Magnifica Torino/ Tramonti in piazza San Carlo e piazza Castello
A piedi per l’Europa
Riccardo Carnovalini ed Anna Rastello, saranno ospiti nella sede di Europa Verde Piemonte, per raccontare le loro avventure dopo aver attraversato a piedi 22 diversi paesi europei, scattando foto, appuntando esperienze ed emozioni da raccontare.
Reading di alcuni passaggi del libro e proiezione delle foto scattate in tutta l’Europa. I protagonisti di questa grande avventura saranno in sala per parlare con il pubblico del loro libro e di argomenti di stretta attualità, come l’emergenza siccità che sta colpendo le nostre valli alpine e gran parte dell’ Europa.
Sede di Europa Verde Piemonte
Via Monginevro 8 Torino Lunedì 6 febbraio ore 21.00
(evento su prenotazione a : comunicazione@europaverdetorinometropoli.it
Un grande orgoglio per Torino, per il suo “MAO – Museo d’Arte Orientale” di via San Domenico in primis e per la “Fondazione Torino Musei”, di cui il MAO è la pedina più recente (inaugurazione, nel 2008) di importante e riconosciuto prestigio.
Parliamo del trasferimento, avvenuto il 13 gennaio scorso, di parte della mostra “Il Grande Vuoto” – che ha dato il via (la scorsa primavera) alla direzione del Museo subalpino di Davide Quadrio, curatore della stessa mostra – verso l’India. Destinazione l’“Istituto Italiano di Cultura” di New Delhi. Dove, fino al prossimo 26 febbraio, della rassegna torinese, presentatasi sotto la Mole “come esperienza multisensoriale – parole dello stesso Quadrio – e come segno forte di speranza per un futuro che si rivela incerto e sconfortante”, saranno visibili alcune delle opere più significative presentate a Torino, fra cui una selezione di 40 immagini di “tulku”, realizzate dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri e che ritraggono i cosiddetti “Buddha viventi”, figure salvifiche la cui “mente di saggezza” rinasce in nuovi corpi per condurre l’umanità verso la salvezza e il “Grande Vuoto … verso la buddhità”. Non semplici ritratti fotografici, ma autentici oggetti di venerazione. Una raccolta iniziata oltre una decina d’anni fa dall’artista Paola Pivi che ha raggiunto il numero considerevole di migliaia di immagini e che costituisce quello che è oggi il più grande archivio di “tulku” al mondo. In mostra, da Torino a New Delhi, è arrivata anche la scultura “Dakini rossa” dell’artista di origini liguri (Loano, 1969) Maurizio Anzeri.
Scultura terrifica a tecnica mista – filo di cotone e capelli sintetici, materiale a suo dire il più scultoreo di tutti, cuciti e tessuti insieme fino a diventare corpo solido – per la quale Anzeri s’è ispirato alla “Na-ro mkha’ – spyod – ma”, la “Dakini” (spiriti femminili dalla natura ferina quasi demoniaca, di tradizione hindu, IV sec. d. C., assistenti della dea Kali) esposta al MAO nella sezione dedicata al Tibet. La rassegna, promossa dall’“Istituto Italiano di Cultura”, prevede inoltre l’inserimento di alcuni contenuti nuovi e, in particolare, della performance “When I think of Her” della danzatrice Antonella Usai, realizzata su musiche di Vittorio Montalti e Park Jiha, in programma il 10 febbraio.
La partitura coreutica sarà in relazione proprio con l’opera “Dakini rossa”, “un dialogo – sottolinea Davide Quadrio – che porta, di rifrazione in rifrazione, dal ‘Grande Vuoto’ alla ‘dakini’ attraverso una gestualità fatta di movimenti pesanti, viscerali o iconici con richiami a una classicità indoeuropea”.
La tappa indiana de “Il Grande Vuoto” fa parte di un progetto di circuitazione internazionale, in collaborazione con importanti partner istituzionali che coinvolgerà tutti i progetti espositivi del Museo. “Il ‘MAO’ sta infatti costruendo – ancora Quadrio – moduli espositivi che possano essere adattabili a un concetto di collaborazione internazionale. Si tratta di un processo che, partendo da questa mostra, deve però e soprattutto coinvolgere le sue ‘Collezioni’, la vera ricchezza del Museo, su cui intendo investire e lavorare per renderle sempre più accessibili e fruibili”.
