ilTorinese

Lo sportello “Professione Musica” di Caliel Next Generation

Caliel Next Generation porta agli eventi collaterali di Eurovision 2022 alcuni dei suoi più promettenti artisti.

Non poteva mancare a Eurovision 2022 una delle più importanti realtà italiane, che da sempre si occupa con successo di produzione e promozione di artisti indipendenti, vantando un importante storico di classifica per alcuni di loro. Una lunga storia quella di Caliel che, fondata nel 2009 da un gruppo di artisti, si adopera da sempre a sostegno del settore musica. Ciò significa leggi adeguate, tutela e pari opportunità per i lavoratori dello spettacolo, informazione e formazione adeguata, per il rispetto di diritti e doveri dei facenti parte del settore.

Ed è questo proposito con questo spirito che Caliel Next Generation inaugura in patria, nella sua città Torino, proprio in occasione di uno dei più importanti eventi mondiali di musica, uno sportello dedicato all’informazione e sostegno degli artisti in circoscrizione 5. Lo ha annunciato in conferenza stampa  in una delle sedi più significative della città per la musica, Il Maglio, presenti alcuni relatori facenti parte del progetto: l’avvocato Domenico Latino che si occupa di diritto d’autore, che fornirà l’assistenza legale agli artisti, Marcello Carli che si occupa di assistenza fiscale, Valentina Gautier (nella foto) presidente di Caliel, portavoce per gli artisti, Livio Sterpone  quale voce in rappresentanza dei live club. Durante questa prima conferenza stampa nella la sua città d’origine, Caliel ha illustrato gli anni di lavoro, il grande impegno per costituire una solida realtà a supporto degli artisti per promuovere la loro musica, fidelizzando negli anni moltissimi organi media e potendo vantare ad oggi un report che vede oltre 300 radio italiane e internazionali e altrettante TV nazionali e internazionali, che hanno trasmesso artisti Caliel portandoli molto spesso in classifica.

E dopo un report di presentazione della realtà Caliel Next Generation agli intervenuti, Caliel ha presentato gli eventi televisivi che ha organizzato per i propri artisti, che andranno in onda su scala nazionale e internazionale subito dopo la settimana di EuroVision e ha illustrato  il progetto dello sportello ” Professione Musica”, stimolando anche l’interazione tra i musicisti presenti e i relatori e favorendo così un dibattito

Frida Kahlo, prosegue il “viaggio amoroso” alla Palazzina di Caccia

“Frida Kahlo. Through the lens of Nickolas Muray”

Ritorna alla “Palazzina di Caccia” di Stupinigi il fotografico “viaggio amoroso” dedicato alla più celebre pittrice messicana del Novecento

