redazione il torinese

Parte il primo treno di «Promemoria Auschwitz»

Dei 1600 giovani che partono e aderiscono a livello italiano, 650 sono piemontesi

Parte giovedì 31 gennaio il primo treno di «Promemoria_Auschwitz», progetto organizzato congiuntamente da Deina e Arci: propone un percorso d’educazione alla cittadinanza che vede il suo apice proprio nel viaggio a Cracovia e nella visita agli ex lager di Auschwitz e Birkenau. Il secondo treno partirà invece l’8 febbraio.

Dei 1600 giovani che partono e aderiscono a livello italiano, 650 sono piemontesi. «Anche quest’anno 650 ragazzi, 650 nuovi soci, partiranno da tutto il Piemonte verso Cracovia, come epilogo di un lungo percorso formativo organizzato dall’associazione Arci Deina» dice Andrea Polacchi, presidente Comitato territoriale ARCI Torino che ricorda una celebre frase scritta in un campo di concentramento “Chi non conosce la memoria è condannato a ripeterla”. «E’ una frase che riassume lo spirito con il quale abbiamo deciso di sostenere questa importante esperienza formativa. La storia come maestra di vita per evitare di ripetere gli orrori del passato e, soprattutto, saper identificare e combattere oggi ogni forma di discriminazione, razzismo, intolleranza e xenofobia. E di questi tempi crediamo ce ne sia veramente bisogno – spiega il presidente – L’antifascismo è da sempre un valore fondante dell’ARCI, oltre che della nostra Costituzione, ed è la lente con la quale crediamo che i giovani di oggi debbano diventare i cittadini di domani».

GLI INCONTRI

I partecipanti si sono preparati al viaggio con incontri di formazione in cui è stato approfondito il contesto storico della Seconda Guerra Mondiale e della deportazione. Con cineforum, laboratori di scrittura creativa e workshop interattivi, il gruppo ha cominciato a conoscersi, dialogare e confrontarsi. La formazione prevede inoltre un approfondimento sulla storia locale gestito con incontri tematici e visite ai musei e ai luoghi storici più significativi.

IL VIAGGIO

Il primo viaggio inizierà il 31 gennaio e si concluderà il 6 febbraio.

Il secondo s’inizierà l’8 febbraio e si concluderà il 14 febbraio.
I partecipanti al progetto, provenienti da nove regioni italiane, viaggeranno tutti insieme in treno.

A Cracovia i giovani vivranno un intenso percorso che li guiderà attraverso le fasi storiche che hanno preceduto la deportazione. Con l’affiancamento di guide specializzate, visiteranno alcuni luoghi fondamentali per ripercorrere quel periodo storico: l’ex ghetto ebraico di Cracovia, la Fabrika Emalia Oskara Schindlera, la fabbrica-museo dedicata alla vita di Oskar Schindler e all’occupazione nazista della città di Cracovia, e il quartiere ebraico di Kazimierz. Una intera giornata sarà dedicata alla visita degli ex lager di Auschwitz e Birkenau, dove hanno perso la vita oltre un milione di persone.  Nel corso del viaggio i giovani scriveranno le proprie emozioni e rifletteranno sulle conoscenze acquisite, si confronteranno, vedranno film e spettacoli teatrali e infine con una grande assemblea plenaria avranno la possibilità di confrontarsi su temi di attualità, e di riflettere sul loro ruolo di cittadini del presente.

PARTNER

Il progetto è organizzato grazie alla collaborazione e il sostegno di numerosi enti territoriali e gode del patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati e del sostegno e/o patrocinio di oltre 50 tra province e comuni. Dei giovani che partono e aderiscono a livello italiano, 650 sono piemontesi.

