ilTorinese, Autore presso Il Torinese - Pagina 3174 di 4770

ilTorinese

L’isola del Libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Richard Ford “Scusate il disturbo” -Feltrinelli-

Richard Ford, nato a Jackson nel Mississippi nel 1944, -profondo osservatore dell’americano medio- è considerato uno dei grandi maestri del minimalismo americano contemporaneo. In questo libro, scandito in 10 racconti, c’è tutta la sua maestria di scrittore universale.
Compaiono i suoi luoghi. New Orleans, dove ha vissuto per anni; il Maine dove si è trasferito successivamente per iniziare una vita nuova, a East Boothbay, in quell’affascinante New England spesso al centro della sua narrativa. Il Canada (di cui ha ampiamente scritto nell’omonimo romanzo del 2012), altro luogo legato alla sua esistenza.
Elemento nuovo è invece l’Irlanda, in cui ambienta 2 racconti, ma presente sullo sfondo anche di altri, legata alle sue origini dal lato paterno (irlandesi erano gli antenati di Ford, ma in famiglia non se ne parlava).

Protagonisti sono per lo più uomini di mezza età, mediamente ricchi, spesso avvocati o agenti immobiliari, alle prese con le pastoie della vita. Ford indaga il loro modo di affrontare unioni e rotture, e come si destreggiano da divorziati o vedovi, mettendo a fuoco anche i loro rapporti con figli, parenti e amici. Sempre scandagliando le loro anime e menti con una maestria che è il suo marchio di fabbrica.

Sono 8 racconti brevi e 2 più lunghi, come “Mantenere il controllo” in cui il maturo agente immobiliare Peter Boyle, che da anni trascorreva le vacanze estive nel Maine con la moglie Mae, ora rimasto vedovo decide di affittare la casa limitrofa a quella in cui erano soliti villeggiare, e nella quale lei si era tolta la vita.
Tra gli altri brani, “Andando su”, in cui protagonista è Ricky Grace che fugge dalla leva di guerra ai tempi del Vietnam, quando si sorteggiavano gli anni di nascita dei giovani da mandare al fronte.

Chiude la raccolta il racconto “Seconda lingua” intesa come nuova possibilità rappresentata da un secondo matrimonio. Ford esplora le vicende matrimoniali di Jonathan e Charlotte, entrambi alle loro seconde nozze. Questo dopo che il primo marito di lei aveva preso letteralmente il largo verso l’Irlanda e oltre, alla ricerca di stesso; mentre Jonathan continua a rimpiangere la prima moglie Mary Linn, improvvisamente stramazzata davanti a lui e passata nell’al di là.
Inizialmente il secondo matrimonio di Jonathan e Charlotte sembra veleggiare felice, poi qualcosa succede…

 

Valeria Usala “La rinnegata” -Garzanti- euro 16,00

E’ stato decisamente un gran successo questo romanzo di esordio della giovane cagliaritana Valeria Usala, perché ha saputo raccontare una società arcaica, ancorata a vecchi valori e consuetudini, e ha dato vita a un personaggio indimenticabile. Una sorta di eroina che si erge contro il pregiudizio dilagante in un mondo di vedute assai ristrette.
E’ anche una storia di coraggio, in parte realmente accaduta, tramandata di generazione in generazione, ambientata in una Sardegna rurale e tradizionale, tuttavia anche straordinariamente contemporanea.
Protagonista è l’eroina tragica Teresa, cresciuta con la nonna che era a servizio presso una famiglia di ricchi proprietari terrieri, che le lasciano un’eredità. E’ una ribelle, crede nel suo diritto a libertà, indipendenza ed emancipazione. Però è schiacciata dalle maldicenze e dagli ignoranti sospetti degli abitanti del paese di Lolai; una sorta di coro malevolo ma molto potente col quale deve fare i conti.
Teresa è bella, e già questo non l’aiuta con le altre donne divorate dall’invidia che erigono un muro di falsa cordialità; mentre gli uomini sparlano di lei senza nascondersi e le gettano occhiate che la fanno sentire violata.
E’ sposata con Bruno, uomo mite e gentile, dal genio imprenditoriale, che accumula successi, e perciò sospettato di fare affari loschi, perché «Se vivi di semina e raccolto non puoi avere grandi sogni, solo grandi speranze».
Fin dalle prime pagine, in cui Teresa ha dato alla luce il terzo figlio da sola, (mentre il marito è via per lavoro), diventa cosa quasi scandalosa per le altre donne del borgo che dai consorti sono molto più dipendenti. Il lettore entra subito nel clima del romanzo, avverte immediatamente il fondo di cattiveria, pettegolezzo, e maldicenza di piccolo cabotaggio, che anima il paesino dall’orizzonte angusto.
Nel libro c’è anche la storia difficile di un’altra figura femminile che ci incanta: è Maria figlia di due umili servitori spesso in trasferta da una famiglia all’altra per lavoro. Quando vanno a servizio presso i ricchi Collu il destino di Maria si compie.
Lei ha l’ingenuità e il fuoco dei 15 anni, si innamora perdutamente del rampollo dei Collu, Vincenzo, che ha due anni meno di lei, ma le promette il matrimonio e la vita insieme. Rimane incinta e il giovane farà una virata a 360°. E’ così che Maria viene ostracizzata da tutti e prende la grande decisione di andarsene per non tornare più indietro, e dare alla luce la sua bambina “Bastarda”.
Maria diventa la “Bruja”, che in Sardegna sta per strega, una donna istintiva e vista come pericolosa, ostracizzata dalla società.

