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Piemonte: Gariglio (Pd), dal Cipess 6,3 miliardi di euro per le infrastrutture

“In arrivo nuove risorse per le infrastrutture del Piemonte: il Cipess (il Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha infatti approvato una serie di interventi complessivi per 6,3 miliardi di euro, a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione”: è quanto dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio.

“Entrando nel dettaglio segnaliamo che è stato finanziato, con 25 milioni di euro, il collegamento stradale Lombardore-Salassa e con 20 milioni di euro il terzo ponte di Alba. Rimangono per ora in stand by, in attesa del progetto di fattibilità tecnica e economica, l’intervento sulla statale 11 Padana superiore (Vercelli-Novara), per cui era stato richiesto un investimento di 50 milioni, nonché il completamento della tangenziale di Asti. Per quest’ultima infrastruttura, la somma richiesta dalla Regione era di 40 milioni, sufficiente per un primo lotto del sistema tangenziale, mentre per il completamento occorrerà far inserire l’opera all’interno del nuovo contratto di programma tra Stato e Anas”: conclude Davide Gariglio.

Stellantis, Fratoianni e Grimaldi (SI): Ritardo mostruoso sulla transizione all’elettrico

 Il Governo Draghi dia un segnale

“Se si teme che Stellantis possa essere al centro di uno squilibrio tra Italia e Francia nel settore dell’automotive, il sostegno di Governo e Parlamento non potrà non passare dalla presenza dello Stato attraverso l’intervento di Cassa Depositi e Prestiti e – come chiedono i sindacati – dal coinvolgimento di lavoratori e lavoratrici nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione” – dichiarano il Segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, e il Responsabile transizione ecologica, Marco Grimaldi.

“Ma c’è di più: il ritardo dell’Italia verso la creazione di infrastrutture elettriche è mostruoso” – proseguono Fratoianni e Grimaldi – “Ci ricordiamo bene che l’ex amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, di elettrico non ne voleva sapere. Sarebbe bene che il Governo Draghi mostrasse finalmente l’intenzione di avviare questa transizione e prendere in carico il destino di tutti i lavoratori oggi costretti alla cassa integrazione”.

Merlo: Caro bollette, subito sostegni per i piccoli Comuni

A rischio i bilanci.

“Sui rincari delle bollette, dall’energia elettrica al riscaldamento al carburante, è indispensabile varare al più presto misure che garantiscano al sistema delle autonomie locali la possibilità di poter continuare a fare investimenti e garantire l’ordinaria amministrazione. Due elementi, questi, che rischiano di mettere in ginocchio irreversibilmente i piccoli comuni, in particolare quelli montani a forte vocazione turistica. Il Governo Draghi si è dimostrato, al riguardo, sensibile al richiamo dell’Anci nazionale. Ma, sotto questo versante, è indispensabile prestare particolare attenzione all’intero sistema delle autonomie locali. Perchè, di fronte a questi aumenti spropositati ed ingenti, il problema principale è quello che i bilanci dei Comuni montani non riescano più a coprire neanche il costo della cosiddetta ordinaria amministrazione.

Una preoccupazione, questa, di cui non può non farsi carico anche la Regione Piemonte e la stessa Città metropolitana di Torino. Perchè, come tutti sanno, buona parte dei territori che compongono la Città metropolitana torinese sono Comuni al di sotto dei 1000 abitanti e in larga parte montani o collinari.

Ecco perchè, adesso, servono misure urgenti – sostegni o ristori – che siano in grado di rassicurare la stesura dei futuri bilanci di queste amministrazioni comunali da un lato e, soprattutto, che non si faccia pesare ancora una volta questo aggravio sul reddito dei cittadini dall’altro”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

BiIancio Regione: nel 2022 entrate minori per 120 milioni di euro

Nel 2022 il bilancio di previsione della Regione Piemonte sconterà minori entrate extratributarie per circa 120 milioni di euro. Lo ha comunicato l’assessore regionale Andrea Tronzano alla prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti.

Le minori entrate, ha spiegato Tronzano, “derivano da rientri da FinPiemonte ridotti rispetto agli anni passati, e dal fatto che il recupero Irpef e Irap da parte della Agenzia dell’entrate segna una diminuzione sull’anno precedente di circa 30 milioni di euro”.

