ilTorinese

Paratissima. E Torino ricomincia dall’arte (con un pizzico di vanità)

“Paratissima Art Station” /Sotto il segno del rinnovamento, è pronta a ripartire la nuova e prolungata edizione di “Paratissima” all’ex “Accademia Artiglieria” di Torino. Dal 23 ottobre all’8 dicembre

Caratteristica riconosciutale da sempre è “quella di non riuscire a stare ferma e di essere in continua cescita”. Così anche per il suo sedicesimo compleanno  ha deciso con un pizzico di coraggiosa vanità, di rinnovarsi e sfoderare nuove e più funzionali proposte.

L’edizione 2020 di “Paratissima” (nata nel 2005 come evento autogestito, cresciuta poi come progetto espositivo diffuso nel quartiere di San Salvario e diventata infine, a tutti gli effetti, sotto l’organizzazione di PRS e la direzione artistica di Francesca Canfora, una “Art Fair indipendente”) diventa oggi “Paratissima Art Station”. Una vera e propria “stazione d’arte”. Dove i “treni” arrivano, sfrecciano e partono carichi zeppi all’inverosimile di nuove scoperte e proposte d’arte. Simbolo di creatività a valanga, pur mantenendo inalterata la sua identità e la sua “mission” di sostegno all’arte emergente e pur confermando la sede espositiva all’ex “Accademia Artiglieria” (diventata “ARTiglieria Con/temporary Art Center”) in piazzetta Accademia Militare 3 a Torino, la sedicenne “Paratissima” allungherà, tanto per cominciare, i suoi tempi passando dai tradizionali cinque giorni, concentrati nella settimana dell’ “Art Week” subalpina, a ben due mesi circa. Dal 23 ottobre all’8 dicembre, offrendo di volta in volta contenuti nuovi e diversi. Quattro gli appuntamenti, le “fermate” di stazione, in programma e quattro i progetti espositivi collaterali. Prima “fermata”, dal 23 ottobre al primo novembre: “NICE & FAIR – Contemporary visions”, cinque mostre collettive in cui si affronta il tema della “contemporaneità” e che coinvolgono più di 80 artisti, a cura degli 11 allievi del corso per curatori “N.I.C.E. – New Indipendent Curatorial Experience”. Dal 6 all’8 novembre, seconda “fermata” con “G@P -Galleries at Paratissima”, dedicata alle 14 gallerie d’arte (10 l’anno scorso) selezionate; dal 13 al 22 novembre si procede con “Rebirthing – Art to restart” – mostra che si interroga sul futuro, curata da Paolo Lolicata e Giulia Giglio – e al capolinea, dal 27 novembre all’8 dicembre “Ph.ocus– About photography”, evento a cura di Laura Tota, dedicato alla fotografia contemporanea per raccontare il lockdown e la forza della comunicazione visiva della fotografia autoriale. Di notevole interesse anche le quattro rassegne espositive collaterali. La prima, dal 23 ottobre al 22 novembre, ha per titolo “L’immortalità” ed è un progetto di “pittura installata” del biellese di nascita e bolognese di adozione Lorenzo Puglisi; curata da Luca Beatrice, la mostra presenta quattro grandi quadri, dominati dalle cromie del nero da cui emergono frammenti di corpi e figure umane, dal titolo “Natività” e “Annunciazione”, pensati ad hoc per il suggestivo galoppatoio dell’“ARTiglieria”. In un ideale corto circuito fra attualità e storia, modernità e classicismo, Puglisi ospita anche all’interno della sua mostra la scultura “L’immortalità” dello scultore milanese Achille Alberti (1923), un bronzo di oltre due metri di altezza, già monumento ai Caduti di Lanzo d’Intelvi, oggi riproposta come ricordo alle vittime della pandemia. Dal 23 ottobre all’8 dicembre, saranno poi di scena le “Storie microcosmiche” della messinese Eleonora Gugliotta, che crea delle vere e proprie “sculture tessili” all’interno di architetture abbandonate e che qui diventano installazioni site specific ed estemporanee nell’abbraccio suggestivo agli spazi reinventati di quella che fu un tempo scuola per giovani gentiluomini alla vita di corte dal 1673 al 1798. A chiudere l’iter espositivo, sempre dal 23 ottobre all’8 dicembre, “Think Big” (progetto espositivo dedicato a grandi opere d’arte, non solo per forma ma anche per i contenuti espressi) e “Blooming Playground”, il campo da basket nella corte interna dell’ex Accademia, interpretato come un rigoglioso giardino fiorito dallo “street artist” cagliaritano (considerato fra i 100 migliori artisti emergenti a livello mondiale) Tellas. Il progetto, curato da Francesca Canfora, mette insieme e intreccia con ideale concretezza arte contemporanea e spazi urbani, dando vita ad un lodevole esempio di convivenza creativa e virtuosa fra sport e cultura. Per diventare luogo vissuto e frequentato tutto l’anno, nella convinzione di un fare artistico “che non deve essere fine a se stesso – spiega Lorenzo Germak, Ceo PRS – ma al servizio della comunità”.

