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Il Piemonte prima Regione ad attivare lo psicologo delle cure primarie: quasi 40mila prestazioni

Quasi 39 mila prestazioni per più di 7 mila pazienti. Sono questi i numeri dei primi 22 mesi – da marzo 2023 a dicembre 2024 – della sperimentazione che ha coinvolto 65 psicologhe e psicologi del territorio regionale nel progetto dello Psicologo Cure Primarie (PCP), avviato dalla Regione Piemonte e dall’Ordine degli Psicologi del Piemonte. La prima operazione di questo genere realizzata in Italia, avviata due anni fa con l’obiettivo di promuovere la salute psicologica della cittadinanza, grazie alla collaborazione tra il medico di medicina generale e il professionista psicologo.

La presentazione dei risultati è avvenuta questa mattina nella Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte.

«Siamo stati la prima Regione in Italia ad attivare questo servizio, all’indomani del Covid, confermando un impegno che avevamo avviato durante la pandemia. I dati di questi primi 22 mesi ci confermano l’esigenza di questo tipo di servizio, su cui intendiamo andare avanti avendo già garantito la copertura fino a fine anno. Proprio nei giorni scorsi, infatti, la Regione ha dato indicazione alle Asl di rinnovare le convenzioni con i professionisti, grazie a una dotazione economica di 1,2 milioni di euro per il 2025» dichiarano il presidente Alberto Cirio e gli assessori al Welfare Maurizio Marrone e alla Sanità Federico Riboldi«Il servizio è rivolto a tutti, si accede tramite il medico di famiglia o il pediatra di libera scelta, e si inserisce in una sanità che vogliamo sia sempre più di territorio e capace di intercettare i bisogni delle nostre comunità» concludono il presidente e gli assessori.

Apprezzamento per il percorso sviluppato è stato espresso dalla comunità degli operatori professionali, rappresentata dal presidente dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte Giancarlo Marenco: «Siamo estremamente soddisfatti dei risultati emersi dalla sperimentazione del progetto e grati alla Regione Piemonte per aver dato avvio e sostenuto questo percorso al nostro fianco. Il report presentato oggi dimostra l’importanza di integrare il supporto psicologico nell’assistenza primaria per migliorare il benessere dei cittadini. La collaborazione con i medici di famiglia rappresenta un modello indispensabile per prevenire e affrontare su larga scala i disagi psicologici di grado lieve e moderato. Un’area di intervento complessa e articolata nella quale noi psicologi svolgiamo una funzione preziosa non solo nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi, ma anche nella promozione del benessere emotivo e mentale a livello individuale e comunitario, aiutando le persone nel gestire le problematiche relative all’adattamento e allo stress, le difficoltà relazionali e i cambiamenti del ciclo di vita».

I DATI

Le prestazioni dirette complessivamente effettuate da marzo 2023, quando è partita la sperimentazione, fino a dicembre 2024 sono state 38.805: di queste circa 37 mila sono state destinate a individui adulti e 1700 a minori. La maggior parte di esse sono state erogate su prescrizione dei medici di medicina generale (MMG) e dei pediatri di libera scelta (PLS), che hanno indirizzato verso la consulenza psicologica 6.895 persone su un totale di 7.084 pazienti adulti trattati e 246 minorenni.

Il numero medio di prestazioni per paziente adulto trattato è risultato pari a 5,2 (a fronte di un percorso massimo di 8 colloqui), mentre il tempo medio di attesa per la prima visita, rispetto alla data di prenotazione tramite Cup, è stato di 33 giorni.

