ilTorinese

Porte Aperte all’Inverno a Bardonecchia

Musica, street food, laboratori artigianali, spettacoli, incontri in biblioteca ed ancora sport ed un’anticipazione della prossima stagione con le scuole di sci.

Sono stati giorni ricchi di eventi ed appuntamenti quelli vissuti a Bardonecchia, in occasione della settima edizione di “Porte Aperte all’inverno”. Quattordici appuntamenti in tutto, disseminati sul territorio, organizzati dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Pro Loco, la Polisportiva, le Scuole di Sci, la Biblioteca, Estemporanea e le tante componenti presenti a Bardonecchia.

Anche quest’anno con “Porte Aperte all’Inverno” ha preso il via l’opportunità di acquistare a prezzi scontati gli abbonamenti stagionali validi per sciare nel comprensorio della Conca.

Le insolite miti temperature ed i colori dell’autunno hanno fatto da sfondo a queste giornate. A cominciare dal contest “Bardo Vetrine d’Autunno”, istituito dalla Pro Loco per premiare utilizzando i social la più bella vetrina a tema allestita dai commercianti.
Nel pomeriggio di sabato 29 ottobre, dal sagrato della chiesa parrocchiale ha preso il via la molto partecipata sfilata delle scuole di sci della Conca, con protagonisti i maestri di sci, tanti giovani sciatori e genitori molti dei quali mascherati a tema, che hanno percorso le vie del centro, con tanto di musica itinerante offerta dalla Street Band a cura di Estemporanea. Numerosi residenti e turisti hanno aderito dal tardo pomeriggio a notte fonda a “Dolcetto Prosecco Tour”, percorso enogastronomico articolato in cinque tappe in altrettanti bar nel Borgo Vecchio e nella centrale via Medail. La Biblioteca Civica ha proposto un pomeriggio dedicato alla lettura e ai laboratori a tema Halloween con protagonisti i più giovani lettori.

L’intensa giornata si è conclusa con lo spettacolo de “I Moderni “, Gran Passato sul palco del Palazzo delle Feste, che ha inaugurato la stagione invernale 2022-23 di Scena 1312, festival culturale a cura di Estemporanea.

Domenica 30 ottobre, altra giornata ricca di appuntamenti, da “Foliage e Yoga”, proposto dalla Polisportiva Bardonecchia, al “truccabimbi” al Campo Smith organizzato dai volontari della Croce Rossa. Ed ancora, nel tardo pomeriggio ha preso il via “Bardo Wine”, percorso enogastronomico a tappe lungo Borgo Vecchio e via Medail, guidato dal professor Marco Rissone, docente enologo, che ha illustrato la storia e le caratteristiche dei formaggi e dei salumi abbinati a vari tipi di vino piemontese e no. In serata, nell’ambito di Scena 1312, nel foyer del Palazzo delle Feste, l’attrice Alessia Donadio, accompagnata al pianoforte da Anna Barbero Beerwald, del Duo ParlaPiano, ha dato vita allo spettacolo “In Vino Musica”. Suoni, musica e parole per raccontare il vino.

Lunedì 31 ottobre, nel foyer del Palazzo delle Feste, appuntamento con “L’autunno fatto a mano”, tre laboratori didattici patrocinati dal Comune di Bardonecchia e dalla Citta Metropolitana di Torino, per conoscere ed imparare tecniche artigianali di oggi e del passato: dalla pittura su legno con “Atelier firmato Tuttorosa”, all’intaglio delle zucche e la creazione di ghirlande con l’Orto in Fiore, alla scoperta di un’antica tecnica fotografica, la cianotipia. Al termine, “Le Guarattelle di Pulcinella”, terzo appuntamento stagionale di Scena 1312, con protagonista Gianluca Di Matteo, artigiano burattinaio, che ha conquistato il numeroso pubblico di grandi e piccini, che ha affollato il Foyer del Palazzo delle Feste.

Archiviata la settima edizione di “Porte aperte all’inverno” già si pensa al lungo Ponte dell’Immacolata con la speranza di viverlo in una Conca finalmente imbiancata.

