ilTorinese

Vittorio Beltrami, il mite e inflessibile custode dei valori antifascisti

A dieci anni dalla scomparsa

Il 29 novembre di dieci anni fa si spegneva Vittorio Beltrami, partigiano ed ex presidente della Regione Piemonte, fondatore della Casa della Resistenza di Fondotoce a Verbania. Era un mite e inflessibile custode dei valori antifascisti, una persona con un garbo d’altri tempi, corretta e tenace, orientata al bene comune, capace di ascoltare, rigorosa nelle proprie iniziative che sempre corrispondevano a una precisa ispirazione ideale. Vittorio Beltrami aveva 86 anni e venne eletto consigliere regionale sin dalla prima legislatura del ’70 tra le file della Democrazia Cristiana e per un mandato, dal 1985 al 1990, ricoprì l’incarico di presidente della Giunta regionale. Nato a Omegna il 6 giugno del 1926,visse la sua infanzia nella casa di ringhiera a ridosso della Porta Antica con il padre, operaio alla Cobianchi, e la madre operaia tessile alla De Angeli Frua. Frequentò l’oratorio dei Padri Missionari che ne influenzarono la formazione religiosa e civile. Ancora adolescente divenne presidente dalla Gioventù dell’ Azione Cattolica, dando subito prova delle sue capacità di organizzatore e dirigente, doti che mise a frutto durante la vita. Lavorò prestissimo alla Cobianchi e a diciotto anni scelse si salire in montagna intraprendendo la lotta partigiana nelle file della divisione Valtoce con i fratelli Di Dio. Nei lunghi mesi di lotta della Resistenza conobbe la ragazza che poi sarebbe diventata sua moglie, Carla Chiavenuto. Dalla loro unione – si sposarono nel 1953 – nacquero i due figli, Claudia e Gianluca. Dopo la guerra lavorò prima come impiegato e poi come geometra. Militò sempre nella Dc e negli anni cinquanta fu eletto nel Consiglio comunale della sua città. Il suo impegno proseguì per un decennio ,dal  1964 al 1974, in Consiglio provinciale a Novara e, come già ricordato, in Regione fino al 1995. Durante gli anni ’80 fu protagonista di una battaglia politica, coronata dal successo, per mantenere a Torino l’Alenia Spaziale. Nel 2003  gli astrofisici italiani Umberto Munari e Maura Tombelli, riconoscendone l’impegno, gli dedicarono un asteroide che avevano scoperto, con tanto di certificazione dell’agenzia aerospaziale degli Stati Uniti d’America. Oggi sul sito della NASA  è possibile vedere l’asteroide “Vittorio Beltrami”, seguirne l’orbita e conoscere tutte le caratteristiche di questo corpo celeste  che ha una grandezza di circa 15 chilometri di diametro. Dopo i lunghi anni d’impegno politico e istituzionale scelse di ritirarsi a vita privata dedicandosi al ricordo della lotta di Liberazione e alla sua “creatura”: la Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce, la più grande d’Europa. Un “contenitore della memoria” che aveva fortemente voluto con la legge regionale istitutiva che lo vide primo proponente. Resta di Beltrami, presidente della Casa della Resistenza,  il profilo nitido di un una persona perbene, mite ma determinata, cortese e inflessibile nell’indicare il radicamento necessario in valori di libertà e di democrazia. Un articolo a sua firma, pubblicato  su Nuova Resistenza Unita nell’estate del 2009, riassume con efficacia il senso del suo impegno. Scriveva Vittorio Beltrami: “Siamo ad oltre 60 anni dalla fine della guerra e il tempo continua nella sua azione di spegnimento dei fuochi del risentimento e promuove la rimonta di quei valori che hanno sorretto la guerra di Liberazione.. Sono i valori della libertà, della democrazia, della fraternità. Non può essere scordato che la Resistenza è stata l’espressione concreta, unitaria e univoca della ribellione della coscienza umana contro la barbarie neopagana per la riconquista dei diritti umani primordiali. Sono valori che non mutano col scendere della sera e col cambiare delle stagioni tanto politiche, quanto atmosferiche. Si conservano, crescono e maturano contro ogni dissennata forma di populismo”.

