Approda oggi a Torino alle Ogr, ormai riaperte dopo il periodo Covid, alle 18 la presentazione del nuovo libro dell’onorevole Carlo Calenda dal titolo “I mostri. E come sconfiggerli“, volume che verrà poi presentato stasera a Cuneo alle 21.
La presentazione avverràpresso la Sala delle Fucine, all’interno del complesso delle Officine Grandi Riparazioni, in corso Castelfidardo 22.
Il volume tratta molteplici temi. Per la prima volta Carlo Calenda, leader di Italia Viva, partito di ispirazione progressista, ed ex ministro per lo Sviluppo economico, in questo suo ultimo libro dal titolo “I mostri. E come sconfiggerli” non risparmia dalle sue critiche governati e governanti. Secondo l’autore esiste un rapporto malato tra le varie componenti della democrazia, e l’Italia risulta, quanto al livello culturale, uno dei Paesi con il più basso livello di istruzione nell’ambito dell’Unione Europea. Questo rappresenta la ragione per la quale risulta di fondamentale importanza, secondo Calenda, porre la scuola al primo posto tra le priorità del Paese. Un’altra componente mancante o quasi, in modo preoccupante, nel nostro Paese è rappresentata , secondo l’autore, dalla fiducia da parte dei cittadini nello Stato e nelle sue istituzioni. Il sessanta per cento degli italiani risulta, infatti, piuttosto scoraggiato e teme che i propri figli possano non ottenere alla fine della loro vita lavorativa la pensione.
Un altro dato altrettanto preoccupante, sempre secondo Calenda, è rappresentato dall’analfabetismo funzionale presente tra gli adulti, tra i quali il livello di lettura e di frequentazione di musei ed altre opportunità culturali risulta piuttosto basso. Secondo l’autore negli ultimi decenni gli italiani si sono assuefatti, inoltre, ad un modo di guardare alla politica che li affascina e li pietrifica al tempo stesso,quasi subendo lo sguardo di Medusa, ma, al tempo stesso, incapaci di tagliare la testa alla Gorgone che incarna i loro vizi, il tutto accompagnato Dall’insifferenz per le aspettative tradite.
Mara Martellotta
Dopo, non prima: succede spesso così, quando si parla del rapporto tra questa Amministrazione cittadina e i diritti delle persone con disabilità. Se – come ho fatto presente poco fa in Sala Rossa discutendo la mia più recente interpellanza sul tema – sui nostri marciapiedi e sulle nostre strade si trovano moltissimi monopattini e altrettante biciclette posteggiate in maniera selvaggia dopo l’affitto in sharing, la responsabilità è, certo, dei singoli utenti, ma non solo loro. In questo caso, l’Amministrazione forse ignorava, fino all’incontro di pochi giorni fa con una delegazione di Associazioni che avevano manifestato davanti a Palazzo Civico, che sulle app delle società di sharing mancavano spesso indicazioni puntuali sulle modalità di parcheggio di monopattini e bici. Impegnata com’è nella propria furiosa lotta all’auto privata, questa Giunta tralascia troppo spesso i diritti delle persone con disabilità. Una buona Amministrazione non dovrebbe aspettare una manifestazione di piazza per capire che un monopattino parcheggiato “di traverso” su un marciapiede rende quello stesso marciapiede non accessibile. I diritti delle persone con disabilità non possono arrivare sempre dopo.