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Confabitare incontra i candidati sindaco di Torino

Confabitare Torino – Associazione Proprietari Immobiliari, ha organizzato per venerdì 17 alle ore 17 presso l’hotel Holiday Inn Turin di piazza Massaua un incontro con i candidati sindaco di Torino alle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre.

Confabitare Torino interrogherà i candidati con 5 domande sui temi:
Pressione fiscale. una diversa e maggiore modulazione delle aliquote IMU per aiutare quelle
situazioni dove la crisi, non solo quella conseguente alla pandemia, ha colpito particolarmente.
Disponibilità a promuovere un accordo tra le organizzazioni per definire canoni concordati per i
locali commerciali e quali misure attuare per sostenere i proprietari di immobili commerciali sfitti,
presenti in tutta la città, in modo da sostenere sia loro che gli eventuali affittuari ed aiutarli con una
diversa leva fiscale.
Edilizia sociale: quali strumenti, e risorse, in possesso delle amministrazioni locali si pensa di
utilizzare per rispondere alla richiesta di abitazioni a canone calmierato.
Viabilità e trasporti: dal 15 settembre ritornano le limitazioni strutturali al traffico. Quali iniziative
si intende adottare per attivare ed incentivare una mobilità alternativa.
Sicurezza e degrado: Quali le proposte per migliorare la qualità di vita dei cittadini e garantire
decoro alla città.
Commercio: Quali interventi a sostegno della competitività delle imprese commerciali locali
(commercio di vicinato);
Contrasto alla “desertificazione” delle vie dovuta alla chiusura dei locali commerciali.
Quali i punti qualificanti del proprio programma.

L’incontro sarà disponibile sulla pagina Facebook di Confabitare Torino.
Introdurrà Ernesto POLETTI Presidente di Confabitare Torino;
Concluderà il Presidente Nazionale Alberto ZANNI

Italia dei Valori nella lista Civica Lo Russo Sindaco

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Si è tenuta il 15 settembre 2015, nella sede del comitato elettorale  della lista di  Lo Russo Sindaco di Corso Lione 85, la conferenza stampa di presentazione dei candidati di Italia dei Valori nella lista Civica Lo Russo Sindaco. Erano presenti il Vice segretario Regionale dell IDV  Fiorenzo Cincotti, gli estensori della Lista Mario Giaccone e Pino de Michele,
I candidati in comune Antonino Lo Grasso e Rosalia Marini, e i candidati alle circoscrizioni. L ‘evento si è  svolto nel migliore dei modi, sono emersi forti auspici per un proficuo lavoro in comune sulle varie tematiche di lavoro, sicurezza e legalità che contraddistinguono sia la lista che il partito.

“La città che sogniamo”

Riceviamo e pubblichiamo

“LA CITTÀ CHE SOGNIAMO” ELEZIONI COMUNALI TORINO 2021: LE ASSOCIAZIONI INCONTRANO I CANDIDATI alla carica di Sindaco della Città di Torino

GIOVEDÌ 16 SETTEMBRE 2021, ORE 12
Portici di Piazza Statuto, 15 Torino
L’incontro è aperto al pubblico

Il Tavolo Animali & Ambiente, formato dalle Associazioni animaliste e ambientaliste
ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE L’Aquilone, LIDA, LIPU, OIPA, PRO NATURA e
SOS Gaia, presenterà a tutti i Candidati alla carica di Sindaco della Città di Torino, un
documento programmatico in vista delle elezioni comunali con richiesta di inserimento nei
rispettivi programmi. La sintesi di questo documento è già stata inviata ai Candidati.

