ilTorinese

Tra aumento dei pedaggi e carenze infrastrutturali gli autotrasportatori piemontesi sono in difficoltà

Anno nuovo, rincaro nuovo

L’allarme di Confartigianato Trasporti Piemonte

 

È un dato di fatto che i ritocchi dei pedaggi autostradali sono sempre puntuali, come un orologio svizzero, ogni inizio dell’anno. Il nuovo regalo, che peserà sulle imprese e sulle famiglie, previsto in materia di Decreto Milleproroghe si può quantificare con +2,3%. Aumento che ha colpito in particolare la A6, una delle tratte più battute dai torinesi e da sempre un cantiere a cielo aperto. Per non parlare dell’Asti-Cuneo perennemente incompiuta che ha visto un aumento del pedaggio per la sola parte di tratta che può essere percorsa.

“Anche quest’anno –commenta Giovanni Rosso, Presidente autotrasporto Confartigianato Imprese Piemonte–è previsto un aumento delle tariffe dei pedaggi autostradali, un vero e proprio furto ai danni delle famiglie e delle imprese e a vantaggio dei concessionari delle autostrade. Questo è un aumento ingiustificato, considerata la quantità dei lavori e rallentamenti dovuti alla manutenzione stradale e i disagi che viviamo quotidianamente. Voglio ricordare che i nostri autotrasportatori impiegano il doppio di tempo per raggiungere le loro mete lavorative, dovendo transitare tra mille ostacoli, viabilità modificata, ponti a rischio e strade impercorribili. Chiediamo alla Politica maggior rispetto per la nostra categoria che ogni giorno, prima di pianificare l’iter lavorativo, deve guardare le previsioni del tempo, scongiurare disastri idrogeologici, barcamenarsi tra percorsi modificati, pagare il rincaro dei pedaggi autostradali senza che migliorino i servizi offerti”.

“Chiediamo inoltre alla politica – conclude Rosso – maggiore attenzione per il nostro comparto che ha già vissuto una crisi generalizzata e che comprenda, prima di chiedere di mettere mano al portafoglio, le gravi criticità della viabilità nella nostra Regione soprattutto verso la Francia e la Liguria e risolva le carenze infrastrutturali mai veramente affrontate. Infatti, all’inizio di questo nuovo anno questa è la situazione viabilità per il Piemonte nel caso non risulti chiara: il tunnel del colle di Tenda ancora chiuso, l’autostrada Torino-Savona ostaggio dei cantieri infiniti, la riapertura del valico del Tenda bis slittata all’estate del 2024 e con una sola galleria a senso unico alternato, i problemi al Frejus, il futuro stop del traforo del Monte Bianco. Anziché incrementare, in maniera metodica, i pedaggi autostradali occorre che la politica esca dalla contingenza e dalla rincorsa delle emergenze per tracciare un disegno complessivo per dotare il Nord Ovest di infrastrutture moderne senza le quali rischiamo di compromettere il futuro del comparto dell’autotrasporto e dell’economia tutta».

Frontale tra auto e camion, grave il conducente della vettura

Un camion e un’auto si sono scontrati frontalmente a Casalino nel Novarese. In codice rosso l’uomo di 43 anni che viaggiava a bordo dell’auto, è stato soccorso dal personale del 118 e portato in ospedale. Sono intervenuti la polizia locale di Novara, che ha garantito i rallentamenti del traffico causati dall’incidente  e i vigili del fuoco.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Cure palliative: la Samco insieme a Fondazione Faro

