ilTorinese

E’ morto Paolo Taggi, dal Piemonte alla Rai autore di programmi e regista tv

E’ morto a Roma dove viveva da tempo Paolo Taggi

Nato a Novara nel 1956, Novarese dell’anno 2017, era stato di recente colpito dal Covid. Fu autore televisivo e radiofonico, regista, giornalista ed esperto di comunicazione. Ha diretto e scritto programmi tv come «Falso Mixer» con Parenzo e Minoli, «Domenica in», «Il castello» con Alberto Castagna,  «Mina contro Battisti» e «Per un pugno di libri». E’ stato docente all’Università Cattolica di Milano e Brescia e all’Università dell’Aquila.

Badanti infedeli. Usavano la casa dei loro assistiti come deposito di merce rubata

Presi i complici. Individuata una rete di badanti, con il ruolo di ricettatori e custodi che nascondevano la merce rubata a casa dei loro assistiti.

Anziani insospettabili e ignari di tutto. Sono state eseguite sei perquisizioni, che hanno permesso di sequestrare 90.000 euro in contanti e 500 dollari americani, documentazione riconducibile a transazioni fraudolente in direzione del continente sudamericano. Sono stati individuati e sequestrati i seguenti beni, tutti di prestigiose marche, del valore complessivo di oltre 300mila euro: 690 capi d’abbigliamento, in parte ancora dotati di etichetta e sistema antitaccheggio installato, 65 borse, 39 paia di occhiali, 31 profumi, 19 smartphone, 18 monili in oro, 16 portafogli e 13 orologi.  Sei peruviani, tra cui tre badanti e due dei tre arrestati in flagranza, sono stati denunciati per ricettazione.

Passione Azzurra! Sosta stage per la Nazionale di Roberto Mancini

Si ferma il campionato di serie A per 2 settimane con  i mondiali 2022 che sono in veloce avvicinamento ed altrettanto rapidamente si va completando il tabellone delle squadre nazionali qualificate:

solamente una piccola parte delle squadre ha conquistato la tanto agognata qualificazione per la prossima competizione e nei successivi mesi si decideranno le rimanenti. A cominciare dalle gare invernali.La Nazionale azzurra scenderà in campo per i playoff Mondiali contro la Macedonia del Nord solamente a marzo. L’Italia non affronterà nemmeno amichevoli a gennaio, ma Roberto Mancini ha chiesto, fortemente, questo stage per valutare possibili nuovi nomi in vista della sfida prevista tra due mesi.
La prossima gara dell’Italia sarà dunque quella contro la Macedonia del Nord ed eventualmente contro Portogallo o Turchia in finale, per volare ai Mondiali.
Ecco il calendario azzurro completo:
Play off mondiali:

Palermo 24 marzo ore 20.45
Italia-Macedonia
Se l’Italia vincerà scenderà di nuovo in campo il 29 marzo a Istanbul o Lisbona contro la vincente di Turchia-Portogallo

Finalissima UEFA CONMEBOL
LONDRA 1 GIUGNO ore 21
Italia-Argentina
In palio il primo trofeo tra la squadra campione d’Europa e la squadra campione del Sud America

National League:città e campo di gioco ancora da decidere…
4 giugno ore  20.45
Italia-Germania

7 giugno ore 20.45
Italia-Ungheria

11 giugno ore 20.45
Inghilterra-Italia

14 giugno ore 20.45
Germania-Italia

23 settembre ore 20.45
Italia-Inghilterra

26 settembre ore 20.45
Ungheria-Italia

Con la qualificazione ancora da ottenere
da parte dell’Italia ecco i mondiali 2022 in Qatar dal 21 novembre al 18 dicembre

Enzo Grassano

Quel 24 gennaio 1979, cosa ci resta di Guido Rossa

Giorni e date che ti entrano nelle carni producendo ferite non guaribili. Ferite che ogni anno continuano a sanguinare. Con dolore e tristezza e rabbia. 24 gennaio 1979 le Br assassinarono Guido Rossa.

