ilTorinese

Trovato senza vita istruttore di arti marziali

Vasto cordoglio per l’improvvisa morte di Vito Valente, 59 anni, trovato senza vita ieri nella sua casa di Vercelli. L’uomo è deceduto per cause naturali. Era guardia giurata alla Fidelitas dopo essere stato cameriere e da anni istruttore di ju-jitsu. Il corpo è stato trovato dai vigili del fuoco del comando di Vercelli chiamati da un conoscente che non riusciva a mettersi in contatto con lui. Valente lascia la mamma e i fratelli.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Rifugi alpini, tre giorni a Briancon

Nelle giornate del 7-8-9 dicembre 2023 a Briancon i rappresentanti del territorio di Montagna delle Alpi italo-francesi si sono confrontati  sul ruolo e sulle missioni dei Rifugi investiti da cambiamenti epocali

Testimonianze, esperienze, sollecitazioni per un confronto costruttivo sulle tante problematiche per individuare un futuro possibile per i tanti (e diversi) Rifugi alpini

Il progetto #BiodivTourAlps France Italie ALCOTRA – Italia Francia ALCOTRA, iniziato a ottobre, muoverà le sue prossime azioni partendo proprio da questo primo dibattito nella consapevolezza che “Non è possibile risolvere un problema con lo stesso livello di pensiero che sta creando il problema” (cit Albert Einstein)

Il Parc national des Ecrins ha organizzato l’evento.

(Parchi delle Alpi Cozie Facebook)

Parco Nazionale Gran Paradiso
Aree Protette Alpi Marittime
Parco delle Alpi Liguri
Parc national du Mercantour
Parc national de la Vanoise

Città Metropolitana alla Giornata della Protezione Civile

La Città metropolitana di Torino non ha fatto mancare la sua presenza  alla Basilica Di Superga per la celebrazione della Messa natalizia della protezione civile
Un’occasione per ringraziare  il Coordinamento protezione civile e tutti i volontari e le volontarie per un altro anno di impegno e dedizione, come ha sottolineato il consigliere metropolitano Pasquale Mazza
Dopo la cerimonia, un bel momento conviviale offerto dal Coordinamento Territoriale Protezione Civile di Torino al castello di Montaldo.

(Foto Facebook)

 

Treni tra Piemonte e Berna con quasi 30 corse giornaliere

Con l’entrata in vigore dell’orario invernale da domenica 10 dicembre 2023, sulla linea ferroviaria Domodossola-Briga diventa diretto il collegamento tra il Piemonte e la Svizzera. Saranno quasi trenta le corse giornaliere, effettuate dalla società BLS coi nuovi treni MIKA.
Il puntuale intervento della Regione Piemonte consente dunque il ritorno del RegioExpress, che collegherà direttamente, senza cambi, il Piemonte con Berna.
“L’introduzione dei nuovi treni MIKA RegioExpress – commenta con soddisfazione l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi – segna un passo importante nel potenziamento della connettività tra il Piemonte e Berna, che garantirà considerevoli miglioramenti nei servizi ferroviari tra Domodossola e Briga, in collaborazione con BLS. Ciò testimonia l’impegno di questa Giunta regionale nel garantire un trasporto pubblico efficiente e confortevole per i cittadini, contribuendo al potenziamento delle relazioni regionali e transfrontaliere. Abbiamo voluto chiamare questi treni con i nomi di città del territorio, a simboleggiare l’identità e l’importanza dei nostri comuni nel quadro del trasporto pubblico regionale”.
Il battesimo dei treni avverrà con una cerimonia pubblica nel mese di febbraio 2024. La tratta italiana del percorso è gestita grazie al contratto di servizio stipulato con l’Agenzia della mobilità piemontese. “Un accordo che si muove nel solco della mission dell’Agenzia e che per questo ci vede soddisfatti – dichiarato Cristina Bargero, presidente dell’Agenzia della mobilità piemontese – Con questo nuovo collegamento diretto garantiamo più servizi e più efficienza, diminuendo i tempi di percorrenza di 4 minuti ed evitando cambi sulla tratta. La soluzione dei MIKA è da leggere nell’ottica di un servizio che sappia offrire ottimi standard in comfort e ampiezza del servizio per pendolari e turisti”.
Tutti i vantaggi per pendolari e turisti
I nuovi treni MIKA percorreranno la tratta con 28 corse giornaliere nei feriali e 22 nei festivi, effettuando 4 fermate su territorio italiano: Domodossola, Preglia, Varzo e Iselle, garantendo 229 posti a sedere in II classe e 46 in I classe. Gli orari a maggior traffico passeggeri raddoppieranno la composizione dei convogli e di conseguenza i posti disponibili. I viaggiatori avranno quindi più spazio a disposizione e godranno di un maggiore comfort grazie alla zona bistrò, prese di corrente per ogni posto a sedere, finestre panoramiche e più spazio per le sedute.
La fermata Preglia migliora l’offerta di orari per la clientela pendolare, dando anche ai turisti maggiori opportunità per scoprire l’Ossola.
Come acquistare i biglietti
I biglietti a singola corsa potranno essere acquistati presso la biglietteria Trenitalia a Domodossola, mentre a Briga sarà possibile acquistare anche gli abbonamenti.
Biglietti e abbonamenti sono acquistabili anche con l’app BLS Mobil.

