ilTorinese

IED, workshop immersivo ad alta quota

MASTER IN TRANSPORTATION DESIGN

Gli studenti dell’ultimo anno del Master in Transportation Design a.a.20/21 di IED Torino, alle prese con le ultime fasi del progetto di Tesi in collaborazione con Alpine, sono stati protagonisti di un workshop d’eccezione.

 

A più di duemila metri di altitudine, simulato un inconsueto design center in cui sperimentare interazioni e sinergie di idee, per ideare un SUV Alpine in piena sintonia col paesaggio circostante.

L’Istituto Europeo di Design, conl’intento di valorizzare l’esperienza formativa dei 28 studenti dell’ultimo anno del Master biennale in Transportation Design IED Torino a.a.2020/21, ha organizzato un workshop immersivo, acme del percorso di studi, per dar loro la possibilità di condividere idee creative, di sperimentare sul campo il concetto di skills transversality e di lavorare in team, fuori dall’ambiente del tipico design center.

Il workshop si è svolto  giovedì 3 febbraio, in Alta Val Susa, sopra Sauze d’Oulx, presso il rifugio La Marmotta, Partner del Progetto. La suggestiva location, situata a 2.420 metri di altitudine, ha una splendida vista sulle montagne ed è completamente immersa nel paesaggio naturale circostante, a pochi metri dalle vette e lontano da ogni centro abitato. Il rifugio, che reinterpreta la tradizione alpina delle abitazioni in pietra e legno in chiave contemporanea, ha favorito l’attività del workshop, dedicato al brand Alpine, già Partner del Progetto di Tesi del Master, nella progettazione di un Crossoveroff the track”: agli studenti, infatti, è stato chiesto di cimentarsi in un esercizio di stile per reinterpretare, in chiave off-road, lo spirito della Casa automobilistica francese, finora mai declinato in una simile tipologia di veicolo.

Lontano dall’universo cui sono soliti lavorare quotidianamente, gli studenti, provenienti da tutto il mondo, hanno riscoperto , in quota, l’emozione di utilizzare gli strumenti tradizionali della progettazione, realizzando gli sketches previsti dal workshop con matite, markers e blocchi di carta da disegno.

Sono stati accompagnati e guidati, in questa esperienza, dal team IEDformato da Michele Albera, Coordinatore del Master, Masato Inoue, Coordinatore del Progetto di Tesi del Master, Riccardo Balbo, Direttore Accademico IED e Paola Zini, Direttore IED Torino.

Sponsor tecnico del progetto il brand Kappa, che equipaggia gli studenti con dei Mountain Kit, accompagnandoli nella loro giornata in alta quota.

 

Immagini Pepe Fotografia Torino

Riapre lo Chalet: al via i lavori per il restyling dello storico locale torinese

In attesa dell’approvazione del progetto architettonico pensato per realizzare un ambiente che renda unica l’esperienza della clientela, Vivenda Spa cerca partner e maestranze.
T Partono i lavori che porteranno a nuova vita lo Chalet, lo storico locale del Parco del Valentino (viale Virgilio, 25). Alla regia: Vivenda SpA, azienda della ristorazione collettiva e commerciale che fa parte de La Cascina Cooperativa, che per i prossimi 10 anni gestirà il locale di proprietà del Comune.

È un segnale forte quello di Vivenda che sceglie di investire nella rinascita dello Chalet, in un momento ancora difficile, per le ripercussioni della pandemia nella vita sociale. Una scelta coraggiosa accompagnata dalla volontà di lavorare per e con il territorio. Vivenda infatti è già in cerca partner che vogliano cogliere questa sfida collaborando con prodotti e servizi, ad esempio legati alle divise, alla cantina dei vini e della birra, alla caffetteria, e personale qualificato, come camerieri, bartender e baristi, chef e addetti alla cucina, che saranno la spina dorsale della nuova avventura dello Chalet. Per candidarsi: chalet.torino@vivendaspa.it 366 6426243.

Centosessanta metri quadri al pian terreno, 65 sul loggiato e 240 nel terrazzo con copertura e ampio spazio esterno: lo Chalet, che è stato uno dei club di punta della vita notturna, è chiuso da oltre 4 anni. Nell’attesa che Comune e Soprintendenza approvino il progetto definitivo, l’intervento di Vivenda parte quindi dalla messa in sicurezza di tutta l’area, dalla bonifica e smaltimento dei rifiuti che si sono accumulati e dallo smantellamento delle opere abusive contenute nel locale.

