ilTorinese

Sorpasso: sono gli adulti i veri fan del digitale

Tra i meno giovani scoppia l’entusiasmo per i servizi pubblici da remoto: 9 su 10 vogliono una PA digitale e ormai la maggioranza paga le tasse online. Dopo la pandemia, è boom per i siti della PA: un italiano su due ha iniziato a consultarli per ottenere servizi e informazioni utili.

Questi i dati emersi dal panel PA digitale che ha aperto la seconda giornata del Festival del Digitale Popolare, occasione per presentare i risultati della ricerca La digitalizzazione del Paese condotta dall’Istituto Piepoli per la Fondazione Italia Digitale, con l’Assessora alla Transizione Digitale e alla Transizione Ecologica del Comune di Torino Chiara Foglietta, Gloriana Cimmino, Direttore Vendite & Clienti di PagoPA S.p.A., il Presidente della Fondazione Italia Digitale Francesco Di Costanzo e Livio Gigliuto, Direttore della Fondazione e Vicepresidente dell’Istituto Piepoli, che ha appunto illustrato i dati.

Nove italiani su dieci ritengono importante che la pubblica amministrazione sia digitale, in particolare lo pensa il 90% degli over 54 a fronte del 75% di chi ha tra 18 e 34 anni. Il 53% utilizza i servizi della PA per pagare i tributi, il 46% i siti web, il 43% i servizi anagrafici e previdenziali, solo il 13% non li utilizza. Quasi la metà degli italiani è propenso a sostituire alcune visite mediche fisiche con visite da remoto, a distanza tramite smartphone. Qui la ricerca completa.

Altro aspetto saliente emerso è che sono proprio loro, gli over 54, a spingere per una didattica mista remoto/presenza e per colloqui con i genitori a distanza – sottolinea Livio Gigliuto, Direttore della Fondazione Italia Digitale – Il digitale intanto allarga le proprie sfere di influenza: 3 italiani su 4 ammettono che condividere foto mentre fanno sport li spinge a farne di più, il 69% ritiene che il digitale abbia migliorato la mobilità pubblica (tra monopattini e car/bike sharing) e addirittura un italiano su due, dove possibile, sostituirebbe visite mediche in presenza con controlli da remoto”.

Come PagoPA nasciamo ‘popolari’ nel senso più ampio del termine, perché puntiamo a offrire soluzioni universali, con benefici che arrivino a tutti, senza lasciare indietro nessuno – commenta Gloriana CimminoI risultati dell’indagine condotta dalI’Isituto Piepoli per la Fondazione Italia digitale mostrano che stiamo lavorando nella giusta direzione.  I numeri confermano la centralità dei pagamenti nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. PagoPA è, infatti, partita proprio dai pagamenti elettronici ma adesso è il momento di andare anche oltre, per digitalizzare tutti i servizi pubblici“.

La sfida dei prossimi anni sarà quella di uniformare le modalità con cui i cittadini accedono ai servizi e ai pagamenti – dichiara l’Assessora Chiara Foglietta – Oggi ci sono ancora differenze che complicano le attività quotidiane. La trasformazione digitale dovrà andare di pari passo a quella ecologica, insieme costituiscono un obiettivo non più rimandabile negli anni a venire“.

Ospiti speciali di oggi al Festival anche Claudio Marchisio, protagonista dell’appuntamento su sport e digitale e Makkox su comics e meme al tempo dei social, in attesa dell’incontro domani con La Rappresentante di Lista

Sensibile Sconosciuto: la pittrice Rosetta Vercellotti a Palazzo Falletti di Barolo

A Torino dal 15 al 29 ottobre

Sabato 15 ottobre alle ore 16,00 sarà inaugurata nelle prestigiose sale di Palazzo Falletti di Barolo, in Via Corte d’Appello 20/C, la mostra personale di
Rosetta Vercellotti, artista torinese, esponente della pittura astratta e informale, dal titolo “Sensibile Sconosciuto” curata da Dino Aloi.
Intervengono all’inaugurazione i critici d’arte Angelo Mistrangelo e Claudia Ghiral- dello. Accompagnati dalle guide sarà possibile anche visitare le splendide stanze degli appartamenti storici di Palazzo Barolo, gratuitamente per i possessori dell’Abbo- namento Musei Piemonte.
La mostra presenta le opere recenti dell’artista, partendo da quelle realizzate durante il periodo di pandemia, messe in dialogo con le sale auliche del palazzo.
La sua è una pittura fuori da correnti stabilite, un percorso intimo iniziato per sentimento interiore negli anni Novanta per poi concentrarsi maggiormente in questi ultimi anni, in elaborazioni fuori dal tempo ma che richiedono comunque il tempo necessario per potersi esprimere con la dovuta accu- ratezza, manifestando un’emozione che prende forma attraverso una sequenza di segni impressi sulla tela. La strada che ha intrapreso non è quella di una cupa introspezione.
Al contrario la sua ricerca si estende verso la luce, una ricerca che si abbina ad un percorso spiri- tuale dove la mente è punto di partenza per poi liberarsi e purificarsi, in una sorta di catarsi, nel senso più filosofico del termine, quello aristotelico, tesa verso un infinito dove la coscienza si abbandona alla conoscenza, in uno spazio/tempo dove l’iperbole è colore puro rivolto ad una spiritualità manifesta e intrinseca, rivelata e non inseguita.
(dal testo di presentazione della mostra di Dino Aloi)

