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Proseguono le iniziative collegate alla grande mostra dedicata a Tim Burton, aperta fino al 7 aprile prossimo al museo Nazionale del cinema di Torino. In occasione del Carnevale il Museo alla Mole Antonelliana propone un concorso dedicato ai fan di Tim Burton.
Dal 7 al 13 febbraio i visitatori troveranno all’interno del percorso di mostra una postazione allestita come un ‘Dance corner’ con faretti e fondale dedicati. Chi lo desidera potrà sfruttare lo spazio per ricreare, con un video, la celebre coreografia di ballo di mercoledì Addams, diventata virale sui social con la canzone dei The Cramps- Goo to muck.
Il concorso avrà luogo sulle pagine social del Museo Nazionale del Cinema e le cinque performance che avranno più like verranno premiate con una box esclusiva contenente una selezione del merchandising della mostra e il più votato riceverà una vip card della durata di un anno che darà accesso gratuito agli spazi del museo e al Cinema Massimo.
“Carnevale è l’occasione perfetta per dare ai nostri visitatori la possibilità di cimentarsi con il ballo di mercoledì, diventato uno dei trend più famosi sui social- sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del cinema. In questi mesi molte delle oltre 280 mila persone che hanno visitato la mostra di Tim Burton erano vestite come i suoi personaggi. Abbiamo quindi pensato alla possibilità di ricreare questo Dance corner che avrebbe dato l’opportunità a tutti di sentirsi per un minuto Mercoledì Addams. Questa è anche la magia del mondo di Tim Burton!”.
Mara Martellotta
IL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SARÀ COMUNQUE GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:
Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.
Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.
Per maggiori dettagli sulle motivazioni dello sciopero, clicca qui.
Nel 2023 + 15% di carte Postepay evolution emesse in provincia
Torino, 23 gennaio 2024 – Poste Italiane si conferma leader nei pagamenti in provincia di Torino grazie al successo di Postepay Evolution, la carta prepagata con Iban che ha rapidamente conquistato l’apprezzamento degli italiani. In provincia di Torino il numero di carte emesse nel 2023 è cresciuto del 15% rispetto all’anno precedente per un totale complessivo di oltre 24 mila carte Postepay Evolution in circolazione. In Italia le carte Postepay Evolution utilizzate su tutto il territorio nazionale sono 10 milioni con più di 500 milioni di transazioni e-commerce mentre sono 30 milioni le carte Postepay.
La carta prepagata Postepay Evolution ha l’enorme vantaggio di essere dotata di Iban. Ciò consente di rispondere alle esigenze di chi ha bisogno di uno strumento completo, per operazioni di pagamento in sicurezza e per ricevere e disporre bonifici, accreditare lo stipendio o la pensione. Uno strumento innovativo e flessibile per eseguire pagamenti e transazioni in modo semplice e sicuro, favorendo lo sviluppo dell’e-commerce anche in provincia di Torino.
Poste Italiane, azienda guidata dall’AD Matteo Del Fante, svolge un ruolo chiave nel processo di trasformazione dell’ecosistema dei pagamenti digitali supportando il percorso di inclusione digitale del Paese e accompagnando dunque i cittadini di Torino verso nuovi sistemi di pagamento innovativi, facili, veloci, mantenendo sempre al centro la sicurezza. Questo percorso di innovazione ha permesso a Postepay di raggiungere una posizione di leadership nel mercato dei pagamenti digitali, lanciando soluzioni sempre più evolute e sicure.
Per conoscere tutti i prodotti disponibili e le loro caratteristiche è possibile consultare il sito https://postepay.poste.it/.
La Pubblica Assistenza Anpas Croce Verde di Pinerolo è sede accreditata per accogliere ragazze e ragazzi fra i 18 e 28 anni per svolgere il servizio civile universale.
La Croce Verde Pinerolo mette a disposizione otto posti nell’ambito dei servizi di tipo socio sanitario, educativo e di promozione culturale.
