Quel bosco di acacie che costeggia la strada secondaria tra Borgone di Susa e San Didero custodisce un mistero, mai del tutto risolto da storici e studiosi.


Ogni quattro anni i cittadini americani sono chiamati ad eleggere il proprio presidente. Il sistema elettorale americano è molto complesso: proviamo a capirlo assieme senza dilungarsi nel tecnicismo politico bensì in maniera semplice.
Intanto è molto diverso dal nostro…
Negli USA abbiamo 2 grandi partiti che dominano la scena elettorale da sempre: il partito democratico ed il partito repubblicano.
La prima fase di votazione avviene con le Primarie: i cittadini americani maggiorenni aventi diritto al voto scelgono il candidato di partito al ruolo di presidente e vicepresidente della nazione…il “famoso ticket”.
La seconda fase sono le elezioni presidenziali dove i cittadini americani maggiorenni sceglieranno, attraverso il voto, i Grandi Elettori rappresentanti ciascuno dei cinquanta stati americani. Ogni grande elettore, più votato all’interno del proprio stato, voterà uno dei candidati al ruolo di presidente USA e di conseguenza il vicepresidente.
I grandi elettori sono in totale 538. Diventerà Presidente chi otterrà 270 voti.
Trump o Biden? Tra poco lo scopriremo…
Vincenzo Grassano
Oggi il digitale è entrato più che mai in modo prepotente nella vita delle persone, a partire dall’uso spesso quotidiano dei social network fino all’archiviazione delle fotografie, dall’uso delle criptovalute ai documenti immobiliari e alle utilities.
Questa tendenza ha reso di sempre più fondamentale importanza la gestione del digitale di cosiddetta ‘seconda generazione’, vale a dire post mortem del titolare di questo patrimonio. Le decisioni da parte degli eredi, al momento del decesso del titolare, determinano il mantenimento o meno del rapporto e, quindi, dei dati presenti sulla piattaforma. La gestione del digitale post mortem risulta anche di primaria importanza per i consulenti, per soddisfare i bisogni crescenti da parte dei loro attuali clienti, ma anche dei loro eredi.
“A Torino – spiega Alberto Trivero, ingegnere informatico torinese responsabile del progetto – eLegacy, è una realtà nata nel 2018 e rappresenta in Italia la prima soluzione valida dal punto di vista legale per tutelare e regolamentare l’eredità in campo digitale. Il cliente, infatti, può ottenere l’inventario dei suoi servizi online, dall’account cloud e social ai conti online, fino ai bitcoin. Tutto ciò avviene in automatico attraverso l’analisi dei mittenti nella sua casella di posta oppure importando il tutto da un password manager. La persona interessata deve semplicemente identificare che cosa voglia che venga gestito e trasmesso agli eredi e agli altri destinatari ed indicare ciò che eLegacy dovrà, invece, cancellare, quando lui stesso sarà scomparso. Il passaggio successivo sarà rappresentato dalla definizione di coloro i quali saranno i destinatari della sua eredità digitale. eLegacy si occuperà di trasmettere loro le informazioni indicate dal soggetto che le ha conferito l’incarico”.
“Il primo passo – spiega l’ingegner Alberto Trivero – sarà quello di identificare le tracce digitali del cliente, quali iscrizioni a siti web, newsletter e applicazioni, scoprendo la consistenza del proprio patrimonio digitale. Quindi si procede ad un suo ordinamento, eliminando le iscrizioni che si ritengono inutili ed identificando, invece, quelle che abbiano un valore emotivo o economico. Questo rappresenta il passaggio fondamentale per predisporre la propria eredità digitale, indicando, quindi, i nomi delle persone a cui si desidera trasmettere il proprio patrimonio digitale, lasciando a eLegacy il compito di cancellare tutto il superfluo. Attraverso il mandato rilasciato a eLegacy sarà possibile proteggere il proprio patrimonio digitale, utilizzandolo in modo più consapevole”.
“Attraverso una maggiore consapevolezza nell’uso del proprio patrimonio digitale – conclude l’ingegner Trivero – l’utente potrà esercitare i propri diritti digitali e scoprirne di nuovi, riprendendo anche pieno possesso dei propri dati, secondo le disposizioni del GDPR, potendo anche esercitare, nel caso lo desideri, il diritto all’oblio”.
Mara Martellotta
“Vedremo sui quotidiani e sui media quale spazio verrà dato alle parole di Papa Francesco in tema di unioni civili per i gay racchiuse in un documentario presentato al Festival del Cinema di Roma” afferma il prof. Valter Boero, referente nazionale del Popolo della Famiglia.