ROSETTA VERCELLOTTI
Rosetta Vercellotti, artista torinese, dipinge dagli anni ’70. Dal 1991, data della prima personale a Torino nella Scuola di Giornalismo, le personali e le collettive vissute da quest’artista sono state davvero tante, in Italia e all’estero. Alla Promotrice delle Belle Arti di Torino è stata sempre presente dal 1991 a tutt’oggi. Al Circolo Ufficiali di Presidio di Torino ha esposto nel 1993. Nel 1996 ha partecipato alla Mostra inter- nazionale di arti visive della Regione Lazio dedicata al “Pianeta Donna” con esposizione collettiva presso il Centro Culturale Sinesi di Roma. Numerosi sono i premi ricevuti da Rosetta; in particolare è risultata prima classificata per lo stile al Premio internazionale “Trastevere” nel 1996 e prima classificata per la pittura astratta al Premio “Ripetta” di Roma nel 1997. Una sua monografia è presente nelle biblioteche del Metropolitan Museum of Art e del Guggenheim Museum di New York. Di recente ha esposto, nell’aprile 2016 e nel giugno 2019, al Circolo degli Artisti di Torino, nell’ottobre 2020 allo Spazio Mouv di Torino, nell’agosto 2021 nel Comune di Locana e nel settembre 2022 presso il Centro Culturale «Conti Avoga- dro di Cerrione» vicino a Biella. In ambito religioso importante la mostra tenuta nel settembre 2016 nella Galleria Gastaldi del Santuario Lauretano di Graglia.
Nel 2016 è uscito il libro “Il Mondo dell’Inconscio” presentato dal critico Angelo Mistrangelo, mentre nel 2018 Claudia Ghiraldello ha curato il volume “Rosetta Vercellotti, la donna e le opere” e scritto la pre- sentazione della monografia “Nuovo Respiro” raccolta della produzione dell’artista degli ultimi anni.
I libri sono editi dalla casa editrice torinese Il Pennino.
La mostra, con ingresso libero, proseguirà sino al 29 ottobre 2022 con orario:
da martedì a domenica 15,00 – 18,00 con la presenza dell’artista. Ultimo accesso ore 17,30. Info: csviveredalridere@gmail.com – 335.6869241

“E ti guardo, e vedo me…”

MUSIC TALES LA RUBRICA MUSICALE

E lo sento cantare, mentre lui sta lì sulla sedia,

mentre queste foglie d’autunno galleggiano intorno ovunque.

E ti guardo, e vedo me,

che faccio rumore incessantemente,

Ma ora è silenzioso e riesco a sentirti cantare,

non piangere mio pesciolino.”

Paolo Nutini la scrisse dopo la morte del nonno paterno ed, infatti, è dedicata a lui.

Adoro il pezzo in cui dice “my little fish don’t cry” e credo fosse proprio ‘pesciolino’ il modo in cui lo chiamava il nonno, visto che Paolo porta sempre appesa al collo una catenina d’oro con un ciondolo a forma di pesce.

Paolo è Nato a Paisley – località delle Lowlands non lontano da Glasgow – ma forse non tutti sanno che il padre di Paolo, Alfredo, da anni conduce un’attività alimentare di produzione del celebre fish & chips. E sembra che Nutini fosse convinto di seguire le sue orme, prima che il nonno gli consigliasse di darsi totalmente alla musica. E mai consiglio familiare fu più saggio dato che, nel 2003, quando il cantautore sbocciò nel panorama blues & soul, fu propizio un quiz locale a tema rock.

E al fortunato vincitore del primo premio era garantita un’esibizione di due brani inediti davanti alla folla e al produttore Brendan Moon. Avrete già capito che la fortuna e il talento baciarono Nutini, la cui voce incantò Moon, tanto da prenderlo sotto la sua ala discografica.