Gianni Milani

 

Nel dettaglio

Nice & Fair – Contemporary Visions è la prima “fermata” dell’edizione 2020 di Paratissima
dedicata alle arti visive.

In mostra, dal 23 ottobre al 1° novembre nei suggestivi spazi
dell’ARTiglieria, le 5 mostre collettive, che coinvolgono più di 80 artisti, curate dagli 11
allievi del corso per curatori N.I.C.E. – New Independent Curatorial Experience; gli 8 progetti
individuali curati di 30 artisti indipendenti per I.C.S. – Independent Curated Spaces; i 4
progetti espositivi collaterali: L’Immortalità, la personale di Lorenzo Puglisi, una delle voci più
interessanti ed originali della pittura italiana, a cura di Luca Beatrice; Scorie Microcosmiche di
Eleonora Gugliotta, che ridisegna con i suoi fili scultorei gli spazi abbandonati dell’ARTiglieria;
Think Big! The Oversize Artwork Project con 6 progetti installativi “fuori misura” site specific;
Astrazione 1X5, un confronto tra 5 autori legati alla dinamica di forme astratte, proposto
dall’associazione Juliet.

Think BIG!
Con sei progetti installativi fuori misura site specific, le “grandi”
opere d’arte approdano a Paratissima Art Station

Think BIG! è il progetto espositivo dedicato a grandi opere d’arte, non solo per forma ma anche
per contenuti e messaggi. Pensare in grande è necessario per evocare visioni inaspettate,
suggerire nuove prospettive ed esplorare strade sconosciute. Think BIG! è anche un omaggio
all’ex Accademia di Artiglieria, il luogo che ospita Paratissima: nata nel 1679 come “Reale
Accademia” di formazione per nobili e gentiluomini e trasformata in seguito in accademia
militare e sede dell’esercito, ha ospitato a metà degli anni ’90 una parte della Biennale dei
Giovani Artisti del Mediterraneo negli spazi del galoppatoio e delle ex scuderie. Ancora oggi
BIG, acronimo dell’evento, è ricordata come un esempio memorabile tra le manifestazioni
internazionali dedicate agli artisti emergenti.
Tra i grandi progetti installativi in mostra, la “Vicina Grotta dei Ricordi” di Giulio Locatelli induce
lo spettatore a sentirsi un viaggiatore volto a intraprendere un viaggio verso uno spazio, verso
una dimensione intima, interiore, insita in ciascun individuo, in cui ognuno può ritrovare ciò che
è ed è stato. “L.R.A.D.” di Giampaolo Parrilla pone le persone davanti a delle scelte per
dimostrare che l’approvazione, come il consenso, segue la logica dell’immediatezza. L’artista
lavora attraverso la strutturazione di spazi pittorici ambientali con la costruzione di cicli di dipinti
con una prospettiva atmosferica, di ripetizione e di movimento. In “Stock” di Daniele Accossato,
opere dal valore inestimabile vengono rapite, legate, imbavagliate e rinchiuse in contenitori
angusti, pronte per essere stoccate e poi spedite. Ma la chiave di lettura risiede non tanto nel
soggetto scultoreo, quanto nella sua “cornice”, il contenitore da trasporto, casse o gabbie in
legno che sono allo stesso tempo prigione e protezione e invitano a chiedersi se è davvero
possibile che l’Arte sia anche merce. In “Graft Room” di Simone Benedetto, recipienti dal
contenuto oscuro, svuotati o forse riempiti dall’essenza stessa del corpo ospitante, sono
protagonisti di una gemmazione che si insinua tra umano e manufatto, presupponendo una
comune cooperazione alla vita nonché una dipendenza reciproca. “Tempio industriale: Libera
nos a societate spectaculi” di Valerio Perino è un’installazione che rappresenta un immaginario
rifugio spirituale dalla decadenza morale della società occidentale contemporanea. “Un pezzo
d’acqua” di Orecchie d’asino è un processo che compone e scompone la pratica stessa
giocando con i vari linguaggi e significati.

