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A 86 anni è morto all’ospedale di Gorizia il celebre telecronista sportivo Bruno Pizzul, in Rai dal 1969. La sua inconfondibile voce resta legata ai Mondiali del 1990. Non tutti sanno che lo storico giornalista era un grande tifoso granata. il sito Cuore Toro riporta le parole con le quali Pizzul ne spiega la ragione:
“Da queste parti, era facile ammirare il Grande Toro. Ma io e i miei coetanei diventammo tifosi del Torino per un altro motivo. Nell’immediato dopoguerra, qui la situazione era durissima: non si sapeva se saremmo rimasti con l’Italia o se saremmo finiti con la Jugoslavia. Non avevamo nulla. Miracolosamente, però, il prete del paese riuscì a trovare un pallone, che usava per chiamarci a raccolta in parrocchia. Solo che ne lasciava la gestione a noi ragazzi. Quelli più grandi di noi se ne impadronivano, non ce lo facevano mai toccare. Erano tutti tifosi della Juventus. Per reazione, ci mettemmo a tifare Torino…”.
I bianconeri vincono 2-0 contro il Verona nel posticipo della 27a giornata di serie A. Dopo le contestazioni per l’eliminazione dalla Coppa Italia ecco il vantaggio al 28′ grazie a Thuram, poi raddoppio nel recupero con Koopmeiners. E’ la quinta vittoria consecutiva per la squadra di Motta ora quarta in classifica, i bianconeri riducono a 6 punti il distacco dall’Inter.
Consegnata dal sindaco Nosenzo la targa per celebrare la prima convocazione in Nazionale dell’atleta della ValleBelbo Sport | |
È stato un pomeriggio di festa per la ValleBelbo Sport e per la Città di Nizza Monferrato. Il sindaco Simone Nosenzo, a nome di tutta l’amministrazione e della cittadinanza nicese, ha consegnato una targa a Lucia Tassinario per celebrare la sua prima convocazione in Nazionale.
La portacolori della ValleBelbo Sport, che ha condiviso questo momento con un folto gruppo di suoi compagni di squadra e con le famiglie degli atleti di tutte le età del team arancio-nero, ha vestito i colori azzurri in occasione della Swim-To, prestigioso meeting di risonanza nazionale disputato a Torino il 15-16 febbraio. Un coronamento del percorso agonistico di Lucia sino a questo momento che ha già conquistato medaglie alle manifestazioni nazionali giovanili e ha gareggiato in un prestigioso evento internazionale come il Sette Colli. Dal palco del Foro Boario, Lucia Tassinario ha raccontato la sua prima esperienza in Azzurro. “La convocazione in Nazionale è stata una bellissima esperienza, ho conosciuto e mi sono confrontata con persone nuove e mi ha reso consapevole delle mie capacità. Sono contenta che tutto questo sia avvenuto a Torino, in una piscina che conosco, che mi ha consentito di condividere l’esperienza anche con i miei compagni di squadra impegnati nella manifestazione. Se sono qui oggi, è anche grazie a Pino Palumbo e Adele Corapi, i tecnici che mi seguono ogni giorno, e soprattutto alla mia famiglia che mi ha sempre supportato… e a volte anche sopportato! Infine, ci tengo a ringraziare la Città di Nizza Monferrato che ha voluto celebrare questo momento: mi auguro sia di buon auspicio e che questa convocazione sia solo la prima di una lunga serie”. Il Sindaco Nosenzo, nel sottolineare di quanto Nizza sia orgogliosa dei risultati della Tassinario, ha sottolineato che “i risultati di Lucia sono la punta dell’iceberg dell’impegno costante, dell’organizzazione, della fatica e del lavoro di squadra che la ValleBelbo Sport svolge quotidianamente al Centro Sportivo Orangym. Vogliamo celebrare questa storica convocazione in Nazionale che ci rende molto orgogliosi e ci auspichiamo che sia soltanto la prima avventura in Azzurro, con l’augurio ai tanti giovanissimi presenti che possano emulare il percorso della loro compagna di squadra e possano seguirla come esempio positivo”. Orgoglioso il presidente della ValleBelbo Sport Matteo Palumbo che sottolinea che “in poco più di cinque stagioni, partendo da zero, abbiamo raggiunto questi risultati. Complimenti a Lucia Tassinario e a tutto lo staff tecnico che ogni giorno dà il massimo con lei e con tutti i