ilTorinese

Iris ultima nata del 2023 e Alice prima del nuovo anno al Mauriziano

All’ospedale Mauriziano di Torino ultimo nato 2023: Iris, alle ore 20,52, peso 3460 grammi, nata da parto cesareo. Si tratta della prima figlia di genitori torinesi.
La prima nata: Alice, alle ore 4,37, peso 3112 grammi, nata da parto spontaneo. Si tratta della seconda figlia di genitori di Torino.
All’ospedale Mauriziano nel 2023 i parti sono stati  1113, mentre nel 2022 erano stati 1066.

Tante le novità di Diagon Hall, il nuovo spazio culturale de l’ARTeficIO

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“Il Falò dei Folli”

 

Risale all’ottobre 2023 l’apertura del nuovo spazio culturale dell’associazione l’ARTeficIO, Diagon Hall. È il risultato di anni di militanza in eventi di media portata in location esclusive, dove la musica dal vivo è stata l’attività principe dell’ente.

“Abbiamo deciso di riabbracciare le iniziative legate ai valori tradizionali che sembrano quasi non esistere più – spiegano i direttori artistici Alberto Corrado e Daniela Cressano de l’ARTeficIO – riflessione, introspezione, comunicazione e confronto sono gli elementi chiave degli appuntamenti che trovano sede nel nuovo, piccolo centro culturale dalle grandi idee. Meno ruoli, quindi, e più vicinanza tra le persone. Diagon Hall è anche il luogo adatto per concretizzare i progetti d’arte di professionisti e associazioni esterne, ideale per workshop, masterclass e seminari”.

“Il piccolo centro culturale – aggiungono i direttori Daniela e Alberto – è caratterizzato da incontri letterari, tra cui “Dialoghi tra prosa e poesia”, tenuti da Gian Giacomo Della Porta e da Jacopo Marenghi, in programma mercoledì 21 febbraio. Laboratori di scrittura riparativa, fotoscrittura e masterclass sul mercato musicale discografico, ma anche attività da dedicate al benessere psicofisico, come shivaflow Yoga e Teatro”.

“Diagon Hall è l’ultimo spazio diffuso nato dalla volontà de l’ARTeficIO – precisano i direttori de l’ARTeficIO. Attraverso gli eventi che organizziamo, continuiamo a divulgare arte, cultura e socialità come abbiamo fatto questa estate durante il festival “Estate in Circolo” presso il Giardino dell’Anagrafe centrale, con l’intento di restituire al pubblico torinese un luogo di aggregazione e divertimento. Lo scorso autunno abbiamo iniziato la nostra collaborazione con il Mercato Centrale di Torino dove, presso i loro spazi, insieme alle associazione Turin Cats, La Paranza del Geco e Creacion Tango, tutte le settimane sosteniamo attività dedicate al mondo della danza. Il teatro Juvarra e il circolo ‘Amici della magia’ sono sedi di grandi eventi che ci vedono coinvolti come coorganizzatori: Swing Grand Galà, i concerti del TJF e Stage of Mind Coreographic Hip – Hop Event”.

“’Il falò dei folli’ è l’idea di un nuovo format di incontri firmati l’ARTeficiO, in cui vogliamo ritrovare il senso di un confronto autentico con ospiti un po’ folli. Vogliamo raccontare la persona, non il personaggio che di solito vediamo sul grande palco dei social. Vogliamo guardarci negli occhi, fare domande, ridere insieme, prendere il tempo per riflettere.

In un’epoca di immensa interconnessione digitale e stimoli di ogni genere, viene sempre più a mancare la reale vicinanza e la scoperta dell’altro. Possiamo condividere l’intimità della nostra casa attraverso uno schermo e provare quel senso illusorio di vicinanza a personaggi che ammiriamo, ma nessuno smartphone potrà mai creare quel legame che nasce dall’incontro dal vivo.

Proprio per questo, all’ingresso di Diagon Hall chiederemo al pubblico di depositare i propri smartphone in una scatola che custodiremo fino alla fine della serata, per permettere loro di ritrovare quella condivisione e quell’interesse comune di cui sentiamo tanto la mancanza”.

Mercoledì 31 gennaio, alle ore 21:00, verrà ospitato Isidoro Sofia “Isidaurum”, il fuorisede. Mercoledì 28 febbraio incontrerà il pubblico di Diagon Hall Valerio Minato, noto fotografo torinese.

infoeventi@larteficio.com

www.larteficioshowroom.com

Telefono: 329 2538654

 

Mara Martellotta

Matilda la prima nata dell’anno a Torino

Matilda, una bimba, è  la prima nata all’ospedale Sant’Anna di Torino, a mezzanotte e un minuto, venuta alla luce con parto spontaneo. La mamma ha allattato al seno e non ha utilizzato la peridurale. L’ospedale ostetrico ginecologico Sant’Anna è il primo in Italia per numero di parti e di nascite.