 

“Paratissima Art Station”
ARTiglieria Con/temporary Art Center, piazza Accademia Militare 3 (dietro piazza Castello), Torino; tel. 011/0162002
Dal 23 ottobre all’8 dicembre

Nelle foto:

– Tellas: “Blooming Playground”, 2020

– Lorenzo Puglisi: “Annunciazione”, oil on canavas, 202o

– Eleonora Gugliotta: “Spoglie, Sicilia”

– Achille Alberti: “L’immortalità”, bronzo, 1923

Pirotecnico 3-3 tra Sassuolo e Torino

Qui Toro: un Toro vivo pareggia, fuori casa,3a3 con la rivelazione Sassuolo. I granata sono passati per ben 2 volte in vantaggio,con un parziale 3-1 ad una manciata di minuti dalla fine della gara.Gli uomini di Giampaolo hanno avuto parecchie occasioni da gol per incrementare il vantaggio.I gol portano la firma di Linetty,Belotti e Lukic. Bene
Verdi nel ruolo di seconda punta.Ennesima grande prova del gallo Belotti e della mezzala Lukic.Primo punto per il Toro che può recriminare per i 2 punti persi frutto ancora di qualche disattenzione.Involuzione del portiere granata Sirigu ancora disattento.

Qui Juve: prosegue la preparazione dei bianconeri allenati da Pirlo in vista della gara di domenica sera,a Torino,contro il Verona.Dybala non sarà ancora tra i titolari,Ronaldo, probabilmente non sarà disponibile.Diversi sono ancora i dubbi di formazione all’Interno della squadra bianconera.Il modulo sarà il 4-3-3 con la conferma in avanti del trio Chiesa,Morata, Kulusevsky.

Vincenzo Grassano

“Sul più bello”, anteprima torinese

Mercoledì 21 ottobre il Cinema Massaua di Torino ha ospitato l’anteprima nazionale del film “ Sul più bello “ di Alice Filippi , prodotto dalla Eagle Pictures.

Si tratta di una teen dramedy, girata a Torino e Venaria con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte, i cui protagonisti principali sono i giovanissimi Ludovica Francesconi ( Marta ) e Giuseppe Maggio ( Arturo ). E’ la storia di Marta, ragazza bruttina, affetta da una grave malattia genetica, che, nonostante tutto, ha un carattere combattivo e travolgente.

 

Come ogni ragazza della sua età sogna il grande amore , ma lei non si accontenta e prima che la sua malattia degeneri, vuole sentirsi dire “ Ti amo “ da un ragazzo bello, il più bello di tutti.

 

I suoi amici e coinquilini, che per lei sono la sua famiglia, fanno il possibile per dissuaderla dal puntare troppo in alto. Finchè ad una festa Marta vede Arturo , bello, sicuro di sé e per lei completamente inarrivabile. In altre parole, la preda perfetta. Ma, mentre i fedeli amici si preparano a gestire la sua ennesima delusione, Marta sente che stavolta le cose andranno in maniera diversa… La pellicola, opera prima di Alice Filippi, dopo la realizzazione del documentario “ ’78 – Vai piano ma vinci “, nominato ai David di Donatello 2018, è stata anche ospitata nell’ambito della recente Festa di Roma.

 

“La storia – ha dichiarato la regista – mi è piaciuta fin da subito, lavorare con un cast giovane è stato davvero stimolante. E’ una storia positiva, che rispecchia il mio carattere, infatti vedo sempre il lato positivo nelle cose. C’è un fil rouge che collega il mio documentario a questo film. Anche in quell’occasione si partiva da una situazione negativa , ma alla fine era una storia di un ragazzo che ce l’ha fatta ( qui i si tratta di una ragazza), una storia di libertà, di chi combatte per ottenere un obiettivo. La lezione è che la scelta finale è sempre la nostra, tutti hanno una scelta.