L’obiettivo primario è garantire le migliori cure palliative possibili sul territorio
La Fondazione FARO e l’Associazione SAMCO annunciano la comunione di intenti nel voler garantire insieme una sempre migliore assistenza in cure palliative specialistiche, obiettivo al centro della mission di entrambi gli enti.
L’Associazione SAMCO, nata nel 1989, opera sul territorio dell’ASL TO4 nei distretti di Chivasso e Settimo, a domicilio e all’interno dell’hospice di Foglizzo con la sua équipe multidisciplinare di cui fanno parte anche volontari appositamente formati.
La nuova sinergia prevede la fusione dell’Associazione SAMCO all’interno della Fondazione FARO, scelta dettata dalla piena condivisione di mission, spinta etica e visione del proprio ruolo. Questa unione permetterà inoltre di raggiungere, per entrambi gli enti, una maggiore sostenibilità economica in una struttura organizzativa più articolata. Ciò consentirà lo sviluppo di aree e servizi, la valorizzazione di capacità ed esperienze reciproche.
A tutto il personale dell’Associazione SAMCO sarà garantito il mantenimento della propria posizione lavorativa all’interno della Fondazione FARO. Inoltre, a seguito di una modifica dello statuto della Fondazione FARO, i volontari di SAMCO saranno integrati all’interno della FARO, dove potranno usufruire dei servizi di formazione specialistica patrimonio della Fondazione, mantenendo il ruolo centrale che da sempre hanno nell’erogazione dei servizi sul territorio. Inoltre, continuerà incessante l’attività di accompagnamento dei pazienti del territorio SAMCO presso i Centri Oncologici con il progetto “Con noi meno soli”.
L’Associazione SAMCO ribadisce la volontà, ferma e decisa, di continuare a tutelare il diritto dei cittadini di accedere a cure palliative della migliore qualità possibile, sostenendo il paziente e i suoi cari. A questa esigenza risponde la richiesta di fusione all’interno della FARO, che nei suoi primi 40 anni di attività si è presa cura di oltre 35mila famiglie, dedicandosi anche ad attività di ricerca in cure palliative e sostenendo i nuclei più in difficoltà con il suo servizio di psicologia.
La SAMCO manterrà attive le proprie sedi di Chivasso e Leinì e invariati i propri specifici servizi. Il progetto di fusione risponde, anzi, proprio all’esigenza di una maggiore presenza all’interno dei rispettivi territori, salvaguardando e valorizzando l’identità di entrambi gli enti.
L’Associazione SAMCO e la Fondazione FARO sono certe che la fusione consentirà un arricchimento prezioso per l’operatività quotidiana e un’opportunità unica per accrescere il patrimonio di competenze ed esperienze che entrambe metteranno a disposizione.

PAROLE DOLCI. Un’opera plurale creata dalle persone Dolci

In occasione della fine dell’anno, Dolci, agenzia di comunicazione e marketing libera e indipendente dal cuore italiano, celebra i suoi sessant’anni con un’opera plurale dedicata al suo fondatore, Silvio Dolci.

È così che nasce la silloge “Parole Dolci”, un progetto speciale che vuole imprimere nella memoria i momenti più significativi della storia dell’azienda e sottolineare i valori che la contraddistinguono: una raccolta di 60 parole chiave, proprio come le candeline che spegne Dolci quest’anno, ognuna interpretata in modo diverso attraverso uno storytelling libero e fluido.

Si tratta di termini che usiamo nel quotidiano, considerandoli spesso scontati, ma anche di parole importanti, forti, parole che fanno paura, che si trasformano persino in tabù.

A tutte, però, Dolci regala un’interpretazione nuova, un significato differente e introspettivo, giocando con la rappresentazione visiva e con quella tipografica in modo libero e creativo tramite insoliti e innovativi lettering.

In questa raccolta, le espressioni diventano dinamiche, prendono vita. Respirano.

Offrono spunti, fanno riflettere, donano al lettore l’occasione di poter osservare la vita di tutti i giorni da nuove angolazioni, con punti di vista inaspettati e stimolanti.

E ciò risulta particolarmente importante in un momento storico in cui diventa sempre più semplice non soffermarsi sul vero significato delle parole, in cui un’immagine sostituisce la riflessione e il confronto.

A rendere ancora più sfidante il progetto è stata l’idea di affidare l’esecuzione visiva all’intero team, senza distinzioni di ruoli e competenze: art director, account, strategist, responsabili amministrativi ed esperti digitali, tutti hanno liberato la loro vena creativa e hanno dato la loro personalissima lettura alle 60 parole.

Questo perché i valori, i sentimenti che formano lo spirito d’agenzia, non vogliono essere un dogma immutato e immutabile ma una continua evoluzione che prende vita proprio grazie alle persone che fanno di Dolci, l’Agenzia della felicità possibile.

E dal momento che la felicità è possibile davvero solo se condivisa, Dolci sceglie, attraverso il progetto editoriale, di sostenere nuovamente il Gruppo Abele, onlus fondata da Don Luigi Ciotti che, dal 1965, si dedica all’aiuto concreto delle persone fragili. L’impegno dell’agenzia a fianco del Gruppo Abele è volto a sostenere i percorsi e le attività contro la dispersione scolastica e la povertà educativa.