Le prestazioni nelle singole ASL

Servizi di Psicologia delle aziende sanitarie coinvolte

Numero prestazioni dirette

Numero

pazienti adulti

Asl Città di Torino

7.300

1.735

Asl To3

6.587

1.114

Asl To4

5.981

850

Asl To5

3.626

498

Asl Biella

1.320

223

Asl Vercelli

2.217

313

Asl Novara

3.477

560

Asl Verbano Cusio Ossola

1.291

222

Asl Cuneo 1

2.256

566

Asl Cuneo 2

1.157

407

Asl Asti

1.700

296

Asl Alessandria

1.893

300

Totale

38.805

7.084

LE MOTIVAZIONI DELL’INTERVENTO E I DISTURBI RISCONTRATI

Analizzando le principali cause connesse agli invii effettuati dai medici di medicina generale, si evidenziano: sintomi ansiosi, sintomi depressivi, sindromi ansioso-depressive, sindromi da somatizzazione, sindromi legate a malattie organiche, difficoltà di adattamento alle transizioni del ciclo di vita, difficoltà lavorative ed economiche, difficoltà relazionali (di coppia o connesse alla genitorialità), difficoltà legate al caregiver.

Relativamente al conseguente intervento effettuato dagli psicologi, i disturbi diagnosticati in questa prima fase sperimentale, pur considerando che i problemi di natura psicologica che necessitano di interventi di primo livello spesso esulano da una stretta aderenza a tipologie diagnostiche, sono: sindrome ansiosa con e senza attacchi di panico, disturbi dell’adattamento, disturbi depressivi lievi o moderati, depressione connessa a lutti, disturbi psicologici secondari per malattia organica cronica, stressa da lavoro correlato, problematiche relazionali, problematiche legate al ciclo di vita.

“Sotto la neve” di Manuela Repetti al Circolo dei Lettori

Presentazione del libro a Torino venerdì 14 marzo alle 18 con l’autrice e la giornalista Chiara Dalmasso

Adagiata sulla punta di una penisola sul mare glaciale artico si trova la cittadina di Lastville, un piccolo agglomerato di case popolate da poche migliaia di persone: d’estate, una meta turistica ricercata dagli amanti degli orsi polari e i beluga; nei mesi invernali, l’ultimo baluardo della civiltà prima della vastità della tundra canadese.

Qui da dieci anni vive Linda che, nonostante la morte improvvisa del marito, ha deciso di rimanere dopo essersi abituata al clima rigido e all’idea di vivere in una piccola comunità composta da avventurieri e da persone alla ricerca dell’estremo per ritrovare un equilibrio perso. Tuttavia, la quotidianità della donna viene scossa quando una bambina scompare nel nulla. Tutto il paese si mette in moto per cercarla ma, con il passare delle ore, le ombre del paesaggio invernale crescono e, oltre a coprire le possibili tracce, si insinuano anche nella mente e nel cuore delle persone.

Edizioni Epoké

Sindacati Rai: “Centro produzione di Torino in stato di difficoltà e abbandono”

“Ancora una volta ci troviamo a denunciare lo stato di difficoltà e abbandono in cui versa la Rai di Torino e la forte preoccupazione per la sorte degli insediamenti produttivi e direzionali nel nostro capoluogo”. Lo hanno ribadito le organizzazioni sindacali nel corso dell’audizione in seconda e sesta Commissione congiunte del Consiglio regionale (a presiedere Mauro Fava) per un approfondimento sugli insediamenti piemontesi.

Per Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil siamo davanti ad un evidente disinvestimento produttivo nella città di Torino, dove sono impiegati circa mille dipendenti, secondo polo a livello nazionale.

Jacopo Ricca vicesegretario della Stampa Subalpina ha espresso la soddisfazione di vedere unità da parte di tutti i sindacati.

Nello specifico, per Alberto Revel (Slc Cigil) è necessaria una pressione forte sul Governo per il rilancio, ha poi sottolineato anche il ruolo culturale della Rai. Stefano Pappaletto (Fistel Cisl) e Federica Balestri (Uilcom Uil) si sono soffermati sul patrimonio immobiliare e sulla logistica. Marco Procopio (Usigrai e Comitato di redazione del Tgr Piemonte) ha invece puntualizzato la carenza di organico, spiegando che allo stato attuale sono impegnati 41 giornalisti e per il momento non sono contemplati concorsi pubblici per nuove assunzioni.

“Nonostante l’interesse dimostrato dalle istituzioni, nulla è cambiato, e chiediamo che il tavolo permanente di confronto promesso dalla Regione Piemonte sia attivato. Chiediamo anche che il Comune di Torino prema in maniera determinante su una dirigenza Rai che continua a relegare Torino ai margini del proprio progetto produttivo e industriale”, hanno sottolineato le sigle sindacali.