Tronzano ha anche annunciato che il preconsuntivo del 2021 è stato approvato entro il 31 gennaio e che è stato rispettato il rientro del disavanzo.

In precedenza la Commissione aveva rinviato alla prossima settimana il parere sulla norma finanziaria del testo unificato sui disturbi alimentari, per verificare la possibilità di integrare le risorse sulla base della spesa storica e degli spazi di bilancio.

Durante la seduta sono intervenuti i consiglieri Silvio Magliano (Moderati), Domenico Rossi e Maurizio Marello (Pd), Sara Zambaia (Lega), Sean Sacco (M5s), Marco Grimaldi (Luv). I relatori del bilancio di previsione 2022-24 sono per ora Federico Perugini (Lega), Maurizio Marello (Pd), Sean Sacco (M5s), Marco Grimaldi (Luv) e Silvio Magliano (Moderati).

Aumento Irpef, il sindaco: “Mi scuso con i torinesi ma non avevamo alternative”

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Sull’aumento dell’Irpef il sindaco Stefano Lo Russo è intervenuto in Consiglio comunale:  “E’ il primo passo di un’inversione di ciclo e il contributo di solidarietà che chiedo, scusandomi con i torinesi che verranno toccati. Servirà  a migliorare i servizi e costruire una città che inverte il trend sulle spese ordinarie: prima del provvedimento il rischio era il pre-dissesto”. Il  Centrodestra parla di “sinistra sanguisuga” che mette le mani nelle tasche dei torinesi proprio in un momento di crisi. Aggiunge il sindaco: “I parametri dell’accordo sono estremamente vantaggiosi per la città e credo che il sacrificio chiesto ai torinesi possa essere sostenibile: verranno toccati da questo aumento dell’aliquota Irpef il 28% dei contribuenti, il 2% dei quali sopra i 100 mila euro. Non avevo alternative che chiedere un aiuto diretto al Governo”.

Case di comunità, discussione in Consiglio regionale

È iniziato in Commissione Sanità, presidente Alessandro Stecco, l’esame della proposta di delibera al Consiglio regionale per l’“Approvazione della programmazione sanitaria relativa alle Strutture di prossimità nelle Asl: Case di comunità e Centrali operative territoriali”.

Il provvedimento, su cui si è svolta la discussione generale dopo l’illustrazione per la Giunta da parte dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi, “prevede la localizzazione di 91 Case di comunità, 29 Ospedali di comunità e 43 Centrali operative territoriali, per un investimento complessivo di 214 milioni di euro tra finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e altri finanziamenti”.

“Abbiamo lavorato a ritmi serrati – ha dichiarato l’assessore – sulla base delle indicazioni fornite di volta in volta dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Abbiamo chiesto ai direttori sanitari di valutare dove potessero essere ubicate le strutture, coinvolgendo anche informalmente i sindaci, privilegiando l’utilizzo di immobili già esistenti, di proprietà aziendale o comunale, come richiesto dalle indicazioni nazionali e senza compromettere ulteriore suolo”.

“Il Piano – ha aggiunto – include 9 Case di comunità e 2 Ospedali di comunità in più rispetto a quelli finanziati dal Pnrr. Abbiamo scelto di integrare i fondi tagliati dal Governo per non penalizzare parti del territorio che sarebbero risultate escluse dal Piano. Entro il 28 febbraio dovremo inviare la delibera ad Agenas per sottoporla all’approvazione del Ministero”.

Nel corso del dibattito generale sono intervenuti per il Pd Domenico Rossi, Daniele Valle e Diego Sarno che, con sfumature diverse, hanno rimproverato alla Giunta “di non aver coinvolto a sufficienza il territorio in scelte così cruciali. “Sarebbe stato utile – hanno sottolineato – confrontarsi con il territorio attraverso i quadranti, gli enti locali, le parti sociali e politiche. Ci auguriamo di disporre del tempo necessario, in Commissione e in Aula, per essere cassa di risonanza delle criticità che giungono dal territorio e prevedere emendamenti”.

Per Fdi Carlo Riva Vercellotti ha annunciato il voto favorevole del proprio partito, dicendosi “dispiaciuto del comportamento del Governo, che ha ridotto i fondi destinati alla nostra Regione ma soddisfatto di quanto fatto dall’assessore e di quanto farà per sopperire alla mancanza di risorse destinate al Piemonte”.