Sestriere: Doriane Escane concede il bis nello Slalom Gigante di Coppa Europa

 

Ancora neve sulle piste del comprensorio sciistico della Vialattea ed ancora una giornata di agonismo ad alto livello. Si è conclusa martedì 9 gennaio, la due giorni di Coppa Europa FIS di sci alpino femminile, manifestazione clou della stagione sciistica 2023/2024 che ha richiamato sulle piste di Sestriere le atlete meritevoli che sono state convocate per partecipare al prestigioso evento continentale.
In questa seconda giornata di gara, le avverse condizioni meteorologiche hanno costretto la giuria ad abbassare la partenza dello Slalom Gigante, disputatosi lungo la pista Kandahar Giovanni Alberto Agnelli, la classica dei grandi eventi sportivi ospitati al Colle del Sestriere.
Nonostante il tracciato più corto, la francese Doriane Escane ha bissato il successo di lunedì ed è nuovamente salita sul gradino più alto del podio con un tempo totale di 1:45.77 ed un vantaggio di 41 centesimi sull’austriaca Nina Astner (ieri terza).
Ottima gara per i colori azzurri, a podio con il terzo tempo totale la tarvisiana Lara Della Mea, migliore delle italiane anche nella giornata di lunedì , seguita dalla campagna di squadra, la meranese Elisa Platino. Nella top ten si sono inserite le due atlete del Centro Sportivo Carabinieri, Ilaria Ghisalberti, ottava e Asja Zenere, nona.
In evidenza anche la giovanissima atleta valdostana Giorgia Collomb, classe 2006, già premiata anche ieri come migliore Aspirante Under 18, ha fatto registrare il miglior tempo nella seconda manche ed ha recuperato ben 18 posizioni, chiudendo la sua gara al dodicesimo posto.
È un onore per lo Sporting Club Sestrieres organizzare eventi internazionali di alto livello – ha commentato a fine evento Gualtiero Brasso, responsabile del Comitato Organizzatore Sporting Club Sestrieres – e questa due giorni di gare di Coppa Europa ha rappresentato una tappa importante nel panorama agonistico della Vialattea. Ora lo sguardo è già rivolto al futuro nell’attesa dell’ufficialità della prossima edizione di Coppa del Mondo, prevista a Sestriere per il mese di febbraio 2025”

Ufficio stampa Sporting Club Sestrieres – Facebook

Suicidio assistito, audizione a Palazzo Lascaris

Nella giornata dell’8 gennaio sono stati auditi dalla Commissione sanità del Consiglio Regionale del Piemonte i primi firmatari della Pdl “Liberi Subito” promossa dall’Associazione Luca Coscioni.

Riceviamo e pubblichiamo 

LA PROPOSTA DI LEGGE

Nonostante la sentenza Cappato Antoniani della Corte Costituzionale (vedi approfondimento) abbia legalizzato la morte volontaria assistita, il Servizio Sanitario non garantisce tempi certi per effettuare le verifiche e rispondere alle persone malate in determinate condizioni che chiedono la verifica del proprio stato, per poter accedere alla morte volontaria assistita nel rispetto della loro volontà nelle scelte di fine vita. Così chi intende farlo rimane in attesa di Aziende Sanitarie Locali e dei Comitati etici territoriali i quali, per svolgere le funzioni di verifica delle condizioni, possono impiegare mesi. Un tempo del quale molte persone in quelle condizioni non dispongono. Per questo, l’Associazione Luca Coscioni ha promosso la campagna “Liberi Subito”, con raccolta firme per proposte di legge regionali di iniziativa popolare che garantiscano in tutta Italia il percorso di richiesta di suicidio medicalmente assistito e i controlli necessari in tempi adeguati e definiti.

 

“Abbiamo spiegato la nostra proposta – dichiarano i firmatari Davide Di Mauro, Ludovica Poli e Paola Stringa -, che mira a garantire tempi certi e assistenza sanitaria a chi sceglie liberamente di accedere alla morte volontaria assistita. Un doveroso ringraziamento va al Presidente Stecco e alla Commissione, per la serietà e la disponibilità dimostrata, a cui abbiamo ribadito le finalità della norma che vuole affiancare il lavoro delle pubbliche amministrazioni, garantendo certezza nell’attuazione di diritti già esistenti. Questa è  l’occasione per il consiglio regionale del Piemonte di difendere la credibilità delle istituzioni stesse esprimendo un voto che sia coerente con i principi costituzionali, facendo leva su un sentire Popolare sempre più diffuso e radicato che prescinde dall’appartenenza politica”.