A tale tema, estremamente preoccupante e importante per Torino e il Piemonte, si affiancano i recenti temi nazionali: “Dall’assenza di un contratto adeguato, all’incertezza delle risorse e dei proventi del canone, da un piano industriale solo prospettato dove sembra che il pezzo forte sia ancora la vendita di ulteriori quote di Rai Way, a una gestione organizzativa che deprime le professionalità”.

Le organizzazioni sindacali infine hanno auspicato una riforma della governance che sottragga la Rai dal controllo partitico e in grado di garantire un rinnovato ruolo di fornitore del servizio pubblico.

Per delucidazioni sono intervenuti nell’ordine: Paola Antonetto (presidente della sesta), Nadia Conticelli (Pd), Monica Canalis (in qualità di vicepresidente della terza, che si occupa di lavoro), Emanuela Verzella (Pd), Sarah Disabato (M5s), Laura Pompeo (Pd), Alice Ravinale (Avs).

Uffico stampa CrP

 

Giachino: “Gribaudo sbaglia, crisi auto deriva da scelta errata fatta dal PD”

Carissima Onorevole,
nel pregevole e documentato articolo di Cristian Benna (Corriere Torino)  sul calo delle esportazioni piemontesi dal quale emerge chiaramente la importanza della manifattura per il PIL piemontese e emerge anche la importanza del settore auto per la nostra regione, dati che spiegano come la domanda di consumi per il commercio nasca dai tanti dipendenti del settore industriale. Mi permetto solo di contestare la Tua affermazione secondo la quale la colpa è del Governo che a fine 2024 ha tagliato i rimanenti 4 miliardi del fondo Giorgetti per il settore.  Non è così. Il settore auto europeo è stato messo in crisi per la decisione europea del 2022, di puntare solo sull’auto elettrica e di penalizzare a partire dal 2025 il motore endotermico. Non a caso ora in Europa si sta correggendo quella delibera. Cara Onorevole dimentiche che il fondo Giorgetti, nacque da una mia proposta fatta propria dalla Mozione Molinari (Lega) perché nella Legge Finanziaria 2022 , l’ultima del Governo Draghi non c’era una lira a favore della filiera industriale più importante e nessun deputato o senatore se ne era accorto. Da quella proposta nacque nel 2022 il fondo Giorgetti che ha contribuito attraverso gli incentivi pubblici a tenere su la domanda e quindi la produzione.  Merito del Ministro Urso aver posto la condizione a Tavares di stanziare i soldi per gli incentivi a condizione che Stellantis riportasse la produzione di auto nel nostro Paese a 1 milione di pezzi. Purtroppo non andò così , malgrado il miliardo di incentivi proprio nel 2024 la produzione in Italia e’ scesa ai livelli del 1956. Il  Governo ha espresso forti critiche a Tavares e al gruppo e si è arrivati all’addio di Tavares.
OZra il Governo ha stanziato fondi per difendere le aziende dell’indotto che in Piemonte valzgono una quota importante del PIL . Io spero che lo stanziamento per l’indotto sia destinato a un Fondo di garanzia al Credito perché oggi chi rischia di mettere in difficoltà molte aziende dell’indotto sono le nostre Banche che visto il calo del fatturato chiedono rientri.
Carissima Onorevole Gribaudo, spiega alla Signora Schlein che per difendere il settore auto occorre modificare quella scellerata decisione europea anzi sarebbe stato meglio non votarla.
Con tanta simpatia, da un cuneese come Te,
Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI

Stellantis, Grimaldi (AVS): Senza impegni e nuovi modelli la cortesia non basta

“È già tregua annunciata fra il governo e Stellantis, con Elkann che – a quanto pare – verrà a rivendicare davanti al Parlamento di essere il più importante datore di lavoro d’Italia. Un’affermazione che suona già come un ricatto, oltre a stridere, visti gli anni di cassa integrazione nelle fabbriche italiane. Come al solito si ragiona al contrario: si pretendono disponibilità e cortesia senza mai offrire impegni chiari, nuovi modelli e un piano di assunzioni che risollevi il settore. Il Governo dovrebbe ricordarsi che l’obiettivo centrale è portare avanti il Green new deal europeo e costruire le auto del futuro, non gettare tutte le nostre risorse in armi” – lo dichiara il Vicecapogruppo di AVS alla Camera, Marco Grimaldi.

