Polliotto- Pagina 14

Targhe estere legali in Italia, tutte le novità

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Dal 21 marzo è perfettamente legale per chiunque, senza alcun vincolo, circolare con targa estera, essendo in possesso di taluni documenti a bordo.
Con la stretta sui “furbetti della targa estera” che era stata data con il Dl 113/2018, per adeguarsi alle norme europee, la Legge europea 2019 (la n. 238/2021) ha infatti modificato gli articoli 93, 94, 132 e 196 del Codice della strada ed è stato aggiunto l’articolo 93-bis.
Alcune novità sono in vigore dal 1° febbraio, ma il nuovo regime è pienamente in vigore dal 18 marzo.
Si è passati così da un divieto di guidare sul territorio nazionale veicoli con targa estera per chi risieda in Italia da più di 60 giorni a un obbligo di immatricolare con targa italiana (articolo 93-bis) il proprio veicolo entro tre mesi (chi era residente da prima del 1° febbraio deve mettersi in regola dal 1° maggio, secondo la circolare 9868U/2022 emanata dalla direzione centrale Specialità della Polizia il 23 marzo).
Nel nuovo regime, l’immatricolazione in Italia si può evitare se il conducente residente in Italia non coincide col proprietario (residente all’estero): in questo caso, si è in regola se si tiene a bordo un documento con data certa firmato dal proprietario, che indichi a che titolo e per quanto tempo il conducente può utilizzare il veicolo.
Se il diritto di questi a disporre del mezzo “supera un periodo di 30 giorni, anche non continuativi, nell’anno solare”, titolo e durata dell’utilizzo vanno registrati in un nuovo archivio, tenuto dal Pra: il Reve (Registro veicoli immatricolati all’estero).
Dunque, basta poter documentare un comodato, un noleggio o un leasing con una persona o un operatore stranieri e iscrivere il veicolo al Reve per poter circolare in Italia. Le multe potranno essere notificate all’indirizzo italiano dell’utilizzatore del mezzo, che sarà tenuto a pagarle.
A oggi non è richiesto il pagamento nè dell’Ipt (Imposta provinciale di trascrizione) né del bollo auto (che va alla Regione) e dell’eventuale superbollo, nonostante il nuovo comma 4-ter dell’articolo 94 del Codice istituisca nel Pra un elenco dedicato alle targhe estere, a fini fiscali. Inoltre, la targa estera porta con sé il fatto che la polizza assicurativa sia rilasciata nel Paese di immatricolazione. Quindi alle Province non va l’imposta sulla Rc auto, che è la loro principale fonte di introiti.
Nel caso di una vettura “potente” (il cui motore sviluppa più di 185 kiloWatt), lo Stato perde pure l’incasso del superbollo. Questo vale non solo per gli esemplari nuovi, ma anche per quelli già circolanti con età fino a 20 anni (oltre questa soglia, scatta comunque l’esenzione).
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

 

Mobilità, come richiedere il bonus

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Buone notizie in arrivo per chi ha sostenuto spese per l’acquisto di mezzi e servizi di mobilità a zero emissioni e ha rottamato un vecchio veicolo di categoria M1.
Un credito d’imposta retroattivo – nella misura massima di 750 euro – può essere riconosciuto a coloro che hanno sostenuto spese per la mobilità sostenibile nel periodo compreso tra il 1° agosto e il 31 dicembre 2020: dal 13 aprile e fino al 13 maggio sarà possibile presentare le domande per accedere al bonus mobilità 2022 (istituito con il Decreto Rilancio).
Nei veicoli ammissibili rientrano biciclette, monopattini elettrici, e-bike, ma il bonus può essere riconosciuto anche alle persone che hanno sostenuto spese per abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione (sharing) o sostenibile.
L’Agenzia ricorda che per beneficiare dell’agevolazione – che ha un limite complessivo di spesa di 5 milioni di euro – “è necessario aver consegnato per la rottamazione, nello stesso periodo, contestualmente all’acquisto di un veicolo, anche usato, con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 110 g/km, un secondo veicolo di categoria M1 rientrante tra quelli previsti dalla normativa in materia”.
Per fruire del bonus mobilità bisognerà comunicare all’agenzia delle Entrate – può farlo il contribuente oppure attraverso la figura del commercialista – l’ammontare delle spese sostenute e il credito d’imposta richiesto inviando il modello approvato con il provvedimento di fine gennaio utilizzando il servizio web disponibile nell’area riservata del sito o i canali telematici dell’Agenzia stessa.
Dopo aver presentato richiesta, entro cinque giorni verrà rilasciata una ricevuta che ne attesta la presa in carico da parte dell’Agenzia oppure lo scarto, indicandone anche le motivazioni.
Nel periodo in cui sarà possibile presentare le domande, ossia dal 13 aprile al 13 maggio, sarà comunque possibile inviare una nuova istanza, che andrà a sostituire la precedente.
E’ bene sapere che le richieste possono essere attivate anche tramite i Caf abilitati.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Salute delle donne, Polliotto al convegno di Roma