 

“Auspichiamo che il consiglio regionale del Piemonte voglia esprimersi sulla proposta di legge prima delle elezioni regionali del 2024 – aggiungono Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria Nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni -, perché le persone che soffrono non possono aspettare anni, ma hanno bisogno di risposte in tempi rapidi e certi, assicurando il rispetto dei valori costituzionali e dei principi generali dell’ordinamento”.

 

L’ACCESSO ALLA MORTE VOLONTARIA ASSISTITA IN ITALIA

In assenza di una legge nazionale che regolamenti l’aiuto alla morte volontaria, ovvero l’accesso al “suicidio assistito”, in Italia questa scelta di fine vita è normata dalla sentenza numero 242 del 2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato\Antoniani, che ha legalizzato l’accesso alla procedura ma solo a 4 condizioni di salute dei richiedenti: 1) essere capaci di autodeterminarsi; 2) affetti da patologia irreversibile; 3) fonte di sofferenze fisiche o psicologiche ritenute dalla persona intollerabili;  4) essere dipendenti da trattamenti di sostegno vitale.

Tali requisiti, insieme alle modalità per procedere, devono essere verificati dal Servizio Sanitario

Nazionale con le modalità previste dalla legge (articoli 1 e 2 delle Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento, 219/17), previo parere del Comitato etico territorialmente competente

L’associazione Caus e i suoi soci festeggiano quest’anno il 40° anniversario

Le “nozze di rubino”

Caro direttore, il 2024 ci porta nel quarantesimo anno di attività, quattro decenni rivolti costantemente all’innovazione, alla gratuità, alla solidarietà e alla costruttiva provocazione.

Un sentimento simboleggiato dal rubino appunto, dall’incessante passione che il Caus ed i suoi iscritti hanno sempre avuto nel concretizzare nuove e coinvolgenti idee.

Il Centro Arti Umoristiche e Satiriche, associazione culturale no-profit, nasce a Torino nel 1984 con la precisa finalità di promuovere l’umorismo e la satira quali strumenti d’analisi, stimolo, critica e formazione in ambito istituzionale, artistico ed educativo in ogni scibile umano. Una biblioteca specializzata fu gestita dai soci fondatori Massimo Tonelli e Claudia Enrico e coordinata da volontari sino al 2012. La sezione web (www.caus.it), nata nel 2008, deve il suo sviluppo all’opera, alla tenacia e alla pazienza di Tullio Macrì, Piero Ferraris, Marino Tarizzo e altri benemeriti volontari.

I fondatori Raffaele Palma e Giorgio Cavallo, unitamente ad Armando Testa e Franco Bruna, riuscirono in breve tempo a riunire un gruppo di umoristi italiani ed internazionali, studiosi, collezionisti e appassionati del settore, catturando l’attenzione dei media e delle istituzioni per la grande innovazione profusa capace di rendere popolare l’umorismo portandolo in campi non ancora esplorati. Una divisione dell’Associazione denominata “Caus per il sociale” attiva sin dalle origini, si è distinta per le proposte solidaristiche confluite in convegni, tour, mostre e progetti dedicati esclusivamente a coloro che hanno problematiche di varia natura.

Negli anni, l’attività del Caus si è sviluppata in differenti indirizzi: artegrafica, calligrafia, cabaret amatoriale, comunicazioneambientearchitettura, toponomastica, didatticapedagogia, nonché alla formazione scolastica grazie a corsi universitari, interventi nelle scuole di ogni ordine e grado e corsi di aggiornamento rivolti al corpo insegnanti. All’attività propriamente formativa e pedagogica, il Centro ha affiancato la divulgazione delle proprie ricerche al settore libri, organizzando inoltre manifestazioni, mostre, percorsi tematici, concorsi, conferenze e dibattiti a carattere nazionale ed internazionale e ha realizzato un inserto satirico intitolato “ Bazar, i guastafeste” del periodico indipendente Osservatore Terziario (1989- 1991 circa, con numerosi vignettisti accreditati). Moltissime sono state le tematiche, tutte nuove ed esclusive dedicate al capoluogo subalpino (oltre 70 percorsi in parte consultabili alla sezione “tours” e “tours virtuali” su www.caus.it), che hanno dato visibilità e pregio a opere artistiche e architettoniche poco analizzate e studiate, argomenti concretizzati in tour gratuiti assai apprezzati dai partecipanti, coadiuvati da pubblicazioni editoriali o tragitti scaricabili dal sito web del Caus, tutti gratuiti.