Agliè, il castello miracolato

Agliè e il suo castello! Ma è quello di Rivombrosa? Mondo dei consumi che riduci ogni cosa a effimero stilema pur che la realtà che proponi si imponga, nessun rispetto della verità, della storia e anche in questo caso dell’autenticità di persone e luoghi. A voler affrontare la storia di un castello, ci si immerge appieno nelle vicende di vita del passato e andando all’indietro capita di vedere distrutte e ricostruite più volte realtà non solo castellane ma locali…..Così, davanti alla lanterna magica del passato, noi ci rassegnamo a verità che contraddicono i fatti noti e raccontato, ché il momento vuole:
nessun rispetto per la verità! Questa pagina propone un momento drammatico: quando il castello rischiò che l’invasore, inviperito per gli esiti degli ultimi eventi bellici, mettesse a sacco prima e anche a fuoco poi il Monumento più importante di Agliè….. allora sarà più interessante scoprire quanto ebbe a capitare……e questo scritto lo dice bene.
Carlo Alfonso Maria Burdet
L’antico maniero divenne proprietà di casa Savoia dal 1764. Dopo l’avvenuto di Napoleone che lo aveva adibito a ricovero e il parco ceduto ai privati per l’agricoltura, ritornò ai Savoia nel 1823. Dal 1849 fu ereditato da Ferdinando Savoia duca di Genova, dal figlio Tommaso duca di Savoia-Genova e dal nipote Filiberto Savoia duca di Pistoia, marito della duchessa Lydia di Arenberg. Filiberto, cugino del re Vittorio Emanuele III° di Savoia, fu generale della Brigata Brennero e generale di divisione in Africa Orientale.
Nel 1939 cedette il castello allo Stato Italiano per otto milioni di lire, poi adibito a museo dove sono esposte alcune opere di Luigi Canina, l’architetto casalese inserito in casa Borghese dal marchese di San Giorgio Evasio Gozzani, amministratore del principe Camillo e Paolina Bonaparte. Il poeta Guido Gozzano dedicò uno scritto al castello del borgo alladiese. Qui si ricorda un poeta contemporaneo di Guido, Flavio Eligio Maria Razzetti, figlio dell’avvocato torinese Napoleone e Rosa Ballor. Il padre compose un commento estetico alle Odi Barbare di Giosuè Carducci, ottenendo lusinghiera approvazione di Carducci stesso. Flavio Razzetti fu anche giornalista e inviato speciale per 26 volte negli USA, pittore, autore di commedie teatrali, romanziere e  pubblicista.
In un sonetto dedicato a Flavio Razzetti dal poeta dialettale torinese Giovanni Bono, il personaggio di Monsú Razet viene descritto come talentuoso, una figura fuori dal tempo, col suo giaccone frusto e le scarpe scalcagnate. Alla domenica pomeriggio, nel caffè Cannon d’Oro di Agliè, l’antico gioco di carte dei tarocchi permise a Razzetti di fare amicizia con la famiglia di Gozzano Domenico, sposatosi a Cuceglio con Vittoria Zanotto Contino, genitori di Giuseppina Gozzano (*1925) che ha generato la propria linea di New York. La cugina Walburga Bollendorf di Norimberga, detta Walga, moglie del neuropsichiatra Mario Gozzano, figlio del generale medico Francesco e nipote materno del principe e generale Don Maurizio Ferrante Gonzaga, fu protagonista durante la seconda guerra mondiale del salvataggio di Agliè, luogo d’origine dei Gozzano provenienti da Luzzogno.
 Prima implorando in ginocchio e poi opponendosi fermamente alla decisione del compatriota e comandante nazista di distruggere il borgo, salì sul balcone del castello e rischiando la propria vita sfidò il generale tedesco che rinunciò al bombardamento. Per sfuggire alla guerra, i coniugi si erano trasferiti da Pisa ad Agliè nella casa del padre. Oltre a Pisa, Mario fu docente a Cagliari, Napoli, Bologna e Roma ed era direttore della clinica neuropsichiatrica universitaria La Sapienza, dove al primo piano del prefabbricato è stata a lui intitolata l’aula Gozzano. Pubblicò diversi trattati sulle malattie nervose. Importante figura fu il fratello Matteo, sposato con Natalia Labroca, sorella del famoso musicista Mario direttore della Scala di Milano. Il loro figlio Francesco era accompagnatore del presidente Saragat negli anni ’60, inviato speciale nel mondo negli anni ’80 e ultimo direttore dell’Avanti all’epoca di tangentopoli.
Don Pasquale Sorgente, marito di Carlotta sorellastra di Mario, era allievo di pediatria con l’educatrice Maria Montessori a Roma.
Negli anni ’60, Mario e Walga fecero visita ai cugini di New York e San Paolo del Brasile a Itu e Sorocaba emigrati da Agliè ed ebbero quattro figli: Gabriella grafica pubblicitaria; Franco pittore; Renato regista, fotografo ed inventore dei mitici Bank Window-Light che hanno fatto epoca nella storia mondiale della fotografia di
moda, prodotti nella propria azienda lungo il Naviglio di Milano che prese il nome di Lucifero; Elisabetta detta Ingrid, neuropsichiatra infantile residente a Roma, ultima rappresentante dei Gozzano di Agliè della linea materna di Maurizio Gonzaga.
Armano Luigi Gozzano 

