ilTorinese

Ok dalla Regione al dimensionamento scolastico

Sono 7 le istituzioni scolastiche che saranno dimensionate nell’anno 2024/25.

Il Piano regionale di programmazione e dimensionamento della rete scolastica ha ottenuto oggi parere favorevole a maggioranza dalla sesta Commissione presieduta da Davide Nicco: la delibera accoglie le richieste dei territori di rinviare il raggiungimento di 19 dimensionamenti previsto per questo anno scolastico dal decreto ministeriale, fermo restando comunque l’obiettivo regionale di riduzione di 29 istituzioni in tutto al termine della programmazione 2026/27.

Come ha spiegato l’assessore Elena Chiorino, si tratta di un dimensionamento articolato in un arco temporale triennale, che dovrebbe consentire ai territori di prefigurare accorpamenti più stabili e motivati in relazione all’andamento delle nascite, alle dinamiche connesse ai flussi migratori, e al nuovo assetto dovuto al superamento del numero minimo di alunni per autonomia, e alla Regione di procedere a una pianificazione più adeguata alle esigenze di tutto il territorio.

Le riduzioni previste per i prossimi anni sono di 10 istituzioni nel 2025/26 e 12 nel 2026/27.

Il  piano prevede anche per il prossimo anno scolastico la deroga per il mantenimento di circa 380 istituti in territori montani e marginali.

La Commissione ha dato via libera anche alla delibera sulla programmazione dell’offerta formativa, che recepisce le proposte inserite nei Piani approvati dalle Province e dalla Città metropolitana di Torino. Tra le novità da segnalare il nuovo percorso di liceo scientifico al Liceo Massimo d’Azeglio di Torino.

Scadenze fiscali di gennaio: cosa c’è da ricordare

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

È ricco il calendario degli appuntamenti col Fisco di gennaio 2024: dal versamento dei contributi Iva, Irpef e Inps agli obblighi per i sostituti d’imposta, dal canone Rai agli adempimenti per colf e badanti. Anno nuovo, nuovi adempimenti tributari: le scadenze fiscali di gennaio 2024 presentano un calendario ricco di appuntamenti importanti, sia per i privati cittadini che per le aziende. Meglio tenerli a mente così da evitare di incorrere in sanzioni. Di seguito le principali scadenze di gennaio.

Entro il 10 gennaio 2024 i datori di lavoro devono versare i contributi per colf, babysitter e badanti in adempimento all’obbligo di versamento trimestrale. A gennaio vanno dunque versati i contributi per i tre mesi precedenti. Gli interessati dovrebbero avere già ricevuto l’apposito avviso di pagamento con il relativo importo tramite il sistema PagoPa, come avviene ormai dal 2020.

Si ricorda che l’esonero contributi Inps 2021 si applica anche nel 2022 alle lavoratrici madri impiegate nel settore domestico.

Il 16 gennaio tocca a impresari e banche. La scadenza fiscale di questo giorno riguarda la tassa sugli intrattenimenti (in merito agli introiti derivanti da determinate attività relative allo spettacolo e ai giochi) e la Tobin Tax che riguarda banche, società e soggetti legati alle transazioni finanziarie. Il pagamento si effettua tramite modello F24 secondo le modalità telematiche indicate dall’Agenzia delle Entrate.

Giorno 16 gennaio 2024 è una data cruciale anche per altre categorie: i sostituti d’imposta devono procedere al versamento delle ritenute di dicembre 2023 tramite modello F24 con modalità telematiche. Sono investiti dall’obbligo una serie di categorie, fra le quali Spa, Srl, società di capitali, enti commerciali, cooperative, istituti di credito, società e enti senza attività commerciale.

Devono versare l’Iva per il mese precedente anche lavoratori autonomi, professionisti con partita Iva, artigiani e commercianti, società di persone e società di capitali.

Il 16 gennaio è anche l’ultimo giorno che i sostituti d’imposta hanno a disposizione per comunicare l’intenzione di prestare assistenza fiscale nell’anno 2024 a dipendenti e pensionati.

Entro il 31 gennaio 2024 i cittadini che ricadono in una condizione particolare devono pagare il canone Rai tramite modello F24. Il canone TV 2024 può essere pagato in unica soluzione o a rate (con due pagamenti semestrali oppure con quattro rate trimestrali).

