ilTorinese

La veste del Buddha

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Preziosi kesa giapponesi dalle collezioni del MAO

Dal 29 marzo

Le origini del kesa (termine giapponese che traduce dal sanscrito kasaya ovvero “ocra”), la veste indossata dai monaci buddhisti, sono antichissime e leggendarie.

Secondo la tradizione fu infatti il Buddha stesso a chiedere al suo discepolo Ananda di realizzare un abito che tutti i suoi seguaci potessero indossare e che fosse somigliante alle geometrie delle risaie in cui amava passeggiare. L’uomo lo accontentò e cucì una veste semplicemente assemblando tessuti di recupero. Da allora i monaci realizzato i kasaya (che prenderà il nome di kesa quando il Buddhismo entrerà in Giappone) unendo vecchi lembi di stoffe, scampoli spesso laceri e rovinati e tinti con terre umili (ocre, da cui il nome), che vanno a comporre una veste unica, “il più prezioso degli abiti”, simbolo di semplicità e purezza.

Dal 28 marzo viene eccezionalmente esposto al pubblico, in occasione di una delle periodiche rotazioni a fini conservativi che interessano la galleria dedicata al Giappone, uno dei tesori delle collezioni del MAO, un kesa di epoca Edo (sec. 1603-1967) in raso di seta verde broccato, decorato con gruppi di nuvole e una serie di motivi circolari sparsi, ognuno dei quali ricorda una corolla floreale stilizzata.

La scelta e l’accostamento di colori, oltre alla stessa iconografia, rimandano agli analoghi tessuti realizzati in Cina già durante l’epoca Tang e sono frutto di commistioni e di influenze reciproche fra Cina e Medio Oriente che, nei secoli, hanno fatto viaggiare sulle antiche rotte commerciali non solo merci preziose, ma lingue, stili, saperi.

Su queste stesse rotte ha viaggiato anche il secondo kesa esposto, un raro esemplare creato a partire dal cosiddetto “broccato di Ezo”, un tipo di tessuto giunto in Giappone dalla Cina attraverso la zona di Ezo, l’attuale Hokkaido, terra degli Ainu. Il tessuto in seta e argento a strisce presenta una decorazione floreale molto ricca: su uno sfondo brillante di color rosso-arancio sono intessuti grandi tralci di peonia e altri fiori, accostati a simboli augurali, fra cui spicca il motivo ricorrente della moneta, stilizzata secondo l’uso cinese nell’anagramma degli “Otto Tesori”.

“La tomba di Verona”, un romanzo di Virginio Giovagnoli

Informazione promozionale

Nicole e Alessandro, lei sedici anni e lui ventitré. L’amore quando arriva non si sa e non ha età.

L’autore Virginio Giovagnoli

Il primo approccio è dolce e sereno. L’intromissione dei fratelli della giovane, che danno più importanza all’avere che all’essere di una persona, porterà disperazione.

La loro fuga sarà breve ma piena di passione giovanile, poi il ritorno alla dolorosa realtà della vita. Passano gli anni e la situazione cambierà.

I sentimenti d’odio si trasformeranno. Amare ed espiare, sarà il loro credo. Un’amicizia, dopo un litigio, diventerà l’aiuto inaspettato in situazioni pericolose.

Una storia d’amore che sembra non avere mai fine. La morte non riuscirà a dividerli. Torneranno per mantenere una promessa rimasta in sospeso nel tempo. Il cielo porterà serenità e pace in tanti cuori tormentati.

 

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Si rinforza la task force anagrafe, nuova apertura in corso Racconigi

Prosegue l’attività della task force predisposta da Palazzo Civico per smaltire progressivamente l’arretrato delle carte d’identità elettroniche, con aperture straordinarie di alcuni sportelli anagrafici il sabato mattina.

Alle tre sedi aperte nei primi due mesi di attivazione del servizio, operativo con orario 8.30-13.30 (via della Consolata 23, corso Corsica 55 e via Stradella, 192), dal 2 aprile si aggiunge  l’apertura il sabato della sede di corso Racconigi 94, nella Circoscrizione 3.