E le radici italiane tornano ancora una volta a incorniciare un sound di pura passionalità. Nutini infatti ha spesso rimarcato come le sue principali ispirazioni siano il sesso e le donne. Certo, lo charme non gli manca, soprattutto quando graffia l’etere con la sua voce screziata da sfumature eclettiche. Ma lo stile nasce anche dall’esperienza, da una valigia e da un paio di scarpe che ti portano in luoghi sconosciuti. Per questo il cantautore ha sempre dimostrato una sopraffina capacità di osservazione, acuita dalla capacità di lasciarsi coinvolgere dalle molteplici ispirazioni della quotidianità. E questo è anche l’insegnamento fondamentale di cui si nutrono artisti e letterati. Così, a chi ricordi all’artista la giovane età degli esordi, lui cita Van Morrison e il suo primo testo scritto a 23 anni.

Uno dei brani più iconici del musicista è Iron Sky, frutto del suo ultimo album del 2014, CAUSTIC LOVE. E tra le ispirazioni per la traccia spiccano la situazione politica contemporanea in Scozia e un inedito omaggio al cinema, soprattutto quello espressionista tedesco…(vi consiglio la versione Abbey Road Live Session).

Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v’è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre.”

ARTHUR SCHOPENHAUER

Buon ascolto

https://www.youtube.com/watch?v=EGBDXR3EPjE&ab_channel=%E3%82%AB%E3%82%A4%E3%83%ABKairu

Chiara De Carlo

Il Centro Pannunzio ha reso omaggio al Milite ignoto

Una delegazione del “Centro Pannunzio”, storico centro torinese fondato nel 1968, ha reso oggi omaggio al treno del “Milite Ignoto” che ha stazionato nella stazione Porta Nuova di Torino.

Il Direttore del Centro Pannunzio, Pier Franco Quaglieni ha dichiarato:

“Il Centro Pannunzio che lo scorso anno dedicò un concerto al Milite Ignoto tenuto a Palazzo Carignano, quest’anno ha voluto testimoniare a Porta Nuova la sua presenza davanti al treno del Milite Ignoto che cento anni fa rappresentò un momento di alta concordia nazionale in un momento di grave smarrimento. Oggi come allora vale il suo silenzioso silenzio rotto solo dalla Leggenda del Piave, omaggio a tutti i caduti.”

Pier Franco Quaglieni è nipote di due volontari caduti nella Grande Guerra.

 

Portici di Carta, la libreria lunga due chilometri ha conquistato Torino

Preceduta dagli appuntamenti “Portici Off” dal primo ottobre in città, la XV edizione di Portici di Carta, la manifestazione letteraria che a ottobre trasforma Torino in una delle librerie all’aperto più lunghe del mondo e in una straordinaria festa della comunità del libro, volge alla chiusura.

I 2 chilometri di libreria lungo i portici del centro e i 140 appuntamenti legati al libro – incontri, dialoghi, celebrazioni editoriali, dediche autoriali, degustazioni letterarie, letture, laboratori per bambine e bambini, azioni pittoriche in piazza, letture ad alta voce – hanno caratterizzato questa edizione di Portici di Carta. La manifestazione, nonostante i momenti di maltempo di domenica 9 ottobre, è tornata a risplendere dopo due anni di restrizioni dovute alla pandemia, riunendo attorno al libro la grande comunità di lettrici e lettori di ogni età e ospitando scrittori e scrittrici da tutta Italia, bibliotecarie, bibliotecari, insegnanti e volontari.
Il centro di Torino e i suoi eleganti portici, patrimonio architettonico del capoluogo piemontese, sabato 8 e domenica 9 ottobre hanno accolto 63 librerie, fra indipendenti, di catena, remainders, antiquarie e bouquinistes, 65 case editrici e 35 espositori “Il libro ritrovato” di libri antichi e fuori catalogo proponendo 16 aree tematiche: dalla narrativa alla saggistica, dai gialli ai fumetti, dai viaggi alla spiritualità e cultura orientale, dalla poesia alla storia e società, dalla scienza alle storie al femminile, dalle letture per bambini, bambine, ragazze e ragazzi ai gialli, dall’arte alle lingue, alla storia locale, ai racconti.
Ecco alcuni titoli che hanno riscosso maggior successo di vendita a Portici di Carta 2022. Tra i gialli più richiesti il nuovo Cena di classe. Il primo caso dell’avvocato Meroni di Alessandro Perissinotto e Pietro d’Ettorre (Mondadori) e La mala erba di Antonio Manzini (Sellerio). Nel settore saggistica i più venduti sono stati il reportage Bucarest di Margo Rejmer (Keller) e il nuovo L’anno del fascismo. 1922. Cronache della marcia su Roma di Ezio Mauro (Feltrinelli). Per il settore voci di donne: Tutta intera di Espérance Hakuzwimana. Tra i titoli di libri per l’infanzia più apprezzati: Il viaggio di Madì (Lapis) e i libri dell’editore ospite per bambine e bambini Camelozampa. Dell’editore ospite e/o successo per La Cartolina di Anne Berest. Tra i romanzi e i racconti: Una vita come tante di Hanya Yanagihara (Sellerio) e Il rosmarino non capisce l’inverno di Matteo Bussola (Einaudi). Tra i volumi sulla scienza: Il mio lungo viaggio di Piero Angela (Mondadori). Nel settore libri in lingua originale svettano tra le vendite i libri di Sally Rooney. Tra i fumetti e i