Qualunque sia la scelta, la prima scadenza cade sempre di giorno 31 gennaio. Attenzione: il canone Rai viene di norma pagato tramite addebito diretto nella bolletta elettrica. Come spiega l’Agenzia delle Entrate, la scadenza del 31 gennaio riguarda esclusivamente il caso in cui “nessun componente della famiglia anagrafica, tenuta al versamento del canone, è titolare di contratto elettrico di tipo domestico residenziale”.

La scadenza fiscale del 31 gennaio riguarda anche chi voglia chiedere l’esonero dal canone Rai. L’Agenzia specifica che “sono esonerati dal pagamento del canone gli ultrasettantacinquenni con reddito non superiore a 8.000 euro, i diplomatici e militari stranieri e coloro che non detengono un apparecchio televisivo”. La dichiarazione vale per l’anno in corso e può essere presentata sul sito dell’Agenzia dell’entrate o tramite Caf e professionisti abilitati.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Controlli a Porta Nuova: 127 identificati, un arresto

Continuano con regolarità i servizi di controllo del territorio svolti dalla Polizia di Stato. L’altro pomeriggio personale del Commissariato di P.S. San Secondo, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, delle unità cinofile, di personale della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, ha concentrato la propria attività nell’area di via Sacchi e nella stazione ferroviaria di Porta Nuova, anche con la collaborazione della Polfer.

Sono stati sottoposti a controllo 4 locali pubblici, identificate 127 persone, controllati una quindicina di veicoli, due dei quali sono stati sanzionati per violazioni del Codice della Strada. Inoltre, sono anche stati effettuati dei controlli nella aree dove insistono quelle fermate del trasporto pubblico cittadino maggiormente a rischio.

Proprio in corrispondenza della fermata del tram della linea 4 di via Sacchi, altezza Porta Nuova, i poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine hanno arrestato un cittadino marocchino di 19 anni. Il giovane,  colpito da avviso orale del Questore e dall’obbligo di dimora presso il proprio domicilio, aveva infatti tentato di rapinare dell’orologio, in concorso con un altro soggetto dileguatosi,  un minorenne appena sceso dal tram.

Infine, a un secondo cittadino straniero è stato contestata una sanzione amministrativa, in quanto sorpreso con alcuni grammi di hashish.

Mauro Raffini. “… RIDERS sfrecciano via veloci…”

In mostra, all’“Ufficio Pastorale Migranti” di Torino, i nitidi scatti del torinese “fotografo degli ultimi”

Fino a fine dicembre

Ho conosciuto l’“Arte Fotografica” (tutto maiuscolo, per lui è giusto così!) del fotografo – fotoreporter torinese (ma di origini cuneesi) Mauro Raffini, nel giugno del 2019, in occasione della sua mostra “Gli Invisibili”, dedicata al largo e sempre più eterogeneo e prolificante popolo dei “senza fissa dimora”. Ospitata nel “Palazzo di Giustizia” di Torino, (sede scelta casualmente o con chiari, ben precisi intenti?), la rassegna ti scaraventava addosso immagini di solitarie esistenze (dis)umane, perse per strade popolate di sguardi assenti, impietosi se non infastiditi, che parevano fare a pugni, oppure a bella posta proporsi in tutta la loro bruciante verità, in quel “Tempio di Giustizia e Legalità” dove a tutti, anche a loro ai “clochard”, fosse possibile urlare, non inascoltati, il diritto a uno straccio di vita vivibile e tollerata dal resto del mondo. Da quella mostra, ricordo di essere uscito fortemente impressionato con addosso e nel profondo l’immagine dei soggetti – autentici pugni nello stomaco – proposti da Mauro. Con lui non ci siamo ancora conosciuti di persona, solo alcune telefonate – anche con la figlia Sandra che ne segue amorevolmente il lavoro – ma mi sento di condividerne in toto una concorde solidale identità di pensieri e valori. Quell’attenzione spontanea per i “sommersi” (di leviana memoria), per gli “ultimi” ignorati, nella carne e nello spirito, dal mondo che li circonda e non li vede. “Invisibili”, appunto. E su questo persistente “filo rosso” (che da anni lo imprigiona e lo incatena senza alcuna soluzione di continuità) si muove anche la recente rassegna dedicata da Mauro ai “Riders” o, per dirla in modo tutto nostro, ai “Ciclofattorini”. Ospitata, fino a fine dicembre, all’“Ufficio Pastorale Migranti” di via Cottolengo e realizzata con il contributo della “Confraternita di San Rocco” e con “A.M.M.I. – Associazione Multietnica Mediatiatori Culturali”, la mostra partecipa al progetto europeo “DIGNITY FIRM” di “Fieri” (“Forum Italiano Europeo Ricerche Immigrazione”) ed è collegata all’iniziativa “RIDERS ON THE STORM” organizzata da “NIdiL CGIL Torino” per lanciare il progetto della prima “Cassa di Mutua Solidarietà” dedicata ai “Riders”.  Cinquanta sono gli scatti a colori presentati in via Cottolengo e realizzati, i primi, in piena pandemia a Torino (periodo giocoforza di grande lavoro per queste “schegge impazzite”, sempre in moto veloce di giorno e di notte al passo di un “algoritmo” che ne determina spostamenti, orari e secondi), poi seguiti da altri nel 2022 sempre a Torino e  nel 2023 a Nizza. Mestiere da uomini soprattutto (fra i 30 e i 50 anni, per il 70%), poche le donne, Torino, secondo recenti dati statistici, é la prima città in Italia a sperimentarne l’utilizzo, e la seconda in Europa, dopo Londra.