Nei primi due mesi della task force gli sportelli hanno emesso circa 3500 carte d’identità elettroniche: “Si tratta di un ottimo risultato, la produttività è stata aumentata di circa il 20% nonostante la diminuzione di personale”, ha commentato l’Assessore ai Servizi Civici della Città Francesco Tresso. “Grazie alle procedure concorsuali in corso contiamo di assumere almeno 40 persone da destinare agli sportelli per continuare nella nostra azione di potenziamento del servizio. I risultati delle prime otto settimane di task force ci dicono che siamo sulla buona strada per riportare le liste di attesa ad uno standard accettabile entro la fine dell’anno”.

Sono circa 100 i dipendenti, sia interni che esterni all’Area Servizi Civici, che a rotazione opereranno a regime su 30 sportelli aperti in via straordinaria i sabati mattina fino al 19 luglio.

Le modalità di prenotazione per i sabati di apertura straordinaria rimangono invariate: il martedì e il giovedì vengono messi a disposizione sul portale www.prenotazionicie.interno.gov.it gli slot disponibili per il rinnovo della Carta d’Identità Elettronica.

Seo e contenuti online nella trasmissione Parlaconme

Condotta da Simona Riccio

Sempre più particolari diventano i temi trattati nel corso della trasmissione Parla Con Me”, trasmessa dalla radio web  Radiovidanetwork dalle 18 alle 19 di mercoledì  6 aprile, condotta da Simona Riccio, Founder della trasmissione e Social Media Marketing Manager del Caat. In questa puntata,infatti, nella consapevolezza della sempre più  diffusa digitalizzazione e sempre maggiore ricerca di informazioni attraverso i social network, si parlerà dell’importanza di sapere utilizzare in modo ottimalela rete al fine di fare business.

Ai suoi microfoni dialogherà Gaetano Romeo – Head of Growth – Direttore dell’accademia presso Pambianco Academy – Formatore web marketing, che andrà anzitutto a chiarire che cosa significhi Growth hacking e a cosa serva. Sintetizzando il Growth hacking rappresenta un processo di rapida sperimentazione che sfrutta elementi quali il marketing funnel, lo sviluppo di prodotti e le vendite,per identificare i modi in cui un business possacrescere il più velocemente possibile.

Verrà affrontata anche l’importanza di fare una corretta SEO. La SEO è la branca del Digital Marketing che si occupa di migliorare la posizione delle pagine web nei risultati organici (non sponsorizzati) dei motori di ricerca.

Nel settore agro-alimentare, la trasmissione lo ha dimostrato ampiamente, ci sono moltissime opportunità da cogliere per raccontare il vero lavoro delle persone che è presente dietro un qualsiasi prodotto; per narrarlo è necessario fare emergere l’anima della stessa azienda, costituita di persone che, a loro volta, raccontano il proprio lavoro. Farlo attraverso il web risulta fondamentale. Viene ancheaffrontata in maniera approfondita l’importanza dell’uso corretto da parte delle aziende della pagina Linkedin. Attraverso questa pagina aziendale il brand, infatti, non soltanto comunica se stesso, ma rafforza al tempo stesso la comunicazione e la veridicità dei contenuti, nel momento in cui tutti i dipendenti vengano coinvolti e stimolati araccontare il loro lavoro sia attraverso la pagina aziendale sia attraverso i propri profili personali. Linkedin, e Romeo lo ha scritto nel primo libro dedicato alla piattaforma, intitolato “L’algoritmo di Linkedin”, premia i post aziendali commentati dagli stessi collaboratori. “Vi immaginate cosa potrebbe significare se tutto il settore si sentisse parte integrante di una comunicazione riguardante il proprio lavoro in campo? Avete in mente la differenza che si avrebbe nel momento in cui migliaia di operatori raccontassero il loro lavoro in campo e questo venisse comunicato in maniera corretta e efficace attraverso il proprio sito internet e attraverso i canali social?