La durata del servizio è di 12 mesi. Alle volontarie e ai volontari in servizio civile spetta un compenso mensile di 507,30 euro per un impegno settimanale di 25 ore.
Il servizio civile è una scelta consapevole: impegnarsi per la propria comunità e, contemporaneamente, fare un’esperienza di formazione e di vita indimenticabile. Ragazze e ragazzi in servizio civile acquisiranno le competenze necessarie a saper riconoscere e affrontare il disagio, le specifiche esigenze sanitarie e i bisogni delle persone in maggiore difficoltà.
Si tratta di una crescita formativa, personale e professionale.
Nello specifico, si può scegliere fra due progetti, quello sociale “Il sorriso nelle mani 2023” o quello dedicato all’educazione “Direzione benessere 2023”.
La domanda di servizio civile va fatta esclusivamente on line su piattaforma del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale: https://domandaonline.serviziocivile.it entro le ore 14.00 del 15 febbraio 2024.
Il progetto sociale prevede lo svolgimento di servizi di accompagnamento sia su pulmini sia su autoambulanze a favore di quelle persone che devono effettuare visite o terapie come dialisi, trasporti interospedalieri, essere dimesse da ospedali o case di cura, frequentare centri diurni di socializzazione o riabilitazione. Il progetto educazione ha il fine di divulgare tra gli studenti delle scuole superiori e tra la cittadinanza la cultura del volontariato assistenziale e del primo soccorso nonché promuovere stili di vita più sani e salutari.
I volontari e le volontarie in servizio civile svolgeranno specifico corso, incentrato su tecniche di traporto socio-assistenziale e relazione di aiuto, che consentirà loro di ricevere l’abilitazione al trasporto infermi riconosciuta dalla Regione Piemonte e spendibile ai fini di una eventuale futura esperienza professionale in campo sanitario.
Per maggiori informazioni contattare la Croce Verde Pinerolo in via Saluzzo, 68 a Pinerolo, telefono 0121 321988, email info@croceverdepinerolo.org. Per orientare le ragazze e i ragazzi nella scelta dei progetti di servizio civile e negli adempimenti richiesti, Anpas Piemonte ha predisposto un sito web dedicato: http://serviziocivile.anpas.piemonte.it/.
Il docente del Dipartimento Energia “Galileo Ferraris” guiderà l’Ateno fino al 2030 Ha vinto al secondo turno superando Juan Carlos De Martin
Sarà Stefano Paolo Corgnati a guidare il Politecnico di Torino per i prossimi sei anni; con 598,74 voti equivalenti espressi – che superano la maggioranza assoluta dei voti equivalenti esprimibili come prevede lo Statuto dell’Ateneo – è stato eletto al secondo turno di votazioni, superando Juan Carlos De Martin (251,27 voti equivalenti espressi), l’unico altro candidato dopo il ritiro di Paolo Fino in seguito ai risultati del primo turno elettorale.
Le urne sono state aperte dalle ore 9 alle ore 18.30 in tre seggi (due nella sede centrale di Corso Duca degli Abruzzi e uno al Castello del Valentino); le operazioni si sono svolte avvalendosi del sistema di voto elettronico Eligo. La percentuale dei voti equivalenti espressi in questa seconda tornata è stata del 77,11%
Corgnati, classe 1973, laureato con lode in Ingegneria Meccanica e Dottore di Ricerca in Energetica, è Professore Ordinario di Fisica Tecnica Ambientale presso il Dipartimento Energia “Galileo Ferraris” (gruppo di ricerca TEBE) del Politecnico.
Già membro del Consiglio di Amministrazione, è stato Vice Rettore alla Ricerca con il Rettore Gilli, ruolo poi confermato nel 2018 dal Rettore Saracco, con cambio di delega nel 2021 alle Politiche Interne e Presidente della Delegazione di Parte Datoriale sul tavolo di Trattativa Sindacale; ha inoltre coordinato la Commissione Centri Interdipartimentali, quella Contratti-Accordi-Enti Partecipati e quella Regolamenti. Relativamente alle iniziative di Ateneo, già nel Comitato Esecutivo dell’Energy Centre e nell’Advisory Board del China Centre, è membro del Comitato Scientifico del Energy Security and Transition Lab.