Certamente sul quotidiano La Croce diretto da Mario Adinolfi, verranno riportate le parole del Papa che ribadiscono la distinzione tra l’istituto del matrimonio tra uomo e donna e le unioni civili per i gay. Una sovrapposizione e una surroga sollecitata da più parti, ma inaccettabile per il Papa e il Magistero della Chiesa come ribadito anche recentemente nella Esortazione apostolica in Amoris Laetitia.
Ricorda Adinolfi che “difendere l’istituto del matrimonio significa tutelare i bambini che hanno diritto ad avere un papà e una mamma; non possono essere venduti e comprati e contrastare la pratica dell’utero in affitto significa difendere la dignità della donna e della sua maternità”.
Il prof. Boero si augura che le Istituzioni così solerti a tutelare i diritti di pochi, chiedendo per loro trattamenti speciali, si accorgano di un art.29 della Costituzione per poi passare al 30 e al 31 che riguardano decine di milioni di italiani e che in questi tempi reggono l’onda d’urto della pandemia.
Il GS Alpi ha superato l’esame della Granfondo Internazionale Alassio. Organizzare una gara ciclistica amatoriale in tempi di Coronavirus non è stato semplice, ma grazie al lavoro di tutti e alla cooperazione con i partecipanti la manifestazione è riuscita perfettamente. Considerando anche il periodo storico vissuto, la partecipazione è stata buona anche in termini di numeri, con circa 400 corridori al via suddivisi lungo i due percorsi.
Ad esprimere grande soddisfazione per la riuscita dell’evento è Vittorio Mevio, presidente del comitato organizzatore: “Il GS Alpi organizza eventi da tantissimi anni e con orgoglio possiamo dire di essere uno dei più importanti comitati organizzatori di eventi amatoriali in Italia, ma con la Granfondo Alassio 2020 ci siamo rimessi in gioco. Per noi questa gara è stato un test molto importante in ottica 2021, abbiamo capito che è possibile organizzare eventi importanti anche con numeri di gran lunga superiori a quelli che abbiamo riscontrato domenica. Ringrazio tutti i partecipanti, anche perché si sono attenuti scrupolosamente alle norme anticontagio e hanno reso il nostro lavoro più semplice”.
Venendo ai risultati sportivi, la Granfondo Internazionale Alassio ha visto il trionfo di Francesco Figini (Pool Cantù), che si è imposto sul percorso di 65 km. Figini ha rifilato 12” a Riccardo sacchi del Team Colpack Ballan, giunto in seconda posizione, e 13” a Fulvio Rosso della Rodeo Speed Bike. Sul percorso di 106 km si è invece imposto Ricardo Pichetta (Vigor Cycling Team), il quale, per soli due secondi, ha messo la propria ruota davanti a quella di Paolo Castelnovo (MP Filtri). In terza posizione troviamo Ugazio Marcello (Pool Cantù).
Nelle due gare femminili, sul percorso corto si impone Ilenia Fazzone (Roadman Azimut) davanti alla sua compagna di squadra Veronica Pardini e a Giulia Portaluri (Granbike Velo Club). Sul percorso lungo, invece, la vittoria è stata conquistata da Mara Manfredi (Vivi Somec) davanti a Sara Bernazzani (Vo2) ed Emanuela Fossa (GB junior Team).
I risultati completi sono disponibili su https://www.endu.net/it/events/granfondo-alassio-/results
Il GS Alpi dà appuntamento a tutti gli appassionati già da adesso al prossimo 28 febbraio 2021, quando si svolgerà la Granfondo Internazionale Laigueglia Lapierre.
Riceviamo e pubblichiamo CHIUSURA PALESTRE E CENTRI SPORTIVI: MANCATI RIMBORSI E OSTACOLI PER OTTENERE VOUCHER E RIMBORSI. QUALE SCENARIO DOPO LA PUBBLICAZIONE DEI DPCM DEL 13 E 18 OTTOBRE?
La chiusura di palestre e centri sportivi disposta nei mesi di marzo, aprile e maggio scorso ha recato un danno ai consumatori che non hanno potuto utilizzare gli abbonamenti.
Il Decreto Rilancio prevede che i gestori, anziché provvedere al rimborso monetario, possano rimborsare gli abbonati attraverso un voucher della durata di 12 mesi dall’emissione e di valore pari alla quota di abbonamento non usufruita.
Gli Sportelli del Movimento Consumatori hanno tuttavia ricevuto numerose segnalazioni di comportamenti lesivi dei diritti dei consumatori.