 

A Torino mi trovo sempre bene sia per il bellissimo rapporto con la Film Commission sia perchè qui mi sento in famiglia, circondata dall’affetto di tanti cari amici”.

Helen Alterio

Foto VBS50

L’agroalimentare via radio a #parlaconme

Una nuova trasmissione condotta da Simona Riccio, su Radio Vida Network, pone al centro dell’attenzione il settore 

 

L’agricoltura è  sempre più  al centro dell’attenzione dei media e della radio,  come dimostra il nuovo palinsesto dal titolo  “#PARLACONME”, condotto da Simona Riccio sulla web radio piemontese Radio Vida Network.

L’iniziativa, che pone il settore agroalimentare al centro delle trasmissioni, che saranno live il pomeriggio dalle 18 alle 19, con possibilità di collegamento telefonico, segue il successo ed i positivi indici di ascolto ottenuti dallo stesso palinsesto nel corso dell’Edizione 2020 speciale e diffusa della Fiera del Peperone di Carmagnola.

“Questa iniziativa –  spiega la conduttrice Simona Riccio –  vuol dare voce a tutti i soggetti appartenenti alla filiera agroalimentare, dando loro la possibilità di raccontare la propria storia ed esperienza, le proprie criticità ma, soprattutto, le numerose opportunità che si dimostrano capaci di cogliere, creando quella sinergia in grado di rendere il settore agroalimentare trainante per l’economia italiana e tale da costituire un’eccellenza a livello internazionale”.

“Mai come quest’anno – aggiunge Simona Riccio – proprio la filiera agroalimentare è stata in grado di garantire tutta la popolazione italiana un servizio essenziale e continuativo. Questa costituisce  una sua peculiarità, non soltanto in questi tempi di Covid e di lockdown, ma anche di normalità.  Per questo motivo risulta fondamentale concentrare la propria attenzione sulla filiera agroalimentare e sul ruolo strategico del settore agricolo, capace, altresì, di valorizzare l’identità della cultura materiale del nostro Paese”.

La partecipazione alla trasmissione è gratuita e chi desideri prendere parte al palinsesto può scrivere, come anche gli eventuali sponsor, alla mail: simonariccio72@gmail.com,  con oggetto #PARLACONME

Mara Martellotta

www.simonariccio.it

La Ganga, il riformista. La storia gli ha dato ragione

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / La morte di Giuseppe La Ganga segna la fine di un’esperienza politica durata alcuni decenni che ha caratterizzato la vita politica piemontese ed italiana.