Il noto legale, Presidente dell’IRCCS ‘Galeazzi’, tra i relatori della due giorni di convegno promossa da ‘Fondazione Atena’ e ‘Pre.Zio.Sa Onlus’ sul tema del gender gap.

Tra i relatori dell’intenso programma di convegni e interventi dal titolo ‘Le donne ci stanno a cuore’ promosso da ‘Fondazione Atena Onlus’ con ‘Pre.Zio.Sa. Onlus’ in scaletta a Roma il 22 e 23 Aprile presso il Centro Studi Americani in Via Michelangelo Caetani 32 (streaming in diretta per tutti i professionisti) c’è Patrizia Polliotto.

Il noto e stimato legale torinese, Presidente degli ospedali milanesi Galeazzi, Sant’Ambrogio e San Siro del Gruppo San Donato interverrà, insieme ad altre autorevoli voci, sabato 23 aprile nella seconda giornata dell’iniziativa al cui centro del dibattito culturale c’è il gender gap legato al gentil sesso: aspetti generali, problematiche, soluzioni.

“Sono onorata di partecipare a un evento così importante, punto di sviluppo e anello di congiunzione fra personalità e professionalità diverse ma tutte coerentemente armonizzabili nell’individuare un comune fil rouge capace di sottolineare, e al contempo incrementare, il ruolo della figura femminile nella sanità. Un tema attuale, che può contribuire a fare la differenza, nel prossimo futuro, in un campo così strategico, complesso e affascinante insieme del vivere umano”, dice Patrizia Polliotto.

Nel corso della tavola rotonda presenterà uno studio del gruppo San Donato sulla consapevolezza delle donne circa il rischio delle malattie cardiovascolari, oltreché alcune delle principali novità legate alla nuova sede dell’IRCCS ‘Istituto Ortopedico Galeazzi’ sita nell’area ex Expo al confine tra i Comuni di Milano e Rho e appartenente all’insieme dei 19 ospedali di proprietà del ‘Gruppo San Donato’, prima realtà sanitaria privata italiana con un fatturato in continua crescita che supera il miliardo e 600 milioni di euro annui.