Dal 12 marzo al 5 giugno

“Frida Kahlo on white bench”, “Frida Kahlo sul bancone bianco”: sfondo verde con fiori bianchi, occhi neri e labbra rosse e carnose, sguardo fiero e sopracciglia tanto folte da sembrare disegnate apposta per il suo volto, una coroncina di fiori sui capelli raccolti da una vistosa treccia, un medaglione al collo e un’ampia gonna (com’era solita portare, ispirata al costume delle donne “matriarche” di Tehuantepec) con scialle nero a coprirle le spalle. Datata 1939 è questa l’immagine-guida della mostra, certamente la più iconica fra le molte altre scattate dal fotografo ungherese, naturalizzato americano, Nickolas Muray a Frida Kahlo (Coyoacàn, 1907 – 1954), la più celebre pittrice messicana del secolo scorso. A lei e agli scatti fotografici a lei dedicati per l’appunto dal grande Nickolas Muray (Seghedino, 1892 – New York, 1965), torna ad aprire le porte dal 12 marzo al 5 giugno, con una mostra-evento già stoppata causa Covid nel 2020 e rinviata di una settimana per l’emergenza bellica internazionale, la “Citroniera di Ponente” della “Palazzina di Caccia” di Stupinigi. A cura di “Next Exhibition” e “Ono Arte” (con il patrocinio dell’Ambasciata del Messico in Italia, del Consolato Onorario del Messico a Torino e di Città Metropolitana), la rassegna, per la prima volta approdata in Europa, porta a Stupinigi la collezione completa degli scatti più segreti – sessanta in totale – realizzati su Frida dall’amico e amante Nickolas, celebre fotografo delle dive hollywoodiane (da Greta Garbo a Liz Taylor a Esther Williams a Marilyn Monroe) nonché pioniere nel campo della fotografia pubblicitaria a colori fin dai primi anni della sua carriera. L’incontro fra i due avviene in Messico, attraverso il comune amico e artista Miguel Covarrubias, nel ‘31. Lei vive, in quegli anni, un matrimonio turbolento e molto “libero” con il famoso pittore e suo maestro Diego Rivera. Anticonformista, nemica accesa di pregiudizi e comuni convenzioni, carismatica, fortemente politicizzata (dal ’28 é attivista del Partito Comunista Messicano) e artista dai tratti naif di tradizione precolombiana, Frida resta subito affascinata da quel fotografo di bell’aspetto, neppure quarantenne e già così famoso nel mondo stellare d’oltre Oceano, self made man emigrato negli States a soli 21 anni “con 25 dollari e 50 parole di inglese in tasca”. Fra i due è subito pura “chimica” d’amore. Amore – amicizia – complicità spirituale che dureranno fino alla morte di Frida nel 1954. Un legame fortissimo, un capirsi immediato l’uno con l’altra che bene si intuiscono nelle foto realizzate dal 1937 a Tizapan,  in Messico, fino a quelle del 1948 scattate a Pedregal e a Coyoacan piuttosto che a New York: in studio (suggestiva quella in cui Frida, osservata da Nickolas, siede a fianco di un suo celebre autoritratto a mani incrociate con quattro dei suoi emblematici pappagalli) o in posa “con la blusa di satin  blu” o sui tetti della “Big Apple”. Sigaretta in mano. Forte. Aria di sfida. Altera come gli enormi grattacieli che le stanno alle spalle. Quest’era Frida Kahlo. Prima donna di una vita profondamente travagliata, trascorsa nella voragine di dolori spirituali e fisici sopportati con una forza e un coraggio davvero rari. Nell’arco dell’intera esistenza.

Se si pensa che a soli 18 anni rimase vittima di un incidente sull’autobus che da scuola la riportava a casa e che la costrinse a subire ben 32 interventi chirurgici, fino all’amputazione della gamba destra, nel 1953, un anno prima della scomparsa. Anche questo racconta la mostra, dove, accanto alle foto di Muray e alle lettere originali scambiate fra i due, troviamo pure le riproduzioni degli ambienti e degli arredi di “Casa Azul”, come il celebre “letto d’arte e di sofferenze” (su cui, grazie ad uno specchio a soffitto, compose i suoi primi terapeutici “autoritratti”), i monili e gli abiti larghi ricamati e variopinti, a testimoniare la sua incrollabile adesione ad un’identità messicana mai venuta meno nel tempo. Inseriti in rassegna anche il documentario “Artists in Love”, in collaborazione con “SKY Arte” (sulla tormentata relazione con Diego Rivera) e alcuni video realizzati dalla stessa Kahlo. Special guest, per una mostra nella mostra, l’artista di origine messicana, Karla De Lara, considerata oggi la madre dell’iperrealismo della Pop Art, che in undici dipinti su legno, racconta in modo assolutamente singolare la sua “indagine profonda e delicata sull’essere Frida Kahlo”.