Immigrati in larga percentuale, “sono pakistani, bengalesi, afgani, marocchini, nigeriani, senegalesi … apparentemente – spiega Raffini – persone come noi, ma in realtà pedine di un sistema in cui tutto corre e innesca la modalità del ‘tutto subito’”. Secondo dati CGIL, sono circa 3mila i “Riders” operanti nella provincia torinese, quasi tutti inquadrati come “lavoratori autonomi”, con tutte le inevitabili penalità e lo sfruttamento annesso e connesso; il loro stipendio medio (condizionato dal numero di consegne e dai chilometri percorsi) è di circa 600 euro netti al mese per un compenso orario di sei euro. Eppure, dietro storie che sono racconti di bieco vergognoso sfruttamento, di disperazione, miseria, viaggi miracolosi via mare, lontananza da parenti amici e luoghi del cuore, li vediamo pur anche sorridere, apparentemente felici di quel “quasi niente” che la nostra società regala loro. Le foto di Mauro sono allora potenti megafoni che vogliono risvegliare coscienze e cancellare spudorate menzogne per dare, ancora una volta, voce a chi voce non ha. O ha smesso di urlare al vento quel “ci siamo anche noi” ignorato dai più. E soprattutto da chi, forte di consegne politiche anche importanti, dovrebbe fermarsi un attimo e guardarli negli occhi. Con occhi sinceri e pietosi. Difficili oggi da trovarsi. Scrive bene Anna Ciuban, vicepresidente “A.M.M.I.”: “Il lavoro da rider è una delle innumerevoli fotografie di denuncia sociale, un grido di aiuto alle porte senza orecchie, un segnale che l’inclusione è un percorso in entrambi i sensi. Loro stanno camminando verso di noi. E noi …?”

Gianni Milani

Mauro Raffini. “ … RIDERS sfrecciano via veloci …”

Ufficio Pastorale Migranti, via Cottolengo 22, Torino; tel. 011/2462092 o www.upmtorino.it

Fino a fine dicembre

Orari: dal lun. al ven. 8,30/13 e14/15

Nelle foto: alcuni scatti esposti in mostra a firma di Mauro Raffini

Industria, mercato del lavoro dinamico in Piemonte. Ma l’automotive cala

 SCENARI OCCUPAZIONALI

Il mercato del lavoro si conferma molto dinamico e in crescita, nella manifattura garantita maggiore stabilità occupazionale. Tessile, Itc, industrie alimentati e trasporti i comparti con più richiesta

 

In Piemonte il mercato del lavoro è molto dinamico e in costante crescita. È quanto emerge dalla seconda edizione di ‘Piemonte Industria 2023: scenari occupazionali’, realizzato da Confindustria Piemonte, Regione Piemonte, Ires Piemonte e l’Agenzia Piemonte Lavoro e presentato nell’ambito di ‘Io Lavoro’ al Lingotto Fiere di Torino. Complessivamente a livello regionale sono state registrate in totale 777.806 attivazioni di contratti di lavoro dipendente, il dato più alto dal 2017. Il saldo tra attivazioni e cessazioni di contratti nel 2022 è in crescita rispetto all’anno precedente, ma rimane invece al di sotto dei valori del 2017 e del 2018. Ciò è dovuto a una rapida crescita delle cessazioni, le quali raggiungono a loro volta nel 2022 il picco degli ultimi sei anni.