Verrà  inoltre raccontata la formazione appena effettuata da parte di Simona Riccio nell’azienda Dorilli, azienda aagricola, dove oltre ottantadipendenti sono stati formati ad utilizzare la pagina Linkedin. Sono stati raggiunti risultati impensabili e di grande soddisfazione.

Gaetano Romeo sta scrivendo il suo secondo libro su Linkedin, in cui spiega tutte le novità a disposizione delle persone e delle aziende che, ancora una volta, si sensibilizzano nell’utilizzo della piattaforma e decidono di affidarsi a professionisti che conoscono questo strumento e che desideranofar emergere l’anima che Simona cerca sempre di porre al centro nelle sue docenze e nei Master. Uno dei master è  quello che la Pambianco Academy ha strutturato e dove Simona è stata docente di cinquemoduli, voluto dalla proprietà, del “Food & Wine”, che potete trovare disponibile sul loro sito https://academy.pambianconews.com/

      L’agricoltura, se la si vuole fare comprendere, va vissuta.

La trasmissione è in diretta web radio  su Radio sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

Dal giorno dopo è possibile seguire la puntata senza interruzioni sul sito www.parlaconmeofficial.i

Giachino: “Draghi sottolinea l’importanza degli 8,7 miliardi per l’automotive”

Il premier Draghi nel suo intervento a illustrare i fondi con cui il Governo interviene a risanare il Bilancio Comunale  disastrato dalle Amministrazioni di sinistra e tra gli Interventi per rilanciare TORINO  cita, riempiendomi di soddisfazione e orgoglio, gli 8,7 miliardi per l’automotive che nella Finanziaria non c’erano e sono stati inseriti dopo la mia grande protesta che ha trovato appoggio in alcuni parlamentari, nel sindacato, nella Mozione Molinari approvata dal Parlamento nel Ministro Giorgetti. Ovviamente occorrerà usare bene quei fondi sia per incentivare il rinnovo del vecchio parco circolante, inquinante insicuro ma anche nella politica industriale del settore che accompagni le aziende dell’indotto alla transizione tecnologica. Mi ha fatto piacere la citazione di Soldati sul nostro bel fiume Po.
 
Mino GIACHINO 
SILAVOROSITAV 

“La ballata dei gusci infranti”

Il film del giovane regista Simone Riccioni sostenuto dalla Pastorale Giovanile e dall’UCID TORINO in programma all’UCI Cinemas del Lingotto

 

Appuntamento all’UCI Cinemas del Lingotto, mercoledì 6 aprile, alle 20.45, con il film intitolato “La Ballata dei gusci infranti” del regista Simone Riccioni.
L’UCID di Torino, unitamente alla Pastorale Giovanile, alla Pastorale Universitaria, al Sermig e al Murialdo For, ha deciso di appoggiare questo giovane imprenditore cinematografico che ha avuto il coraggio, in tempo di pandemia, di investire in un nuovo progetto.
Il film, di cui all’UCI avverrà la proiezione, accompagnata dalla testimonianza del regista, narra la preziosità e la fragilità della vita. Si intrecciano tra loro quattro storie e ognuno dei rispettivi protagonisti pare essere racchiuso in un guscio, ognuno conduce una vita fatta di scelte che riguardano luoghi in cui vivere e persone da tenere al proprio fianco. Ma la vita può anche riservare sorprese e imprevisti e il guscio può infrangersi.
Il film, per i messaggi culturali che contiene, tra cui molte citazioni tratte dalla Divina Commedia, per commemorare il Sommo Poeta nell’anniversario dei 700 anni dalla sua morte, per i messaggi educativi e emotivi che veicola, è stato anche inserito nel progetto “Cine-Educando”. Sarà disponibile anche a livello nazionale per le proiezioni in classe e ha ottenuto il patrocinio della Città di Torino.

Prenotando attraverso l’UCID ( ucid@ucidtorino.it) il biglietto costerà 7 euro anziché 9 euro.
Sarà possibile pagare con satispay al 335 7724802 e ritirare i biglietti direttamente al cinema.

