ilTorinese

“Indigeno – Archivio di Pluralità” Arte urbana, a Torino, per aiutare il recupero del tessuto cittadino

Da sabato 21 maggio, ore 17

Ha per titolo “Indigeno – Archivio di Pluralità” l’installazione urbana ideata dall’artista monzese Arianna Arcara, co-fondatrice del Collettivo Fotografico “CESURA” e dell’omonima casa editrice, concentrata in particolare sulla fotografia documentaria e i suoi più variegati approcci al sociale. Mostra open air , composta da una trentina di immagini, disposte lungo tutta la via Pallavicino (in Borgo Aurora) a Torino, la rassegna verrà inaugurata sabato 21 maggio, alle ore 17, all’interno del programma di attività “INDIGENO” coordinato dal laboratorio multidisciplinare “Off Topic”, con la curatela di Giangavino Pazzola per “CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia”, e costituisce una delle tante azioni di “attivazione di comunità e rigenerazione urbana” organizzate dal “Centro di protagonismo giovanile Torino Youth Centre/Off Topic”, primo beneficiario del bando “ToNite” per il miglioramento della vivibilità e sicurezza del Lungo Dora, lanciato dal Comune di Torino. “ INDIGENO” vuole costruire – dicono i responsabili – una comunità partecipata e solidale attraverso un percorso di arte urbana, mirando alla comprensione e alla consapevolezza di tutte le diversità socio culturali che compongono il quartiere in cui convivono Off Topic, il complesso di case popolari di via Farini e il Campus Einaudi. L’arte, quindi, diventa uno strumento, per favorire la creazione di nuove relazioni, ma anche la riqualificazione e lo sviluppo dell’area”.

Indicazione e istruzione d’uso per nuovi modi di abitare e vivere la zona. E proprio in questo trova la sua identità e la sua ragion d’essere la mostra dell’Arcara, in programma fino al 16 ottobre prossimo e in cui si racconta uno spaccato, sia pure parziale, della storia passata, presente e futura di un quartiere “tanto centrale sulla mappa della città quanto sconosciuto”.

Fil rouge del progetto espositivo sono i ritratti realizzati dall’Arcara agli attuali abitanti dell’area collocata alle spalle degli ex-gasometri ai quali si aggiungono due sezioni fantasiose che documentano e, allo stesso tempo, anticipano le numerose trasformazioni urbane delle zone limitrofe alla Dora. Introdotti dall’artista al processo creativo, con interviste e workshop orientati ad una sorta di riscrittura della storia della comunità, gli abitanti non solo sono infatti diventati protagonisti delle fotografie, ma sono anche stati coinvolti in un processo di “co-creazione” del percorso espositivo.

Da una parte, infatti, Arianna Arcara ha avviato con loro un percorso di raccolta di immagini d’archivio del territorio per recuperarne storie e memorie mentre, dall’altra, ne ha armato la fantasia coinvolgendoli in un tentativo di immaginazione del futuro. Ciò  che ne deriva, a livello artistico e sociale, è una finestra aperta su una piccola porzione di città rappresentata “in un contesto vivace, plurale e coeso”.   “La fotografa – commenta Giangavino Pazzola – ha ritratto gli abitanti durante il periodo di residenza trascorso in via Pallavicino e nei caseggiati limitrofi, coinvolgendoli in prima persona in un processo di storytelling collettivo con l’obiettivo di ricostruire, documentare e immaginare la storia del quartiere. 

Il valore dell’operazione di Arcara risiede dunque, non solo nel forte impatto estetico delle sue immagini in spazio pubblico, ma anche nella capacità di usare il mezzo fotografico per instaurare relazioni e processi di inclusione tra fotografia e quotidiano, rivelando l’aspetto più prettamente politico del suo modo di guardare”. E proprio in quest’ottica di “rigenerazione urbana” si inseriscono anche altri importanti tasselli del mosaico ricostruttivo prefissosi dal Progetto “INDIGENO”.