Di diverso avviso Marco Grimaldi (Luv), che ha evidenziato come “Case e Ospedali di comunità, senza la previsione di un piano d’investimento per medici, infermieri e operatori sociosanitari rischi di ridursi a un’operazione di edilizia sanitaria”.

Per la Lega Alberto Preioni ha sottolineato come “con questa delibera abbia inizio il grande percorso della medicina territoriale in Piemonte. Si tratta del primo fondamentale passo, frutto di concertazione tra Asl e Comuni per identificare le sedi più opportune”.

Sarah Disabato (M5s) ha espresso la “necessità di audire in Commissione le rappresentanze dei soggetti interessati alla localizzazione delle Case e degli Ospedali di comunità e di discutere il fabbisogno del personale che sarà necessario al loro funzionamento”.

L’assessore Icardi ha replicato che “i tempi stretti sono frutto delle urgenze scandite da Roma. Solo a fine novembre Agenas ha pubblicato la circolare sui criteri cui attenersi per la programmazione, mentre il decreto di assegnazione dei fondi non c’è ancora. La continua variazione dei finanziamenti e degli orizzonti temporali ci hanno imposto tempi strettissimi, andando probabilmente a scapito di una maggiore condivisione”.

“Le decisioni – ha aggiunto – sono state prese alla luce dei dati Ires e del confronto con i sindacati. Per quanto riguarda il personale, non dobbiamo dimenticare che anche se le trattative per il contratto dei medici di base sono ancora in corso, disponiamo di previsioni e di criteri condivisi per il loro impiego”.

In Consiglio Comunale la distribuzione di profilattici maschili e femminili

14 FEBBRAIO GIORNATA MONDIALE DEL PRESERVATIVO

Due preservativi, uno maschile e uno femminile, sono stati distribuiti oggi in
Consiglio Comunale dalla Cellula torinese dell’Associazione Luca Coscioni.
Destinatari “dell’omaggio” il sindaco Stefano Lo Russo, la Giunta Comunale e i
Capigruppo presenti per la seduta.

Ad accompagnare il gesto una lettera con la quale la Cellula ha voluto sensibilizzare
sull’uso del profilattico, ma soprattutto mettere in luce l’esistenza e la scarsa
reperibilità dei preservativi per i genitali femminili e dei “Dental Dam”, fogli di
silicone per sesso orale, che prevengono malattie come le neoplasie del cavo orale,
causate da papillomavirus.

Mentre un classico e tradizionale condom può essere infatti trovato all’ultimo
minuto e con estrema facilità in qualsiasi distributore automatico, il preservativo
vaginale, così come il Dental Dam, sono estremamente difficili da reperire anche
nelle farmacie e obbligano i consumatori a ordinarli preventivamente su siti ecommerce.

Con questo atto si è chiesto all’Amministrazione Comunale un impegno concreto
affinché tutti i profilattici, maschili e femminili, siano disponibili almeno nelle
farmacie comunali e di estendere la riduzione della tassazione per i profilattici così
come già fatto per i prodotti sanitari femminili.

Minacce di Marrone al capoluogo, Grimaldi: “inaccettabile, Cirio prenda distanze”

“Marrone nel suo delirio di onnipotenza ha deciso di passare al ricatto nei confronti non solo di una persona o di un’istituzione come l’Istoreto, ma di un’intera città. La scorsa settimana  scherzavo dicendo che lo liquiderei con un meme da psico-gerarca, ma non vorrei che l’assessore vedendo le immagine del Dombass fosse entrato davvero in trance.

È inaccettabile che un Assessore ai rapporti con il Consiglio regionale pensi di minacciare la città di Torino di tagliare i trasferimenti al Comune per compensare i maggiori introiti derivanti da un ritocco dell’Irpef che si è reso necessario per riequilibrare il bilancio, un atto indispensabile perché Torino non perda i fondi dello Stato.

I ricatti sono sempre una pratica odiosa, il ricatto istituzionale è vergognoso oltre che, nel caso specifico, una vera e propria assurdità da mitomani. Cirio dimostri la sua cultura istituzionale prendendo le distanze dal suo Assessore. Altro che dargli più deleghe” – così Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.