«Con l’inizio dei lavori abbiamo fatto un importante passo in avanti verso la rinascita di un simbolo di Torino – dichiara Marco Muzj, direttore della filiale Piemonte per il Gruppo La Cascina –. Il nostro obiettivo è aprire al pubblico prima della stagione estiva. Appena Comune e Soprintendenza daranno il loro avvallo al progetto, puntiamo quindi a portare rapidamente a compimento i lavori».

Gli spazi saranno allestiti e gestiti coerentemente con la rivitalizzazione del parco del Valentino, evitando destinazioni d’uso considerate inquinanti e rumorose. Addio alla discoteca in favore di un’offerta che sarà declinata per le ore diurne e serali privilegiando la ristorazione di qualità e lasciando ampio spazio alla musica.

La conduzione del locale sarà organizzata in linea con le attività di ristorazione che il Gruppo la Cascina gestisce in stretta partnership commerciale con il marchio Maxelâ.

Una nuova forma di turismo culturale: in famiglia gli studenti internazionali di “Ciao Italy”

Con l’allentarsi delle restrizioni Covid nei confronti dell’estero, in Italia sono ripresi i soggiorni, per ragioni di studio,di tanti studenti stranieri  che vengono nel nostro Paese desiderosi di intraprendere un percorso, per esempio, di studi universitari e di imparare la lingua italiana.

“ La nostra scuola – spiega la direttrice didattica  Chiara Avidano – dal nome “CiaoItaly” è  ormai collaudata nell’insegnamento della lingua e della cultura italiana agli studenti stranieri. Nata nel 2008, fa parte dell’ASILS, dell’ AIL e di Eduitalia, ed è in grado di garantire a chi voglia imparare l’italiano a Torino alti standard qualitativi di formazione, offrendo corsi individuali, collettivi o aziendali. Nel 2021 la scuola è entrata a far parte del gruppo fiorentino Scuola Leonardo da Vinci e, nello stesso anno, ha vinto il premio STM Star Awards quale migliore scuola di italiano nel mondo, fatti che l’ha posta sotto il riflettore di molte agenzie internazionali””.

“Gli studenti – spiega la direttrice Chiara Avidano – possono poi immergersi nella cultura italiana e, in particolare, torinese, attraverso percorsi e tour personalizzati di visita a siti e museicittadini e non. Un aspetto fondamentale è rappresentato dall’accoglienza in una famiglia italiana, in cui possano soggiornare durante il loro periodo di studio, preferibilmente abitante in zone della città servite comodamente da mezzi pubblici. Si tratta di una forma molto interessante di scambio culturale. Gli studenti hanno, infatti, l’opportunità di dialogare epraticare l’uso della lingua italiana in famiglia e la famiglia ospitante, a sua volta, con o senza figli, potrà arricchire la propria esperienza venendo a conoscere svariate culture internazionali.

MARA MARTELLOTTA

Denunciata dipendente ASL: al bar e al mercato in orario di lavoro

Guardia di Finanza Torino, denunciata per truffa aggravata dipendente di una ASL.   “Impegnata” in acquisti in centri commerciali, mercati rionali, bar e rivendite di tabacchi mentre risultava in servizio.

 

La Guardia di Finanza di Torino, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, nell’ambito dell’operazione “VADO E TORNO” a contrasto del fenomeno dell’assenteismo nella Pubblica Amministrazione, ha dato esecuzione alla misura cautelare della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio della durata di 3 mesi nei confronti di una dipendente dell’ASL TO5 di Chieri, con mansioni di “tecnico della prevenzione, vigilanza ed ispezione in materia di igiene e sanità veterinaria”, denunciata per le ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni di un Ente pubblico e false attestazioni o certificazioni a mezzo di sistemi di rilevazione delle presenze.

Le attività investigative, avviate d’iniziativa e coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, si sono svolte da gennaio a giugno 2021. In tale periodo i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino hanno effettuato articolate indagini con pedinamenti, fotografie, filmati ed analisi dei tabulati telefonici nei confronti della dipendente, a cui il citato Ente sanitario aveva affidato il compito di effettuare controlli sulla sicurezza degli alimenti presso macelli, macellerie e supermercati ma che, invece, avrebbe destinato parte del proprio tempo lavorativo ad incombenze personali.