 

I PARTECIPANTI PIEMONTESI

Dal Piemonte partecipano giovani provenienti dai seguenti comuni:

Alba, 265 giovani

Bra, 52 giovani

Cuneo, 32 giovani

Torino, 75 giovani

Grugliasco, 25 giovani

Moncalieri, 55 giovani

Nichelino, 35 giovani

Novara 55, giovani

Orbassano, Pinerolo, Leinì, Volvera: 20 giovani

Università degli Studi di Torino, 42 giovani

Gli enti finanziatori sono la Regione Piemonte, Fondazione CRT, l’Università degli Studi di Torino e i comuni di: Torino, Alba, Bra, Cuneo, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Novara, Orbassano, Pinerolo, Volvera, Leinì e le circoscrizioni 1, 2, 3, 4 e 5 della Città di Torino.

Venerdì 8 febbraio, alle 8,30 nell’Aula 3 della Palazzina Einaudi dell’Università di Torino in corso Regina Margherita 60 si terrà l’Assemblea di partenza degli studenti provenienti dalla Provincia di Torino. Interverranno l’assessore Leon della Città di Torino e il professor Enrico Pasini per l’Università degli Studi, che saluteranno i ragazzi prima della partenza.

I giovani della città di Alba si riuniranno invece alle 8,30 dell’8 febbraio, al Teatro sociale Giorgio Busca in Piazza Vittorio Veneto 3. È previsto un saluto da parte dell’amministrazione del Comune di Alba e dei presidi delle scuole coinvolte rivolto agli studenti in partenza. Tutti i giovani si ricongiungeranno al Brennero dove saliranno sul treno e partiranno alla volta di Cracovia.

 

  • (foto Simone Cargnoni)

Prostituta spinge cliente al suicidio: arrestata

DALLA CAMPANIA   

L’uomo, un suo cliente,  è stato ricattato fino a commettere il suicidio. La prostituta, una donna romena di 42 anni, residente a San Giorgio del Sannio  è stata arrestata dai Carabinieri con l’ accusa di induzione al suicidio, estorsione e tentativo di estorsione. Ai domiciliari anche un uomo di 63 anni, di Benevento, per favoreggiamento della prostituzione. Era l’ottobre 2017 quando la vittima fu trovata impiccata in un capannone, dopo i continui ricatti della romena, che minacciava di raccontare alla moglie i rapporti avuti con lui.

TAV/+EUROPA E RADICALI ITALIANI: CONFERENZA STAMPA DEI PROMOTORI DEL REFERENDUM COMUNALE FISSATA IL 5 FEBBRAIO

“Deve essere indetto entro febbraio per poter votare quest’anno. Di fronte al tentativo del M5S di sabotare il referendum, le madamine del SI’ non hanno nulla da dichiarare?”

Andrea Maccagno (gruppo +Europa Torino) e Igor Boni (Direzione Radicali Italiani):

“Il 10 novembre scorso, in Piazza Castello, 1000 cittadini torinesi sottoscrissero una petizione al Consiglio Comunale per richiedere un referendum consultivo sul TAV, dopo la presa di posizione per il NO espressa dalla maggioranza consiliare M5S il 26 ottobre scorso. Il 13 novembre depositammo la petizione e le firme in Comune. L’ex presidente del Consiglio Comunale, Fabio Versaci, ha impiegato quasi tre mesi per convocare la conferenza stampa dei promotori del referendum, che si terrà in Municipio martedì 5 febbraio. Ai sensi degli artt. 15 e 18 del Regolamento Comunale sulla partecipazione, il Consiglio Comunale deve indire il referendum consultivo entro il 28 febbraio per poterlo abbinare alle elezioni europee e regionale del 26 maggio 2019. In caso contrario, tutto sarebbe rimandato all’anno prossimo, cioè a mai. E’ del tutto evidente il tentativo della maggioranza M5S di allungare i tempi per sabotare la richiesta del referendum…. Ma non erano loro i campioni della “democrazia diretta”, dell’uno vale uno?! Di fronte a tutto questo, chiediamo che le madamine del “SI’, Torino va avanti” scendano in campo per difendere il diritto dei cittadini torinesi ad esprimersi per il SI’, dopo che la maggioranza consiliare si è espressa per il NO. Occorre una terza grande manifestazione popolare, questa volta sotto le finestre del Sindaco Chiara Appendino”

