ilTorinese

Borgone di Susa: Maometto o Giove?

Quel bosco di acacie che costeggia la strada secondaria tra Borgone di Susa e San Didero custodisce un mistero, mai del tutto risolto da storici e studiosi.

Conficcato in una nicchia di un grande masso compare il volto di un personaggio dell’antichità. Si parla di Maometto, il profeta dell’Islam, o di un Giove romano o forse di qualcun altro. In bassa Val di Susa, a una quarantina di chilometri da Torino, i colori dell’autunno e le prime nebbie d’ottobre rendono quel luogo ancora più incantato e anche un po’ fiabesco. Ma intorno a quella figura maschile persiste la disputa, ormai vecchia di decenni, tra borgonesi e storici. I valsusini non hanno dubbi: quel volto scolpito nella roccia è quello di Maometto ma gli studiosi la pensano molto diversamente. Maometto non c’entra nulla, sostengono i ricercatori, si tratta piuttosto di una divinità romana. Eppure quel gigantesco masso caduto in valle a ridosso di una stradina accanto al bosco è rotolato per centinaia di metri dall’alto di una montagna dove i saraceni musulmani passavano, stazionavano e poi scendevano in valle per uccidere e distruggere paesi e borgate. Chissà che non siano stati proprio loro a incidere su quella roccia il volto del fondatore della religione islamica? Vale comunque la pena passare da queste parti quando si va in alta valle a sciare o a visitare Susa e la Novalesa o a mangiare la polenta in qualche rifugio. Si lascia l’auto dove è possibile e dopo una brevissima camminata eccolo lì, è talmente piccolo nell’enorme masso che quasi non si vede ma poi, avvicinandosi, emerge una piccola nicchia a forma di tempietto a quattro-cinque metri dal suolo. I borgonesi lo chiamano “il Maometto di Borgone”. Indossa una tunica e un mantello, ha le braccia sollevate verso l’alto e ai piedi si scorge un animale mentre sul frontone compare un’iscrizione, quasi cancellata dal tempo, con lettere latine. Per la tradizione popolare della zona quella figura rapresenta Maometto e molte leggende antiche si fanno risalire alle invasioni dei Mori che oltre mille anni fa devastarono la Valle di Susa lasciando terribili ricordi nella gente, poi tramandati per generazioni. Ma allora chi è rappresentato in quel bassorilievo? Le ipotesi avanzate sono diverse ma il Profeta avrebbe poco a che vedere con quel ritratto. Si tratterebbe invece, secondo gli storici, del volto di Giove Dolicheno, una divinità anatolica venerata dai soldati romani nel II-III secolo. Gli arabi arrivarono in Val di Susa alcuni secoli dopo la morte di Maometto. Valicate le Alpi marittime i predoni musulmani giunsero in Liguria e in Piemonte e nell’anno 906 furono avvistati per la prima volta nelle grotte dell’alta Val di Susa che furono usate come basi per assaltare e depredare i borghi valsusini, saccheggiando e uccidendo gli abitanti del luogo. La stessa celebre Abbazia di Novalesa, all’epoca uno dei più importanti centri culturali e religiosi del Piemonte, fu incendiata nel 912 dai saraceni e i monaci furono costretti a fuggire a Torino mettendo in salvo codici e manoscritti della biblioteca. Ma il mistero in bassa valle resta e la domanda se la pongono in molti: quel volto misterioso è di Maometto o di un Giove? Gli studiosi, come detto, non hanno più dubbi, si tratta di una divinità romana, ma per i borgonesi l’uomo misterioso resta Maometto. Lasciamo quindi a Borgone il suo “Maometto” in bella mostra su quella rupe che attira turisti e gitanti diretti in alta valle. Una capatina da Maometto è sempre gradita ai borgonesi.
Filippo Re

Elezioni americane, come si svolgono?

Le elezioni presidenziali americane sono un evento d’interesse mondiale, appassionano tutto il globo terrestre.