Due per tutti. Il progetto di “Arte Urbana” a cura de “Il Cerchio e le Gocce”, con interventi di pittura murale che saranno realizzati sulle pareti della residenza universitaria “Olimpia”, sui temi dell’inclusività, dell’uguaglianza e dell’equità sociale e il  “Festival dei Cortili”, a cura di “Cubo Teatro”, che darà  il via, per tutti i week-end dell’estate, a partire da giugno e fino al 4 settembre, a un dialogo multi-etnico tra i cortili del complesso di via Farini e il cortile di “Off Topic”, attraverso rappresentazioni teatrali e musicali che partono da racconti, storie e aneddoti raccolti dagli stessi abitanti della zona.

Per ulteriori info e dettagli sulla programmazione: “Off Topic”, via Pallavicino 35, Torino; tel. 011/0601768 o www.offtopictorino.it

Gianni Milani

Nelle foto di Arianna Arcara: “Cortili”, “Magatte”, “Suor Stefania” e “Fiorenzo”

Stress o ansia?

Tutti noi sentiamo quotidianamente parlare di stress, di ansia, talvolta anche di attacchi di panico. Sono tutte risposte dell’individuo a situazioni percepite come potenzialmente minacciose, ma vanno distinte.

Occorre innanzitutto distinguere lo stress dall’ansia: l’ansia è una sensazione di disagio che nasce in un individuo anche senza un evento evidente. E’ il caso, per esempio, della c.d. ansia anticipatoria che si prova in previsione di eventi potenzialmente negativi ipotizzando che succeda un qualcosa, non sapendo, nel caso succeda, come sarà.
“E se non venissi confermato al lavoro?”, “Non mi risponde da due ore, sarà successo qualcosa?” e così via.
E’ evidente, quindi, come l’ansia dipenda unicamente dal carattere di un individuo e non sia riconducibile ad un evento specifico, accaduto o in corso. L’ansia è, quindi, una risposta soggettiva che dipende in parte dalla personalità e dalle modalità di reazione di un individuo e in parte da eventi reali o immaginati come possibili.
Discorso diverso merita, invece, lo stress.
Il termine stress fu coniato da Hans Selye nel 1936, prendendo a prestito il termine dallo stress dei metalli. Viene definito come “risposta aspecifica di un organismo ad ogni richiesta effettuata ad esso”. Più concretamente, ogni qualvolta siamo sottoposti ad una richiesta (verbale, fisica, sportiva, emotiva) il nostro organismo mette in atto una serie di azioni e di reazioni per adempiere al compito e per non soccombere.
Lo stress, tuttavia, non ha necessariamente una connotazione negativa. Occorre, infatti, distinguere tra due tipi di stress molto diversi tra di loro, come diversi sono gli effetti che producono sull’organismo: uno stress positivo, o eustress, che permette all’organismo di affrontare le richieste attraverso la produzione di adrenalina, cortisolo ed altri ormoni, permettendo alla mente di focalizzarsi sull’obiettivo e rendendo il soggetto più reattivo ed uno negativo, o distress, che, attraverso il rilascio prolungato nel tempo dello stesso cortisolo e di altri ormoni, può generare malesseri di vario genere fino allo sviluppo di situazioni patologiche acute e/o croniche.
A distinguere il tipo di stress non è tanto l’evento che lo provoca quanto la percezione a livello soggettivo in base al proprio carattere, alla propria personalità, agli strumenti acquisiti nel corso della propria vita, alle esperienze, al luogo, alla durata nel tempo dell’evento stressogeno.
L’eustress può essere, per fare un esempio, quello legato ad una competizione sportiva dove l’organismo si attiva a livello endocrino cercando di arrivare al giusto livello di attivazione (o arousal), attraverso la produzione di ormoni dello stress, per ottenere la performance desiderata.
Il distress prolungato nel tempo, invece, sempre attraverso la produzione ormonale, può condurre allo sviluppo di malattie anche gravi.
La risposta dell’organismo allo stress avviene in tre fasi successive:
fase 1: allarme. L’individuo percepisce un problema da risolvere che può essere rappresentato da un carico di doveri, di impegni e attiva le risorse per compierli.
Fase 2: resistenza. L’individuo tende ad adattarsi al nuovo carico di lavoro, di richieste e stabilizza il tenore psicofisico.
Fase 3: esaurimento. E’ la fase più pericolosa, perché l’organismo soggetto a stress tende ad avere sempre minori difese e iniziano a manifestarsi sintomi fisici, fisiologici ed emotivi.
La durata dell’evento stressante porta a distinguere lo stress in due categorie. Quello acuto, che si verifica una sola volta e in un lasso di tempo limitato; quello cronico, quando lo stimolo è di lunga durata.
I sintomi da stress possono essere suddivisi in quattro categorie: fisici (tra i quali cefalee, dispepsia, disturbi del sonno, disturbi della sfera sessuale e bruxismo), comportamentali (ad esempio aumento del consumo di alcolici e tabacco, fame compulsiva, attitudine alla prepotenza), emozionali (rabbia, infelicità senza motivo, tensione, solitudine), cognitivi (facilità a distrarsi, amnesie, mancanza di creatività, difficoltà a pensare razionalmente).
Ma come prevenire lo stress e curarne i sintomi? il modo migliore è rivolgersi ad uno psicologo o ad un psicoterapeuta ed insieme, attraverso l’utilizzo di tecniche e pratiche diverse, compiere il percorso idoneo a voi.
Il suggerimento che ci sentiamo di fornirvi è di non indugiare alla comparsa dei primi sintomi, perché gli effetti dello stress possono essere silenti per lungo termine e, alla loro comparsa, essere devastanti.

Sergio Motta

Cristiana Francesia

Foresta Futura semina alberi

TORINO, TALENT GARDEN DELLA FONDAZIONE AGNELLI: la linea verde di Eos Solutions, Gold Partner Microsoft

“FORESTA FUTURA” e giovani talenti per l’ufficio Strategico che semina alberi in tutto il mondo collaborando con Teedom

 

Vogliamo credere in un futuro etico e sostenibile – sostiene Attilio Semenzato, presidente di Eos Solutions- Cerchiamo talenti in Piemonte, ambiente ideale per formare nuove professionalità e credere nel futuro»

Un primo lotto di duecento alberi già piantati in Camerun, Colombia, Kenya, Nepal e Tanzania verrà implementato con una pianta per ogni nuovo dipendente e per ogni nuovo cliente aziendale

Una “Foresta Futura”, così si espanderà proporzionalmente alla crescita dell’azienda, piantando banani in Camerun e Nepal, caffè e guava in Kenya e ancora caffè in Colombia. Si tratta di progetti green e ecosostenibili che nascono a Torino sotto l’egida di Eos Solutions, multinazionale italiana Gold Partner Microsoft, che intende valorizzare e inserire nel mondo del lavoro nuovi giovani talenti informatici, correlandoli da subito a un gesto concreto di responsabilità in favore del pianeta.

L’adesione al Microsoft Partner Pledge caratterizza fortemente il recente insediamento strategico di Eos Solutions presso il Talent Garden della Fondazione Agnelli (via Giacosa 38 a Torino), con la creazione di un laboratorio digitale aperto all’innovazione e alla crescita di nuove professionalità in ambito informatico, ma caratterizzato anche da una forte sensibilità alla sostenibilità ambientale in ogni aspetto della vita aziendale.

E così molto attiva la collaborazione tra Eos Solutions e Treedom, la piattaforma che dal 2010 finanzia direttamente progetti agroforestali diffusi sul territorio e che ha contribuito a far piantare oltre tre milioni di alberi in Africa, America Latina, Asia e Italia. La filosofia è quella di realizzare ecosistemi sostenibili e permettere a migliaia di contadini di far fronte ai costi iniziali della piantumazione di nuovi alberi, garantendo nel tempo sovranità alimentare ed opportunità di reddito.

Dopo il primo lotto da 200 alberi, seminato e curato da Eos in occasione dei suoi 20 anni di vita, l’azienda ha deciso di piantare un albero per ogni nuovo dipendente e per ogni nuovo cliente, incrementando il risparmio e l’assorbimento di anidride carbonica.