La Ganga era un uomo colto e preparato, stimato da Bobbio e da Mussa Ivaldi che patrocinarono la sua prima candidatura alla Camera dei deputati. Era un politico nato. Fin dagli anni del liceo “d’ Azeglio” si mise in luce per il suo impegno. Io lo ricordo nel 1966 a coordinare un bel convegno al teatro “Carignano“ su Massimo d’Azeglio promosso dal liceo di via Parini.
Ci conoscemmo anni dopo alla Sioi , la società di studi internazionali che offriva ai giovani interessati alla politica una dimensione internazionale dei problemi. Esordimmo insieme nel 1970 in due consigli comunali della cintura: lui a Rivoli dove batte’ il capolista Eugenio Scalfari (che quell’onta se la legò ad un dito e da allora odiò La Ganga) ed io a Moncalieri. Per lui fu l’inizio di una sfolgorante carriera  politica, per me la presa di coscienza che non ero tagliato per la politica anche se non volli arrendermi subito alla realtà. La Ganga, che nasceva come giolittiano, una corrente socialista di intellettuali da non confondersi con quella filoconunista di Lombardi, fu tra i primi ad aderire alla nuova linea politica di Craxi, creando qualche problema ai vecchi autonomisti nenniani  torinesi di Corrado Calsolaro. La Ganga divenne segretario della Federazione del PSI torinese e  deputato a partire dall’ VIII legislatura nel 1979 . Il partito socialista, che continuò ad avere diverse anime,  si caratterizzò in Piemonte con il volto di La Ganga, proconsole di Craxi. Io non aderii mai al PSI, ma con Giusi intrattenni sempre un buon rapporto  personale. Giunse anche ad associarsi al Centro “Pannunzio” e a partecipare a qualche sua attività. La Ganga fu nel 1985 il protagonista della grande svolta che mandò a casa Novelli e la Giunta di sinistra, inaugurando il nuovo corso amministrativo di Torino che usciva dalla stagnazione imposta da Novelli. Ci fu un momento  in cui Giusi mi propose – pur restando io indipendente – un incarico pubblico di rilievo che io declinai.
.
Nessun altro politico mi fece un’offerta di quel tipo. Il socialismo di Craxi fu una grande e positiva novità per l’Italia perché offrì la prospettiva di un socialismo affrancato dai comunisti, un socialismo liberale di tipo rosselliano. Solo chi non ha conosciuto La Ganga o lo ricorda per la vignetta di Forattini su di lui, non conosce l’intelligenza e la cultura politica che aveva. Avrebbe potuto certamente essere un buon ministro ed aveva talento pari se non superiore a Martelli e a De Michelis. Sappiamo come andò la storia di Tangentopoli e dei giudici che eliminarono per via giudiziaria un’intera classe politica. Io posso testimoniare che Giusi visse sempre probamente senza agi di sorta . In tempi recenti era consigliere comunale di Torino eletto nelle liste del Pd quand’era sindaco Fassino . Abbiamo avuto tante occasioni   di incontro, facilitate anche dal comune amico Salvatore Vullo, capace di essere coerente ed orgoglioso della sua storia politica. Proprio Vullo è stato l’uomo a lui più vicino che lo ha intervistato negli ultimi periodi , pubblicando con Rubbettino un bel libro che serve a farlo conoscere e capire il senso delle sue battaglie politiche. Il libro appena uscito diventa il suo testamento politico.
.
Una malattia ha funestato l’ultimo periodo della vita di Giusi, impedendogli il proseguimento di ogni attività motoria. Oggi, alla notizia della sua morte, ho pensato al giovane siciliano, già barbuto, allievo del “d’Azeglio” che aveva fin da ragazzo sposato la causa del socialismo prima che si scatenasse la bufera del ‘68. Una scelta lucida ed appassionata a cui è rimasto fedele per tutta la sua vita. Voglio ricordarlo piacevole commensale quando, dopo qualche evento culturale in compagnia di Vullo, andavamo a mangiare in trattoria. In quelle occasioni, e non solo in quelle, apprezzai le qualità dell’ uomo semplice di cui mi diceva il nostro comune sarto Ignazio Blunda e di cui una volta mi parlò anche Mario Soldati. Era un uomo deluso ed amareggiato che aveva però mantenuto la schiena dritta e l’orgoglio del socialista  riformista a cui la storia aveva dato ragione. In via Pisa aveva creato il Club dei riformisti dove si svolsero tanti incontri ai quali ho partecipato anch’io. Quell’eredità storica del riformismo torinese che da Morgari a La Ganga  rappresenta un qualcosa di molto importante non solo per il passato , ma anche per il futuro di questo Paese. Nel 2014 ricordammo insieme Giacomo Matteotti. Fu il momento più bello e significativo del nostro rapporto.
.
Scrivere a quaglieni@gmail.com

Coronavirus, oltre 2000 nuovi contagi e nove morti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

 

29.815 PAZIENTI GUARITI E 1187 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti sono 29.815 (+ 107 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3630 (+12) Alessandria, 1673 (+3) Asti, 934 (+1) Biella, 3010 (+28) Cuneo, 2837 (+33) Novara, 15.039 (+20) Torino, 1425 (+3) Vercelli, 1057 (+7) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 210 (+0) provenienti da altre regioni. Altri 1187 sono “in via di guarigione”.

 

I DECESSI SONO 4236

Nove decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4236 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 694 Alessandria, 258 Asti, 220 Biella, 405 Cuneo, 396 Novara, 1859 Torino, 230 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 41 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

 

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 51.700 (+ 2032 rispetto a ieri) di cui 1036 (51%) sono asintomatici.  

Dei 2032 casi: 628 screening, 817 contatti di caso, 587 con indagine in corso. Ambito: 293 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 273 scolastico, 1466 popolazione generale. I casi importati sono 6.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 5435 Alessandria, 2671 Asti, 1655 Biella, 6037 Cuneo, 4616 Novara, 26.869 Torino, 2060 Vercelli, 1528 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 386 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 443casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

 

I ricoverati in terapia intensiva sono 84(+5 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1362(+136 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 15.016

I tamponi diagnostici finora processati sono 919.629 (+ 12665),di cui 495.464risultati negativi.