Per info: “MAO – Museo d’Arte Orientale”, via San Domenico 11, Torino; tel. 011/4436932 o www.maotorino.it
Gianni Milani
Nelle foto:
– “Tulku” e “Dakini rossa”
– Davide Quadrio
Due le persone finite in manette e tre denunciate dopo i controlli effettuati dai carabinieri per contrastare il fenomeno dei furti e delle baby gang, in centro e nella zona di San Salvario a Torino.
Sono state 93 le persone sottoposte a controlli. Due ragazzi con meno di 14 anni sono stati denunciati per aver rubato una sigaretta elettronica in via Cavour dopo aver minacciato il proprietario. Un 18enne è stato arrestato dopo che, con un complice, in via Micca aveva puntato un coltello contro un giovane per rubargli il giubbotto, una decina di euro e il monopattino. Per uno scippo di un telefonino in via Verdi è finito in manette un marocchino di 32 anni. Un altro marocchino di 23 è stato denunciato per il furto di uno smartphone dopo aver minacciato con un coltello una ragazza che camminava in piazza Vittorio. Insomma, non si tratta di casi isolati ma di un fenomeno che sta diventando preoccupante, se si considerano i tanti altri episodi avvenuti negli ultimi mesi in città.
Picchiano e rapinano un barista che tentava di placare gli animi durante una rissa. È accaduto nei giorni scorsi a Novara dove un gruppo di giovani litigava in via Fratelli Rosselli. A quel punto il gestore di un bar è intervenuto per chiedere ai ragazzi di fermarsi, quando è stato avvicinato da due giovani che gli hanno sferrato un pugno e gli hanno rubato il cellulare. La squadra mobile ha avviato le indagini e sono stati individuati come responsabili due ragazzi di venti anni, che sono stati denunciati per rapina aggravata, lesioni personali e rissa.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Impediscono un corretto passaggio di consegne
Il Nursing Up invia una diffida all’Azienda Sanitaria
“Esiste un grave problema, nell’Asl To4, relativo agli orari di infermieri e Oss e al loro cambio di turno. Problema che più volte abbiamo segnalato e che ancora permane irrisolto. In pratica non esiste una parità di orario tra infermieri e Oss con i primi che hanno un orario di entrata e uscita diverso dagli operatori, i quali in pratica entrano dopo ed escono prima. Ciò rende impossibile un corretto passaggio di consegne a cui tutti partecipino e la conseguente comunicazione, anche agli operatori sociosanitari, delle informazioni sulla sicurezza dei pazienti e sulle necessità dei pazienti fragili.
Su questo argomento, dopo avere appurato che l’Asl To4 ha provveduto a prendere decisioni su una modifica degli orari che non risolve questa pressante necessità, che riguarda solo una parte degli operatori e che inoltre non riconosce i tempi di cambio divisa, in un presunto accordo che non ci ha visti né convocati né partecipi, il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, ha inviato una diffida ufficiale a bloccare ogni iniziativa fino a che ogni decisione non sia stata concordata anche con la nostra rappresentanza sindacale. In assenza di un riscontro immediato da parte della dirigenza dell’Asl To4, siamo pronti ad intraprendere le vie legali”.
Il Segretario Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta, Claudio Delli Carri, assieme al Segretario Provinciale Nursing Up di Torino Roberto Aleo e al Segretario Aziendale Nursing Up dell’Asl To4, Marco Boccacciari, ribadiscono: “Chiediamo di essere immediatamente convocati da parte della dirigenza dell’Asl per porre rimedio alla questione dell’omogeneità di orario tra infermieri e Oss, necessaria affinché il passaggio di consegne, in cui vengono trasmesse informazioni fondamentali per la cura dei pazienti, possa avvenire in modo corretto come anche previsto dal Contratto. L’atteggiamento dell’Asl, con l’applicazione di orari bizzarri che non tengono conto delle prescrizioni del contratto, che riguardano solo una parte degli operatori in alcuni plessi, e che hanno palesemente violato il rispetto delle “relazioni sindacali”, ci ha portato a dover inviare una diffida ufficiale. Troviamo alquanto singolare che dopo dieci anni in cui nulla è stato modificato, dal 2013 in pratica, oggi vengano messi in atto questi maldestri cambiamenti, senza alcun confronto con chi rappresenta infermieri e Oss. Ci domandiamo se, oltre a quanto accaduto, ci siano altre operazioni in atto senza che vi sia il corretto e adeguato confronto.