 Mara Martellotta

Draghi a Palazzo Civico firma il Patto di Torino

Oggi il premier Mario Draghi è stato ricevuto  a Palazzo Civico dal sindaco Stefano Lo Russo per la firma del Patto di Torino, il fondo  che destina alla città oltre un miliardo di euro in 20 anni.  

Con il primo cittadino, a riceverlo c’era anche il presidente della Regione Alberto Cirio. Non potevano mancare riferimenti alla guerra in Ucraina.

“Voglio ribadire la più ferma condanna del Governo e mia personale per le stragi di civili documentate in questi giorni in Ucraina” ha detto il premier. “Le atrocità a Bucha, Irpin e in altre località liberate dall’esercito ucraino scuotono nel profondo i nostri animi di europei e di convinti democratici.”, ha osservato inoltre . Il presidente del Consiglio ha annunciato anche l’espulsione dall’Italia di 30 diplomatici russi. In piazza diversi manifestanti, da Italexit a Rifondazione hanno protestato contro la visita del Capo del Governo.

(foto mc)

Furgone si schianta contro un tir: due morti in autostrada

Un van con alcuni operai a bordo si è schiantato questa mattina all’alba contro un tir cisterna sulla A4. Due, cinquantenni, sono morti e altri  due sono rimasti feriti e trasferiti in ospedale a Novara. Lo scontro è avvenuto in territorio novarese sulla Torino Milano. I lavoratori, romeni, viaggiavano verso la Lombardia.

Dario Argento, il Maestro. Alla Mole la prima grande mostra dedicata al regista

6 aprile 2022 – 16 gennaio 2023 Museo Nazionale del Cinema – Mole Antonelliana

Via Montebello 20, Torino

 

DARIO ARGENTO – The Exhibit

Mostra a cura di Domenico De Gaetano e Marcello Garofalo

 

Il Museo Nazionale del Cinema e Solares Fondazione delle Arti hanno presentato la prima grande mostra dedicata a un grande maestro del cinema: il regista, sceneggiatore e produttore Dario Argento (Roma, 1940). DARIO ARGENTO – THE EXHIBIT, a cura di Domenico De Gaetano Marcello Garofalo è ospitata alla Mole Antonelliana di Torino, sede del Museo Nazionale del Cinema, e visibile al pubblico da mercoledì 6 aprile 2022 a lunedì 16 gennaio 2023.

 

A completamente della giornata di festeggiamenti in onore del Maestro, martedì 5 aprile alle ore 21.00 il Cinema Massimo ospita la proiezione della copia restaurata del celebre Suspiria (Italia 1977, 98’, DCP, col.), con introduzione di Dario Argento.

 

In occasione della conferenza stampa di inaugurazione del progetto espositivo, tenutasi alla presenza del regista, il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha omaggiato il genio e l’opera del cineasta, visionario maestro del thriller, con il conferimento della Stella della Mole.

“Dario Argento è uno dei Maestri del cinema italiano più conosciuti e apprezzati a livello internazionale.” – ha spiegato Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino, nel leggere la motivazione –. “Dal suo esordio dietro la macchina da presa con L’uccello dalle piume di cristallo all’ultimo film Occhiali neri, ha spaziato tra giallo, thriller e horror, creando e imponendo a generazioni di spettatori il suo personalissimo immaginario, frutto di un talento figurativo fuori dal comune. Un regista ma anche un artista. Infatti, il suo cinema visionario dialoga costantemente con le altre arti, creando universi visivi seducenti e messe in scena sontuose attraverso un uso vitale e libero della macchina da presa. Ogni film è una riflessione sulla natura dell’immagine e sulla sua percezione, facendo tesoro delle esperienze del precinema e degli studi a cavallo tra ottica e psicanalisi. Nelle ambientazioni spettrali dei suoi film ha restituito di Torino un’immagine inedita e perturbante che arricchisce di fascino e mistero il nostro sguardo verso la città.”

