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Locatelli (PRC -SE): Fassino sia rispettoso delle regole. Scenda dai tram

airaudo logo“I manifesti e le gigantografie elettorali a sostegno di Piero Fassino e di altri candidati sindaci, che continuano a comparire in questi giorni, in piena campagna elettorale, sui mezzi di trasporto dell’azienda Gtt – azionista unico dell’azienda del comune di Torino – nel mentre è stata oscurata tutta la cartellonistica elettorale di Torino, sono in rotta di collisione con un corretto ed equilibrato utilizzo degli spazi elettorali. Questo indipendentemente dalle controverse interpretazioni delle norme che regolano l’utilizzo degli spazi elettorali, norme che secondo noi dovrebbero essere nel senso di impedire lo svolgimento della campagna elettorale sui mezzi mobili, tanto più se di aziende a partecipazione (diretta o indiretta) pubblica. Nella realtà, in alcune città, come a Torino, chi ha più soldi e più potere si arroga la potestà di usufruire spazi elettorali mobili di grandissimo impatto visivo. Per tutti gli altri multe a non finire nel caso in cui un manifesto, anche solo per sbaglio, finisca fuori da un solo spazio assegnato di tabellone elettorale. Questa non ci sembra proprio l’applicazione del principio della “legge è uguale per tutti”. Al sindaco Fassino, così come ad altri candidati e schieramenti danarosi, chiediamo di rimuovere immediatamente i propri manifesti elettorali dagli autobus e di attenersi ad una modalità di svolgimento della campagna elettorale corretta e rispettosa del principio di “par condicio” per tutti gli schieramenti, compresa la lista “Torino in Comune – La Sinistra” di cui facciamo parte”.

Segretario provinciale Prc-Se

Scuola di Applicazione, al via il corso della Riserva Selezionata

esercito selezionataDiciannove ufficiali e fra questi nove donne hanno varcato l’ingresso di Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito per la frequenza del 27° Corso della Riserva Selezionata. Si tratta di professionisti civili selezionati sulla base di competenze particolarmente interessanti per la Forza Armata. Un bacino di specialisti destinati ad integrarsi periodicamente nei ranghi dell’Esercito per l’assolvimento di incarichi particolari. Ad essi tenuto conto dell’età e del curriculum, sono stati conferiti gradi che vanno da sottotenente a maggiore. Il personale della Riserva Selezionata durante la permanenza a Torino seguirà due moduli di un ciclo formativo la cui durata complessiva è di cinque settimane e nel quale sono esercito riservacontemplate materie teoriche ed esercitazioni pratiche. Gli ufficiali del 27° corso, laureati in Giurisprudenza, Architettura, Ingegneria, Storia e Medicina parteciperanno a lezioni di topografia, tiro, soccorso sanitario, educazione fisica, logistica, tattica, diritto umanitario e istruzione formale. L’insegnamento sarà condotto nelle aule di Palazzo Arsenale e nelle principali aree di addestramento del Piemonte, con il contributo di uomini e mezzi provenienti da diversi reparti della Forza Armata. Obiettivo finale del percorso didattico è fornire agli allievi gli strumenti di base per un proficuo inserimento nelle diverse unità dell’Esercito in previsione di un futuro impiego in contesti operativi nazionali e internazionali.

 
 
 

Rotary Club Torino Lagrange insieme a Mike

Nasce sulla città di Torino, la prima collaborazione tra la Fondazione Mike Bongiorno e il Rotary Club Torino Lagrange