Se in tempi brevissimi non si affronterà la questione nei termini e nei modi corretti siamo pronti a porte l’azienda davanti al giudice non solo per l’attività antisindacale del mancato rispetto del confronto, ma anche per il mancato rispetto di altri istituti contrattuali che costantemente vengono violati.
Ribadiamo che noi vogliamo il rispetto e la tutela dei lavoratori, e orari che permettano un corretto passaggio di consegne a favore delle cure adeguate per i pazienti più fragili”.
Il Segretario Regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta
Claudio Delli Carri
Si è celebrata il 5 febbraio la decima Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare con due sessioni live condotte dalla Social Media Marketing Manager Simona Riccio
Domenica 5 febbraio scorso è stata la decima Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare.
Il “Caso Italia 2023” di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability, diffuso per iniziativa della campagna “Spreco Zero” di Last Minute Market, su monitoraggio IPSOS, ha fatto emergere quanto valga lo spreco di cibo in Italia, pari a 9 miliari di euro. Il report individua, quale dato del febbraio 2022, uno spreco pari a 595,3 grammi, di cui 524,1 negli ultimi sette giorni. L’alimento più sprecato è quello della frutta fresca, pari a 24 grammi, seguito dalle insalate, 17,6 grammi, cipolle, aglio e tuberi, 17,1 grammi, seguito dal pane fresco, 16,3 grammi, e dalla verdure, 16 grammi.
Esistono dei fattori che causano lo spreco alimentare. Nel caso di frutta e verdura, il 48% vengono sprecate perché, conservate in frigo, si deteriorano con facilità. Il 44% degli sprechi alimentari è dovuto a dimenticanze del cibo alla sua scadenza e deterioramento. Il 39% degli sprechi è dovuto al fatto che i cibi venduti sono già datati, il 35% è dovuto al timore di non avere in casa cibo a sufficienza e il 34% degli sprechi è dovuto a un calcolo errato del fabbisogno alimentare per famiglia.
Domenica 5 febbraio scorso, Simona Riccio ha tenuto uno special live sullo spreco alimentare diviso in due sessioni: una mattutina dalle ore 11:00 alle ore 12:00 e una pomeridiana dalle ore 15:00 alle ore 16:00, con cui si è confrontata con diversi professionisti del settore, che si adoperano quotidianamente per contrastare lo spreco alimentare. Nello sessione live del mattino erano presenti Maria Chiara Gadda, prima firmataria della Legge 166/16 Antispreco e Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera, Giorgio De Ponti, Professore di Integrated Design al Politecnico di Milano, Giorgio Santambrogio, CEO Gruppo VèGè, Matteo Giantomassi, Responsabile del Servizio Comunicazione Istituzionale e Relazioni Esterne dell’ATA Rifiuti di Ancona, e infine Andrea Gasco, Founder & CTO IThanks.
Alla sessione del pomeriggio, oltre a Maria Chiara Gadda e Andrea Gasco, hanno partecipato Giuliana Malaguti, Responsabile della Comunicazione del Banco Alimentare, Paola Bortolani, Food Blogger anti spreco e Claudio Menconi, Chef.
Le puntate live sono sempre condotte da Simona Riccio, Social Media Marketing Manager e Founder del format, insieme alla Testimonial di “Parlami di Spreco”, l’Onorevole Maria Chiara Gadda. I contenuti vengono mandati in onda live sulla pagina Linkedin e sul canale Youtube di “Parla con Me”, sul profilo Linkedin “Top Voice” e Facebook di Simona Riccio.
Per riascoltare le edizioni precedenti si può visitare il sito: www.parlaconmeofficial.it
Mara Martellotta
Rifondazione: “No alla guerra a Torino!”