L’università ricorda Giorgio Cavallo

VENERDÌ 15 DICEMBRE ALLE ORE 17 nell’Aula Magna “Giorgio Cavallo” dell’ Università di Torino, Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche (Via Santena 9), avrà luogo un convegno dedicato al “RICORDO di GIORGIO CAVALLO a 100 ANNI DALLA NASCITA”.
Interverranno:
Prof. Stefano GEUNA, Rettore Università di Torino
Prof. Alessandro NEGRO PONZI, Microbiologo
Prof. Giovanni BUSSOLATI, Accademico dei Lincei
Prof. Guido FORNI, Accademico dei Lincei
Prof. Piero CAPPUCCINELLI, Accademico dei Lincei
Prof. Pier Franco QUAGLIENI, Direttore Centro “Pannunzio”
Dott. Carlo DI GIAMBATTISTA, Presidente della Famiglia Abruzzese e Molisana.

“Natale con noi”, il Consiglio regionale invita i cittadini

Addobbiamo il Natale insieme. Il Consiglio regionale invita tutti i cittadini a un brindisi prima delle Feste: un incontro per grandi e piccini, con musiche della tradizione, lettura di fiabeintrattenimento golosità da gustare insieme. Ospite d’onore Babbo Natale, pronto a rispondere alle domande dei più piccoli, anche quelle insidiose.

Poiché Palazzo Lascaris è in fase di ristrutturazione, quest’anno l’appuntamento è per venerdì 15 dicembre presso la Palazzina Tournon, in piazza Solferino 22, sede distaccata di uffici del Consiglio.

Tutti sono invitati, a partire dalle 16.30. Un’occasione per passare qualche ora con i propri figli e fotografarli con Babbo Natale, ma anche un pomeriggio di festa per tutti i cittadini. L’ingresso è libero e gratuito, vi aspettiamo.

“Natale con noi”, 15 dicembre 2023 dalle 16.30, piazza Solferino 22 – Torino

 

Natalia Bobba è il nuovo presidente dell’Ente Nazionale Risi

 

 

Si tratta di una vera e propria svolta per il comparto risicolo che si tinge ulteriormente di rosa” afferma il presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia dopo aver appreso che Natalia Bobba, imprenditrice agricola, è il nuovo presidente dell’Ente Nazionale Risi.

Da giorni la notizia era trapelata ma il decreto è stato firmato solo martedì dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella su proposta del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, visti i pareri favorevoli delle competenti Commissioni parlamentari.

Bobba succede al vercellese Paolo Carrà e resterà in carica per i prossimi quattro anni.