L’intero documento è consultabile al sito del Tavolo www.animaliambiente.it
Dichiarano le associazioni: “Le prossime elezioni comunali possono essere un’occasione
per promuovere un modello di Città che guardi al futuro. Oggi più che mai, con tutti i
problemi dovuti alla pandemia, si avverte l’esigenza di lasciarsi alle spalle un periodo buio
e di lavorare per un futuro migliore che dia rispetto all’ambiente e a tutti i suoi abitanti, a
qualsiasi specie appartengano. Il mondo sta cambiando e così pure la mentalità delle
persone. Si sente la necessità di un rapporto con l’ambiente basato su obiettivi di sviluppo
sostenibile.”

Le associazioni del Tavolo Animali & Ambiente, nello stilare il documento programmatico,
si sono avvalse di esperti di settore che hanno collaborato alla stesura dello stesso, fornendo
preziose soluzioni per migliorare il rapporto dell’individuo con l’ambiente e le altre specie. I
temi affrontati nel documento sono molteplici: dalla tutela degli animali all’urbanistica e al
verde, dalla gestione dei rifiuti ai trasporti fino ai campi elettromagnetici.

E’ intenzione delle associazioni il far conoscere agli elettori quanto sarà recepito e quanto
sarà rigettato dalle liste e dai singoli candidati delle prossime elezioni comunali. Nel corso
della legislatura, le adesioni e le intenzioni dei candidati e dei partiti alle proposte del
Tavolo verranno monitorate: i voti dei Consiglieri sui temi proposti saranno reportati e
statisticati, così da avere sempre un costante quadro di rispondenza dei comportamenti con
le promesse e gli impegni, sia nell’immediato che a fine legislatura. Allo stesso modo, verrà
anche monitorata l’attività della Giunta e dei singoli Assessori.

Il Tavolo Animali & Ambiente incontrerà i Candidati:
GIOVEDÌ 16 SETTEMBRE 2021, PORTICI DI PIAZZA STATUTO 15, ORE 12.

Per il Tavolo Animali & Ambiente:

Rosalba Nattero
Presidente SOS Gai

Torino alla sfida con la transizione ecologica. Il confronto fra i candidati sindaci

Riceviamo e pubblichiamo

Stefano Lorusso, candidato per il Centrosinistra e Federico Mensio, in rappresentanza di Valentina Sganga, candidata per il Movimento 5 Stelle, si sono confrontati sui temi ambientali della Torino che verrà. Mobilità, riqualificazione urbana, economia circolare e green economy i punti focali dell’incontro. Assente il candidato del Centrodestra Damilano.

 

Motus-E, partner di Legambiente nella realizzazione dell’iniziativa nell’ambito della campagna europea Clean Cities (https://cleancitiescampaign.org/), lancia il vademecum per l’elettrificazione del TPL su gomma.

 

La Torino che verrà al centro del confronto fra candidati sindaco sui temi ambientali organizzato da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e tenutosi oggi in diretta streaming. Presenti il candidato Sindaco Stefano Lorusso (centrosinistra) e il candidato al Consiglio Comunale Federico Mensio in rappresentanza della candidata Sindaco Valentina Sganga (Movimento 5 Stelle).

Rumorosa l’assenza del candidato del centrodestra Paolo Damilano o di un suo rappresentante. Legambiente rimane fiduciosa sul fatto che i temi ambientali rivestano un ruolo centrale anche nel suo programma.

Il tema dell’abbattimento delle emissioni climalteranti e inquinanti in rapporto con la mobilità cittadina ha tenuto banco nella prima parte del confronto. Miglioramento del Trasporto pubblico locale, elettrificazione del parco mezzi pubblico già in atto (in arrivo 70 nuovi tram e forti investimenti nel recente passato sui bus elettrici), aumento della mobilità attiva e microelettrica sono la strada individuata dal Movimento. Investimenti finanziati dal PNRR sulla linea 2 della metropolitana, potenziamento del trasporto pubblico in generale (con attenzione particolare all’utilizzo dell’idrogeno verde come vettore energetico) e allargamento del teleriscaldamento in abbinata con ottimizzazione energetica del patrimonio edile torinese al centro del percorso individuato da Lorusso.