Costruiamo un futuro certo per i nostri giovani con la formazione-lavoro e diamo alla nostra Regione competenze specializzate, pronte ad entrare nel mondo del lavoro, favorendo la competitività del tessuto industriale. Con le Academy di filiera il Piemonte, terra di manifattura e di eccellenza, offre uno strumento innovativo in più per formare e inserire velocemente nel mondo del lavoro professionisti qualificati, capaci di valorizzare proprio quelle nostre eccellenze che costituiscono quel Made in Italy che il mondo ci invidia” commenta Elena Chiorino, assessrore all’Istruzione e Merito, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario della Regione Piemonte.

L’indagine ‘Scenari occupazionali’ analizza nel dettaglio l’andamento degli undici settori principali dell’economia piemontese: Trasporti e logistica; Fabbricazione e riparazione di apparecchiature e macchinari; Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo; ICT; Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco; Fabbricazione di mezzi di trasporto; Chimica e gomma-plastica; Industrie tessili, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle; Altra industria; Public utilities; Legno, carta, stampa. In questi settori, il totale delle attivazioni lavorative nel 2022 è risultato in crescita del 6,1% rispetto al 2021. Dall’analisi emerge come la manifattura possa garantire rapporti di lavoro più stabili, un dato che potrebbe però anche indicare un declino del settore.

Fatto cento il totale degli undici settori analizzati, emerge una crescita delle Unita lavoro/anno (Ula) del 42,7% nel Tessile, abbigliamento, e articoli in pelle, Ict (+35%), Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco a +15,5% e nei trasporti e logistica a +11%. In termini assoluti nel saldo attivazioni/cessazioni risultato in crescita 10 settori su 11 dell’analisi, cala solo il settore fabbricazione di mezzi di trasporto con un -1.218. Se si amplia lo sguardo al periodo 2017-2022, relativamente alla variazione percentuale di attivazioni, sono solo 4 i settori in crescita: public utilities, Itc, Altra Industria e Trasporti e logistica. Calano gli altri 7 settori, con un picco negativo di -29,7% per chimica e gomma plastica e -25,1% per la fabbricazione di mezzi di trasporto.

Le figure professionali più ricercate nel 2022 per le cosiddette qualifiche alte, sono state: programmatore informatico, sviluppatore di software, analisti e progettisti di software, tecnico commerciale e consulente aziendale. Nelle qualifiche intermedie, si cercano soprattutto impiegati amministrativi, addetti ai magazzini, addetti alla logistica, riparatori e manutentori. Nelle qualifiche basse, si cercano soprattutto conduttori di macchine utensili, personale non qualificato, conduttori di mezzi pesanti.

livello provinciale si osserva che quasi la metà esatta delle Ula (50,4%) riguarda la Città Metropolitana di Torino. Sono però altre le provincie dove la manifattura cresce maggiormente. Su tutte, svetta Biella, che mostra una crescita del 33,0% delle Ula rispetto al 2021. La crescita, in ogni caso, rimane nettamente positiva su ogni provincia, con l’eccezione del Verbano Cusio Ossola che subisce un netto calo che è anche la provincia piemontese dove, in generale, si riscontrano meno assunzioni nel settore manifatturiero. In termini di flussi di attivazioni contrattuali e relativi saldi assunzioni/cessazioni, solo la provincia di Asti chiude il 2022 leggermente negativa.

I dati evidenziano che il capitale umano si dimostra sempre più la vera risorsa strategica per le imprese e che il ricambio generazionale è uno dei temi che emerge come impatto rilevante nelle prospettive delle aziende: la stima degli occupati over 60 nel biennio 2019-2020, nei settori analizzati è del 27,8%.

 

Teenage Dream Party, “festa anni 2000” al Teatro Concordia

Ecco la “nuova” Galleria Subalpina dopo il restyling

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I lavori di restyling e riqualificazione della Galleria Subalpina – iconico edificio storico situato strategicamente tra piazza Castello, via Cesare Battisti e piazza Carlo Alberto e in prossimità delle vie dello shopping più rinomate – sono terminati in questi giorni. La Galleria, punto di riferimento per il ‘lifestyle’ torinese e crocevia di cultura, moda e intrattenimento, nel corso di quest’anno

è stata oggetto di diverse attività di rinnovamento volte a valorizzarne la sua unicità e autenticità.