Corgnati ha inoltre un’esperienza amministrativa come Sindaco del Comune di Livorno Ferraris (VC) per due mandati, dal 2013 al 2023, e ha ricoperto numerosi incarichi in Fondazione LINKS (di Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo), Center for Circular Economy in Coffee (promosso da Fondazione Lavazza), Fondazione Centro Studi sul Federalismo di Compagnia di San Paolo, Consorzio Copernicus Academy e Consorzio UNIVER.
Svolge gli insegnamenti di fisica tecnica e progettazione energetica degli edifici ed è autore di oltre 450 pubblicazioni scientifiche e tecniche sui temi del comfort e della qualità ambientale indoor, degli edifici ad alta prestazione energetica e a energia zero, dei sistemi energetici per gli edifici e dell’effetto del comportamento degli utenti sui consumi degli edifici, sviluppate attraverso collaborazioni con numerose Università straniere, anche nell’ambito delle attività della International Energy Agency. Con riferimento alle attività associative di settore, è stato membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana sul Condizionamento dell’Aria AICARR dal 2008 al 2013 e ha svolto diversi incarichi, tra cui quello di Presidente in REHVA (Federazione Europea sul Condizionamento dell’Aria) con sede a Bruxelles.
Durate il Governo presieduto da Mario Draghi, è stato nominato membro del gruppo degli esperti della Struttura per la Transizione Ecologica della Mobilità e delle Infrastrutture (STEMI) a supporto del Ministero della Mobilità e delle Infrastrutture Sostenibili.
“Fame – Saranno famosi” all’Alfieri, sino a domenica 28 gennaio
Fuori, le immagini dei panorami di New York, le case antiche e la selva di grattacieli, i parchi e gli alberi dalle foglie rossastre, le nubi che trascorrono veloci, il Chrysler sullo sfondo e la neve che scende e che imbianca; al di qua della vetrata, nelle aule della famosa quanto esclusiva scuola di Performing Arts, un gruppo di ragazzi tutti giovanissimi – con loro gli insegnanti, qualcuno con il desiderio di confessarsi dolorosamente a se stesso e agli altri -, grinta fatica sudore e lacrime, la passione e la voglia di affermazione, la speranza in un futuro di soddisfazioni e di emozioni sempre vive e autentiche, le prove di ogni giorno che non risparmiano nessuno, in cui nessuno ha il successo in tasca, c’è chi dopo quattro anni di corsi taglia il traguardo e chi cade, come un angelo spezzato, vittima delle disillusioni e della spirale di una droga che finisce per avvolgerlo completamente. Quattro anni che sono l’ossatura temporale e le epoche difficili di “Fame – Saranno famosi”, all’inizio degli anni Ottanta film di culto diretto da Alan Parker, un successo di personaggi, di dialoghi e di canzoni soprattutto (tra tutte, “Fame” e “Out Here in My Own”), il ritratto di quell’”american dream” capace di coinvolgere tutti quanti, la voglia di riversarsi nelle strade per trasmettere un sogno.