locandina ufficiale“Mike credeva nelle specificità di ogni persona, nella scoperta dell’interiorità artistica e guardava alla socialità come a una grande esperienza formativa” (Famiglia Bongiorno). Nasce all’insegna di questi principi la collaborazione tra il Rotary Club Torino Lagrange e la Fondazione Mike Bongiorno che, giovedì 19 maggio alle ore 20.00, si incontreranno presso l’hotel Golden Palace di Torino per presentare il comune progetto di service, a cui presenzierà Leonardo Bongiorno in qualità di relatore della serata. La Fondazione Mike Bongiorno nasce nel 2010 dalla volontà della famiglia Bongiorno di trasmettere i valori, lo spirito e “l’Allegria” di Mike, attraverso progetti di solidarietà. Promuove e sostiene progetti culturali ed educativi in campo artistico e culturale, con particolare attenzione ai mezzi di comunicazione (terreno in cui si è sempre mosso Mike) come piattaforma per valorizzare i giovani talenti e introdurli nel mondo lavorativo. rotary l3La collaborazione tra il Rotary Club Torino Lagrange e la Fondazione Bongiorno, parte proprio dalla valorizzazione dei giovani talenti sul territorio; una collaborazione molto sentita e importante, la prima su Torino, città molto cara a Mike che vi passò l’infanzia, studiò e iniziò le sue prime esperienze lavorative. Un progetto che troverà la sua declinazione nell’assegnazione di una borsa di studio a favore di un giovane talento, selezionato in una scuola di istruzione superiore di Torino, volta ad investire sul suo futuro percorso di formazione universitaria. Jonathan Bessone, Presidente del Rotary Club Torino Lagrange: ” E’ per noi motivo di grande soddisfazione ed orgoglio poter collaborare con la Fondazione Mike Bongiorno che, come noi, condivide i principi di valorizzazione dei giovani talenti ed è fortemente impegnata in campo sociale. L’attribuzione della borsa di studio è solo la prima tappa di un importante progetto di solidarietà a sostegno della Fondazione, ideato insieme al Presidente Nicolò Bongiorno, che vedrà attivamente coinvolte le nostre due realtà sul territorio torinese e si svilupperà concretamente nel corso dei prossimi mesi”.rotary Nicolò Bongiorno, Presidente della Fondazione Mike Bongiorno: ” Il Rotary Club Torino Lagrange ci ha trasmesso un grande entusiasmo e siamo felici di poter sostenere insieme a loro un giovane talento torinese nel suo percorso di formazione universitaria. Mio padre, Mike, credo ne sarebbe molto contento perchè proprio da giovane torinese avrebbe desiderato moltissimo poter proseguire negli studi universitari, ma questo non gli fu possibile a causa della guerra. Mio padre ha sempre osservato e valorizzato il mondo della formazione e della cultura con grande rispetto, lo si può vedere in tutte le sue trasmissioni a partire dal mitico Rischiatutto che, proprio quest’anno, è stato riproposto al grande pubblico”.

Per ulteriori informazioni: www.rotarytorinolagrange

 

Parrucchiere morto per colpo in testa? Si ipotizza l'omicidio

tribunaleUn fascicolo, in cui viene ipotizzato l’omicidio, è stato aperto dalla procura della repubblica sulla morte di Giovanni Muccino, il  parrucchiere di 76 anni titolare di un’attività in corso  Vinzaglio, morto lo scorso 9 marzo al Mauriziano. Dall’autopsia effettuata dal medico legale Roberto Testi, incaricato dal pm Roberto Furlan, l’uomo potrebbe essere morto per i postumi di una ferita da corpo contundente alla testa. La Stampa spiega che il parrucchiere si era sentito male lo scorso 24 dicembre e aveva raccontato alla moglie di essere stato aggredito per rapina il giorno prima nel suo negozio. Ricoverato prima al Mauriziano, in una casa di cura e poi ancora nell’ospedale, non è stato possibile salvarlo. La polizia scientifica ha effettuato un sopralluogo nel negozio, ma non ha trovato  tracce lasciate da  rapinatori.

(Foto: il Torinese)

Via San Secondo diventa "la via dei colori"

Giochi, majorette, sbandieratori e oltre 80 stand di commercianti e artigiani 

per sostenere la lotta alla distrofia muscolare

san secondo majorettes

Sarà una grande festa aperta a tutta la città: domenica 22 maggio Via San Secondo si trasformerà nella “Via dei colori”.

Per l’intera giornata i nove isolati dello storico quartiere ottocentesco di Torino, da Corso Vittorio Emanuele II a corso Sommelier, si vestiranno di giallo, arancione, fucsia e blu.