Dei brigatisti uccisero un compagno comunista che aveva osato denunciarli. Operaio Italsider, nato a Belluno ma cresciuto a Torino. Trasferitosi a Genova per sposarsi. Tra i più grandi scalatori del tempo. Maestro del Cai. Fu anche para’.Delegato sindacale ed attivista comunista. Uno che non si tirava mai indietro. Non fu lui che sorprese il brigatista Francesco Berardi che nascondeva, all’interno dello stabilimento Italsider, volantini delle Brigate Rosse. Ma fu lui a denunciarlo ed a testimoniare contro.  Un uomo con gli attributi lasciato solo dai suoi stessi compagni di partito e di sindacato. Dopo oltre 40 anni è chiaro ed assodato. Incontro’ la morte perché, o anche perché solo. Nessun servizio d’ordine del pci lo difese. Nessuna pattuglia della polizia staziono’ sotto casa sua. La sua morte mise a nudo i limiti del movimento operaio. Della sinistra ed in particolare del PCI e del sindacato. Fiom in primis e con essa la Flm.
Troppe connivenze  e reticenze. Lo urlo’ il giorno del funerale Luciano Lama. Lo ammise a denti stretti Bruno Trentin. Mesi dopo, a Torino il questionario dove si chiedeva: sei a conoscenza di fatti di terrorismo? Decenni dopo Giancarlo Caselli affermò: oltre 50 di quelle denunce, fatte in forma anonima, furono preziosissime per debellare il fenomeno. Ai funerali pioveva come Dio la mandava. Quell’omicidio e quei funerali segnarono la fine, o perlomeno l’inizio della fine del terrorismo rosso. Al funerale il presidente della repubblica Sandro Pertini stravolto. Per tutta la giornata piovve a dirotto.  Non cambio’ il colore della giornata. D’un blu scuro. Perché era un maledetto giorno da fissarsi nella memoria, nel cuore e nell’anima di ognuno di noi. Davanti a tutti il Consiglio di fabbrica dell Italsider e dopo I Camalli, portuali di Genova. Le loro giacche di pelle con il rampino agganciato. Il rampino gli serviva per lavorare , ma era anche di monito. Come agli inizi degli anni 60 contro il governo Tambroni e il Msi che volevano fare il congresso a Genova medaglia d’oro alla Resistenza. Ieri contro i fascisti, ed ora contro i nuovi fascisti rossi, alias Brigate Rosse. Momenti alti della Storia del nostro paese. Sono passati 43 anni.  24 gennaio 1977 e il 24 gennaio 2022 si comincia a votare per l’elezione del Presidente della Repubblica. Una lunga Storia cominciata il 25 Aprile del 1945. Una Storia che si chiama Democrazia. Ieri come oggi e per sempre. Si spera. Oggi i mille elettori che voteranno hanno un debito morale e politico verso eroi come Giudo Rossa. Era solo un operaio , un sindacalista. Nato a Belluno, era vissuto per tanti anni a Torino. Figlio dell’immigrazione. Operaio a Torino come a Genova dove  si era sposato. Sua moglie l’aveva conosciuta al CAI.  Anche lei alpininista. Non aveva visto direttamente i terroristi che lasciavano nei reparti i volantini Br. Ma li aveva denunciati, aveva testimoniato e dunque era stato determinante per la loro condanna.  Aveva fatto il suo dovere pagando con la vita.  Un prezzo troppo alto… Chissà se verrà ricordato? Credo e spero di sì. Per me, per noi, ogni anno il compito di ricordarlo.

Patrizio Tosetto

Controlli della Polizia a Barriera Milano

Interessate aree del quartiere ed esercizi commerciali

Giovedì e venerdì, personale del Commissariato Barriera Milano, insieme ad equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e del Reparto Mobile e a unità cinofile hanno effettuato un controllo delle aree del quartiere che hanno anche interessato esercizi commerciali.