A giudizio ex parroco della Gran Madre per il conto in Svizzera da due milioni

Il giudizio immediato per don A.M, per trent’anni parroco della chiesa della  Gran Madre di Dio, è stato chiesto dalla procura della repubblica di Torino.  Con suo fratello il sacerdote è accusato di appropriazione indebita, poiché per anni avrebbe versato le offerte dei fedeli su un conto a lui intestato in una banca svizzera, per un totale di 2,4 milioni di euro. Quando è andato in pensione la somma è però apparsa su un conto della parrocchia. I legali del sacerdote dicono che tutto è stato fatto legalmente e che lui non ha mai toccato i soldi delle donazioni.

Gianluca De Grossi, l’amore per l’arte

Il filo conduttore che percorre costantemente le opere di Gianluca De Grossi è l’amore per l’arte. “Questo legame, fortissimo, – spiega l’artista – ha le sue radici nella stagione infantile, quando spesso ritirandomi in isolamento, impugnavo una semplice matita e trasferivo dalla mente al foglio bianco, tutti i miei sogni, le mie “visioni” e le sensazioni di una infanzia comune. Alla base delle mie rappresentazioni, protagonista costante, era un forte intreccio tra fantasia e immaginazione. La fusione tra astrattismo e figurativismo, è evidenziata da un sottile equilibrio di forme e colori”. “Io penso, – prosegue – che nell’anima dell’uomo tutto si produce, le cose prendono forma, l’idea diventa concreta, viva e completa.I suoni e le parole che odo, le immagini che vedo, si fanno immediatamente ” reali “, l’immagine ricca di colori diventa completa e brillante nella mia mente nell’attesa di nascere sulla tela bianca”.

L’attività’ artistica professionale di De Grossi  comincia nel 1994 con esposizioni al pubblico. Sono passati quattro anni di ricerca prima di approdare ad uno stile definitivo, quattro anni in cui la mente spaziava negli orizzonti più svariati senza mai stazionare su una meta conclusiva. “Dopo la profonda fase di eclettismo e di ricerca, – aggiunge l’artista –  le “stanze prospettiche” hanno avuto il sopravvento, un ingresso brusco, forzato, la mia mente non vedeva altro che immagini e situazioni collocate e circoscritte, all’interno di stanze prospettiche, dalle quali si poteva comunque “fuggire” da porte e finestre. In seguito la consapevolezza chiara e nitida che la fantasia e l’immaginazione dei miei pensieri non poteva essere circoscritta, e soffocata all’interno di una stanza; trovò maturazione nell’aprile del 1998, quando i miei occhi poterono spaziare verso orizzonti assai più ampi, oltre quelle mura, verso paesaggismi surreali. I lavori che creo e che dipingo, sono immagini che provengono direttamentegolden goose sneakersda dentro, sono espressioni di una realtà che non esiste, immagini catturate dai sogni, situazioni irreali, desideri e aspirazioni che emergono lentamente alla luce”.

Biografia di Gianluca De Grossi

L’attività artistica orientata verso il mondo dell’arte comincia nel maggio del 1994. Nato nel bolognese nel 1970, l’artista ha sempre avuto la tendenza verso il disegno artistico e verso il mondo dei colori. Conseguito il diploma di maestro d’arte, all’istituto statale d’arte di Bologna, decise di abbandonare i canoni accademici a lui imposti, ricercando al contrario un’espressione artistica e iconografica del tutto personale, scegliendo di essere un’artista completamente autodidatta. I primi anni della sua produzione, l’artista realizza opere proiettate su diversi orizzonti, rientrando nella sfera del puro eclettismo,poi successivamente la sua visione artistica subirà una leggera e graduale trasformazione, alla volta di una più decisa personificazione stilistica, che caratterizzerà la mano e la mente dell’autore. La ricerca tecnico espressiva è alla base della sua pittura. Bisogna sottolineare con particolare rilievo la forte tendenza nel ricercare il contrasto dei colori, i quali emergono carichi di luce ed energia, da fondi scuri o variopinti.