Gianni Milani

“Frida Kahlo. Through the lens of Nickolas Muray”

“Palazzina di Caccia”, piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi (Torino); per info www.fridatorino.it

Fino al 5 giugno

Orari: dal lun. al ven. 10/18; sab. 10/20; dom. 10/18

Nelle foto:

–         “Frida on White Bench”, Nickolas Muray Photo Archive, 1939

–         “Frida e Nickolas in studio”, Nickolas Muray Photo Archive, 1941

–         “Frida Bue Dress hig rez”, Nickolas Muray Photo Archive, 1939

–         “Frida NY rooftop”, Nickolas Muray Photo Archive, 1946

Eurovision in sicurezza: musica e legalità insieme ai giovani

Il più importante appuntamento musicale internazionale quest’anno si terrà a Torino dal 10 al 14 maggio con la partecipazione di artisti da oltre 40 Paesi. Un’occasione in cui, attraverso il linguaggio universale della musica, si potranno avvicinare i tantissimi giovani presenti, per sensibilizzarli su alcuni temi di grande attualità.

Il Dipartimento della pubblica sicurezza, con la collaborazione della Rai, sarà presente infatti fino al 14 maggio nel Village allestito al parco del Valentino con uno stand dell’Oscad, l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori e il truck multimediale della campagna itinerante della Polizia di Stato “Una vita da social”, portata avanti attraverso la specialità della Polizia postale.

L’intento è quello di lanciare insieme ai tanti artisti presenti dei messaggi per combattere la sottocultura dell’odio basato sulla diversità di ogni genere.

L’Oscad organismo della Direzione centrale della Polizia criminale composto da poliziotti e carabinieri si occupa, da oltre dieci anni, di diffondere una cultura del rispetto del prossimo e di combattere le forme di discriminazione etnico/razziale, per orientamento sessuale e identità di genere, contro le persone con disabilità, e per credo religioso raccogliendo dati e organizzando incontri con scuole, organizzazioni e società civile per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi che gli sono propri.

La Polizia postale e delle comunicazioni è impegnata oltre che nel contrasto di ogni forma di reato commesso attraverso Web e social network, anche nelle campagne di prevenzione rivolte a giovani, genitori ed insegnanti, con la consapevolezza che un utente della Rete, cosciente dei pericoli e delle realtà che si manifestano nel mondo virtuale, sarà un utente rispettoso delle regole e del prossimo.

A Torino, con workshop ed incontri con gli specialisti, la Polizia postale affronterà il tema del cyberbullismo, una forma di odio molto diffusa tra i ragazzi e gli adolescenti che utilizzano le varie piattaforme social per aggredire amici, conoscenti od estranei, in ogni forma possibile.

Seguiteci nei prossimi giorni su questa pagina web e sui canali social Facebook, Instagram, Twitter e Youtube Polizia di Stato dove divulgheremo con il linguaggio dei giovani i valori di tolleranza, uguaglianza e rispetto del prossimo.

Agro-clima, i fondi della Regione

La Regione Piemonte ha deciso di prorogare per tutto il 2022 la misura del Programma di sviluppo rurale dedicata ai pagamenti agro-climatico-ambientali e di finanziarla con 33.678.000 euro, di cui 5.750.000 di cofinanziamento proprio.

La somma più consistente, che ammonta a 29 milioni, viene riservata alle operazioni di produzione integrata. Come rileva l’assessore regionale all’Agricoltura, si tratta di tecniche compatibili con la tutela dell’ecosistema, delle risorse naturali e del paesaggio utili a mitigare i cambiamenti del clima. Poiché l’applicazione di determinate pratiche agronomiche può risultare più onerosa o meno remunerativa rispetto a quelle ordinarie, il premio è inteso come una compensazione dei costi aggiuntivi e/o del mancato reddito che ne deriva.

Vengono inoltre destinati 2.550.000 euro ai sistemi colturali ecocompatibili, 1.450.000 alle tecniche di agricoltura conservativa, 500.000 euro all’allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono, 143.000 alla gestione di elementi naturaliformi dell’agroecosistema, 147.000 alle coltivazioni a perdere per la fauna selvatica e alla gestione di fasce inerbite ai margini dei campi, 35.000 per la difesa del bestiame dalla predazione da canidi sui pascoli collinari e montani.

I beneficiari sono imprese agricole singole o associate che intendono prolungare di un anno gli impegni terminati nel 2020 o nel 2021, compresi quelli già ogge#o di uno o due prolungamenti annuali.