Ritratti e altre opere dedicate al grande intellettuale genovese dai suoi “amici artisti”
Fino al 19 febbraio 2023
Il giorno successivo alla sua scomparsa, avvenuta a Genova (dov’era nato il 9 dicembre del 1930), un giornalista, ricordandolo, scrisse a ragione: “Tutta la sua faccia, i lineamenti, persino lo sguardo – come hanno detto altri – appartenevano a una simbologia poetica”. Era il 19 maggio del 2010. Il giorno prima, il 18 maggio, Edoardo Sanguineti, moriva nell’ospedale genovese di “Villa Scassi” e con lui scompariva una figura di “letterato a 360 gradi, fuori e dentro il mondo accademico”. Ci lasciava un grande uomo di cultura piena, un’intellettuale bizzarro e raffinato, fra i protagonisti d’eccellenza delle neoavanguardie letterarie del secondo Novecento. Scompariva fisicamente quell’ironica, scapigliata “immagine d’altri tempi” che ritroviamo nell’intenso misterioso ritratto a lui dedicato dal pittore cubano Manuel Antonio Rodriguez Puente dove la forza dello sguardo “è posta in primo piano rispetto al mezzo busto obnubilato, privato degli stessi occhi”, con quelle grandi mani ossute, protese in avanti, in una sorta di gesto magico o di difesa, a protezione di un volto dal sorriso sottile che pare manifestarsi dal nulla, accompagnato a quel mento ardito in atto d’“arrampicarsi verso il grande naso adunco”. Il dipinto di Rodriguez Puente è solo una delle oltre 40 opere – ritratti ma non solo, appartenenti alla ricca collezione privata di “Casa Sanguineti” – accolte negli spazi della “Wunderkammer” della “GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea” di Torino e che magnificamente raccontano il forte legame d’arte e d’affetto che univa Edoardo Sanguineti – poeta, drammaturgo, critico letterario, traduttore e saggista, fra i membri fondatori dello sperimentale “Gruppo 63” nonché docente di Letteratura italiana a Torino, Salerno e a Genova – ai numerosi amici artisti che con lui condividevano la consapevolezza della stretta connessione fra parola scritta e immagine segnico-cromatica.
La celebrazione della sua figura, in una rassegna a cura di Clara Allasia e del figlio Federico Sanguineti, si colloca all’interno di “SanguiNetwork: ritratto del secolo breve”, progetto di rilevante interesse nazionale promosso dal “Centro Interuniversitario Edoardo Sanguineti” del “Dipartimento di Studi Umanistici” presso l’Ateneo torinese. Il percorso in mostra si propone proprio di ricostruire, non solo i legami d’amicizia, ma anche le fertili collaborazioni del poeta e intellettuale (nonché militante politico nelle fila del Pci – quando il Pci era ancora Pci – e deputato alla Camera fra gli indipendenti di sinistra dal ’79 all’ ‘83) con alcuni tra i più celebri artisti a lui contemporanei. “Il rapporto – dicono i curatori – si rivela pienamente solo guardando anche alle molte pagine che Sanguineti ha dedicato al mondo dell’arte: tra le immagini e la parola letteraria esiste per lui una relazione profonda”. Che svela, appunto, il “Volto del poeta”. In mostra, si diceva più di 40 opere: dall’aggressiva “Perpetual ikon” del genovese Francesco Pirella (firmatario nel ’95 con Sanguineti, Gillo Dorfles e Mario Persico del “Manifesto dell’Antilibro”) alla curiosa “carta” di Carol Rama che reca variamente il nome della celebre raccolta di poesia di Sanguineti “Laborintus”, il nome dell’amico poeta e una data, venerdì 24 novembre 1972.