All’esito degli accertamenti sarebbe emerso che la donna, pur risultando formalmente in servizio, si sarebbe trovata, in realtà, presso l’abitazione propria o dei familiari, oppure impegnata in acquisti presso centri commerciali, mercati rionali, in bar e rivendite di tabacchi.

Per recarsi in luoghi estranei ai propri doveri la dipendente si avvaleva della propria autovettura e talvolta di autoveicoli dell’ASL stessa. Nel corso delle indagini si è altresì verificato un episodio in cui la signora, in orario di servizio, si era recata presso il noto mercato all’aperto di “Porta Palazzo”, parcheggiando in sosta vietata e venendo anche sanzionata dalla forza di polizia intervenuta. Nel corso di 6 mesi, la donna avrebbe maturato oltre 90 uscite e più di 180 ore di assenza non autorizzate.

Ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, la posizione della dipendente che, nel corso delle indagini preliminari, ha integralmente ammesso gli addebiti davanti all’Autorità giudiziaria, è stata comunicata anche alla Procura Regionale per il Piemonte della Corte dei conti, in relazione ai conseguenti profili di danno erariale e per il recupero delle somme.

La ricerca tra gusto ed estetica nel menù del ristorante Aroma

Via Monferrato, zona Gran Madre, alle spalle di Piazza Vittorio Veneto, a Torino. Una via che, dopo i processi che hanno portato alla sua graduale pedonalizzazione, offre “chicche” scenografiche e di gusto uniche nel loro genere:

il susseguirsi delle poche ma selezionate attività commerciali di vendita e somministrazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio, la presenza di piccoli negozi di abbigliamento e oggettistica per la casa particolari nel loro genere, l’aria “ urban style “ ed elegante  tipica sabauda, suggellata dalla luce dei soli lampioni, rendono quest’area  un piccolo gioiello di cui la città va particolarmente fiera.

Tra i vari ristoranti presenti che si affacciano direttamente sulla via, spicca il ristorante “ Aroma”, che già dal nome invita ad entrare per una visita.

Ad accoglierci i fratelli Diego e Denis  Lamarca: chef il primo, responsabile di sala il secondo.

L’arredo, all’apparenza freddo, è in realtà frutto di un sapiente studio di luci e ombre in contrapposizione ai colori sgargianti che compongono i quadri dell’artista spagnolo Joan Llaverias e che regalano climi diversi, sia che si tratti di incontri di lavoro sia dedicati a esperienze gastronomiche da godersi in tutta serenità.

I ragazzi hanno viaggiato parecchio in giro per il mondo e tutto il sapere acquisito alla scoperta delle varie culture gastronomiche hanno voluto riportarlo a casa, con il desiderio di creare e proporre ricette dai gusti inaspettati e presentate con un deciso impatto scenografico, con la cura di conservare la tradizione culinaria del territorio che, in molti dei lori piatti, è presente.

Noi de “ Il Torinese” abbiamo intervistato i fratelli Lamarca per farci raccontare il loro percorso gastronomico.

 


L
’anno in cui avete aperto il locale era il lontano 2015 e già da anni erano insediate alcune  attività dedite alla ristorazione. In  che modo ha inciso, se è accaduto, sulla vostra volontà di dare vita alla vostra realtà in “concorrenza” con le altre attività storiche della zona, già molto conosciute ?

Il primo maggio, proprio in occasione della festa dei lavoratori, abbiamo inaugurato “ Aroma “ , in segno di buon augurio per l’attività. Non abbiamo mai effettivamente sentito molto l’eventuale concorrenza che si sarebbe potuta percepire: eravamo ben consci che non avremmo potuto  contare su un numero di coperti pari a quelli dei colleghi storici, caratterizzato da una una cucina profondamente tradizionale piemontese, che incontrava e incontra tuttora il gusto di molti torinesi. Riteniamo, infatti, che coloro i quali frequentano i ristoranti, per quanto se ne dica che il torinese è abitudinario, non è così, anzi. Piace loro cambiare e provare nuove esperienze di gusto : e con questo pensiero, stiamo proseguendo il nostro percorso in una zona privilegiata della città.


Che tipo di clientela frequenta il vostro locale?

 

Inaspettatamente molti giovani, di età intorno ai 28-30 anni. Apprezzano molto, in particolare, la presentazione dei piatti.  L’effetto“ uao ! “ è sempre la prima parola che sentiamo dire all’arrivo del piatto:  questo aspetto, sicuramente, ci fa capire che, nel nostro piccolo, stiamo facendo un buon lavoro. Lo stupore abbinato al gradimento dell’effetto sorpresa nell’abbinamento degli ingredienti,  non può che farci piacere.