Attenzione alta anche sul tema della green economy, sulla conversione industriale e sull’economia circolare. Conversione ineluttabile, secondo il candidato del centrosinistra, al centro della rinascita della Città: è necessario però riportare il cittadino al centro delle azioni con una comunicazione mirata ed amichevole, evitare che sia semplice strumento passivo delle scelte amministrative. Riduzione della produzione dei rifiuti e un hub dell’economia circolare che raccolga esperienze, competenze e ricerca a tema al centro dei programmi del Movimento.

“Quello di oggi è stato un incontro necessario – dichiara Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – perché i temi ambientali devono essere il centro dell’amministrazione dei prossimi cinque anni. Fa piacere vedere che entrambi i candidati presenti li abbiano a cuore. È fondamentale però capire che, come dimostrato dal dossier Mal’aria uscito ieri, dobbiamo avere una visione a lungo termine, ma è imprescindibile un’azione nell’immediato. Accogliamo dunque con favore la decisione della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Torino di confermare i blocchi dei diesel euro 4 dal 15 settembre al 15 aprile, in linea con la necessità dell’agire “hic et nunc”. Grazie al PNRR arriveranno fondi ingenti, che dovranno essere impiegati in progetti realmente sostenibili ed utili ad una vera transizione. Non come, per fare un esempio, la tangenziale EST”.

L’intero confronto è visibile all’indirizzo :

https://www.facebook.com/legambientepiemontevalledaosta/videos/208657627924047

Francesco Naso, segretario generale di MOTUS-E ha presentato il vademecum per l’elettrificazione del trasporto pubblico su gomma: “L’elettrificazione del trasporto pubblico locale ha un ruolo centrale nella vision della nostra Associazione – ha dichiarato – e rappresenta un primo contatto per molti cittadini nei confronti della mobilità elettrica. Con la realizzazione del nostro Vademecum (https://www.motus-e.org/wp-content/uploads/2021/02/Autobus-elettrici-nel-trasporto-pubblico.-Un-vademecum-1.pdf ) abbiamo cercato di creare un documento aperto a tutti, dedicato non solo agli operatori del settore, alle amministrazioni pubbliche che vogliono elettrificare il TPL ma anche ai cittadini che vogliono avvicinarsi a questo mondo e comprenderne le potenzialità. Grazie alle esperienze dei nostri associati vogliamo dimostrare che non solo è possibile ma esiste già oggi un sistema di trasporto pubblico a zero emissioni. Il tempo a nostra disposizione per abbattere le emissioni è poco e abbiamo obiettivi molto sfidanti da raggiungere, il TPL elettrico è una delle soluzioni più efficienti.”

Matteo Iemmi, responsabile sviluppo business e innovazione servizi energetici e ambientali di Edison, ha presentato esperienze pratiche in atto sul territorio

 

L’incontro è stato realizzato in collaborazione tra Legambiente e Motus-E nell’ambito della campagna europea Clean Cities (https://cleancitiescampaign.org/)

 

Le politiche, le coalizioni e il centro

Alessandra Ghisleri, attendibilissima sondaggista e raffinata osservatrice della politica italiana, ci ha spiegato sulla Stampa di domenica che la competizione politica tra il centro destra e la sinistra resta tuttora aperta anche se l’alleanza guidata da Meloni/Salvini/Berlusconi conserva una discreta maggioranza nei consensi. Sempre sulla base dei sondaggi, come ovvio.