«Abbiamo deciso di attivare questa collaborazione con Treedom perchè crediamo in un modo di fare impresa etico e sostenibile, così come stabilisce il Microsoft Partner Pledge a cui abbiamo aderito nel 2021 – afferma Attilio Semenzato, presidente del Gruppo Eos Solutions -. Per la nostra nuova sede abbiamo scelto Torino e il Piemonte perchè crediamo sia un territorio ricco di competenze e dotato di enti formativi e universitari all’avanguardia in ambito tecnologico e scientifico. Da sempre investiamo sui giovani, favorendo la loro integrazione nel mondo del lavoro con un percorso dedicato grazie alla nostra Eos Academy, che permette loro di fare le prime esperienze sul campo. In questo periodo difficile dobbiamo credere nei giovani e nel futuro, anche supportando concretamente la realizzazione di progetti d’innovazione in ogni ambito culturale e produttivo».

L’ufficio strategico di via Giacosa, in stretta sinergia con la sede operativa Eos di S.Albano Stura (Cn), che conta già una cinquantina di addetti tra sviluppatori, tecnici e impiegati, avrà anche il compito di attrarre nuovi talenti, inserendoli in un contesto lavorativo dinamico, multietnico e inclusivo. L’azienda, infatti, ha ottenuto la certificazione di Great Place to Work Italia grazie ad un ambiente di lavoro di qualità, costruendo così un incubatore ideale per far sbocciare e crescere giovani talenti.

EOS Solutions è Gold partner di Microsoft dal 2000, implementa soluzioni ERP e CRM verticali e è il primo sviluppatore mondiale di app basate su Microsoft Dynamics 365. Dal 2017, grazie alla presenza nel gruppo tedesco Kumavision, Eos Solutions si attesta tra i più grandi partner Microsoft Dynamics 365 Business Central a livello mondiale, con oltre 1600 clienti, 50.000 utenti, 750 collaboratori e 25 sedi tra Italia, Germania, Austria e Svizzera.

Mara Martellotta

 

Tutti gli appuntamenti della Fondazione Musei al Salone del Libro

La Fondazione Torino Musei rinnova la convenzione con il Salone Internazionale del Libro di Torino che si svolge dal 19 al 23 maggio a Lingotto Fiere e propone cinque appuntamenti (3 nei musei e due in fiera) legati all’evento.

 

I possessori di un titolo di ingresso al Salone hanno diritto a un ingresso ridotto a Palazzo Madama, GAM e MAO nei cinque giorni del Salone sia per le collezioni permanenti sia per le mostre.

 

GLI APPUNTAMENTI IN FIERA E PER IL SALONE OFF

MAO MUSEO D’ARTE ORIENTALE

 

Giovedì 19 maggio alle 19

ASIAN GLITCH: EDITARE L’ASIA IN EUROPA

Il MAO e add editore si raccontano negli interstizi artistici e letterari dell’Asia tra storia e contemporaneità. Intervengono: Ilaria Benini, editor collana Asia, add editore, e Davide Quadrio, direttore del MAO.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. Info:  eventiMAO@fondazionetorinomusei.it

INFO

GAM GALLERIA D’ARTE MODERNA CONTEMPORANEA

 

Venerdì 20 maggio ore 18

WORLD PRESS PHOTO: COME LE IMMAGINI RACCONTANO IL NOSTRO TEMPO

GAM – conferenza nell’ambito del Salone OFF del Salone Internazionale del Libro

Intervengono: Simona Ghizzoni, Presidente della giuria per l’Europa e membro della giuria global per il World Press Photo Contest 2022, Nicolas Lozito, art director de La Stampa, Viviana Perietti, fotografa, Menzione d’onore WPP2022 con la foto “A Portrait of Absence” in collegamento dalla Colombia.

Ingresso libero fino a esaurimento posti

In occasione dell’incontro la mostra World Press Photo Exhibition 2022 sarà aperta fino alle 21:00

INFO

PALAZZO MADAMA MUSEO D’ARTE ANTICA

 

AL SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO

 

Sabato 21 maggio ore 12

EUROPA. L’ILLUSTRAZIONE ITALIANA RACCONTA L’EUROPA DEI POPOLI

Palazzo Madama al Salone Internazionale del Libro – Spazio Città di Torino (Padiglione 1, D 102)

Sedici grandi illustratori italiani raccontano visivamente i valori fondanti l’Europa dei popoli. Un incontro sul potere della narrazione silenziosa, su etica ed estetica, in un’alchimia di talento e responsabilità.

Intervengono: Elisa SeitzingerAndrea Serio, Matteo Berton e Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama.

INFO

SALONE OFF A PALAZZO MADAMA

 

Lunedì 23 maggio ore 16 e 16.45

 

ore 16 | UN POMERIGGIO A POMPEI: visita alla mostra Invito a Pompei con letture dai classici a cura di Giovanni Carlo Federico Villa, direttore Palazzo Madama

ore 16.45 | PORTALUCERNE, BACILI E SERRATURE: STUDIO E RESTAURO DI OGGETTI DEL QUOTIDIANO A POMPEI: conferenza con Marco Demmelbauer – Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, Valeria Meirano, Andrea Grana, Valeria Gugliermina, Giulia Palladino – Dipartimento di Studi Storici, Università di Torino

Lo studio archeologico e il restauro, fondamentale momento conoscitivo, permettono di ricostruire la biografia degli oggetti: dalla realizzazione e dall’utilizzo in antico, fino alla distruzione, al recupero e, talora, ai passati interventi conservativi. In questa chiave, alcuni manufatti in metallo concorrono a restituire un’immagine vivida delle case pompeiane, con i loro arredi e le loro suppellettili, permettendo di recuperare aspetti della dimensione quotidiana del vivere in città.

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria: 011 4429629 (da lunedì a venerdì, orario 9,30-13 e 14-16);   madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

INFO

Dall’Afghanistan all’Ucraina, le nuove forme del giornalismo. Incontro con Cecilia Sala

Una serata a sostegno di Save The Children
 

IMMAGINI, VOCI, STORIE. 

Venerdì 20 maggio, ore 18.30, Gymnasium di CAMERA
Già da alcuni anni il giornalismo tradizionale sta cambiando grazie alle innumerevoli possibilità generate dallo sviluppo dei nuovi media, trasformando di conseguenza anche il nostro rapporto con la fotografia e l’immagine in movimento.
In questi ultimi mesi di guerra in Ucraina, le carte in tavola si sono rimescolate ancora una volta, portando tutti noi di fronte a una guerra ancora novecentesca per ciò che riguarda le operazioni militari, ma inserita in un mondo completamente nuovo: tutti in Ucraina possiedono uno smartphone e questo dato cambia drasticamente il modo in cui il conflitto viene racconto e percepito da tutti noi.
Si partirà da questo presupposto venerdì 20 maggio alle ore 18.30 a CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia per sviluppare un dibattito sul nuovo utilizzo e fruizione delle immagini, anche e soprattutto in tempi di guerra, in compagnia di Cecilia Sala, giornalista del Il Foglio e podcaster per Chora Media e di Monica Poggi, responsabile mostre di CAMERA e curatrice.
Dagli influencer che diventano soldati e raffigurano la vita militare con le logiche di comunicazione dei social, alle fake news che invadono la rete rivitalizzando l’eterna questione della credibilità delle immagini e dell’autorevolezza delle fonti, la comunicazione di massa si inserisce oggi in un panorama complesso e stratificato. In quest’ottica appaiono ancora attuali le parole della scrittrice Susan Sontag che, nel suo imprescindibile Davanti al dolore degli altri (2003), parla della guerra in Vietnam quale primo conflitto televisivo e sottolinea come in questo passaggio le immagini di sofferenza siano diventate “un ingrediente abituale dell’incessante flusso di intrattenimento domestico riservatoci dal piccolo schermo”. Oggi che gli schermi si sono fatti ancora più piccoli e sempre più caratterizzati da un ritmo casuale di immagini e da un caotico affastellamento di immaginari, è ormai evidente quanto il presente richieda nuove riflessioni e occasioni di approfondimento attorno a questi temi.
Una riflessione necessaria per provare a districarsi tra le innumerevoli fonti di informazione prettamente visiva dal conflitto in Afghanistan a quello in Ucraina.
In sala sarà presente Mario Calabresi quale fondamentale voce del giornalismo internazionale nonché direttore di Chora Media.
Intervengono 
Cecilia Sala, giornalista e podcaster
Monica Poggi, responsabile mostre di CAMERA e curatrice
Per partecipare all’incontro è richiesta una donazione libera di minimo 5 Euro in favore di Save The Children.
Chi segue l’incontro può visitare la mostra “Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York” con un biglietto speciale di 5 Euro e fino alle ore 21.00.
È consigliata la prenotazione, www.camera.to