 

Elizabeth Hardwick “Notti insonni” – Blackie Edizioni- euro 19,00

La Hardwick è stata la critica letteraria americana di maggior peso per quasi mezzo secolo e questo suo libro fu pubblicato la prima volta nel 1979, quando lei aveva 63 anni.
Nata in Kentuchy nel 1916 e morta nel 2007, insieme al marito, il poeta Robert Lowell, fece parte del pool di intellettuali che nel 1963 fondò la “New York Review of Books”.
I due si conobbero nel 1946 al Greenwich Village, si sposarono 3 anni dopo creando un sodalizio affettivo e intellettuale che li condusse in giro per il mondo. Fu amica di scrittori della levatura di Mary McCarthy e Philip Roth e di altri grandi personaggi dell’editoria e della crema culturale della sua epoca.
“Notti insonni” è definito romanzo, ma in realtà è un caleidoscopio di più cose. Un misto di memoir, collage di ricordi e pensieri, persone incontrate e più o meno famose, episodi familiari, stralci di lettere, frammenti di conversazioni e fantasmi della sua vita passata. Ma anche saggio, taccuino di appunti sparsi, risultato di notti insonni in cui rielaborò esperienze ed impressioni fino a comporre una sorta di meditazione sulla vita.

Fuggita dalla provincia giovanissima, plana a New York dove per anni vive nelle residenze per sole donne e apre gli occhi su un’umanità variegata e complessa. Dapprima si immerge nella Big Apple come città luminosa e carica di promesse, salvo scoprire poi anche un sottofondo di solitudine, tristezza e delusioni.
E’ un’acuta osservatrice delle persone e delle loro dinamiche che mette a nudo con una profondità notevole. Soprattutto delle donne che in “Notti insonni” compaiono spesso, a partire dalla figura di sua madre: vincenti o perdenti, appartenenti un po’ a tutte le classi sociali, con mestieri diversi e differenti modi di relazionarsi con gli uomini e le difficoltà della vita.
E tra gli argomenti toccati, anche sessismo e razzismo, su sfondi non solo newyorkesi, ma a spasso per il mondo che ha scoperto strada facendo: da Boston a Montreal, da Honolulu alla Russia, passando per tante altre mete, compresa Amsterdam dove visse per un anno.

 

Muriel Barbery “Una rosa sola” -Edizioni e/o- euro 16,50

L’autrice del best seller “L’eleganza del riccio” questa volta compie un viaggio intimo nell’animo di una botanica 40enne che parte per il Giappone dove è appena morto il padre che non ha mai conosciuto. Ma è anche un tuffo nelle affascinanti radici della cultura nipponica.

