Come era prevedibile lo sfidante del Governatore alle Regionali, Gilberto Pichetto, insorge. E prende anche lui carta e penna. Ma per scrivere un comunicato stampa al vetriolo
Per ora l’arma segreta del duo Chiamparino/Fassino è una lettera. Per scongiurare la dipartita dell’Authority dei Trasporti, arrivata al Lingotto un anno fa e già sul punto di sparire causa decreto sulla Pubblica Amministrazione Il sindaco di Torino e il presidente della Giunta Regionale hanno preso carta e penna per scrivere al premier Matteo Renzi per assicurarsi che ” il Governo confermi l’Authority dei Trasporti: Pur comprendendo l’obiettivo di razionalizzazione che ispira la decisione di unificare in una unica sede le diverse Authorities – aggiungono Fassino e Chiamparino – la decisione di stabilire la sede dei Trasporti a Torino deriva da ragioni che tutte mantengono oggi la loro validità”.
L’appello accorato dei due rappresentanti istituzionali è anche motivato, spiegano al loro compagno di lotta e di governo che siede a palazzo Chigi, dal fatto che la nostra città rappresenta un crocevia strategico nella logistica, soprattutto con la realizzazione dell’alta velocità e del terzo valico, possiede un Politecnico di eccellenza ed è tradizionalmente vocata all’automotive.
Come era prevedibile, il centrodestra non ci sta. Lo sfidante di Chiamparino alle Regionali, Gilberto Pichetto, coordinatore regionale e capogruppo di Forza Italia a palazzo Lascaris, prende anche lui carta e penna ma per scrivere un comunicato stampa al vetriolo: “Mi spiace ma da Chiamparino e Fassino mi aspetto molto di più che un timido appello per salvare la permanenza in Piemonte dell’Authority dei Trasporti. Esiste oggi un ‘filo rosso’ e una continuità politica che il Partito Democratico ha il dovere di esercitare”. Afferma Pichetto commentando l’azione del neo presidente della Giunta regionale e del sindaco di Torino.
“Peraltro non credo di pretendere la luna: penso che i piemontesi si aspettino che il Partito Democratico giochi due partire diverse a livello nazionale e locale. Peraltro mi ricordo il pressing che proprio il Pd mi faceva sul bilancio quando dovevo andare a Roma con il loro governo e pretendevano che ottenessi risultati immediati. Peraltro per ripianare ai debiti di bilancio accumulati nei cinque anni di loro governo”: aggiunge l’esponente azzurro.
“Proprio per tale ragione pretendo che il Pd piemontese vada a Roma e si faccia garantire la permanenza dell’Authority dei Trasporti sul nostro territorio – conclude Pichetto -. Qualsiasi altro risultato lo reputerò una sconfitta politica e amministrativa da comunicare agli elettori piemontesi. Vorrei aggiungere che Chiamparino e Fassino sono azionisti di maggioranza nel Pd renziano, avendolo appoggiato nella fase congressuale, quindi credo che la salvaguardia di tale Ente nel nostro territorio sia naturale e anzi costituisca una scelta obbligata per il premier. Una scelta peraltro che ha dei costi sociali ed economici ai quali Forza Italia sarà pronta a far rispondere il Governo in caso il Pd locale non difendesse una scelta che aveva goduto di una maggioranza bipartisan in Parlamento”
(Foto: Cr Piemonte)