Numerosi sono stati i problemi da affrontare, per fortuna sempre superati positivamente, causati dalla “sensibilità” di alcuni esponenti di enti pubblici e società private (come non ricordare le interpellanze sulla mostra dedicata a Roland Topor vista da certuni come irrispettosa, volgare e inappropriata, oppure le interrogazioni sulla pubblicazione di alcune vignette ritenute offensive, poi la minaccia di denuncia per aver scoperto, fotografato e fatto pubblicare furti sacrileghi di opere d’arte al Cimitero Monumentale. Ancora: 35 giorni ininterrotti di sciopero della fame da parte del responsabile dell’Associazione per aver visto escludere i corsi d’aggiornamento e i laboratori scolastici dedicati alla didattica dell’umorismo nelle scuole di Torino (vennero esclusi non solo i corsi sull’umorismo e la satira, ma tutti le altre collaborazioni accreditate da numerose associazioni); poi il ritiro del patrocinio pubblico sui tour gratuiti pensati per persone con disabilità motoria e non vedenti e scaricabili gratuitamente dal sito nella sezione “Caus per il sociale” dal titolo “Torino Paratour” – e ancora la facile e scontata vittoria presso il Tribunale di Torino, dopo una denuncia penale di un piccolo tour operator contro il Caus (https://www.caus.it/raffaele-palma/amare-torino-vuol-dire/ )

Molteplici invece sono state le gratificazioni con istituzioni pubbliche e private nel corso dei quattro decenni. L’elenco delle collaborazioni e dei patrocinatori è sterminato e si possono leggere nella sintesi dell’allegato word.

Caus in dialetto piemontese vuol dire “calcio” ed è esattamente ciò che abbiamo fatto in quarant’anni: si sono prese a pedate la staticità delle cose, la banalità delle mode, la sicurezza dell’arroganza, la certezza delle patacche (fake news). Se qualche volta abbiamo scalciato con scarsa energia, promettiamo che in futuro tireremo pedate più forti e decise per cercare di cambiare in meglio cose e persone!

Caus – Centro Arti Umoristiche e Satiriche

Contatti: info@caus.it

Fondazione CRT: intelligenza artificiale, borse per neolaureati

Entro il 12 febbraio possono concorrere neolaureati da tutta Italia e dall’estero. 23 mila euro il valore di ciascuna Borsa
• Per i vincitori 12 mesi di tirocinio alle OGR Tech nei laboratori di ISI Foundation guidata da Alessandro Vespignani, in sinergia con agenzie internazionali e scienziati dei dati di altissimo profilo
• Con il progetto Lagrange la Fondazione CRT ha supportato finora oltre 800 giovani ricercatori

 

 ISI Foundation e Fondazione CRT mettono a disposizione di neolaureati italiani e stranieri 10 Borse di ricerca applicata nel campo della scienza dei dati e dell’intelligenza artificiale per lo sviluppo sostenibile, la salute pubblica e l’impatto sociale. Il bando del progetto Lagrange-Fondazione CRT è aperto fino al 12 febbraio, ed è rivolto a giovani con laurea magistrale in discipline tecnico-scientifiche (STEM) – tra cui informatica, fisica, matematica, statistica – o in scienze sociali con esperienza nella scienza dei dati.

 

L’iniziativa è ideata, promossa e finanziata dalla Fondazione CRT con il coordinamento scientifico di ISI Foundation, leader globale nello studio dei Sistemi Complessi e dei Dati presieduto dal professor Alessandro Vespignani.

 

Le Borse, del valore di 23 mila euro ciascuna (al lordo delle ritenute fiscali), consentiranno ai vincitori di svolgere un tirocinio interdisciplinare di 12 mesi presso i laboratori di ISI Foundation alle OGR Tech, polo torinese dell’innovazione, interagendo con agenzie internazionali (UNICEF, WFP, ecc.) e lavorando al fianco di scienziati dei dati di altissimo profilo. Un’opportunità preziosa sia per i neolaureati che ambiscono a un futuro accademico, sia per coloro che sono interessati a carriere nel  mondo dell’impresa e nel non profit.