Foto Gian Spagnolo 

Torino: scritte ingiuriose, imbrattata sede Cisl

Un fatto gravissimo è accaduto poche ore fa: “Sindacati nazisti”la scritta sulle mura esterne della sede Cisl di Torino, tutto accaduto nella notte, in via Madama Cristina 

Subito la dichiarazione del sindacato: non ci lasciamo intimidire! “Ringraziamo tutti coloro che in queste ore stanno esprimendo solidarietà e vicinanza alla nostra organizzazione sindacale per le scritte comparse la notte scorsa sui muri della sede di via Madama, a Torino. Senza farci intimidire, continueremo a svolgere il nostro lavoro che è quello di difendere i diritti dei lavoratori e dei pensionati e di dar voce ai deboli e agli esclusi che si rivolgono a noi quotidianamente”. Così i segretari territoriale e regionale Cisl, Domenico Lo Bianco e Alessio Ferraris, dopo l’atto vandalico alla sede Cisl di via Madama Cristina a Torino.

Enzo Grassano

Alle Molinette asportato tumore di 70 chili, pesava più della paziente

A Torino, all’ospedale Molinette della Città della Salute, come anticipato dal quotidiano la Repubblica, nel corso di un intervento che non ha precedenti, una giovane donna è stata operata per l’asportazione dalle ovaie di una massa tumorale benigna del peso di  oltre 70 chili, più di quanto pesa la stessa paziente. “In letteratura non risulta alcun precedente di massa tumorale asportata di tale  peso – comunica la Città della Salute – Il tumore riempiva tutta la pancia della paziente fino ad arrivare  ai polmoni, così  da non farla respirare”. La donna è stata salvata.

Europa: ultima chiamata! Juventus-Paris Saint Germain

Mercoledì 2 novembre ore 21

Sesta ed ultima giornata della fase  a gironi della Champions League.

Ultima chiamata europea per i bianconeri che sono stati già bocciati in questa annata di Champions League,è sfumata la qualificazione agli ottavi che ha premiato,per i primi 2 posti, Paris Saint Germain e Benfica,che si giocheranno il primo posto nel girone per aver negli ottavi di finale un avversario più “morbido”.La Juve deve battere il Maccabi Haifa,o perlomeno pareggiare,per arrivare terza e qualificarsi,almeno ,per l’Europa League chiudendo al terzo posto nel gruppo.Nella gara d’andata,a Parigi, finì 2-1 per i padroni di casa con doppietta di Mbappé e gol di McKennie che salterà la gara per infortunio.
Juventus in piena emergenza con 11 giocatori assenti e Pogba che si è fermato per un nuovo infortunio), Allegri dovrebbe puntare sulla coppia d’attaco Kean-Milik (Vlahovic fermo ai box) con Cuadrado e Kostic esterni.

Formazioni
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Bonucci, Gatti, Alex Sandro; Cuadrado, Miretti, Locatelli, Rabiot, Kostic; Kean, Milik. All. Allegri.
PSG (3-4-3): Donnarumma; Sergio Ramos, Marquinhos, Kimpembe; Hakimi, Vitinha, Verratti, Nuno Mendes; Sarabia Messi, Mbappé, . All. Galtier.

Enzo Grassano

La torinese Augusta Montaruli sottosegretario all’Universita’

Una torinese entra nel governo Meloni come sottosegretario. E’ Augusta Montaruli, 1983, avvocato, deputato di Fratelli d’Italia. La premier l’ha scelta come sottosegretario all’Università e Ricerca.

Montaruli è stata rieletta in Parlamento  alle scorse elezioni. Entrò per la prima volta alla Camera alle politiche del 2018, mentre  dal 2010 al 2014, è stata consigliere regionale in Piemonte.

Aria Accordion Trio. Il Moncalieri Jazz Festival in Osteria Rabezzana a Torino

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Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino 

Mercoledì 2 novembre, ore 21.30

 

Per la tappa del Moncalieri Jazz Festival arriva in Osteria Rabezzana mercoledì 2 novembre l’Aria Accordion Trio. Il gruppo, costituito da Piero Mortara (fisarmonica), Roberto Puggioni (basso fretless) e Gaetano Fasano (batteria e percussioni) presenta un repertorio di composizioni originali di Piero Mortara, ri-arrangiate con la band e alcuni standard jazz. Recentemente il trio ha pubblicato il cd “Camminando” interamente registrato in diretta dal vivo in studio, senza ulteriori aggiunte e sovraincisioni. Il concerto in Osteria ripresenta le sonorità e le atmosfere del lavoro discografico.