Negozi aperti dalle 9 alle 20, con oltre 80 stand allestiti dai commercianti della via e numerosi artigiani, produttori e hobbisti in arrivo da tutto il Piemonte.

Tra majorette e sbandieratori, andranno in scena lezioni dimostrative di zumba e tango argentino, accanto a spettacoli di improvvisazione teatrale e la musica diBeppe DJ.

Per i bambini la magia dei mimi e delle giostre e la possibilità di fare una passeggiata in sella ai pony dell’Associazione La Terra dei cavalli, che si prende cura di quelli destinati a non avere un futuro dopo la carriera agonistica.

Durante la giornata verranno anche premiate le attività commerciali con più di 50 anni di vita.

“Una festa all’insegna dello stare insieme e della solidarietà – sottolinea Alfredo Orto, presidente dell’Associazione Commercianti Borgo San Secondo – in cui premieremo i nostri negozi storici e che servirà a raccogliere fondi per la ricerca”. 

Nella Piazza del mercato allo stand dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare sarà infatti possibile ritirare, con un’offerta libera, il braccialetto Color your life per sostenere la ricerca.

www.borgosansecondotorino.it

Tutti gli appuntamenti nei quartieri fino a lunedì

A cura della Città di Torino – www.comune.torino.it
 

torino europa madama

GIOVEDI 19 MAGGIO

CIRC 4 – Nella Biblioteca Civica Musicale della Tesoriera alle ore 17.00, con ingresso gratuito, ingresso gratuito, Montale e la musica, una lunga fascinazione. A cura di Francesca Pilato, al pianoforte Alfredo Castellani letture di Gianni Lanza

 

CIRC 4 – Nell’Officina Verde Tonolli di Via Exilles 3° alle ore   18,00 attività di animazione estive all’Officina Verde Tonolli. Verranno presentate le attività di animazione realizzate dalla Associazione Jonathan per l’estate 2016.

 

CIRC 5 – Nella Sala Espositiva al 1° piano del Centro Civico di Via Stradella 186 mostra “IL MONDO DELLE DONNE” libera interpretazione del femminile, della Compagnia Artisti e Autori che sarà esposta fino al 29 maggio, con orari dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30.

 

 

VENERDI 20 MAGGIOTORINO LINGOTTO GRATTACIELO

 

CIRC 4 – Nella Piazza dei Mestieri, di via Jacopo Durandi 13, alle ore 21.30 si svolgerà lo spettacolo teatrale Le allegre comari di San Donato”. Testi e regia di Margherita Casalino con i ragazzi di Piazza dei Mestieri, Irene Matrone e Chiara Pautasso.

CIRC 5 – Nella Sala Espositiva al 1° piano del Centro Civico di Via Stradella 186 mostra “IL MONDO DELLE DONNE” libera interpretazione del femminile, della Compagnia Artisti e Autori che sarà esposta fino al 29 maggio, con orari dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30.

 

CIRC 6 – Nei Laboratori di Barriera, via Baltea 3, alle ore 20.30, nell’ambito del Salone Off: “Baltea in Jazz” –  Jazz Parade Concerto. Ingresso libero.

 

 

CIRC 7 – Al Cecchi Point, via Cecchi 17, dalle ore 18 alle 24 si svolgerà il Festival Panafricano di Torino – III edizione – IMMIGRAZIONE ED ECONOMIA. Stand africani, Cena con degustazione di gastronomia africana, film, musica.

 

CIRC 8 – Nella Sala Molinari della Biblioteca Natalia Ginzburg in via Lombroso 16, alle ore 17.30, si svolgerà l’incontro “Un sommergibile a Torino”. Conferenza con Cristina Fanelli delle Biblioteche Civiche Torinesi e Gianluigi Mangiapane dell’Associazione culturale Passages, che presentano il progetto di tutela e valorizzazione dei fondi bibliografici e d’archivio conservati presso l’ANMI, mentre Giampiero Cattaneo dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia racconterà la storia dell’associazione, con sede in riva al Po, che custodisce un piccolo museo ed espone il sommergibile Andrea Provana.

torino jazz 22

SABATO 21 MAGGIO

CIRC 6 – Ai Bagni Pubblici, via Agliè 9, alle ore 9.30 ritrovo per la partenza della prima passeggiata per le vie del quartiere con arrivo alle 12.30 alla Cascina Marchesa, corso Vercelli 141. Partecipa Beppe Beraudo, storico conoscitore del territorio.  Partecipazione libera.

 

 

CIRC 7 – Al Cecchi Point, via Cecchi 17,dalle ore 10 – 24 per il Festival Panafricano di Torino – III edizione – IMMIGRAZIONE ED ECONOMIA si terrà la conferenza “Lavoratrici e lavoratori immigrati: situazione giuridica, condizione sociale ed impatto economico e fiscale. Opportunità e sfide per il sistema Italia”. A seguire sfilata di moda tradizionale africana, spettacoli, musica. poesie e danze africane. Alle 20.45 Cena con degustazione di gastronomia africana con musica dal vivo.

 

CIRC 8 – Al Parco del Valentino, nei pressi Ponte Isabella, “Camminare in riva al Po. Tempo libero e sport di ieri e di oggi”. Percorso che partirà dal Parco del Valentino vicino al Ponte Isabella e si snoderà fra i luoghi in prossimità del fiume che sono collegati a sport e a svaghi cittadini sia del passato che del presente. I volontari dell’ANMI apriranno le porte del loro museo e racconteranno la vita del sommergibile; Gianluigi Mangiapane dell’Associazione Passages e le attrici Ina Muhameti e Daniela Pezzana alterneranno le loro voci per approfondire storie, curiosità e aneddoti di questi posti, grazie alle letture di brani tratti da volumi conservati presso la Biblioteca Civica Centrale di Torino e la Biblioteca Civica Natalia Ginzburg.

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DOMENICA 22 MAGGIO

CIRC 5 – Piazza Don Pollarolo, Parco Vallette, Piazza Montale Tutta la giornata dalle 9.00 alle 19.30 Vallette in festa, giornata di festa con spettacoli, sport, spazio gioco, pic nic e merenda

 

CIRC 6 – In piazza Foroni dalle ore 10.00 si svolgerà la Festa della Madonna di Ripalta con musiche, balli, giochi, la mostra di foto d’epoca “Cerignola d’altri tempi” a cura di Luigi Pagone, e specialità gastronomiche tipiche pugliesi.  Partecipazione libera.

CIRC 6 – Alla Variante Bunker, via Paganini 0/200, alle ore 15.00. Open Days gratuiti, per bambini e ragazzi, nel quale verranno presentate le attività sportive dell’estate ragazzi 2016 grazie alla presenza di istruttori specializzati. Partecipazione gratuita.

 

LUNEDI 23 MAGGIO

 

CIRC 4 – Nella Biblioteca Civica Musicale della Tesoriera alle ore 17.00 con ingresso gratuito concerto Duo Casals Felicitas Stephan violoncello Wolfgang Lehmann chitarra. Musiche di Enrique Granados, Manuel de Falla, Joaquin Nin, Heitor Villa-Lobos, Astor Piazzolla e Radamés Gnattalli. A cura dell’Associazione Mozart Italia sede di Torino

CIRC 5 – Nel Teatro Don Orione in Piazza Montale 16 alle ore 15.30 Vallette in festa “H2O – STORIE IN CORTO”   spettacolo teatrale a cura della scuola primaria Gianelli.

(foto: il Torinese)

Gusto, folklore e artigianato con le pro loco ai Giardini Reali

giardini23I comuni dell’area metropolitana torinesi si ritrovano sotto la Mole  nel weekend per la rassegna ‘Pro Loco in festa’  ai Giardini Reali. Di scena l’artigianato, il folklore, i prodotti tipici, di 276  centri della provincia. La manifestazione è organizzata dall’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) in collaborazione con la Città Metropolitana, Regione Piemonte, Città di Torino e Camera di Commercio. Sono quattro i  settori: cultura e promozione turistica, artigianato, folklore ed enogastronomia.  Le Pro Loco vogliono valorizzare le loro bellezze e bontà ma anche il ruolo di Torino  ‘Capitale del gusto, dello sport e della cultura”.