vari gruppi del settore agonistico e propaganda: è anche grazie a loro se i nostri obiettivi si realizzano e la nostra visione si trasforma sempre in fatti concreti”. “Ho dedicato allo sport e all’agonismo tutta la mia carriera da allenatore e so quanto lavoro serve per arrivare a questi traguardi – dice Pino Palumbo, Direttore Sportivo della ValleBelbo Sport – vorrei condividere questo passaggio importante con tutti i miei collaboratori e sottolineo come, attorno a questi risultati di prestigio, ci sia un’attività quotidiana che da una parte è focalizzata sugli aspetti più prestativi, dall’altra su quelli promozionali e sociali dello sport. Per noi, sport è cultura, crescita, inclusione, valori che applichiamo in ogni ambito della nostra attività”. Anche il Coni, tramite la sua delegata di Asti Lavinia Saracco (che è passata personalmente a far visita e a complimentarsi con Lucia presso la sede di allenamento), ha voluto celebrare il momento così come Erreà, sponsor della ValleBelbo Sport, che ha consegnato a Lucia un premio speciale. |
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Il freddo e la pioggia delle prime ore di gara di non hanno scoraggiato gli oltre 300 podisti al via della 16ª edizione della 24 Ore di Torino, organizzata al Parco Ruffini dal Club Super Marathon Italia tra sabato 1° e domenica 2 marzo 2025. Nell’albo d’oro dell’ultracorsa entrano due nuovi nomi: la vittoria della prova regina sulle 24 ore è infatti andata alla torinese Michela Ruzza (G.S. Interforze Torino), profeta in patria visto che si allena proprio al Parco Ruffini, e all’inglese Daniel Hawkins (Ac Newbury).
La partenza, alle ore 10:00, è stata memorabile, con quattro presidenti riuniti sul palco allestito in viale Bistolfi. A dare il via alla contesa tra gli ultrapodisti è stato il presidente della Fidal, Stefano Mei, campione europeo dei 10.000 metri a Stoccarda nel 1986. Mei ha espresso la sua ammirazione per gli stakanovisti del chilometro della 24 Ore di Torino, declinando con un sorriso l’invito dell’organizzazione a cimentarsi con una prova così impegnativa. «È passato qualche annetto da quando io gareggiavo – ha detto Stefano Mei – ma nemmeno a quei tempi avrei potuto correre per 24 ore consecutive. Le mie ginocchia, oggi piuttosto sofferenti, mi impediscono di essere dei vostri, ma vi seguirò con grande interesse e ammirazione». Oltre al numero uno della Fidal nazionale c’erano anche la presidente della Fidal Piemonte, Clelia Zola, altro voto noto dell’atletica leggera che ha vissuto prima come atleta e poi come tecnico sempre nel mezzofondo, il presidente della Iuta Gregorio Zucchinali e il presidente del Club Super Marathon Italia Paolo Francesco Gino.
Torna dunque a sventolare il tricolore sul podio femminile dopo una gara straordinaria, che ha visto fino alla diciassettesima ora in testa la friulana Elsie Cargniel Bergamasco e l’atleta di casa, che più di casa non si può, Michela Ruzza. Che a sei ora e mezza dal termine, ha preso il comando delle operazioni per non lasciarlo più fino all’arrivo. Ruzza ha vinto con 166,175 km all’attivo. Sul secondo gradino del podio è salita Ilaria Balletta (Impossibile Target) con 157,095 km, terza piazza per Daniela Jurcuta (G.S. Lamone) con 152,784 km. La torinese Ruzza, 47enne, maestra della Scuola Primaria, al traguardo è stata portata in trionfo dal Gruppo Sportivo Interforze Torino: «Dedico la vittoria ai miei compagni di squadra, che mi hanno sostenuto per tutte le 24 ore. Vivo al Gerbido e mi alleno qui al Parco Ruffini da diversi anni: diciamo che queste strade le conosco molto bene… Intorno alle 3 di notte ho visto che Elsie Cargniel Bergamasco aveva solo un giro di vantaggio e che stava camminando da un po’ di tempo. Così sono passata all’attacco, ho accelerato, recuperato e ho vinto con 166,1 km, un po’ meno dei 177,7 km che l’anno scorso mi avevano assicurato la medaglia d’argento. Prossimo traguardo? A fine agosto correrò l’Ultra-Trail du Mont Blanc, mi attendono altri 170 km, ma prima correrò qualche altra maratona per mantenere l’allenamento».