CARATTERISTICA TECNICA: uso del pennello, gli sfondi vengono preparati con colori acrilici diluiti, i soggetti vengono rappresentati con colori a olio,non diluito.

CARATTERISTICA TECNICA DAL 2009 IN POI: uso del pennello, l’opera viene realizzata completamente a olio.

La produzione artistica è divisa in 5 periodi o tendenze:

1° periodo : eclettismo

maggio 1994/maggio 1997

Fase di ricerca, sperimentazione

2° periodo: surrealismo prospettico

maggio 1997/aprile 1998

Le stanze prospettiche: ogni contesto, oggetti e soggetti, sono circoscritti all’interno di stanze. Assenza di una o più pareti nella stanza: periodo transitorio che aprirà le porte alla fase pittorica successiva.

3° periodo : surrealismo onirico

aprile 1998/ settembre 2005

Annullamento della stanza prospettica. La mente è libera di Spaziare nell’infinito, verso un paesaggismo surreale, non più soffocato dalle pareti di una stanza.

4° periodo: surrealismo simbolico

settembre 2005/ dicembre 2007

Fase nuova in cui la terra e il cielo sono rispettivamente al loro posto, non più capovolti e sconvolti come nel periodo

precedente.

5° periodo: realismo e surrealismo

dicembre 2007 in poi… Fase in cui oggetti e soggetti della vita quotidiana vengono inseriti in un contesto, a metà strada tra il reale e il surreale.

Il critico Cristiano Galassi ha scritto:

Nel 1924 Andrè Breton scrive “Io credo alla risoluzione futura di questi duestati, all’apparenza così contradditori, che sono il sogno e la realtà, in una sorta drealtà assoluta, di surrealtà”.
Nei lavori di De Grossi il riferimento a tali principi è chiaro ed automatico; nelle sue opere appaiono vividi riferimenti, contestualizzabili comunque al nostro tempo, prevalentemente alla pittura di grandi maestri quali Renè Magritte e Salvador Dalì. Due realtà, apparentemente antitetiche, si fondono nei lavori dell’artista: scene chiaramente oniriche intrecciano la loro esistenza in ambientazioni del tutto naturali, quasi ad omaggiare l’impianto stesso su cui, appunto, si erge la grande stagione del Surrealismo e del Realismo Magico. La pittura di De Grossi , giustamente dettagliata ed attenta al fin più piccolo particolare, ci proietta in un mondo del non-esistente; paesaggi fatati, a volte su pianeti alieni, alberi che diventano dimore di ipotetici abitanti che solo la nostra fantasia può immaginare, ma ecco la sorpresa! A fianco di tutto ciò compare un’automobile sul ciglio di un dirupo, cartelli stradali o carte da gioco che, portate dal vento, volano verso l’infinito. E’ una pittura positiva che immediatamente ci restituisce uno stato d’animo di estrema serenità e di profonda quiete; Gianluca de Grossi distribuisce sulla superficie dei suoi dipinti i particolari del suo mondo con profonda sapienza ed estrema attenzione anche all’equilibrio formale dei suoi lavori.

***

Tutte le info su Gianluca De Grossi: www.degrossi.it

 

Informazione promozionale

Gianluca De Grossi, l'amore per l'arte

Il filo conduttore che percorre costantemente le opere di Gianluca De Grossi è l’amore per l’arte. “Questo legame, fortissimo, – spiega l’artista – ha le sue radici nella stagione infantile, quando spesso ritirandomi in isolamento, impugnavo una semplice matita e trasferivo dalla mente al foglio bianco, tutti i miei sogni, le mie “visioni” e le sensazioni di una infanzia comune. Alla base delle mie rappresentazioni, protagonista costante, era un forte intreccio tra fantasia e immaginazione. La fusione tra astrattismo e figurativismo, è evidenziata da un sottile equilibrio di forme e colori”. “Io penso, – prosegue – che nell’anima dell’uomo tutto si produce, le cose prendono forma, l’idea diventa concreta, viva e completa.I suoni e le parole che odo, le immagini che vedo, si fanno immediatamente ” reali “, l’immagine ricca di colori diventa completa e brillante nella mia mente nell’attesa di nascere sulla tela bianca”.

L’attività’ artistica professionale di De Grossi  comincia nel 1994 con esposizioni al pubblico. Sono passati quattro anni di ricerca prima di approdare ad uno stile definitivo, quattro anni in cui la mente spaziava negli orizzonti più svariati senza mai stazionare su una meta conclusiva. “Dopo la profonda fase di eclettismo e di ricerca, – aggiunge l’artista –  le “stanze prospettiche” hanno avuto il sopravvento, un ingresso brusco, forzato, la mia mente non vedeva altro che immagini e situazioni collocate e circoscritte, all’interno di stanze prospettiche, dalle quali si poteva comunque “fuggire” da porte e finestre. In seguito la consapevolezza chiara e nitida che la fantasia e l’immaginazione dei miei pensieri non poteva essere circoscritta, e soffocata all’interno di una stanza; trovò maturazione nell’aprile del 1998, quando i miei occhi poterono spaziare verso orizzonti assai più ampi, oltre quelle mura, verso paesaggismi surreali. I lavori che creo e che dipingo, sono immagini che provengono direttamentegolden goose sneakersda dentro, sono espressioni di una realtà che non esiste, immagini catturate dai sogni, situazioni irreali, desideri e aspirazioni che emergono lentamente alla luce”.

Biografia di Gianluca De Grossi

L’attività artistica orientata verso il mondo dell’arte comincia nel maggio del 1994. Nato nel bolognese nel 1970, l’artista ha sempre avuto la tendenza verso il disegno artistico e verso il mondo dei colori. Conseguito il diploma di maestro d’arte, all’istituto statale d’arte di Bologna, decise di abbandonare i canoni accademici a lui imposti, ricercando al contrario un’espressione artistica e iconografica del tutto personale, scegliendo di essere un’artista completamente autodidatta. I primi anni della sua produzione, l’artista realizza opere proiettate su diversi orizzonti, rientrando nella sfera del puro eclettismo,poi successivamente la sua visione artistica subirà una leggera e graduale trasformazione, alla volta di una più decisa personificazione stilistica, che caratterizzerà la mano e la mente dell’autore. La ricerca tecnico espressiva è alla base della sua pittura. Bisogna sottolineare con particolare rilievo la forte tendenza nel ricercare il contrasto dei colori, i quali emergono carichi di luce ed energia, da fondi scuri o variopinti.

CARATTERISTICA TECNICA: uso del pennello, gli sfondi vengono preparati con colori acrilici diluiti, i soggetti vengono rappresentati con colori a olio,non diluito.

CARATTERISTICA TECNICA DAL 2009 IN POI: uso del pennello, l’opera viene realizzata completamente a olio.

La produzione artistica è divisa in 5 periodi o tendenze:

1° periodo : eclettismo

maggio 1994/maggio 1997

Fase di ricerca, sperimentazione

2° periodo: surrealismo prospettico

maggio 1997/aprile 1998

Le stanze prospettiche: ogni contesto, oggetti e soggetti, sono circoscritti all’interno di stanze. Assenza di una o più pareti nella stanza: periodo transitorio che aprirà le porte alla fase pittorica successiva.

3° periodo : surrealismo onirico

aprile 1998/ settembre 2005

Annullamento della stanza prospettica. La mente è libera di Spaziare nell’infinito, verso un paesaggismo surreale, non più soffocato dalle pareti di una stanza.

4° periodo: surrealismo simbolico

settembre 2005/ dicembre 2007

Fase nuova in cui la terra e il cielo sono rispettivamente al loro posto, non più capovolti e sconvolti come nel periodo

precedente.

5° periodo: realismo e surrealismo

dicembre 2007 in poi… Fase in cui oggetti e soggetti della vita quotidiana vengono inseriti in un contesto, a metà strada tra il reale e il surreale.

Il critico Cristiano Galassi ha scritto:

Nel 1924 Andrè Breton scrive “Io credo alla risoluzione futura di questi duestati, all’apparenza così contradditori, che sono il sogno e la realtà, in una sorta drealtà assoluta, di surrealtà”.
Nei lavori di De Grossi il riferimento a tali principi è chiaro ed automatico; nelle sue opere appaiono vividi riferimenti, contestualizzabili comunque al nostro tempo, prevalentemente alla pittura di grandi maestri quali Renè Magritte e Salvador Dalì. Due realtà, apparentemente antitetiche, si fondono nei lavori dell’artista: scene chiaramente oniriche intrecciano la loro esistenza in ambientazioni del tutto naturali, quasi ad omaggiare l’impianto stesso su cui, appunto, si erge la grande stagione del Surrealismo e del Realismo Magico. La pittura di De Grossi , giustamente dettagliata ed attenta al fin più piccolo particolare, ci proietta in un mondo del non-esistente; paesaggi fatati, a volte su pianeti alieni, alberi che diventano dimore di ipotetici abitanti che solo la nostra fantasia può immaginare, ma ecco la sorpresa! A fianco di tutto ciò compare un’automobile sul ciglio di un dirupo, cartelli stradali o carte da gioco che, portate dal vento, volano verso l’infinito. E’ una pittura positiva che immediatamente ci restituisce uno stato d’animo di estrema serenità e di profonda quiete; Gianluca de Grossi distribuisce sulla superficie dei suoi dipinti i particolari del suo mondo con profonda sapienza ed estrema attenzione anche all’equilibrio formale dei suoi lavori.

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Tutte le info su Gianluca De Grossi: www.degrossi.it
 

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Bimbi maltrattati. arrestate due maestre d’asilo

Due maestre d’asilo sono state arrestate dalla polizia a Torino con l’accusa  di maltrattamenti su bimbi dai 3 mesi ai tre anni. In base alle indagini le due donne,  italiane, avevano creato in una soffitta non riscaldata  un asilo nido privato in centro città, nel quale ospitavano  un numero di bambini superiore a quello previsto. Inoltre li facevano piangere senza cibo, li strattonavano e in alcuni casi li rinchiudevano in una stanza lasciandoli soli. T.S. e M.F., le maestre in questione, sono in carcere per maltrattamenti continuati in concorso, aggravati dalla minore età delle vittime. L’inchiesta è della Procura di Torino Gruppo Fasce Deboli, che ha coordinato le indagini della polizia.

Bimbi maltrattati. arrestate due maestre d'asilo

Due maestre d’asilo sono state arrestate dalla polizia a Torino con l’accusa  di maltrattamenti su bimbi dai 3 mesi ai tre anni. In base alle indagini le due donne,  italiane, avevano creato in una soffitta non riscaldata  un asilo nido privato in centro città, nel quale ospitavano  un numero di bambini superiore a quello previsto. Inoltre li facevano piangere senza cibo, li strattonavano e in alcuni casi li rinchiudevano in una stanza lasciandoli soli. T.S. e M.F., le maestre in questione, sono in carcere per maltrattamenti continuati in concorso, aggravati dalla minore età delle vittime. L’inchiesta è della Procura di Torino Gruppo Fasce Deboli, che ha coordinato le indagini della polizia.