(Foto: il Torinese)

Inno all'amore con Lisa Ginzburg e Dorit Rabinyan

E’ l’amore il cuore pulsante delle storie di due grandi protagoniste della 29° edizione del Salone del Libro di Torino: Lisa Ginzburg e il suo “Per amore” (Marsilio) e Dorit Rabinyan con “Borderlife” (Longanesi). Argomento comune, ma su sfondi diversi, personaggi indimenticabili per i quali il lettore fa il tifo fino alla fine che, ahimè, è tragica in entrambi i libri. Noi abbiamo letteralmente fagocitato i romanzi e le abbiamo intervistate per voi. Eccovi pillole di incontri memorabili e suggerimenti di lettura.

Nel suo Dna ci sono talento per la scrittura, profondità di pensiero, capacità di narrare emozioni, fatti e sentimenti in un modo che ti afferra, coinvolge e non ti molla più.

E’ Lisa Ginzburg, nipote della scrittrice Natalia Ginzburg -di cui ricorre il centenario della nascita- e da Parigi (dove vive e lavora) è planata al Salone del libro per presentare “Per amore” (Marsilio), storia di un amore travolgente e complicato, dal tragico epilogo.

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Protagonista è una giovane documentarista italiana trapiantata a Parigi che, durante una trasferta di lavoro, conosce Ramos. Ballerino, attore e coreografo brasiliano dall’irresistibile fascino esotico. E’ l’inizio di un legame intensissimo quanto difficile; una continua corsa ad ostacoli in cui le distanze culturali e geografiche fanno da barriera e per anni è un continuo andirivieni tra Brasile ed Europa. Lei tenacemente impegnata a rincorrerlo, con una dedizione incredibile, ma destinata a schiantarsi contro litigi violenti, mondi opposti e traiettorie di vita sempre più divergenti.

Luì è passionale, solitario e sfuggente. Nato nel microcosmo colorato di una favela, è il capoclan di una famiglia numerosa, dove i legami di sangue balzano al primo posto. Porta in giro per il mondo la magia del Candomblé (danze e riti animistici afro brasiliani), ha raggiunto il successo e strappato il suo destino dai pericoli della strada e della miseria.

Differenze socio culturali e distante geografiche: quale delle due complica di più un amore?

«Le prime sono più profonde e con sedimenti difficili; ma si superano se c’è una grande complicità. Un elemento che secondo me, in una relazione adulta, si stabilisce abbastanza presto. Ma non è una cosa che si costruisce, deve scattare. Le distanze geografiche, invece, possono essere più gravi dal punto di vista concreto; quando impediscono di mandare avanti una storia, il problema è più complicato».

Cos’è l’amore per lei?

«Oggi dico la complicità, ma in altri tempi avrei risposto altro. L’amore è una forza potentissima che può impossessarsi di una persona; se la guida bene può anche essere bellissimo. Il demone più potente, furioso e ingestibile è la ricerca di identità. E il romanzo parla anche di questo».

Come si supera il dolore per la morte di chi amiamo?

«Prima di tutto con un lungo silenzio. Dopo arrivano le parole e, dopo ancora, il ricordo, perché quando le cose tendono a sfuggire si ricorre alla memoria. Il tempo da un lato migliora la situazione, ma dall’altro la peggiora, inspessisce i fatti, non li diluisce soltanto. Il perdono invece è legato più che altro a vicende come quella che racconto».

Il cognome che porta l’ha favorita o fatta guardare con sospetto?

«Se parliamo di Natalia è stata una vera nonna: tenera, molto casalinga e protettiva, con la quale ho avuto un rapporto molto complice e profondo. Quando ha saputo che volevo scrivere mi ha incoraggiata moltissimo e ancora oggi la sua presenza è per me una sorta di nume tutelare. Se invece ci riferiamo al cognome, non mi ha avvantaggiata per nulla, anzi, direi che mi ha intralciata parecchio».