La gara maschile ha visto il mancato record di Daniel Hawkins, che ha provato a battere i 277,439 km fatti segnare dal suo connazionale Robbie Britton alla 24 Ore di Torino del 2023. Dopo una serie impressionante di passaggi nelle prime 12 ore, con il cronometro bloccato su 4’57” al chilometro, la sua media durante la notte è leggermente calata e così Hawkins poco prima delle 6 del mattino ha deciso di abbandonare la contesa con 222,860 km all’attivo, pensando di non avere più l’opportunità di conquistare il nuovo primato britannico ma avendo già garantita la vittoria della 24 Ore di Torino visto il rassicurante distacco dal secondo. Dietro a Hawkins, si sono piazzati al secondo posto Davide Giribaldi (Albenga Runners) con 202,613 km e al terzo posto Fabio Cattelan (Vicenza Runners) con 194,165 km. Da segnalare anche la prestazione dell’ulramaratoneta più anziano in gara, l’85enne Antonio Cernuschi (Bergamo Stars Atletica), che ha macinato 81,040 km. I titoli regionali piemontesi Fidal di 24 ore sono andati a Michela Ruzza e Luca Ripamonti (Club Super Marathon Italia).
I circa 300 partenti erano divisi praticamente in parti uguali fra iscritti alla 10 km alla 8 ore e alla 24 ore, oltre a una quindicina di atleti che hanno scelto la distanza dei 100 km. Bello vedere i podisti impegnati sulla gara breve dei 10 km correre a fianco dei super maratoneti, molti dei quali viaggiavano a velocità quasi doppia rispetto a partecipanti che avrebbero concluso la loro prova entro l’ora successiva al via.
La 10 km ha visto lo strepitoso successo della torinese Elisa Viora (Torino Road Runners) capace di vincere la classifica assoluta con un tempo di 40’55”, seconda Cinzia Diener (Fidal Runcard) a 4’01”, terza Maria Elisabetta Lana (Olimpia Atletica) a 8’23”. Tra gli uomini il più rapido a completare i 10 km è stato Roberto Arnesano (Action Running Monteroni) in 42’33”, medaglia d’argento per Roberto Di Bisceglie (Fidal Runcard) a 22”, bronzo per Francesco Masuzzo (Fidal Runcard) a 24”. La gara breve ha inoltre tenuto a battesimo il 1° Campionato Runners dell’Ospedale Mauriziano, vinto da Carlo Sala ed Erica Cravero.
Nella 8 ore vittoria della torinese Manuela Suella (Running Club Torremaggiore) che ha completato 70,156 km, precedendo Barbara Ferrari (Runners Bergamo) con 63,079 km e Fernanda Ferrabone (RunRivieraRun) con 61,840 km. Nella prova maschile sulle 8 Ore successo di Alessandro Caffaro (Atl. Moretta) con 92,979 km, secondo gradino del podio per Amedeo Bonfanti (Bergamo Stars Atletica) con 91,268, terza piazza per Lorenzo Artioli (Alzaia Naviglio Runners) con 90,477 km.
L’avvincente gara dei 100 km, dedicata alla memoria di Attilio Liberini, anche questa con continui cambi in testa, è stata vinta da Pier Giuseppe Monegato (Running Saronno) in 9h47’00 che ha regolato al secondo posto Omar Franceschetti (Valchiese) in 9h54’33 e al terzo posto Massimo Marazzi (Verde Pisello Group Milano) in 10h21’27. Nella 100 km femminile la vittoria è invece andata a Simona Oggero (Atl. Tusculum) con il tempo di 10h32’14, seconda migliore prestazione per Alessandra Barbero (G.S. Interforze Torino) in 11h21’23, terza Marisa Giovanna Re (Runnung Saronno) in 15h21’07.
Il titolo di Campione italiano Iuta della 50 miglia è invece andato a Alessio Grillini (Liferunner) vincitore in 6h31’30, un tempo di rilievo. Tra le donne vittoria di Luisa Memoli (Rosa Running Team) con il crono di 12h42’17.