Giovani under 31, c’è il bonus affitti

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Tra le principali novità della legge di Bilancio 2022 riepilogate dal paragrafo 5 della circolare 9/E/2022 dell’Agenzia delle Entrate, c’è la possibilità di usufruire del bonus affitti per under 31 nel caso in cui la locazione riguardi solo una porzione dell’unità immobiliare (ad esempio una stanza).
La circolare illustra le novità per i giovani che prendono in affitto un appartamento. In particolare: viene innalzato da 30 a 31 anni non compiuti il limite di età per beneficiare del bonus; lo sconto fiscale può coprire fino al 20% dell’ammontare del canone, fino a un importo massimo di 2mila euro; viene esteso da tre a quattro anni e spetta anche nel caso in cui il contratto abbia ad oggetto una porzione dell’unità immobiliare adibita a residenza (ad esempio, una sola stanza).
Chi ha i requisiti richiesti, dopo aver inoltrato la domanda, potrà ottenere il bonus sotto forma di credito di imposta. L’agevolazione, non prevede nessuno sconto sull’affitto. L’agevolazione verrà corrisposta sotto forma di detrazione IRPEF, che potrà essere fruita tramite la dichiarazione dei redditi.
Grazie alle modifiche, viene riconosciuta dall’anno d’imposta 2022 una detrazione dall’imposta lorda di 991,60 euro per i primi quattro anni di durata contrattuale: ai giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti; con un reddito non superiore a 15.493,71 euro; che stipulano un contratto di locazione di una unità immobiliare o sua porzione da destinare a propria residenza.
Inoltre, se superiore a 991,60 euro, la detrazione è pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione, entro il limite massimo di 2.000 euro.
Per poter richiedere il bonus bisognerà comunicare all’Agenzia delle Entrate: i dati personali del giovane richiedente; i dati relativi alla tipologia di immobile destinato all’abitazione; il contratto di affitto stipulato con il proprietario di casa; la documentazione che accerta la tipologia dell’immobile secondo i requisiti; la documentazione che riporta il reddito annuo del giovane, secondo le soglie massime previste: si potrà presentare l’Isee oppure la dichiarazione dei redditi.
E’ opportuno sapere che le richieste possono essere processate anche tramite i Caf abilitati.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

 

Infoconsumatori, Unc Piemonte torna su Primantenna

Giovedì 17 e Sabato 19 Marzo ospite nel programma di Monica Gallo dalle 23.00. Oggi Patrizia Polliotto in diretta a ‘Radio Radio’.

 

Unc Piemonte in tv su ‘Primantenna‘, storica emittente interregionale che dal 1976 informa e intrattiene quotidianamente il pubblico di Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle D’Aosta.
Il Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana, è protagonista dello spazio d’approfondimento serale condotto dalla giornalista Daniela Sollazzo ‘Primanews Focus’.
Giovedì 17 marzo e Sabato 19 Marzo, a partire dalle 23.00, ospite in seconda serata è la Dottoressa Jessica Campolongo per fare rispettivamente il punto della situazione, nelle due trasmissioni, sulle modalità di rimborso spese per viaggi cancellati causa Covid, e sugli strumenti di tutela per avere giustizia nel complesso mondo della telefonia. Unc Piemonte persegue da sempre una politica di dialogo e ascolto costanti con i media nazionali e del territorio. Con l’obiettivo di creare un virtuoso interscambio grazie a cui monitorare da vicino le esigenze dei consumatori del Nord Ovest, e approntare così per tempo risposte e soluzioni in linea con il diritto e l’attualità delle problematiche che ogni giorno gli utenti segnalano ai nostri sportelli. Ringraziamo tutti gli organi di informazione locali, in particolar modo il ‘Gruppo Primantenna‘ per l’opportunità di poter raggiungere in poco tempo, grazie all’efficacia del mezzo televisivo, un amplissimo bacino di telespettatori”, chiosa l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori nonché titolare di incarichi al vertice in primarie realtà societarie nazionali, tra le tante, quali il ‘Gruppo San Donato’, ‘NB Aurora’, ‘Reply‘, ‘Zucchi’, ‘Compagnia di San Paolo’ e ‘Juventus’. Per sintonizzarsi sul canale, tutte le info su www.primantenna.tv. Sos consumatori sul sito www.uncpiemonte.it. Oggi in diretta a ‘Radio Radio’, in fm, in tv sul canale nazionale 62 e in diretta streaming sul sito www.radioradio.it invece l’Avvocato Polliotto parlerà del caro energia, della crisi ucraina e della Giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori che si è celebrata ieri in tutto il mondo.