graphic novel più amati il viaggio di Zerocalcare in Iraq, appena uscito, No sleep till Shengal (Bao Publishing). Tra i grandi autori, Vasilij Grossman è stato particolarmente richiesto, soprattutto per Vita e destino (Adelphi).
Tutto esaurito per gli incontri di sabato 8 ottobre e buona affluenza agli eventi di domenica 9 ottobre, nonostante la pioggia. Per tutti gli appuntamenti i posti prenotabili erano andati subito a ruba appena aperte le iscrizioni. Non si sono invece svolte le passeggiate letterarie di domenica 9 ottobre, annullate a causa del maltempo, che sin da subito tanto successo avevano riscosso, con prenotazioni sold out.
Apprezzatissime dalle famiglie le attività nello spazio Mini Portici dedicato alle bambine e ai bambini, come le letture ad alta voce di Nati per leggere, le azioni di pittura proposte dal Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (dedicate al genere del giallo in omaggio a Fruttero & Lucentini), lo spettacolo Cipì e Bandiera di Vania Pucci e Giorgio Scaramuzzino, dedicato a Mario Lodi, e i laboratori con autori e autrici di Camelozampa, editore di narrativa per l’infanzia ospite di questa edizione: Nicoletta Bertelle, Rossana Bossù, Mara Dompè, Serenella Quarello, Giulia Torelli, Pino Pace. Novità 2022: la nuova iniziativa Portici a Scuola, 7 incontri in 28 istituti scolastici di Torino (dalle scuole dell’infanzia alle secondarie di primo grado), fino a lunedì 10 ottobre, realizzati in collaborazione con TorinoReteLibri, che hanno visto dialogare con gli alunni l’autrice tedesca Rieke Patwardhan (grazie alla collaborazione con Matota Festival), Pierdomenico Baccalario, Alessandro Perissinotto, Pino Pace, Teresa Porcella, Andrea Vico, Luca Trapanese e Francesca Vecchioni.
Grande artecipazione agli incontri con autrici e autori all’Oratorio San Filippo Neri e nei nuovi spazi di Portici di Carta Gallerie d’Italia-Torino e il Museo nazionale del Risorgimento: Anne Berest, Lidia Yuknavitch, Nadeesha Uyangoda, Marco Balzano, Matteo Bussola, Ezio Mauro, Giovanni De Luna, Piero Bianucci; Ernesto Ferrero, Carlotta e Federica Fruttero e Bruno Ventavoli per la dedica a Fruttero & Lucentini e al loro sodalizio artistico; Sandro Ferri & Sandra Ozzola, editori di e/o, casa editrice ospite a Portici di Carta che ha portato in piazza San Carlo la mostra “Una giornata in casa editrice”; Marta Barone, Marco Lupo, Diego Marani, Marco Zatterin, Chiara Lorenzoni, Pino Pace, Giuliano Vergnasco, Paolo Morelli, Giorgio Ballario, Maurizio Blini, Massimo Tallone, Sergio Chiamparino & Michele Paolino.
Ecco alcune riflessioni emerse dagli incontri.
Lidia Yuknavitch: «Ho sentito la responsabilità di dire la verità in modo da far sentire meno solo chi legge il mio libro, La cronologia dell’acqua». «Scrivere per me è liberatorio in quanto espressione di ciò che ho dentro, la scrittura è il mio modo per vivere il mondo con gli altri».
Marco Balzano «Senza esercizio la felicità si esaurisce, come evidenzio in Cosa c’entra la felicità (Feltrinelli). Nella società greca la felicità non era una dimensione intima e privata, ma al servizio