E’ solare, ha un’energia dirompente e nei giorni del Salone è stata presa d’assalto dai giornalisti in un tour de force di interviste alle quali si è prestata con grande disponibilità, ironia e tonnellate di entusiasmo

Dorit-Rabinyan-

E’ Dorit Rabinyan, l’autrice di “Borderlife” (Longanesi) -storia d’amore tra una giovane ebrea e un palestinese- che ha fatto infuriare il Ministero dell’Istruzione israeliano e bandire il testo dai programmi scolastici. La polemica è esplosa, il libro è schizzato in testa alle classifiche e, in sua difesa, sono scesi in campo mostri sacri della letteratura come Amos Oz, Yehoshua e Grossman.

E’ una versione modernissima di Romeo e Giulietta in cui la faida tra Montecchi e Capuleti è sostituita da quella tra due popoli e anni di lotte. Sullo sfondo di una memorabile New York -due anni dopo lo sfregio dello skyline dal quale sono state cancellate le Torri Gemelle- ecco il colpo di fulmine tra Liat e Hilmi. Lei, giovane traduttrice di Tel Aviv è nella Grande Mela grazie a una borsa di studio; lui, arriva da Ramallah, vive a Brooklyn ed è un pittore di talento. In patria

sarebbero divisi da 70 km e poco più di un’ora di viaggio: Tel Aviv e Ramallah, 2 punti geografici tra i quali non c’è linea retta, ma una strada tortuosa, pericolosa per lei, impercorribile per lui. Invece, nel crogiolo di razze newyorkese tutto è possibile: loro sembrano fatti l’uno per l’altra e diventano inseparabili. La vicenda è autobiografica come ci spiega l’autrice.

«Il libro è il mio regalo d’addio a Hassan Hourani, il giovane artista palestinese che ho conosciuto e amato nel 2002, quando ero a New York per promuovere il mio secondo libro e ci restai per un anno. Non avevo minimamente pensato che la storia potesse trasformarsi in un romanzo; ma dopo la sua morte, proprio come Hilmi, ho ritenuto mio dovere scrivere di lui e per lui. Ed ho la sensazione che se fossi stata io a morire, lui avrebbe fatto altrettanto per me».

In Israele è possibile l’amore tra ebrei e palestinesi?

«Gli israeliani non hanno alcuna possibilità di incontrare i palestinesi, a meno che non attraversino la linea 67, cosa che possono fare solo i soldati o i coloni. All’università si incontrano arabi-israeliani, ma non sono veri e propri palestinesi. Quindi questo amore non solo è inconcepibile, ma irrealizzabile. Invece, all’estero, quando gli israeliani incontrano altri mediorientali, scatta subito una scintilla, un’attrazione immediata, perché hanno sembianze e carattere simili».

Se la strada da Ramallah a Tel Aviv è rischiosa, perché Hilmi finisce sulla spiaggia di Giaffa?

«E’ quello che è successo, ma c’è anche una connotazione politica. Come lui ci sono tanti ragazzi palestinesi che, pur essendo della zona, non hanno mai potuto vedere il mare. Riescono ad entrare in Israele e raggiungere Giaffa; ma non sanno nuotare e spesso affogano».

Come ha reagito quando il romanzo è stato bandito dai licei di Israele?

«Sono rimasta sorpresa, scioccata, mi sembrava di essere in un sogno surreale e non sapevo come reagire. Nelle prime interviste si vede che ridevo nervosamente».

Ci sono altri libri israeliani che parlano dell’amore tra ebrei e palestinesi, perché il suo sarebbe pericoloso?

«Il mio è più inerente all’attualità, rispetto agli altri 2 romanzi, del 1973 e 1982. Il Ministero dell’Istruzione ha scritto a chiare lettere che il mio libro, e come descrivo un amore così

libero, sarebbe stata una tentazione per gli adolescenti, fragili e portati al romanticismo. E’ probabile che la funzionaria che ha stilato la relazione abbia pensato che, se lei si era innamorata di Hilmi, le ragazzine sarebbero corse in Cisgiordania per trovarsi un fidanzato palestinese. Cosa davvero ridicola».