Ogni quattro anni i cittadini americani sono chiamati ad eleggere il proprio presidente. Il sistema elettorale americano è molto complesso: proviamo a capirlo assieme senza dilungarsi nel tecnicismo politico bensì in maniera semplice.
Intanto è molto diverso dal nostro…

Negli USA abbiamo 2 grandi partiti che dominano la scena elettorale da sempre: il partito democratico ed il partito repubblicano.
La prima fase di votazione avviene con le Primarie: i cittadini americani maggiorenni aventi diritto al voto scelgono il candidato di partito al ruolo di presidente e vicepresidente della nazione…il “famoso ticket”.

La seconda fase sono le elezioni presidenziali dove i cittadini americani maggiorenni sceglieranno, attraverso il voto, i Grandi Elettori rappresentanti ciascuno dei cinquanta stati americani. Ogni grande elettore, più votato all’interno del proprio stato, voterà uno dei candidati al ruolo di presidente USA e di conseguenza il vicepresidente.
I grandi elettori sono in totale 538. Diventerà Presidente chi otterrà 270 voti.

Trump o Biden? Tra poco lo scopriremo…

 

Vincenzo Grassano

Un patrimonio digitale da trasmettere agli eredi

Un modo più consapevole di utilizzare il proprio patrimonio digitale e di trasmetterlo agli eredi, attraverso eLegacy

 

Oggi il digitale è entrato più che mai in modo prepotente nella vita delle persone, a partire dall’uso spesso quotidiano dei social network fino all’archiviazione delle fotografie, dall’uso delle criptovalute ai documenti immobiliari e alle utilities.

Questa tendenza ha reso di sempre più fondamentale importanza la gestione del digitale di cosiddetta ‘seconda generazione’, vale a dire post mortem del titolare di questo patrimonio. Le decisioni da parte degli eredi, al momento del decesso del titolare, determinano il mantenimento o meno del rapporto e, quindi, dei dati presenti sulla piattaforma. La gestione del digitale post mortem risulta anche di primaria importanza per i consulenti, per soddisfare i bisogni crescenti da parte dei loro attuali clienti, ma anche dei loro eredi.

“A Torino – spiega Alberto Trivero, ingegnere informatico torinese responsabile del progetto – eLegacy, è una realtà nata nel 2018 e rappresenta in Italia la prima soluzione valida dal punto di vista legale per tutelare e regolamentare l’eredità in campo digitale. Il cliente, infatti, può ottenere l’inventario dei suoi servizi online, dall’account cloud e social ai conti online, fino ai bitcoin. Tutto ciò  avviene in automatico attraverso l’analisi dei mittenti nella sua casella di posta oppure importando il tutto da un password manager. La persona interessata deve semplicemente identificare che cosa voglia che venga gestito e trasmesso agli eredi e agli altri destinatari ed indicare ciò che eLegacy dovrà, invece, cancellare, quando lui stesso sarà scomparso. Il passaggio successivo sarà rappresentato dalla definizione di coloro i quali saranno i destinatari della sua eredità digitale. eLegacy si occuperà di trasmettere loro le informazioni indicate dal soggetto che le ha conferito l’incarico”.

“Il primo passo – spiega l’ingegner Alberto Trivero – sarà quello di identificare le tracce digitali del cliente, quali iscrizioni a siti web, newsletter e applicazioni, scoprendo la consistenza del proprio patrimonio digitale. Quindi si procede ad un suo ordinamento, eliminando le iscrizioni che si ritengono inutili ed identificando, invece, quelle che abbiano un valore emotivo o economico.  Questo rappresenta il passaggio fondamentale per predisporre la propria eredità digitale, indicando, quindi, i nomi delle persone a cui si desidera trasmettere il proprio patrimonio digitale, lasciando a eLegacy il compito di cancellare tutto il superfluo. Attraverso il mandato rilasciato a eLegacy sarà possibile proteggere il proprio patrimonio digitale, utilizzandolo in modo più consapevole”.

“Attraverso una maggiore consapevolezza nell’uso del proprio patrimonio digitale – conclude l’ingegner Trivero – l’utente potrà esercitare i propri diritti digitali e scoprirne di nuovi,  riprendendo anche pieno possesso dei propri dati, secondo le disposizioni del GDPR, potendo anche esercitare, nel caso lo desideri, il diritto all’oblio”.