Incendio devasta nella notte sette appartamenti in Borgo Aurora a Torino

Nella notte del primo dell’anno in un palazzo di strada del Fortino 30 a Torino è divampato un incendio che ha distrutto sette appartamenti. Non si sa ancora se la causa sia legata o meno ai botti di Capodanno. Numerose le squadre dei vigili del fuoco intervenute per spegnere le fiamme ed evacuare l’edificio. Tra i residenti, in quattro, tra cui due bambini sono stati portati in ospedale leggermente intossicati dal fumo. Le fiamme sono partite da un alloggio per cause da verificare e hanno investito gli altri appartamenti. Indaga la polizia di Stato.

Sestriere: grande spettacolo con la fiaccolata di fine anno

Come tradizione ogni 30 dicembre Sestriere ospita “La più grande fiaccolata d’Italia dei Maestri delle Scuole di Sci”. Uno spettacolo con i Maestri delle Scuole di Sci che insegnano sci e snowboard a Sestriere riuniti per una magica discesa formando un lunghissimo tricolore sceso dai tre tracciati del monte Alpette. Grande festa al parterre di arrivo piste con gli Alpini del Gruppo ANA Sestriere che hanno offerto vin brulé a tutto il foltissimo pubblico. A scaldare l’atmosfera sotto le stelle è stato il DJ Set by RICH MORE, dj e producer che sta scalando le hit internazionali con “Rhythm of the Night”, rivisitazione dance del celebre brano di Corona. “La più grande fiaccolata d’Italia dei Maestri delle Scuole di Sci” è stata organizzata dal Comune di Sestriere insieme al Consorzio Turismo Sestriere, Vialattea, Pro Loco Sestriere e ha visto la partecipazione di: Scuola Nazionale Sci & Snowboard Sestriere; Scuola Sci Vialattea Sestriere; Scuola Sci Olimpionica Sestriere; YES Academy Snowboard e Ski; Sestriere Borgata Scuola Sci; Scuola Nazionale Sci Pragelato; Passion Ski & Snowboard School; PreSkige Ski & Snowboar School. (Facebook Comune di Sestriere)

Successo per lo spettacolo “Foglie morte”, andato in scena al Teatro Sporting Dora di Torino

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Lo spettacolo teatrale “Foglie morte”, organizzato dall’Associazione LIB(E)RI X LA VITA, in collaborazione con l’Associazione culturale Genta Rosselli, andato in scena al Teatro Sporting Dora venerdì 26 gennaio, e replicato sabato 27, è stato un successo di pubblico e critica.

Unico atto scritto da Simonetta Murruzzu e Simona Gamberini, che ne è anche la regista, interpretato dalle magistrali attrici Giusi Loschiavo, Marica Cotognini e Floriana Colrito, narra la drammatica vicenda di tre donne costrette in una stanza, ognuna di esse divorata dalla sua storia personale e legata alle altre da un inconsapevole destino comune, che le rende compagne di prigionia e estranee ormai a qualsiasi possibilità di redenzione dal dolore.

Il tema, più che mai attuale e di fondamentale importanza, è quello della violenza sulle donne.

Grazie a un testo breve, intenso e vero in ogni singola parola, le autrici hanno saputo preparare la scena di un messaggio mai banale. La bravura delle attrici Giusi Loschiavo, maschera affascinante che pone domande e getta luce in un pozzo buio; Marica Cotognini, i cui cambi espressivi misurano l’intensità del dramma; Floriana Colrito, che sembra portare il peso incarnato di tutta la storia, ha contribuito a rendere la rappresentazione un modello intellettuale che possa andare oltre il semplice aspetto emotivo, per andare in tutti quei campi umani da riscoprire: il buonsenso, il raziocinio che getta le basi di una nuova cultura.

Isabella Portaccio, Presidente dell’Associazione organizzatrice, ha dichiarato che con lo spettacolo “Foglie morte” si vuole dare un segnale concreto, sensibilizzare e accendere un’altra luce sull’argomento. Un fine che è anche quello dell’Associazione LIB(E)RI X LA VITA, impegnata a dare una possibilità di ri-nascita a chi non ha le disponibilità economiche, sociali e culturali. Un progetto che vuole sostenere, attraverso azioni concrete di aiuto solidale, tutte quelle persone che faticano ad affrontare la quotidianità, contribuendo nel loro percorso di vita.