Così Paolo Francesco Gino, presidente del Club Super Marathon Italia: «Organizzare una corsa del genere è un’impresa molto dura, ma la 24 Ore di Torino è ormai un appuntamento consolidato nel nostro ricco calendario podistico. Il prossimo appuntamento piemontese con gli eventi targati Club Super Marathon Italia è fissato per giovedì 1° maggio 2025, quando a Santhià si correrà la 20ª edizione della Maratona di Riso Italiano, il nuovo nome della corsa che per due decenni ha colorato le strade della provincia di Vercelli. Il 18-19 ottobre 2025 sarà invece la volta della 100 Km delle Alpi, sulle strade tra Torino e Saint Vincent».
Il Torino vince 2-0 con il Monza, ultimo in classifica della serie A a meno 9 punti dalla zona salvezza. I granata battono i padroni di casa con due gol: Elmas alla fine del primo tempo e nel secondo Casadei. Sono due vittorie consecutive per il Toro arrivato a 34 punti.
La “Fiamma della Speranza” dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Torino 2025 ha fatto tappa oggi nel centro di Torino. Il percorso è partito dal Monumento al Carabiniere nei Giardini Reali per concludersi nel Cortile d’Onore di Palazzo Arsenale, sede della Scuola Ufficiali dell’Esercito.
Alla cerimonia sono intervenuti il Comandante dell’Istituto di Formazione, Generale di Corpo d’Armata Antonello Vespaziani, il Direttore Generale del Comitato Organizzatore dei Giochi Mauro Di Gennaro, il Presidente del Comitato Law Enforcement Torch Run Mark McCorkle, il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Davide Nicco e la Presidente del Consiglio Comunale di Torino Maria Grazia Grippo.
Tra i tedofori che hanno portato la Fiamma per le vie della Città, hanno preso la parola l’atleta Special Olympics Alessandro Henry e la componente del LETR Margi Michalska.
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Con la messa a dimora di 68 alberi autoctoni ad alto fusto, al Parco Colonnetti è stato inaugurato il Bosco del Toro, in un’area verde posta nelle vicinanze del nuovo centro sportivo Robaldo, campo di allenamento delle squadre dei settori giovanili del Torino FC.
Presenti all’inaugurazione il Presidente e CEO di Suzuki Italia, Massimo Nalli, l’assessore allo Sport della Città di Torino, Domenico Carretta e i rappresentanti del Torino Fc, tra cui i giocatori Gvidas Gineitis e Vanja Milinkovic Savic.
“Con l’inaugurazione del Bosco del Toro, celebriamo oggi un momento importante per la città, frutto della collaborazione tra Suzuki, il Torino FC e il Comune di Torino” – ha commentato l’assessore Carretta -. “Un gesto simbolico di grande significato e un impegno concreto che unisce la nostra passione per lo sport al nostro impegno per la sostenibilità. Far allenare i ragazzi in un contesto naturale e accogliente come quello del Parco Colonnetti non è solo una scelta logistica, ma un investimento nel benessere dei giovani atleti e nella loro formazione di cittadini consapevoli e rispettosi dell’ambiente che li circonda.”
Grazie a questa nuova iniziativa, Suzuki conferma il proprio impegno a favore della città di Torino e dell’ambiente in generale. Il capoluogo piemontese . va ricordato – ospita da sempre la sede di Suzuki Italia ed è gemellato con Nagoya, la metropoli più vicina al quartier generale di Hamamatsu, in Giappone. Il Bosco Diffuso di Suzuki continua a crescere anno dopo anno e grazie alla piantumazione di questi 68 alberi, sono stati piantati complessivamente 234 alberi ad alto fusto in diverse aree della città, frutto anche della collaborazione tra il Torino FC e il settore Verde del Comune di Torino.
TORINO CLICK
L’Empoli si impone ai rigori per 5-3, fa fuori la Juve e va per la prima volta in semifinale di Coppa Italia.
Si sono chiusi i tempi regolamentari con il risultato di 1-1 dopo che l’Empoli era andato in vantaggio al 24′ del primo tempo grazie a Maleh sfiorando il raddoppio con Konate.