Mara Martellotta

Valter Boero: «Il Papa chiarisce la differenza tra matrimonio e unione civile»

Il Magistero è chiaro: nessuna sovrapposizione

“Vedremo  sui quotidiani e sui media quale spazio verrà dato alle parole di Papa Francesco in tema di unioni civili per i gay racchiuse  in un documentario presentato al Festival del Cinema di Roma” afferma  il prof. Valter Boero, referente nazionale del Popolo della Famiglia.

Certamente sul quotidiano La Croce diretto da Mario Adinolfi, verranno riportate le parole del Papa che ribadiscono la distinzione tra l’istituto del matrimonio tra uomo e donna e le unioni civili per i gay. Una sovrapposizione e una surroga sollecitata da più parti, ma inaccettabile per il Papa e il Magistero della Chiesa  come  ribadito anche recentemente nella Esortazione apostolica in Amoris Laetitia.

Ricorda Adinolfi che “difendere l’istituto del matrimonio significa  tutelare i  bambini che hanno diritto ad avere un papà e una mamma; non possono essere  venduti e comprati e contrastare la pratica dell’utero in affitto significa  difendere la dignità della donna e della sua maternità”.

Il prof. Boero si augura che le  Istituzioni così solerti a tutelare i diritti di pochi, chiedendo per loro trattamenti speciali,  si accorgano di un art.29 della Costituzione per poi passare al 30 e al 31 che riguardano decine di milioni di italiani e che in questi tempi reggono l’onda d’urto della pandemia.

Chiusa centrale della droga

Arrestato un uomo e sequestrati 1,5 Kg di sostanze stupefacenti e una pistola

I Carabinieri hanno arrestato un 38enne italiano, residente nel quartiere Le Vallette, per possesso di 1,5 kg di sostanza stupefacente e di una pistola oggetto di furto.
L’operazione è scaturita da una segnalazione al 112 fatta da alcuni condomini di uno stabile, che lamentavano il continuo via vai di persone dall’interno di un appartamento, tra l’altro tutte prive di mascherina. Una pattuglia di militari della Compagnia Torino Mirafiori, inviata sul posto dalla Centrale Operativa, ha bussato alla porta del 38enne e ha trovato sulla tavola della cucina dodici buste contenenti in totale 1 kg di marijuana e ulteriori quattro buste con 500 grammi di cocaina. Oltre allo stupefacente, ancora da suddividere in piccole dosi da immettere sul mercato illecito degli stupefacenti, erano presenti macchinari per confezionare in sottovuoto e decine di bustine. Una successiva perquisizione della casa, svolta con l’ausilio di altre pattuglie giunte sul posto, ha permesso inoltre di trovare appoggiata su un mobile del salone, pronta per essere impugnata e utilizzata, una pistola cal. 7,65 e relativo munizionamento, che da successivi accertamenti è risultata provento di furto avvenuto nel 2016.
L’uomo è stato quindi arrestato per ricettazione, detenzione illegale d’arma comune da sparo e possesso di droga. La pistola sequestrata sarà inviata al Ris di Parma, per verificare se sia stata utilizzata per commettere dei reati.

La Granfondo batte il covid

Il GS Alpi ha superato l’esame della Granfondo Internazionale Alassio. Organizzare una gara ciclistica amatoriale in tempi di Coronavirus non è stato semplice, ma grazie al lavoro di tutti e alla cooperazione con i partecipanti la manifestazione è riuscita perfettamente. Considerando anche il periodo storico vissuto, la partecipazione è stata buona anche in termini di numeri, con circa 400 corridori al via suddivisi lungo i due percorsi. 

Ad esprimere grande soddisfazione per la riuscita dell’evento è Vittorio Mevio, presidente del comitato organizzatore: “Il GS Alpi organizza eventi da tantissimi anni e con orgoglio possiamo dire di essere uno dei più importanti comitati organizzatori di eventi amatoriali in Italia, ma con la Granfondo Alassio 2020 ci siamo rimessi in gioco. Per noi questa gara è stato un test molto importante in ottica 2021, abbiamo capito che è possibile organizzare eventi importanti anche con numeri di gran lunga superiori a quelli che abbiamo riscontrato domenica. Ringrazio tutti i partecipanti, anche perché si sono attenuti scrupolosamente alle norme anticontagio e hanno reso il nostro lavoro più semplice”.