Alcune strutture, ad esempio, hanno condizionato l’erogazione del voucher al rinnovo dell’abbonamento per l’anno successivo o alla sottoscrizione di un nuovo abbonamento, in violazione della norma che prevede che l’utilizzo del buono debba avvenire senza vincoli e/o condizioni, e quindi senza ulteriori obblighi a carico dell’utente.
Altre, invece, anziché emettere il voucher, hanno disposto unilateralmente un “congelamento” dell’abbonamento durante i mesi di chiusura forzata, per poi riattivarlo in automatico subito dopo la riapertura. Il tutto senza il consenso dell’utente che, secondo il Decreto Rilancio, può decidere liberamente quando usufruire del buono nell’arco dei 12 mesi di validità.
Sono inoltre pervenute segnalazioni di contratti di abbonamento stipulati con Associazioni Sportive Dilettantistiche che rifiutano di rimborsare coloro che si sono iscritti a corsi, sostenendo che l’importo versato rappresenti una quota di iscrizione all’associazione e non un corrispettivo commerciale.
Anche a seguito della riapertura di palestre e impianti dopo il lockdown (avvenuta in data 25 maggio 2020 nella Regione Piemonte) gli abbonati hanno riscontrato problematiche.
A causa dei provvedimenti sul distanziamento sociale, infatti, i servizi attualmente disponibili possono non corrispondere più a quelli previsti dal contratto. Possibilità di trattenersi nella struttura al massimo 90 o 120 minuti, eliminazione di servizi accessori quali doccia, sauna e piscina, sono fattori che riducono il valore della prestazione. Ciò nonostante, diverse palestre non accolgono le richieste di riduzione del prezzo pagato o di scioglimento del contratto.
Infine segnaliamo che i DPCM del 13 e del 18 ottobre 2020 potrebbero aprire un nuovo fronte nella questione. Infatti, seppure i nuovi decreti non prevedono la chiusura di palestre e piscine, stabiliscono però che l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale, e che non sono consentite gare e competizioni. È prevista inoltre la sospensione di tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale.
Venerdì 23 e 30 ottobre su Italia1 Roberto Giacobbo condurrà gli spettatori in un viaggio alla scoperta delle meraviglie del Palazzo Reale e dei suoi sotterranei.
Torino, 22 ottobre 2020. La settima puntata della nuova stagione di Freedom si apre con un viaggio a Torino, alla scoperta dei segreti della dinastia più longeva d’Europa, quella dei Savoia. All’interno della stazione di Porta Nuova, sotto gli occhi distratti di milioni di passeggeri, si trova una stanza segreta, la sala d’attesa usata dal Re d’Italia 150 anni fa. E ai Musei Reali, tra le sale sfarzose di Palazzo Reale e nei Giardini Reali si celano spazi sotterranei sconosciuti, un vero labirinto tra storia e leggenda che la squadra di Freedom ha esplorato e ricostruito per la prima volta in 3D.
Questo e molto altro a Freedom – Oltre il confine, venerdì 23 ottobre, ore 21.25, Italia1.
Locata all’interno del Centro Paideia in Via Moncalvo 1 a Torino, la biblioteca, resa ancora più a misura di bambino con il suo rinnovato spazio di lettura, nuovi arredi per tutti, librerie su ruote, scatole magiche piene di libri, morbide sedute, tappeti, pouf e cuscini colorati, è un ambiente inclusivo in cui condividere testi e storie in modo consono all’identità di ognuno, per poter sviluppare competenze comunicative e linguaggi innovativi e sperimentare nuove strategie di lettura favorendo la partecipazione di tutti.
A breve tutto il patrimonio documentario della “Biblioteca per l’inclusione” del Centro Paideia sarà trasferito nel sistema BCT e sarà disponibile online sul catalogo delle Biblioteche Civiche Torinesi e sul catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale (OPAC SBN).
Sono più di trecentocinquanta i nuovi libri disponibili: oltre ad albi illustrati pregevoli e alla narrativa per ragazzi, si potrà accedere a una vasta selezione di libri accessibili, tra cui i “Libri per tutti” (in simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa), i silent book, i libri con inserti tattili e sonori, gli audiolibri, i libri ad alta leggibilità, e ancora storie tradotte in LIS e molto alto. Inoltre, è stata aggiunta una selezione di libri multisensoriali a cura della cattedra di Pedagogia Speciale dell’Università degli Studi di Torino.
La “Biblioteca per l’inclusione” di Paideia è uno spazio pensato per tutta la famiglia: infatti, anche gli adulti potranno consultare volumi di saggistica e i principali periodici legati ai temi della genitorialità, della tutela e dell’inclusione.