Rosa, capelli rossi e occhi verdi, vive a Parigi, ma in realtà “quasi non aveva vissuto”.
La madre aveva abbandonato il ricco padre, e ancora incinta era tornata in Europa. Alla figlia aveva trasmesso malinconia e doloroso senso di abbandono ed è così che Rosa è cresciuta infelice, anche perché attanagliata dal vuoto dell’assenza della figura paterna.
La sua giovinezza è stata triste, e non è andata meglio negli anni a seguire. E’ diventata botanica, ma senza convinzione, e si trascina da un uomo all’altro senza coinvolgimento perché a nessuno si affeziona ed è ricambiata con la stessa moneta
.
A stravolgere questa traiettoria insoddisfacente di vita è la notizia che il padre, stimato mercante di arte contemporanea, le ha lasciato un testamento.
L’arrivo a Kyoto la catapulta in una realtà totalmente diversa da quella fino ad ora conosciuta. Aiutata dal giovane assistente del padre, Haru (belga trapiantato in Giappone), Rosa compie una sorta di viaggio iniziatico tra antiche leggende, fascinazione di templi, incontri con personaggi che l’aiutano a capire molte verità sul paese in cui è planata, sul padre e soprattutto su se stessa.

Possiamo dire che l’altra grande protagonista del romanzo è proprio l’antica capitale imperiale del Giappone, nella quale coesistono due realtà diverse. Da un lato povertà e squallore, urbanizzazione selvaggia che ruba spazio ad alberi e uomini, aree inospitali, affollate e disumanizzate.
Però c’è anche la profonda e diffusa bellezza dei giardini di Kyoto, carichi di spiritualità, dove la protagonista compie una sorta di pellegrinaggio culturale.

Ferragosto al museo, migliaia di torinesi e turisti in visita

Weekend di Ferragosto, 2 mila ingressi ai Musei Reali

 

Torino, 15 agosto 2021. Anche durante il weekend di Ferragosto è continuato l’afflusso di pubblico ai Musei Reali di Torino: il complesso museale, che propone un affascinante e ricco itinerario tra storia, arte, natura e architettura, tra venerdì 13 e domenica 15 agosto ha accolto 1.823 visitatori. Sono stati invece 172 gli ingressi alla mostra Cipro. Crocevia delle civiltà, esposta nelle Sale Chiablese fino al 9 gennaio 2022, che racconta il fascino millenario dell’isola, cuore del Mediterraneo e ponte tra Oriente e Occidente. Tutto esaurito, inoltre, al Concerto di Ferragosto, quinto appuntamento della serie Torino. Crocevia di sonorità in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino, che sabato 14 agosto ha proposto la performance del pianista Matteo Borsarelli.
In occasione della festività, infine, lunedì 16 agosto i Musei Reali saranno aperti in via straordinaria dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso alle 18) con tariffa ordinaria.

 

***
MUSEI REALI TORINO
www.museireali.beniculturali.it

 

Orari
I Musei Reali sono aperti dal martedì alla domenica, dalle ore 9 alle 19 (ultimo ingresso alle ore 18).
I Giardini Reali sono aperti con ingresso gratuito dal martedì alla domenica, dalle ore 8.45 alle 18.45.
Le Sale Chiablese, che ospitano la mostra Cipro. Crocevia delle civiltà, sono aperte dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 19 (ultimo ingresso alle ore 18).
La Biblioteca Reale è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 18; il sabato dalle 9 alle 13.

Accesso con Certificazione verde Covid-19
In ottemperanza alle disposizioni governative previste per tutti i luoghi di cultura italiani (D.L. 23 luglio 2021 n. 105), dal 6 agosto 2021 è richiesta la Certificazione Verde (Green Pass) per accedere al complesso dei Musei Reali, corredata da un documento di identità valido. Le disposizioni non si applicano ai bambini di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti con una certificazione medica specifica. In mancanza di Green Pass e di un documento valido non sarà possibile accedere ai Musei e il biglietto acquistato non sarà rimborsato. Per maggiori informazioni sulla Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID consultare il sito www.dgc.gov.it.
Il Green pass non è necessario per l’ingresso ai Giardini Reali e alla Corte d’Onore, salvo che in occasione di eventi in cui siano previsti accredito e prenotazione obbligatoria (concerti, serate musicali).
Rimangono in vigore le prescrizioni di sicurezza anti-Covid: è obbligatorio indossare la mascherina; lungo il percorso sono disponibili dispenser di gel igienizzante, mentre le sale hanno una capienza contingentata nel rispetto della distanza fisica prevista per la sicurezza dei visitatori.

 

Biglietti
Intero: 15 euro
Ridotto visitatori da 18 a 25 anni: 2 euro
Gratuito: minori di 18 anni; persone con disabilità e un loro accompagnatore; insegnanti con scolaresche e guide turistiche con gruppi; personale del Ministero della Cultura; possessori di Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, tessera ICOM.
L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.