Venendo ai risultati sportivi, la Granfondo Internazionale Alassio ha visto il trionfo di Francesco Figini (Pool Cantù), che si è imposto sul percorso di 65 km. Figini ha rifilato 12” a Riccardo sacchi del Team Colpack Ballan, giunto in seconda posizione, e 13” a Fulvio Rosso della Rodeo Speed Bike. Sul percorso di 106 km si è invece imposto Ricardo Pichetta (Vigor Cycling Team), il quale, per soli due secondi, ha messo la propria ruota davanti a quella di Paolo Castelnovo (MP Filtri). In terza posizione troviamo Ugazio Marcello (Pool Cantù).

Nelle due gare femminili, sul percorso corto si impone Ilenia Fazzone (Roadman Azimut) davanti alla sua compagna di squadra Veronica Pardini e a Giulia Portaluri (Granbike Velo Club). Sul percorso lungo, invece, la vittoria è stata conquistata da Mara Manfredi (Vivi Somec) davanti a Sara Bernazzani (Vo2) ed Emanuela Fossa (GB junior Team).

I risultati completi sono disponibili su https://www.endu.net/it/events/granfondo-alassio-/results

Il GS Alpi dà appuntamento a tutti gli appassionati già da adesso al prossimo 28 febbraio 2021, quando si svolgerà la Granfondo Internazionale Laigueglia Lapierre.

Chiusura palestre, mancati rimborsi; che fare?

Riceviamo e pubblichiamo  CHIUSURA PALESTRE E CENTRI SPORTIVI: MANCATI RIMBORSI E OSTACOLI PER OTTENERE VOUCHER E RIMBORSI. QUALE SCENARIO DOPO LA PUBBLICAZIONE DEI DPCM DEL 13 E 18 OTTOBRE?

La chiusura di palestre e centri sportivi disposta nei mesi di marzo, aprile e maggio scorso ha recato un danno ai consumatori che non hanno potuto utilizzare gli abbonamenti.

Il Decreto Rilancio prevede che i gestori, anziché provvedere al rimborso monetario, possano rimborsare gli abbonati attraverso un voucher della durata di 12 mesi dall’emissione e di valore pari alla quota di abbonamento non usufruita.

Gli Sportelli del Movimento Consumatori hanno tuttavia ricevuto numerose segnalazioni di comportamenti lesivi dei diritti dei consumatori.

Alcune strutture, ad esempio, hanno condizionato l’erogazione del voucher al rinnovo dell’abbonamento per l’anno successivo o alla sottoscrizione di un nuovo abbonamento, in violazione della norma che prevede che l’utilizzo del buono debba avvenire senza vincoli e/o condizioni, e quindi senza ulteriori obblighi a carico dell’utente.

Altre, invece, anziché emettere il voucher, hanno disposto unilateralmente un “congelamento” dell’abbonamento durante i mesi di chiusura forzata, per poi riattivarlo in automatico subito dopo la riapertura. Il tutto senza il consenso dell’utente che, secondo il Decreto Rilancio, può decidere liberamente quando usufruire del buono nell’arco dei 12 mesi di validità.

Sono inoltre pervenute segnalazioni di contratti di abbonamento stipulati con Associazioni Sportive Dilettantistiche che rifiutano di rimborsare coloro che si sono iscritti a corsi, sostenendo che l’importo versato rappresenti una quota di iscrizione all’associazione e non un corrispettivo commerciale.

Anche a seguito della riapertura di palestre e impianti dopo il lockdown (avvenuta in data 25 maggio 2020 nella Regione Piemonte) gli abbonati hanno riscontrato problematiche.

A causa dei provvedimenti sul distanziamento sociale, infatti, i servizi attualmente disponibili possono non corrispondere più a quelli previsti dal contratto. Possibilità di trattenersi nella struttura al massimo 90 o 120 minuti, eliminazione di servizi accessori quali doccia, sauna e piscina, sono fattori che riducono il valore della prestazione. Ciò nonostante, diverse palestre non accolgono le richieste di riduzione del prezzo pagato o di scioglimento del contratto.