Nel pomeriggio di giovedì, un parcheggiatore abusivo è stato sanzionato nei pressi del parcheggio dell’Ospedale San Giovanni Bosco. L’attività di monitoraggio ha interessato anche l’area della parrocchia “Regina Pacis”. Qui, sono state controllate alcune persone, tra queste un cittadino marocchino alla guida di un’auto senza patente. Lo straniero è stato sanzionato e l’auto sottoposta a sequestro amministrativo. L’uomo veniva posto a disposizione dell’Ufficio Immigrazione per la verifica della sua posizione sul Territorio Nazionale. In via Malone uno dei cani antidroga rinveniva un cubetto di hashish poi sequestrato a carico di ignoti. L’attività è poi proseguita con il controllo di alcuni esercii commerciali. In un bar di corso Palermo, gli agenti hanno trovato un avventore privo di green pass e i possesso di una dose di hashish. L’uomo è stato sanzionato, così come l’esercente per la mancata verifica. Invece, la presenza di tre persone prive di certificazione verde all’interno di una sala scommesse di corso Giulio Cesare ha portato gli agenti alla chiusura dell’esercizio per 5 giorni. Per l’esercizio era la terza violazione delle misure per il contenimento della pandemia. In strada, i poliziotti hanno poi arrestato un cittadino gambiano trovato in possesso di 24 dosi di crack.

Tale attività è stata ripetuta il giorno successivo. Alle aree controllate il giorno precedente, si è aggiunta quella tra corso Giulio Cesare e via Volpiano. Qui, mentre i poliziotti stavano controllando alcune persone presenti sul posto, è arrivata un’auto con due persone a bordo e condotta da un cittadino marocchino trovato in possesso di una patente falsa, ragione per la quale è stato denunciato in stato di libertà e sanzionato per la violazione del Codice della Strada con multa di 5100 euro, oltre al sequestro amministrativo del veicolo. L’altra persona a bordo del veicolo, un cittadino marocchino di 26 anni, nel corso del controllo ha cercato di darsi alla fuga venendo però raggiunto immediatamente. Dai controlli è emerso che il cittadino straniero era destinatario di un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Monza.

Piemonte-Blonde d’Aquitaine, un matrimonio gastronomico che funziona

In attesa che le istituzioni piemontesi e torinesi inizino, con l’immancabile calma, a comprendere le opportunità per il territorio subalpino legate al teorico nuovo patto italo francese, i privati non rimangono fermi ad aspettare.

Anche perché, in molti casi, i rapporti transfrontalieri sono millenari, in altri plurisecolari, altri ancora più recenti ma consolidati. Come nel caso della Blonde d’Aquitaine, che non è una ragazza occitana ma la razza di una vacca originaria del Sud Ovest della Francia che ha cominciato ad essere allevata in Piemonte a partire dalla seconda metà del 900.

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Piemonte-Blonde d’Aquitaine, un matrimonio gastronomico che funziona

Parla Bussalino presidente della Provincia di Alessandria

Enrico Bussalino, 45 anni compiuti il 3 gennaio scorso, è  dalla fine di dicembre il nuovo presidente della Provincia di Alessandria.

Esponente della Lega è anche sindaco di Borghetto Borbera e dipendente dell’Agenzia delle Dogane, attualmente in aspettativa per l’incarico che ricopre.

Gli abbiamo rivolto alcune domande inerenti la sua Amministrazione appena insediata.

 

Presidente come è stato il ‘salto’ da Borghetto Borbera ad Alessandria ?

La Provincia è un ente territoriale che presenta diverse problematiche di tipo finanziario in quanto le sono state lasciate competenze significative come le strade e l’edilizia scolastica e diminuite le risorse.

Per questo motivo ho voluto mantenere in capo al presidente la delega al bilancio, per dare un segnale politico. Le Province devono riavere la propria piena identità.

Borghetto Borbera ha sicuramente una dimensione amministrativa più piccola ma risorse che consentono un bilancio adeguato.

 

Lei è favorevole ad un ritorno all’elezione diretta del presidente della Provincia e del Consiglio provinciale ?