degli altri. Solo così la nostra fioritura, che pure è destinata ad appassire, potrà lasciare agli altri ciò che di più durevole e caro siamo stati sulla terra».
Anne Berest: «Tutto quello che narro nel libro La cartolina (e/o) è vero, l’unica differenza tra libro e vita è che la storia si svolge in qualche mese mentre nella realtà è durata quattro anni».
Matteo Bussola: «Ho iniziato a provare fastidio nei confronti dei libri che ritraggono le donne come principesse ribelli, eroine anticonformiste per copione, tralasciando tutte le donne che hanno vite ordinarie, fatte di incomprensioni con i figli, con i genitori anziani, con malattie e altri problemi. Ho deciso di scrivere di donne – con Il rosmarino non capisce l’inverno (Einaudi) – perché mi diverto più a cercare tra quello che voglio conoscere meglio rispetto a ciò che conosco già». E ancora: «La scrittura è la lente sul mondo dello scrittore, attraverso cui vede e scopre un mondo che lo sorprende».
Ezio Mauro, su «Non si può prescindere dalla coda della guerra. Turati stesso è convinto che la violenza possa essere spurgata solo col tempo, come spiego in L’anno del fascismo. 1922. Cronache della marcia su Roma (Feltrinelli)». «Assistiamo a una coincidenza tra il governo più debole nella storia del regno e la sfida più grande. Il re racconterà in esilio di aver deciso di non firmare lo stato d’assedio per paura di uno spargimento di sangue. Invece a Roma arrivarono solo 26000 camicie nere armate male».
Sandra Ozzola, e/o, editore ospite: «La nostra scommessa era che nei paesi dell’est ci fossero grandi autrici e grandi autori non ancora tradotti. Una scommessa che abbiamo vinto». Bruno Ventavoli: «Portare in Italia l’est europeo negli anni ‘80 non era scontato: l’unico modo per attraversare questo muro era quello delle parole, della letteratura, della fantasia. Le Edizioni e/o hanno fatto tutto questo».
Tra gli incontri “off” in avvicinamento a Portici di Carta più seguiti nelle librerie della città, ricordiamo quelli che hanno visto la presenza di: Giuseppe Lupo, Andrea Monticone, Salvatore Tropea, Valeria Tron Sofia Gallo e Edoardo Guzzon Andrea Astuto, Guido Quarzo, Anna Vivarelli, Pino Pace, Carla Costamagna, Marco Amici, Davide Astegiano, Ilaria Campani, Maria Carla Fruttero, Eleonora Quirico, Giuseppe Tirone, Laura Florian, Lorenza Faccioli, Chicca Morone, Emanuela Botti, Franco Faggiani, Luca Rondi, Gian Giacomo Della Porta.
Portici di Carta è stata anche l’occasione per presentare e confrontarsi su progetti di promozione alla lettura: il Concorso letterario nazionale Lingua Madre con due delle sue autrici vincitrici Mahnaz Hassanlou (Iran) e Sofia Spennacchio (Francia); la Festa del libro medievale e antico di Saluzzo 21-23 ottobre), quest’anno dedicata alle donne nel Medioevo; Lungomare di libri a Bari, nata nel 2020 e ispirata all’esperienza di Portici di Carta; la quarta tappa dell’Independent Book Tour (dopo Novara, Verbania e Biella), ideato da Hangar del Libro – Regione Piemonte e Salone

Internazionale del Libro di Torino, per far conoscere la ricca realtà editoriale e libraria indipendente piemontese.
In Piazza San Carlo ha fatto tappa anche il Bibliobus, la biblioteca itinerante della Città di Torino, con proposte di attività e servizi, inaugurato nell’edizione 2018 di Portici di Carta.
Novità 2022: le 40 degustazioni letterarie Il giro del mondo in 40 libri per confrontarsi sui temi legati ai diritti, immigrazione, pace, intercultura, proposta dal Centro Interculturale Città di Torino in Piazza San Carlo e Piazza C.L.N presso Stratta, Caffè Torino, Costadoro Social Coffee Factory, Caffè Mokita e La Bottega Turin Vermouth, in collaborazione con 25 associazioni del territorio e grazie alla co-organizzazione di Associazione Amece, Centro di Cultura Albanese, Codiasco – Angi, Associazione Donne Africa Subsahariana e II generazione, Associazione Farmp. Tra gli ospiti: Younis Tawfik, Abi Darè, Rahma Nur, Karim Metref; Anilda Ibrahimi, Hanane Makhloufi; Irina Niculescu e Marian Mocanu; Talatou Clementine Pacmogda.
13 ragazze e ragazzi del Bookblog, i giovani reporter del Salone Internazionale del Libro, hanno documentato con interviste, reportage e articoli le giornate di Portici di Carta raccogliendo riflessioni, temi, idee, riportati sul blog online bookblog.salonelibro.it.
Anche quest’anno a Portici di Carta, nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, un gruppo di studentesse e studenti è stato coinvolto nella logistica dell’evento, grazie alla relazione strutturale con TorinoReteLibri Piemonte (rete di coordinamento delle biblioteche scolastiche che conta più di 65 scuole aderenti sul territorio).
Matota Festival, che quest’anno ha collaborato con Portici di Carta, presso il Centro del protagonismo giovanile Cartiera ha ospitato: Rieke Patwardhan, Chiara Abastanotti, Elena Pasquini e Giorgio Scaramuzzino.
Portici di Carta, giunto alla quindicesima edizione, è un progetto di Città di Torino e Salone Internazionale del Libro di Torino, realizzato da Associazione Torino, la Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte agli editori piemontesi e con la partecipazione dei librai e delle libraie torinesi coordinati da Rocco Pinto, la collaborazione di Biblioteche civiche torinesi, Centro Interculturale della Città di Torino, TorinoReteLibri Piemonte, ALI Associazione Librai Italiani, SIL Sindacato Librai e Cartolibrai, Colti-Consorzio Librerie Torinesi Indipendenti, Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Giardino Forbito, Nati per leggere, Concorso letterario nazionale Lingua Madre, Matota Festival, Museo nazionale del Risorgimento.
Intesa Sanpaolo, quest’anno anche con le Gallerie d’Italia-Torino, si conferma Main Partner dell’edizione 2022 della manifestazione nell’ambito del sostegno al Salone Internazionale del Libro di Torino per il quindicesimo anno consecutivo.
Con il patrocinio di: Camera di commercio di Torino.