 

Le ricerche si focalizzeranno su tematiche di scienza dei dati e intelligenza artificiale per la salute pubblica e l’epidemiologia; la previsione computazionale di epidemie e pandemie con sorgenti di dati non tradizionali; la scienza delle reti per la mobilità urbana e il futuro delle città; l’apprendimento automatico e l’analisi dati per la risposta umanitaria, lo studio delle disuguaglianze socioeconomiche e lo sviluppo sostenibile.

 

Il Progetto Lagrange-Fondazione CRT ha supportato dal 2003 a oggi oltre 800 giovani ricercatori, con uno stanziamento complessivo superiore ai 44 milioni di euro: il più grande investimento in un progetto in ambito scientifico sotto la regia della Fondazione CRT.

 

Il progetto Lagrange-Fondazione CRT rappresenta un’opportunità non solo dal punto di vista accademico, per assimilare concretamente competenze e visioni nel campo della scienza dei dati, ma anche e soprattutto come esperienza professionale e di vita. I tanti giovani che hanno potuto in questi anni collaborare insieme a ricercatori e consulenti scientifici di livello internazionale, hanno avuto l’opportunità di cogliere in prima persona le grandi sfide culturali, economiche e sociali del presente e del futuro, provando a cercare delle risposte attraverso l’interpretazione dei dati e del loro impatto nella società. Un impegno di grande responsabilità che mira alla salvaguardia della vita umana e al miglioramento delle nostre comunità”, ha dichiarato Alessandro Vespignani, Presidente di ISI Foundation.

 

Con il progetto Lagrange la Fondazione CRT sostiene in modo molto concreto i giovani ricercatori e promuove l’innovazione in ambiti che interessano tutti noi, perché sono strettamente legati al benessere delle persone e dell’intera società”, afferma Andrea Varese, Segretario Generale della Fondazione CRT.

 

 

Le domande vanno compilate online a questo indirizzo

Il Sappe: “Detenuta spintona due poliziotte: contuse”

Folle e assurda tensione, nella Casa circondariale di Torino. “Colpa della scelleratezza di una detenuta”, riferisce Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Ancora un grave fatto accaduto presso la casa Circondariale di Torino, dove  una detenuta ha proditoriamente spintonato con forza due poliziotte di servizio presso il Padiglione femminile. Le due Agenti hanno riportato varie contusioni e sono poi ricorse alle cure dei sanitari. L’increscioso evento si è verificato durante lo spostamento della detenuta stessa in un’altra cella della Sezione detentiva per motivi di sicurezza. La donna ha infatti posto una ferma resistenza nei confronti delle Agenti operanti, rendendosi protagonista di un comportamento violento inaccettabile”. “Sono stati momenti di grande tensione”, denuncia il sindacalista del SAPPE, che rimarca come “la situazione sia ad alto rischio. Il SAPPE chiede provvedimenti urgenti a tutela di tutti i colleghi in servizio a Torino e nelle altre carceri della Regione, che ogni giorno mettono a repentaglio la propria vita a causa delle decisioni scellerate di chi è pagato per garantire la sicurezza. Ci chiediamo, ancora una volta, fino a quando tutta questa violenza possa continuare senza un intervento delle autorità competenti utile a ripristinare la sicurezza dovuta a chi tutto il giorno, per dovere istituzionale, convive con questi soggetti dall’indole violenta che non accennano a rivedere i loro comportamenti aggressivi nei confronti delle Istituzioni, già perché il poliziotto penitenziario, che piaccia o meno, in quel contesto rappresenta lo Stato”.
“La situazione penitenziaria è sempre più critica” – dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, che ribadisce: “nessuna indulgenza verso chi aggredisce i nostri poliziotti. Con questi ulteriori gravi eventi critici sale vertiginosamente il numero dei poliziotti coinvolti da detenuti senza remore in fatti gravi. Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza alle due poliziotte ferite ed a tutti i colleghi del Reparto di Torino: ma quest’ultimo episodio deve far riflettere. Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri, siamo in balia di questi facinorosi. Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle Istituzioni… Abbiamo bisogno di personale, il rischio fa parte del nostro lavoro, ne siamo consapevoli, ma giocare al massacro con livelli di sicurezza che non permettono minimamente di tutelare l’incolumità dei professionisti della sicurezza, queli sono le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria, non è accettabile!
(Comunicato Sappe)