Mascherina e coltello per rapinare: arrestati

Il personale del Commissariato di P.S. “Barriera Nizza” e della Squadra Mobile, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito due misure cautelari custodiali nei confronti di altrettanti cittadini italiani, gravemente indiziati di avere commesso delitti di rapina e furto aggravato in concorso.

L’attività di indagine, condotta anche attraverso una approfondita analisi dei profili social dei sospettati nonché dei sistemi di videosorveglianza presenti negli esercizi commerciali colpiti, è iniziata a partire da febbraio 2022, a seguito di una rapina aggravata commessa ai danni di una farmacia ubicata in via Nizza, e ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due soggetti.

Undici le rapine aggravate di cui, secondo l’ipotesi d’accusa, si sarebbero resi responsabili, a vario titolo, i due indagati, di cui cinque ai danni di altrettante farmacie del territorio torinese e della prima cintura del capoluogo.

Collaudato il modus operandi utilizzato dai due uomini: approfittando delle mascherine indossate per la pandemia in atto, costringevano le malcapitate dipendenti degli esercizi colpiti a consegnare l’incasso, sotto la minaccia di un coltello di notevoli dimensioni.

Ivrea, una città in tasca

IvreaIntasca. Questo il titolo del progetto che ha coinvolto alcuni studenti delle classi terze e quarte degli indirizzi Turistico e Servizi Culturali e dello Spettacolo dell’I.I.S. “G.Cena” di Ivrea, di cui è Dirigente Scolastico il Prof.Ing.Enrico Bruno.

Gli studenti, dopo la fase di preparazione in aula curata dai progettisti della Street Art della cittadina eporediese e dall’ l”archeologa Lorenza Boni, hanno visitato i luoghi/monumenti della città cimentandosi come guide turistiche e come fotografi professionisti alla ricerca di angoli ricchi di storia e di arte più o meno noti. Gli obiettivi finali riguarderanno: la realizzazione di una mappa interattiva della città e la creazione di QRCode per uso educativo integrando così l’apprendimento in presenza e online; la realizzazione di brevi video in cui gli studenti dell’indirizzo turistico possono cimentarsi come guide turistiche. Ai QRCode saranno associati i video o l’immagine dei luoghi/monumenti visitati. I docenti responsabili dell’iniziativa sono: Marica De Giorgi, Silvia Causone, Giovanna Falbo, Chiara Broglia, Nicoletta Bonaccini, Lucia Martinet, Babuska Zarlottin.

Per la pioggia battente auto sbanda contro il guard rail: conducente in ospedale

Incidente stradale sulla sopraelevata di Moncalieri, verso Torino, in zona San Paolo.

Probabilmente per la pioggia battente un automobilista ha sbandato ed è andato a sbattere  contro il guard rail.

La vettura è andata quasi distrutta, ma non sono stati coinvolti altri veicoli.

L’uomo alla guida è stato portato dal 118 all’ospedale di Moncalieri in codice verde.

I contributi della Regione per i Distretti del Cibo

La Giunta regionale stanzia 50 mila euro di contributi per l’anno 2022 per la costituzione e l’avviamento dei Distretti del cibo, riconosciuti dalla Regione secondo il nuovo Regolamento approvato nel 2020 ai sensi della Legge regionale 1/2019, Testo unico sull’agricoltura.

L’intervento prevede un contributo fino a un massimale di 15.000 euro, per la copertura fino al 70% delle spese dei costi per i servizi di consulenza tecnica e amministrativa, per la redazione dei documenti tecnici di accompagnamento alla domanda e per le spese notarili di costituzione della società di distretto.

La domanda di aiuto deve essere presentata entro 9 mesi dal riconoscimento e può riguardare spese sostenute al massimo nei 12 mesi antecedenti e i 6 mesi successivi il riconoscimento.

Per l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo il contributo vuol essere un primo aiuto da parte della Regione nella costituzione del Distretto del Cibo ed è inoltre un invito a stimolare le realtà produttive e territoriali ad avviare nuovi Distretti. I Distretti del cibo infatti nascono per valorizzare insieme la filiera produttiva, l’offerta turistica, culturale e paesaggistica di un determinato territorio rurale.