DARIO ARGENTO – The Exhibit propone un percorso cronologico attraverso tutta la produzione di Dario Argento, dagli esordi de L’uccello dalle piume di cristallo (1970) al suo ultimo lavoro Occhiali neri (2022), recentemente presentato al Festival del Cinema di Berlino nella sezione Special Gala: tutta la carriera del regista e sceneggiatore Dario Argento costruita sul confine tra cinema di genere e d’autore.

A partire da una sintesi visiva delle tematiche da lui predilette, la mostra propone per ciascun titolo della vasta filmografia del regista curiosità, citazioni, fotografie, sequenze filmiche, bozzetti, manifesti, costumi, creature meccanizzate e colonne sonore. Un excursus lungo tutti i vari linguaggi che concorrono alla definizione dell’estetica che lo ha reso celebre e apprezzato in tutto il mondo.

Tra le collezioni esposte anche opere di maison di alta moda che per Argento hanno realizzato costumi e gioielli, e le creazioni di maestri italiani degli effetti speciali.

Per la prima volta un progetto espositivo compone un completo e articolato discorso visivo sull’immaginario che il regista romano ha portato sullo schermo nel corso del proprio cinquantennale viaggio nei perturbanti territori dell’incubo.

Le proiezioni presentano photogallery, sequenze e montaggi tratti dalle sue opere, documentazione sugli effetti speciali e sulla musica nei suoi film. Le fotografie sul set rivelano l’artificio e la potenza della messa in scena. I video restituiscono il rapporto di Argento con la musica e l’arte evidenziando anche i tributi rivolti a registi da lui molto amati, come Lang e Hitchcock, così come i frequenti riferimenti a quadri, fumetti, opere letterarie e oggetti di design.

Sulla rampa espositiva della Mole il visitatore troverà un’imponente messe di memorabilia argentiani: 44 oggetti di scena, 12 preziosi manifesti e locandine originali del Museo Nazionale del Cinema, bozzetti scenografici, creature meccaniche, fotografie inedite e molto altro.

Particolarmente significativi e di forte impatto sono i dieci costumi di alcuni dei suoi film, tra cui quello ricreato appositamente da Giorgio Armani, che aveva firmato gli abiti di Jennifer Connelly sul set di Phenomena (1985), mentre oltre 60 pannelli ricostruiscono il percorso biografico e artistico di Argento, raccolgono le sue testimonianze e quelle di celebri personalità del cinema e della cultura.

I pezzi esposti provengono dalle collezioni del Museo Nazionale del Cinema, del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia (Archivio fotografico della Cineteca Nazionale e Scuola Nazionale di Cinema) e di numerosi collezionisti privati, con importanti contributi da parte di professionisti del cinema quali Sergio Stivaletti, effettista di molti film di Argento da Phenomena del 1985 in poi, Luigi Cozzi, stretto collaboratore di Argento fin dagli esordi, Franco BellomoStefano OggianoGabriele Farina, Roberto Attanasio e Carlo Rambaldi, uno dei più importanti artisti degli effetti speciali a livello mondiale.

“Il percorso della mostra” – spiega Domenico De Gaetano, Direttore del Museo Nazionale del Cinema e co-curatore dell’esposizione torinese – “propone un approccio ‘altro’ all’opera di Dario Argento, considerandolo soprattutto un regista profondamente innamorato delle possibilità del mezzo filmico che attraverso una poetica del delirio visivo ha saputo diventare uno dei grandi creatori di immagini del nostro tempo, demiurgo di un mondo i cui tratti – sospesi tra l’onirico e il fantastico, tra l’astrazione e la tentazione del sublime – sono sfaccettati, molteplici e complessi, sempre posti oltre il confine della visione”.