 Tovaglieri (Lega), Ue gioca a Risiko, riconversione bellica incoerente con Green Deal

Strasburgo, 12 mar – “Oggi la Commissione ci propina l’ennesima strategia per rilanciare l’industria europea, dopo averla affossata con le sue stesse mani. Eppure nel Piano Industria Pulita non riusciamo a vedere ravvedimenti sostanziali: confermata la folle corsa verso l’elettrico, sussurrata appena l’espressione “neutralità tecnologica” e snobbato bellamente l’uso del nucleare per fini civili. Di fronte al tracollo dell’auto elettrica, anziché fare retromarcia sul Green Deal, in modo del tutto incoerente Bruxelles decide di investire 850 milardi di euro per costruire carri armati – ma da quando i carri armati sono green? – e senza alcun mandato parlamentare, chiedendo ancora una volta enormi sacrifici a quei cittadini che, a causa delle politiche scellerate Ue, non riescono ad arrivare a fine mese. Il problema è che, mentre qui dentro si perde tempo a giocare a Risiko, la Cina ogni giorno ci soffia fette di mercato e ogni minuto che passa senza aiutare le nostre imprese è una pietra tombale sulla competitività europea”.
Così l’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega), componente della commisione Industria, è intervenuta nella sessione plenaria di Strasburgo nel corso del dibattito sul Clean Industrial Deal.

L’UCID Torino ha incontrato la Fondazione Cottino

Nella serata di lunedì 10 marzo scorso l’UCID ( Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti ) Torino è stata ospite della Fondazione Cottino presso il Cottino Social Impact Campus, una struttura all’interno del Politecnico la cui Presidente Cristina di Bari, nipote del fondatore Giovanni Cottino, ha accolto il folto pubblico annunciando la volontà di associarsi all’UCID Torino, un desiderio che ha generato nei partecipanti un vivo entusiasmo.

“Nel corso della serata è stato ricordato il padre della Fondazione Cottino, nella persona di Giovanni Cottino, industriale e imprenditore, che negli anni Ottanta è riuscito ad avere tra i 1500 e i 2000 dipendenti, prima di cedere la sua azienda a un gruppo estero. Non avendo figli, Cottino ha lasciato gran parte del proprio patrimonio alla Fondazione – ha ricordato Marco Lazzarino, Presidente di UCID Torino – Abbiamo interloquito con Cristina di Bari, insieme a Giuseppe Dell’Erba, direttore della Fondazione, e a Caterina Soldi, program manager del Campus, che hanno mostrato l’importante lavoro che svolgono per promuovere progetti ad alto impatto sociale. Per noi dell’UCID l’incontro con la Fondazione Cottino è stata una grande opportunità, e il campus Cottino è il manifesto tangibile della visione e della generosità del benefattore Giovanni Cottino, cosiccome dell’impegno e della passione di chi oggi porta avanti la missione della Fondazione che, tra i suoi progetti, ha anche quello di donazione di 5 milioni di euro al Politecnico di Torino, finalizzato alla costruzione di una struttura interna. Durante la serata vi è stata occasione di presentare un libro su Giovanni Cottino, intitolato “Il maestro silenzioso”, scritto da Francesco Antonioli”.

 

Mara Martellotta

 

Morti sul lavoro: il Piemonte entra in “zona rossa”

Secondo i dati dell’Osservatorio SIcurezza Vega

Per individuare le aree più fragili d’Italia sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio Sicurezza Vega elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità.

La zona rossa, quella in cui si trova il Piemonte, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le più elevate a livello nazionale. A fine gennaio 2025, il rischio d’infortunio mortale in regione (2,8 morti per milione di occupati) risulta superiore a quello medio nazionale (2,0).