Infine segnaliamo che i DPCM del 13 e del 18 ottobre 2020 potrebbero aprire un nuovo fronte nella questione. Infatti, seppure i nuovi decreti non prevedono la chiusura di palestre e piscine, stabiliscono però che l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale, e che non sono consentite gare e competizioni. È prevista inoltre la sospensione di tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale.

In caso di mancati rimborsi, lo Sportello di Torino è a disposizione per assistenza e informazioni: scrivi a torino@movimentoconsumatori.it o contatta il n. 011 5611414.

Giacobbo racconta in tv i musei reali

Protagonisti del programma televisivo Freedom – Oltre il confine 

 

Venerdì 23 e 30 ottobre su Italia1 Roberto Giacobbo condurrà gli spettatori in un viaggio alla scoperta delle meraviglie del Palazzo Reale e dei suoi sotterranei.

 

Torino, 22 ottobre 2020. La settima puntata della nuova stagione di Freedom si apre con un viaggio a Torino, alla scoperta dei segreti della dinastia più longeva d’Europa, quella dei Savoia. All’interno della stazione di Porta Nuova, sotto gli occhi distratti di milioni di passeggeri, si trova una stanza segreta, la sala d’attesa usata dal Re d’Italia 150 anni fa. E ai Musei Reali, tra le sale sfarzose di Palazzo Reale e nei Giardini Reali si celano spazi sotterranei sconosciuti, un vero labirinto tra storia e leggenda che la squadra di Freedom ha esplorato e ricostruito per la prima volta in 3D.

Questo e molto altro a Freedom – Oltre il confine, venerdì 23 ottobre, ore 21.25, Italia1.

La biblioteca di Paideia ancora più accogliente per i bimbi e le famiglie

 La “Biblioteca per l’inclusione” del Centro Paideia ha aperto i suoi nuovi spazi per diventare ancora più accogliente per i bambini e le loro famiglie.


Locata all’interno del Centro Paideia in Via Moncalvo 1 a Torino, la biblioteca, resa ancora più a misura di bambino con il suo rinnovato spazio di lettura, nuovi arredi per tutti, librerie su ruote, scatole magiche piene di libri, morbide sedute, tappeti, pouf e cuscini colorati, è un ambiente inclusivo in cui condividere testi e storie in modo consono all’identità di ognuno, per poter sviluppare competenze comunicative e linguaggi innovativi e sperimentare nuove strategie di lettura favorendo la partecipazione di tutti.

 

A breve tutto il patrimonio documentario della “Biblioteca per l’inclusione” del Centro Paideia sarà trasferito nel sistema BCT e sarà disponibile online sul catalogo delle Biblioteche Civiche Torinesi e sul catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale (OPAC SBN).

 

Uno spazio pensato per tutta la famiglia con libri e attività per bambini e per adulti

 

Sono più di trecentocinquanta i nuovi libri disponibili: oltre ad albi illustrati pregevoli e alla narrativa per ragazzi, si potrà accedere a una vasta selezione di libri accessibili, tra cui i “Libri per tutti” (in simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa), i silent book, i libri con inserti tattili e sonori, gli audiolibri, i libri ad alta leggibilità, e ancora storie tradotte in LIS e molto alto. Inoltre, è stata aggiunta una selezione di libri multisensoriali a cura della cattedra di Pedagogia Speciale dell’Università degli Studi di Torino.

 

La “Biblioteca per l’inclusione” di Paideia è uno spazio pensato per tutta la famiglia: infatti, anche gli adulti potranno consultare volumi di saggistica e i principali periodici legati ai temi della genitorialità, della tutela e dell’inclusione.

 

Una biblioteca sempre più orientata all’utilizzo di strumenti digitali: da un lato la presenza di tablet per la lettura della collezione dei libri digitali I libri per tutti che propone tante divertenti storie interattive in simboli della CAA; dall’altro la possibilità di accedere a una postazione Symwriter, disponibile su prenotazione, per produrre in autonomia testi e materiali in simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa, utilizzando programmi di scrittura specifici come Symwriter (Auxilia).