Molti insegnanti hanno detto che suggeriranno di leggerlo, c’è chi non teme un’apertura tra i 2 popoli.?

«Israele è divisa in due: chi è pro liberalismo e i conservatori, che sembrano la maggioranza, perché da circa 10 anni siamo governati da quello che definirei un “tiranno democratico”. Netanyaohu con la sua leadership ha quasi schiacciato la democrazia».

Qual è il segreto dell’amore tra Liat e Hilmi?

«Nella loro relazione c’è anche una sorta di lotta, evidente quando la reciproca lealtà viene sopraffatta dal loro attaccamento alle radici. Restano insieme perché il loro amore è come un frutto proibito e cercano di godersi l’armonia e il piccolo dolce boccone di come potrebbe essere la pace, se esistesse».

Laura Goria

Ostetricia e Ginecologia, congresso europeo

lingotto bandieraLa settimana delle eccellenze internazionali a Torino in occasione di EBCOG 2016 – 24° Congresso Europeo di Ostetricia e Ginecologia

Dal 19 al 21 Maggio a Torino, presso il Centro Congressi del Lingotto si svolgerà il 24° Congresso Europeo di Ostetricia e Ginecologia. L’appuntamento torna a Torino dopo 10 anni e accoglie i più importanti esponenti della disciplina provenienti da tutto il mondo. Esso rappresenta un’occasione unica di formazione e aggiornamento in ambito clinico, tecnologico, educazionale e di ricerca scientifica. Il Congresso è organizzato dal Board and College Europeo di Ostetricia e Ginecologia ( EBCOG ) ed è presieduto a livello locale dalla Professoressa Chiara Benedetto, Professore Ordinario di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Torino, che, oltre ad aver costituito l’EBCOG Simulatiom Consortium fra Istituzioni europee, ad aver stilato due documenti sugli Standard di Cura per la Salute della Donna in Europa che ha presentato al Parlamento Europeo nel novembre 2014 , nel 2009 ha costituito la Fondazione Medicina a Misura di Donna, di cui è Presidente. L’EBCOG è l’organismo europeo che rappresenta le Società Scientifiche di Ostetricia e Ginecologia di 37 Paesi ( 28 UE e 9 non UE) ed è la Sezione di Ostetricia e Ginecologia dell’Unione Europea dei Medici Specialisti, che come obiettivo principale si prefigge di migliorare la salute delle donne e dei loro bambini, promuovendo i più alti livelli possibili di cura e di formazione. L’appuntamento avrebbe dovuto tenersi a Istambul ma, per ragioni connesse alle attuali tensioni geopolitiche, è stato chiesto di organizzarlo a Torino. Un’importante novità di quest’anno è rappresentata dal fatto che l’EBCOGaprile ginecologa, durante la Presidenza della Prof.ssa Benedetto, ha deciso di organizzare un ESAME EUROPEO DI OSTETRICIA e GINECOLOGIA che consentirà, a chi lo supererà, di ottenere una sorta di “passaporto professionale europeo” a garanzia di una preparazione specialistica di alto livello e di utilizzare il titolo di European Fellow in Obstetrics and Gynaecology – EBCOG. Il progetto è stato portato a termine dall’attuale Presidente inglese dell’EBCOG, il Dott. Tahir Mahmood, e l’esame si svolgerà per la prima volta in assoluto proprio a Torino, il giorno prima del Congresso, il 18 maggio 2016. Dal 16 al 18 maggio l’Ospedale S.Anna della Città della Salute di Torino ospita altresì il training di 34 specializzandi provenienti da tutta Europa : due momenti significativi sia perchè volti a creare uno standard europeo di cura sia perchè rappresentano occasione di scambio e opportunità di libero spostamento di cittadini e professionisti all’interno della UE.