 

Il nome del ristorante è chiaramente evocativo nel dare identità al locale: ne avete fatto uno studio particolare?

 

Non uno studio particolare, ma sicuramente abbiamo pensato ad un nome che potesse invogliare le persone ad assaggiare la nostra cucina e che, attraverso la sua “ aroma “, potesse portarli in un viaggio alla riscoperta di sapori ancora inesplorati. Proprio come durante i  nostri lunghi pellegrinaggi gastronomici in giro per il mondo che hanno ispirato gran parte del nostro menù


Com’è composto il vostro menù e quale piatto vi identifica di più?

Chi frequenta il nostro ristorante sa che le portate del menù  cambiano in base alla disponibilità dei prodotti di stagione.     Quello che possiamo definire “ invernale” , può cambiare più volte durante i mesi e questo ci permette di “giocare” un pò di più con gli ingredienti. Nei tre menù degustazione che proponiamo – Piemonte, Aroma e Pesce – i piatti, anche se  presentati in maniera scenografica,  non dimenticano di presentare ricette della tradizione piemontese. Quelli che ci identificano di più e che sono proposti  sempre nel menù alla carta, sono rappresentati sicuramente dall’agnello alla liquirizia , crumble di mandorle salato e gelato alle cipolle rosse ; tra i primi, i tagliolini in brodo di manzo, capesante scottate e uovo marinato; fra i secondi il coniglio alla wellington, con il quale abbiamo rinnovato un classico del passato ma la cui realizzazione è sempre molto apprezzata; in ultimo, il dolce, quello che davvero da sempre identifica che è il porcino ( che non è un porcino) realizzato con una ganache di cioccolato bianco e frutti rossi e glassato con il  cioccolato fondente. Una coccola che difficilmente ci si potrà dimenticare!

Chiara Vannini

Aroma Ristorante

V.Monferrato 23/a – Torino

011 8196013

aromaristorante.it

 

 

Il caso unico di Palazzo Scaglia di Verrua

A CURA DI TORINO STORIA

Il palazzo di via Stampatori è, assieme al Duomo di San Giovanni, l’unico esempio di arte rinascimentale in città, decorato da affreschi seicenteschi.

Torino, si sa, non è una città dove il Rinascimento abbia lasciato grandi tracce. Se il barocco è quasi onnipresente, così come altri stili che si sono affermati in epoche più recenti, ad esempio il neoclassico o il liberty, le architetture d’impianto rinascimentale sono molto rare, anzi, non sono più di due.

Una è il Duomo di San Giovanni, disegnato sul finire del Quattrocento dall’architetto Amedeo di Francesco da Settignano (detto Meo del Caprino) su commissione del cardinale Domenico Della Rovere.

Per trovare l’altro testimone del Rinascimento dobbiamo allontanarci dal Duomo, percorrere qualche centinaio di metri e inoltrarci tra le strette stradine che compongono il reticolo del Quadrilatero Romano. Qui, in via Stampatori 4, è necessario alzare gli occhi e arretrare di qualche passo per ammirare la facciata ricoperta di affreschi del Palazzo Scaglia di Verrua, unico esempio di architettura civile di stampo rinascimentale in città e anche unico palazzo torinese che abbia conservato la decorazione pittorica esterna.

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Il caso unico di Palazzo Scaglia di Verrua

Merlo: Il ‘Centro’ già presente alle prossime amministrative in Piemonte

“È di tutta evidenza che il “centro” sarà presente d’ora in poi nella politica italiana. Non sigle
astratte o virtuali ma una presenza politica centrista attraverso una ‘federazione’. E quindi, com’è
del tutto naturale e scontato, un partito che raggruppa i vari movimenti e le forze che già
attualmente si riconoscono in questo campo politico. E le vicende politiche legate all’elezione del
Presidente della Repubblica di questi ultimi giorni non ha fatto che accelerare la formazione e
l’organizzazione di questo campo politico.

Ma, mentre decolla il progetto politico a livello nazionale, è sempre più necessario mettere in
campo questa intuizione a partire dalla ormai prossima consultazione amministrativa. Partendo
anche e soprattutto dal Piemonte e dalle principali città che andranno al voto. Avviare, cioè, un
progetto centrista che sia capace di aggregare anche parte di quel ‘civismo’ che rappresenta un
significativo valore aggiunto ai fini della vittoria elettorale nei capoluoghi di provincia e nei
principali Comuni che andranno a rinnovare i Sindaci e le amministrazioni locali.