Marco Travaglini

 

Ferrero nuovo presidente della Juventus

Novità in casa Juventus dopo il terremoto societario. Gianluca Ferrero è il nuovo presidente della gloriosa società bianconera.Classe 1963,è un commercialista, revisore, sindaco e amministratore di varie società della galassia Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla la Juventus e tutte le altre attività del grande gruppo.John Elkann lo indicherà come presidente della società bianconera. Ferrero ha una solida esperienza e le competenze tecniche necessarie, oltre a una passione e grande tifo per il club bianconero.Queste motivazioni lo rendono la persona più adeguata a ricoprire il prestigioso e delicato incarico.

Enzo Grassano

Azione: ok alle Province, ma ridefinire il ruolo delle Regioni

Raccolgo e condivido l’appello, se così può essere definito, del ministro Calderoli a ricreare le province come istituzione elettiva. 

È allora necessario fare un po’ di chiarezza sui tanti (troppi?) livelli di governo sul territorio. Tornare alle Province come istituzione elettiva non può significare soltanto creare occasioni di “lavoro” per il ceto politico dopo aver ridotto il numero dei parlamentari. Calderoli sa che le Regioni, nate nel 1970, erano state pensate come “ente di programmazione” mentre le funzioni effettive di governo rimanevano in capo a Province e Comuni, con la più che valida ragione che erano le istituzioni più vicine ai cittadini e al territorio.

     Quello che è successo negli ultimi trent’anni e sotto i nostri occhi. Abbiamo tutti assistito alla nascita di uno “statalismo regionalizzato” con la produzione debordante di apparati burocratici, sovrapposizioni di funzioni e di ruoli tra Regioni, Province e Comuni. L’autonomia differenziata promette ora, senza rimedi incisivi alle proposte presentate, di costruire 20 piccoli Stati. È il caso, chiedo al ministro Calderoli, di fermarsi tutti e ragionare come meglio organizzare lo Stato?Alla luce di un dato inquietante più di ogni altro: dacché ha preso il via la sussidiarietà istituzionale si sono allargare le distanze fra i diversi territori, fra il Nord e il Sud, e all’interno di una stessa Regione.

On. Daniela Ruffino (Azione)

 

“La verità non conta”, romanzo d’esordio di Alessandro Quadri di Cardano

Informazione promozionale 

Un giallo costruito con un sistema di “scatole cinesi in cui, attraverso lo sguardo e i racconti di una moltitudine di personaggi, l’autore riesce a tessere una storia avvincente e innovativa

E se una pratica BDSM fosse usata come alibi per un omicidio? Questo il quesito intorno a cui ruota La verità non conta, il sofisticato romanzo d’esordio di Alessandro Quadri di Cardano. Un giallo costruito con un sistema di “scatole cinesi in cui, attraverso lo sguardo e i racconti di una moltitudine di personaggi, l’autore riesce a tessere una storia avvincente e innovativa.

La verità non conta ruota intorno alle motivazioni che hanno portato Emilio Altieri, noto uomo d’affari milanese, a uccidere Abdel Ab, che si rivelerà essere l’amante di Stefania Martini, socia e moglie dell’imprenditore. Scoperti in  flagrante adulterio, Emilio uccide il giovane senegalese pensando che stesse aggredendo sessualmente sua moglie Stefania. Ma questa, convinta che il marito sapesse della sua relazione con Abdel, lo accuserà di omicidio premeditato.

A cercare di fare chiarezza su quanto realmente accaduto sarà Luca, il figlio di Emilio e Stefania. Messo finalmente al corrente del delitto in cui i suoi genitori furono coinvolti 12 anni prima, Luca si troverà a intervistare diversi testimoni chiave della vicenda, ricevendo da ciascuno una testimonianza che, unita alle altre, permetteranno al giovane di ricomporre la complessa catena di eventi che portarono suo padre a commettere l’omicidio. Ma la verità si rivelerà sfuggente e soggettiva in questo romanzo in cui nulla è come appare a prima vista.

Link:

https://www.amazon.it/verit%C3%A0-conta-Alessandro-Quadri-Cardano/dp/8855002414

https://www.ibs.it/verita-non-conta-libro-alessandro-quadri-di-cardano/e/9788855002417

https://www.mondadoristore.it/La-verita-non-conta-Alessandro-Quadri-di-Cardano/eai978885500241/

https://www.nepedizioni.com/product/la-verita-non-conta/

L’AUTORE

Alessandro Quadri di Cardano è nato nel 1980 a Bologna da padre italiano e madre belga.

Circondato fin dall’infanzia da un vivace ambiente multiculturale, consegue la laurea in “Scienze internazionali e diplomatiche” presso l’Università di Bologna nel 2005. Ottenuta una borsa di studio da parte del Ministero degli Affari Esteri italiano, frequenta il Collegio d’Europa di Bruges (Belgio) dove ottiene il Master in “Studi Europei” nel 2007.

Per circa dieci anni vive a Bruxelles lavorando presso diverse istituzioni europee. Nel 2017 si trasferisce in Spagna, ad Alicante, dove attualmente si occupa di questioni finanziarie presso l’Ufficio Europeo di Proprietà Intellettuale (EUIPO).

Ha coltivato sin da ragazzo l’amore e la passione per la cultura e in particolare per la scrittura e la lettura, prediligendo opere di letteratura italiana e straniera, che legge spesso in versione originale, parlando quattro lingue. La verità non conta è il suo romanzo di esordio.

Oltre le nuvole

IL PUNTASPILLI    di Luca Martina 

 

Può sembrare strano il momento che stiamo vivendo e la stridente dicotomia tra quanto avviene nel mondo reale e quello che osserviamo nei mercati finanziari.

Le nuvole continuano ad addensarsi sulle economie mondiali avviate verso una ormai inevitabile recessione o, ed è il caso della Cina, un rallentamento che potrebbe mettere a rischio la pace sociale (con l’aumento della povertà e della disoccupazione). 

I mercati finanziari, dal loro canto, sembrano da qualche settimana festeggiare (forse con troppo anticipo) le conseguenze virtuose di uno scenario economico molto fosco: l’inflazione sta probabilmente iniziando la sua discesa (grazie alla riduzione della domanda di beni e servizi frutto dell’incertezza) e questo condurrà (forse) presto le banche centrali a essere meno severe (mettendo fine al ciclo di rialzo dei tassi d’interesse). 

Lo scenario rimane ancora difficile da decifrare ma se l’inflazione attuale ci riporta alla mente i nefasti anni ’70 (sino alla prima metà degli ’80), quando venne imposta una severissima stretta creditizia da parte del governatore della Fed Paul Volcker e si precipitò in una violenta recessione, è pur vero che le prospettive sembrano essere oggi meno drammatiche.

Non ci sono, infatti, a differenza di mezzo secolo fa, tracce evidenti di un’estrapolazione dell’aumento dei prezzi per gli anni a venire: i rinnovi salariali hanno finora risposto con moderazione (non innescando la classica, in passato, spirale prezzi-salari) e la discesa dei prezzi delle materie prime dovrebbe scoraggiare ulteriori revisioni al rialzo dei listini delle aziende. 

Potremmo dunque trovarci ben presto (alla fine del primo trimestre del 2023) in recessione ma con le banche centrali (con quella americana, la Federal Reserve, in prima fila) pronte a invertire la rotta, tagliando i tassi d’interesse ufficiali e aiutando l’economia ad uscire dalle secche nelle quali si trova ora incagliata. 

Su questo scenario le borse stanno iniziando a sperare, seppure con periodiche correzioni dovute alla revisione degli utili delle aziende (le stime attuali sono certamente ancora troppo ottimistiche) e alla volontà dei signori della moneta di non consentire che il ritorno troppo prematuro dell’ottimismo conduca a rialzi delle quotazioni ingiustificate e rallenti il percorso, in discesa, dell’inflazione. 

Qualche preoccupazione desta però quanto sta accadendo in Cina.  

Il gigante asiatico è stato sicuramente il maggior beneficiario della crisi russo-ucraina (dalla quale ha colto i frutti di forniture energetiche rafforzate e a prezzi di favore) e con l’ultimo congresso del partito comunista ha consolidato la leadership del presidente Xi Jinping. 

Non tutto ciò che luccica sul tetto delle pagode cinesi è però oro puro… 

Il rallentamento della crescita cinese è stato peggiorato dalla “tolleranza zero” nei confronti dell’epidemia di COVID (con chiusure di vaste aree del paese) ed il Pil del terzo trimestre è cresciuto solo del 3%, lontano dall’obiettivo del 5,5%. 

Le riaperture delle principali città facevano già pensare ad un graduale ritorno alla normalità ma l’esplosione del numero di nuovi casi, più di 40.000 lo scorso fine settimana, ha provocato un nuovo inasprimento delle misure imposte dal governo. 

Nell’ultimo mese le proteste degli operai (costretti a saltare i turni di lavoro rinunciando al loro salario e ai bonus previsti) sono cresciute e hanno fatto notizia, in particolare, gli scontri presso gli stabilimenti del più grande produttore di “iPhone”, la Foxconn, a Zhengzhou.

In tutto questo si è innestato il grave incidente che a Urumqi (città di 2,1 milioni di abitanti, capitale della Regione autonoma dello Xinjiang, nel nord-ovest del Paese) ha provocato una decina di vittime. 

L’incendio nel grattacielo è stato domato solamente dopo più di tre ore e il ritardo nei soccorsi è stato dovuto proprio alle restrizioni (porte bloccate da catene e sbarre) imposte per mantenere la città in lockdown allo scopo di contenere i contagi. 

Nella regione abitano più di dieci milioni di uiguri, la minoranza mussulmana che si dichiara da molti anni vittima di discriminazione, già in agitazione contro le misure di reclusione nelle proprie case alle quali è sottoposta da più di tre mesi. 

Per Xi si tratta di una situazione non certo semplice da maneggiare: l’allentamento delle misure (la “tolleranza zero”) farebbe molto bene alla crescita economica ma il prezzo da pagare in termini di vite umane (solo una piccola parte della popolazione ha ricevuto un vaccino efficace, dopo il fallimento di quello prodotto inizialmente in casa) e di una pressione insostenibile sul sistema sanitario sarebbe troppo elevato (e porterebbe a sua volta a delle proteste di piazza). 

L’inverno si profila molto freddo e a scaldare i cuori degli investitori potrebbero non bastare le notizie sul raffreddamento (appunto…) dell’inflazione. 

La prossima primavera dovrebbe essere il momento giusto per tornare a vedere spiragli di sole penetrare l’attuale spessa coltre di nubi. 

Forse, davvero, dobbiamo imparare ad amare le nuvole perché ci ricordano come sia bello il sole. 

Ragazza sfregia il patrigno nel corso di una lite

Una ragazza di 19 anni che soffre di problemi psichiatrici ha preso  un coltello mentre in famiglia stavano facendo colazione e ha ferito al volto il patrigno. Il fatto è accaduto ad Avigliana dove la giovane è stata denunciata per lesioni dai carabinieri. L’uomo ferito non è in pericolo di vita. 

“Vitamine Jazz Festival” La musica che cura

Sabato 3 dicembre, alle ore 17.15 al Teatro Juvarra di Torino, corso Palestro 14, prima edizione del Vitamine
Jazz Festival, curato da Raimondo Cesa, con una rappresentanza dei musicisti che volontariamente, da cinque
anni, donano la loro arte nei reparti dell’Ospedale S. Anna per rispondere all’appello della Fondazione
Medicina a Misura di Donna. Il ricavato della serata sarà destinato ai progetti di ricerca per la cura
dell’emicrania della donna.

Nel corso del concerto saranno rievocate le musiche che hanno caratterizzato “Vitamine Jazz”. Le sonorità
jazzistiche daranno il loro colore a motivi classici, mediterranei e sudamericani.

Nell’ottobre 2017 è scesa in campo la Comunità Jazz di Torino arricchendo con le Vitamine Jazz il progetto
Vitamine musicali, attivo dal 2016 e nato per portare la musica dal vivo all’interno dell’Ospedale S. Anna.

Oltre 290 jazzisti di fama nazionale e internazionale, che hanno ricevuto l’attenzione di quotidiani e riviste,
fra cui citiamo la prestigiosa “Musica Jazz”, si sono alternati in questi anni con 325 appuntamenti, per portare
il benvenuto alla vita nei reparti maternità, accompagnare le cure oncologiche durante le chemioterapie e
dare valore al tempo dell’attesa nelle sale d’aspetto e al pronto soccorso.

Il percorso è stato valutato “benefico per le pazienti e per gli operatori sanitari, nel sistema delle relazioni”
nel corso dei focus group condotti da Catterina Seia, Responsabile progetto “Cultura e Salute” della
Fondazione, insieme ai ricercatori di Pier Luigi Sacco, Economista della Cultura, con infermieri e medici
esposti ogni giorno alla sofferenza.

“La musica è conversazione, comunicazione in armonia. Il jazz in particolare è condivisione continua.
Dall’interazione fra musicista e spettatore nascono le successive improvvisazioni”, afferma con orgoglio
Raimondo Cesa – regista teatrale ed esperto in arti performative – che cura la rassegna e presidia ogni
incontro, durante i quali è frequente vedere le pazienti unirsi nel canto, leggere lo stupore sul volto dei
neonati.

“Attendiamo gli appuntamenti con curiosità e meraviglia. Siamo ogni giorno parte di una lotta. La musica ci
stimola. Ci ha aperto personalmente nuovi mondi. Le note rimangono nelle stanze, con le pazienti, anche dopo
il saluto dei musicisti” affermano le infermiere intervistate segnalando anche il cambiamento e la crescita del
loro consumo culturale nel tempo libero.

Un rapporto biunivoco. Gli stessi musicisti definiscono l’ospedale “un grembo armonico” e considerano che
l’esperienza dell’esecuzione ad personam generi un arricchimento personale e professionale.

Le “Vitamine Jazz”, che sono diventate il più articolato, ampio e longevo programma al mondo di esecuzioni
di jazz realizzate in un ospedale. riprenderanno a breve dal vivo all’Ospedale S. Anna per la sesta stagione
consecutiva.

Il progetto si colloca nel percorso strategico sull’alleanza virtuosa tra “Cultura e Salute” varato dalla
Fondazione nel 2011.

“Oggi esistono strumenti di ricerca che consentono di studiare gli effetti di diversi stimoli sensoriali su
specifiche aree del cervello e sui meccanismi psiconeuroendocrini che influenzano la capacità di relazionarci
con noi stessi e l’ambiente che ci circonda. Noi ci muoviamo su questi principi, cercando di umanizzare i luoghi
di cura, secondo il desiderio delle pazienti e del personale” considera la Prof.ssa Chiara Benedetto, Presidente
della Fondazione Medicina a Misura di Donna.

con il patrocinio di Fondazione Medicina a Misura di Donna ONLUS
Sede Operativa: Struttura Complessa a Direzione Universitaria Ginecologia e Ostetricia 1
Ospedale Sant’Anna – Via Ventimiglia 3, 10126 Torino, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino
info@medicinamisuradidonna.it – www.medicinamisuradidonna.it

Le donazioni ricevute saranno destinate al contrasto e la gestione delle cefalee femminili, uno degli assi di
impegno della Fondazione Medicina a Misura di Donna, che sostiene borse di ricerca e servizi di medicina
integrativa, con attenzione al periodo della gravidanza.
Per partecipare, prenotare ai numeri 339.4307283 e 335.1320634
Donazione minima 25 euro. Modalità di versamento: sul sito www.medicinamisuradidonna.it tasto DONA
IBAN IT64 G030 6909 60610000 0062 768 Intesa San Paolo causale: Concerto di Natale

 

Teatro Juvarra
c.so Palestro 14
sabato 3 dicembre ore 17,15
Vitamine Jazz
Festival

La musica che cura
Dopo aver accompagnato per cinque anni le pazienti, familiari e personale dell’Ospedale Sant’Anna,
riempiendo le corsie con le loro note, in occasione del Natale alcuni musicisti di “Vitamine Jazz”si
presentano al pubblico per questa prima rassegna al Teatro Juvarra organizzata dalla
Fondazione Medicina a Misura di Donna onlus

Partecipano

20 Strings
Maurizio Mazzeo, Roberto Cannillo,
Alberto Palazzi, Andrea Garombo
Young Piano Player
Andrea Capocefalo
BEAT in 2
Carola Cora, Francesco Tringali
Ugo Viola

Emanuele Francesconi, Fulvio Chiara
Michele Anelli, Antonio Stizzoli
3 Chic
Marinella Locantore, Martha Umana,
Serena Guarnero
Massimiliano Brizio, Riccardo Chiara,
Emanuele Olivetti, Alex Sorel

Brasil
Gilson Silveira, Sabrina Mogentale,
Lucio Costa, Fabrizio Forte Max Gallo Quartet
Max Gallo, Massimo Artiglia,
Roberto Celio, Mel Contino

Giulia Firpo
Fabrizio Fortunato
Isabella Stabio
Emanuele Sartoris
Piano a 4 mani
Emanuele Sartoris &Federica Bertot
Federica Riva
Donato Riva
Felice Reggio
Emanuele Sartoris Caterina Accorsi
Emanuele Sartoris

Emanuele Cisi
Massimo Artiglia, Veronica Perego,
Antonio Stizzoli
DipintiDiBlues
Yelewna Babu,Claudio Bertuol,
Marcello Bianco, Luciano Devietti,
Francesco Peinetti

Presenta
Marco Basso

Direzione artistica
Raimondo Cesa

I proventi del Concerto saranno destinati a sostenere i Progetti di Ricerca della Fondazione
per la cura dell’emicrania della donna

Partecipazione con prenotazioni ai numeri: 339.4307283 e 335.1320634
Donazione minima 25€. a persona.Modalità di versamento tramite:
1)bonifico bancario IBAN IT64 G030 6909 6061 0000 0062768 – causale : concerto di Natale
2)tasto dona subito sito www.medicinamisuradidonna.it– Qr code

Parcheggio consigliato APCOA via Bertola 68

 

 

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APPROFONDIMENTI sulle CEFALEE della DONNA
La Fondazione Medicina a Misura di Donna collabora con il Centro Cefalee dell’Ospedale S. Anna
sostenendone diversi progetti. Il Centro Cefalee della Donna è attivo in molti campi della ricerca sulle cefalee
primarie, con una elevata produzione di letteratura scientifica internazionale in merito, e partecipa a
numerosi studi multicentrici nazionali e internazionali allo scopo di introdurre terapie innovative per la lotta
al dolore emicranico.

Nel 2022 è uscito sulla rivista Neurological Science un articolo sull’efficacia e la sicurezza dell’agopuntura per
la prevenzione dell’emicrania durante la gravidanza, sostenuto dalla Fondazione
Inoltre a novembre 2022 la Presidente della Fondazione, Prof.ssa Benedetto, ha rilasciato una intervista su
RaiNews 24 (https://www.rainews.it/rubriche/bastalasalute/video/2022/11/Basta-la-salute-del-02112022-
7a847a69-6b9b-466a-9b5e-351015f7d5bf.html) in cui si conferma l’impegno nel contrasto alle cefalee della
donna, con ricerca e servizi.

Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus
Chiara Benedetto – Presidente Fondazione Medicina a Misura di Donna e Direttore della Struttura Complessa
Universitaria – Ginecologia e Ostetricia 1, Presidio Ospedaliero S. Anna, Via Ventimiglia 1, 10126 Torino
presidente.fondazionemamd@gmail.com
Raimondo Cesa – curatore della rassegna Vitamine Jazz – ray.world@libero.it
Catterina Seia, Co-founder e Vice-Presidente Fondazione Medicina a Misura di Donna, Responsabile progetto
“Cultura e Salute” presidenza@culturalwelfare.center

Il Comune vuole potenziare i vigili del fuoco a Torino

Con una mozione approvata ieri pomeriggio, il Consiglio comunale chiede a Sindaco e Giunta di avviare insieme a Governo e prefetto un monitoraggio sull’attuale dispositivo di soccorso dei Vigili del fuoco della città, con l’obiettivo di verificare la possibilità di procedere ad un potenziamento di personale, mezzi e dotazioni per rispondere in modo adeguato alle nuove esigenze espresse dal territorio. Il documento, presentato dal consigliere del Partito Democratico Luca Pidello, chiede anche di rinnovare l’edificio della caserma centrale di corso Regina Margherita, di individuare un’area nel centro città per la realizzazione di un nuovo distaccamento, di realizzare sul lungo Po scivoli di varo e alaggio per imbarcazioni di soccorso oltre ad un’area dove ormeggiare un natante leggero in pronta partenza per avere rapido accesso al fiume in occasione di situazioni di emergenza.

Il consigliere, nel sottolineare la necessità di mantenere alto il livello di tempistiche ed efficacia degli interventi di soccorso, intervenendo in Sala Rossa ha ricordato come la sede centrale dei Vigli del fuoco di Torino sia datata 1983 e, a causa della sua impostazione progettuale, non sia più rispondente alle rinnovate necessità di addestramento, formazione e accasermamento del personale, di rimessaggio e gestione dei mezzi e delle attrezzaturePidello sostiene inoltre che, una città radicalmente cambiata nel corso degli ultimi quarant’anni, necessiti di una nuova sede utile ad organizzare un rapido intervento nella zona centrale e un’attenzione particolare alle situazioni che vanno determinandosi lungo il Po e nell’area precollinare, soprattutto in occasione di grandi eventi.

Il provvedimento è stato approvato all’unanimità, già modificato da un emendamento presentato da Lorenza Patriarca (PD) che propone l’apertura al pubblico di un museo dei Pompieri capace di testimoniare il valore e l’impegno civile dell’intero Corpo e dei singoli Vigili del fuoco protagonisti, nel corso degli anni, di numerosi eroici interventi di soccorso. Lo spazio museale dovrebbe contenere veicoli e attrezzature attualmente parcheggiati nelle varie sedi della provincia oltre al patrimonio archivistico, storico e bibliografico, oggi conservato presso il comando provinciale e custodito dall’Associazione per la storia dei Vigili del fuoco.

Assistenza territoriale, prestazioni sanitarie e posti letto: il piano entro il 15 dicembre

“I tempi di discussione – ha aggiunto – saranno purtroppo molto stretti perché entro il 15 dicembre dovrà essere approvato e inoltrato ad Agenas”.

Per quanto riguarda il Defr, le linee d’intervento sono essenzialmente due: il potenziamento dei posti letto di terapia intensiva e semintensiva secondo quanto previsto dagli standard post pandemia nazionali e regionali e lo sviluppo della sanità territoriale attraverso le Case e gli Ospedali di comunità e le Centrali operative territoriali.

“Gli standard precovid prevedevano un numero di posti letto di terapia intensiva pari a 0,07 ogni 1.000 abitanti, circa 320 in Piemonte – ha ricordato l’assessore –. La pandemia ha reso necessario incrementare gli standard allo 0,14 ogni mille abitanti e ridefinire i percorsi in ambito emergenziale. Tutte le Aziende hanno iniziato i lavori e al momento sono stati realizzati 77 posti letto in terapia intensiva e 127 in terapia semintensiva, per un totale di 204 posti letto che saranno ulteriormente incrementati di una quarantina di unità entro la fine del 2022. Entro la prima metà del 2023 si raggiungerà il numero programmato”.

“In Piemonte sono state individuate 91 Case, 31 Ospedali di comunità e 43 Centrali operative – ha aggiunto – e verranno finanziate 82 case con i fondi del Pnnr. Delle 9 che rischierebbero di rimanere fuori, 4 verranno finanziate tramite Inail e 5 con procedura prevista dalla della legge finanziaria 67/88 su edilizia e patrimonio sanitario”.

Il dibattito è stato aperto da Monica Canalis, intervenuta per il Pd con Diego Sarno e lo stesso Rossi, che hanno chiesto ragguagli su coperture e finanziamenti di edilizia sanitaria.

Sarah Disabato (M5s) ha domandato delucidazioni sul reclutamento del personale, soprattutto per quanto riguarda i medici internisti.

Alberto Preioni (Lega) ha chiesto rassicurazioni sul fatto che il Piemonte, per parte sua, abbia fatto tutto ciò che era necessario per le Case di comunità.

La Commissione esprimerà il proprio parere dopo le relazioni degli assessori alle Politiche sociali e dell’integrazione socio-sanitaria Maurizio Marrone e all’Infanzia, genitorialità e ruolo della famiglia nelle politiche del bambino e Pari opportunità Chiara Caucino.

 

In avvio di mattinata le Commissioni Sanità e Sport, riunite in seduta legislativa, avevano espresso parere di massima favorevole alla proposta di legge 203 per l’istituzione dei “percorsi e delle palestre della salute e degli Stati generali dello sport e del benessere”, di cui è primo firmatario Daniele Valle (Pd).

Nella seduta, presieduta dal presidente della Commissione Sport Davide Nicco, alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone, sono stati esaminati gli emendamenti di Valle per adeguare il testo al quadro normativo nazionale. Il provvedimento passerà all’esame della Commissione Bilancio per la discussione della norma finanziaria.

Prima dell’espressione del parere l’assessoreMarrone ha definito il provvedimento “un atto importante per disciplinare i ‘percorsi della salute’ previsti nella legge regionale sull’invecchiamento attivo”.