 

Gian Giacomo Della Porta

‘Riflessi di natura’, alla galleria Malinpensa by Telaccia l’artista Vanni

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Si intitola “Riflessi di natura” la mostra personale che la galleria d’arte Malinpensa by Telaccia dedica all’artista Vanni dal 19 al 30 marzo prossimo.

Vanni vive e lavora in umbria, contornato da una natura incontaminata, che spesso suggerisce trame artistiche che egli è in grado di narrare con cromaticità legata chiaramente alla luce mediterranea appartenente alle proprie radici.

Dopo i primi studi compiuti a Roma, Vanni ha perfezionato il suo percorso artistico a Parigi, città dove ha vissuto diversi anni entrando in contatto con il variegato e stimolante mondo artistico della capitale francese.

Dopo aver frequentato “Les Etudes des Beaux- Arts” di Parigi, l’artista ha perfezionato i suoi studi presso gli atélier di affermati espressionisti contemporanei i cui insegnamenti hanno definitivamente tracciato il suo indirizzo pittorico: l’osservazione degli spazi circostanti e delle loro cromaticità.

Figurano nel suo curriculum numerose esposizioni, personali e collettive ( italia, Francia, Belgio, Ungheria, Lussemburgo e Grecia) cosiccome diverse sono le manifestazioni culturali cui l’artista ha preso parte, sempre riscuotendo successo di critica e di pubblico.

Il linguaggio pittorico di Vanni si concretizza in opere che testimoniano inequivocabilmente la fascinazione nell’artista provocata dalla luce mediterranea, caratterizzata da visioni terse e luminose e dai contrasti di colore netti e abbaglianti.

Tali contrappunti orientano la produzione dell’artista alla ricerca perenne di un codice chiaroscurale più marcato ed evidente. Colori dominanti, quindi, decisi e filtrati da uno sguardo abbagliato dal sole, in grado di cogliere i contorni delle cose.

Di qui una palette intensa, ricca di colore, data senza compiacimenti cromatici e che sembra scolpire nello spazio ciò che lo sguardo coglie.

Galleria Malinpensa by Telaccia

Corso inghilterra 51.

 

MARA MARTELLOTTA

Padel in crescita anche in Piemonte 

Nuovi campi, nuove strutture e tanti, tantissimi praticanti. Per gli appassionati e gli operatori del settore l’appuntamento è a gennaio a Milano con la 2ª edizione di Padel Trend Expo 

 

Sempre più amato, seguito e praticato, il padel in Piemonte continua a segnare un costante trend di crescita. Lo confermano i dati dell’Osservatorio MrPadelPaddle.com che periodicamente fotografa ritmi e tendenze di questo straordinario sport in Italia e nel mondo. Con un aumento del 18% rispetto all’anno precedente, la Regione conta oggi complessivamente 252 strutture sportive dedicate al padel. L’aumento si riflette anche sul numero dei singoli campi che (con un + 19% vs al 2022) toccano oggi quota 618, dislocati su tutto il territorio; 339 di essi sono indoor e permettono quindi di giocare anche con il cattivo tempo. Conti alla mano, ogni struttura ha una media di 2,5 campi. Dove giocare? Sono ben 150 i comuni piemontesi con almeno un club di padel. Cresce, di pari passo, il numero degli appassionati e di coloro che lo praticano con regolarità. Il padel, infatti, è uno sport che piace a 360°. Aggrega e coinvolge a tutte le età. È veloce e spettacolare ma non richiede grandi tecniche né particolari abilità.

Il Padel in Italia: una crescita esponenziale (fonte: Mrpadelpaddle.com)

Partiamo da un dato di fatto: in Italia sono circa 800.000 le persone che praticano regolarmente il padel e 1.500.000 coloro che lo approcciano in forma amatoriale. Uomini, donne, ragazzi. Le strutture non mancano. Basti pensare che, lungo tutta la Penisola si contano 8.701 campi (+22% rispetto al 2022) distribuiti in 3.321 club, che a loro volta sono aumentati del 19% rispetto al 2022. In tutto, sono più di 1.500 i comuni dove è possibile prenotare un campo, il 50% dei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti ha almeno un club di padel. Da Nord a Sud la distribuzione media è di un campo ogni 6.960 abitanti (era 1 ogni 13.000 nel 2021). Sole, pioggia, vento, il padel è sempre più uno sport per ogni stagione: circa il 40% dei campi di padel in Italia è al coperto. Ma oggi il padel è anche business e lo dimostra il numero sempre più crescente delle aziende che operano o entrano in questo mercato. Il giro d’affari in Italia sfiora il miliardo di euro. Il noleggio dei campi rappresenta il 61% degli incassi, mentre il restante 39% deriva dalla vendita di racchette e nuovi impianti. Un grande evento per un grande sport Milano torna a essere l’epicentro del padel internazionale e si prepara ad accogliere la seconda edizione di Padel Trend Expo, il primo grande evento in Italia interamente dedicato al padel. Manca poco. L’appuntamento è dal 19 al 21 gennaio 2024 negli spazi allestiti ad hoc all’interno dell’Allianz MICO Fiera Milano City. Una tre-giorni dal respiro internazionale, capace di richiamare operatori e appassionati provenienti da tutto il mondo. Un vero e proprio marketplace dalla doppia matrice B2B e B2C, firmato dal gruppo di comunicazione integrata Next Group (attraverso la sua controllata Padel Trend Srl). Tante le novità in programma, ospiti di alto livello e alcune sinergie con il mondo del fitness e del pickleball che negli States sta spopolando. Spazio anche alle esibizioni di grandi campioni e di tanti ex calciatori.

