di Pier Franco Quaglieni
Ieri 27 Maggio, è stata lanciata dall’Anpi nazionale in tutta Italia la
Giornata antifascista . Nel torinese si sono attivate le sezioni di Chivasso,
Grugliasco, Villastellone . A Torino non sembrano esserci stati eventi di rilievo. Non ci sono dubbi che l’antifascismo sia una scelta da condividere sempre , perché il valore della libertà va sempre difeso, anche se i nemici della libertà non sono stati solo i fascisti ed oggi i neofascisti, comunque camuffati. Ma invocare provvedimenti giudiziari contro chi vuole ricordare nei cimiteri i propri morti durante la guerra civile, non è accettabile, come non è accettabile voler impedire di ricordare i morti comunque caduti .
La democrazia conquistata nel 1945 deve consentire il libero dibattito delle idee ,anche di quelle che ci ripugnano. La tolleranza per le idee diverse e non per quelle opposte ,non è vera tolleranza. Anzi, la tolleranza deve tradursi nel rispetto per le idee di tutti. Credo che il generale Perotti o il capitano
Balbis o il col. Montezemolo o il maggiore Mauri o il giovane Curreno ammazzato dai tedeschi a 15 anni, o Valdo Fusi o Silvio Geuna o Emanuele Artom non avrebbero gradito l’iniziativa politica dell’ Anpi che , imbaldanzita dall’esito referendario, a cui hanno contribuito anche Berlusconi e Salvini, vuole recuperare la vecchia ,tramontata egemonia sulla Resistenza. A noi il dovere di ricordare che la Resistenza fu un fatto plurale, come dimostra l’esistenza della FIVL , la federazione fondata dal gen. Cadorna, da Mattei, da Mauri e da Taviani nel 1948 per affermare la presenza di una resistenza non comunista. Spiace dover ricordare queste cose all’Anpi che sta prendendo una piega che la ricaccia indietro di decenni. Nella solita sparata sull’accoglienza dei migranti e sulla xenofobia, non una parola viene dedicata al terrorismo islamista, il vero neonazismo del XXI secolo che minaccia il mondo. Non c’è sta stupirsi che solo una piccola parte di cittadini abbia seguito l’Anpi su questa strada. In molte realtà la giornata antifascista è stata un flop. Lascino a D’Alema e Bersani ,adesso che hanno un loro partito , di fare la parte politica che ad essi spetta. Lascino alla Cgil di svolgere il ruolo di sindacato in un’era in cui i sindacati andrebbero totalmente ripensati. Forse non si sono accorti che va totalmente ripensato nel nuovo secolo, il ruolo tra potere e cittadini. La globalizzazione, Internet hanno cambiato il mondo. La strage dell’11
settembre e le stragi successive in Europa ci impongono comportamenti coerenti con il fatto che siamo nuovamente in guerra. Una guerra dichiarata dagli estremisti islamici per distruggere l’Occidente . E noi facciamo la giornata contro la xenofobia e il razzismo ? E magari con un pizzico di antisemitismo antiisraeliano che, in queste occasioni, non guasta mai ?