Marcello Garofalo, critico cinematografico co-curatore della mostra, ribadisce che “Argento costruisce la sua modernità nel paradosso di uno sguardo che spesso collide tra quello del protagonista della storia e quello dello spettatore, abbagliati entrambi da una ‘messa in scena’ che del gioco non ha nulla, se non la derisione per una ingannevolezza dello sguardo, incapace di guardare l’essenziale e raggirato dal grande ‘trucco’ del cinema, l’apparire quando si crede di vivere, il sognare (o precipitare nell’incubo) quando si crede di essere vigili e di poter dominare la realtà. Tutti i protagonisti del cinema di Argento hanno in comune il fatto di assomigliarci, perché possiedono, prima ancora di una psicologia e di un comportamento, la tendenza a vedere sempre troppo o troppo poco, a essere vittime di abbagli e di visioni, fino a non distinguere più ciò che è vero da ciò che è falso. In tutta la sua opera il sogno diviene spazio, quasi come una rete invisibile e l’onirico si insinua nella realtà, non perché in contrapposizione, ma in quanto terribilmente somigliante a essa. Emblematiche le parole che in Inferno, Argento affida, quasi fossimo in un film di Godard, alla contessa Elise De Longvalle Adler (Daria Nicolodi): ‘È pittura, non sangue’.

Quando ha appreso la notizia di questa mostra, Dario Argento ha espresso grande soddisfazione:

Sono davvero felice che il Museo Nazionale del Cinema di Torino mi abbia comunicato che uno dei loro eventi previsti per l’inizio del prossimo anno sia una grande mostra dedicata al mio cinema: nel corso della mia carriera, iniziata nell’ormai lontano 1970, ho avuto modo di ricevere diversi apprezzamenti in tutto il mondo, specialmente in Francia, in America, in Giappone; in Italia di recente mi hanno consegnato il David di Donatello alla carriera, ma questo omaggio che il Museo del Cinema di Torino mi dedicherà, mi entusiasma in particolar modo, non solo perché si svolgerà in una città da me molto amata, dove ho avuto modo di girare diversi film e in una sede prestigiosa quale è il Museo del Cinema, ma perché, grazie al lavoro accuratissimo che gli organizzatori e i curatori dell’evento stanno svolgendo – ho avuto modo di visionare in anteprima diversi bellissimi “layout” dell’allestimento – avrò la possibilità di far conoscere anche ai più giovani l’intero mio percorso cinematografico, accompagnandoli all’interno del mio ‘cinema idealista’, fatto di incubi, sogni e visioni, ove la grigia realtà non è mai arrivata e mai ci arriverà. In un film che ho realizzato nel 1993, Trauma, mentre scorrono i titoli di coda l’obiettivo si sposta, continuando a raccontare possibili inizi di altre vicende. Questo perché mi piace credere che i miei film possano conquistare un grande spazio nella memoria dei miei spettatori, diventando anche dopo la visione un tutt’uno con la loro vita. Credo che questa mostra possa rendere ancora più realizzabile, luminoso e concreto questo mio desiderio”.

 

La mostra è accompagnata da un catalogo riccamente illustrato, pubblicato da Silvana Editoriale, contenente una intervista esclusiva a Dario Argento realizzata dai curatori che ripercorre tutte le tappe della sua carriera. Molti i materiali inediti, tra cui i saggi di Mick Garris, Domenico De Gaetano, Marcello Garofalo, Stefano Della Casa, Piera Detassis, Roberto Pugliese, Alan Jones, Domenico Monetti e le testimonianze di Stefania Casini, Franco Bellomo, Luigi Cozzi, Claudio Simonetti, Sergio Stivaletti, Luciano Tovoli, Antonello Geleng, Pupi Oggiano. Completano il volume i fotogrammi tematici di Grazia Paganelli, Matteo Pollone, Fabio Pezzetti Tonion, una dettagliata biografia e le schede di tutti i suoi film.

 

In occasione della mostra, il Museo Nazionale del Cinema di Torino propone una serie di iniziative di approfondimento dei contenuti dell’opera e della vita del Maestro. Appuntamenti speciali con cadenza mensile rivolti alle scuole e a tutte le fasce di pubblico: cine-lezioni, un concorso nazionale in collaborazione con Iter-Città di Torino, proiezioni, il tour alle location torinesi toccate dalla filmografia di Argento e collaborazioni con altre istituzioni culturali, come Solares Fondazione per le Arti, i Musei Civici di Pinerolo, la Cineteca Nazionale – CSC.