Info: www.salonelibro.it

Gara stregata! Torino-Empoli 1-1

Nona giornata di campionato serie A

Destro(E)
Lukic(T)

È stata una gara stregata per il Toro di Juric,oggi squalificato e sostituito dal suo vice Matteo Paro.Nel primo tempo  l’Empoli è stato surclassato tecnicamente e fisicamente in ogni parte del campo ma ai granata è mancato il colpo del ko avendo sciupato 7 nitide palle goals tra cui 2 reti annullate a Miranchuk e Sanabria, entrambe per fuorigioco.Il
risultato si è concretizzato nella ripresa,  Al 4′, infatti, Destro ha battuto Milinkovic con una spettacolare mezza rovesciata. Lo stesso attaccante dell’Empoli si è visto annullare il possibile raddoppio sempre per offside. Nel forcing finale, i granata hanno pareggiato al 45′ con Lukic, abbastanza fortunato nel rimpallare un tentativo di rinvio di Luperto col pallone che finisce direttamente in rete.
Solo 1 punto per il Toro che ne avrebbe meritati 3 ma,visto come si è messa la gara e col pareggio raggiunto al 90esimo,lo porta a casa senza rimanere beffato.Sabato prossimo,ore 18,il derby Torino- Juventus.

Enzo Grassano

Rock Jazz e dintorni: Marco Mengoni e i Dream Syndacate

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Martedì. Al Magazzino di Gilgamesh blues con Max Altieri. Al Jazz Club si esibisce il cantautore Andrea Albano. All’Otium Pea Club suona il quartetto Arduobop.

Mercoledì. All’Osteria Rabezzana suona il quartetto del sassofonista Federico Ponzano. Al Pala Alpitour arriva Marco Mengoni. Al Jazz Club si esibisce il chitarrista Max Arrigo. Al Blah Blah sono di scena gli Alchemist. Al Cap 10100 si esibisce Lorenzo Kruger.

Giovedì. Al Cafè Neruda suonano i Sympatheia. Al Blah Blah sono di scena i Demented Are Go. Al Jazz Club si esibisce il duo formato da Cristiano Da Ros e Gabriella D’Amico. Al Dash suona il trio di Giorgio Nieloud.

Venerdì. Al Jazz Club è di scena la Terry Blues Band. Allo Spazio 211 arrivano i Dream Syndicate.

Al Magazzino sul Po suonano: Euphonia, Foliage e Stomp Collision. Al Magazzino di Gilgamesh sono di scena i Melty Groove. Allo Juvarra Boosta dei Subsonica presenta il progetto “Post Piano Session”. Allo Ziggy si esibisce il duo San Leo. Al Cap 10100 è di scena la cantante Mara Sattei. Al Blah Blah si esibiscono i Sorry Heels. Al Bunker suonano i Voilaaa & Pat Kalla.

Sabato. Al Jazz Club sono di scena gli All You Can Beat. Allo Spazio 211 si esibiscono i Bunuel. All’Arteficio suona il quartetto Blues di Federica Gili. Alla Suoneria di Settimo è di scena il cantautore N.A.I.P.  Al Cafè Neruda suonano i Blue Screen. Al Magazzino sul Po sono di scena i Wicked Expectations con il duo femminile Glitch Project. Allo Ziggy suonano i Fucktotum.

Domenica. Al Jazz Club si esibiscono i Night Crooners. Al Folk Club blues con Otis Taylor.

Pier Luigi Fuggetta

SaluTO, due giorni per sfatare le fake news su scienza e salute

E’ iniziato ieri SaluTO 2022 e continuerà nel pomeriggio di questa domenica, a partire dalle ore 15.00. 