Assolutamente d’accordo perché questo può fare avvicinare ancora di più i cittadini alla Provincia che è ente fondamentale per la gestione del territorio e, soprattutto, per i Comuni, specie quelli più piccoli che hanno maggiori di difficoltà a rapportarsi con Torino (Regione) e Roma (Stato).

 

In questa fase di inizio mandato quali sono le sue priorità ?

Manutenzione delle strade, fabbricati scolastici, ambiente, Sono favorevole ad un progresso con basso impatto ambientale. E approfitto per esprimere,  a tal proposito, un no assoluto dell’Amministrazione Provinciale al Deposito Nazionale di scorie nucleari. Il nostro territorio ha già dato tanto in questo senso con l’Eternit di Casale Monferrato e l’Ecolibarna.

 

Ha riscontrato particolari criticità ?

La più grande è la mancanza di personale, con meno di 250 dipendenti e di riserve per le spese correnti. Un’altra saranno le autorizzazioni ambientali da rilasciare alle imprese che ne faranno richiesta per l’accesso ai progetti del Pnrr, per le quali è prevedibile un incremento notevole a breve.

 

La Provincia di Alessandria è costituita da diverse zone ognuna con una propria identità e specificità ….

Sono dell’idea che la Provincia debba essere coordinatore delle aree in modo che ognuna possa valorizzare al meglio le proprie identità.

 

Continuerete sulla stessa strada dell’assistenza tecnica ai Comuni ?

Certamente soprattutto per quelli più piccoli che ne hanno la maggiore necessità.

 

Oltre alla delega per il turismo ne ha conferita una alla promozione turistica, culturale dell’identità. Perché ?

Si ho conferito ad Eleonora Gatti, che è anche consigliere comunale a Novi Ligure, queste deleghe. L’input è quello di valorizzare la cultura di tutto il territorio provinciale.

 

Al quale appartiene anche la Valcerrina …

Sono stato a Cerrina per un incontro lo scorso anno. E’ una valle stupenda, bella, ospitale, che non ha niente da invidiare all’Unesco.

MASSIMO IARETTI

 

Giachino: “Il settore auto ha bisogno di politica industriale”

“E’ molto positiva l’apertura del governo a stanziamenti per incentivi al rinnovo di auto e mezzi di trasporto inquinanti, che rappresentano il 30% del parco circolante italiano e che contribuiscono non poco all’inquinamento.

Ma il settore auto ha bisogno di una politica industriale che accompagni la ristrutturazione delle aziende dell’indotto, che occupano centinaia di migliaia di addetti e che il nostro Paese non può assolutamente permettere di perdere”. Così, in una nota, Mino Giachino, leader dell’associazione Si Tav Si Lavoro.

“E’ bene che i parlamentari delle sette Regioni interessate – aggiunge il sottosegretario ai Trasporti dell’ultimo governo Berlusconi – facciano sentire la loro voce e diano il loro contributo a partire dalla discussione della mozione Molinari”.

Latitante arrestato dalla Polizia di Stato

 

Condannato ad una pena di oltre 2 anni di carcere

Personale del Comm.to Barriera Nizza, sezione “Misure di prevenzione, sicurezza e cautelari”, nell’ambito di indagini volte al rintraccio di soggetti ricercati, ha individuato lo scorso giovedì sera un cittadino italiano di 34 anni nei confronti del quale 48 ore prima era stato revocata la sospensione relativa a  un ordine di esecuzione per la carcerazione. L’uomo era stato, infatti, condannato alla espiazione di una pena a 2 anni, 3 mesi e 22 giorni di reclusione per un cumulo di pene relative ai reati di spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti del Comm.to Barriera Nizza, tramite consultazione delle banche dati ministeriali  e comunali, reperivano alcuni indirizzi presso i quali vi era la concreta possibilità che  l’uomo si nascondesse; il trentottenne è stato individuato ed arrestato in un appartamento nel quartiere Madonna di Campagna.