 

Il Crocifisso nell’aula di Palazzo Lascaris

Il Crocifisso donato al presidente dell’Assemblea regionale Stefano Allasia dall’arcivescovo della Diocesi di Torino monsignor Cesare Nosiglia è stato affisso nell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris.

La decisione di appendere il Crocifisso – offerto da monsignor Nosiglia al presidente Allasia al termine dell’incontro avvenuto il 9 ottobre 2019 al Palazzo dell’Arcivescovado di Torino – è stata assunta in seguito all’approvazione, nel dicembre scorso, di un Ordine del giorno del primo firmatario Andrea Cane (Lega). Il documento impegnava il Consiglio e la Giunta regionale “a difendere e salvaguardare l’importanza storica, culturale e religiosa del Crocifisso” e “a procedere all’affissione di un Crocifisso nell’Aula del Consiglio regionale, dietro i banchi della presidenza”.

E, sempre in seguito all’approvazione di un Ordine del giorno della prima firmataria Francesca Frediani (M5s), è stata appesa nella Sala dei Morando, ove si riuniscono le Commissioni consiliari, la celebre fotografia di Tony Gentile che ritrae i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Scuola di Applicazione, cinque ufficiali positivi al Covid

In aderenza a tutte le disposizioni e protocolli per il contrasto alla diffusione del virus SARS-CoV-2, l’Esercito ha sottoposto tutti i frequentatori di corso, presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione di Torino, ai test di controllo all’avvio dell’attività formativa.

A seguito di periodiche verifiche, cinque frequentatori sono risultati positivi.
I casi interessati, nel rispetto delle procedure dettate dal Ministero della Salute e dall’Ispettorato Generale della Sanità Militare, sono monitorati e assistiti da personale sanitario dell’Esercito.
Tutti i corsisti sono stati posti in precauzionale autoisolamento nei propri alloggiamenti, all’interno della Scuola di Applicazione, da dove continuano a seguire le attività didattiche in videoconferenza e vengono sottoposti a un costante monitoraggio sanitario.
Presso gli istituti di studi militari sono sempre stati in atto e rispettate tutte le ultime disposizioni afferenti al distanziamento, igienizzazione e tutela del personale, previste da legge, finalizzate alla gestione e contenimento della emergenza epidemiologica da COVID-19.
(foto archivio)

Scoperta truffa delle patenti di guida “made in China”

Associazione per delinquere finalizzata al conseguimento illecito della patente di guida di categoria “B” da parte di candidati di nazionalità cinese 9 persone destinatarie di una misura cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria, delle quali 2 in carcere e 7 dell’obbligo di presentazione alla p.g.

 

Avevano costituito ben 2 organizzazioni criminali che avevano lo scopo di consentire a cittadini cinesi che non conoscono la lingua italiana né tanto meno le norme del Codice della Strada, di conseguire la patente di guida.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, P.M. Dr.ssa Elisa BUFFA,  nasce nel mese di novembre 2018 quando, grazie ad una collaudata collaborazione tra la Motorizzazione Civile e la Polizia di Stato, gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Torino intervengono presso la sala esami della locale Motorizzazione a seguito di una segnalazione relativa ad un cittadino cinese, che con atteggiamento sospetto, sta effettuando la prova a quiz con la richiesta di ausilio del supporto audio ovvero delle cuffie con cui ascoltare le domande, oltre che visualizzarle sullo schermo. L’intervento della Polizia giudiziaria. viene effettuato al termine della prova, peraltro superata, accompagnando il candidato in una stanza attigua. Lì gli operanti riscontrano come l’uomo occulti tra gli indumenti e sotto una parrucca appositamente indossata, essendo l’uomo completamente calvo, un telefono cellulare ed un trasmettitore bluetooth ad esso collegato.

Tale strumentazione era servita al candidato per ricevere suggerimenti da una terza persona posizionata all’esterno della MCTC, che era in grado di avere contezza delle domande d’esame in quanto il contenuto delle stesse gli giungeva proprio attraverso il citato trasmettitore in quanto era riprodotto da una voce computerizzata nelle cuffie richieste dal candidato proprio a tale scopo.

Immediatamente, anche in considerazione del complesso sistema adottato per consentire all’uomo il superamento della prova, la Polizia giudiziaria ipotizzava l’esistenza di un’organizzazione ben strutturata finalizzata al conseguimento illecito di patenti di guida e che quanto accertato non rappresentasse un episodio isolato.