Per quanto riguarda le incidenze, in regione si scopre che AstiCuneo e Torino si trovano in zona rossa con indici rispettivamente pari a 11,13,8 e a 3,3. Mentre Alessandria, Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli sono in zona bianca, con un’incidenza di mortalità pari a “zero”.

Sia in termini assoluti, sia per infortuni mortali in occasione di lavoro, Torino detiene il primato negativo con 3 vittime, seguono Asti e Cuneo con 1 vittima.

Le Attività Manifatturiere, nel 2025, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (252).

L’INCIDENZA DEGLI INFORTUNI

L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.

LA ZONIZZAZIONE DELL’OSSERVATORIO SICUREZZA E AMBIENTE VEGA

La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:

  • Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale.

  • Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale.

  • Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale.

  • Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale.

“MAG – The farmer fair”: al via a Savigliano

Grande attesa nell’antica cittadina alle porte delle Langhe e “culla dell’industria ferroviaria” per l’apertura della grande “Fiera della meccanizzazione agricola”

Giovedì 13 marzo, ore 11

Savigliano (Cuneo)

L’appuntamento è nel Padiglione Congressi “Inalpi Media Center” dell’“Area Fieristica di Borgo Marene”, in via Alba a Savigliano, dove, giovedì 13 marzoalle ore 11, si terrà l’inaugurazione della 41^ edizione del “MAG – The farmer fair”, la più grande Fiera outdoor della “meccanizzazione agricola” di tutto il Nord-Ovest. Organizzata, come sempre, dalla “Fondazione Ente Manifestazioni” e dalla “Città di Savigliano”, la “Fiera” resterà aperta al pubblico, con ingresso libero e gratuito, fino a domenica 16 marzo, tutti i giorni con orario continuato dalle ore 9 alle 19.

Oltre alla cifra considerevole di 255 espositori presenti su 50mila metri quadrati di area espositiva, il “MAG 2025” propone un ricco calendario di 13 eventi a tema agricolo che si svolgeranno nell’“Inalpi Media Center”, mentre nel “Padiglione Ecotech” troveranno spazio le novità in materia di “efficienza energetica”, “energie rinnovabili” e “tecnologia applicata” all’agricoltura.

Nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 marzo sarà attivo un “servizio navetta” gratuito da Savigliano, Marene e Cavallermaggiore. Tra le novità di quest’anno, anche un “servizio navetta elettrico” gratuito per visitatori ed espositori all’interno dell’area fieristica e la Sala riunioni “Amilcare Merlo”, che ospiterà incontri organizzati in collaborazione con il “Centro Estero per l’Internazionalizzazione” e “Arproma – Associazione Revisori Produttori Macchine Agricole”.

Per info: tel. 0172/712536 o www.fierameccanizzazioneagricola.it

Spiega Andrea Coletti, presidente della “Fondazione Ente Manifestazioni”: “Oggi ‘MAG’ non è soltanto una Fiera, ma un marchio riconosciuto e riconoscibile a livello nazionale, che attrae le migliori aziende ed i principali operatori del settore. Questa 41^ edizione si preannuncia come la più completa in termini di espositori presenti, la più curata nei servizi per il visitatore e la più ricca di contenuti per gli operatori … Il ‘MAG 2025’ nasce su solide premesse, forte del sostegno dei costruttori di macchine agricole, che sicuramente avranno un preciso punto di riferimento per quello che è il loro business. A dimostrarlo è la lunga lista di ben 43 aziende che, soprattutto per ragioni di capienza dell’area fieristica, non hanno potuto trovare spazio e che avremmo voluto, se possibile, ospitare volentieri”.

Da segnalare, tra i “servizi di ristorazione”, anche la presenza di tre “aree food”: il “Padiglione Ristorante” gestito dal “Picchio Rosso Group” e due aree bar gestite da Andrea e Dario Bosio“Cibarti street Food” e “Saloon Golden Star”.

g.m.

Nelle foto: “MAG” immagine di repertorio; Andrea Coletti

Giuseppe Cruciani, Maurizio Scandurra e il “canepardo”: ‘La Zanzara’ a Caramagna Piemonte

 

Sabato 15 marzo al Ristorante ‘Lago dei Salici’ va in scena la presentazione del best-seller ‘Via Crux: contro il politicamente corretto’. Attesi moltissimi ospiti illustri.