Verdi, luci e ombre su Repowereu

“La presenza di misure legislative e di obiettivi vincolanti più ambiziosi per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica non può che essere accolta favorevolmente, ma il livello proposto è ancora troppo basso per porre fine quanto prima alla nostra dipendenza dalla Russia e combattere la crisi climatica” – dichiarano Eleonora Evi ed Angelo Bonelli, co-portavoce nazionali di Europa Verde

 

“Il pacchetto REPowerEU – puntualizzano – presenta senza dubbio alcune luci, ad esempio l’obbligo legale di installare l’energia solare su tutti i nuovi edifici pubblici e commerciali di dimensioni superiori a 250 mq entro il 2026 e su tutti i nuovi edifici residenziali entro il 2029. Positiva anche la proposta di raddoppiare il tasso di diffusione delle pompe di calore, con un obiettivo di 10 milioni di unità nei prossimi 5 anni. Ma ci sono diverse ombre, come la possibilità per gli Stati Membri di derogare al principio del non arrecare danno significativo all’ambiente (Do No Significant Harm Principle – DNSH) per investimenti in petrolio e gas.   

“Avremmo voluto una maggiore ambizione da parte della Commissione, anche nell’esercitare pressione sugli Stati membri affinché redistribuiscano gli extraprofitti miliardari delle grandi industrie energetiche a favore di chi è più duramente colpito da questa crisi.  

Il Pacchetto REPowerEU manca del coraggio di chiudere definitivamente con il passato, ricordando che investire massicciamente nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica significa di fatto investire nella sovranità energetica degli Stati membri e porre fine a quel modello energetico scellerato che ci ha portato alla crisi attuale.  C’è una sola strada per l’Europa per liberarsi dalla dipendenza energetica dalla Russia: sobrietà, efficienza e fonti rinnovabili. Per il clima, per la pace e per la giustizia” – concludono Evi e Bonelli.

 

 Ruffino (Azione): “affidare ai piccoli comuni i fondi per i progetti” 

“Chiedo alla ministro dell’Interno di intervenire immediatamente per sanare la incresciosa situazione che si e’ creata in questi giorni sulla cancellazione di circa mezzo miliardo di euro di contributi per la realizzazione di 4.800 progetti nei piccoli comuni italiani”. Dichiara in una nota la deputata di Azione, Daniela Ruffino. “Quanto sta accadendo ha dell’incredibile. Invece di rendere meno burocratica l’Italia, aiutando le economie locali a rilanciarsi dopo la crisi economica causata dal Covid e ora dalla guerra in Ucraina, si chiede ai piccoli comuni italiani, da sempre carenti di personale, di svolgere alla perfezione le scadenze salvo poi annullare con una semplice pec l’invio dei contributi attesi da anni solo perche’ la burocrazia deve avere la meglio sul buonsenso. Cosi l’amministrazione centrale penalizza i territori senza risolvere i problemi. Sono certa che la ministra Lamorgese interverra’ per sanare questa anomalia burocratica”, conclude.

La Polizia di Stato al Salone del Libro

Anche quest’anno, per il ventesimo anno consecutivo, la Polizia di Stato sarà presente al “Salone Internazionale del Libro”, che si svolgerà a Torino,  con uno stand espositivo di 64 metri quadrati per la prima volta all’interno del Padiglione OVAL posizione V150.

 

All’interno dello stand verranno presentate le attività della Polizia di Stato e delle sue specialità. Sarà possibile per i visitatori ottenere informazioni sulle attività di servizio e conoscere le metodologie di lavoro e le dotazioni tecnologiche utilizzate nelle indagini più complesse. Inoltre, saranno esposti libri, pubblicazioni e tecnologie relative all’attività della Polizia di Stato.

 

Sarà presente, con un proprio “corner”, la redazione di “Polizia Moderna” che promuoverà i prodotti editoriali: il fumetto Onorata sanità de il commissario Mascherpa, i volumi “Cani & Eroi”, “Polizia Motori” e “Il piccolo libro della legalità” di Geronimo Stilton edito in occasione del 30° anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio.