 

Rientra in questo ambito anche la retrospettiva filmica completa sull’opera del regista in scena presso il Cinema Massimo. Il programma è strutturato in due fasi, la prima apre al pubblico martedì 5 aprile alle 21.00 alla presenza di Dario Argento con la proiezione della copia restaurata di Suspiria. La seconda parte di cartellone è in calendario per il mese di ottobre.

In occasione di questo importante progetto espositivo che porta luce sulla produzione di uno dei principali autori del cinema italiano, il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha disegnato inoltre un complesso di iniziative per il pubblico nel segno della totale accessibilità: DARIO ARGENTO. THE EXHIBIT – FOR ALL. A disposizione del visitatore una serie di schede di consultazione con testi facilitati ad alta leggibilità, una selezione di immagini fotografiche, manifesti visivo-tattili – realizzati cioè con inchiostro in rilievo trasparente – e la descrizione audio dei contenuti testuali. Le schede sono fruibili anche attraverso il sito www.museocinema.it

 

L’inedita video intervista al Maestro presentata in mostra e il testo introduttivo alla mostra sono disponibili nella versione in LIS Lingua dei Segni Italiana, quest’ultimo anche in IS Segni Internazionali. Inoltre, nella stanza dedicata alle colonne sonore, la pedana sensoriale, grazie alla superficie in legno, trasforma in vibrazioni la musica dei film di Dario Argento.

 

La mostra DARIO ARGENTO – The Exhibit è realizzata con il patrocinio del MiC Ministero della Cultura.

 

Per orari, biglietti, prenotazioni e modalità di accesso www.museocinema.it

Al Martinetto per aiutare i giovani a ricordare

“Il Martinetto è uno dei luoghi del nostro Piemonte bagnato dal sangue resistente. Un luogo di dolore, come il Pian del Lot, la Benedicta, Boves.

Il Martinetto è un luogo di sacrificio, quello del Generale Giuseppe Perotti e degli altri 7 componenti del CLN, che alle 7 del mattino del 5 aprile del ’44 morirono, con coraggio e dignità, gridando ‘W l’Italia Libera’”.
Questa la riflessione del vicepresidente del Consiglio Daniele Valle, delegato al Comitato Resistenza e Costituzione, che questa mattina ha partecipato alla commemorazione dell’eccidio del 5 aprile 1944.
In quello che allora era un poligono di tiro, Franco Balbis, Quinto Bevilacqua, Giulio Biglieri, Paolo Braccini, Errico Giachino, Eusebio Giambone, Massimo Montano e Giuseppe Perotti vennero fucilati da un plotone di militi fascisti della Guardia Nazionale Repubblicana. Al Martinetto fu ucciso un gran numero di partigiani e resistenti piemontesi nei venti mesi che trascorsero tra l’armistizio dell’8 settembre 1943 e la Liberazione dell’aprile 1945.
“Questo è il luogo in cui si respira il profumo della Libertà, il profumo della Resistenza – prosegue Valle – venendo qui a commemorare i martiri, riesce davvero difficile pensare che in questa città, medaglia d’oro della Resistenza, vi sia stato qualcuno che indegnamente ha accostato il rifiuto dei vaccini e del green pass alla lotta del CLN!
I nostri giovani in questi tempi complessi necessitano di ben altri messaggi. Aiutiamoli ogni giorno a ricordare chi, come i Martiri del Martinetto, 78 anni fa ha scelto di stare dalla parte giusta, consentendo a tutti noi di vivere oggi in un Paese libero e democratico”.

Domani, mercoledì 6 aprile alle 11, parteciperà alla Marcia in memoria del partigiano Emanuele Artom organizzata dalle Comunità Ebraiche di Torino, Casale Monferrato e Vercelli e dalla Comunità di Sant’Egidio, che partirà alla stazione Porta Nuova per concludersi in piazzetta Primo Levi a Torino.