Formazione

Aria Accordion Trio

Piero Mortara, fisarmonica

Roberto Puggioni, basso elettrico

Gaetano Fasano, batteria

Ora di inizio concerto: 21,30

Ingresso libero

Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

Prezzo speciale: dolce + calice di vino 10 euro

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

 

PNRR: 4,5 milioni di euro. Il terzo settore e le politiche giovanili

Parte la coprogrammazione e coprogettazione con gli Enti del Terzo Settore (ETS) riguardo le attività previste dal Piano Urbano Integrato, nell’ambito della Missione 5 del PNRR. Si attua così la deliberazione di marzo 2022 con cui si approvava la realizzazione dell’Azione A35 “Coprogettazione con il terzo settore e partnership pubblico-privata – azioni a favore di adolescenti e giovani”.

La spesa, finanziata dall’Unione Europea all’interno dell’iniziativa Next Generation EU, ammonta a circa 4 milioni e mezzo di euro suddivisi in due ambiti di intervento: 2.960.000 saranno destinati ad azioni materiali su edifici di aggregazione giovanile e azioni immateriali su attività e servizi dedicati a giovani e adolescenti; i restanti 1.500.000 saranno impiegati in riqualificazione fisica e sociale di spazi pubblici non edificati nei pressi di biblioteche, punti prestito e scuole, con l’obiettivo più ampio di mettere in relazione queste diverse realtà con gli spazi pubblici ad esse circostanti.

Il processo di coprogrammazione prevede il coinvolgimento di tutte le realtà associative territoriali interessate, dagli enti di secondo livello alle singole realtà non affiliate, tramite plenarie, tavoli di incontro e incontri specifici. Alla base di ogni azione i 5 obiettivi delle Politiche Giovanili della Città, direttamente correlati agli Youth Goals delineati dalla Strategia dell’Unione Europea per la Gioventù 2019-2027: spazio e partecipazione per tutti; informazione e dialogo costruttivo; società inclusiva; benessere personale e sociale; pari opportunità ed uguaglianza di genere.

Articolata in diverse fasi, con un cronoprogramma dettagliato, la coprogrammazione sarà finalizzata alla realizzazione di attività di ampio respiro, della durata di 4 anni per l’avvio e il consolidamento, più altri 6 di radicamento nel territorio. Nello specifico, il primo quadriennio sarà così strutturato: da ottobre a dicembre 2022 sarà effettuata la rilevazione partecipata dei bisogni e delle proposte progettuali; da gennaio ad agosto 2023 coprogettazione, bandi e selezione dei progetti; da settembre 2023 a giugno 2025 ci sarà la fase di avvio e realizzazione dei progetti, attività gestionale, monitoraggio e verifica in itinere; infine, da luglio 2025 a marzo 2026 si procederà alla documentazione e alla rendicontazione economico-finanziaria.

La fase preliminare di rilevazione partecipata si realizzerà il prossimo 16 novembre con un evento a cui potranno partecipare tutti gli ETS interessati che avranno inviato  entro le ore 12 di  lunedì 7 novembre la domanda con una PEC all’indirizzo gioventu@cert.comune.torino.it. Tutta la documentazione è disponibile al link http://www.comune.torino.it/torinogiovani/co-programmazione-giovani

Il percorso che stiamo per iniziare, aperto e condiviso, è una novità assoluta nell’ambito delle politiche giovanili. Vogliamo coprogettare per migliorare l’offerta dei  

servizi già presenti sul territorio, includendo tra i diversi obiettivi anche quello di ripensare interamente l’InformaGiovani e dargli una nuova veste che sia più in linea con le reali esigenze dei giovani” afferma l’Assessora alle Politiche Giovanili ed Educative Carlotta Salerno. “I fondi ricevuti dall’Unione Europea costituiscono un’opportunità più unica che rara, ed è per questo che vogliamo lavorare congiuntamente al Terzo Settore per rafforzare i rapporti già esistenti, costruirne di nuovi e introdurre una modalità di lavoro, la co programmazione, che auspichiamo diventi consuetudine. Vogliamo costruire le politiche giovanili insieme ai giovani stessi e vogliamo che Torino sia una città aperta, capace di offrire possibilità e valorizzare potenzialità e talenti” conclude l’Assessora.