 

Come nelle passate edizioni, il Salone sarà l’occasione per la presentazione di libri scritti da appartenenti alla Polizia di Stato. Da giovedì 19 a lunedì 23 maggio lo stand ospiterà i seguenti “poliziotti scrittori” in servizio sia presso la Questura di Torino sia presso altri uffici presenti sul territorio nazionale:

 

  • Primo Dirigente della P. di S. Rita CASCELLA, Vicario della Questura di Treviso, autrice del libro “La stirpe di Ramfis”, presente dal 19 al 23 maggio 2022;
  • Vice Questore Aggiunto della P. di S. Salvatore BLASCO, responsabile dell’Ufficio Prevenzione Crimine Emilia Romagna Occidentale, autore del libro “Joy per sempre – Diario di un commissario di polizia”, presente dal 19 al 20 maggio 2022;
  • Ispettore Superiore Tecnico Orchestrale della Banda musicale della Polizia di Stato, Angela GRAVINA, autrice del libro “L’ultima discendente del Giglio”, presente dal 19 al 20 maggio 2022;
  • Ispettore della P. di S. Massimiliano TEDESCO, in servizio presso la Sezione Polizia Giudiziaria c/o la Procura della Repubblica del Tribunale per i Minorenni di Torino, autore del libro “Domani è un altro buongiorno alternativo”; presente dal 19 al 23 maggio 2022;
  • Assistente Capo Coordinatore della P. di S. Raffaele IACARUSO, in servizio presso il Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica di Novara, autore del libro “Facebic – Identikit di un ‘900 novarese”, presente il giorno 19 maggio 2022 e dal 21 al 22 maggio 2022;
  • Nicola LONGO, Poliziotto in quiescenza, autore del romanzo autobiografico “Macaone”, presente dal 19 al 20 maggio 2022.

 

 

INIZIATIVE

 

Per tutta la durata del Salone, al pomeriggio, l’Agorà dello stand ospiterà le presentazioni delle opere dei “poliziotti scrittori” che saranno moderate da personale della redazione di Poliziamoderna.

 

Nell’arco delle singole giornate, nell’Agorà dello stand, nel rispetto delle normative anti COVID, si terranno dei momenti formativi/informativi, su materie di specifica competenza. Nel corso di questi incontri, verranno proiettate slides e video esplicativi e verrà distribuito materiale divulgativo ed informativo in merito alle tematiche illustrate.

 

  • La Divisione Polizia Anticrimine terrà, nella mattinata del 19 e nel pomeriggio del 20, degli incontri formativi/informativi in materia di violenza di genere; relativi alla campagna nazionale permanente denominata “Questo non è amore”. Sabato 21, in mattinata, il Commissario Capo della Polizia di Stato, Paola FUGGETTA, insieme ad esperti psicologi del centro studi trattamento dell’agire violento di Torino, illustrerà parleranno del tema “Dalla violenza alla parola”.

 

  • Personale del Compartimento Polizia Ferroviaria illustrerà i contenuti del progetto educativo per le scuole superiori denominato “Train to be cool”, con approfondimenti sulle norme comportamentali per la sicurezza e la prevenzione di reati in ambito ferroviario, attraverso appuntamenti quotidiani al mattino e in caso di richieste nel pomeriggio

 

  • Personale della Sezione Polizia Stradale di Torino fornirà consigli di educazione stradale, illustrando i contenuti della campagna di sicurezza stradale, denominata “Progetto Icaro” con appuntamenti quotidiani nelle giornate di sabato 21, domenica 22 e lunedì’ 23 maggio 2022.

 

  • Personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino esporrà le regole di comportamento in merito all’uso consapevole delle nuove tecnologie, con appuntamenti quotidiani sia al mattino che al pomeriggio.

 

  • Personale del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica del Piemonte e Valle d’Aosta illustrerà la propria attività, con incontri mattutini su tematiche di settore, con il seguente calendario:
  • giovedì 19 maggio 2022 – Chimica Forense: le Nuove Droghe;
  • venerdì 20 maggio 2022 – Genetica Forense: DNA e Banca Dati;
  • sabato 21 maggio 2022 – Balistica Forense;
  • domenica 22 maggio 2022 – Il Sopralluogo in 3D sulla scena del crimine;
  • lunedì 23 maggio 2022: Dattiloscopia Forense: dalla tradizione all’innovazione.