Attualmente il Distretto del Cibo del Chierese e del Carmagnolese è il primo ad essere riconosciuto dalla Regione ai sensi della Legge regionale 1/2019.

Una Festa della Mamma speciale all’ippodromo di Vinovo

Festa della Mamma, festa del trotto, festa della solidarietà: l’8 maggio l’Ippodromo di Vinovo renderà speciale la giornata di corse allargando il suo raggio come spesso fa per mettere al centro la figura femminile. Così sarà presente una delegazione dell’AIRC che porterà le Azalee della Ricerca, presenti nel nostro parterre. Versando un piccolo contributo si potrà ritirare la pianta simbolo e ricevere un opuscolo sulla prevenzione dei tumori femminili. Ma ci sarà spazio anche per i bambini che potranno divertirsi con i gonfiabili nel parco giochi. E come se non bastasse sarà attiva l’Hippo-Trattoria per festeggiare già a pranzo con tutta la famiglia.

Le corse saranno otto, con inizio alle ore 14.40 e il centrale del pomeriggio intitolato alle Azalee della Ricerca dell’AIRC, riservato ai cavalli di tre anni. Otto al via dietro le ali dell’autostart sulla distanza del miglio. Citazione di merito per Dingo, allievo dei Demuru, reduce da due belle vittorie e da grandi prestazioni anche a livello cronometrico, affidato questa volta a Francesco Di Stefano. Poi Desiderio D’Esi, della coppia Baroncini-Farolfi mentre Divo Ross è la scelta di Andrea Guzzinati. Da vedere anche Demetra Roc, Desdemona Sage e Dayak.

Molto bella anche la corsa riservata alla categoria dei Gentlemen con 12 al via, sul doppio km. Favori del pronostico nonostante la scomoda sistemazione per Zar Dei Baba, guidato dal suo proprietario Michele Bechis. Come al solito ingresso libero per tutti.

Associazione Aglietta: Obbedienza non più virtù, Lo Russo cambi passo

“L’8 maggio ricorre la festa della mamma e la dedichiamo idealmente alle mamme delle famiglie arcobaleno che per la legge italiana ancora mamme non sono, almeno non entrambe” dichiarano in una nota Andrea Turi, Patrizia De Grazie e Daniele De Giorgis, coordinatori dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta. “A Torino dopo lo stop del Sindaco Lo Russo alle trascrizioni degli atti di nascita dei figli delle coppie dello stesso sesso, a seguito della richiesta del Prefetto, sono più di 80 i bambini che permangono in un limbo vergognoso”. Proseguono “avevamo invitato il Sindaco Lo Russo a disobbedire ad una imposizione ingiusta perché pensiamo, come Don Milani, che l’obbedienza non è più una virtù, in particolar modo quando tocca la carne viva di famiglie che hanno come unica colpa quella di amare e trasmettere amore. Apprezziamo anche tutti gli sforzi fatti dal Sindaco Lo russo all’indomani della decisione di non proseguire con le trascrizioni, la sua volontà di cercare una soluzione a livello parlamentare e popolare, chiedendo a gran voce al suo partito, il Partito Democratico, di farsi promotore di una proposta di legge di iniziativa popolare. Non possiamo però non notare come tutto ciò non sia sufficiente quando dal lato destro dell’emiciclo del Parlamento, e ci riferiamo alla proposta di legge Meloni, si voglia rendere la gestazione per altri reato universale, pregiudicando con ciò ogni sforzo a che i figli delle coppie dello stesso sesso abbiano pari diritti.” Infine concludono “chiediamo al Sindaco Lo Russo di farsi coraggio e di disobbedire alla legge riprendendo le trascrizioni. Scoprirà di non essere solo, che con lui si muove un popolo affamato di diritti che chiede alle Istituzioni locali più coraggio, quel coraggio che manca al legislatore nazionale”.