 

Mostra Cipro. Crocevia delle civiltà
Intero (Cipro + Musei Reali): 25 euro
Ridotto (Gruppi con prenotazioni, insegnanti, convenzioni): 13 euro
Ridotto visitatori da 11 a 25 anni: 7 euro
Ridotto visitatori da 11 a 25 anni (Cipro + Musei Reali): 7 euro
Gratuito per i minori 11 anni, insegnanti con scolaresche, guide turistiche, personale del Ministero della cultura, membri ICOM, disabili e accompagnatori, possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino + Piemonte Card e della Royal Card.
L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.
Visite guidate disponibili in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo. Info e prenotazioni alla mail info.torino@coopculture.it o al numero 011 19560449.

 

I biglietti possono essere acquistati su www.museireali.beniculturali.it o su www.coopculture.it.

 

Quasi 5.000 visitatori dal 13 al 15 agosto nei musei della Fondazione Torino Musei

Sono 4.885 le persone che hanno visitato, tra il 13 e il 15 agosto 2021, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e il MAO Museo d’Arte Orientale, trascorrendo il periodo di Ferragosto all’insegna dell’arte e della cultura.

In particolare, 2.127 persone hanno visitato Palazzo Madama, 1.194 la GAM e 1.564 il MAO.

Il picco di ingressi si è registrato il giorno di Ferragosto, giornata di apertura con tariffa speciale di 1 €. In 997 hanno infatti visitato Palazzo Madama, in 623 la GAM e in 1286 il MAO, per un totale di 2.906 persone che hanno scelto di passare la giornata di festa nei musei della Fondazione, con una crescita percentuale del 9% rispetto al 15 agosto del 2020.

 

Successo di pubblico al Museo Nazionale del Cinema nel weekend di Ferragosto

Ottima affluenza di pubblico al Museo Nazionale del Cinema nel weekend di Ferragosto dove, tra venerdì e oggi, circa 4.000 persone hanno varcato la soglia della Mole Antonelliana per visitare l’edificio simbolo della città, il suo straordinario museo e le mostra Photocall. Attrici e attori del cinema italiano.

“Siamo molto contenti di questo risultato – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema – che segna un +30% rispetto alle affluenze degli stessi giorni dell’anno scorso. Ci sono numerosi turisti, sia italiani che stranieri, che, nonostante il caldo, restano in coda per entrare e vistare il museo dove è particolarmente apprezzata la mostra Photocall, dedicata alle attrici e agli attori del cinema italiano. È un bel segnale per tutti, non solo per il mondo della cultura”.

Gli androni torinesi, deliziose opere d’arte

Passeggiando per Torino, soprattutto in centro, è impossibile non notarli, non fermarsi ad ammirarli, non apprezzarne i particolari, la cura, la signorilità, i colori

Gli androni dei palazzi della nostra città sono unici: archi, volte, lampadari raffinati, stucchi, inferriate in ferro battuto folte di particolari, decorazioni e fregi preziosi.


Questi ingressi, spazi che preannunciano una ricercata e avvolgente accoglienza, sono raffinatamente presenti in molti edifici pubblici che ospitano uffici, musei o enti ma possiamo trovarne di meravigliosi anche all’interno di molti stabili privati di una certa età. Questi raccontano di avvenimenti quotidiani e testimoniano di intese vite condominiali, di passaggi e incontri.

Come per gli edifici in stile Liberty o per i portoni più caratteristici di Torino, di cui abbiamo scritto con meraviglia e apprezzamento, anche gli androni potrebbero essere oggetto di un vero e proprio tour, di una passeggiata turistica culturale, un dovuto approfondimento alla conoscenza di questa splendida città.

Eccone alcuni, ma non i soli, da visitare e contemplare, osservando con attenzione i loro diversi e artistici dettagli, opere d’arte di pura bellezza.


Palazzo Asinari di San Marzano, progettato dall’architetto Michelangelo Garove, ci accoglie con un bellissimo atrio, uno tra i più famosi di Torino, ricco di elementi preziosi come le colonne tortili. Via Maria Vittoria 4.

Palazzo Granieri della Roccia, ospita il Circolo dei Lettori e possiede un atrio molto ricco che si apre sulla corte. Via Bogino 9

Palazzo San Martino Provana di Parella è un magnifico palazzo settecentesco che ospita abitazioni di pregio. L’androne ampio e di forma circolare è caratterizzato da colori pastello e porta ad uno scalone maestoso e fastoso. Via Carlo Alberto 30.