Helen Alterio

Sotto la Mole una strana campagna elettorale laboratorio

tosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Il candidato è un fiume carsico sempre attivo anche al Salone del Libro o al raduno degli alpini ad Asti. Val bene un voto una preferenza. Dalla presentazione di un libro ad un bicchiere di vino, tutto fa brodo

Ripresa della campagna elettorale dopo il parziale stop per la verifica delle firme. Sicuramente vista la mole, un lavorone per gli uffici preposti, parziale perché il candidato è un fiume carsico semprefassino balla attivo anche al Salone del Libro o al raduno degli alpini ad Asti. Val bene un voto una preferenza. Dalla presentazione di un libro ad un bicchiere di vino, tutto fa brodo.

Alcuni sottolineano la possibile e forte astensione, capisco ma non condivido. Non andare a votare, appunto, non fa brodo, e con buona pace dei critici della democrazia, ricordo la mirabile frase del Presidente per antonomasia Sandro Pertini : “preferisco la più lacunosa democrazia alle più perfetta delle dittature”.

E poi il parlare con la gente ha aspetti sicuramente positivi. E molte volte è la prima impressione quella che conta. Ad esempio il candidato che prima ascolta e dice successivamente la sua mi è più  simpatico di chi sproloquia .  Saranno piccole cose che molte volte fanno la differenza. Un Piero Fassino che si lancia in balli sfrenati con Emiliano governatore pugliese e, si dice in giro, cerca di non far venire il Matteo nazionale (Renzi) in calo di popolarità. Un Roberto Rosso che non demorde, nonostante i non positivi sondaggi.

Quando chiedo cosa succerà tutti mi rispondono : dipenderà dalle percentuali. Parto da una domanda: Fassino andrà al ballottaggio? La maggioranza risponde: Si! La cosa curiosa è che i pochi che viceversa pensano che vincerà al primo, successivamente mi dicono che voteranno Giorgio Airaudo, i sondaggi lo danno tra l’8 e il 10 percento, e i bene informati, ipotizzano l’apparentamento con Piero Fassino. Ma come, obbietto: si è presentato contro e poi ci fa l’accordo? Ma riflettendo bene capisco la “dura legge” di chi vuole vincere e non solo partecipare. Questa è anche la democrazia…. bellezza.

perna foto mole mongolfieraMa non si deve dare nulla per scontato, e il terzo incomodo può essere Chiara Appendino. Di lei stupisce piacevolmente il suo stile pacato, molto lontano da quello urlato del Leader maximo Beppe Grillo.. Privilegia singoli e diretti incontri con i cittadini, facendo diventare la gradevolezza del suo volto quasi un programma elettorale. Quasi sicuramente tra i due per un eventuale ballottaggio. Non accetterà apparentamenti? Probabile. E la successiva domanda è: cosa farà chi non è andato a votare o ha votato altro? Ora possiamo solo vedere che cosa sta succedendo. Una sinistra profondamente divisa. E un centro destra che continua a presentarsi in ordine sparso. Diviso non solo nei candidati. Fa un certo effetto vedere Enzo Ghigo, Mimmo Portas e Michele Vietti  relatori di un convegno con connotati fondanti di un nuovo centro (politicamente parlando) che appoggiano incondizionatamente Piero Fassino, e Guido Crosetto dichiarare : se risiedessi a Torino  voterei Fassino.

Osvaldo Napoli e il Notaio Morano? Insieme a Roberto Rosso nel dividersi elettoralmente ciò che rimane. Francamente un po’ pochino, e mi pare, con il fiato corto. Cosa rimane dei partiti e della carica dei 30000 candidati e firmatari ? poco o nulla, il loro dovere di disturbo o di appoggio l’hanno fatto, tocca aii “grandi” continuare. Una ultima considerazione: Torino sarà l’unica grossa città d’Italia che avrà ancora un sindaco di centro sinistra ( ovviamente se vincerà). Quasi una mosca cocchiera, E’ sempre stata un laboratorio politico. Sicuramente il valore politico del risultato finale avrà una valenza nazionale.