Assegno unico, chi ha diritto alla ricezione fino a 2 mila euro in più

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Il Ministero dell’Economia ha reso note le prime stime relative agli importi che, a partire da marzo 2022, verranno riconosciuti alle famiglie grazie all’introduzione dell’Assegno Unico e Universale (AUU), a seguito della delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico.
Per le domande presentate a gennaio e febbraio, i pagamenti cominceranno a essere erogati dalla seconda metà di marzo. Per le domande presentate dal 1° marzo in poi, il pagamento verrà effettuato alla fine del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Per chi presenta la domanda entro giugno 2022, i pagamenti avranno decorrenza per le mensilità arretrate dal mese di marzo.
Grazie ad una nota pubblicata dal Dipartimento delle Finanze del Mef, però, sappiamo già oggi chi trarrà maggior guadagno. Utilizzando il modello di micro-simulazione TAXBENDF del Dipartimento delle finanze, gli impatti delle riforme Irpef e Assegno Unico sono stati valutati per famiglie distribuite per: decimi di reddito equivalente; tipologia di reddito prevalente; struttura familiare; classe di ISEE.
L’analisi si è quindi soffermata sugli effetti in termini di numero di famiglie coinvolte dalla riforma, i benefici medi annui calcolati in euro e l’incidenza percentuale degli stessi sul reddito lordo familiare. Tenendo conto dei nuovi scaglioni Irpef (qui la tabella aggiornata) e dei nuovi importi AUU, pertanto, è stato possibile individuale la fascia di reddito che – di fatto – guadagnerà di più da questo intervento legislativo.
Suddividendo in dieci gruppi di pari numerosità la popolazione ordinata in senso crescente sulla base di tale reddito si ottengono i “decimi di reddito equivalente”: al primo decimo appartiene il 10% più “povero” della popolazione, all’ultimo decimo appartiene il 10% più “ricco”.
Il reddito equivalente si ottiene rapportando il reddito familiare alla dimensione della famiglia in termini di adulti equivalenti (scala di equivalenza, si utilizza quella OCSE modificata) e consente di confrontare i livelli di reddito di famiglie di dimensione diversa. Ciascun individuo all’interno della stessa famiglia possiede il la capacità di redistribuzione ed equità e il relativo impatto sulla disuguaglianza.
Poiché gli individui appartenenti alle famiglie più numerose tendono a collocarsi nei decimi più bassi (scala di equivalenza maggiore: reddito equivalente inferiore), ne risulta che nei decimi più elevati tendono a collocarsi un maggior numero di nuclei (meno numerosi) rispetto ai decimi più bassi. Non a caso, sono gli appartenenti al gruppo I, le famiglie più povere e svantaggiate, che potranno contare su un beneficio medio per nucleo pari a 1.935 euro.
Le cifre si dimezzano poi per i gruppi di reddito a seguire, andando dai 624 euro per il gruppo II, fino ai 571 euro per il gruppo X (i più ricchi). Un dato interessante, infine, emerge comparando i gruppi VI, VII, IIX E IX che guadagneranno meno – in termini di beneficio per nucleo familiare rapportato al reddito equivalente – a confronto con i più ricchi, ovvero rispettivamente: 560 euro; 479 euro; 413 euro; e 446 euro.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

 

Patenti professionali, ecco il bonus per i nuovi autisti

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Nel dl Milleproroghe è stato approvato l’emendamento che istituisce il fondo “Programma patenti giovani autisti per l’autotrasporto“, che prevede lo stanziamento di 3,7 milioni per il 2022 e di 5,4 l’anno dal 2023 al 2026 per l’erogazione di voucher ai giovani tra i 18 e i 35 anni che prendono la patente per la guida dei mezzi pesanti.
Si tratta di un voucher di importo non superiore a 2.500 euro, da utilizzare nel periodo compreso tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2026.
Il bonus patente autotrasporto sarà erogato per il periodo dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2026 ed è un contributo pari all’80 per cento della spesa sostenuta e comunque di importo non superiore a 2.500 euro.
Spetta ai cittadini di età compresa fra 18 e i 35 anni per il conseguimento della patente e delle abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’attività di autotrasporto di persone e di merci.
Il voucher patente autotrasporto potrà essere richiesto per una sola volta, non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non risulta ai fini del computo del valore dell’Isee.
Le indicazioni e i termini per presentare le domande per ottenere il bonus, così come le modalità di erogazione del voucher, saranno definiti con un decreto del ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

 

Caro bollette, i consigli utili per risparmiare

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

rincari di questi mesi, aggravati dalla drammatica situazione ucraina, dimostrano ancora una volta quanto sia diventato necessario cercare di risparmiare in bolletta.