Nel dettaglio sono stati restaurati i marmi e i bassorilievi; valorizzate le fioriere; posati nuovi arredi per i dehors e nuove panche a uso pubblico e, inoltre, sono state sostituitele lampade con nuovi elementi a risparmio energetico.

“L’impatto visivo della Galleria Subalpina consente di apprezzare quanto è stato realizzato in termini di abbellimento e restauro nel rispetto della storicità e tradizione del luogo, pur
essendo stati introdotti interessanti aspetti innovativi – ha affermato l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino -. Tutto è peraltro avvenuto coerentemente nelle tempistiche annunciate dalla proprietà l’estate scorsa. Questo magnifico salotto torinese diventerà sempre più meta di turisti e luogo di ritrovo per chi vorrà gustare uno splendido angolo di vera torinesità: e le attività commerciali lì presenti non potranno che averne giovamento”.

“Siamo entusiasti di annunciare la fine delle attività di ristrutturazione della Galleria Subalpina di Torino. Da sempre Reale Compagnia Italiana è attiva nella valorizzazione
dell’immobile e l’impegno nei recenti lavori ne è un chiaro esempio – ha dichiarato Matteo Mascardi di Reale Compagnia Italiana -. Con i nostri partner, abbiamo ultimato il progetto di restyling con l’obiettivo di mettere in risalto l’unicità, l’essenza e l’autenticità di questo vero e proprio simbolo di Torino, a beneficio degli affittuari e dell’intera cittadinanza. È stato un piacere ospitare l’assessore Chiavarino, con cui abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione e reciprocità. Noi di Reale Compagnia Italiana continueremo a lavorare per Galleria Subalpina, preservandone il retaggio storico e accrescendone il prestigio futuro”.

Info: www.galleriasubalpina.it

Sfida verità! Torino-Udinese

Sabato 23 dicembre ore 15
17esima giornata serie A

Il campionato di Serie A è arrivato alla diciassettesima giornata,quest’anno niente sosta natalizia,bisogna correre perché in estate si disputeranno i campionati Europei in Germania.Allo stadio Olimpico Grande Torino ci sarà la sfida verità fra i padroni di casa del Toro e la formazione bianconera dell’Udinese di Cioffi.Il Toro cerca i tre punti per l’Europa,i friulani per salvarsi Partendo dagli ospiti, i bianconeri di Udine sono andati a un passo dalla seconda vittoria in campionato ma si sono fatti rimontare i due gol di vantaggio in casa contro il Sassuolo, complice anche l’espulsione subita da Payero. Dall’altra parte, i granata sono reduci dal successo di misura contro l’Empoli che ha dato entusiasmo alla formazione di Juric non lontana da un piazzamento europeo.
Formazioni
TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Tameze, Buongiorno, Rodriguez;Soppy, Ilic,Ricci, Vojvoda; Vlasic; Zapata, Sanabria.

UDINESE (3-5-2): Silvestri; Perez, Kabasele, Ferreira; Ebosele, Samardzic, Walace, Pereyra, Zemura; Thauvin, Lucca.

Enzo Grassano

Torino-Caselle-Ceres, fine lavori. Pronto il collegamento diretto tra il centro della città e l’aeroporto

Un’opera attesa da anni. Sono terminati i lavori per la nuova ferrovia Torino-Caselle-Ceres e il servizio di collegamento diretto tra il centro della città, l’aeroporto e le valli di Lanzo, che sarà inaugurata il 19 gennaio con l’avvio del servizio passeggeri nel fine settimana del 20 e 21 gennaio.

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo hanno effettuato oggi un sopralluogo alla stazione Corso Grosseto, nuova fermata della linea tra Torino e Ceres, insieme a Daniele Mari, responsabile Direzione Infrastrutture Piemonte di Rfi, i rappresentanti di Gtt, Scr e della azienda che ha eseguito i lavori.

Durante la visita, il presidente, l’assessore e il sindaco hanno verificato la conclusione del cantiere. L’8 gennaio la Prefettura di Torino, insieme ai Comuni, ha previsto un’esercitazione propedeutica ai viaggi di prova in vista dell’avvio dei servizi commerciali.

I lavori hanno riguardato la realizzazione della nuova galleria di oltre 3 chilometri, costruita a doppio binario a partire dalla stazione Rebaudengo Fossata, sotto Parco Sempione, sotto corso Grosseto e sotto largo Grosseto ove la nuova tratta si immette sulla linea storica. Oltre alla nuova fermata Corso Grosseto, realizzata in corrispondenza dell’area del mercato rionale di via Lulli, sono state completate le opere di ammodernamento del tratto di galleria storica in direzione Venaria Reale e della Fermata Rigola Stadio, che renderanno possibile raggiungere l’Allianz Stadium e la Reggia di Venaria in treno direttamente dal centro della città.