‘Noi Di Centro’, dunque, fa un appello a tutti quei partiti e a quelle forze centriste che intendono
già avviare a livello locale il progetto che sarà destinato a caratterizzare la geografia politica
italiana nei prossimi mesi. E questo anche perchè dobbiamo prendere atto che sono saltate quelle
coalizioni ed alleanze che sino a poco tempo fa dominavano la politica italiana. Ovvero, la sinistra
alleata con i populisti dei 5 stelle e un centro destra che, per bocca dei suoi stessi protagonisti, si
è dissolto a livello parlamentare e politico”.

Giorgio Merlo, Presidente Nazionale ‘Noi Di Centro’

Controlli Polfer: 2 arresti e 15 indagati

2 arrestati, 15 indagati, 4.538 persone controllate, di cui 775 persone con precedenti. 233 pattuglie impegnate nelle stazioni e 16 in abiti civili per attività antiborseggio. 54 i servizi di vigilanza a bordo di 126 treni, 17 lungo linea e 65 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale, dal 24 al 30 gennaio 2022, del Compartimento Polizia ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta.

 

Durante la settimana sono stati disposti mirati servizi di vigilanza presso alcune stazioni non presidiate dal personale di polizia, con l’impiego di pattuglie nelle ore diurne e serali, anche a bordo treno, in particolare nella provincia di Torino: Torino Lingotto, Avigliana, Pinerolo, Settimo Torinese, Susa, Trofarello; nella provincia di Alessandria: Casale Monferrato e Tortona; nella provincia di Cuneo: Bra, Fossano e Mondovì.

Lo scorso 26 gennaio,  il Compartimento ha partecipato alla giornata di controlli, a livello nazionale, denominata “Rail Safe Day” finalizzata alla prevenzione e repressione degli illeciti comportamenti in ambito ferroviario, durante la quale gli agenti del Settore Operativo di Torino Porta Nuova hanno denunciato un quarantenne italiano per possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 20 cm e sanzionato amministrativamente per il possesso di sostanza stupefacente tipo crack, confezionato in un involucro termosaldato, successivamente sequestrato.

 

A Torino la Squadra di Polizia Giudiziaria compartimentale ha tratto in arresto un 53enne marocchino in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Torino lo scorso mese di dicembre per l’espiazione di 2 anni e 5 mesi di reclusione per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

 

A Torino Porta Nuova gli agenti Polfer hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto di un 29enne marocchino, risultato irregolare sul territorio nazionale, per furto aggravato. L’uomo, ripreso dalle telecamere e di sorveglianza della stazione di Torino Porta Susa mentre si è allontanato con un trolley risultato rubato, è stato fermato e sottoposto a controllo presso gli uffici di polizia, dove è stata recuperata quasi tutta la refurtiva. E’ stato inoltre denunciato per porto d’armi in quanto trovato in possesso di un coltello multiuso, con lama totale di 15cm.

 

Sempre a Torino Porta Nuova il personale Polfer ha denunciato un 27enne marocchino per detenzione di 24 gr di sostanza stupefacente tipo hashish, confezionato in un involucro di cellophane. Il giovane è stato segnalato dal cane delle Unità Cinofile durante i servizi congiunti in ambito ferroviario; e, all’esito del controllo esteso anche allo zaino, è stata rinvenuta la sostanza, successivamente sequestrata.

Malinpensa by La Telaccia, 50 anni per l’arte. Quattro artisti in mostra

Informazione promozionale 


La nota Galleria d’Arte Malinpensa by La Telaccia in Corso Inghilterra n.51 a Torino si appresta a festeggiare i 50 anni di attività.

La Galleria, nata nel 1972 e diretta da Giuliana Papadia e Monia Malinpensa, propone la Mostra d’arte collettiva intitolata ” Materia e tecnica vibrano in perfetta sinergia”  di quattro artisti,  che si terrà dal 18 Febbraio al 3 Marzo 2022.

Mostra e presentazione a cura di Monia Malinpensa, Giuliana Papadia e Arch. Andrea Cicconi. Grafico e Social curati da Paolo Vezzoli.

 

Le immagini delle opere nel dettaglio:

 

 

 

Bonus casa, gli artigiani: troppe incertezze

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Nuova stretta del Governo contro bonus casa e Superbonus 110%: crediti cedibili solo una volta. Aziende in difficoltà e protesta delle imprese edili e dell’impiantistica.

 Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Aziende costrette a rivedere contratti con conseguente aumento dei contenziosi. Le continue modifiche delle norme, la retroattività e l’aumento della burocrazia creano confusione e incertezza sul mercato della riqualificazione degli immobili”.

In Piemonte (al 31 agosto 2021): 2.369 edifici, 369,9 milioni di euro di investimenti ammessi a detrazione

 

“Continui cambiamenti al funzionamento del Superbonus creano una incertezza tale nelle regole da scoraggiare il mercato del Piemonte. Le nostre imprese sono serie e operano in correttezza. Non possono venire penalizzate da pochi che si comportano fuori dalle leggi”. Questo il commento di Giorgio Felici Presidente di Confartigianato Piemonte che, a fronte della novità introdotta nel Decreto ‘Sostegni ter’ approvato dal Consiglio dei Ministri dà voce alle migliaia di imprese artigiane edili alle prese in questo periodo con cantieri realizzati con il Superbonus.

“Giusto l’obiettivo di contrastare le frodi – sottolinea Felici – ma non si possono colpire continuamente migliaia di cittadini e di imprese corrette impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica, che ora dovranno necessariamente rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari, generando migliaia di contenziosi e un blocco del mercato. E per fortuna che doveva essere un Decreto Sostegni!”.

Un recente rapporto annuale dell’Enea Italia ha certificato che per effetto dei meccanismi di detrazione fiscale negli ultimi 15 anni nel nostro Paese sono stati investiti oltre 53 miliardi di euro, (45 miliardi al 2020 con l’ecobonus 65% e più di 8 miliardi per interventi già realizzati con il superecobonus 110%).

“La ripresa in atto quindi – afferma Felici – è decisamnete trainata dalle costruzioni che diventano tassello fondamentale per la sostenibilità del debito pubblico”.

In Piemonte il Sistema Casa offre lavoro a oltre 81.422 imprese (oltre la metà riguardano l’edilizia) di cui il 48,9% artigiane (39.800 realtà), che impiegano oltre 170mila addetti.

In base agli ultimi dati della Camera di Commercio, emerge che nel 2021 in Piemonte sono nate 24.958 nuove aziende edili. Il balzo è del +19,2% rispetto alle 20.942 nuove iscrizioni registrate nel corso del 2020.

Inoltre, sono 2.369 edifici e 369,9 milioni di euro di investimenti ammessi a detrazione: sono i numeri del Piemonte del Superbonus 110%, resi noti dal report dell’Enea e del Ministero per la Transizione ecologica, (31 agosto 2021).

“Non è possibile – prosegue Felici – che di fronte a questi numeri il Governo risponda sempre con qualche nuova norma che genera confusione e ferma i cantieri. Non è questo il sistema per frenare abusi e irregolarità. Contro le frodi, abbiamo chiesto da tempo regole chiare per evitare speculazioni, come l’introduzione di prezzari di riferimento per tutti i bonus e un sistema di qualificazione delle imprese, visto il recente proliferare di operatori improvvisati.  Ma finora, al di là di qualche buon proposito, si è fatto poco, mentre in questo modo si colpiscono le imprese serie”.

“Ormai passiamo più tempo a intercettare e capire le nuove regole – commenta Enzo Tanino, Presidente di Confartigianato Piemonte edilizia – a districarci nella burocrazia e a spiegare le novità ai clienti rispetto ad aprire cantieri, riqualificare immobili, far lavorare le imprese e a creare nuova economia. Siamo molto preoccupati per l’ennesimo cambio di rotta del Governo su bonus casa e Superbonus tracciata nella bozza del decreto; vincolare la possibilità di cessione ad un unico passaggio renderà molto più difficile ed oneroso sia monetizzare direttamente il beneficio fiscale derivante dagli interventi agevolati che coinvolgere i nostri fornitori nel ritiro del credito”.

 

“Le continue modifiche al funzionamento del Superbonus e di tutti gli altri bonus casa – conclude Tanino – creano profonde incertezze tali da scoraggiare un mercato importante come quello dell’edilizia e dell’impiantistica del Piemonte che stava crescendo in modo solido e sensibile (vedi ultimi dati della Camera di Commercio). Le nostre imprese sono serie e operano in correttezza e non accettiamo che vengano penalizzate da pochi che si comportano fuori dalle leggi”.