Servono interventi quotidiani volti ad evitare la stangata dei costi, ma anche a contribuire a diventare meno dipendenti, come Paese, dalle importazioni di gas dall’estero e contemporaneamente dare maggior impulso alla necessaria (e non più rinviabile) transizione ecologica.

Qui alcuni consigli utili sui comportamenti da adottare per risparmiare in bolletta:

1. monitorare i consumi leggendo periodicamente la lettera del proprio contatore e comparandola con  quella indicata in fattura e modificare le nostre abitudini per diventare più efficienti.
2. Imparare a confrontare le diverse offerte presenti sul mercato che meglio possono adattarsi alle nostre esigenze diffidando di promesse di risparmi eccessivi
3. Ridurre i consumi utilizzando apparecchiature moderne ed a risparmio energetico (lampadine a led, piani a induzione, pompe di calore, ecc). Mentre per il gas utilizzare al meglio il proprio impianto di riscaldamento per evitare consumi eccessivi e dispersioni.
4. Riqualificare, ove sia possibile, le nostre abitazioni o i locali ove si svolge la propria attività lavorativa come, ad esempio, la sostituzione della caldaia, l’installazione di pannelli solari, l’isolamento termico di muri e infissi, l’utilizzo di soluzioni moderne come le pompe di calore.

L’uso corretto degli elettrodomestici che siano questi moderni o no è fondamentale al fine di ridurre i consumi. Dei piccoli comportamenti virtuosi per un risparmio efficiente.

Lo scaldacqua elettrico è l’elettrodomestico che divora più corrente. Il 20% della bolletta dipende, infatti, dall’acqua calda. Ridurre la temperatura del termostato a 40-45°C durante l’estate e 55°C in inverno può limitare il consumo oltre ad eseguire una manutenzione periodica dell’impianto.

Altro elemento di consumo che ai nostri occhi potrebbe essere quasi invisibile è la spia luminosa dello Stand-by presente nelle TV, computer, registratori ecc.. Per la comodità di poter accendere il televisore con il telecomando ci siamo abituati a lasciarlo sempre in stand-by. Il consumo d’elettricità è basso, ma eliminando tutte le luci delle spie (tv, computer, videoregistratori …) si risparmia il 10-11%, pari a circa 80 euro all’anno a famiglia (ai prezzi attuali e considerando il consumatore domestico tipo come definito dall’ARERA).

Si calcola che il 55 % del consumo energetico della Tv abbia luogo nella modalità stand-by. Inoltre, si usura maggiormente il televisore e si corre il rischio che, lasciandolo in tensione, possa implodere, provocando un incendio. Inoltre, Impostare la corretta temperatura del riscaldamento e gestire le ore di accensione dell’impianto è fondamentale: 19/20 gradi al massimo sono sufficienti a garantire il comfort necessario e rispetto a temperature più alte ogni grado in meno consente un risparmio di gas.

Tenere sempre acceso il riscaldamento è uno spreco enorme, soprattutto se la nostra casa è mediamente efficiente. È importante, invece, impostare le ore di accensione quando effettivamente ci troviamo in casa, spegnere o impostare al minimo la temperatura quando siamo fuori casa.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Bonus facciate: ecco come poter usufruire il 90% anche nel 2022

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

La Manovra ha confermato che il bonus facciate resterà valido anche per tutto il 2022 con una novità importante: fino al 31 dicembre 2021 ci sarà la possibilità di recuperare fino al 90% delle spese sostenute per effettuare lavori di riqualificazione dell’involucro esterno degli edifici esistenti, a prescindere dalla categoria catastale di appartenenza.

Dal 1° gennaio 2022, invece, l’aliquota è passata al 60%. Per beneficiare della detrazione del 90% delle spese in dichiarazione dei redditi andavano eseguiti i bonifici entro il 31 dicembre 2021.

Bonus facciate al 90% anche nel 2022.

Tuttavia quel 30% di differenza fra le due aliquote non è del tutto perso: la possibilità di ottenere ancora l’agevolazione completa c’è, a condizione che entro il 31 dicembre 2021 risulti pagato il 10% della fattura emessa dall’impresa per i lavori eseguiti. Vediamo nel dettaglio.