Perito agrario, di Vinzaglio, nel cuore delle provincie del riso, già conosciuta nell’ambiente per essere presidente dal 2014 di “Donne e Riso”, associazione femminile che sposa la mission di comunicare la coltura e la cultura del riso, è titolare dell’azienda Cascina Pernasca.

Siamo orgogliosi che una donna imprenditrice, impegnata socialmente a divulgare le informazioni sulle nuove e complesse realtà della moderna agricoltura, e a discutere dei problemi della famiglia e della donna inserita nel contesto agricolo, ricopra un ruolo di prestigio, per troppo tempo di appannaggio solo maschile” evidenzia Lella Bassignana, direttore di Confagricoltura Piemonte.

La sua nomina costituisce un altro passo importante sul cammino della parità di genere, e in particolare nel mondo agricolo che, sino a pochi anni or sono, era refrattario agli incarichi apicali affidati a donne” conclude il direttore.

 

Il presepio vivente di San Francesco, il primo della storia

Città e paesi si preparano ad accendere la magia del presepe vivente. Accanto al presepio originale che riscalda e illumina le nostre case è sempre più consolidata la tradizione del presepe vivente con decine e anche centinaia di figuranti che danno vita ad una processione lungo le vie dei borghi e a una vera rappresentazione della Natività. I paesi sono coinvolti in modo intenso, le scenografie e i costumi sono realizzati dai residenti e vengono ricostruiti i luoghi e i personaggi della Terra Santa di duemila anni fa, con i pastori, i soldati romani, il mercato e le botteghe artigiane. In modo molto più semplice di come avviene oggi ma non per questo meno suggestivo fu la preparazione del primo presepio vivente della storia, 800 anni fa, in un paesino del Lazio, a Greccio, in provincia di Rieti, pensato, voluto e preparato con le sue mani nientemeno che da Francesco d’Assisi. Era il 1223, dopo un viaggio in Terra Santa Francesco d’Assisi rimase molto impressionato dalla rappresentazione del Natale nei luoghi sacri del cristianesimo e il borgo di Greccio, a 700 metri di altezza, gli ricordava Betlemme. A quel punto sorse in lui il desiderio di rievocare la nascita di Gesù e di farlo in mezzo alla natura, con una grotta, la mangiatoia, il bue e l’asinello. Il 24 dicembre 1223, a mezzanotte in punto, si animarono i personaggi del primo presepe vivente della storia e da quel giorno Greccio divenne un paese famoso in tutto il mondo e ogni anno, a Natale, si rivive la stessa atmosfera di ottocento anni fa. Il presepe di Greccio è la tredicesima delle ventotto scene del ciclo di affreschi delle Storie di San Francesco della Basilica Superiore di Assisi, attribuiti a Giotto, dipinta alla fine del Duecento.            Filippo Re
nella foto  il Presepe vivente di Greccio, autore Giotto

 Direttiva Casa Green: Panza (Lega) sconfitta la linea estremista green dell’UE

Abbiamo vinto una battaglia di buonsenso

Bruxelles – Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea alla fine hanno dovuto concordare e apportare significative modifiche alla direttiva Case Green, una revisione sostanziale alla direttiva proposta due anni fa dalla Commissione europea che voleva imporre nuovi standard di efficienza energetica per gli edifici, in tempi e modi irrealizzabili.

Abbiamo vinto una battaglia di buonsenso in cui mi sono esposto personalmente – dichiara l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza –  organizzando una petizione da sottoporre al Parlamento Europeo che è stata un successo, con la raccolta di migliaia di firme contro quello che era visibilmente un madornale errore. Bene quella che è una evidente retromarcia unanime dell’UE.

Il testo della direttiva, che tanto il centrodestra e la Lega si sono impegnati per far modificare, è il frutto di un compromesso che fornisce ora linee guida più generali e con modifiche  significative – spiega Panza -: di fatto si è stabilito di lasciare il compito di decidere quali edifici ristrutturare e con quali tempi agli Stati membri,  è stato eliminato l’obbligo di installare pannelli solari sugli edifici residenziali, requisito che ora si applicherà solo agli edifici pubblici e non residenziali di grandi dimensioni, con ampie eccezioni.  Inoltre, l’obbligo di abbandonare i combustibili fossili nelle caldaie è stato posticipato dal 2035 al 2040.

Una sconfitta evidente per la linea estremista green dell’UE, bene la correzione con obiettivi più pragmatici e l’approccio realistico: è questa l’Europa che vogliamo – conclude Panza.

Così in una nota l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza.