redazione il torinese

Bimbi Unicef a Palazzo Lascaris

Un corteo di bambini, genitori ed insegnanti ha bloccato festante per qualche minuto l’ingresso della sede del Consiglio regionale, quando la manifestazione organizzata dall’Unicef ha fatto tappa a Palazzo Lascaris. Il presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti, è quindi sceso per incontrare il vertice della lunga colonna che si snodava da piazza Solferino fino, appunto, in via Alfieri 15. A fare la presentazione dell’iniziativa c’erano la presidente regionale dell’Unicef, Maria Costanza Trapanelli e il presidente provinciale, Antonio Sgroi.

“I figli rappresentano la cosa più importante che abbiamo – ha dichiarato Boeti -. Sono il nostro orgoglio e la nostra speranza per il futuro. Questo è vero per tutti i genitori del mondo e per tutti i figli del mondo. Siamo grati all’Unicef che dalla sua fondazione, nel 1946, lavora per garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini di poter avere gli stessi diritti. Il diritto alla pace, all’istruzione, alla salute, il diritto a non morire di fame. Viviamo in un mondo dove 2 miliardi e 700 milioni di persone sono in soprappeso e 700 milioni sono obese, contemporaneamente 1 miliardo di persone vivono con 2 dollari al giorno e si addormentano la sera senza un bicchiere d’acqua potabile. Ad ogni latitudine i bambini continuano a morire ogni giorno per malattie che sarebbero facilmente curabili. Come ha detto un leader africano, l’Occidente è un’isola felice in un oceano di povertà. La Marcia dei Diritti, organizzata dal Comitato di Torino per l’Unicef, ha portato gioia nelle strade della nostra città e ci ha ricordatoche l’impegno per i diritti non deve mai venire meno” Si trattava del corteo celebrativo della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che ricorda, per la ventinovesima volta, la data in cui la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia venne approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, il 20 novembre 1989. Questo per riflettere ancora una volta sulla condizione di vita di giovani e bambini che spesso sconta diritti negati in gran parte dei paesi del mondo. La marcia è stata organizzata in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale.

Partnership tra Pam e Borello

52 punti vendita della realtà imprenditoriale piemontese nella provincia di Torino si affiliano

 Pam ha stretto un’importante partnership con Borello, primaria società piemontese attiva nel settore del retail.  A partire dal 1° gennaio 2019, infatti, 52 punti vendita della provincia di Torino verranno affiliati mantenendo l’insegna “Borello Supermercati”. Per l’anno prossimo è previsto un piano di nuove aperture a  Torino, San Benigno Canavese, Rivara Torinese, San Sebastiano da Po e Giaveno e, in previsione, un nuovo organico di circa 150 addetti.

Questo accordo nasce dalla volontà reciproca di raggiungere ambiziosi traguardi sul mercato, con vantaggi comuni. “Siamo molto soddisfatti di aver concluso questa operazione – dichiara Andrea Zoratti, Consigliere Delegato Pam Franchising – perché ci permette di accrescere le nostre quote di mercato del 35% circa in Piemonte*, regione per noi molto importante, collaborando con un player di primaria importanza come Borello. Soltanto unendo le forze si riesce a competere in un mercato così complesso come quello della grande distribuzione”.

“È stato naturale eleggere Pam come nostro partner, – dichiara Fiorenzo Borello – perché, oltre ad essere uno degli attori più importanti nel settore della GDO in Italia, siamo animati dalla stessa passione per la qualità e dagli stessi obiettivi. Semplicitàtradizione e fiducia sono, da sempre, le caratteristiche che ci contraddistinguono e attraverso le quali puntiamo ad unire i valori del passato con le molteplici esigenze dei consumatori di oggi. Grazie a Pam avremo a disposizione anche la qualità e varietà dei prodotti a marchio, 11 linee che rispondono ad ogni esigenza”.

I punti di forza dell’insegna Pam

Il payoff “La Vita spesa al meglio” sottolinea, infatti, l’impegno quotidiano di Pam nel proporre prodotti, servizi e soluzioni per migliorare la qualità della vita dei propri clienti. Una mission che si fonda su tre asset essenziali: l’italianità, che significa conoscere, saper fare ed essere in simbiosi con il territorio; la qualità dell’assortimento – in particolare dei freschissimi e dei prodotti a marchio – e dell’esperienza d’acquisto e, infine, la relazione quotidiana con i clienti, sotto il segno dell’entusiasmo e della passione, per una spesa facile, piacevole e conveniente.

Borello, da 40 anni il meglio del bio e dei prodotti locali

Grande esperienza nel settore alimentare e vicinanza al cliente sono due elementi fondamentali anche per la società Borello, fondata quarant’anni fa a Castiglione Torinese, in provincia di Torino, da Fiorenzo Borello. Oggi, con ricavi pari a circa 130 milioni di euro nel 2017 e 600 collaboratori, può vantare 52 supermercati sui territori torinese e canavese, nei quali viene data grande attenzione agli articoli a marchio “Borello”, di produzione locale, alle referenze biologiche e free from, alla lotta allo spreco alimentare e all’offerta di freschissimi di stagione. Il format dei negozi, confortevoli e moderni, è stato premiato dall’A’Design Award and Competition, per la categoria ‘Interior space and exhibition design” e dall’ADI Design Index, la prestigiosa selezione del miglior design italiano messo in produzione. Nei punti vendita vengono, inoltre, adottati impianti a basso impatto ambientale, con pannelli fotovoltaici, illuminazione a led e attrezzature a ridotto consumo energetico.

Grazie a questa operazione di integrazione strategica con Borello, cresce notevolmente la nostra presenza in Piemonte. Affiliarsi a Pam significa non soltanto poter fruire della competenza e dell’affidabilità di una realtà presente sul territorio nazionale da ben 60 anni, ma anche poter disporre di percorsi di formazione efficaci e di un’immagine di brand forte e consolidata. Proseguiremo con i nostri piani di sviluppo per affermarci sempre di più come punto di riferimento per gli imprenditori del settore della GDO e per tutti i nostri clienti”, conclude AndreaZoratti.

*Fonte: Guida Nielsen Largo Consumo settembre 2018 (perimetro iper+super+libero servizio), includendo le nuove aperture 2019

Augusto Cantamessa. Fotografie

Fino al 9 dicembre – San Secondo di Pinerolo (Torino)

C’è una foto in mostra che s’intitola “Breve orizzonte”. Rigorosamente in bianco e nero, porta la data del 1955 ed è un autentico tributo alla più alta capacità di trasformare un rapido scatto fotografico in un racconto di emozionale suggestiva poesia

Poesia della semplicità. Del silenzio. Della luce. Di quelle poche e piccole cose che, messe insieme, hanno il potere di aprirti gli spazi infiniti del cuore. In cornice, un paesaggio rurale di astratta essenzialità (che, nel gioco di sottrazione degli elementi, può anche richiamare certa magia onirica di quel lirico cantore di paesaggi che fu Mario Giacomelli), una misurata distesa di alberi nudi e filiformi e in lontananza due ciclisti piccoli piccoli in marcia lungo strade invisibili tracciate nei campi. Un’“icona senza tempo”. Come il “Giovane fabbro” del ’58, acquisito dalla “Bibliothèque Nationale de France” a Parigi. O come il libero ondeggiare del geometrico “Bendaggio di facciata”, foto realizzata a Milano quarant’anni più tardi, nel ’95 (e il tempo ha detto molto sul piano della cifra stilistica), che nel gioco fantasioso dell’immagine fa pensare alla grande lezione, sicuramente non ignorata, di un Man Ray o di un Cartier-Bresson. Sono, queste, solo tre delle oltre 60 fotografie in bianco e nero, modern print e vintage -molte delle quali inedite – esposte nella prima e ampia retrospettiva dedicata ad Augusto Cantamessa (Torino, 1927 – Bibiana 2018), nelle prestigiose sale del Castello di Miradolo, in via Cardonata 2, a San Secondo di Pinerolo. Organizzata dalla Fondazione Cosso, con la collaborazione di Bruna Genovesio e Patrik Losano, curatori del patrimonio fotografico di Cantamessa, la mostra ripercorre settant’anni di attività di questo infaticabile Maestro della Fotografia Italiana (importante riconoscimento recentemente attribuitogli dalla FIAFFederazione delle Associazioni Fotografiche ), il quale aveva più volte espresso, per altro, il desiderio di esporre negli spazi “amici” del settecentesco Castello di Miradolo, “là – diceva – dove è stato esposto Caravaggio”. Tanto che l’attuale rassegna è stata proprio “pensata insieme – ricorda Maria Luisa Cosso, presidente della Fondazione– e se ne é parlato ancora nell’ultimo incontro, pochi giorni prima della sua scomparsa, quando già il legame con la vita era molto fragile”. Il tutto, solo pochi mesi fa. E’ il 28 luglio scorso infatti, quando Cantamessa scompare all’età di 91 anni. “Nelle sale – sottolinea ancora la presidente Cosso – un tributo al grande Maestro, all’uomo, all’amico”. Cinque le sezioni in cui si articola il percorso espositivo, attraverso un viaggio nel tempo che è anche espressione di tematiche diverse: dagli anni del boom economico con il tramonto della civiltà contadina e l’emigrazione verso la città (carica di poetica malinconia “La strada nuova per Cavour” del ’58), alla narrazione di un mondo rurale fatto di fatiche quotidiane accettate da uomini e donne come patto di vita rispettato e ripetuto nel tempo, fino ai paesaggi di metafisica silente atmosfera o al “vintage” con quel prodigio d’arte fotografica espresso in “Mia moglie” del ’50 e ai magnifici ritratti, due su tutti quello stupito e ironico del bimbo vestito da festa incantato davanti alla statua di Staffarda della “Madonna di legno” e l’altro triste e smarrito del piccolo “Venditore di limoni” realizzato a Torino nel ’70. Meraviglie di un grande, ma davvero grande fotografo. Accompagnate in mostra da un’inedita installazione sonora curata dal progetto artistico del maestro Roberto Galimberti “Avant-dernière pensée”. Presso il bookshop del Castello, è inoltre disponibile la prima monografia completa sull’opera di Augusto Cantamessa, a cura di Bruna Genovesio e Patrik Losano, edita da “L’Artistica Editrice”. Lo stesso volume, che raccoglie settant’anni di vita e di carriera del fotografo, sarà presentato sempre al Castello di Miradolo, con la presenza degli stessi autori, sabato 24 novembre, alle 15,30, in occasione di un incontro dedicato alla fotografia.

Gianni Milani

“Augusto Cantamessa. Fotografie”

Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (Torino); tel. 0121/502761 www.fondazionecosso.com

Fino al 9 dicembre – Orari: sab. e lun. 14/18; dom. 10/18

Foto – Archivio Fotografico Augusto Cantamessa, courtesy Bruna Genovesio and Patrik Losano

– “Breve orizzonte”, 1955
– “Bendaggio di facciata”, Milano 1995
– “La strada nuova per Cavour”, 1958
– “Mia moglie”, 1950
– “Staffarda. La Madonna di legno”, 1962
– “Venditore di limoni”, Torino 1970

Sanità: concorsi truccati? Coinvolti medici e docenti

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Nell’ambito di una inchiesta della Procura di Torino relativa a presunte raccomandazioni e agevolazioni nei concorsi dei dirigenti sanitari sono in corso diverse perquisizioni. Gli accertamenti interessano docenti universitari e ricercatori di Medicina dell’Università di Torino e della Città della Salute e dell’azienda ospedaliera San Luigi Gonzaga di Orbassano. Sono  25 gli indagati, ai quali sono contestati i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falso ideologico e turbata libertà degli incanti. L’indagine ha preso il via da accertamenti su sospette certificazioni mediche  relative a un funzionario pubblico coinvolto in altro procedimento penale. La diagnosi specialistica gli attribuiva la pensione d’invalidità, in seguito  revocata dopo una  visita medica straordinaria dell’Inps. Poi  le indagini si sono allargate a psicologi e dirigenti della sanità.

Ludopatia, Grimaldi (LeU): “I dati parlano chiaro, la nostra legge sta producendo risultati”

Ieri la Giunta ha aggiornato la Commissione Sanità in merito all’attuazione della legge regionale 2 maggio 2016, n. 9 “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”

Le relazioni dei tecnici hanno riguardato in primo luogo il lavoro svolto in base al Piano regionale 2017-2018 «Piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi, cura del Gioco d’Azzardo Patologico (GAP)» approvato dal Ministero della Salute. Ovviamente il lavoro di prevenzione e informazione deve rivolgersi a tutta la popolazione, ma soprattutto alle fasce deboli: i più giovani, gli anziani, le persone che vivono in difficili condizioni economiche e contesti sociali. Si tratta soprattutto di maschi che lavorano e possiedono un titolo di studio di basso livello. L’età media dei giocatori è di 50 anni e quasi tutti giocano ‘fisicamente’, ossia utilizzando vlt o slot più che giochi online. Sono circa 36mila i soggetti ad alto rischio in Piemonte, 1341 quelli ‘trattati’.

I tecnici si sono poi soffermati sugli effetti della Legge Regionale, nonché sulla prevalenza e sulle caratteristiche del gioco problematico. “In Piemonte” – si legge in una delle relazioni – “oggi si può affermare inequivocabilmente che i provvedimenti di restrizione dell’offerta con apparecchi automatici di gioco (AWP e VLT) ha determinato una rilevante riduzione della raccolta e della spesa con tali dispositivi con un modesto incremento della spesa per altri giochi: nel passaggio dal 2016 al 2017 la riduzione complessiva (>5%) è da attribuire in via pressoché esclusiva alla ancor più consistente riduzione delle perdite con apparecchi automatici realizzata grazie all’applicazione della Legge Regionale”.

Dal 2005 a oggi era aumentato esponenzialmente il numero di giocatori patologici, con una chiara correlazione con la maggiore diffusione di occasioni di gioco legalizzate. Nel 2016 l’Italia era ancora fra i primi Paesi per diffusione del gioco d’azzardo, al quarto posto per le perdite, con una spesa per gli apparecchi molto più alta che altrove. Il fenomeno è stato in forte crescita fino al 2011. Tuttavia, se nel 2016 i piemontesi giocavano più di 5 miliardi di euro sulla rete del gioco fisico e perdevano più di 1,2 miliardi, e ammontavano a 59 milioni le perdite telematiche, con una crescita del dato del 4,6% tra il 2013 e il 2016, dai dati (ancora parziali) raccolti dopo l’entrata in vigore della legge, in due anni vi è stata una diminuzione dei volumi del 10%, che quindi dovrebbe superare il mezzo miliardo, passando a una stima di 4,6 miliardi nel 2018. Il calo, dunque, è in controtendenza rispetto al precedente trend in crescita. Con una riduzione delle perdite del 17% nel 2018 si è passati da 1 miliardo e 250 milioni nel 2016 a una stima di un miliardo e 30 milioni nel 2018 (-220 milioni in due anni).

“Pur essendo trascorso poco tempo dall’applicazione della legge, i dati sono già lampanti: la rotta è invertita, il consumo e le perdite calano” – dichiara Grimaldi. – “Non capisco come si possa ancora sostenere che abbiamo votato una legge inutile e che il distanziamento dei punti gioco non serva a nulla. Piuttosto occorre fare ancora di più e con maggiore coinvolgimento e coordinazione fra gli enti locali, soprattutto sulla formazione e la prevenzione capillare, a partire dalle scuole”.

Appuntamenti a Palazzo Cisterna

 

Via Maria Vittoria 12 Martedì 20 novembre, ore 18

 

“Il Prato” di e con Vanessa Giuliani e Fulvia Roggero

 

L’associazione Cromie -Vivere a Colori propone lo spettacolo teatrale con le attrici del Teatro delle Dieci – Femmine Folli, dal titolo ” Il Prato” di e con Vanessa Giuliani e Fulvia Roggero.

La performance ha vinto il Bando Moncalieri Off 2016/17.

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A seguire, aperitivo conviviale

con specialità salate offerte da

La Casa del Biscotto di Collegno

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Ingresso a offerta libera

Informazioni e prenotazioni al 338/2539740

 

Due attrici di teatro morte in un cimitero. Ovvero le loro “anime” evanescenti. Un prato verde, un palcoscenico vuoto, il canto degli uccelli. Nel tempo vacuo della strana attesa dell’indefinito, emergono gustosi aneddoti della loro vita amorosa e artistica, brandelli di monologhi da repertorio, frammenti di battute di vecchi copioni, con ironico e talvolta cinico distacco. C’è solo un pipistrello insolente a disturbare la loro quiete. Il loro è un grottesco stato fuori dal tempo, di sospensione dalla vita terrena, anche se nella percezione di essa. Sono in attesa di qualcosa, ma non sanno di cosa. Tra risate e boutades comiche si snocciolano le loro rimembranze, in un processo di “metempsicosi”, ricordandoci che la vita è per sua natura impermanente. Come lo è anche il teatro stesso.

Ztl a pagamento e prolungata? Tronzano dice no

Non solo dibattito sì-tav o no-tav. Un altro tema molto sentito in città è quello dell’annunciato inasprimento della zona a traffico limitato voluto dal Comune. Contro l’ingresso a pagamento e  l’estensione delle limitazioni, soprattutto nei confronti di chi per lavoro necessita dell’uso dell’auto, si schiera Forza Italia che, su iniziativa del vicecapogruppo azzurro in Consiglio regionale, Andrea Tronzano, organizza un incontro in Circoscrizione 1 venerdì 23 novembre alle 18.

Il vice sindaco nella piazza no-Tav

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La capogruppo M5S a Palazzo Civico, Valentina Sganga, ha spiegato che il movimento parteciperà alla manifestazione no-Tav dell’8 dicembre senza bandiere, con consiglieri e assessori. Presente anche il vicesindaco Montanari con fascia tricolore, su delega della  sindaca Appendino. La Città di Torino non sarà invece rappresentata dai simboli ufficiali:  stemma, gonfalone e bandiera”. In un primo tempo, dopo le dichiarazioni del consigliere grillino Carretto, secondo il quale la sindaca sarebbe stata in piazza con i simboli della Città, aveva suscitato polemica da parte delle opposizioni in Sala Rossa.

Nuoto: i risultati dei piemontesi

www.federnuoto.piemonte.it

NUOTO – TROFEO MUSSI-LOMBARDI-FEMIANO, I RISULTATI DEGLI ATLETI PIEMONTESI
La stagione del nuoto in vasca corta ha fatto tappa a Livorno per il tradizionale Trofeo Mussi-Lombardi-Femiano, ultimo appuntamento nazionale prima degli Assoluti (Riccione, 30 novembre-1 dicembre) e momento importante già in vista dei Mondiali in vasca corta, in programma a Hangzhou dall’11 al 16 dicembre. Volerà in Cina Erica Musso, 24enne atleta delle Fiamme Oro che da inizio stagione di allena all’Aquatica Torino, oggi seconda nei 200 stile libero in 1’57”35 a soli cinque centesimi da Laura Letrari. Medaglia d’argento anche per Luisa Trombetti (Fiamme Oro/Rari Nantes Torino), nei 200 misti in 2’11”28 alle spalle di Ilaria Cusinato (2’08”74), e per Aurora Petronio (Fiamme Gialle/Rari Nantes Torino), nei 100 farfalla in 1’00”44 per soli undici centesimi dietro a Stefania Pirozzi (1’00”33). Aurora è salita sul podio anche al termine dei 50 farfalla, terza in 28”22 dietro a Costanza Cocconcelli (26”88) e Elisa Bassi (27”93). Bronzo anche per Francesca Fresia, nei 50 dorso in 28”42 alle spalle di Silvia Scalia (26”70, nuovo record italiano), e Martina Cenci (27”85).
L’articolo completo su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20181118004124&area=1&menu=agonismo&read=nuoto

NUOTO PER SALVAMENTO – CAMPIONATO REGIONALE ASSOLUTO, I RISULTATI
Nuoto per salvamento protagonista nel fine settimana al Palazzo del Nuoto di Torino, sede del Campionato Regionale Assoluto. La manifestazione si è aperta sabato con le prime tre prove ed è proseguita ieri con i due turni di gara del mattino e del pomeriggio. Si è trattato del primo appuntamento della stagione agonistica di Piemonte e Valle d’Aosta per quanto riguarda il nuoto per salvamento, importante banco di prova per molti atleti anche in vista dei Campionati Italiani Assoluti, in programma a Milano a metà dicembre. Buona la partecipazione, con quasi 250 atleti iscritti in rappresentanza di 16 società (provenienti anche da Liguria e Lombardia) e per un totale di oltre 850 presenze gara. Sul gradino più alto del podio della classifica per società è salita la Sa-Fa 2000 Torino, davanti a GS Vigili del Fuoco Salza e Rari Nantes Torino. A livello individuale da segnalare i tre titoli di Cristian Barbati (Rari Nantes Torino) e i due delle compagne di squadre Greta Pezziardi e Francesca Cristetti. Tre le staffette conquistate dalla Sa-Fa 2000.
Il resoconto della prima giornata di gare su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20181117220058&area=6&menu=agonismo&read=salvamento
Il resoconto della seconda giornata di gare su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20181118215528&area=6&menu=agonismo&read=salvamento

NUOTO PER SALVAMENTO – MONDIALI MASTER, ATLETI PIEMONTESI IN TRIONFO NELLE GARE IN VASCA DI ADELAIDE
Sei ori, quattro argenti e sei bronzi; tredici medaglie individuali e tre in staffetta, accompagnate da sei nuovi record italiani di categoria. Volano gli atleti Master azzurri impegnati ai Mondiali di nuoto per salvamento di Adelaide. Cinque di loro (su sei volati in Australia) sono piemontesi o tesserati per una società piemontese e nelle tre giornate di gare in vasca sono saliti complessivamente ben sedici volte sul podio, spiccando in tutte le specialità del programma.
L’articolo completo su https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20181118134828&area=6&menu=agonismo&read=salvamento

Pernigotti e l’alimentare italiano

Lo shopping straniero dei prodotti e marchi dell’alimentare italiano va avanti da ameno trent’anni , senza sosta. Tanto per citarne alcuni: Barilla, Parmalat, Bertolli, Carapelli, Sasso, Star, Garofalo e ancora, il passaggio di mano, del 25 per cento della proprietà del riso Scotti dalla famiglia Pavese al colosso industriale spagnolo Ebro Foods

Per restare in Piemonte, senza che nessuno se ne sia accorto, registriamo inoltre la vendita della catena di Gelaterie Torinesi Grom alla multinazionale Unilever e quella della Pernigotti, dal Gruppo Averna che deteneva l’intero capitale dell’azienda piemontese, al gruppo turco Toksoz. Praticamente, si vende il Made in Italy, ma casi di acquisto da parte italiana non ce ne sono. Del resto, non è che al Gruppo Ferrero Spa, sia mai venuto in mente di comprare qualche cioccolatino piemontese oppure qualche prodotto alimentare straniero. Speriamo che alla società albese non venga in mente di “cedersi” a mani straniere, come è già avvenuto, per altri gloriosi marchi. Torniamo al caso Pernigotti di cui si è parlato in Consiglio regionale Piemonte e alla Camera dei Deputati. In Piemonte c’è stato una proposta di Ordine del giorno dei consiglieri regionali Marco Botta e Gian Luca Vignale accettato all’unanimità a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio. “La Regione Piemonte, attraverso la finanziaria Finpiemonte, verificherà “la possibilità di acquisire dalla Toksoz il marchio Pernigotti, i suoi brevetti e lo stabilimento di Novi Ligure” e darà mandato a Finpiemonte “di individuare un soggetto che rilevi l’azienda e garantisca la produzione sul territorio piemontese”. Alla finanziaria regionale spetterà, infine, la definizione delle “clausole contrattuali a tutela della continuità aziendale in Piemonte e dei connessi livelli occupazionali. “A fronte –continuano Botta e Vignale- di aziende non europee che fanno shopping di aziende italiane con fondi dello stato a cui appartengono non è più possibile non mettere in campo misure straordinarie”. “Non è mai troppo tardi“, per citare una celebre trasmissione televisiva e ci auguriamo che il domani ci riservi meno amare sorprese, ma più speranza per le generazioni che verranno. Ovviamente, ci vorrebbe una determinazione a progredire che non avvertiamo.

Tommaso Lo Russo