Tra le attività proposte dalla Biblioteca Paideia continuano i laboratori di lettura inclusivi per il ciclo Storie, che incanto! dedicati ai bambini dai 2 agli 8 anni, dove si leggono le storie sperimentando linguaggi diversi, con ospiti speciali che accompagneranno i più piccoli durante ogni incontro. Dopo il grande successo dell’edizione passata, torna quest’anno anche La magia della voce, il corso di lettura ad alta voce gratuito in tre appuntamenti, tenuto da Silvana Alberti, formatrice di Nati per Leggere. Nel corso dei tre incontri si potrà scoprire perché leggere, come farlo e quali testi scegliere per vivere l’esperienza meravigliosa del dono della propria voce nella lettura condivisa.

 

Le numerose novità della Biblioteca per l’inclusione del Centro Paideia sono rese possibili grazie al prezioso contributo di UniCredit, con l’obiettivo di favorire un’esperienza accessibile e autonoma per tutti i bambini. In particolare, grazie al sostegno di UniCredit attraverso il progetto “Carta E”, sono oggi presenti all’interno della Biblioteca i nuovi arredi e le nuove librerie su ruote ad altezza di bambino, ma anche una postazione per la produzione di testi accessibili, tablet, document camera e libri per favorire l’inclusione.

 

“Siamo davvero contenti di presentare il nuovo spazio della Biblioteca Paideia, dove il valore dell’inclusione viene coltivato attraverso il potere e la forza della lettura, dei libri e delle parole all’interno del Centro Paideia, un luogo pensato non solo per i bambini e le loro famiglie, ma aperto a tutta la cittadinanza. Ringraziamo in particolare UniCredit per aver contribuito in maniera importante alla realizzazione delle nuove attività della Biblioteca Paideia in un momento difficile come quello attuale”, dichiara Fabrizio Serra, Direttore della Fondazione Paideia.

 

Per partecipare alle attività della Biblioteca Paideia l’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria inviando una mail a biblioteca@fondazionepaideia.it.

Per maggiori informazioni: https://centropaideia.org/attivita/biblioteca/

AgriFlor, ultimo appuntamento del 2020 tra piante e vino

 

Domenica 25 ottobre, dalle 9 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto a Torino, la piccola mostra mercato florovivaistica ospiterà anche alcune degustazioni con piccoli produttori vitivinicoli in collaborazione con la Torino Wine Week

Dopo le edizioni di FLOR Torino e FLOR Milano, torna per il quinto mese consecutivo la mostra mercato tematica Agriflor, in programma domenica 25 ottobre dalle 9 alle 19 in Piazza Vittorio Veneto a Torino: un’ultima occasione per regalarsi una pianta colorata per il proprio appartamento in vista dei lunghi mesi invernali.

 

Agriflor, come già avvenuto nelle passate edizioni, rispetterà in pieno le disposizioni imposte per contrastare Covid19, con ingressi scaglionati, controllo della temperatura e garantendo il giusto distanziamento tra i banchi per evitare assembramenti.

 

L’appuntamento di domenica 25 ottobre permetterà un ulteriore piccolo tuffo nella bellezza con i colori e i profumi dell’autunno, grazie alla presenza di circa una trentina di stand: i florovivaisti con le proprie eccellenze, tra cui le rose e le orchidee di Vivaio Pozzo, le aromatiche di Happy Plant, le carnivore de il Faunista e ancora rampicanti e piante grasse. E i piccoli produttori con le loro specialità artigianali e a km 0 come miele, liquori, erbe aromatiche, marmellate e pane e con le prime chicche stagionali come, per esempio, le nocciole.

 

Non solo fiori e piante ma anche degustazioni di vini pregiati e particolari. Grande novità di questa ultima edizione del 2020 di Agriflor sarà, infatti, la presenza di alcuni piccoli produttori vitivinicoli locali, in collaborazione con la Torino Wine Week che si svolge negli stessi giorni nel capoluogo piemontese.

Tra gli ospiti anche l’Associazione Tutela e Valorizzazione Baratuciat e vitigni minori: un’occasione per degustare insieme ai produttori dell’ottimo vino immersi nei colori e nei profumi della Natura in pieno centro città.