136 (+ 13 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2080.

I tamponi diagnostici finora processati sono 654.457, di cui 365.561 risultati negativi.

TAMPONI HOTSPOT SCOLASTICI
Sono 346  gli studenti e operatori della Scuola che oggi hanno usufruito del servizio degli hotspot scolastici allestiti dalla Regione Piemonte per l’esecuzione immediata del tampone per la diagnosi di coronavirus covid-19.
Il dato comprende sia gli accessi diretti richiesti in orario scolastico, sia quelli programmati, che hanno approfittato dell’opportunità per accorciare i tempi di effettuazione del test.
Dall’inizio dell’anno scolastico, i casi di positività attualmente riscontrati attraverso gli accessi diretti sono stati 10.

Misurazione della febbre a scuola: il Tar dà ragione a Cirio

Le scuole piemontesi continueranno a misurare la febbre agli studenti almeno fino al 14 ottobre

La domanda di sospensione cautelare del governo Conte, che aveva impugnato il decreto del presidente della Regione Alberto Cirio, è stata rigettata dal Tar.

Secondo il tribunale amministrativo regionale: “ il provvedimento regionale impugnato integra e non sovverte il contenuto della disciplina statale”.

Il 14 ottobre la causa sarà discussa in camera di consiglio e si prenderanno nuove decisioni.

Referendum, cattolici democratici e popolari protagonisti per il No

“L’appello per il No illustrato nei giorni scorsi in una affollata conferenza stampa a Torino ha registrato un crescendo di consensi e di adesioni e, soprattutto, ha rilanciato le ragioni politiche e culturali del cattolicesimo democratico e popolare attorno ad un tema decisivo come la qualità e il futuro della nostra democrazia.

Un appello che, accanto alla massiccia adesione dei popolari torinesi e piemontesi, ha raccolto anche la condivisione di settori culturali affini. Dai settori liberali ad una significativa area della sinistra democratica, dalla esperienza delle sardine ad esponenti politici e culturali dell’area laica torinese. Se, durante le varie presentazioni e confronti pubblici, abbiamo potuto constatare e riaffermare le ‘ragioni’ del No e registrare, al contempo, una forte e convinta motivazione di questo campo per recarsi ai seggi domenica prossima, dall’altro non possiamo non ricordare che sono proprio le ragioni politiche, culturali e costituzionali del cattolicesimo popolare che in questa circostanza sono state progressivamente valorizzate e condivise. Senza alcuna rivendicazione corporativa o di nicchia, c’è stato un sussulto di dignità di quest’area che si è riscontrato a livello nazionale ma anche, e soprattutto, a livello torinese
e piemontese. In un clima, lo vogliamo sottolineare ancora una volta, aperto alle correnti culturali e politiche che su questi temi – dalla difesa della Costituzione alla centralità del Parlamento, da un serio equilibrio dei poteri dello Stato al ruolo e alle funzioni delle Assemblee elettive – hanno trovato una forte convergenza. Ecco perchè il dibattito pubblico emerso dai quesiti referendari non può essere rubricato come una esperienza inutile e passiva. Al contrario, ha innescato un confronto dove sono emerse concezioni diverse, se non alternative, di come si può e si deve declinare la democrazia nella società contemporanea. E dove i cattolici democratici e popolari hanno fatto emergere, ancora una volta, la loro specificità politica e culturale”.

Giampiero Leo. Giorgio Merlo. Alessandro Risso

Il traguardo dei “Coppi e Bartali della solidarietà”

REGGIO EMILIA: AL VIA ‘TRIP TO TRIESTE’ Al via il 17 Settembre la maratona benefica a due ruote di Edi Righi di BeChildren Onlus e Cristiano Bilucaglia di ‘uBroker’ a sostegno del programma “La casa del dono” in favore dell’Associazione triestina ‘ABC’ che accoglie i genitori dei piccoli ricoverati all’ospedale pediatrico ‘Burlo Garofolo’.

Pedalare fa bene al cuore. In tutti i sensi. E, soprattutto, aiuta la vita. La propria, ma anche quella del prossimo. Come faranno dal 17 al 23 Settembre due ciclofili per scelta, provenienti dal mondo del sociale e dell’impresa.