A volte ritornano (?)

IL PUNTASPILLI di Luca Martina 

Dopo la prova di forza della leadership cinese, Xi Jinping ha fatto tabula rasa dei suoi oppositori e critici, ed il ritorno al vertice del Brasile di Luiz Inácio Lula da Silva l’attenzione degli osservatori si sposta ora negli Stati Uniti.

L’ 8 novembre le elezioni di metà mandato (due anni dopo le presidenziali) rappresenteranno un importante test per Joe Biden e per il suo partito democratico.

La popolarità (come aggiornata settimanalmente dal sito FiveThirtyEight) del presidente in carica è precipitata nella seconda metà dell’anno scorso per poi stabilizzarsi (al 42,3%) negli ultimi mesi ma le probabilità di evitare un’“onda rossa” (il colore del partito repubblicano) la prossima settimana sembrano ormai ridotte al lumicino.

I sondaggi prevedono che dalle urne uscirà una camera ed un senato a maggioranza repubblicana e questo risultato potrebbe spianare la strada all’inossidabile (malgrado la ruggine che sembrava avere corroso definitivamente il suo primo mandato) Donald Trump nel lungo sprint che porterà alle presidenziali del 2024.

La situazione rappresenterebbe un significativo spostamento degli equilibri da un fragilissimo controllo democratico (che vede un senato in bilico e una camera dei Rappresentanti a suo favore) ad un Congresso che, con ambedue le camere a maggioranza repubblicana, costringerebbe il presidente a completare il suo mandato con grandi difficoltà e parzialmente depotenziato (come un’”anatra zoppa”)..

I settori del programma presidenziale che potrebbero subire i maggiori rallentamenti a causa del nuovo assetto del Congresso sono quelli cari a “The Donald”.

L’agenda repubblicana prevede una politica energetica che tornerà ad essere più morbida e disponibile nei confronti delle risorse nazionali (con la riapertura di parte delle miniere di carbone e l’autorizzazione a nuove ed estese trivellazioni petrolifere) e più critica verso l’Iran (dopo il riavvicinamento degli ultimi anni, con l’obiettivo di rimuovere le sanzioni e consentire un aumento del petrolio in circolazione) ed il Medio Oriente.

Strettamente legato al ritorno ai combustibili fossili “made in America” uno dei temi che subirà le maggiori conseguenza sarà quello del contenimento del cambiamento climatico. Il primo giorno della sua presidenza, Biden aveva immediatamente firmato l’adesione degli Stati Uniti all’Accordo di Parigi, raggiunto alla fine del 2015, per la riduzione delle emissioni di gas serra.

Lo stesso trattato era stato stracciato da Trump, che aveva così sfilato gli Stati Uniti, e si può facilmente immaginare che sarà nuovamente messo in discussione già nei prossimi mesi e, ancor più, da una sua eventuale rielezione nel 2024 e con questo il massiccio piano di investimenti previsto.

Anche la collaborazione degli USA con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per sconfiggere definitivamente la crisi provocata dalla pandemia, è destinata a scricchiolare sotto le martellate della nuova maggioranza.

A livello economico, poi, è nota l’ostilità del Grand Old Party nei confronti degli elevati livelli di indebitamento statale e questo porrebbe ulteriori ostacoli alla politica economica dell’amministrazione democratica (che mira a sostenere la crescita, anche attraverso la spesa pubblica, con un conseguente incremento del debito).

L’esito della tornata elettorale sarà quindi esaminato con grandissima attenzione ed a questa dovrà aggiungersi anche una buona dose di pazienza.

Si profila infatti la possibilità che, come avvenuto nel 2020, siano necessari alcuni giorni (o, nel caso peggiore, settimane) prima di conoscere i risultati: l’opzione, consentita per fronteggiare l’impossibilità di uscire per recarsi alle urne durante la fase acuta della pandemia, del voto a distanza, via posta, rimane tuttora in vigore e potrebbe ancora una volta rallentare la pubblicazione dei risultati definitivi.