Segnalavano su Whatsapp i posti di blocco

I social sono spesso un’arma a doppio taglio. Se è vero che sovente sono utilissimi per comunicare con il mondo in tempo reale, talvolta un cattivo utilizzo può anche comportare guai con la giustizia.

Ciò è quanto accaduto a 23 persone della provincia di Asti, per lo più giovani, che sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri della stazione di Mombercelli alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti per il reato di interruzione di pubblico servizio in concorso. L’imputazione è arrivata, al termine di indagini approfondite, per la loro partecipazione attiva ad una ‘chat’ di whatsapp, chiamata ‘Posti di blocco’, composta da circa 300 membri, residenti in comuni della provincia astigiana. Qui venivano segnalate le posizioni delle pattuglie delle forze di polizia presenti sul territorio per poter eludere i controlli. L’accesso a questa chat avveniva esclusivamente su invito dei promotori o degli altri partecipanti già accreditati, con l’obiettivo di comunicare, in tempo reale, il luogo dove le pattuglie stavano effettuando i controlli di polizia vanificando, in parte, le attività di prevenzione e repressione dei reati. Un membro della chat, comprendendo il danno sociale che provocavano tali illecite comunicazioni, che potenzialmente diminuivano l’efficacia del dispositivo di prevenzione sul territorio delle Forze dell’Ordine, decideva di informare i Carabinieri di Mombercelli di quanto stava avvenendo, fornendo utili indicazioni ai militari per portare a termine l’attività d’indagine.

Massimo Iaretti

Trail, Vertical e Corsa in montagna: 8^ edizione del circuito regionale UISP

Tre modi di interpretare la corsa
con un unico denominatore: le alte quote


Uno sport sostenibile che coniuga perfettamente la scoperta del
territorio con la corsa in natura, proprio dello “spirito trail”.
Un’attività che apre i sensi, l’ascolto del proprio corpo e delle
proprie sensazioni, per sentirsi bene e apprezzare l’ambiente in cui si
corre. Tutte emozioni diverse che  permetteranno di praticarlo in
armonia con il contesto naturale, per provare piacere anche nella
fatica, oltre al piacere di stare all’aria aperta.
Ritorna l’8^ edizione del circuito trail Uisp Piemonte con una nuova
veste: tre circuiti in uno, per dare spazio alle specialità emergenti,
che coinvolgono sempre più praticanti, le vertical e la corsa in
montagna, che avranno entrambi una classifica a parte con relative
premiazioni a fine anno.
Il vertical che fino a pochi anni fa era uno sport per pochi eletti, ha
conosciuto un vero e proprio boom, tanto che il circuito dedicato ne
prevede ben 15.
Si spazierà tra le province di Torino e Cuneo e il battesimo avverrà
venerdì 22 febbraio con la cronoscalata Monte Alpet Roburent (Cn) e si
concluderà domenica 26 maggio  con la Coursa D’Castlus a Torre Pellice
(To).
Solo 4 le corse in montagna concentrate tra aprile e maggio: 25 aprile
Laz@run a Pramollo (To), 28 aprile trofeo della Liberazione a Prarostino
(To), 5 maggio memorial Maurino a Bagnolo (Cn), 26 maggio Coursa
D’Castlus a Torre Pellice (To).
Il circuito dei trail è sicuramente il più corposo, 39 gare, a cui si
sono aggiunte interessanti novità come il VAT Valmastitrail sabato 1
giugno del rifugio Valmanera (AT), il Mola Nen Trail domenica 9 giugno
di Bernezzo (Cn) e il Trail della Castagna a coppie sabato 5 ottobre a
Prarostino (To).
Il circuito trail UISP coinvolge 31 società sportive e 4 province:
Torino, Cuneo, Asti e Alessandria.
Il primo appuntamento è a Pragelato sabato 26 gennaio con la “Pragelato
Snowrun”, corsa nella neve con la speranza che si faccia vedere, per
rendere ancora più suggestiva questa bellissima gara.