Nasce su questa premessa la poderosa stretta di mano siglata tra Edi Righi, Presidente di BeChildren Onlus, e Cristiano Bilucaglia, Presidente di uBroker Srl, prima azienda italiana con sede a Torino ad aver azzerato le bollette di luce e gas, per fornire sostegno concreto all’Associazione ‘ABC’ di Trieste, da sempre attiva in prima linea nel garantire accoglienza alle famiglie non triestine e non abbienti con giovanissimi figli ricoverati all’IRCCS Materno Infantile ‘Burlo Garofolo’ del capoluogo friulano, mediante l’offerta di disponibilità gratuita di una serie di abitazioni atte al soggiorno dei parenti durante la degenza e la riabilitazione dei minori.

I due originali benefattori, novella coppia di ‘Coppi e Bartali della solidarietà’, simbolo concreto “del sodalizio imprescindibile che deve sempre legare il comparto produttivo a quello del welfare, chi produce benessere a chi soffre ed è senza risorse”, come spiegano, percorreranno in una settimana in bicicletta un lungo tragitto a tappe che, dall’Emilia-Romagna attraverso il Veneto, li condurrà a Trieste: e, più precisamente, a ‘La Casa del Dono’, uno degli alloggi solidali così ribattezzato per l’occasione di cui BeChildren, grazie alla generosa sensibilità di ‘uBroker Srl’, ha scelto di impegnarsi nell’onorare i costi di locazione.

Questo il diario del viaggio simpaticamente intitolato ‘Trip To Trieste’, strizzando l’occhio, per l’ambizione benevola dell’intento, ai fasti del mitico ‘Trip To Mars’ che cambiò la storia della scienza e dell’umanità, a indicare il fatto che nella vita occorre sempre porsi innanzi a nuove mete: partenza fissata il 17 Settembre da Reggio Emilia, per muoversi poi su Ferrara (il 17/09), Chioggia (18/09), Padova (19/09), Treviso (20/09), Bibione (21/09), con arrivo nella città famosa anche per la Bora il 22 settembre, dopo circa 490 km di strade secondarie percorse a quattro ruote (due per ciascuno!). E presenziare così alla inaugurazione della “Casa del dono” alle ore 11 del 23 settembre. Portando con sé, simbolicamente, le chiavi dell’appartamento che verranno offerte alla famiglia che per prima ne usufruirà.

A ogni fermata nelle destinazioni intermedie del predetto percorso, nel tardo pomeriggio, si svolgerà un incontro con i benefattori di ‘BeChildren Onlus’ e i collaboratori e la rete commerciale di uBroker chiamati a raccolta, primi sostenitori dell’iniziativa, per illustrare loro tutte le sinergie scaturite dall’incontro virtuoso fra la Onlus che da sempre si occupa di formazione e prevenzione dei rischi dei minori terzomondisti, e l’azienda multiutilities dal cuore grande che, sin dalla sua fondazione, ha scelto di mantenere una mano tesa a mense dei poveri, chiese e parrocchie bisognose di aiuto, territori terremotati e disagiati, condividendo gioiosamente con essi una parte importante dei propri proventi.
“Si fa così realtà la partnership conclusa felicemente a Febbraio 2020 fra ‘BeChildren Onlus’, e l’Associazione triestina ‘ABC’ con il prezioso sostegno di ‘uBroker Srl’, in nome dell’attenzione ai più piccoli e alle loro famiglie, bruscamente stoppata dal dilagare della pandemia da Covid-19”, esordiscono in coro i due protagonisti dell’avventura ciclabile.
“Il viaggio che, inizialmente, avrebbe dovuto concludersi a Trieste lo scorso 24 aprile, giungerà a compimento invece il prossimo 23 Settembre, giorno in cui cade la memoria di San Pio da Pietrelcina, figura che proprio ai malati e ai sofferenti dedicò una vita intera. Albert Einstein diceva che ‘Coincidenza è il modo che Dio ha di restare anonimo’, e questo suona ancor più per noi come una preziosa benedizione”, concludono all’unisono Edi Righi e Cristiano Bilucaglia.