 

 

Tutta l’attività e le iniziative della Polizia di Stato al Salone possono essere seguite attraverso il profili Twitter (@QuesturaTorino) e Instagram (questuratorino_official).

Tenta lo scippo ma la ragazza non molla la borsa e lo fa arrestare

E’ successo in pieno centro, a Chivasso, in via Torino. Un 23enne della Guinea ha cercato di scippare una ragazza. Ma questa, una cameriera che lavora in città,  reagisce prontamente e riesce a mettere in fuga il malvivente. Il giovane viene arrestato dopo pochi minuti dai carabinieri della sezione radiomobile di Chivasso.

 

“Ciak, si girerà!”…a Chieri

Presentato nei giorni scorsi il Protocollo d’Intesa siglato con “Film Commission Torino Piemonte”

Chieri (Torino)

Torino ha superato da tempo la prova, diventando uno dei “set cinematografici” più prestigiosi a livello nazionale. E non solo. Ora ci prova anche Chieri. E indubbiamente (per la sua antica storia  – le cui origini medievali restano a tutt’oggi ben presenti nel tessuto urbano – per le sue impronte culturali e le singolari suggestioni ambientali) la “Città delle Cento Torri” ha tutte le carte in regola per partecipare attivamente al “gioco” del cinema. A pensarlo evidentemente è anche Beatrice Borgia, presidente di “Film Commission Torino Piemonte” che, alcuni giorni fa, accompagnata dal sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero e dall’“assessore alla Cultura” Antonella Giordano, ha effettuato un sopralluogo all’ “Istituto Scolastico Augusto Monti”, in via Maria Montessori 2. Il sopralluogo (ad accoglierli, la dirigente scolastica, Mariella Principiano) rientra nelle attività di collaborazione, in corso già da alcuni anni tra “Film Commission Torino Piemonte-FCTP” ed il Comune di Chieri per il reperimento di location per riprese cinematografiche e televisive sul territorio comunale. Nel gennaio scorso  questa collaborazione era già stata ufficializzata con la firma di un “Protocollo d’Intesa” per la realizzazione di “attività di sviluppo del territorio e delle sue risorse culturali, turistiche, folcloristiche, ambientali e della tradizione attraverso riprese cinematografiche, televisive ed audiovisive in genere”. Grande la soddisfazione per entrambe le parti.

Con la sigla del Protocollo, Chieri – spiega l’assessore alla Cultura, Antonella Giordano – rafforza il proprio legame con il cinema. La realizzazione di film, fiction o spot televisivi certamente consentirà di dare maggiore visibilità al nostro territorio e di promuovere le nostre eccellenze paesaggistiche, artistiche e storiche. Inoltre, queste attività saranno in grado di generare una ricaduta economica positiva, per le attività di ristorazione ed il commercio, ma pensiamo anche all’impiego di maestranze locali (artigiani, elettricisti, macchinisti, falegnami e quant’altro) e all’utilizzo di cittadini chieresi per il ruolo di comparse e figurazione. Attualmente sono 11 le location scelte da ‘Film Commission’ ed il nostro auspicio è che possano aggiungersene di ulteriori, a cominciare dalla scuola Monti”.

E alla Giordano, fa eco la presidente di “Film Commission”, Beatrice Borgia: “Il Comune di Chieri ha mostrato entusiasmo e propositività e, in queste settimane, sta confermando di voler attivamente collaborare con ‘FCTP’ mettendo a disposizione luoghi, scorci e bellezze del territorio chierese. Un concreto strumento a favore delle produzioni audiovisive che scelgono il Piemonte per realizzare i loro progetti e che qualifica sempre più il nostro territorio, proprio grazie al contributo di tutte le realtà locali, come eccellenza dell’industria cinematografica. Inoltre, rappresentare la Fondazione proprio in un Istituto, che è stato parte significativa del mio percorso di studi, mi ha resa particolarmente felice ed entusiasta”.

g.m.

Nella foto:

–       La delegazione in visita all’“Istituto Monti”