Il costo complessivo dell’intervento è stato di 230 milioni di euro, a cui ha contribuito in maniera rilevante la Regione, che ha integrato con risorse proprie – oltre 33 milioni di euro – lo stanziamento iniziale cresciuto negli anni a causa dei rincari delle materie prime e delle più recenti normative sulla sicurezza, che hanno reso necessari ulteriori interventi sui binari per rendere maggiormente efficiente e stabile la connessione con la linea storica.

Il progetto era stato approvato nel 2012 e i lavori sono stati appaltati nel 2017 da Scr, la società di committenza regionale, ed eseguiti dall’associazione temporanea d’impresa Itinera spa e Consorzio Integra con il coinvolgimento di 2,700 operai e 90 imprese.

Nei giorni scorsi l’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria ha rilasciato le autorizzazioni necessarie per la messa in esercizio della linea che sarà gestita da Rfi, dopo il passaggio della rete da Gtt a Rfi approvata nelle scorse settimane e attivo dal 1° gennaio senza alcun contraccolpo occupazionale per 110 operatori impegnati sulla linea che vengono trasferiti da Gtt a Rfi.

«Finalmente si completa un’opera che Torino, il Ciriacese e le Valli di Lanzo attendono da molto tempo e che negli ultimi due anni ha costretto i pendolari a spostarsi con i bus per consentire le lavorazioni sulla ferrovia – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – La nuova ferrovia consente anche il collegamento diretto tra il centro di Torino e l’aeroporto di Caselle rendendo il nostro scalo sempre più comodo per viaggiatori e turisti e sempre più appetibile per le compagnie aeree. Si tratta di un passaggio epocale che finalmente restituisce a questo territorio un’infrastruttura che negli ultimi anni è stata oggetto di lavori e quindi di chiusure e che ora sarà in grado di trasformare la mobilità tra la città e l’aeroporto e fino a Ciriè, porta delle Valli».

«Arriva a conclusione un’opera che ci ha visto impegnati sin dall’inizio del mandato, da prima per reperire le risorse necessarie a rendere possibile l’interconnessione e negli ultimi mesi nel coordinamento del lavoro di squadra che ha visto Scr, Rfi e Gtt confrontarsi quotidianamente con la Regione per affrontare e risolvere tutte le problematiche del cantiere e delle autorizzazioni» aggiunge l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi.

«Si avvicina la riapertura della linea che collegherà Torino con l’aeroporto di Caselle, diventando un collegamento prezioso per torinesi e turisti. La nostra città è entrata in una fase di espansione ed è sempre più attrattiva, per questo è importante che sia supportata da un’adeguata rete di collegamenti e di trasporto pubblico locale che sarà al centro delle nostre priorità dei prossimi anni», sottolinea il sindaco della Città metropolitana e di Torino Stefano Lo Russo.

Il collegamento tra Torino e Ciriè sarà ogni mezz’ora con un tempo di percorrenza di 44 minuti. In 31 minuti, invece, sarà possibile raggiungere l’aeroporto dalla stazione di Torino Porta Susa e viceversa. Per l’attuale conformazione infrastrutturale della linea, il collegamento è inoltre garantito ogni ora tra Ciriè e Germagnano, da dove si prosegue con i bus fino a Ceres.

Misure antismog: da sabato 23 dicembre torna il livello 0 (bianco)

Secondo i dati previsionali forniti oggi da Arpa Piemonte, da domani, sabato 23 dicembre, e fino a mercoledì 27 dicembre 2023 compreso (prossimo giorno di controllo), entrerà in vigore il livello 0 (bianco) con le sole misure strutturali di limitazione del traffico previste del semaforo antismog.

Si ricorda che eventuali variazioni del semaforo antismog, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

Si ricorda inoltre che le limitazioni riguardanti la circolazione veicolare vengono automaticamente sospese nelle giornate del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio, giorni durante i quali il servizio di Trasporto Pubblico Locale è ridotto, oltre che nei giorni in cui è indetto uno sciopero del TPL stesso.

L’elenco completo delle misure, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina http://www.comune.torino.it/emergenzaambientale/