Deloitte premia il Gruppo Marazzato

L’azienda vercellese leader nelle bonifiche ambientali è tra le imprese che si sono aggiudicate l’ambito ‘Best Managed Companies’ 2020

A pochi giorni dalla certificazione di ‘Azienda Anti-Covid’, per mano di audit di rilievo quali TÜV Italia e IMQ, per il ‘Gruppo Marazzato’, tra i partner che hanno contribuito alla ricostruzione-record del Ponte di Genova, arriva un altro, importante riconoscimento: il noto player vercellese, leader in Italia nel settore delle bonifiche ambientali, gestione rifiuti industriali e soluzioni per il pianeta, è tra i vincitori, insieme ad altre 58 imprese italiane, della 3° edizione del ‘Best Managed Companies’, iniziativa promossa da Deloitte per supportare e premiare le aziende italiane eccellenti per capacità organizzativa, strategia e performance.

Al centro dell’approfondita valutazione della nota azienda di revisione (una fra le quattro cosiddette ‘Big Four’ al mondo, insieme a PricewaterhouseCoopers, EY e KPMG) , sostenuta da ALTIS Università Cattolica, ELITE – il programma del London Stock Exchange Group che supporta lo sviluppo e la crescita delle imprese ad alto potenziale – e da Confindustria, sono stati presi in considerazione essenzialmente 6 pillar: Strategia, Competenze e Innovazione, Corporate Social Responsibility, Impegno e Cultura Aziendale, Governance e Misurazione delle Performance, Internazionalizzazione.
“Congratulazioni al ‘Gruppo Marazzato’ per questo importante riconoscimento”, dichiarano Ernesto Lanzillo, Private Leader per l’Italia, Grecia e Malta, e Andrea Restelli, Partner Deloitte e responsabile BMC.
“Le aziende premiate in questa terza edizione hanno dimostrato non solo eccellenza, ma anche grande capacità e resilienza nell’affrontare la crisi determinata dalla pandemia da Covid-19 in atto. La valutazione delle candidate si è infatti protratta più a lungo del previsto proprio per permetterci di approfondire le modalità di gestione dell’emergenza da parte delle candidate. Le 59 Best Managed Companies di questa edizione sono quindi lo specchio di un’Italia fatta di eccellenze che, facendo leva sui propri punti di forza e attraverso una gestione oculata, sta superando con successo un periodo di incertezza senza precedenti”.
Gli insigniti del prestigioso e ambito premio sono stati individuati, al termine di uno scrupoloso processo di valutazione, da una giuria indipendente costituita da esperti del mondo istituzionale, accademico e imprenditoriale italiano.
Dalle istruttorie analitiche compiute su ogni singolo soggetto di mercato, sono emersi aspetti ricorrenti che accomunano le società premiate nella gestione dell’emergenza Covid, fra cui l’attenzione alle persone, poiché tutte le Best Managed Companies hanno sempre mantenuto “la persona al centro dell’azienda”, come confermano i certificatori.
E, con essa, anche il controllo dei flussi di cassa e il rispetto della filiera: da un lato attraverso il mantenimento degli obblighi nei confronti dei fornitori e dall’altro, ove possibile, con un supporto a quelli in particolare difficoltà (e.g. reverse factoring).
Compresi anche il lancio di nuovi prodotti e servizi per fare fronte alle mutate richieste del mercato, l’impegno verso la comunità circostante e la responsabilità sociale dell’impresa e il rafforzamento della comunicazione verso tutti gli stakeholder (dipendenti, clienti, fornitori).
“Siamo fieri del conferimento di questo titolo, per il quale ringraziamo Deloitte che convalida l’impegno assunto dal ‘Gruppo Marazzato’ in termini di due diligence, controllo di gestione, consolidamento di mercato, espansione, formazione, con lo sguardo sempre attento a quei criteri di umanizzazione dei processi produttivi e valorizzazione delle professionalità interne sulle quali da sempre abbiamo posto il fondamento del nostro percorso industriale”, affermano i fratelli Alberto, Luca e Davide Marazzato, terza generazione di imprenditori alla guida dell’azienda dopo il nonno Lucillo, che la fondò nel lontano 1952, e il figlio Carlo, oggi il più grande collezionista europeo di camion d’epoca del Novecento.

In carcere la portavoce No Tav

E’ stata arrestata  Dana Lauriola, la 38enne portavoce del movimento No Tav attivista del centro sociale Askatasuna.

Il tribunale di Torino aveva respinto la richiesta di misure alternative alla carcerazione: era stata condannata in via definitiva a due anni per un episodio del 2012. Allora circa 300 persone bloccarono il casello di Avigliana della Torino-Bardonecchia permettendo alle vetture di passare senza pagare il pedaggio. Momenti di tensioni si sono registrati durante l’attesto avvenuto nella casa dove la donna vive a Bussoleno.