Due giorni di divulgazione scientifica, ad ingresso libero e gratuito, rivolti ai cittadini torinesi, con l’intento di informare e dialogare sugli argomenti più diffusi nell’ambito della salute e di sfatare le fake news che ogni giorno circolano in rete portando cattiva informazione.
L’argomento di questa edizione “Salute, Ambiente e DNA: riprendiamoci la vita”, come sottolineato dal Professor Stefano Geuna, Rettore dell’Universita’ di Torino, vede il ritorno della possibilità di partecipare in presenza e ci ricorda l’importanza di ritrovare uno spazio di comunicazione efficace e di riprendere in mano le redini della nostra quotidianità.
Il Professor Ezio Ghigo, medico endocrinologo, ideatore nonchè coordinatore scientifico di SaluTO, è stato lungimirante quando, nel 2019, ha deciso di iniziare questo progetto insieme all’organizzatore di eventi YEG!, nella speranza di contrastare la diffusione di false notizie in ambito medico da parte del mondo del web: fake news che sono incrementate notevolmente proprio l’anno successivo, con l’avvento della pandemia da Covid-19.
E in questi due giorni di Talk insieme ai medici, nonchè professori universitari, di fake news circolanti nel web se ne scoprono e se ne smascherano molte.
Una di queste è stata sfatata ieri dal Professor Umberto Ricardi, Direttore della Scuola di Medicina di Torino e Professore di Radioterapia, ovvero la diffusa credenza che il tabagismo non favorisca l’insorgenza tumorale “perchè di tumore si ammala anche chi non fuma”: niente di più sbagliato. Sono ormai numerosi gli studi scientifici che contrastano questa diceria e, come ha affermato ieri il Professore durante il suo Talk “Tumori della mammella e del polmone: la genetica delle cellule per cure su misura”, il fumo di sigaretta rappresenta tuttora  la causa principale dell’insorgenza di carcinomi e adenocarcinomi polmonari.
Inoltre, recenti studi hanno scoperto l’incidenza di tumori a piccole cellule, i cosiddetti microcitomi cellulari, nei quali la variabilità genetica è talmente elevata da rendere estremamente difficile l’individuazione del bersaglio farmacologico e della cura adeguata per ciascun tipo di neoplasia maligna.
Il Professor Ricardi sottolinea che anche l’esposizione al fumo passivo predispone notevolmente al rischio di insorgenza tumorale e lancia un monito a tutti i sanitari fumatori affinchè, smettendo di fumare, parta da loro il buon esempio di preservare la propria salute e quella degli altri.
D’altronde, ritornando alle parole del Professor Ghigo, l’obiettivo di SaluTO è quello di far partire la divulgazione scientifica proprio dalle persone che studiano e lavorano nell’ambito sanitario: medici, studenti e tutti i professionisti che, grazie alla loro opera di contatto diretto con le persone e con i pazienti, possono aiutare a contrastare il diffondersi di false notizie.
Altro aspetto importante di SaluTO è la collaborazione con il Politecnico di Torino, rappresentato dal Rettore Guido Saracco e dalla Professoressa di Ingegneria Biomedica Chiara Tonda Turo, che ha permesso di trasmettere conoscenze in merito all’utilizzo di nuove tecnologie, molte delle quali stanno già riducendo la durata delle terapie, andando così ad abbattere i costi sanitari e a ridurre le lunghe liste d’attesa; ne è un esempio proprio l’applicazione delle nuove tecniche radioterapiche che il Professor Ricardi ha evidenziato parlando della cura dei tumori.
Come comunicato dal Dott. Giovanni La Valle, direttore della A.O.U. Città della Salute e della Scienza, il cui Ospedale Molinette è stato classificato tra i primi 50 ospedali migliori al mondo, l’obiettivo principale adesso è proprio quello di investire i fondi nello sviluppo tecnologico per poter semplificare l’esperienza dei pazienti e il lavoro del personale sanitario.
All’evento ha partecipato anche il Dott. Dario Gallina, Presidente della Camera di Commercio di Torino, il quale ha posto l’accento sulle risorse del nostro territorio che meritano di essere valorizzate e sviluppate ; per poter rendere fruibili ai cittadini tutte queste informazioni diventa quindi imprescindibile una comunicazione efficace, come sottolineato dal Dott. Luigi Genesio Icardi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, ed è proprio questo l’obiettivo che SaluTO si pone.
Nei talk di oggi pomeriggio si parlerà di Endocrinologia, Pediatria, Genetica, Geriatria e molto altro ancora. E’ possibile partecipare in presenza all’evento presso la Cavallerizza Reale, con ingresso libero fino ad esaurimento posti, oppure seguirlo in diretta streaming collegandosi al sito www.saluto.net.
Partecipare in presenza non è solo un modo per ritrovare le vecchie abitudini ma è anche un’opportunità per poter rivolgere domande, dubbi e perplessità direttamente ai medici presenti in sala, ritornando a quelle antiche tradizioni universitarie che vedevano i professori di medicina docenti e, al tempo stesso, medici della popolazione.
Inoltre, occuparsi della salute pubblica significa anche dedicarsi ad uno sviluppo urbano che migliori il benessere e la qualità della vita dei cittadini e, come affermato dal Dott. Jacopo Rosatelli, Assessore della Città di Torino, molto spesso sono proprio le fasce più deboli quelle che si ritrovano a dover affrontare una patologia e ad affidarsi a notizie ed informazioni di carattere sanitario che si rivelano essere errate e fuorvianti.
Ci auguriamo di trovarvi ad assistere numerosi all’evento affinchè possiate trovare risposte affidabili e scientifiche alle vostre domande, contribuendo così al diffondersi di una corretta informazione.