Palazzo Saluzzo Paesana. Passando davanti a questo edificio e scorgendone l’interno, l’occhio rimane incantato dalla bellissima vista: una entrata sontuosa che dà su una corte da sogno. Scena di un crimine avvenuto anni fa, vi fu trovato il cadavere di una bambina, oggi una parte del palazzo è utilizzata per eventi privati.

Altri meravigliosi androni si rivelano girando per le belle strade del centro come in Corso Vittorio Emanuele ai numeri civici 68, 82, 88, 90. Nel vicino Corso Stati Uniti al 57 se ne trova uno color crema elegantissimo e delicato. Percorrendo Corso Re Umberto e l’intero quartiere Crocetta, denso di palazzi e ville eleganti, se ne possono scorgere diversi. In zona San Salvario, a Via Nizza 43, ne troviamo uno davvero particolare in stile neogotico.


Passeggiando invece per il bellissimo quartiere di Cit Turin possiamo ammirare i bellissimi e colorati atri dei palazzi in stile Liberty, come quello del Villino Raby o del Palazzo della Vittoria, opera di Giovanni Battista Carrera, che ci accoglie con due grandi dragoni. Al 36 di via Palmieri, adiacente a Piazza Benefica, ne abbiamo un altro davvero signorile che ci guida fino a due scaloni di raro splendore.

Tornando in centro a Via Maria Vittoria al numero 52 un atrio molto caratteristico decorato in rosso spicca e attrae subito l’attenzione mentre in Via Carlo Alberto 40 entrando regna maestosa la presenza di una statua bianchissima e suggestiva.Ognuno ha il suo preferito e anche chi abita a Torino, chi vive giornalmente questa città, può fermarsi decine di volte per ammirare queste entrate senza stancarsi mai, queste piccole ma importanti opere d’arte sono lo specchio della elegante personalità di questo luogo, la nostra Torino, magica e preziosa.

 

Maria La Barbera

Torna in carcere lo stalker del centro Aveva individuato una nuova vittima

Anche questa volta ha preso di mira la commessa di un negozio di abbigliamento del centro città, incurante del divieto di avvicinamento all‘area di via Roma e Porta Nuova, ove nei mesi scorsi si era reso responsabile di atti persecutori nei confronti di una dipendente di una catena di esercizi commerciali. L’uomo, un ivoriano di 36 anni, è così entrato, la scorsa settimana, all’interno di un negozio di via Roma molestando in modo molto grave una commessa che era alla cassa. Nonostante la presenza di numerosi clienti e di altro personale dell’attività, che tentavano di allontanarlo, questi continuava  con la sua condotta molesta ed aggressiva fino all’arrivo di una pattuglia del Comm.to Centro, che lo bloccava. Dal racconto della vittima e di alcuni testimoni si evinceva come quella fosse la terza volta in tre giorni consecutivi che l’ivoriano si presentava nel negozio per approcciare in modo aggressivo e sessualmente esplicito la commessa. In considerazione anche dei precedenti specifici dell’uomo, 2 arresti per atti persecutori nell’anno 2020, ed il fatto che abbia ripetutamente disatteso il divieto di avvicinamento alla parte offesa del precedente procedimento penale, anche se al fine di molestare un’altra donna, l’uomo è stato tratto in arresto per il reato di stalking.

 

Il cambiamento non è un gioco a geometria variabile

Una lettera lunghissima  volta a dimostrare l’indimostrabile. La lettera di Juri Bossuto 

rivolta alle compagne e ai compagni di Torino in Comune per fare passare la sua scelta di candidarsi a presidente della Circoscrizione 2  in alleanza e con il sostegno del Movimento 5 Stelle come la mossa del cavallo – “scombinare i soliti schemi per tornare a fare politica” –   ha le sembianze di una arrampicata sui vetri.