Andrea Cane (Lega): “In dirittura d’arrivo gli Ospedali e le Case di Comunità”

“A Cirié, Lanzo, Ivrea, Rivarolo, Chivasso, Castellamonte, Caluso, Leinì, Settimo, San Mauro, Crescentino”

Il futuro della Sanità piemontese comincia oggi con l’approvazione da parte della Giunta regionale su indicazione dell’Assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, del piano di localizzazione di 91 Case di comunità, 29 Ospedali di comunità e 43 Centrali operative territoriali, per un investimento complessivo di 214 milioni di euro, tra finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e non solo.
Nella stessa seduta di Giunta è arrivato il via libera al programma di investimenti per l’ammodernamento del parco tecnologico delle strutture sanitarie finanziato dal Pnrr per 78 milioni di euro e il programma di adeguamento sismico delle strutture ospedaliere finanziato con risorse del Pnrr e del Fondo complementare per altri 138 milioni.

“L’Asl TO4 – commenta il Vicepresidente della Commissione Sanità della Regione, il leghista canavesano Andrea Cane – avrà sul suo territorio 11 Case di Comunità, ovvero strutture in cui operano équipe multiprofessionali di medici di medicina generale, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e può ospitare anche assistenti sociali.
Tre saranno gli Ospedali di Comunità che nella rete territoriale si occuperanno di ricovero breve e destinati a pazienti che necessitano interventi sanitari a bassa intensità clinica, intermedia tra la rete territoriale e l’ospedale. Queste strutture saranno organizzate attraverso 5 Centrali Operative Territoriali, che saranno il nuovo strumento organizzativo che svolge una funzione di coordinamento della presa in carico del cittadino/paziente e raccordo tra servizi e soggetti coinvolti nel processo assistenziale: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere e della rete di emergenza-urgenza. Un investimento totale di 24.585.178,41 milioni di euro per la sola Asl TO4, che grazie ai fondi del PNRR conterà su un Ospedale di Comunità a Crescentino, uno a Castellamonte e uno ad Ivrea. Insieme a questi ci saranno le Case di Comunità di Cirié, Lanzo, Crescentino, Chivasso, Rivarolo, Castellamonte, Ivrea, Caluso, Settimo, Leinì ed infine San Mauro. Un percorso che vede il Piemonte tra i primi a livello nazionale nella definizione degli obiettivi e che segna una svolta epocale per la nostra sanità, che rivedremo presto più moderna, prossimale, capillare e specializzata; già lunedì prossimo tratterò in Commissione Sanità presieduta da Alessandro Stecco questa proposta di deliberazione delle Strutture di prossimità nelle ASL: una rivoluzione che arriva da una Regione a trazione leghista, con un Assessore alla Sanità come Luigi Icardi, che al territorio aveva chiesto la fiducia alle urne e a quel mandato risponde con la concretezza dei fatti”.

Una fiaccolata per ricordare i martiri delle foibe. 

Riceviamo e pubblichiamo

Nel pomeriggio di  sabato 12 febbraio, in corso Svizzera, ai giardini ”Dispersi sul Fronte Russo”, si è svolta una fiaccolata per ricordare i martiri delle foibe. 

Fiaccole, tricolori e letture di testimonianze hanno ricordato il dramma delle foibe e dell’esodo Giuliano-Dalmata, concludendo con l’inno di Mameli.
Qualche piccolo momento di tensione quando alcuni contestatori si sono avvicinati per provare a disturbare l’iniziativa, ma la situazione non è poi degenerata.
”Dopo i tanti tentativi della sinistra di insabbiare la verità, negando la possibilità di ricordare i  martiri delle foibe, oggi siamo scesi in piazza insieme a militanti e residenti per ribadire che finché ci saremo noi sarà sempre reso onore ai tanti italiani che morirono per mano del regime comunista di Tito” – dichiara Raffaele Marascio, Consigliere di Fratelli d’Italia – ”Con fiaccole, testimonianze e tricolori al cielo abbiamo voluto ricordare l’esodo giuliano-dalmata e il dramma delle foibe, così da rendere giustizia a chi morì con la sola colpa di essere Italiano” – continua -”Continueremo a vegliare perché istanze giustificazioniste e negazioniste non trovino più piede. Nè ora, nè mai! La verità non può essere infoibata!” – conclude.