L’esame dei tabulati telefonici delle utenze trovate in possesso del cittadino cinese e successivamente l’autorizzazione del G.I.P. di Torino all’attivazione delle intercettazioni telefoniche delle utenze da essi emerse, permettevano di suffragare tale ipotesi.

L’indagine, infatti, faceva luce su ben 2 organizzazioni criminali composte per la quasi totalità da cittadini cinesi che dietro il versamento di ingenti somme di denaro era in grado di garantire il conseguimento di patenti di guida a loro connazionali che, conoscendo poco o per nulla la lingua italiana, avrebbero avuto difficoltà insormontabili ad ottenerle in modo lecito, attraverso il superamento dei relativi esami di teoria svolti presso le Motorizzazioni di tutta Italia.

L’ascolto delle conversazioni telefoniche intercettate ha permesso alla PG di delineare compiutamente il modus operandi dei soggetti coinvolti in tale tipo di attività criminale che fruttava agli organizzatori dell’illecito sino a 7000 euro circa a patente a seconda del “servizio” offerto, che poteva riguardare la sola prova teorica o, come emerso nel corso delle indagini anche quella pratica.

In particolar modo venivano individuati 9 soggetti di cui 7 di nazionalità cinese 1, peruviano e 1 italiano, dimoranti a Torino, quali appartenenti a vario titolo a 2 distinte associazioni per delinquere che consentivano a soggetti di nazionalità cinese di ottenere il rilascio della patente di guida.  Dalle indagini emergeva che  i candidati, oltre a non avere la minima preparazione teorica, presentavano enormi difficoltà nel comprendere la lingua italiana e quindi oltre a non essere in grado di leggere i testi dei quiz loro sottoposti, durante gli esami pratici non riuscivano a rispondere alle domande, anche a quelle di routine più elementari, poste loro dai vari esaminatori prima e durante l’esame di guida: circostanze queste che danno il segno dell’elevato pericolo che potevano costituire alla guida di un veicolo.

Nell’ottobre del 2019 veniva depositata una prima informativa alla Procura della Repubblica di Torino, nella quale venivano deferite in stato di libertà 63 persone, ritenute responsabili di aver truccato 55 esami per il rilascio di patenti di guida. Ne seguiva una seconda nel giugno 2020 nella quale erano indagati altri 45 cittadini cinesi coinvolti in altrettanti episodi illeciti.

Alla luce di quanto rappresentato, nella giornata di mercoledì 21 ottobre, gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Torino, coadiuvati dal personale della Polizia Stradale di Cuneo, Novara, Rimini, Prato e Vasto (CH), hanno eseguito una misura cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Torino, nei confronti di 9 persone, 2 delle quali in carcere e 7 destinatarie dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Contestualmente sono state eseguite diverse perquisizioni in varie località della penisola, in particolare a Vasto (CH) dove, il capo di una delle due organizzazioni, destinatario di una misura in carcere, pur avendo mantenuto la residenza a Torino, aveva trasferito i propri affari.

L’Autorità giudiziaria, ha provveduto già ad emettere 50 decreti di sequestro a carico di quelle patenti che si è accertato essere state ottenute attraverso i metodi descritti.

Un fine settimana delicato per le squadre torinesi

Qui Juve: i bianconeri di Pirlo, rinfrancati dall’ottima vittoria, in Champions, contro la Dinamo, affronteranno il Verona in casa, domenica sera,alle 20.45. All’assenza di Ronaldo e quella probabile di Dybala, grandi problemi di formazione in difesa per via del brutto infortunio occorso al difensore Chiellini che starà fuori per dieci giorniOut anche De Ligt.Non è una situazione facile quella in casa Juve.

Qui Toro: delicatissima la trasferta dei granata questa sera a Reggio Emilia contro il lanciatissimo Sassuolo di De Zerbi,al secondo posto in classifica.Ai granata di Giampaolo servono punti per non sprofondare in una crisi senza fine.
Mancheranno,oltre al lungodegente Baselli,M.Savic squalificato,Izzo e Zaza non al meglio.Formazione con un solo dubbio sulla trequarti: Lukic oppure Verdi.Per il resto confermata la formazione sconfitta dal Cagliari domenica scorsa

Vincenzo Grassano