Ma, al di là degli orientamenti di voto e del gradimento attorno ai temi del giorno come quello sull’uso del
green pass e della vaccinazione obbligatoria o meno da parte dei vari partiti, quello che continua
ad essere molto interessante dallo studio della Ghisleri è che l’elettorato che sarà decisivo in vista
della vittoria finale alle prossime elezioni politiche – almeno stando al profilo dei due schieramenti
in campo – sarà il cosiddetto “voto di centro”. Ovvero l’orientamento di quel pezzo di elettorato
che non si riconosce nella violenta radicalizzazione della lotta politica – la disputa quotidiana tra
Letta e Salvini, al rigirarlo, è persin troppo emblematica – e che auspica la nascita di un polo/
federazione/luogo politico che sia in grado di moderare i due schieramenti in competizione. E
quindi non un luogo trasformistico o di mero posizionamento tattico ma un soggetto che declini,
al contempo, anche e soprattutto una “politica di centro”. Certo, essendo la competizione
sostanzialmente bipolare, è del tutto naturale che le forze di centro si schierino in entrambi i fronti.
Soprattutto quando si deve prendere atto che il sistema elettorale non è ispirato ad un impianto di
natura proporzionale.

Ecco perchè, stando alla lettura fornita dalla stessa Ghisleri, si è nuovamente di fronte ad una
questione che prima o poi andrà sciolta. Ovvero, la necessità di costruire una proposta politica –
fuorchè si voglia giocare un ruolo puramente testimoniale e politicamente irrilevante – che sia in
grado di essere determinante per la vittoria di uno dei due poli. E questo anche perchè gli attuali
protagonisti politici che vengono citati e che potrebbero essere artefici di questa potenziale
aggregazione sono accomunati da alcuni elementi che confliggono con le ragioni elementari del
consenso: o perchè sono radicalmente e strutturalmente inaffidabili, o perchè sono
eccessivamente egocentrici o perchè, infine, non rappresentano più alcuna novità nel panorama
politico italiano.

Si ritorna, quindi, al nodo centrale del dibattito politico. E cioè, dopo anni di esaltazione del
bipolarismo, della contrapposizione frontale tra i partiti e della reciproca delegittimazione politica
e personale – questa figlia diretta della deriva populista, demagogica e qualunquista del grillismo
militante – si ritorna puntualmente ad individuare nel centro il luogo politico decisivo per far
pendere la vittoria da una parte o dall’altra. E sarà proprio questa la frontiera, e la scommessa,
attorno alla quale si gioca la prossima partita politica. Ben sapendo che l’esperienza Draghi è
destinata, almeno in parte, a modificare la natura e il profilo del sistema politico italiano. Dove,
cioè, un luogo di centro e una politica di centro non solo saranno importanti ma addirittura
essenziali per declinare anche e soprattutto una vera cultura di governo.

Giorgio Merlo

Arriva Paragone, “c’è un giudice a Torino”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

La manifestazione “c’è un giudice a Torino” organizzata da Italexit per l’Italia per venerdì10 settembre è spostata a martedì 14 settembre ore 18,30 e sarà presente il Senatore Gianluigi Paragone.

La manifestazione si terrà ai giardini davanti al tribunale.
Luciano Bosco
Referente regione Piemonte Italexit per l’Italia.

Giuseppe Conte a Torino per Valentina Sganga

Il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, oggi è  a Torino per sostenere la candidata sindaca M5s Valentina Sganga

“Se andremo al ballottaggio, come credo, mi auguro che il Pd ci appoggi. Ma non ci sono le condizioni in questo momento – ha detto – per poter dire, dopo gli atteggiamenti del Partito democratico torinese, che noi appoggiamo il Pd a Torino”. “Con le forze dell’area di centrosinistra e con il Pd in particolare – ha aggiunto – coltiviamo un dialogo continuo. Ma in alcune realtà territoriali questo non è stato possibile, e una di queste è Torino. A me dispiace che non ci sia stata la possibilità, e non lo imputo al Movimento 5 Stelle, di creare un progetto comune con obiettivi condivisi per la città. C’è stato un irrigidimento da parte del Pd locale, ne prendiamo atto”

Lo “stile” Mattarella

Dunque, attorno alla scelta del prossimo Presidente della Repubblica, continua e prosegue la solita ipocrisia.