L’incertezza non mancherebbe di innervosire i mercati finanziari e dare il la, è un motivetto vecchio ma sempre popolare, alle accuse di brogli e presunte illegalità.

Un presidente debole per il resto della sua permanenza alla Casa Bianca non è certamente quanto l’attuale contesto internazionale richiederebbe e possiamo solo augurarci che alla fine prevalga il proverbiale pragmatismo statunitense nella difesa degli interessi nazionali e dei principi condivisi con tutto il resto del mondo occidentale.

Nulla, comunque, è stato ancora scolpito nel marmo.

Il ritorno del populismo, del quale Trump è stato certamente un campione, è frutto, almeno in parte, delle difficili condizioni attuali e potrà rallentare la sua avanzata, prima delle prossime presidenziali statunitensi, tra due anni, se il ciclo economico sarà nel frattempo ritornato nella sua fase espansiva (dopo una ormai inevitabile, ma si spera breve, recessione).

Le cose volgerebbero definitivamente al bello se arrivasse anche la tanto auspicata cessazione delle ostilità che favorirebbe il graduale superamento degli squilibri che si sono creati, a partire dalla salita dei prezzi delle fonti energetiche e alla conseguente inflazione fuori controllo.

Ma non voglio spingermi troppo oltre: in fondo, è sempre pericoloso fare previsioni, specialmente se riguardano il futuro.

 

La vita straordinaria di Riccardo Gualino  

Imprenditore coraggioso e raffinato mecenate, elegante viveur dal fiuto per gli affari, Riccardo Gualino ha segnato il secolo scorso come pochi altri hanno saputo fare.

Nato sul finire dell’Ottocento da una ricca famiglia biellese, Gualino fu presto protagonista nel mondo delle imprese. Acquisì banche, in società con Giovanni Agnelli fondò la SNIA, diventò azionista di riferimento e vicepresidente della Fiat, lanciò i filati artificiali senza tralasciare gli interessi nella chimica e nel settore  alimentare. Nel 1928 venne inserito nella rosa dei cinque uomini più ricchi d’Europa. Conobbe successi e vertiginose ascese e, all’opposto,  rovinose cadute senza perdere mai lo spirito d’avventura o rinunciando alle sue idee visionarie. Un personaggio straordinariamente unico  al quale è stata dedicata da Giorgio Caponetti un’importante biografia pubblicata da Utet: “Il grande Gualino. Vita e avventure di un uomo del Novecento”. Gualino fu un visionario per l’epoca al punto da puntare sul cinema in tempi non sospetti  con la pionieristica Lux che, come si legge nella sua biografia , “nel dopoguerra produsse i film di Visconti e Lattuada avvalendosi anche dei giovani Carlo Ponti e Dino De Laurentiis”. La sua è una vita talmente piena da sembrare quasi inverosimile, tra incontri con personaggi celebri ( da D’Annunzio ai Kennedy, da Curzio Malaparte a Winston Churchill, Liz Taylor e Solomon Guggenheim) e l’amore per le arti che divideva con l’inseparabile moglie Cesarina Gurgo Salice. Fu proprietario del palazzo Lascaris, attuale sede del Consiglio regionale, della bellissima villa che porta il suo nome in collina a Torino e ha lasciato una fantastica raccolta di capolavori che costituisce la “collezione Gualino” alla Galleria Sabauda). La sua ultima dimora è al cimitero monumentale di Oropa, la “piccola Staglieno” delle Alpi)  dove riposa nella tomba di famiglia con la moglie.

Marco Travaglini

Non si trova personale. Un futuro incerto per l’edilizia a Torino

Anche grazie al super bonus il settore  dell’edilizia a Torino chiude un semestre ‘abbastanza positivo’, reso però più incerto dal caro materiali, l’aumento del costo del denaro, il blocco della cessione dei crediti.

Le prospettive del comparto presentano incertezze. Diverse  gare stanno andando deserte perché i prezzi non riconoscono i costi per le imprese. Stallo anche per l’occupazione, che fino a luglio sembrava registrare un buon andamento  (+17,41% di imprese iscritte alla Cassa Edile rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso,+21,6% degli operai, +25,79% della massa salariale e +24% delle ore lavorate). Si riscontrano difficoltà a trovare personale in tutti i settori anche a causa del reddito di cittadinanza.