Poi arrivò la serie televisiva, lunga 136 episodi, che raggruppò pubblico ad oltranza davanti ai canali televisivi, serali e pomeridiani, poi il musical che definì quei successi ai quattro angoli del mondo. Oggi Fabrizio Di Fiore Entertainment, con la compagnia Roma City Musical, con il concretizzarsi del sogno di un impresario ispirato, produce una versione in cui si pensa in grande, si realizza in grande e si mostra in grande, con un debutto torinese – grandioso e applauditissimo, partecipato di emozioni e di risate, ritmato negli applausi, siglato con molte chiamate al termine – che non può essere altro che il biglietto da visita di un lungo percorso che accompagnerà la compagnia attraverso varie piazze italiane fino al termine della stagione. La versione vista all’Alfieri è firmata da Luciano Cannito, una macchina da guerra (immaginiamo, senza dubbi) che firma la traduzione e il riadattamento del libretto originale di José Fernandez e le liriche di Jacques Lévy (una attualizzazione che non guasta, il punto più alto oggi è Meryl Streep e l’immagine clou è quella di Brad Pitt, gli accadimenti sono altri rispetto a quelli di quattro decenni fa), che costruisce coreografie capaci di sfoderare un ritmo trascinante come di rado ci si imbatte su di un palcoscenico e una regia che mette a fuoco i personaggi, ognuno dei ragazzi e degli adulti, ognuno con i tanti sentimenti che lo attraversano e che sa sempre mettere in primo piano l’idea del gruppo, dello sforzo comune, dello spirito di squadra. Ognuno con la propria storia, chi s’innamora sognando i grandi testi di Cechov e di Shakespeare, chi non vede certo un ostacolo per un avvenire di ballerina qualche chilo di troppo, chi trasmette a tutti gli altri un mare di allegria (nascondendo a se stesso una traccia di insicurezza, forse), chi mostra una ribellione che tende ad accusare una vita solitaria e difficile, una famiglia sull’orlo della distruzione, come il “povero negro sempre da aiutare”.
Un’edizione di successo, dicevamo, a cui concorrono le scene di Italo Grassi (c’è anche un doveroso posto lassù in alto, per due postazioni, per la batteria spericolata di Paola Caridi su un lato del palcoscenico e per la chitarra di Alberto Gandin e il pianoforte di Giulio Decembrini sull’altro) e i costumi di Veronica Iozzi (bellissimi quelli finali bianco/argento che arieggiavano quelli del “Chorus Line” cinematografico di Attenborough). Gli insegnanti hanno i visi e la professionalità di Lorenza Mario, di Garrison Rochelle, di Stefano Bontempi e di Barbara Cola che con la sua personalissima quanto incisiva Miss Sherman, preside dell’istituto, si ritaglia un angolo di autentiche emozioni largamente apprezzate dal pubblico. Le emozioni, il duro lavoro, i successi e le sconfitte, il senso della competizione, le lacerazioni non rimarginabili, la fatica e la dedizione di ogni sera, la comunicazione sincera verso chi sceglie di uscire di casa e ha tutto il diritto di assistere a un qualcosa di bello che assomigli a un rito, tutto questo incrocia la bravura e per molti già la maturità di un gruppo di ragazzi scelti tra i tantissimi che si sono presentati ai provini. Mi è piaciuta la sicurezza interpretativa di Flavio Gismondi (Nick, già alle spalle qualche stagione di televisione e teatro) e la naturale sincerità e la voce di Ginevra De Soller (e mi auguro che di lei sentiremo ancora parlare), l’estensione vocale e la simpatia di Michelle Perera (Mabel), anche la sfrontatezza acerba di Raymond Ogbogbo (qui Tyrone, il Leroy Johnson del film), che dovrebbe credere di più nel proprio personaggio, fatto di tanti chiaroscuri, interiorizzarlo maggiormente e non affidarlo troppo alla fisicità; la splendida voce e la approfondita interpretazione della Carmen di Alice Borghetti, in uno spazio tutto suo. Davvero brava, convincente. Con loro i compagni Alfredo Simeone, Giuseppe Menozzi, Greta Arditi, Arianna Massobrio e Claudio Carlucci. Serata da memorizzare, un successo (assicurato) da saggiare per le repliche che termineranno domenica 28 gennaio.
Elio Rabbione
Nelle immagini: alcuni momenti dello spettacolo nelle foto di Valerio Polverari.
Oggi una donna è stata trovata senza vita nel suo appartamento in via Spontini, in Barriera di Milano, a Torino. Il marito è stato soccorso nella stessa abitazione ed è stato ricoverato in ospedale. I due sarebbero vittime di una intossicazione da gas. Con i sanitari sono intervenuti i vigili del fuoco del nucleo Nbcr e la polizia di Stato per le indagini.
Una iniziativa del consigliere regionale Gavazza. Leggi l’articolo ↘️