Quasi tutti i principali leader politici dicono che se ne parlerà a gennaio se non
addirittura a febbraio e poi, come da copione, quasi tutti tramano nella penombra e nel
sottobosco politico e parlamentare. Certo, tutti quelli che seguono la politica, anche solo per
distrazione, conoscono perfettamente i meccanismi e i tranelli che si nascondono dietro a questa
elezione importante e decisiva per lo stesso sistema politico italiano.

È appena sufficiente ricordare ciò che capitò l’ultima volta, nella primavera del 2013, per
rendersene conto. Dopo la scelta a larga maggioranza – accompagnata da un voto – dei cosiddetti
“grandi elettori” del centro sinistra a favore di Franco Marini e condivisa da quasi tutto il centro
destra, ci pensarono i franchi tiratori del Pd e alcune frange della sinistra estrema a cecchinarlo
vigliaccamente e selvaggiamente nell’urna. Un folto gruppo di mascalzoni che disobbedirono alle
indicazioni democratiche emerse dalla riunione tenutasi al cinema Capranica e che ebbero anche
il coraggio – molti di questi franchi tiratori – in nome della “novità” di matrice grillina di affidare ai
post o ai tweet il loro orgoglio di aver bocciato nel segreto dell’urna uno dei più rappresentativi e
qualificati fondatori del Partito democratico. Inutile negare che Renzi – e i futuri renziani – fu uno
dei tanti, se non il principale protagonista, a giocare un ruolo decisivo in questo panorama
squallido ed indecoroso. Vicenda che tutti sappiamo, poi, com’è proseguita e com’è finita. La
candidatura di Franco Marini, pur avendo ottenuto alla prima votazione ben 524 voti, cioè la
maggioranza assoluta dei grandi elettori ma non i 2/3 richiesti, viene misteriosamente e
grottescamente ritirata dallo stato maggiore del Pd, in primis Bersani, per scegliere altrettanto
curiosamente un altro candidato, l’eterno Romano Prodi. Scelta che fu ratificata addirittura da un
boato da stadio all’unanimità attraverso la cosiddetta “democrazia dell’applauso” sempre nel
luogo del delitto, cioè il cinema Capranica. Anche questa scelta fu bocciata dai franchi tiratori,
come da copione.

Ora, visto e considerato che probabilmente si ripeterà lo stesso copione – almeno per quanto
riguarda il profilo del candidato da individuare e da votare – e visto, soprattutto, che molti
protagonisti di quella scellerata operazione del 2013 sono ancora seduti tranquillamente in
Parlamento, non c’è affatto da stupirsi che la sceneggiatura – e la squallida ed incresciosa
sceneggiata – si ripeta tale e quale. Con altri protagonisti, come ovvio. Al riguardo, forse, sarebbe
opportuno, almeno d’ora in poi – se si può tentare si fare – cercare di imitare lo “stile” Mattarella.

Cioè uno stile di profondo rispetto delle istituzioni democratiche, di rispetto del Presidente in
carica, di rispetto delle procedure democratiche, di rispetto delle regole costituzionali e, in
turismo, anche di rispetto dei numerosissimi potenziali pretendenti allo scranno più alto dello
Stato. Uno “stile”, quello di Mattarella, che dovrebbe e potrebbe essere fatto proprio anche e
soprattutto da coloro che già si preparano a declinare i tranelli regolamentari, gli agguati
parlamentari e i tradimenti politici. Essendo quasi gli stessi i protagonisti è facile pensare che
siano molto simili anche gli atteggiamenti concreti che seguiranno. Per questo i sinceri
democratici si augurano che prevalga sempre di più, anche se non sarà affatto facile, lo “stile”
Mattarella.

Giorgio Merlo

11 settembre: insieme alle donne afghane

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Nessun silenzio in tempo di oppressione Radicali Italiani lancia presidio a Torino e invita tutte le forze politiche

A 20 anni dall’attentato delle Torri Gemelle, dopo il disastroso ritiro dall’Afghanistan, manifestiamo per il rispetto dei diritti umani e una mobilitazione transnazionale.
Appuntamento sabato 11 settembre alle 11:30 in Piazza Castello di fronte alla Prefettura. Con un fiore in mano.