Piemontesi di Britannia

Raccontare la storia non è mai un fatto scontato e quando si cerca di superare gli steccati disciplinari, travalicando metodi, aggregando diversi elementi in un disegno composito, l’operazione diventa molto interessante e originale.

E’ il caso di Piemontesi di Britannia, importante libro di Andrea Raimondi sui legami spesso invisibili che intercorrono tra la regione subalpina occidentale e il Regno Unito. Se poi la scrittura mantiene una efficacia comunicativa che si accompagna al rigore della ricerca delle fonti e dell’argomentazione, il risultato può essere piacevolmente sorprendente. Andrea Raimondi, novarese di nascita, laureato in Lingue e Letterature dell’Europa e delle Americhe presso l’Università del Piemonte Orientale e con un dottorato in Italian Studies presso l’irlandese University College Cork, collaboratore della la rivista Savej, impegnatissima a divulgare la cultura piemontese, si era già segnato per l’impegno di ricerca su diversi temi. Tra le sue pubblicazioni più note si segnalano Il multilinguismo degli scrittori piemontesi – Da Cesare Pavese a Benito Mazzi (Edizioni Grossi, Domodossola) e Emigrazione piemontese – Una storia che si ripete, in Rapporto Italiani nel Mondo 2017, a cura di Delfina Licata per la Fondazione Migrantes. Nel poderoso volume Piemontesi di Britannia si sofferma su aspetti che spesso vengono scarsamente considerati dalla storiografia generale come se non avessero la dignità che meritano le indagini sugli scambi e rapporti individuali, le contaminazioni culturali che influiscono nel corso del tempo tra Stati, Imperi e regioni. Raimondi si è posto l’obiettivo di affrontare una prospettiva storiografica capace di mettere in rilievo i molteplici rapporti tra entità territoriali differenti, prendendo come riferimento le relazioni “speciali” che nei secoli hanno avvicinato il Regno Unito all’attuale regione piemontese. Le ragioni che spiegano i motivi di questa originale e antica “amicizia” sono seguite da dieci capitoli dedicati ad altrettanti personaggi (incluso un personaggio particolare: il Vercelli Book, conosciuto anche come Codex Vercellensis, uno dei quattro antichissimi manoscritti in lingua anglosassone, datato intorno al 975) che, in modo diverso, hanno contribuito a tracciare e irrobustire il ponte che idealmente unisce le isole britanniche al Piemonte. Per parecchi dei personaggi trattati (come il cardinale Guala Bicchieri, il musicista Felice Giardini, il pittore vigezzino Giuseppe Mattia Borgnis e sir James Hudson, ultimo rappresentante britannico nel Regno di Sardegna) non esistono biografie aggiornate, mentre per Samuel Morland (matematico, inventore e diplomatico ingiustamente dimenticato) sono stati pubblicati profili biografici in lingua inglese, ma mai in italiano. Interessantissimi anche gli altri profili da David Rizzio, politico e compositore, segretario privato di Maria Stuarda, regina di Scozia, al critico e poeta torinese Giuseppe Baretti, noto anche lo pseudonimo di Aristarco Scannabue, dal leggendario maleschese Giovan Maria Salati, autore dell’impresa di attraversamento del canale della Manica a nuoto fino al grande scrittore albese Beppe Fenoglio del quale quest’anno si celebra il centenario della nascita. Gli intrecci  e le dinamiche  delle loro vite si intersecano con la grande storia, accompagnando il lettore alla ricerca dei fili invisibili ma ben saldi che legano il Piemonte dalle dentate e scintillanti vette di carducciana memoria al Regno sul quale sventola l’Union Jack.

Marco Travaglini