Una biblioteca sempre più orientata all’utilizzo di strumenti digitali: da un lato la presenza di tablet per la lettura della collezione dei libri digitali I libri per tutti che propone tante divertenti storie interattive in simboli della CAA; dall’altro la possibilità di accedere a una postazione Symwriter, disponibile su prenotazione, per produrre in autonomia testi e materiali in simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa, utilizzando programmi di scrittura specifici come Symwriter (Auxilia).
Tra le attività proposte dalla Biblioteca Paideia continuano i laboratori di lettura inclusivi per il ciclo Storie, che incanto! dedicati ai bambini dai 2 agli 8 anni, dove si leggono le storie sperimentando linguaggi diversi, con ospiti speciali che accompagneranno i più piccoli durante ogni incontro. Dopo il grande successo dell’edizione passata, torna quest’anno anche La magia della voce, il corso di lettura ad alta voce gratuito in tre appuntamenti, tenuto da Silvana Alberti, formatrice di Nati per Leggere. Nel corso dei tre incontri si potrà scoprire perché leggere, come farlo e quali testi scegliere per vivere l’esperienza meravigliosa del dono della propria voce nella lettura condivisa.
Le numerose novità della Biblioteca per l’inclusione del Centro Paideia sono rese possibili grazie al prezioso contributo di UniCredit, con l’obiettivo di favorire un’esperienza accessibile e autonoma per tutti i bambini. In particolare, grazie al sostegno di UniCredit attraverso il progetto “Carta E”, sono oggi presenti all’interno della Biblioteca i nuovi arredi e le nuove librerie su ruote ad altezza di bambino, ma anche una postazione per la produzione di testi accessibili, tablet, document camera e libri per favorire l’inclusione.
“Siamo davvero contenti di presentare il nuovo spazio della Biblioteca Paideia, dove il valore dell’inclusione viene coltivato attraverso il potere e la forza della lettura, dei libri e delle parole all’interno del Centro Paideia, un luogo pensato non solo per i bambini e le loro famiglie, ma aperto a tutta la cittadinanza. Ringraziamo in particolare UniCredit per aver contribuito in maniera importante alla realizzazione delle nuove attività della Biblioteca Paideia in un momento difficile come quello attuale”, dichiara Fabrizio Serra, Direttore della Fondazione Paideia.
Per partecipare alle attività della Biblioteca Paideia l’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria inviando una mail a biblioteca@fondazionepaideia.it.
Per maggiori informazioni: https://centropaideia.org/attivita/biblioteca/
Domenica 25 ottobre, dalle 9 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto a Torino, la piccola mostra mercato florovivaistica ospiterà anche alcune degustazioni con piccoli produttori vitivinicoli in collaborazione con la Torino Wine Week
Dopo le edizioni di FLOR Torino e FLOR Milano, torna per il quinto mese consecutivo la mostra mercato tematica Agriflor, in programma domenica 25 ottobre dalle 9 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto a Torino: un’ultima occasione per regalarsi una pianta colorata per il proprio appartamento in vista dei lunghi mesi invernali.
Agriflor, come già avvenuto nelle passate edizioni, rispetterà in pieno le disposizioni imposte per contrastare Covid19, con ingressi scaglionati, controllo della temperatura e garantendo il giusto distanziamento tra i banchi per evitare assembramenti.
L’appuntamento di domenica 25 ottobre permetterà un ulteriore piccolo tuffo nella bellezza con i colori e i profumi dell’autunno, grazie alla presenza di circa una trentina di stand: i florovivaisti con le proprie eccellenze, tra cui le rose e le orchidee di Vivaio Pozzo, le aromatiche di Happy Plant, le carnivore de il Faunista e ancora rampicanti e piante grasse. E i piccoli produttori con le loro specialità artigianali e a km 0 come miele, liquori, erbe aromatiche, marmellate e pane e con le prime chicche stagionali come, per esempio, le nocciole.
Non solo fiori e piante ma anche degustazioni di vini pregiati e particolari. Grande novità di questa ultima edizione del 2020 di Agriflor sarà, infatti, la presenza di alcuni piccoli produttori vitivinicoli locali, in collaborazione con la Torino Wine Week che si svolge negli stessi giorni nel capoluogo piemontese.
Tra gli ospiti anche l’Associazione Tutela e Valorizzazione Baratuciat e vitigni minori: un’occasione per degustare insieme ai produttori dell’ottimo vino immersi nei colori e nei profumi della Natura in pieno centro città.