Dichiarazione di Igor Boni (Presidente di Radicali Italiani) e Patrizia De Grazia (Candidata alle amministrative di Torino nella Lista Lo Russo)
“La situazione in Afghanistan è precipitata in una autentica tragedia umanitaria. In occasione del ventennale dall’attentato delle Torri Gemelle lanciamo una mobilitazione di sostegno alla popolazione afghana, colpita dalla violenza dei talebani. Una mobilitazione in particolare rivolta a sostegno delle donne che ogni giorno cercano nuovi modi per organizzarsi così da resistere alla repressione delle libertà, nonostante il forte pericolo che corrono. Questa iniziativa nonviolenta è aperta a tutti i cittadini, le associazioni e a tutti i partiti di ogni schieramento. Invitiamo i partecipanti a portare in mano ciascuno un fiore per le donne di Kabul a simboleggiare la necessità di vicinanza e di mobilitazione nazionale e transnazionale di fronte alle violenze in atto. Un fiore a simboleggiare la necessità di accogliere e aiutare chi fugge, innanzitutto da parte degli stati europei. Per questo rivolgiamo un appello al governo italiano e a tutti i governi europei per incentivare il rilascio di visti per motivi di studio e salvare la vita a tante studentesse afghane, nonché per aprire ogni possibile corridoio umanitario per chi scappa dalle atrocità in atto.

Emergenza delle malattie mentali: “questa Giunta tenta di difendersi con arco e frecce”

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E’ stato discusso il mio Question Time sull’urgenza di rimediare alle carenze dei Servizi di Salute Mentale in Piemonte: se il fenomeno è enorme, totalmente inadeguata è stata la risposta. Le risorse previste sono insufficienti, le misure proposte non proporzionate alla portata del problema. Chiederemo al più presto la convocazione straordinaria della Commissione Sanità per un focus su quella che, come Moderati, consideriamo a tutti gli effetti un’emergenza.

“Come porre rimedio alle carenze strutturali e professionali dei Servizi di Salute Mentale del Piemonte?” A questo quesito, da me  portato in Aula con un Question Time , la Giunta risponde in maniera totalmente inadeguata, puntando su cifre e misure del tutto sproporzionate, in negativo, alle dimensioni del problema. Il Piemonte sta provando a difendersi con arco e frecce mentre si vede avanzare contro una corazzata.

Ci chiediamo se questa Giunta abbia chiara la portata della gravità dell’emergenza relativa alla salute mentale dopo un anno e mezzo di pandemia. Un fenomeno che colpisce trasversalmente tutte le fasce d’età, dalla primissima adolescenza agli adulti.

Di fronte alle richieste di aiuto al Telefono Amico Italia in tema di suicidi che triplicano nei primi sei mesi dell’anno, di fronte al milione di pazienti in più presi in carico dal Sistema Sanitario Nazionale per questioni di salute mentale dall’inizio della pandemia, di certo non bastano le misure di contrasto a bullismo, cyberbullismo e dipendenze, né l’area di supporto alle famiglie, né il milione di euro allocato per il supporto psicologico presso le scuole, per citare quanto riferito in Aula dalla Giunta. Provare a rispondere in questo modo significa non solo non aver inteso non solo la portata, ma in buona parte neppure la natura del problema.

Come Moderati consideriamo le malattie mentali uno dei più gravi mali del nostro tempo. Torneremo fortemente sul tema, chiedendo una convocazione straordinaria della IV Commissione affinché finalmente si prenda atto di questo dato devastante, frutto del convergere di elementi dovuti alla pandemia, all’aumento del rischio di povertà, alla crisi economica, al timore per il futuro. La malattia mentale non devasta soltanto la persona che ne è colpita, ma la sua intera famiglia e l’intera cerchia dei suoi affetti.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.