Bossuto, a proposito del suo impegno di questi cinque anni dai banchi della minoranza in Circoscrizione, parla di un quinquennio “sofferto e frustrante”. “Per ritrovare “entusiasmo” – uso ancora le sue parole – si è reso disponibile a candidarsi come presidente della Circoscrizione in alleanza e con il supporto del M5S e della sindaca uscente Chiara Appendino. Una giravolta spacciata per continuità di impegno: “cambia la forma ma le prospettive restano le stesse”.  Ma per favore! Torino in Comune è sempre stata all’opposizione di Chiara Appendino e del M5S, così come del Pd e della destra. Schieramenti, che nell’avvicendarsi a diversi livelli di amministrazione e di governo, hanno ampiamente dimostrato di essere legati o di non sapersi discostare dalle direttive del Sistema Torino.

E’ del tutto evidente che Bossuto, al pari di altri che hanno scelto invece di allearsi con il Pd (vedi Marco Grimaldi), hanno messo in primo piano le proprie aspettative istituzionali, stando un po’ di qui e un po’ di là, proprio come “mosche impazzite”, a seconda delle convenienze  e non certo l’affermazione della sinistra in quanto tale, nella sua autonomia di impegno politico, istituzionale, sociale. Autonomia e alternativa agli schieramenti esistenti  com’è stato nell’esperienza di Torino in Comune che come Rifondazione Comunista abbiamo sostenuto con convinzione è stata questa, non altro.

Sappiamo bene che la ricostruzione di una sinistra autonoma, alternativa, popolare è un percorso complesso, di lunga lena. Un percorso che non può essere a geometria variabile. Va portato avanti facendo tesoro di ciò che diceva Antonio Gramsci: “il compito del rivoluzionario  è provare e riprovare”. Forse è proprio questo che ci ha spinto a mettere in campo la candidatura a sindaco di Torino di un fine studioso di Gramsci oltreché di un uomo di sinistra integro come Angelo d’Orsi. Lui sì che sta dando dimostrazione di volere combattere una battaglia di cambiamento. La stessa cosa che sanno facendo i tanti uomini e le tante donne che compongono la lista Sinistra in Comune con Angelo d’Orsi (lista presente in comune e in tutte le circoscrizioni, anche nella 2), uomini e donne che non hanno rinunciato alla lotta e all’impegno per costruire un vero cambiamento di sistema stando in un rapporto di unità con tutte le forze disponibili.

  Ezio Locatelli

  segretario provinciale di Rifondazione Comunista Torino

Muore mentre fa il bagno in mare sotto gli occhi della moglie

E’ morto sotto gli occhi della moglie incinta mentre faceva il bagno in mare.

L’uomo, della provincia di Biella, aveva 38 anni ed era in vacanza nel Conero a Portonovo. Dopo essere entrato in acqua si è sentito male ed è stato ripescato privo di coscienza. A nulla sono valsi i tentativi dei soccorritori che hanno tentato  di rianimarlo prima di portarlo con l’ eliambulanza, all’ospedale. La moglie è ricoverata per un malore dovuto allo shock.

La passione per la libertà, il libro di Quaglieni a Sestriere

La passione per la libertà. Ricordi e riflessioni, il nuovo libro del Prof. Pier Franco Quaglieni (con la copertina del Maestro Ugo Nespolo), Sabato 21 agosto alle ore 20.30  sarà presentato a Sestriere (TO), presso la Sala Pro Loco. L’evento rientra nella rassegna “160 anni d’Italia. E gli italiani?”, promossa dal Centro Pannunzio.

Interverrà: Francesca Mogavero
Modererà il coordinatore Thomas Martin
Ingresso libero sino a esaurimento posti e in ottemperanza delle norme vigenti in tema di sicurezza anti Covid

 

La passione per la libertà. Ricordi e riflessioni
di Pier Franco Quaglieni
Buendia Books
euro 15,00
distribuzione nazionale (directbook, Fastbook, Centro Libri, IBS, Mondadori, Feltrinelli, Amazon e librerie indipendenti)

Il libro, con il rigore storico e la chiarezza che sono propri di Pier Franco Quaglieni, ci ricorda alcune figure tra ’800 e ’900 e della contemporaneità più recente: tra gli altri, Alfredo Frassati, Federico Chabod, Guido Ceronetti, Philippe Daverio, Vittorio Mathieu, Ottavio Missoni, Massimo Mila, Piero Ostellino, Giampaolo Pansa, ma affronta anche temi controversi della storia italiana, aiutandoci a liberarci dalle semplificazioni ideologiche manichee, da certi nuovi revisionismi che stanno emergendo e che soffocano la ricerca storica.
Intende affermare il diritto alla piena libertà di opinione ai sensi dell’articolo 21 della Costituzione, che non appare oggi così scontato.
Le vulgate vecchie e nuove, figlie di un’ignoranza generalizzata, sono sempre in agguato.
La passione per la libertà, che riecheggia un titolo pannunziano su Tocqueville, è un invito al rispetto di tutte le idee, uno dei cardini della civiltà liberale, oggi da troppi calpestata in nome di fanatismi politici che pensavamo appannaggio di un passato sepolto.
Si aggiungono pagine autobiografiche che ripercorrono la storia liberale della famiglia dell’autore che contribuiscono a far conoscere da vicino la sua storia.