Controlli nel quartiere Aurora Due arresti e una denuncia

Nei giorni scorsi, gli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte”, delle unità cinofile e della Polizia Locale hanno effettuato un controllo di diverse aree del quartiere Aurora.

Dopo aver controllato l’area di piazza della Repubblica, l’attività, finalizzata al contrasto dello spaccio, si è concentrata sull’area di Lungo Dora Firenze, nel tratto compreso tra corso Giulio Cesare e via Aosta. Qui, un cittadino nigeriano di 21 anni, è stato sorpreso mentre consegnava a un acquirente una dose di marijuana dopo averla prelevata da una bottiglia occultata nella vegetazione attigua alla sponda del fiume. Dopo aver arrestato il pusher, gli agenti hanno recuperato la bottiglia in plastica al cui interno c’erano 19 involucri contenenti stupefacente, per un peso complessivo lordo di 100 grammi.

Un’altra cessione di marijuana è stata notata dagli agenti nei pressi di una panchina, sempre in Lungo Dora Firenze. In questo caso è stato arrestato un trentaduenne ghanese e sono stati sequestrati una trentina di grammi di stupefacente. Da accertamenti, è emerso che l’uomo aveva un obbligo di presentazione alla P.G. in provincia e un divieto di dimora a Torino.

Nel corso del servizio sono stati sequestrati altri 45 grammi di marijuana, anche questi occultati tra la vegetazione prossima al fiume Dora. Un ventiduenne maliano, invece, è stato denunciato in stato di libertà per resistenza a P.U. per il comportamento tenuto durante le fasi del controllo.

A Torino l’arte contemporanea in contemporanea

“Exhibi.TO. Puntata Zero”   Dal 21 al 28 settembre…ma anche oltre

Effetto resilienza. Il che vuol dire un’indomita voglia di riprendere. Di ripartire dopo il forzato silenzio e lo stop alle attività espositive imposti da un’emergenza sanitaria senza pari.

Ma probabilmente, dietro l’organizzazione di “Exhibi.TO” c’è anche la brezza già solleticante e sollecitante dell’effetto “Artissima”, 27^ edizione quella di quest’anno, l’unica Fiera d’arte internazionale rimasta in piedi in questo sgangherato 2020 (dopo il ritiro anche del Fiac di Parigi), in calendario dal 6 all’8 novembre prossimi all’Oval e che da sempre colora per l’appunto l’autunno dell’arte torinese con le più svariate iniziative legate preferibilmente al “contemporaneo”. Puntata Zero, come suggerisce il titolo, la manifestazione segnerà dal prossimo 21 al 28 settembre la “settimana dell’arte contemporana” a Torino e vedrà la partecipazione e il lavoro comune di ben 34 fra gallerie ed associazioni culturali subalpine, con la possibilità per ognuna di inaugurazioni ed orari diversificati, nonché di protrarre gli eventi espositivi oltre il termine di lunedì 28 settembre. Quanto mai vasta la mappa che, per la prima volta, dal centro alle periferie torinesi, unirà in una sola voce (condivisa dalle tre associazioni che rappresentano le gallerie d’arte cittadine e nazionali, ANGAMC TAG e COLLA, comprese altre indipendenti) il coro più eterogeneo del “contemporaneo”. Con un ben preciso obiettivo.

E la ferma “volontà– sottolineano gli organizzatori – di dare un segno di presenza e desiderio di ripartenza, presentando al pubblico torinese e non solo le proposte artistiche in apertura della stagione autunnale e in anticipo rispetto alla consueta settimana delle fiere”. Una mappa delle gallerie e delle mostre sarà distribuita in svariati punti di interesse della città e guiderà i visitatori nella scoperta di un percorso che si preannuncia di grande ricchezza in termini quantitativi e qualitativi. Racconta, a nome dei galleristi coinvolti, Marco Sassone della galleria “metroquadro” di corso San Maurizio, dove verrà ospitata la personale – “Una pazza felicità”- del pinerolese Daniele Galliano: “Dopo la forzata sospensione causa covid di tutte le attività e la cancellazione delle fiere in Italia e all’estero, ci siamo trovati tutti immersi in uno scenario devastato, con un futuro incerto e preoccupante. In pieno lockdown sono cominciate quindi le telefonate tra di noi, per cercare di immaginare un possibile inizio. E’ così partito dalle gallerie più ‘giovani’ il desiderio di fare sistema, coinvolgendo la vasta maggioranza delle gallerie torinesi e le loro associazioni, comprendendo anche le più storiche”. E il “sistema” diventa progetto con voci e gambe che portano oggi all’organizzazione di “Exibi.TO”.