 

Dott.ssa Irene Cane, Psicologa Clinica e Psiconcologa

In Barriera “Last Supper” dell’artista e curatore di Opera Viva, Jòn Gnarr

Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto

Settimo e penultimo appuntamento

Inaugurazione > Martedì 11 ottobre, alle ore 18.00

Torino, Barriera di Milano, Piazza Bottesini

Martedì 11 ottobre, alle ore 18.00 in piazza Bottesini a Torino, inaugura il settimo, e penultimo, appuntamento di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, progetto ideato da Alessandro Bulgini e curato, per questa edizione dedicata all’arte islandese, dall’artista Jòn Gnarr.

Ed è proprio l’opera “Last Supper” (L’ultima cena, 2003) del curatore della rassegna Jòn Gnarr a essere esposta in piazza Bottesini in quest’inizio autunno. La fotografia ritrae 13 pupazzi, ispirati agli Action Man, serie televisiva a cartoni animati degli anni Novanta, seduti attorno ad un tavolo in posizioni che richiamano l’iconografia classica de “L’Ultima Cena” di Leonardo da Vinci. La fotografia deriva da una mostra intitolata INRI che l’artista ha tenuto in Islanda nel 2003, in omaggio alle stazioni della Via Crucis che si vedono nelle chiese cattoliche. Gnarr aveva allestito le immagini relative alle varie stazioni con figure di Action Man e con strutture in legno e, infine, le aveva fotografate.

Sono un cattolico non praticante – commenta Gnarr. A volte dico alle persone che sono un cattolico in recupero o un cristiano in recupero. Anche se non credo, ho un grande rispetto per il cristianesimo e per la sua influenza sulla storia, la filosofia e la civiltà occidentale.

“Non esistono pasti gratis” (tutto ha un costo) è un gioco di parole che uso spesso ispirandomi all’acronimo TANSTAAFL, dell’espressione inglese “There ain’t no such thing as a free lunch”.

A mio avviso, questo è assolutamente il caso del cristianesimo. La frase suggerisce che le cose che sembrano gratuite hanno sempre un costo nascosto o implicito per qualcuno, anche se non direttamente per l’individuo che riceve il “pasto gratis”. Penso al battesimo, un gesto importante ma molto semplice e che ci costa poca fatica, ma qualcuno per quel gesto ha pagato… Ed ecco che “L’Ultima Cena” diventa probabilmente la cena più costosa della storia del mondo.

Tutto ha un costo, il principio è lo stesso della termodinamica, qualsiasi esistenza, ogni vivente cede una parte di se stesso e si consuma, tutto ha un costo, niente in quanto esseri viventi ci è dato gratuitamente.

Dopo essere state esposte come manifesti, uno al mese, sulla cimasa 50530 di piazza Bottesini in Barriera di Milano, le opere degli artisti di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto faranno parte di una mostra ospitata in una sezione dedicata della decima edizione di Flashback Art Fair. Durante la fiera, Jón Gnarr presenterà il suo libro Gnarr: How I Became the Mayor of a Large City in Iceland and Changed the World. Attore, scrittore e drammaturgo, autodefinitosi anarco-surrealista, Gnarr nel 2009 ha sentito la necessità di mettersi a disposizione degli altri creando un nuovo partito politico, Besti flokkurinn (in italiano Il Partito Migliore) nel quale ha coinvolto tantissimi artisti islandesi nella convinzione che solo l’arte possa, in determinate occasioni, fornire un reale spunto per il cambiamento.

Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto si chiuderà il 25 ottobre con un’opera di Alessandro Bulgini. Il progetto artistico ha portato, dal 2015, in Barriera di Milano a Torino più di 40 artisti, italiani e stranieri, interpreti dello spazio pubblico di 6×3 metri (Cimasa 50530) in piazza Bottesini.