Lo storico torinese Pier Franco Quaglieni si è soprattutto occupato di storia risorgimentale e contemporanea. Nel 1968 ha fondato, insieme ad Arrigo Olivetti e Mario Soldati, il Centro “Pannunzio”, schierandosi contro la contestazione, la violenza e la lotta armata degli Anni Settanta, rischiando di persona. Ha insegnato per molti anni a Torino e in altre città, è iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1968, anche se ne vorrebbe da sempre l’abolizione. A 47 anni è stato insignito dal Presidente della Repubblica della Medaglia d’oro di Benemerito della scuola, della cultura e dell’arte e ha vinto molti premi a livello nazionale e internazionale. Nel 1999 ha ottenuto la nomina a cavaliere di Gran Croce dell’ordine al merito della Repubblica, la massima onorificenza dello Stato. È stato, tra l’altro, Vice Presidente del Consiglio italiano del Movimento europeo. È apprezzato conferenziere in Italia e all’estero, anche se durante il lockdown è ricorso agli incontri da remoto dove ha ottenuto decine di migliaia di ascoltatori. Ha un sito personale, www.quaglienipierfranco.it, che raccoglie decine di testimonianze su di lui.

Il bollettino Covid del giorno di Ferragosto

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 202nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 9dopo test antigenico), pari all’1,7 % di 11.657tamponi eseguiti, di cui8.673antigenici. Dei 202 nuovi casi, gli asintomatici sono 95 (47,0 %).

I casi sono così ripartiti: 29 screening, 126 contatti di caso, 47 con indagine in corso; 3 Rsa/Strutture Socio-Assistenziali.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 373.073così suddivisi su base provinciale: 30.388 Alessandria, 17.662 Asti, 11.703 Biella, 53.751 Cuneo, 29.062 Novara, 199.105 Torino, 13.967 Vercelli, 13.313 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.535 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.587 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 9 (+ 1 rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 115 ( + 6 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.320.

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.163.895(+ 11.657rispetto a ieri), di cui 1.953.369risultati negativi.

I DECESSI RIMANGONO 11.705

Nessun decessodi persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale è quindi 11.705 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.567 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.594 Torino, 526 Vercelli, 374 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

357.924GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 357.924(+ 101 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.405 Alessandria, 16.864 Asti, 11.133 Biella, 51.926 Cuneo, 27.735 Novara, 191.918 Torino, 13.290 Vercelli, 12.779 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.450 extraregione e 2.424 in fase di definizione.

Virus rarissimo uccide bimbo di tre anni in vacanza

DAL PIEMONTE / Era in vacanza in Trentino Alto Adige da qualche giorno il piccolo Alessio Parravicini, insieme con i genitori e la sorellina.

Poi, per un malore, è stato ricoverato  al pronto soccorso in Trentino e successivamente trasferito a Milano dove venerdì è purtroppo deceduto.

Secondo i medici il bambino è stato colpito da un virus molto raro ma la diagnosi sarà confermata solo dall’autopsia.

Alessio abitava a Domodossola dove, a settembre, avrebbe dovuto iniziare la scuola materna.

Calcio, addio al leggendario Gerd Müller

Grave lutto nel mondo del calcio

All’età di 75 anni  è morto Gerd Muller, leggenda del Bayern Monaco e della Nazionale tedesca.Numeri da leggenda: 566 gol in 607 partite ufficiali per il Bayern, con il record di 365 gol in Bundesliga. Sette volte capocannoniere del massimo campionato tedesco, ha segnato anche 68 gol in 62 apparizioni con la Nazionale teutonica: il più importante, nel 1974, quando ha la Germania si laureò campione del mondo battendo in finale l’Olanda di Johan Cruyff.
Muore un mito,nasce una leggenda.

Vincenzo Grassano