“Una vera ‘prima volta’- prosegue Sassone – in cui le gallerie torinesi lavorano, anche se individualmente, con uno slancio comune. Questa pandemia dovrebbe essere l’occasione da non perdere per una ripartenza con regole nuove. Forse, nel nostro comparto, con il numero zero di ‘Exhibi.TO’ stiamo dando un piccolo segnale”. E un invito, forte e chiaro, a non disperdere il lavoro appassionato di ben 34 gallerie d’arte. Decise a non mollare. A continuare, unite, quella loro opera di divulgazione culturale che è manna autentica per la città. Queste le gallerie coinvolte nel progetto: A Pick Gallery, Crag-Chiono Reisovà Art Gallery, Csa Farm Gallery, Davide Paludetto Arte Contemporanea, Febo e Dafne Studio d’Arte, Gagliardi & Domke, Galleria Benappi, Galleria Biasutti & Biasutti, Galleria Franco Noero, Galleria Giorgio Persano, Galleria Gli Acrobati, Galleria In Arco, Galleria La Rocca, Galleria Malinpesa by La Telaccia, Galleria Moitre, Galleria Peola Simondi, Galleria del Ponte, Galleria Riccardo Costantini, Galleria Roccatre, Galleria Weber & Weber, Galo Art Gallery, Just Goat, Luce Gallery, Metroquadro, Mucho Mas, Norma Mangione Gallery, Oggetti Specifici, Phos Centro polifunzionale per la fotografia e le arti visive, Photo& Contemporary, Quartz Studio, Raffaella de Chirico Arte Contemporanea, Société Interludio, Tucci Russo Chambres d’Art, White Land Art Gallery. Il programma completo lo si può seguire sulle pagine social di “Exibi.TO”.

Gianni Milani

Nelle foto, opere di Daniele Galliano (Galleria “metroquadro”), Gianni Pettena (“A Pick Gallery”), Barbara Fragogna (Galleria “Moitre”) e Simone Stuto (Galleria “Riccardo Costantini”)

 

I “Visionari” propongono mascherine in 3D

Mentre crescono le proteste di scuole e presidi sull’insufficienza delle forniture di mascherine da parte del Governo, giovani, studenti ed esperti di tecnologia dell’associazione VISIONARI si uniscono per far fronte all’emergenza e scrivono oggi al Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, proponendo un originale progetto che, anche in Piemonte, potrebbe coinvolgere direttamente alunni e famiglie.

Nelle prossime settimane molte scuole del Piemonte rischiano di rimanere sprovviste di mascherine da destinare agli alunni, una situazione che imporrebbe alle famiglie della regione di provvedere autonomamente alle forniture per i propri figli con inevitabili costi a carico della collettività – spiega VISIONARI – E’ stato tuttavia già realizzato il progetto “Visionari Makeit” che ha consentito di creare visiere protettive anti-Covid utilizzando la stampa 3D (visiere regalate ad ospedali e strutture sanitarie in tutta Italia) abbattendo i costi di produzione e utilizzando plastica derivata dall’amido di mais, a basso impatto ambientale ed estremamente versatile.
“Chiediamo al Ministro Azzolina di coinvolgere bambini, studenti e famiglie nella creazione di visiere protettive in 3D da destinare a quelle scuole dove si registrano carenze nelle forniture di mascherine, trasformando un obbligo di legge in una esperienza didattica e istruttiva – afferma Dario Piermatteo, segretario generale di VISIONARI – Mettiamo a disposizione la nostra tecnologia, la rete di stampanti 3D del nostro gruppo e il nostro know-how in materia per sostenere il settore scolastico in questa nuova sfida, e organizzare anche in Piemonte corsi per docenti e famiglie in tutte le scuole della regione, finalizzati ad insegnare a costruire visiere “fai da te” a costi ridottissimi e con materiale ecologico”.Per info
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