Come ha ribadito l’Agenzia delle Entrate, la detrazione resta confermata al 90% delle spese documentate, sostenute nel 2020 e nel 2021.

In altre parole, chi ha versato entro il 31 dicembre un acconto del 10% all’impresa incaricata dei lavori — ottenendo lo sconto in fattura, o ha ceduto il credito, ad esempio a una banca – può ottenere l’agevolazione nella misura in vigore per il 2021, ovvero rimborso fino al 90% delle spese sostenute. A una condizione: che il condominio abbia ottenuto entro il 31 dicembre scorso l’asseverazione e il visto di conformità. Al mancare di queste condizioni si potrà chiedere il bonus solo con le regole del 2022 e quindi con beneficio ridotto al 60%.

E’ dunque necessario che il condominio abbia ottenuto entro il 31 dicembre scorso l’asseverazione e il visto di conformità, passaggi discriminanti per datare il bonus. in questa ipotesi si può cercare un’altra banca e compiere l’operazione entro il prossimo 16 marzo, ultima data utile per la comunicazione alle Entrate.Attenzione: qualora l’impresa cui si sono affidati gli interventi sia inadempiente e non porti a termine i lavori, il bonus verrà perso.

Peraltro il decreto Sostegni ter ha cambiato alcune regole anche relativamente al Superbonus 110%, col rischio di perdere tutto (anche a lavori iniziati).

L’obiettivo è quello di limitare le frodi e i casi di elusione del Fisco, ha di fatto confermato la linea dura del Governo contro i “furbetti” del Superbonus, ovvero quelli che sfruttando un sistema di fatture fittizie e lavori mai eseguiti cedevano crediti ad altre aziende e sconti per acquisti mai effettuati. Qui tutte le novità relative al Superbonus 110%

Bonus mobilità, a chi spetta e come richiederlo

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Sono pronte le regole per fruire del nuovo bonus mobilità sostenibile, il credito d’imposta fino a 750 euro per l’acquisto di biciclette, monopattini elettrici, e-bike. Lo sconto fiscale riguarda anche gli abbonamenti al servizio pubblico oppure ai servizi di car sharing.

Diversamente dal bonus bici dello scorso anno, il nuovo bonus mobilità non è più uno sconto diretto nell’acquisto di un mezzo green, ma una riduzione da portare nella dichiarazione dei redditi non successiva al periodo d’imposta 2022. 

Sarà quindi un rimborso retroattivo, perché valido solamente per coloro che hanno comprato una e-bike o un monopattino nel periodo compreso tra il 31 agosto 2020 e il 31 dicembre 2020.

Il bonus consiste in un credito d’imposta nella misura massima di 750 euro, riconosciuto a chi ha sostenuto spese per l’acquisto di biciclette, monopattini elettrici, e-bike, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione (sharing) o sostenibile nel periodo compreso tra il primo agosto 2020 e il 31 dicembre 2020.

L’agevolazione ha un limite complessivo di spesa di 5 milioni di euro. L’accesso allo sconto potrà avvenire solo nel caso in cui sia stata effettuata la rottamazione contestuale di un veicolo di categoria M1 (automobili), intestato da almeno 12 mesi allo stesso soggetto intestatario del nuovo mezzo oppure a uno dei familiari con esso conviventi. La validità dell’agevolazione è inoltre estesa anche all’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico e di servizi di mobilità elettrica in condivisione (car e bike-sharing).

Per fruire del bonus mobilità occorrerà comunicare alle Entrate, dal 13 aprile al 13 maggio 2022, l’ammontare delle spese sostenute e il credito d’imposta richiesto inviando il modello approvato utilizzando il servizio web disponibile nell’area riservata del sito o i canali telematici dell’Agenzia.

Nel modello bisognerà indicare le spese sostenute e il credito d’imposta richiesto, che potrà essere erogato al 100% solo se le richieste saranno inferiori ai 5 milioni di euro stanziati dal Governo.

In caso contrario, sarà resa nota la percentuale spettante a ciascun soggetto richiedente.