E ancora, solo per citarne alcuni, da Emilio Vedova, al “nucleare” “Ritratto della famiglia Sanguineti” di Enrico Baj fino a Pietro Cascella a Ugo Nespolo e ai vigorosi brillanti giochi astratti di Albino Galvano, suo docente al Liceo “D’Azeglio” di Torino. Curiosità: a ciascuna opera s’affianca un testo di Sanguineti, frammenti di saggi, poesie, sonetti ma anche divertenti giochi di parole costruiti sui nomi degli artisti. Accanto alla “carta” di Carol Rama, leggiamo ad esempio: “Mi piace supporre […] che Carol rappresenti egregiamente il caso dell’artista che prova un brivido di spaventato sbalordimento dinanzi al primo materializzarsi del proprio immaginario più profondo, e a lungo studia, in faticoso esorcismo, di raffreddarlo, di aggirarlo, di proiettarlo neutralizzato in una catena di soluzioni equivalenti, ma rese controllabili e sopportabili”. E’ questa, in fondo, l’estrema fatica del fare arte. E poesia “che non è – come scriveva Sanguineti – una cosa morta, ma vive una vita clandestina”.
Gianni Milani
“Edoardo Sanguineti. Il volto del poeta”
Wunderkammer GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, via Magenta 31, Torino; tel. 011/4429518 o www.gamtorino.it
Fino al 19 febbraio 2023
Orari: dal mart. alla dom. 10/18; chiuso il lunedì
Nelle foto:
– Manuel Antonio Rodriguez Puente: “Edoardo Sanguineti – Fragmenti de una obre”, 2022
– Francesco Pirella: “Perpetual ikon per Edoardo Sanguinetti (Gatti lupeschi)”, 2011
– Carol Rama: “Senza titolo”, 1972
– Enrico Baj: “Ritratto della famiglia Sanguineti”, s. d.
L’INDICE INTERNAZIONALE CHE MISURA L’UGUAGLIANZA DI GENERE NELLE AZIENDE
Il Gruppo Iren è stato inserito per il terzo anno consecutivo nel Gender-Equality Index (GEI) di Bloomberg, l’indice internazionale che misura l’uguaglianza di genere nelle aziende.
Si tratta di un indice modificato e ponderato secondo la capitalizzazione di mercato, sviluppato per valutare la performance delle società pubbliche che si impegnano nella comunicazione dei dati relativi al genere. Questo indice di riferimento misura la parità tra i sessi sulla base di 5 pilastri: leadership femminile e pipeline dei talenti interni, la parità salariale tra i generi, la cultura di inclusione, le politiche contro le molestie sessuali e il marchio a favore delle donne.
Il GEI del 2023 rappresenta 45 Paesi e regioni e comprende, per la prima volta, società con sede in Lussemburgo, Ecuador e Kuwait. Le società inserite nell’Indice rappresentano una varietà di settori, tra cui quello finanziario, tecnologico e dei servizi pubblici, che continuano ad essere quelle con maggior rappresentanza nell’indice dal 2022.
“La conferma per il terzo anno consecutivo all’interno dell’indice GEI di Bloomberg è per Iren motivo di grande soddisfazione – dichiara Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato e Direttore Generale Iren -. Parità di genere e inclusività sono valori su cui fondiamo presente e futuro del Gruppo: uno dei nostri obiettivi è quello di avere, entro il 2030, il 30% dei nostri manager di sesso femminile, mentre già oggi il nostro CdA è composto in maggioranza da donne. Queste policies aggiungono valore alla nostra azienda e sono accompagnate da un investimento continuo nelle politiche di diversity, indirizzate verso la non discriminazione in fase di selezione, la valorizzazione delle competenze e il superamento di ogni tipo di barriera nei processi di crescita professionale e manageriale”.
“Congratulazioni alle società incluse nel GEI del 2023“, ha dichiarato Peter T. Grauer, Presidente di Bloomberg e Fondatore dell’U.S. 30% Club. “Continuiamo a vedere un aumento sia nell’interesse che nell’appartenenza a livello globale, che riflettono la condivisione dell’obiettivo di ottenere maggiore trasparenza nelle metriche relative al genere“.
Nell’ambito delle attività legate al GEI, Iren ha partecipato a un sondaggio creato da Bloomberg in collaborazione con esperti in materia a livello globale. Le società incluse nell’indice di quest’anno hanno ottenuto un punteggio in linea o al di sopra della soglia globale stabilita da Bloomberg per riflettere la divulgazione e il raggiungimento, o l’adozione, di statistiche e politiche migliori.