Sabato 15 marzo a Caramagna Piemonte (CN) l’appuntamento imperdibile è con un’ospite d’eccezione. Sarà infatti Giuseppe Cruciani il protagonista assoluto della serata-evento presso l’elegante cornice del ‘Lago dei Salici’, rinomato wedding & congress center fra i più ampi e raffinati in Italia nel suo settore. Media partner dell’evento è Radio GRP.

L’ideatore e conduttore de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’, l’iconico programma e podcast radiofonico più ascoltato in Italia, salirà sul palco nel corso di una vivace cena-spettacolo per affrontare al meglio, con il piglio critico, la sagacia e la verve inarrestabile che lo contraddistinguono, la sua crociata culturale “Contro il politicamente corretto”: sottotitolo di ‘Via Crux’, il suo bestseller pubblicato a luglio 2024 da ‘Cairo Editore’ recentemente diventato altresì anche un one-man-show teatrale che registra continui sold-out e apprezzamenti di critica e pubblico crescenti ovunque.

Un’occasione unica per confrontarsi a ruota libera con una delle voci più libere e irriverenti del giornalismo italiano, pronta a smascherare con puntuale precisione tutti gli inganni manifesti e occulti del nostro tempo. Rompendo gli argini, scardinando prospettive, strappando maschere in nome della verità troppo spesso artefatta a fini strumentali proprio con la complicità sfacciata dei mezzi d’informazione.

A dialogare con lui sarà Maurizio Scandurra, giornalista e saggista cattolico che proprio lo stesso Cruciani ha trasformato in uno degli opinionisti ricorrenti de ‘La Zanzara’. Special guest Luca Scazzi con il fidatissimo Canepardo, il dog più famoso di TikTok, entrambi diventati ormai da tempo un vero e proprio fenomeno social diffusissimo e altrettanto ilare che grande successo hanno riscosso anche durante lo scorso Festival di Sanremo a spasso per la cittadina ligure.

Giuseppe Cruciani è la voce degli italiani onesti, che lavorano, producono e difendono il mondo così com’è”, esordisce “Capitan” Giovanni Riggio, amministratore del ‘Lago dei Salici’ (www.lagodeisalici.com). Un giornalista e un intellettuale libero che incarna appieno la voglia di riscatto di un popolo e un Paese stanchi e stufi del giogo di bufale strumentali soltanto ai grandi poteri. Poterlo avere nostro ospite è davvero un onore, per condividere un momento di confronto sul futuro che ci attende tra un concetto e una battuta, fra un pensiero e una risata, in un clima conviviale e sereno”.

Proprio nel 2025 il ‘Lago dei Salici’ celebra il primo trentesimo anniversario dalla fondazione, che dal 1995 l’ha reso una location di primo piano sempre più richiesta e frequentata da ogni parte d’Italia per matrimoni, cerimonie pubbliche e private, set cinematografici e ricorrenze aziendali.

L’incontro a cena con Giuseppe Cruciani vuole essere il battesimo di un anno per noi speciale, con un calendario ricco di iniziative dui primo piano da condividere con chi ci segue da sempre insieme alle grandi figure e personalità del nostro tempo”, chiosa soddisfatto Giovanni Riggio, General Manager del premiato Event Center di Caramagna Piemonte, che alla carriera imprenditoriale affianca anche una passione attoriale verace che l’ha visto parte attiva, oltre che come concorrente in programmi tv di successo quali ‘Forum’ (con Barbara Palombelli), ‘Guess my age’ (con Max Giusti) e ‘Avanti un altro’ (con Paolo Bonolis e Luca Laurenti), anche in svariate pellicole accanto a personaggi del calibro di Antonio Zequila, Enzo Salvi, Denise Richards e Lorenzo Flaherty.

Per informazioni e prenotazioni su cena seduta e menù, tel. 0172 89236, oppure Whatsapp 392 0653237, con possibilità di pernottamento aggiuntivo in hotel per chi ne fa richiesta (a soli 2 km dalla location dell’evento).